31 marzo 2008

Telecom: ovvero abuso di potere e violenza psicologica!!!

Salve,
espongo il problema.
Io e il mio compagno, utenti Telecom da più di due anni (per avere internet abbiamo dovuto attivare la linea e cuccarci il videotelefono che peraltro non usiamo), dal 6 novembre 2007 abbiamo richiesto alla Telecom il trasloco della linea telefonica per internet nella casa nuova, pratica per la quale dovrebbe occorrere una decina di giorni, invece è cominciata un'odissea che ancora non ha fine.
Si parla solo con il numero verde 187 a cui risponde ogni volta un operatore diverso ( a volte anche senza identificarsi) e ogni volta dicono qualcosa di diverso per giustificarsi. Inizialmente sostenevano che era colpa nostra che non avevamo digitato il codice per tempo (essendo entrati in casa nuova solo a dicembre dato che i lavori di ristrutturazione si erano prolungati) ma in realtà non c'era proprio la linea e quindi non era neppure possibile digitare un codice perché nessuno ce lo chiedeva, quando dopo almeno 8 telefonate senza che la situazione cambiasse, esasperati, abbiamo minacciato di cambiare operatore telefonico questi hanno cominciato a rispondere che si scusavano, che era colpa loro, che avevano avuto problemi nella nostra zona, che la cosa si sarebbe risolta in una decina di giorni, che la pratica la seguivano personalmente, e ce l'hanno menata così fino a gennaio inoltrato. Nel frattempo io ho i capelli bianchi dal nervoso (perché nel 2008 stare senza internet, neanche fossimo nel terzo mondo, per me e il mio compagno che lo utilizziamo anche per ricerche di lavoro è abbastanza frustrante), all'ennesima telefonata in cui chiedo di poter recedere dal contratto l'ennesima operatrice finalmente mi comunica che il 4 febbraio verrà un tecnico ad attivare la linea a casa nostra... Il 4 febbraio 2008 effettivamente un tecnico viene, attiva la linea, dice che ora è tutto a posto e va via: ma, sorpresa, internet non funziona! (Sottolineo nuovamente che noi avevamo attivato la linea nella casa vecchia unicamente per poter utilizzare internet, infatti come risulta dalle bollette non utilizziamo il telefono fisso per telefonare perché abbiamo i cellulari). Ricominciano così le telefonate al 187, al quale peraltro risulta che noi abbiamo chiesto l'attivazione dell'adsl nella casa nuova dal 10 gennaio (?! ma chi? quando? come? se è da novembre 2007 che aspettiamo!!)... comunque ora siamo a marzo e ancora internet non funziona. Ho fatto anche un reclamo formale via fax al numero da loro indicatomi, che risulta nei loro archivi, ma non ha prodotto alcun effetto: gli operatori del 187 continuano a dirci che in 48 ore l'adsl sarà attivo ma il computer proprio non ne vuole sapere di collegarsi a internet... e così ogni 48 ore io perdo 10 minuti della mia vita per richiamare il 187 digitare il numero 2 e parlare con sti dementi dell'area commerciale e amministrativa a seconda di chia ha voglia di rispondermi, mi faccio prendere per i fondelli un po' e poi metto giù... Ah, quasi dimenticavo, tra le varie risposte che abbiamo ricevuto dal 187 una era anche che eravamo morosi del pagamento di due bollette (che a noi non
risultano) e siamo subito corsi a pagare questi 173 euro (87+86) sulla parola (perchè mai abbiamo ricevuto i bollettini di pagamento, nè in casa vecchia né in casa nuova)... Il reclamo formale via fax serviva appunto a detta loro a ottenere il rimborso di questi soldi (sto pagando per un servizio che non ho!) ma qui non si è visto niente. Come cilegina sulla torta un altro operatore (tale Valeriano) mi ha detto di mettere giù che mi avrebbe richiamato lui entro due minuti sul cellulare... e non mi ha mai richiamata (fessa io, lo so... se si fosse chiamato Claudiano avrei sentito un coro di "brava! brava! brava!").
Siamo esasperati, vorremmo cambiare operatore ma così perderemmo i 173 euro pagati... Non sappiamo cosa fare, vorremmo rendere pubblica questa truffa, siamo in balia di questa azienda e non abbiamo internet da ben 4 mesi.
Attendo un consiglio, un cenno di riscontro, ma vi prego non rispondetemi che si risolvgerà tutto in 48 ore perché giuro che do di matto!

Grazie per l'attenzione.
Anna Bovo

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Nokia: Cellulare difettoso.... come non risolverere i problemi!!!

Gentili Signori,
Innanzi tutto vi ringrazio per il ruolo che svolgete e per l'impegno che dimostrate nel svolgerlo.
Sono a chiedervi un consiglio su come comportarmi nei confronti di una multinazionale (NOKIA) dalla quale, oramai, mi sento vessato.

Ho comprato un cellulare Nokia modello N70 la scorsa estate. Dopo un paio di mesi ha cominciato a presentare il seguente difetto: impostando un orario di sveglia e spegnendo il telefono, la sveglia una volta su due non suona e, quando si va ad accendere il telefono, l'avvio risulta impossibile (pertanto occorre staccare la batteria) oppure lento ed, una volta terminato, la sveglia suona con l'orario impostato, che però ormai è quello sbagliato. Capirete quante volte mi ha fatto arrivare tardi ai miei appuntamenti, per non avermi svegliato.

Dopo qualche tempo l'ho portato ad un centro d'assistenza autorizzato Nokia, il quale, in garanzia, ridandomi l'apparecchio dopo un'ora di tempo, ha eseguito l'aggiornamento software del cellulare, sovrascrivendo la stessa versione di software, dato che quella già presente nel telefono risultava essere l'ultima disponibile dalla casa costruttrice.

Nei giorni seguenti il telefono presentava ancora il problema della sveglia.
Ho portato il cellulare ad un altro centro d'assistenza autorizzato Nokia, spiegandogli quel che era avvenuto, e quelli hanno ripetuto la stessa operazione dell'altro centro d'assistenza, ridandomi l'apparecchio dopo qualche giorno.

