30 dicembre 2009

Cresce la protesta contro Trenitalia... se Mauro Moretti non risarcisce gli utenti può andare pure a casa!

Abbiamo ricevuto da Genova Milano Newsletter l'appello rivolto al Governo, che di seguito pubblichiamo. Invitiamo i nostri lettori e associati a sostenere questa iniziativa.

La redazione ACU

A marzo scade il mandato a Mauro Moretti, l'Ad che ha rovinato la vita a milioni di pendolari

Sensibilizziamo il governo affinché non gli sia rinnovato il secondo mandato


"Quando Moretti scadrà ne parleremo. Non ho mai fatto il professore e voti non ne do". Lo afferma il titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, in un'intervista al Corriere della Sera, in merito alla decisione di confermare o meno la fiducia all'ad di Fs dopo la scadenza del mandato a marzo prossimo. Quanto alle polemiche suscitate dai recenti forti disagi nei trasporti, il ministro osserva: "Preferisco risolvere i problemi e cercare le responsabilita' in un secondo momento."

L'Ad Moretti sarà ricordato da milioni di pendolari italiani come colui che con la sua gestione ha allungato i tempi di percorrenza dei treni deputati al trasporto di milioni di italiani (regionali, IC, ESCity) e come colui che in 3 anni ha aumentato le tariffe fra il 30 e il 50% peggiorando le condizioni di trasporto, comfort e pulizia.

L'Ad Moretti ha trasformato FS in una società orientata al mercato che cura esclusivamente l'Av e il 5% della clientela che la usa (mentre per il 95% dei normali viaggiatori ha soltanto saputo sfoderare arroganza, denunce penali, sufficienza, indifferenza).

Ci auguriamo che il MInistero dell'Economia (proprietario al 100% di FS) e il MInistero delle Infrastrutture e Trasporti (il controllore di FS) a marzo pensino bene a rinnovare l'incarico ad un uomo che è inviso alla stragrande maggioranza degli italiani.

Siamo noi i reali "proprietari" di FS SpA, non vogliamo subire un ulteriore triennio di vessazioni, umiliazioni, stress, denunce e arroganza da parte di un Ad per il quale noi siamo solo un "peso", clienti scomodi ed esigenti, clienti di serie B.

28 dicembre 2009

I disguidi di Telecom Italia

Il consiglio dato al sig. Dicara, a questo punto, è stato quello di accedere alla procedura di conciliazione con Telecom.

La segreteria ACU

OGGETTO: Reclamo per disguidi ed errata fatturazione

Di seguito riporto una cronistoria di quanto accaduto:

· 26/06/2009: Ho fatto richiesta, tramite 187, di passaggio da Alice tutto incluso ad Alice Casa approfittando dell’offerta “SENZA CANONE” e “20 euro mensili per i primi quattro mesi”.

· 20/07/2009: Il tecnico Telecom sostituisce il modem precedente con uno adatto al nuovo profilo e fa la conversione della linea: da questo momento non ho più la linea analogica ma solo quella VOIP. Dovrebbe iniziare la nuova fatturazione come da offerta cui ho aderito: niente canone, 20 euro mensili per i primi quattro mesi, telefonate su fisso illimitate con solo scatto di 15 cent alla risposta.

· Bolletta 04/09: La bolletta fattura ancora il canone e le telefonate come se telefonassi in analogico nonostante io non abbia più tale possibilità: l’unica linea che ho è quella VOIP (infatti se il modem è spento non ho linea telefonica e non posso telefonare). Ho pensato: non hanno avuto il tempo di modificare la fattura.

· Bolletta 05/09: Come la fatturazione 04/09: stavolta ho pensato ad un disguido.

· Telefono al 187 il 17/09: mi rassicurano che è tutto a posto e che questa bolletta e la precedente sarà ricalcolata e sarà messo a posto e mi dicono che sarò contattato quanto prima. Non è mai accaduto.

· GUASTI AL TELEFONO: 28/09: Non funziona il telefono: rimesso a posto il 2 ottobre: il tecnico mi spiega che qualcuno aveva cancellato la mia configurazione. 21/10: stessa scena, rimesso a posto il 27 ottobre. Tutto sembra andare bene: il telefono funziona, naturalmente SOLO con modem acceso.

· Bolletta 06/09: Anche questa bolletta fattura il canone e come se avessi ancora Alice tutto incluso, le telefonate mi vengono fatturate come se telefonassi con linea analogica e non VOIP. Oltre al danno la beffa: mi vengono fatturate telefonate dei mesi precedenti con tariffazione al secondo, mentre prima erano comprese in Alice tutto incluso.

· 21/11/2009: Telefono al 187: mi dicono che il mio abbonamento risulta essere “Alice tutto incluso”, che il contratto Alice casa è stato annullato (a mia insaputa): presento reclamo tramite 187 facendo presente quanto sopra e mi dicono che sarò contattato. Invio il 23 novembre via fax il reclamo.

CONCLUSIONE:

· Aderisco il 26 giugno ad una offerta (Alice casa senza canone) preferendola ad altre di altri operatori perché lo ritenevo “meno difficoltoso” .

· Il 20 luglio, come da appuntamento fissato dal 187, un tecnico TELECOM viene a casa e mi viene convertita la linea, cambiato il modem che avevo con Alice tutto incluso perché per la nuova offerta ci vuole un modem particolare: da questo momento ho una linea SOLO VOIP. NON DOVREI PAGARE IL CANONE, DOVREI AVERE LA PROMOZIONE DI 20 EURO, PER I PRIMI 4 MESI E TELEFONATE A SOLO 15 cent ALLA RISPOSTA.

· Tra il 28 settembre e il 27 ottobre subisco vari disagi, per prolungati guasti (in trenta giorni due settimane senza linea telefonica).

· La fatturazione non solo non tiene conto del cambio di profilo ma, anzi, mentre prima con ALICE TUTTO INCLUSO non pagavo le telefonate via VOIP, adesso non solo pago un canone non DOVUTO, ma pago le telefonate con tariffazione a secondi invece che a 15 cent (come da profilo Alice casa da me scelto): in definitiva pago di più e per un servizio che dal 20 luglio non ho più e con intermezzo di due guasti che mi hanno privato per due settimane del telefono e costretto a spendere in telefonate con cellulare e a perdere tempo per contattare il 187.

In base a quanto esposto chiedo alla Telecom che la fatturazione venga sistemata con il contratto da me richiesto (ALICE CASA), che le fatture 04/09, 05/09 e 06/09 vengano ricalcolate dal 20 luglio e che mi venga rimborsato quanto non dovuto in base all’offerta 20 euro mensili per 4 mesi senza canone. Chiedo infine che vengano versati i rimborsi dovuti per le ritardate riparazioni dei guasti, cosa che in una lettera la Telecom si è impegnata a fare ma che non è stato ancora fatto. Ad oggi, 21 dicembre, non ho ricevuto nessuna risposta: ho telefonato al 187 e ho avuto la solita assicurazione (sollecitiamo, sarà contattato).

Distinti saluti

Dicara Cateno Lucio

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23 dicembre 2009

Programma triennale dell'ACU 2010-2012

PROGRAMMA E DIRETTIVE TRIENNALI 2010-2012

DELL’ ACU-ASSOCIAZIONE CONSUMATORI UTENTI

Organizzazione senza scopo di lucro

(art. 15 dello Statuto)

APPROVATO DALL’ASSEMBLEA NAZIONALE ORDINARIA

DEI SOCI DELEGATI

13 DICEMBRE 2009 – MILANO

L’Assemblea nazionale dei soci delegati è chiamata ad approvare, così come previsto dall’art. 15 dello Statuto, il Programma e le Direttive per l’attività triennale dell’Associazione.

Il programma approvato è necessariamente sintetico. L’Assemblea ritiene che gli Organi sociali nazionali, ed in particolare la Presidenza Nazionale, debbano impegnarsi a definire in dettaglio le attività che si dovranno mettere in campo periodicamente nel corso dei prossimi tre anni.

