11 novembre 2008

Servizio idrico gestito dalle multinazionali.

Ieri ho parlato con un'amica, la quale mi ha dato un annuncio inquietante; non so se sia vero, ma io temo di sì …E inoltre sarebbe semplicemente assurdo, tutto quello che stanno facendo (ai nostri danni e con il silenzio totale dei media e di tutti i politici) …

In pratica, il Parlamento avrebbe votato e approvato l'articolo 23 bis del decreto legge 112 di Tremonti, nel quale si afferma che la gestione dei servizi idrici, deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Quindi, in Italia, l'acqua non sarà più un bene pubblico e naturale, ma potrà essere legalmente gestita dalle multinazionali.

Se tutto questo è vero, entreremo definitivamente in un incubo.

Ne sapevate qualcosa? Il fatto che l'acqua, sia stata già da diverso tempo privatizzata, non è una novità, ma pensavamo che fosse una illegale arroganza. Oggi invece, stando così le cose, non potremo più dire nulla … giuridicamente!

Tale questione (ritengo) sia di enorme gravità, ma è perfino assurdo che nessuno si sia inalberato e ce lo abbia detto.  Hanno fatto passare il decreto alla chetichella e in assoluto silenzio, come fanno sempre quando una faccenda è troppo difficile da legalizzare.

In più credo - ma in questo caso potrei sbagliarmi - che questo decreto sia stato approvato ad agosto. Il che significherebbe due ulteriori cose:

  • che è stato furbescamente approvato quando tutti erano in vacanza e avevano altro a cui pensare.
  • Che nel frattempo sono già passati due mesi e ancora non ne sappiamo nulla!

Cosa aspettiamo a ribellarci veramente e a studiare quali metodi possiamo utilizzare, per contrastare queste operazioni di sciacallaggio economico?

Un cordiale saluto da Otello Martini

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