Quando gli ho riportato il telefono per lo stesso problema, mai sparito, mi hanno detto che allora era necessario inviare il cellulare al laboratorio centrale della casa costruttrice e questo avrebbe richiesto molti giorni. Mi hanno ridato il telefono dopo una ventina di giorni e la Nokia casa madre aveva fatto sempre solo la stessa operazione, in più una diagnosi computerizzata dalla quale era emerso essere tutto ok nel cellulare.

Dopo qualche altro giorno, riporto il telefono al centro d'assistenza per lo stesso problema, chiaramente piuttosto seccato. Chiedo la sostituzione in garanzia dell'apparecchio e mi rispondono che solo il laboratorio centrale può decidere per la sostituzione in garanzia, pertanto sarebbe stato necessario inviargli nuovamente il telefono. Nel frattempo io avrei dovuto chiamare un call-center Nokia, a pagamento, per richiedere la sostituzione. Faccio quanto mi hanno detto e l'operatore del call-center mi dice che avrebbe segnalato la mia richiesta ma che solo il laboratorio centrale poteva decidere se sostituire l'apparecchio in garanzia. In un'altra ventina di giorni mi ridanno l'apparecchio e indovinate? È sempre il mio di prima e loro hanno effettuato lo stesso aggiornamento software e la stessa diagnosi computerizzata dell'altra volta.

Neanche a dirlo, il telefono ha sempre lo stesso difetto della sveglia.
Che fare?
Mi hanno fatto perdere parecchio tempo e soldi di carburante, dato che abito a Guidonia e i centri di assistenza sono a Roma.

Per non parlare di tutto il tempo in cui non ho potuto fruire del telefono che ho pagato per funzionante, ed io sulla funzione della sveglia ci contavo, perché dovrei spendere altri soldi per comprare una sveglia?

Mi rimetto alla vostra esperienza e saggezza.
Cordialmente

Andrea Casella

26 marzo 2008

Telepass Family: quanto mi costi?

Salve,

relativamente alla fattura a mio carico (N. 2173369/D del 19FEB08, dovuta a un problema burocratico di aggiornamento di conto bancario) di EURO 2.60, leggo allibito che non e` stata addebitata in automatico sul mio contratto numero 117127723, ma che deve essere pagata o presso un Punto BLU o via bollettino Postale. Mi chiedo, ma se avete sul mio conto addebitato con RID bancario, ma perche` non avete ivi caricato la fattura ? Curiosi misteri.

Sono quindi costretto mio malgrado a sprecare un'ora di permesso lavorativo (che dovrebbe sempre servire per il riposo) e in data odierna mi reco presso il Punto Blu di Catania. Qui, per la seconda volta allibito, mi sento dire che il Punto Blu di Catania non e` Punto Blu di Autostrade per l'Italia e non puo` incassare i 2.6E ..... eppure e` stato li che ho sempre acceso i miei contratti con voi e sempre ho consegnato e ritirato i vostri apparati TELEPASS .......

Conclusione, per pagare la fattura di 2.6E, o da Catania mi reco a Salerno, oppure devo perdere un' altra ora di permesso lavorativo, recarmi all'Ufficio Postale e quindi, come ciliegina, pagare una spesa di 1Euro su una somma di 2.6E .......... 38% di spese aggiuntive per Poste Italiane.

Naturalmente la cosa che fa rabbia non e` 1E di spesa, ma il 38% di spesa e soprattutto l'ora di permesso buttata nel cestino.

Vi chiedo allora: potete risolvermi il problema caricando questi 2.6E sul mio attuale contratto oppure devo proprio essere costretto a scontare la suddetta ulteriore perdita di tempo con un bel premio di 38% di spese aggiuntive?

Spero in una buona dimostrazione di efficienza da parte vostra.

Cordiali saluti.

Giuseppe Longo

Paypal lucra sul tasso di cambio?

Egregi Signori,

vi contatto per segnalarvi un problema, direi una possibile truffa legalizzata, di una intermediaria bancaria, ovvero PAYPAL facente parte del gruppo EBAY!

Allora, dovrei scrivere una mail lunga 10000 parole per cui mi limito a dire due cose:

  • per ogni transazione di pagamento PAYPAL si prende intorno al
  • 3.8% !!!...pagato da chi si riceve il pagamento, anche questo assurdo!
  • Essendo paypal praticamente una banca on-line con milioni di conti in tutto il mondo, si può in qualsiasi momento trasferire i propri fondi sul proprio conto bancario. Se si hanno dei DOLLARI, per trasferire questo denaro ti OBBLIGA alla conversione in euro pure se si ha un conto bancario "multicurrency" e QUI LA FREGATURA MAGGIORE, ad un tasso di conversione MOLTISSIMO più alto di quello bancario attuale!!!...Con il dollaro attualmente a 1 € = 1.53 $ ; LORO APPLICANO 1€ = 1.63 $ e talvolta di più!!!!

Quindi oltre a avere un guadagno altissimo sulla "transazione di pagamento", come dicevo prima 3.8% , LUCRANO anche sul tasso di cambio!! Non so se si può far nulla e se tutto e lecito ma SPERO VIVAMENTE che facciate dei seri controlli ed eventualmente portiate la questione alla luce dei media nazionali, perchè mi sembra che qui, sulle "BANCHE" NON si fanno controlli!!...La solita storia dei poteri forti, SIAMO STANCHI!!!!!!

Cordialmente,

Antonello Lauriano.

21 marzo 2008

Trenitalia: condizioni igieniche inaccettabili

Spett.li Associazioni dei consumatori, ancora una volta mi trovo costretto a scrivervi in merito a Trenitalia. Ogni giorno le cose sembrano peggiorare sempre di più. Quelle che vi allego sono foto scattate sul treno delle 7,28 del 19/03/08 da Minturno per Roma Termini.