ACU E I DIRITTI COSTITUZIONALI

Considerando la missione statutaria di accrescere la presenza dell’ACU sul territorio al fine di promuovere il consumerismo critico, sostenibile, etico e solidale nel nostro Paese, l’Assemblea delibera sull’esigenza di valorizzare le relazioni con le rappresentanze dei lavoratori, le associazioni e i comitati, di cittadini impegnati nella tutela dei beni comuni a cominciare dall’acqua e dall’aria, la salute, la qualità e la sicurezza ambientale ed in generale impegnate nella salvaguardia dei principi fondamentali della Costituzione Italiana a tutela dei diritti dei cittadini che vivono, lavorano ed operano sul territorio nazionale.

L’Assemblea si impegna a valutare la possibilità che nell’arco del triennio si effettui una raccolta di firme per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare per l’inserimento, nel primo comma dell’Art. 32 della Costituzione, del diritto alla tutela dei consumatori, così come definito dalle risoluzioni dell’ONU.

PARTECIPARE ALLE ATTIVITA’ DELLA CONSUMERS INTERNATIONAL. PROPOSTO IL CONGRESSO 2015 A MILANO

L’Assemblea delibera sulla opportunità di sostenere e continuare a partecipare alla rete delle elazioni internazionali della Consumers International, alla quale ACU aderisce già dal 1986, assicurando la presenza di propri rappresentanti, quanto meno alle iniziative più importanti celebrate in ambito mondiale.

L’Assemblea condivide la proposta, già inoltrata alla Consumers International, di celebrare il congresso mondiale del 2015 a Milano, in occasione dell’EXPO il cui tema è Nutrire il PianetaEnergia per la Vita, impegnando tutte le strutture dell’ACU a contribuire alla realizzazione di questo obiettivo nel migliore dei modi possibile.

COSTRUIRE UN RAPPORTO STABILE CON LE ASSOCIAZIONI ITALIANE  E UNA POLITICA COMUNE VERSO LE ISTITUZIONI EUROPEE

L’Assemblea ritiene che siano importanti le relazioni europee avviate negli ultimi cinque anni in seno all’ASECO-Alliance for Social and Ecological Consumer Organisations. Tuttavia questo ambito non è sufficiente ad affrontare le relazioni e gli impegni necessari verso le Istituzioni Europee, tanto meno nel prossimo quinquennio durante il quale le rappresentanze dei consumatori sono chiamate ad intervenire sistematicamente con professionalità e tempestività.

L’Assemblea condivide il percorso, avviato dal gennaio 2009, di proseguire un rapporto di collaborazione con il Beuc - che dal novembre 2008 ha eletto un presidente italiano - tramite il Coordinamento nazionale tra Organizzazioni di consumatori interessate ad operare unitariamente verso le Istituzioni Europee. L’Assemblea si impegna a favorire, anche con azioni concrete, la promozione della conoscenza delle Istituzioni UE.

CRISI ECONOMICA E STRUMENTI DI TUTELA

Considerando il permanere di una grave e strutturale crisi economica che viene scaricata maggiormente sui 2/3 della popolazione, l’Assemblea ritiene di dover impegnare tutti i propri associati e gli Organi sociali a sostenere ogni occasione e situazione per la promozione dello sviluppo sostenibile, per la valorizzazione delle risorse naturali, umane e culturali locali e nazionali, in difesa del lavoro e del reddito. Altresì delibera sull’esigenza di promuovere, in collaborazione con altre organizzazioni, associazioni e comitati, nuove forme di tutela, come ad esempio: Gruppi di acquisto di prodotti e servizi di riconosciuto valore sociale, Gruppi di boicottaggio delle aziende che praticano il dumping, comitati ad hoc per la promozione dell’Azione di Classe.

L’Assemblea impegna la Presidenza Nazionale a produrre Linee-guida per rendere operativi questi deliberati.

AZIONE DI CLASSE E CONCILIAZIONE PARITETICA

L’Assemblea ritiene che l’Associazione debba impegnarsi, con maggiore energia e vigore, nella tutela collettiva giudiziaria dei cittadini consumatori-utenti, utilizzando tutti gli strumenti oggi disponibili e che l’evoluzione delle normative nazionali ed europee implementeranno in futuro. In merito all’Azione di Classe, strumento processuale introdotto dalla Legge n.99/2009, pur con molte perplessità, l’Assemblea ritiene necessario che l’Associazione ponga in essere tutte le opportune azioni per un considerevole miglioramento del Testo normativo oggi in vigore e comunque valuta opportuno considerare l’avvio di talune azioni connotate da ben definiti prerequisiti e che dovranno essere gestite con la maggiore professionalità possibile.

L’Assemblea sostiene la pari dignità e il valore sociale della conciliazione paritetica promossa, già da vent’anni in Italia dalle associazioni dei consumatori-imprese, e condanna tutti i tentativi parlamentari e governativi atti ad annullare tale esperienza, che invece deve essere valorizzata e sostenuta economicamente utilizzando le sanzioni alle imprese derivanti dall’operato delle Authority.

L’ACU promuove ed aderisce, a tutela degli associati, alle azioni risarcitorie promosse nei settori acqua ed energia.

INDAGINI E SONDAGGI SUL CONSUMO CRITICO

Considerando che l’attuale modello dominante di produzione e consumo è fondato sullo stimolo di bisogni, spesso indotti, provocato anche da un marketing sempre più aggressivo da parte delle aziende, che condizionano in maniera determinante i comportamenti e gli stili di vita dei consumatori, l’Assemblea delibera sull’esigenza di svolgere periodicamente indagini sui comportamenti e le scelte dei consumatori finalizzando tali ricerche sia alla progettazione di una Carta dei valori e della qualità del consumatore sia alla conoscenza dei comportamenti critici dei consumatori verso il mercato. In questo contesto l’Assemblea ritiene sia urgente e necessario attivare ed articolare l’area “sondaggi” del sito web www.acu.it.

FORMAZIONE DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI

L’Assemblea individua nello sviluppo del consumerismo scientifico, proprio dell’associazionismo critico consumerista, la possibilità di promuovere l’Università dei consumatori, come previsto dallo Statuto, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, con lo scopo di promuovere una scuola di pensiero alternativa al marketing consumista dominante.

L’Assemblea sostiene l’inderogabilità della promozione della formazione in campo consumerista, già dalla giovane età, superando i concetti di “educazione ai consumi”, “educazione alimentare”, “educazione ambientale”, “orientamento ai consumi” e formulazioni simili, superando il modello puramente informativo per proporre un cambiamento dei comportamenti e per valorizzare un approccio olistico fondato sulla centralità della persona e della propria vita nelle sue relazioni con la società, l’ambiente, il lavoro, il mercato, lo Stato, ovvero le strutture organizzate pubbliche e private. Il consumerismo organizzato del Terzo Millennio deve andare oltre la concezione dell’assioma “consumatore informato, consumatore salvato”, per approdare ad una nuova prospettiva: “consumatore formato, consumatore ovunque organizzato”.

L’assemblea impegna l’ACU ad affermare e promuovere, in ogni sede opportuna, che il diritto all’informazione debba essere sempre accompagnato da requisiti di correttezza e completezza a garanzia della trasparenza dell’offerta al pubblico di ogni messaggio commerciale, tanto più se camuffato sottouna veste giornalistica “neutrale”. L’assenza anche di uno solo di questi requisiti fondamentali rende tale informazione di parte, e pertanto di dubbia qualità; in questi casi, quanto meno, si richiederebbe una esplicita citazione delle fonti.

L’Assemblea sostiene che un movimento di massa dei consumatori e degli utenti debba esigere lo sviluppo della ricerca scientifica sui temi che riguardano i consumatori e trovare le proprie forme e strumenti di espressione in ogni luogo di lavoro e di consumo: il tempo di vita sociale e di vita privata nella società moderna sono dominati dall’utilizzo di energia, per lo più di origine fossile, di beni materiali ed immateriali. Perfino il periodo dedicato al sonno non può ritenersi estraneo alla logica del consumo.