Quelle che vedete sono le condizioni igieniche delle carrozze e dei bagni. Addirittura bottiglie di birra e di acqua per terra. Carte di snack dappertutto. Bagno con specchio e altro divelto (e naturalmente senz'acqua..in dieci anni di pendolarismo avrò trovato due bagni con lo scarico funzionante). E riscaldamento guasto in diverse carrozze.

 

 

 

Ditemi voi se queste sono condizioni in cui deve viaggiare quotidianamente una persona. A questo, in merito alla totale assenza di igiene delle carrozze dei treni e in merito alla sporcizia quotidiana dei treni stessi mi sorgono alcune domande (alle quali spero qualcuno abbia il coraggio di dare delle risposte):

  1. Non esite una ditta che si occupi della pulizia a bordo dei treni (ultimamente  anche sugli Eurostar Roma-Bolzano e viceversa le condizioni igieniche erano pessime, specie nei bagni, e non ho visto alcun addetto alla pulizia)
  2. Se questa ditta esiste e non fà il suo lavoro, perchè Trenitalia non chiede una penale a questa ditta?
  3. Se la ditta non esiste perchè Trenitalia stessa non paga una penale in merito alle pessime condizioni igieniche dei treni?
  4. Che fine hanno fatto le belle parole di Trenitalia che parlavano di far pagare una penale alle ditte di pulizia che non avessero effettuato il loro lavoro all'interno dei treni?
  5. Perchè non facciamo in modo che in ogni stazione ci sia un controllo delle condizioni igieniche dei treni e se queste non vengono rispettate rimborsiamo il biglietto al viaggiatore?

 

Spero che qualcuno riesca a dare una risposta a queste domande.
Infine una comunicazione: Trenitalia, in seguito alla mia segnalazione sul sovraffollamento del Treno delle 15,50 da Roma per Napoli e avendo fatto loro riscontrare che dalla 16,50 alle 17,50 vi sono ben quattro treni sulla stessa tratta che partono semivuoti (di cui uno di questi totalmente inutile)e che quindi sarebbe bastato togliere uno di questi due treni e inserirlo verso le 16,00, ha avuto un'intuizione geniale per migliorare le nostre condizioni di viaggio. Non solo non ha spostato nessun treno lasciando le cose come stanno, ma addirittura ha pensato bene di ridurre le carrozze del treno delle 15,50...Quindi se prima viaggiavamo come le sardine..fino a Formia..ora non ci si riesce più a sedere neanche a Formia.

Ringraziandovi per l'attenzione e sperando che si riesca a fare qualcosa porgo i miei più cordiali saluti, autorizzando la pubblicazione di tale mail ovunque possa essere utile, con tanto di foto allegate.

Prof. Marco Flammini

18 marzo 2008

Pubblicità occulta nel VOSTRO blog? NO GRAZIE!

Nella giornata di ieri abbiamo ricevuto una mail.

Ne facciamo copia-incolla perchè può essere interessante vedere come esistono persone meschine che non esitano a tentare di TRUFFARE ed INGANNARE chi svolge il proprio lavoro per fare delle cose positive.

bngiorno a tutti,

ho letto qualche blog su mobilifici che nn si sono comportati in modo corretto e onesto nei confronti del cliente e per una volta , invece mi sento di segnalare questa mia bella esperienza avuta in provincia di CITTA' in un negozio MOBILIFICIO.Onestamente nn so se si tratti di una catena o di un franchising ma  la correttezza e l'organizzazione sono all'ordine del giorno.
ho acquistato una cucina mod xxx in data GIORNO MESE ANNO in concomitanza con la loro nuova apertura sede sulla STRADA PROVINCIALE DEL NEGOZIO, a parte l'ambiente decisamnet accogliente e molto giovanile con grandi canne di bamboo per tutti i due piani di esposizione appena entrato ho trovato ad accogliermi due signorine molto gentili e distinte che nn mi hanno assalito a mo di venditore piranaa ma mi hanno semplicemente indicato i vari reparti della mostra dove ogni piu' piccolo oggetto era PREZZATO e si!!! nn c'era bisogno di chiedere la venditore nulla...prezzi misure e colori erano segnati sui vari cartelli in giro per l'esposizione....poi finito il mio giro sono stato indirizzato da uno dei venditori che hanno progettato la mia super cucina....davvero molto gentile e competente.
abbiamo concordato tutto e dopo il classico rilievo misure mi ha detto che la mia cuicina sarebbe arrivata la settimana dal 21 al 26 gennaio come gia' stampato sul contratto che ho firmato....e cosi' e ' stato!!!!!
sono stata contattata il 17 gennaio dall'ufficio consegne e ho concordato con loro la consegna della mia cucina il giorno 23 gennaio alle 9.00..e come da calendario sono arrivati alle 9.00!!!2 ragazzi molto cordiali e gentili hanno montato la mia cucina e poi alle 20 circa la mia cucina era perfetta!!!!fiammante ....e io molto molto soddisfatta!!!
credo ancora che fortunatamnte oggi le persone che lavorano in modo preciso e benen ci siano ancora....e questo ne e' un'esempio!!

SAMANTA

Samanta è ovviamente un nome inventato da chi ha mandato la mail.
Come si può leggere, tutta la mail è scritta, al di la di un itaGliano da 2° elementare, per magnificare il negozio.
Noi abbiamo omesso ogni possibile indicazione che potesse portare a identificare il punto vendita. In ogni caso, l'intenzione di farsi pubblicità gratuita è evidente e noi non ci stiamo.

Valuteremo anche come agire nei confronti dell'autrice della mail (abbiamo le prove a conferma delle nostre parole).

Per evitare in futuro questo genere di cose, NON pubblicheremo recensioni/esperienze positive di prodotti e servizi (se volete ci sono sempre i commenti, che verrano in ogni caso controllati).

Purtroppo bisogna prevenire l'abuso che si può fare di uno strumento di libera informazione (questo blog) da parte di persone false e disoneste.

Spero che tutti voi capiate e possiate appoggiarci.

Grazie a tutti

Redazione ACU & ACU Staff

10 marzo 2008

INA Assitalia: dove sono finiti i diritti dei consumatori?

Pubblichiamo di seguito una lettera che è stata inviata al servizio clienti INA Assitalia, all'ISVAP, all'ANIA, al CNCU e alle principali Associazioni dei Consumatori.

Le scrivo anche a nome di mia sorella.

È dal 16/12/2000 che abbiamo stipulato due polizza Vita (n° yyyyyy/yy e n°xxxxxx/xx) presso il Vs/ istituto e i nostri pagamenti sono sempre stati regolari.

Ogni anno un Vs/ impiegato aveva l’accortezza e la professionalità non solo di avvertire telefonicamente la scadenza della polizza, ma passava direttamente nel mio ufficio per incassare la quietanza del premio; ciò non è avvenuto nel 2007; né tanto meno abbiamo ricevuto una Vs/ comunicazione scritta che rammentava la scadenza, come da prassi e consuetudine da parte delle Compagnie.

Memore del pagamento ho provveduto personalmente a contattare l’Agenzia INA ASSITALIA di via Nazionale 50, 52010 Bibbiena (AR), sin dalla fine di Dicembre 2007.

Solo dopo innumerevoli tentativi di contatto, ho avuto la rassicurazione che avrei avuto tempo fino alla fine del mese di gennaio per provvedere al pagamento.

Per motivi familiari sono passato in data 05/02/2008 a provvedere al pagamento (anche se avevo provveduto ad avvertire l’Agenzia il 01/02/08 e l’impiegato della suddetta agenzia non era disponibile il 04/02/08), e ho constatato sia l’applicazione di una penale di circa 14 € (per ritardato pagamento dal 16/01/2008) per ognuna delle polizze sia il deprimente “scaricabarile” fra gli impiegati dell’Agenzia riguardo alla vicenda. Ovviamente ho pagato le quietanze.

Dove è andata a finire l’attenzione al cliente ? Dove sono i diritti dei consumatori?

Vi chiedo di stornarci la penale applicata, in quanto non ci sentiamo inadempienti, ma danneggiati sul piano del servizio e su quello personale, e consideriamo imputabile al solo Vostro cattivo servizio quanto avvenuto.

Distinti saluti.

Enrico Acciai

Telecom ignora le richieste dei cittadini

Gent.mi Sig.ri
In data 2 febbraio 2008 Telecom Italia ha disattivato il contratto del mio telefono di casa da un momento all’altro senza darmi alcun tipo di preavviso o spiegazione, contravvenendo con ciò al contratto da lei stessa predisposto e stampato sulle pagine dell’avantielenco (art 20 e seg). La cosa è per me di grande disagio, costretta a recarmi fuori per consultare le mail, costretta a chiamare col cellulare anche numeri fissi e non potendo ricevere chiamate da nessuno.
Interpellato da me subito, il 187 ha detto che l’unico ufficio deputato a darmi i necessari chiarimenti e risolvere questa arbitraria disattivazione era quello amministrativo, ufficio che io non potevo contattare direttamente in quanto non è reperibile per telefono e dovevo attendere che fossero loro a richiamarmi.
L’unica cosa che il 187 ha saputo dirmi è che risulterebbero alcune fatture scoperte per un importo di oltre 2.000 euro (!) ma senza sapermi dare ulteriori informazioni. Poiché a me non risulta corretta la cifra da loro indicata, ho chiesto anche per questo di essere immediatamente ricontatta dall’ufficio amministrativo.

Al che ho inviato il fax allegato, rimasto del tutto inevaso.

Ad oggi 25 febbraio 2008 non sono ancora stata ricontattata.
Ritengo che il problema non sia solo mio. Sono in molti a lamentarsi di come Telecom Italia tratta i suoi clienti e del fatto che non c’è mai un numero di telefono a cui fare riferimento per risolvere problemi come quello capitato a me.

Inoltre siccome si tratta di una sorta di monopolio non è nemmeno possibile fare diversamente.

Vi chiedo perciò di dare dello spazio a questo problema, in quanto purtroppo l’unica voce che le grandi aziende come Telecom sono disposte ad ascoltare, è quella dei mezzi di comunicazione o delle grandi associazioni di consumatori e solo Voi potete costringerle a cambiare comportamento.

Grazie per l’attenzione.

Restando a disposizione per qualunque chiarimento, porgo distinti saluti

Roberta Clerici

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Parcheggi... d'oro!!!

Salve,

domenica 24/02/08 mi sono recato presso il nuovo polo fieristico a Pero per il BIT.

Qualcuno mi può dire quale LADRO può far pagare 10,10 euro per un'ora e mezzo di parcheggio? Ecco perchè l'Italia va a rotoli! ma i controlli volete farli si o no? Chiedetevi perchè la gente se può non fa i biglietti!

Poi la scritta del prezzo del parcheggio a ora deve essere indicata in una zona ben visibile, in fiera dove si trova questa zona?

Neanche in centro a Milano...è una vergogna!!

Giovanni Campanella

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Digitale terrestre: accordo sleale

A dicembre 2007 ho acquistato una tv lcd con decoder digitale terrestre incorporato. Tale decoder permette di vedere tutti i canali digitali in chiaro, ma non quelli a pagamento, come ad esempio le partite di calcio trasmesse da mediaset premium. Tuttavia queste nuove tv, nel retro dispongono di un ingresso per tessere del tipo Mediaset o La7, per inserire le quali, c'è bisogno però di uno specifico adattatore. Il problema nasce qui: questo adattatore (uguale per tutte le nuove tv) non era ancora in commercio quando ho fatto il mio acquisto, ma il negoziante (Mediaworld) mi ha assicurato sul fatto che di lì a poco sarebbero stati commercializzati. Vengo ora a scoprire che da febbraio 2008, tali adattatori sono stati sì messi in commercio, ma solo in abbinamento con una nuova tv, vale a dire, comprando una nuova tv (certificata da un bollino bianco che garantisce la compatibilità tra adattatore e software della tv). In sostanza questi adattatori non saranno venduti separatamente, ma solo con l'acquisto di una nuova tv. Quindi, chi come me ha comprato nuove tv fino a gennaio 2008 cosa deve fare, cambiarla di nuovo spendendo altri 1000 € o più?