PARTECIPARE ED INTERVENIRE ATTRAVERSO LA RETE  CON LE NUOVE TECNOLOGIE

L’Assemblea delibera sull’opportunità di implementare la rete, con gli opportuni strumenti telematici, non solo tramite le strutture dell’ACU, ma anche di tutti quei cittadini, soci e lavoratori che manifestano la propria disponibilità a partecipare alle attività dell’Associazione esprimendo opinioni, pareri ed interventi che potranno trovare collocazione nei vari ambiti di intervento.

Ogni membro della Presidenza Nazionale e i partecipanti agli organi sociali deve dotarsi di un account Skype per partecipare a riunioni a distanza.

PREMIARE CON LA FISCALITA’ GENERALE I COMPORTAMENTI E LE SCELTE DI MERCATO E DI CONSUMO ECO-SOSTENIBILI

Considerando che l’ACU si è, fin dalla sua costituzione nel 1984, caratterizzata per il proprio impegno nella sostenibilità della produzione e dei consumi, dichiarandosi sempre contraria all’utilizzo dell’energia nucleare militare e civile, e poiché oggi (vedi Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici di Copenaghen) non sono più rinviabili provvedimenti governativi in tale direzione.

L’Assemblea ritiene indispensabile l’utilizzo della leva fiscale nella promozione di investimenti, produzioni, consumi e stili di vita improntati al principio della sostenibilità ambientale. In tale contesto l’Assembla delibera e si fa carico della proposta di avviare una Campagna Nazionale per la riduzione significativa dell’IVA per i prodotti provenienti dalle produzioni biologiche e dal commercio equo-solidale, per i prodotti e servizi ottenuti/gestiti con energie rinnovabili al 100%, per i prodotti ottenuti con la maggior quantità possibile di materiali riciclati utilizzando le migliori tecnologie disponibili.

L’Assemblea impegna la Presidenza Nazionale ad avviare tale Campagna avanzando la richiesta di agire sulla leva fiscale o su meccanismi premiali per promuovere i consumi realizzati nella ristorazione collettiva (mense scolastiche, ospedaliere, comunità e mense aziendali) con prodotti biologici. Altresì tutti i comportamenti individuali e famigliari (es. utilizzo del trasporto pubblico su ferro, uso della bicicletta in sostituzione dell’auto, significativi risparmi energetici, ecc.), improntati su una scelta virtuosa dal punto di vista socio-sanitario ed ambientale, devono trovare un giusto premio attraverso un efficace sistema di detrazioni fiscali.

Occorre infine sostenere ogni azione per promuovere una generale ed equa contribuzione e per prevenire e contenere il fenomeno dell’evasione fiscale.

LA SALUTE NON E’ UN OPTIONAL DELLA NOSTRA VITA

L’ACU ha una visione olistica dell’uomo e più in generale del Pianeta. Si fa portatrice della richiesta di inserire, ad ogni livello istituzionale, il principio di precauzione e rivendica che lo stesso ispiri l’azione amministrativa e quella di controllo. Di conseguenza respinge ogni tentativo di inserire prodotti OGM nei prodotti agro-alimentari.

Sul fronte della prevenzione e la tutela della salute, l’Assemblea ritiene giusto il principio della libertà terapeutica e quindi la possibilità per il cittadino di utilizzare le medicine non convenzionali alle medesime condizioni poste dal Servizio Sanitario Nazionale per i farmaci e le terapie convenzionali. L’Assemblea condanna il consumismo farmacologico e l’accanimento terapeutico praticato dalla medicina convenzionale e dalle strutture sanitarie ed ospedaliere.

Tutti i cittadini devono essere posti nelle condizioni di poter scegliere liberamente in coscienza le terapie da adottare, anche per quelle possibili situazioni nelle quali il paziente arriva a perdere la propria autonomia decisionale. L’accompagnamento dolce alla morte deve diventare un diritto internazionale che dovrebbe essere introdotto nella Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo.

L’Assemblea impegna la Presidenza Nazionale per una campagna su questi temi.

REPERIMENTO FONDI E FINANZIAMENTI PER L’ATTIVITA’ DI ACU

L’Assemblea dà mandato alla Presidenza di attivare tutte le iniziative possibili, compatibilmente con l’assetto legislativo, per reperire fondi e finanziamenti per sostenere le attività statutarie di ACU, compresi gli accordi con enti, associazioni e organizzazioni pubbliche.

TUTELA DALLE AGGRESSIONI PERSONALISTICHE

L’Assemblea delibera infine sulle azioni di tutela, anche in sede giudiziaria, a salvaguardia della storia, dell’immagine, del patrimonio, del logo e dello statuto dell’ACU, a fronte della rilevazione di ripetuti comportamenti lesivi perpetrati da soggetti estranei, a seguito della perdita della loro qualifica di socio: Clara Gonnelli, Giovanni Longo, Giuliano Mancinelli, Domenico Provenzano, Roberto Saracino, Maria Pia Valota, Nicola Vetrano.

Il presente Programma, approvato all’unanimità dall’Assemblea Ordinaria dei soci delegati, impegna tutti gli Organi sociali dell’Associazione alla sua più ampia diffusione. Il Programma viene pubblicato integralmente sul sito www.acu.it.

COMUNICATO STAMPA

ELETTA LA NUOVA PRESIDENZA NAZIONALE DELL’ACU

E APPROVATO IL PROGRAMMA TRIENNALE

L’Assemblea nazionale ordinaria dei soci del 13 dicembre 2009 ha eletto la nuova Presidenza Nazionale, il Collegio dei Probiviri e i Revisori dei Conti che, a loro volta, hanno ottemperato agli obblighi statutari.

Pertanto la nuova Presidenza Nazionale è composta da:

  • Gianni Cavinato Presidente Nazionale e Legale rappresentante Portavoce Dipartimento Sanità, salute, ambiente e Turismo sostenibile,
  • Bruno Bartoletti Portavoce Dipartimento Politiche sociali,
  • Fulvio Beato Portavoce Dipartimento Servizi di pubblica utilità,
  • Carlo Cardarelli Portavoce Dipartimento Comunicazione e Telecomunicazioni,
  • Vincenzo D’Angelo Portavoce Dipartimento Equità tributarie,
  • Angelo Saverio Diciotti Portavoce Dipartimento Politiche del lavoro,
  • Rosamaria Gallo Portavoce Dipartimento Organizzazione e Mobilità sostenibile,
  • Maria Rosaria Losito Portavoce Dipartimento Risparmio e credito,
  • Antonio Savino Portavoce Dipartimento Responsabilità Sociale delle Organizzazioni,
  • Emilio Senesi Portavoce Dipartimento Internazionale  e Alimentazione,
  • Roberto Spigarolo Portavoce Dipartimento Amministrazione e Agricoltura,
  • Daniele Taula Portavoce Dipartimento Giustizia,
  • Sergio Tomaino Portavoce Dipartimento Assicurazioni.

 

L’Assemblea inoltre ha deliberato che la Presidenza Nazionale venga integrata dai futuri Presidenti regionali delle Regioni, ancora non rappresentate, non appena eletti dalle rispettive Assemblee regionali.

Il nuovo Collegio dei probiviri è composto da:

  • Giovanni Santovito,  Presidente,
  • Alessandra Ridolfi,  Membro effettivo,
  • Francesco Tito,  Membro effettivo.

L’Assemblea ha approvato inoltre un impegnativo Programma triennale, pubblicato integralmente sul sito www.acu.it , sezione “Primo piano”.

Milano, 14 dicembre 2009

22 dicembre 2009

Trenitalia: che vergogna!!!

Accogliendo la richiesta, rivoltaci dal Presidente dell'Associazione Pendolari di Piacenza, pubblichiamo il Comunicato Stampa Congiunto sulla situazione del trasporto ferroviario.

La Redazione ACU

Buongiorno a tutti.