     Credo che tutto questo sia scandaloso, infatti tali adattatori sono prodotti solo da una azienda, http://www.smardtv.com/ oppure http://www.nagra.com/, che in accordo con i produttori di tv, stabilisce le caratteristiche costruttive delle tv per essere compatibili con questi adattatori. Ma allora fino a gennaio 2008 cosa sono state prodotte a fare tutte queste tv con alloggiamento adattatore? E soprattutto, perchè sono state vendute con la promessa che questi adattatori sarebbero stati compatibili al 100% con tutte le tv dotate di adattatore?

     Insomma, con chi bisogna prendersela, con i commessi dei grandi centri commerciali, che vendono con inganno, oppure con i produttori, per lo stesso motivo?

     Io credo che troppi consumatori siano stati truffati in questo senso, infatti sul web i forum sull'argomento pullulano di reclami e lamentele per questo fatto.

Il mio pensiero personale è che, dietro la giustificazione di compatibilità del bollino bianco sopra citato, ci sia un accordo estremamente sleale tra i produttori di questi due prodotti, volto a far acquistare 2 volte una nuova tv. Voi cosa ne pensate?

     Corrado

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6 marzo 2008

Truffa da 488,00 euro alla settimana!

La nostra amica Simona di Isernia ci invia una e-mail, che pubblichiamo integralmente oscurando solo l'indirizzo e-mail, che di fatto è una vera e propria truffa organizzata per via telematica!

Consigliamo sempre, ed in ogni circostanza, di diffidare di questo tipo di richieste e di non fornire mai nessun dato personale.

Buongiorno Signori,
I nostri sondaggi hanno mostrato che l`42% delle persone della Sua eta non sono contente delle proprie entrate mensili e desiderano aumentarle. Percio noi vorremm o offrirLe la possibilita di un lavoro a tempo parziale. Per avere 161-488 euro alla settimana Lei dovra spendere 3-4 ore la settimana.
Le occorrera un telefono di contatto telefonino, un computer ed una email. Se Lei legge queste righe, significa che Lei ha gia tutto per cominciare a lavorare.
Il reclutamento avverra fino a fine mese, per ora ci sono rimasti 58 posti vacanti nel Suo Paese.
Lei dovra gestire i trasferimenti dai nostri clienti. Questo non e un lavoro difficile, richiede attenzione e precisione. Noi le offriremo la formazione e tutto il necessario per la collaborazione. Da parte Sua non sono richiesti investimenti.
Chi siamo? Siamo un grosso intermediario internazionale. Se Lei decide di diventare nostro collaboratore sotto forma di bonus aggiuntivo ricevera il 5% di sconto sull`acquisto di una automobile da noi e l`aiuto per l`espletamento delle formalita per il credito, se ne necessita.
Noi saremo contenti di fornirle personalmente informazioni aggiuntive. Noi non utilizziamo programmi di risposta automatizzati ed ogni lettera la leggiamo e rispondiamo a stesso.
Per velocizzare la risposta, per favore scriva al mio email: xxxxxxx@xxx. Abbia l`accortezza di scrivere i seguenti Suoi dati:
1. Nome
2. Eta
3. Paese
Devo avvisarLa che la risposta potra seguire dopo qualche giorno per l`intasamento dei nostri server di posta, ma stia sicuro che la Sua lettera sara letta e otterra risposta.
Asspetiamo con impazianza la Sua risposta
Manager personale.

Enel: c'è chi contesta i contatori

Il nostro amico ci informa che l'ENEL non ha risposto al suo reclamo. Intanto ci fa sapere che continua a controllare i consumi quotidiani rilevandone una sensibile diminuzione.

Vuoi vedere che i contatori elettronici vengono governati a distanza?

Di seguito pubblichiamo il reclamo di Giorgio.

Premesso che:

- con decorrenza 29/11/07 avete installato presso la mia abitazione un Contatore Elettronico ( in sostituzione di preesistente meccanico ) per la misurazione dell’energia elettrica fornita a mio nome;

- che mi avete inviato la fattura n. XXXYY del 20/12/07 di Euro 231,81 a conguaglio del consumo pregresso, regolarmente pagata;

- che mi avete inviato la fattura n. XXXYY dell’11/02/08 di Euro 238,59 a saldo del consumo effettivo dal 29/11/07 al 10/02/08, da pagare entro il 03/03/08;

- che il consumo misurato nella seconda fattura di cui sopra è risultato pari a 1068 kwh, per una media giornaliera di 14,6 kwh ( in detto arco di tempo l’abitazione è rimasta tra l’altro chiusa per 8 giorni in quanto ero in vacanza fuori città );

- che il consumo medio giornaliero effettivo ( in quanto comprensivo del conguaglio di cui sopra ) nell’anno 2007 è stato pari ( in base ai dati da Voi stessi indicati ) a 10,4 kwh;

- che in conseguenza il consumo misurato nella prima bolletta “elettronica” registra un incremento per quantità di energia fornita pari a + 41% ( malgrado l’assenza di 8 giorni );

- che l’incremento in denaro rispetto alle bollette “meccaniche” del 2006/07, mai superiori a circa 120 Euro, è pari addirittura a + 100%;

- che il trend dei consumi immediatamente posteriore al 10/2 era pari se non superiore all’importo fatturato nel bimestre gennaio/febbraio 2008 fino a che, per una ovvia reazione psicologica, a casa mia non s’è cominciato a razionare l’uso del televisore o del PC, a spegnere il frigorifero, a lavare le stoviglie a mano o a rimandare l’uso della lavabiancheria, senza peraltro con ciò neppure avvicinare il livello delle misurazioni “meccaniche” ( 10,4 kwh die );

- che il mio nucleo familiare, invariato da 5 anni, si compone di 3 persone ( 2 adulti e un bimbo di cinque anni,
appunto );

- che il mio stile di vita ( in relazione al consumo di energia elettrica ) non ha subito alcun cambiamento rispetto al passato;