Vi trasmettiamo il comunicato stampa congiunto “Che vergogna“ sottoscritto dalle Associazioni Pendolari Piacenza, Associazione Pendolari Val d’ Arda e Legambiente Piacenza (in rigoroso ordine alfabetico).

Con preghiera di massima diffusione.

Cordiali saluti e come sempre (se non potete farne a meno) buon viaggio, e Buon Natale, a tutti.

Ettore Fittavolini, Presidente Associazione pendolari Piacenza, Web: www.pendolari.too.it, Mail : pendolari.piacenza@libero.it

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

Che vergogna!!!!

“ Trenitalia si scusa del disagio ” , “ Si informano i passeggeri che alcuni treni a causa del ghiaccio e delle ingenti nevicate subiranno ritardi, rallentamenti ed alcune preventive soppressioni ” .

Ecco le fasi tipo più frequenti che questa mattina, 22 dicembre, hanno allietato la lunga permanenza dei pendolari piacentini, che dalle 6 di questa mattina sono rimasti ad aspettare i treni fantasma per Milano , Parma e Bologna, tutti in ritardo e molti dei quali cancellati.

Volti trafelati, aria interrogativa, battute ironiche e tanta, tantissima rabbia mista a rassegnazione!

Il tabellone dei treni alle 7,30 segnava ancora gli orari della notte e per sapere quali possibili treni sarebbero arrivati l’unica possibilità era ascoltare il bollettino di guerra degli annunci, “ Regionale xy soppresso “ , “ Eurostar City xx in ritardo, “ tratta bc a lunga percorrenza cancellata “ , e così via.

Tutti ad aspettare il primo treno, non quello per Yuma …., e tutti nel salone biglietteria, vicini vicini vicini …..per evitare il freddo, perché a Piacenza non è degna di una sala d’aspetto che possa chiamarsi tale!!!

In questo facciamo buona compagnia alla Stazione Centrale di Milano, ove esiste, per diritto ormai di casta viaggiatori di serie A, solo l’ “ Eurostar Club Freccia Rossa “

Neve e gelo hanno messo in ginocchio la “ gioiosa macchina da guerra “ delle Ferrovie, eppure l’ineffabile ing. Moretti si è preoccupato di dichiarare subito alla radio e televisioni che “ l'Italia è l'unico Paese europeo a non avere treni fermi ” e che “ Una situazione simile si è avuta nel gennaio dell’85 e nel febbraio dell’86, quando ci fu il blocco della rete nazionale e delle principali stazioni, mentre oggi non c’è stata la chiusura di alcun impianto ” . Vergogna !!!

Ricordiamo allo smemorato capo supremo delle italiche rotaie che nel 1985 cadde 1 metro (100 cm.) di neve, non i 25 cm. di ieri, e che comunque tanti pendolari di lungo corso arrivarono in ufficio ed a scuola in una situazione ben più drammatica.

Peccato poi avere superato per l’ennesima volta l’asticella della decenza, consigliando ai suoi clienti, i passeggeri, di “ portarsi coperte e acqua, per eventuali soggiorni in treno oltre l’orario … “ avvisandoli però che “ i biglietti dei treni soppressi o in ritardo non verranno rimborsati “, perchè Trenitalia non ha certo colpa per il maltempo.

Giusto, alle Fs che di responsabilità ne hanno già tantissime, vogliamo dare anche quelle del maltempo? d’altronde, chi si sarebbe mai aspettato che venisse la neve d’inverno?

E vogliamo parlare allora dell’estate, quando le altrettanto pittoresche dichiarazioni ci propinano ritardi e velocità rallentate causa “ dilatazione delle rotaie “ ???

Il danno e la beffa…per non dire altro !!!!

Dal momento che le favole si raccontano giustamente ai bambini, ma non ai pendolari ed ai viaggiatori, che vivono sulla loro pelle i disagi continui di un sistema in crisi da anni vogliamo puntualizzare alcuni concetti togliendo i fronzoli, luccichini, le inaugurazioni a piè sospinto che evidentemente tanto piacciono alle Ferrovie dello Stato (che non sono la Moretti S.p.A. !!!)

1) 20/30 centimetri di neve e temperature sotto lo zero non possono mettere in ginocchio una intera rete, sud e nord Italia. Come fanno allora in Svizzera, Austria, Svezia e Germania ??? In Finlandia, notizia di oggi, i treni viaggiano regolarmente a temperature di -30°, pendolini FIAT inclusi. Che qualcuno ce lo spieghi.

2) La realtà è quella descritta dagli stessi sindacati dei ferrovieri (CISL e CGIL in primis) , i ritardi e le soppressioni sono dovute alla mancanza di manutenzione preventiva prima del servizio per scongiurare i congelamenti degli impianti, alle verifiche di freni, porte dei vagoni, locomotori , etc. etc. Dove era e cosa faceva Moretti, quando era a capo di RFI, ovvero della società che gestisce l’infrastruttura ??? . I problemi di oggi sono i mancati investimenti e le dismissioni di allora, in termini di impianti e di personale. Che sono poi i problemi che conducono a situazioni di scontro tra un’utenza esasperata ed i dipendenti FS, unici “ front men “ lasciati allo sbando di inefficienze che anche loro subiscono. Servono invece un servizio accurato, puntualità, prevenzione, treni nuovi e più tratte coperte. Ma per tutto ciò, evidentemente è necessario spostare le priorità d’investimento dalla strada alla ferrovia e puntare sui nodi urbani. Ad oggi, invece, il 70% dei finanziamenti della Legge Obiettivo è destinato a strade ed autostrade, mentre solo il 30% dovrebbe garantire lo sviluppo di ferrovie, TAV e metropolitane.

3) Non sono certo i cittadini a dover supplire alle carenze di Fs (acqua, maglioni e coperte !!!!) in caso di emergenze, (i pendolari da lunga pezza si sono dotati di capienti zaini che contengono il kit di sopravvivenza ferroviaria !!!) ma sono le Ferrovie a dover avere la capacità, la professionalità ed il personale per gestire le emergenze, oltre all’ordinario. I passeggeri pagano con biglietti, con abbonamenti ( ed anche con salatissime tasse !!!) i costi della gestione, anche quella delle emergenze climatiche, che un gruppo come Ferrovie dello Stato dovrebbe saper gestire. Assistiamo invece allo sbando totale, che si perpetua giornalmente con abituali e costanti ritardi, porte chiuse o rotte, riscaldamento non funzionante, toilettes indecenti, il tutto in condizioni metereologiche normali, disagi che le Ferrovie dello Stato (che lo ripetiamo, non sono la Moretti S.p.A. ma un’azienda a capitale interamente pubblico, posseduta al 100% da azionista unico, il Ministero del Tesoro) causano ogni i giorni tantissimi passeggeri.

4) Ci saremmo aspettati un atto di pubblica umiltà, quantomeno le scuse, innanzitutto. Quelle che in Giappone sono state profuse pubbliche, causa ritardi di secondi all’anno (!!!) . Abbiamo invece assistito all’ennesima manifestazione di arroganza.

5) In tutto ciò, dove si colloca il Ministro dei Trasporti ? Se c’è, che batta un colpo, ma non per dichiarare che il suo sottoposto è sotto stress, poverino lui !. Provi a viaggiare con noi per cercare di capire cosa vuole dire veramente l’esasperazione quotidiana.

ASSOCIAZIONE PENDOLARI PIACENZA

ASSOCIAZIONE PENDOLARI VAL D’ARDA

LEGAMBIENTE PIACENZA

Piacenza, 22/12/2009

16 dicembre 2009

Scene di tensione alla stazione di Bergamo

Pubblichiamo la cronistoria di quanto accaduto il 13 dicembre nella stazione di Bergamo e la reazione di RFI. L'intera vicenda descritta è grave e preoccupante: ma lasciamo che siano i fatti, così chiaramente illustrati, a parlare.