- che presso la mia abitazione non si svolge alcuna attività inerente alla mia qualifica professionale;

- che il mio impianto di riscaldamento è costituito da termosifoni a gasolio,

premesso altresì che:

- provando a testare il consumo ( potenza impegnata ) di singoli elettrodomestici ( senza ovviamente attivarne altri)
ho riscontrato, a parità di impostazione e regolazione, misurazioni differenti a distanza di una o più ore, con oscillazioni in aumento anche di segno doppio;

- disattivando qualsiasi fonte di assorbimento energetico ho riscontrato, in alcune circostanze, la persistenza di un consumo residuo,

premesso infine che,

- nei giorni 21 e 22/2 u.s. ho tentato ripetutamente di contattare il numero verde del Vs. Call Center. Dopo un attesa media di circa 15 minuti, la prima volta mi è stato risposto che i terminali “non si collegano”, la seconda che, a seguito di disservizi ai computers, era opportuno che io chiamassi l’indomani, mentre la terza, dopo l’ennesima trafila di attesa, di ripetizione dei dati e del problema, la mia chiamata è stata trasferita a un “consulente” dove, malgrado la mia ostinazione a tenere il telefono aperto, nessuno ha risposto per 65 minuti costringendomi a rinunciare;

- il giorno 25 ho provato a richiamare, ricevendo finalmente attenzione da una Vs. collaboratrice la quale, dopo aver cercato di convincermi che ciò che esponevo era del tutto normale ( ! ) e che evidentemente avevo consumato ciò che mi veniva addebitato, spazientita ha chiuso l’apparecchio troncando improvvisamente la conversazione;

- prima di assumere le attuali iniziative mi sono rivolto per l’ultima volta al numero verde. La persona che mi ha risposto ha voluto anch’essa tranquillizzarmi asserendo che i nuovi contatori funzionano perfettamente nel 95% ( sic ! ) dei casi, che verosimilmente le maggiorazioni riscontrate erano dovute ai recenti aumenti dei prezzi ( 100% a distanza di 3 mesi? ) o al fatto che le fatture del 2007 si basavano su calcoli presuntivi ( ma anche questo è risibile, perché con il pagamento della fattura di conguaglio, che concorre a determinare la quantità di kwh effettivamente consumate, e cioè 10,4 pro die contro 14,6 successive, è stata chiusa l’intera gestione “meccanica”). Costui ad ogni buon conto mi ha precisato che, qualora desiderassi l’effettuazione di un controllo del contatore, dovrei pagare svariate decine di Euro per il caso che lo stesso, ad avviso dell’Enel, risultasse in regola ( inaudito: chi controllerà i controllori? ),

tanto premesso e considerato,

- esprimo innanzitutto la mia profonda deplorazione per il modo in cui sono stato trattato dagli addetti al Vs. Call Center. Nessuno di essi si è reso disponibile a fornire le proprie generalità o codice di riconoscimento onde permettermi di contestarne l’inurbanità, l’arroganza e la palese insofferenza ad esaminare i problemi degli utenti;

- tale atteggiamento, unitamente alle estenuanti attese, alle avvilenti coazioni a ripetere dati e situazioni, alle risposte evasive o al limite della derisione, consente di identificare nell’Ufficio in questione una mera linea di sbarramento e dissuasione, atta a scoraggiare ogni istanza della pluralità degli utenti, destinata a soccombere di fronte agli ostacoli frapposti alla risoluzione dei loro problemi,

premesso quanto sopra

c h i e d o

- che codesto Ente, avuto riguardo alla manifesta abnormità e inverosimiglianza delle misurazioni “elettroniche” denunciate, provveda ad effettuare entro e non oltre il termine di 8 giorni, tutti i controlli e gli interventi remoti
necessari per ripristinare una corretta conteggio dei consumi di energia nella mia abitazione;

- che, indipendentemente dall’esito di tali controlli e per mia tranquillità, il contatore elettronico in situ venga immediatamente sostituito da altro congegno nuovo di fabbrica, analogo o diverso, precedentemente verificato
e certificato;

- che detti interventi siano posti in essere a totale ed esclusivo carico dell’Ente fornitore, senza riferimento alcuno all’eventuale asserita insussistenza di malfunzionamenti;

- che mi venga immediatamente fornito il dettaglio giornaliero dei consumi relativo al periodo 29/11/07 – 10/02/08,

In caso contrario,

fermo restando che mi riservo di ripetere quanto indebitamente pagato e di richiedere il risarcimento di ogni danno patito e patiendo anche a titolo esistenziale per i disagi e lo stress ingiustamente inferti alla mia famiglia,

farò ricorso ad ogni legittimo strumento a sostegno delle mie ragioni..

Alle Associazioni di Consumatori in indirizzo, cui la presente è diretta per conoscenza, chiedo di assistermi in forza delle proprie prerogative, per esercitare ogni azione utile a risolvere la questione. Ad esse domando in particolare di sapere se vi sia notizia, non solo a livello locale, di altri casi della specie lamentati dall’utenza Enel al fine di escludere, come invece a livello mediatico è stato autorevolmente denunciato per la fornitura di gas ad uso domestico, che non vi sia relazione tra la sostituzione di massa dei contatori Enel e una variata misurazione delle quantità di energia erogata agli utenti. Ad esse chiedo altresì di attivarsi, nell’interesse dei consumatori in genere, per effettuare un controllo comparativo dell’energia elettrica consumata con strumenti diversi e comunque non provenienti dall’Ente distributore, quale unica garanzia di un riscontro oggettivo.

Distinti saluti.

Giorgio R. Mongiello

Italiarredo: i disservizi a San Donato Milanese

Buongiorno,


Vi scrivo in merito a una questione che so avete già trattato, ovvero i disservizi del negozio Italiarredo, punto vendita di San Donato Milanese (MI). La storia è breve: a fine 2007 ho ordinato una cucina che mi è stata consegnata, su mia richiesta il giorno 27 febbraio 2008. Sono stata contenta, in quanto, nei miei plurimi pellegrinaggi al negozio causati da continue modifiche per sistemare il progetto, continuavo ad assistere a scene di acquirenti infuriati per i ritardi sui tempi di consegna. A me hanno portato la cucina nei tempi, ma... Il "ma" è kafkiano: il top sul quale doveva poggiare il piano cottura non era forato (e lo sportello della lavastoviglie graffiato, ma ci sono delle priorità nella vita in fin dei conti). Così, dopo essersi presi l'assegno intestato a La fenice holding s.r.l, mi hanno detto che avrebbero portato via il top per farlo forare. Due giorni dopo sono stata contattata da un'operatrice che mi informava che l'ordine era partito e che entro un paio di giorni mi avrebbero chiamata per accordarci per la consegna. Oggi, 4 marzo, dopo non aver sentito più nulla, chiamo e mi dicono che l'ordine è partito e che il pezzo arriverà tra circa
15 giorni. Sottinteso: per 15 giorni dove mi faccio da mangiare? Ho chiesto se avessi potuto mandare a loro le ricevute del ristorante. Non ho davvero parole. La cucina (e per cucina intendo il piano cottura, pace e bene per lo sportellino del pensile, che al massimo mi serviva per fare un falò su cui cucinare il cibo) è un bene di prima necessità, cosa posso fare per avere i miei fornelli? Non sono in grado di trovare un numero di fax per mandare un reclamo, così non mi resta che chiamarli tutti i giorni nella speranza che per noia mi diano quello che ho già pagato, ma purttroppo, quando si paga, si diventa clienti di serie B, o mi sbaglio?
Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione che so dedicherete a questa lettera.
Cordiali saluti

Simona Amenta

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Italiarredo: ecco l'indirizzo a cui rivolgersi

A seguito delle numerose segnalazioni, e del nostro intervento verso Italiarredo, la Direzione dell'azienda ha dichiarato la propria disponibilità ad affrontare le problematicità incontrate dai consumatori. Pertanto invitiamo tutte le persone interessate a scrivere il proprio reclamo al seguente indirizzo:

La Fenice Holding s.r.l., Via Annovazzi n. 15 - 00053 Civitavecchia (RM).

Contestualmente il reclamo va indirizzato anche alla Direzione del Punto vendita Italiarredo, al quale ci si è rivolti per l'acquisto/ordine, e all'ACU-Associazione Consumatori Utenti, Via Padre Luigi Monti n. 20/C - 20162 Milano.

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3 marzo 2008

Telecom: rifiuto fornitura servizi

Salve,

ho richiesto tramite il numero del servizio clienti business 191 di Telecom Italia, un nuovo impianto. L'appuntamento con il tecnico sarebbe dovuto avvenire il 27/02/2008 dalle 8.30 alle 9.30. Dopo una attesa inutile e l'annullamento di impegni di lavoro di consulenza fuori sede, scopro nella mia cassetta postale una lettera intestata "TELECOM ITALIA S.p.A. Credit Management Ufficio Territoriale" di cui cito i passaggi sigificativi:
"...La invitiamo a contattare i nostri uffici al numero verde 800449590 dalle ore..alle ore... nei giorni feriali...identificandosi tramite il numero ***** che abbiamo assegnato alla sua pratica. In mancanza di un Suo riscontro, trascorsi dieci giorni dalla presente, provvederemo ad annullare la Sua richiesta senza ulteriori avvisi..."

La lettera riporta data 21/02/2008 mentre il timbro postale data 25/02/2008 e mi è stata recapitata in mattinata del 27/02/2008, erano quindi trascorsi già 5 giorni dalla scrittura della lettera. Da notare che la lettera è stata inviata per posta ordinaria e non per posta raccomandata.
Chiamando il numero verde vengo informato in modo sgarbato e assolutamente al di fuori delle regole comportamentali civili, di essere moroso per due delle mie utenze Telecom precedenti. Una a L'Aquila e una a Roma. Non mi sono stati riportati i bimestri relativi alla morosità ma mi è stato soltanto detto che loro non fornirebbero altre informazioni e che avrebbero altro di cui occuparsi piuttosto che fornirmi altre delucidazioni. Dovevo in base alle loro istruzioni chiamare il 187 per ottenere tali informazioni.
Ho puntualmente chiamato il 187 dove una gentilissima operatrice mi afferma di non essere in grado con i soli numeri di telefono di riscontrare problematiche amministrative e comunque in base al mio codice fiscale almeno fino al 2004, data a cui può risalire il 187, non risultano pendenze.
Richiamando il numero verde della agenzia di credito che si presenta come TELECOM, il tono della mia interlocutrice insiste suggestivo - per usare un eufemismo - sulla mia posizione di morosità accertata unilateralmente e asserendo che l'operatrice del 187 fosse scarsamente capace ad effettuare le sue mansioni per cui dovevo richiamare lo stesso numero e non chiamare più il numero verde, poiché il caso per loro risulta chiuso.
Dopo la mia insistenza mi sono stati forniti i periodi contestati. Si tratta di bimestri del 2002 e del 2003. Peraltro si frappone un trasloco da L'Aquila a Roma. E subito mi è sorto un dubbio...Se fossi moroso a L'Aquila come sarebbe mai possibile che mi avessero attivato la linea a Roma? E ammettendo che così fosse perché non è stata mai inviata una comunicazione di richiesta di credito a suo tempo? Sto cercando di trovare un filo logico per scoprire gli errori, dopo cinque anni ricordo molto vagamente gli eventi, ho il sospetto che TELECOM invece di disattivare le utenze dalle quali traslocavo, lasciava la linea attiva, facendo usufruirne ai nuovi inquilini, è l'unica spiegazione che mi posso dare anche perché non ho sicuramente vuto contenziosi di alcun tipo con Telecom riguardo a pagamenti durante quei periodi.
Sento l'obbligo morale di sistemare la situazione, non ho mai avuto debiti con nessuno e la situazione mi crea ansia e disagio. Da sottolineare che sono cliente Fastweb da circa 4 anni con un RID in banca e quindi nessun pagamento in sospeso. Vorrei cambiare operatore soltanto per una questione di insoddisfazione nei confronti di alcuni servizi Fastweb e invece di essere accolto con il dovuto rispetto dal nuovo gestore ottengo solo una serie di pretese infondate e una profonda amarezza dato il mio modo trasparente di agire sempre nei confronti di tutti i fornitori di servizi.