La redazione ACU

Buongiorno,
Il 13 Dicembre è S. Lucia, è il giorno in cui a Bergamo e provincia la Santa porta i doni ai bambini; negli stessi giorni anche le Ferrovie regalano nuove emozioni ai pendolari bergamaschi.
Dal 13 dicembre è in vigore infatti un nuovo orario e, come sempre da ormai qualche anno a questa parte, questo non fa che peggiorare la già tragica situazione: sembra che le modifiche non siano studiate per migliorare il sevizio quanto per far dispetto ai già vessati pendolari.

Per chi non lo sapesse esistono diversi centri abitati anche ad Est di Bergamo, in alcuni di questi vi è pure una stazione. Per sfortuna loro (dei pendolari), in alcuni di questi paesi abitano dei cittadini che, per lavoro o per studio, vorrebbero recarsi quotidianamente a Milano e, pretenziosi, per non aggravare la condizione ambientale o anche solo per risparmiare qualche euro, vorrebbero farlo non con la propria auto ma con un mezzo pubblico.

Sino a due anni fa vi erano 8 treni che collegavano direttamente l'est della provincia di Bergamo con Milano; due anni fa questo servizio, non certo inutilizzato, è stato senza alcuna ragione cessato.
Era rimasto un unico treno che, probabilmente per sbaglio, partiva da Brescia, fermava a Grumello del Monte alle 6:53 del mattino arrivava a Bergamo da dove alle 7:20 ripartiva per raggiungere Lambrate alle 7:59.
In totale 66 minuti.

Con il nuovo orario la partenza a Grumello è stata anticipata di 4 minuti alle 6:49, tale treno raggiunge poi Bergamo alle 7:13 e non continua più per Milano Centrale.
È necessario cambiare treno prendendo il treno delle 7:20 anticipato ora alle 7:16: vi sono dunque 3 minuti per cambiare convoglio; ovviamente per mantenere in allenamento i sedentari pendolari i due treni sono posti agli antipodi della stazione: il primo arriva al binario 1 ed il successivo riparte dalla scala più lontana, quella nuova del binario 6.

Ovviamente oggi (14/12/2009), ma come oggi temo praticamente quasi sempre nei giorni a venire, sebbene il treno proveniente da Est fosse perfettamente in orario tutti i pendolari bergamaschi dell'est hanno fallito lo sprint e sono rimasti a piedi a Bergamo dove li attende il 7:32, il treno più lento della mattinata.

L'arrivo a Milano Lambrate è previsto alle 08:23.
Il tempo di percorrenza rispetto alla situazione 2009 è aumentato di 29 minuti che, rispetto ai 66 minuti dell'orario precedente, rappresentano un incremento del 44%!

Un incremento del tempo di percorrenza del 44% è davvero una bella S. Lucia da parte delle Ferrovie!

Ma questo purtroppo non completa la cronaca della giornata: sono infatti a segnalare un episodio davvero triste e indubbiamente allarmante!

Perso il treno delle 7:16 per Milano Lambrate per pochissimi secondi, una delegazione di una ventina di pendolari si è recata all'ufficio dei dirigenti movimento in Bergamo per ricordare a questi che quantomeno quando il treno treno da Brescia arriva a Bergamo perfettamente in orario, sarebbe buona cosa si riuscisse a proseguire per Milano senza vedersi scappare il treno per pochi secondi.

Ovviamente l'animo dei pendolari non era dei più allegri ma tutto sommato la protesta era rimasta nei confini della civiltà; se non che un Dirigente (ma davvero merita di essere definito tale?) è uscito dall'ufficio ed ha scacciato un pacifico pendolare prendendolo a pedate nel sedere.
Il medesimo dirigente rientra poi nel proprio ufficio dove prende una consistente spranga d'alluminio di circa un metro; brandendo poi tale spranga in modo molto minaccioso tale energumeno (teoricamente un Dirigente) ha scacciato il resto dei pendolari.
Mi rincresce solo il non essere riuscito a produrre documentazione fotografica dell'incresciosa situazione.

Passi (???) il vedersi di anno in anno peggiorare il servizio ed aumentare i tempi di percorrenza, passi il dover viaggiare su treni luridi ed indecorosi, passi il vedersi aumentare il costo del biglietto ma dobbiamo anche subire le minacce dei dirigenti movimento che si presentano armati di spranghe d'alluminio?

Ma stiamo scherzando?
Qui abbiamo abbondantemente passato il confine...

Sempre più amareggiato,
Simone Tiraboschi

*** *** ***

Buongiorno,
confermo quanto scritto da Simone sulla vicenda di stamattina e sul fatto che uno dei ferrovieri presenti abbia sferrato un calcio (nel polpaccio del sottoscritto) mentre, dopo aver protestato, stavamo allontanandoci dall'Ufficio Dirigenti Movimento e averci poi minacciato con un pezzo di metallo.
Da anni sopportiamo disagi dei treni e arroganza dei ferrovieri ma non avevo mai assistito a tanto e siccome il tutto si è svolto da parte nostra in modo sicuramente poco diplomatico ma senza trascendere in offese o violenze, ho ritenuto corretto sporgere denuncia.
Anzi chiedo a chi avesse assistito alla triste e ridicola scena di testimoniare ciò che ha visto alla Polfer di Bergamo dove ho lasciato la denuncia con la mia versione.
Consigliato dalla stessa Polfer mi sono recato all'Ufficio Assistenza alla Clientela in Stazione Centrale di Milano per testimoniare l'accaduto ai fini di un'indagine interna. Mi sono stati presentati una serie di moduli da compilare da far cascare le biglie al più indefesso dei presentatori di reclami e quindi non so se avrò tempo di fare anche ciò.
Pur essendo un pendolare avvezzo da anni a certe prove di scarsa professionalità non mi va comunque di ignorare un fatto che ritengo grave.

Grazie dell'attenzione.

Gabriele Averna

*** *** ***

Buonasera,
leggo con stupore che tramite un comunicato stampa Rete Ferroviaria Italiana neghi quanto successo stamane di fronte agli sguardi sbigottiti di molti viaggiatori, me compreso.

Ma la stazione di Bergamo non è forse piena di telecamere di sicurezza?

L'11 agosto 2009, RFI annunciava (allego rifermento al loro comunicato) di aver "attivato la videosorveglianza intelligente, dotata di 36 telecamere per il controllo delle banchine, dei sottopassi, delle principali aree di stazione, a cui si aggiungono due colonnine di soccorso installate sulla banchina e nel sottopasso pedonale."
http://www.fsnews.it/cms/v/index.jspvgnextoid=835f2e9620a03210VgnVCM1000003f16f90aRCRD
Giusto per curiosità, RFI ci informa che l'impianto ha comportato un investimento di oltre 250.000€.

Non dubito in alcun modo della bontà di tale investimento, sono dunque sicuro che tale impianto di videosorveglianza intelligente abbia sicuramente ripreso quanto accaduto il 14 dicembre 2009 alle 7:20 nella stazione di Bergamo.

Non sarebbe sufficiente visionare tali filmati per chiudere in pochi minuti tale inchiesta?

Buona serata,
Simone Tiraboschi

*** *** ***

Sono rimasto di stucco nel leggere la nota delle FS capace nel raccontare in poche parole una serie di favole negando l'aggressione e le minacce e sostenendo che l'ufficio sia stato occupato dai pendolari; un'assurdità quest'ultima, essendoci fermati tutti sulla porta. Non bastasse, pare esserci una controdenuncia per averla danneggiata.
Brillante l'idea di un indagine interna condotta chissà come, ascoltando le testimonianze dei soli dipendenti di quell'ufficio.
Mi auguro come Simone che ci siano in stazione delle telecamere che abbiano ripreso l'accaduto.
Mi sono preso un calcio, senza conseguenze per fortuna, ma aggressione fisica a parte, è il gesto in sé che è indegno, un tale che si proclama un pubblico ufficiale non può per nessun motivo arrivare a tanto verso i viaggiatori, già abbondantemente maltrattati da un servizio penoso.
Nessuno, nemmeno a nome delle FS, si è scusato per l'accaduto.
Nome e cognome del sottoscritto sono apparsi su alcuni giornali, tra cui il Corriere della Sera, ma da nessuna parte ho visto il nome del gentiluomo delle ferrovie che è stato subito difeso a spada tratta dall'azienda con un comunicato grottesco e, per noi, mortificante.
Sia onesto e ci metta anche lui la faccia (e il nome), se pensa di essere nel giusto.