Non ho più le ricevute delle bollette pagate (sono trascorsi 5 anni e 4 traslochi) ed è questa mia ingenuità che crea in me ulteriore agitazione, pur sapendo di essere nel giusto. Sono libero professionista e sto avviando la mia attività con una "macchia" di cui non ero mai a conoscenza.
Ho richiesto ben 2 volte il contatto da parte degli uffici di amministrazione TELECOM ricevendo sempre in risposta la rassicurazione che verrò contattato entro 48 ore. Promessa puntualmente disattesa.
Sto cercando di risolvere questa situazione e invece chi ha avviato il contensioso non mi contatta facendo trascorrere i 10 giorni riportati sulla lettera come termine ultimo per la decadenza della mia richiesta.
Di conseguenza anche risolvendo la questione non potrei più usufruire di alcune offerte attive per il periodo in cui ho inoltrato la prima domanda. Chiedo solamente il chiarimento di tutte le presunte pendenze e capire come possiamo giungere ad una conclusione.

So che la mancanza delle ricevute di bollette di quasi 5 anni fa, mi rende esposto a qualsiasi richiesta (a questo punto se invece di 1200 euro che mi vengono richiesti me ne venissero richiesti 6000 io sarei comunque tenuto a pagarli) mentre in realtà sono io a subire più danni (di immagine e di mancanza di servizio telefonico richiesto)
Vi prego pertanto di consigliarmi il comportamento da tenere per una via d'uscita più indolore possibile. Posso anche non avere come gestore Telecom e continuare tranquillamente con Fastweb ma io non ho intenzione di avere debiti con nessuno.

In effetti se non vi sarà soluzione soddisfacente sicuramente non sceglierò TELECOM come mio gestore, incrinare fin dall'inizio i rapporti col cliente in modo così brutale, tramite comportamenti al limite del lecito di società di credito per fantomatici debiti, non depone assolutamente bene.

Ribadisco però che per me è fondamentale dal punto di vista etico che io non risulti debitore di nulla a nessuno. Se devo pagare per l'ingenuità dello smarrimento delle ricevute (dopo 4 traslochi penso che possa capitare a chiunque) che così sia, ma deve pagare anche chi mi ha trattato come se avessi commesso un furto e mi ha escluso da un servizio pubblico indispensabile come la fonia e l'ADSL. E oltretutto mi si devono fornire spiegazioni logiche della richiesta così tardiva di un credito che se fosse stato effettivamente pendente doveva essere riscosso all'epoca dato che i servizi non sono mai stati sospesi anzi mi sono state attivate altre utenze Telecom.

Distinti saluti.

Ilias Chasapakis

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Nokia non entrerà più nei miei pensieri

Spett.le Nokia Care buon giorno,

            con questa mia comunicazione ho deciso di concludere la storia infinita relativa al modello citato in oggetto, prodotto a dir poco inaffidabile! Dopo conversazione telefonica del 7 febbraio c.a. mi era stato garantito che il mio telefono sarebbe stato sostituito con un modello differente di pari valore o addirittura di valore superiore; ero quindi stato invitato a recarmi presso il Nokia Point di C.so Marconi 5 a Torino per effettuare la permuta.

Mi sono quindi recato al punto Nokia Point sopra citato, nessuno degli operatori presenti era informato in merito alla sostituzione, quindi prima di lasciare ancora il mio cellulare ho provato a contattarVi per avere istruzioni più precise. Naturalmente anche questa volta l’operatrice che mi ha risposta mi a detto che dovevo lasciare comunque il telefono al Nokia Point, loro l'avrebbero inviato all'assistenza che avrebbe deciso con quale modello sostituirlo, così ho fatto. Data 8 Febbraio c.a..

In data 20 Febbraio c.a alle ore 20.28, ricevevo sul mio telefono un messaggio dal Nokia Point che il mio N76 (a differenza di quanto concordato!) era disponibile per il ritiro presso di loro.

Giovedì 21 Febbraio c.a, mi recavo presso il Nokia Point per verificare come mai vi venisse consegnato di nuovo il modello N76 dato che mi era stata garantita la sua sostituzione con diverso apparecchio. Il mio stupore però arriva al culmine quanto il vostro operatore mi consegna un telefono nuovo ma di colore rosso!!! Il mio era nero!!! La confezione riportava l’indicazione di avvenuta sostituzione da parte della casa madre con un telefono di colore rosso poiché il nero è esaurito.

Ho preferito ritirare il telefono senza discutere col vostro operatore, sicuramente esente da colpe. Il giorno seguente Vi ho ricontattato per avere chiarimenti sull'accaduto, ho avuto modo di parlare con la sig. ra Sara A.(la stessa che mi ha inviato la mail che trovate in allegato) a suo dire non si ricordava di tutto ciò. In seguito alla mia ennesima spiegazione mi invitava a riportare, per l’ennesima volta, il più volte suddetto telefono al Nokia Point di competenza per effettuare nuovamente la stessa procedura (5 volta) al fine di riuscire a risolvere il problema.

Sconfortato da questa interminabile serie di disservizi, ho preso la decisione di dare in permuta questo telefono al mio fornitore abituale (forse non avrei mai dovuto cambiare…) sostituendolo con uno sicuramente più valido, naturalmente non Nokia, che non entrerà mai più nei miei pensieri.

So che questa per Voi potrà sembrare una vittoria,ma penso che perdere un cliente è per tutti una sconfitta, anche se per Voi è una goccia nell'oceano.

Sarà comunque mio dovere autorizzare l'Associazione Consumatori che ci legge in copia a mettere in evidenza questa pessima gestione della clientela sul blog del loro sito.

Con l'occasione porgo comunque i miei saluti ( il rispetto prima di tutto).

Riccardo Micheletti

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