Gabriele Averna

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15 dicembre 2009

Trenitalia: aumento dei biglietti, servizi da... quarto mondo!

Sono un meridionale 40enne, originario di Manfredonia (FG) che per motivi di lavoro, così come tanti miei conterranei, sono finito tra le nebbie della pianura padana.

Non bastano i tanti ben noti sacrifici connessi al problema del costo della vita, specialmente da quando è stato introdotto l'euro. Vengono sempre più aumentate le tariffe dei biglietti ferroviari offrendoci in cambio servizi da ... Quarto Mondo! Ma non è tutto! Non finisce qui! Ho saputo che, con l'introduzione del nuovo orario ferroviario, a partire dal prossimo 13 dicembre 2009, i treni a lunga percorrenza, compresi quelli dei collegamenti tra nord e sud Italia, saranno tutti Eurostar! Niente più Espressi e Intercity! Ciò significa ulteriori sacrifici e penalizzazioni! La vita già di per sé complicata ce la devono complicare sempre più, specialmente per noi meridionali! Tutto ciò va pure in contrasto con la tanto sbandierata pubblicità di voler incentivare, valorizzare, promuovere il trasporto su rotaia, considerato a basso impatto ambientale rispetto a quello su gomma! In questo modo la gente, per non farsi salassare dalle ferrovie italiane con le tariffe dei biglietti, si sentirebbe sempre più indotta ad utilizzare l'auto privata, con tutte le ben note spiacevoli conseguenze di impatto ambientale! Che bella coerenza da parte di chi gestisce le ferrovie!! E' veramente uno schifo!!!!

FRANCESCO BRUNETTI FERRARA

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14 dicembre 2009

ATM: strane e regolari anomalie nel servizio. A quando una soluzione?

ATM S.p.A., Relazione con i Clienti, ATM POINT Duomo, Piazza del Duomo, 20121 Milano, Fax 02 48 03 30 45

Difensore Civico, Via Silvio Pellico 1, 20121 Milano, e-mail: difensorecivico@comune.milano.it

Per conoscenza:

ACU, Associazione Consumatori Utenti, Via Padre Luigi Monti, 20/c 20162 Milano, Fax 026425293, e-mail: associazione@acu.it

Piero Colaprico, “Posta Celere” – quotidiano “la Repubblica”, p.colaprico@repubblica.it

Milano, 04-12-2009

GRAVE E REITERATO MALFUNZIONAMENTO DELLA FILOVIA 90 - FERMATA MONTECENERI-BARTOLINI

All’Azienda Trasporti Milanese. al Difensore Civico del Comune di Milano

Gentili signori,

Ho già segnalato diverse volte un problema secondo me molto grave senza aver mai ricevuto risposta dagli Uffici Competenti dell’Azienda Trasporti Milanesi, il che comincia a sembrarmi ancora più grave, considerando che i problemi di malfunzionamento da me segnalati non solo non si rivelano occasionali ma tendono a ripetersi con una regolarità inquietante che fa supporre siano diventati un cattivo costume ormai invalso.

Mi capita di prendere di tanto in tanto il filobus 90 alla fermata Monteceneri-Bartolini in direzione Piazzale Lugano dopo le 22 di sera e CON UNA CERTA INQUIETANTE FREQUENZA si verifica un comportamento da parte dei mezzi su cui ci piacerebbe avere dei chiarimenti.

Ieri sera, 4 dicembre 2009, l’ultimo episodio analogo ai precedenti già segnalati e a diversi altri che non ho avuto la pazienza e il tempo di segnalare.

Non perdiamo la speranza di ottenere finalmente una risposta con delle spiegazioni né che finalmente questi GRAVI comportamenti da parte della vostra azienda vengano corretti.

Ieri sera, giovedì 03-12-2009, sono arrivato alla fermata del filobus 90 Monteceneri-Bartolini alle 22.58. Alle ore 23.07 sarebbe dovuta passare la 90, secondo l’orario. Non è arrivata, e la prima 90 è arrivata solo alle 23.19, un paio di minuti prima del tempo previsto per la corsa seguente, programmata per le 23.21.

Sono sceso come sempre alla fermata di piazzale Lugano e subito dietro è arrivato una seconda vettura della 90.

I numeri delle due vetture arrivate una dietro l’altra erano rispettivamente 707 e 706.

Nella fascia oraria fra le 22 e le 00.30, quando mi capita di prendere a quella fermata la 90, episodi del genere accadono da diverso tempo e con preoccupante regolarità.

Saremmo molto grati se l’ATM o una qualche autorità di vigilanza potesse chiarire queste STRANE E REGOLARI ANOMALIE, che si verificano per la mia esperienza, indipendentemente dal traffico (ieri sera era assolutamente regolare) e dal tempo atmosferico.

Vorremmo che l’azienda, con tutti i suoi dipendenti, ricordasse di essere finanziata con denaro pubblico e di essere perciò al servizio dei cittadini, fatto di cui troppo spesso ci si dimentica.

Vorrei, inoltre, rinnovare per l’ennesima volta un appello all’ATM fatto già in precedenza e su cui non ho ricevuto alcuna risposta:

Fermate della 92 e del 3 in Via Lancetti, presso il Passante Ferroviario

Le fermate del tram 3 e della filovia 92 in Via Lancetti vengono spesso utilizzate dagli utenti del Passante Ferroviario per proseguire verso la Bovisa; sarebbe utile per tutti se le due fermate fossero più vicine (in sostanza se la fermata della 92 fosse avanzata di un centinaio di metri per avvicinarla alla fermata del 3 e all'uscita del Passante; la stessa cosa sarebbe da fare in direzione opposta, dove abbiamo ben 2 fermate della 92 a brevissima distanza e ciascuna sfasata di un centinaio di metri rispetto alla fermata del 3 e all'uscita del passante).

Non si tratta solo di semplice e banale questione di razionalizzazione, ma anche di ridurre i rischi di un incidente. Spesso si assiste a scene dantesche di gente che si getta sulla carreggiata facendo lo slalom fra le macchine per correre a prendere la 92 in arrivo dalla fermata del 3 o viceversa.

Cosa si aspetta per fare questo minimissimo intervento razionalizzatore, che ci scappi il morto (Dio non voglia)?

Sempre in attesa di una risposta (via email o via posta ordinaria).

Cordiali saluti.

Roberto Polce

11 dicembre 2009

Fastweb e le offerte on-line

In casi come questi, dopo aver formalizzato per iscritto il reclamo a Fastweb, si consiglia di inoltrare domanda di conciliazione ai Co.Re.Com.-Comitati Regionali per le Comunicazioni di competenza.

La Redazione ACU

Sono un cliente fastweb, sia come telefonia fissa che mobile.
Qualche giorno fa ho ricevuto una e-mail in cui si pubblicizzavano prodotti (computer e televisori) in vendita con pagamento rateale e a tasso zero. Ho compilato un form online e, il giorno dopo, 25/11/2009, ricevuto una telefonata al termine della quale ho ben specificato che desideravo ricevere una offerta scritta e NON intendevo acquistare alcunché prima di averla letta. Il giorno 26/11 ho ricevuta una e-mail con oggetto "Conferma richiesta acquisto" e un allegato "CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO DI VENDITA APPARATI". Ho immediatamente risposto al mittente dichiarando che non ero interessato all'acquisto. Oggi, 2 dicembre 2009, al portiere del nostro condominio è stato consegnato un televisore! Ora, stando a quelle "CONDIZIONI GENERALI DI..." dovrei mandare a una casella postale di Milano entro dieci giorni, e ri-spedire il televisore A MIE SPESE entro 15 giorni dal ricevimento a... nessun indirizzo! A ciò si aggiunga che, con tutta probabilità, mi vedrò addebitare sulla bolletta del telefono le rate del televisore. Infine, se questo è il modo di vendere di fastweb, non escludo di vedermi recapitare anche un computer nei prossimi giorni. Ribadisco che non ho firmato nulla e non ho mai nemmeno detto che avrei certamente acquistato alcunché. Ci si può difendere da questo genere di cose?

D.B.

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10 dicembre 2009

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA NAZIONALE DEI SOCI DELEGATI ACU-ASSOCIAZIONE CONSUMATORI UTENTI ORGANIZZAZIONE SENZA SCOPO DI LUCRO (Art. 15 dello Statuto)

 

Milano, 12 novembre 2009

A seguito delle deliberazioni della Presidenza Nazionale del 05 settembre 2009 e del 15 ottobre 2009, è convocata l’Assemblea Ordinaria nazionale dei Soci delegati, eletti nelle Assemblee regionali, in prima convocazione il 13 dicembre 2009 ore 09.30, in via Tonale n. 19, presso l’Auditorium dei Salesiani (a circa 500 metri dalla Stazione Centrale) in Milano con il seguente ordine del giorno* e, in seconda convocazione, il 13 dicembre 2009 ore 10.30, in via Tonale n. 19, presso l’Auditorium dei Salesiani in Milano, con il seguente ordine del giorno*:

ordine del giorno*

  1. Comunicazione della Presidenza Nazionale uscente a cura del Presidente Gianni Cavinato;
  2. nomina del Segretario verbalizzante;
  3. elezione dei componenti la Presidenza Nazionale;
  4. elezione del Collegio dei Revisori dei Conti (Revisore Unico e Supplente);
  5. elezione del Collegio dei Probiviri;
  6. proposte di modifica del Regolamento Nazionale e conseguenti deliberazioni;
  7. presentazione del Programma triennale 2010-2012 e conseguenti deliberazioni;
  8. varie ed eventuali.

Al termine dell’Assemblea sono convocati la Presidenza Nazionale e il Collegio dei Probiviri per eleggere al loro interno le cariche sociali previste dallo Statuto.

Il Presidente Nazionale e Legale Rappresentante

Gianni Cavinato

9 dicembre 2009

Lufthansa: offerte non chiare!

In questo caso abbiamo inoltrato al sig. Danilo la "Carta dei diritti dei passeggeri" dell'Enac, documento indispensabile per poter inoltrare un puntuale reclamo all'azienda.

La Redazione ACU

Gent. Li Sig.ri,

Vi scrivo per un reclamo fatto a Lufthansa in merito all’acquisto di due biglietti A/R (Andata/Ritorno) per 2 persone (con partenza il 26 Novembre e ritorno il 30 Novembre ) con l’offerta voli in Europa a partire da 149 euro ( tutto incluso).
Purtroppo nel momento dell’acquisto avvenuto il 6 Novembre non era indicato da nessuna parte del sito Lufthansa che l’offerta era valida solo in presenza di un bambino di eta' inferiore a 12 anni.
Sono certo che le indicazioni relative alla presenza del bambino non erano indicate nel sito e comunque durante la prenotazione ed acquisto, ho indicato espressamente che i titolari dei 2 biglietti di A/R erano due adulti ( > 12 anni) e nessun bambino senza essere pero' bloccato dal sistema per l’acquisto dei due suddetti biglietti.
Inoltre, anche nell’email di conferma di acquisto biglietto non era stata indicata la limitazione dell’offerta alla presenza del bambino.
Sono molto contento di aver scoperto non direttamente in aeroporto questa limitazione avendo cosi' evitato ulteriori disagi e danni materiali, ma casualmente nel voler acquistare degli altri biglietti.
Scoperta questa limitazione ho inviato un fax alla compagnia chiedendo o il rimborso dell’intera cifra pagata pari a 151, 34 euro direttamente sulla mia carta di credito o di poter volare indicando che la nostra priorita’ comunque ricadeva sulla prima soluzione ovvero di poter volare .
la risposta al fax e' stata la seguente:

Egregio Signor Terzi ,
La ringraziamo per il Suo fax datato 23 Novembre 2009 , riguardante la richiesta di informazioni relative all'offerta famiglia, disponibile sul sito web di Lufthansa.
Vogliamo gentilmente informarLa che la suddetta offerta e' valida solo ed esclusivamente se in prenotazione e' presente almeno un bambino al di sotto di 12 anni.
Le regole di tale offerta sono state menzionate fin dall'inizio sul sito, nonostante il sistema permettesse comunque di andare avanti con la prenotazione.
Se Lei dovesse dunque rinunciare al biglietto, avra' diritto al rimborso delle tasse aereoportuali come da regola tariffarie.
Se volesse invece usufruire dei voli prenotati, il biglietto dovra' essere quotato alla tariffa pubblicata il cui totale ammonta a euro 578.67 a passeggero.
Nel caso avesse bisogno di qualsiasi tipo di richiesta, La preghiamo di contattarci nuovamente, saremo lieti di aiutarla.
Lufthansa Linee Aeree Germaniche
A.O. Customer Care Service

Infine, Vi aggiungo che al momento non ho richiesto il rimborso delle tasse per evitare di dare un tacito consenso a quanto da loro scritto e non poter richiedere più il rimborso dell'intero prezzo del Biglietto.

Per ogni eventuale chiarimento e/o precisazione non esitate a contattarmi.

Cordiali saluti.

Danilo Terzi

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3 dicembre 2009

I disservizi offerti da... Telecom Italia

OGGETTO: come la Telecom prende in giro (o truffa?) un abbonato

Di seguito riporto una cronistoria di quanto accaduto:

· 26/06/2009: Ho fatto richiesta, tramite 187, di passaggio da Alice tutto incluso ad Alice Casa approfittando dell’offerta “SENZA CANONE” e “20 euro mensili per i primi quattro mesi”.

· 20/07/2009: Il tecnico Telecom porta il modem e fa la conversione della linea: da questo momento non ho più la linea analogica ma solo quella VOIP. Come da contratto: niente canone, 20 euro mensili per i primi quattro mesi, telefonate illimitate con solo scatto di 15 cent alla risposta.

· Bolletta 04/09: La bolletta fattura ancora il canone e le telefonate come se telefonassi in analogico nonostante io non abbia più tale possibilità: l’unica linea che ho è quella VOIP (infatti se il modem è spento non ho linea telefonica e non posso telefonare). Ho pensato: non hanno avuto il tempo di modificare la fattura.

· Bolletta 05/09: Come la fatturazione 04/09: stavolta ho pensato ad un disguido.

· Telefono al 187 il 17/09: mi rassicurano che è tutto a posto e che questa bolletta e la precedente sarà ricalcolata e sarà messo a posto e mi dicono che sarò contattato quanto prima. Non è mai accaduto.

· GUASTI AL TELEFONO: 28/09: Non funziona il telefono: rimesso a posto il 2 ottobre: il tecnico mi spiega che qualcuno aveva cancellato la mia configurazione. 21/10: stessa scena, rimesso a posto il 27 ottobre. Tutto sembra andare bene: il telefono funziona, naturalmente SOLO con modem acceso.

· Bolletta 06/09: Anche questa bolletta fattura il canone e come se avessi ancora Alice tutto incluso, le telefonate mi vengono fatturate come se telefonassi con linea analogica e non VOIP. Oltre al danno la beffa: mi vengono fatturate telefonate dei mesi precedenti con tariffazione al secondo, mentre prima erano comprese in Alice tutto incluso.

· 21/11/2009: Telefono al 187: mi dicono che il mio abbonamento risulta essere “Alice tutto incluso”, che il contratto Alice casa è stato annullato (a mia insaputa): presento reclamo facendo presente quanto sopra e mi dicono che sarò contattato. Scena già vista: decido di fare questo fax.

CONCLUSIONE:

· Aderisco il 26 giugno ad una offerta (Alice casa senza canone) preferendola ad altre di altri operatori perché lo ritenevo “meno difficoltoso” .

· Il 20 luglio, preavvisato dal 187, un tecnico TELECOM viene a casa e mi viene convertita la linea, cambiato il modem che avevo con Alice tutto incluso perché per la nuova offerta ci vuole un modem particolare: da questo momento ho una linea SOLO VOIP. NON DOVREI PAGARE IL CANONE E TELEFONATE A SOLO 15 cent ALLA RISPOSTA.

· Tra il 28 settembre e il 27 ottobre subisco vari disagi, per prolungati guasti (in trenta giorni due settimane senza linea telefonica).

· La fatturazione non solo non tiene conto del cambio di profilo ma , anzi, mentre prima con ALICE TUTTOINCLUSO non pagavo le telefonate via VOIP, adesso non solo pago un canone non DOVUTO, ma pago le telefonate con tariffazione a secondi invece che a 15 cent (come da profilo Alice casa da me scelto): in definitiva pago di più e per un servizio che dal 20 luglio non ho più e con intermezzo di due guasti che mi hanno privato per due settimane del telefono e costretto a spendere in telefonate con cellulare e a perdere tempo per contattare il 187.

In base a quanto esposto chiedo alla Telecom che la fatturazione venga sistemata con il contratto da me richiesto (ALICE CASA), che le fatture 04/09, 05/09 e 06/09 vengano ricalcolate dal 20 luglio e che mi venga rimborsato quanto non dovuto in base all’offerta 20 euro mensili per 4 mesi senza canone. Chiedo infine che vengano versati i rimborsi dovuti per le ritardate riparazioni dei guasti, cosa che in una lettera la Telecom si è già impegnata a fare ma che non è stato ancora fatto.

Lettera firmata.

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2 dicembre 2009

Circumflegrea: per intervenire si aspetta la tragedia annunciata?

 

Pubblichiamo di seguito la corrispondenza, intercorsa negli ultimi anni, tra uno dei 200.000 utenti che utilizzano la Circumflegrea ogni giorno, la Società Concessionaria dei pubblici servizi ferroviari e automobilistici e l'Ufficio relazioni con il pubblico della Regione  Campania.

La Redazione ACU

 

19 novembre 2009

A distanza di due anni dall’ultima segnalazione, confermo alla dott.ssa F. che, nonostante tali ritardi, vengano regolarmente esaminati e discussi nelle riunioni del Comitato di monitoraggio del contratto di servizio in essere, e in tale sede venga definita l'applicazione di eventuali, relative sanzioni, l’esercizio della Ferrovia Circumflegrea continua ad essere assolutamente inadeguato a qualsiasi standard di efficienza, sicurezza, puntualità, igiene ed incolumità dei passeggeri.

Mi chiedo e Vi chiedo se sia il caso di mutare le eventuali sanzioni comminate in una revoca della concessione per l’esercizio ferroviario alla società che attualmente ne è beneficiaria per inadempienza contrattuale.

Non riesco purtroppo più ad intravedere alcun’altra soluzione a questo progressivo sfascio.

Ripropongo la domanda già fatta: Che si aspetta? Si aspetta la tragedia annunciata?

In attesa di una risposta propedeuticamente alla segnalazione alle trasmissioni di approfondimento come Striscia la Notizia o Le Iene (che purtroppo sono rimaste le uniche possibilità di denuncia delle vessazioni a cui il pubblico servizio sottopone il cittadino) o alla denuncia alla Procura della Repubblica, distintamente saluto.

Alberto Amante

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16 febbraio 2006

Spett.le SEPSA, per lavoro uso la linea Circumflegrea tutti i giorni. Essa sconta pluriennali ritardi di messa in opera del secondo binario, per cui la frequenza dei treni è di uno ogni 20 minuti. D'altra parte essa serve un percorso che collega Licola, Quarto, Pianura e Soccavo con Montesanto comprendente un bacino di utenza di circa 200.000 persone. Al mattino la linea è servita da un treno doppio, e nonostante questo, affollato al punto da mettere a repentaglio sicurezza, salute e igiene dei trasportati. Al pomeriggio anche quest'opportunità è negata, in quanto viaggiano solo treni singoli. Se possibile, le condizioni di sicurezza, salute e igiene del viaggio diventano disumane e direi illegali. In attesa della messa in opera del secondo binario e dell'aggiornamento del materiale rotabile (età media 40 anni e molto mal tenuto), è possibile almeno avere il raddoppio dei convogli in partenza da Montesanto nel pomeriggio?    Distinti saluti.  Alberto Amante

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05 dicembre 2006

Spett.le SEPSA, faccio seguito, a distanza di quasi 10 mesi dall'ultima mail per segnalare che da allora ad oggi nulla è migliorato. Segnalo invece che, se possibile, le condizioni del viaggio sono vieppiù peggiorate, sostanzialmente per due motivi:

* l'affollamento nei vagoni delle singole corse è sensibilmente aumentato a causa delle continue limitazioni alla circolazione delle auto previsti per  la città di Napoli;

* sono state rimesse in circolazione, nelle ore di punta, carrozze risalenti agli anni '60, con 4 sedili per ogni fila, assolutamente incapaci di ospitare i passeggeri in condizioni civili; per di più tali vetture sono soggette a frequenti guasti, l'ultimo dei quali ieri mattina con fermo in  galleria; è inutile sottolineare che tal cosa ha causato generali malori nei passeggeri, quasi senza più aria da respirare? Possiamo sperare in qualche miglioramento? Distinti saluti. Alberto Amante

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19 dicembre 2006

S.E.P.S.A. SOCIETA’ CONCESSIONARIA PUBBLICI SERVIZI FERROVIARI E AUTOMOBILISTICI  S.p.A. - NAPOLI

Egr. Sig.  AMANTE Alberto,  con riferimento al reclamo da Lei inviato via E-Mail, si fa presente che i disagi lamentati sono provocati dalla notevole affluenza viaggiatori nonostante l’incremento di posti offerti realizzati con l’utilizzo di treni in doppia composizione negli orari di punta. Attualmente la Società è impegnata nei lavori di ammodernamento della  Ferrovia Circumflegrea, finalizzati alla realizzazione del doppio binario che consentirà di aumentare la frequenza oraria dei treni e diminuire l’eccessivo affollamento degli stessi. Inoltre è già prevista la fornitura di nuovi elettrotreni che progressivamente sostituiranno il materiale rotabile più vecchio, che aumenteranno il numero di posti offerti garantendo un maggiore confort. Nel chiedere scusa, per gli eventuali disagi provocati, si porgono distinti saluti.

S.E.P.S.A. Ferrovie Cumana – Circumflegrea, Il Direttore dell’Esercizio f.f.

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21 dicembre 2006

Spett.le SEPSA, ringrazio vivamente l'ing. M. per l'inaspettata risposta. Preciso tuttavia, a beneficio di chi non conosce le realtà della Circumflegrea, almeno tre cose:

1. I lavori di ammodernamento della linea e di realizzazione del doppio binario sono previsti a partire  dal lontano 1975 (vedi Wikipedia alla voce Circumflegrea, lo stesso sito SEPSA e la legge 493/75); che attualmente siano ancora in corso non dà visibilità sul termine di realizzazione e di messa in esercizio, anzi dà l'idea di un tempo indefinito;

2. La fornitura di nuovi elettrotreni è prevista da diversi anni; l'ultima fornitura risale al 1990; anche in questo caso non si ha visibilità sul futuro.

3. Le condizioni di viaggio sono assolutamente prive di confort, la stessa parola suona completamente fuori luogo, provare per credere. Stante quanto sopra, gli utenti di tale linea sono assolutamente  rassegnati; da ciò l'estensione in conoscenza della segnalazione anche agli  organi istituzionali. Distinti saluti. Alberto Amante

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15 ottobre 2007

Buongiorno, vorrei esporre solo le ultime due esperienze di uso del “sistema metropolitano su ferro” di Napoli: Sabato 13 ottobre 2007 dalle ore 12:05 in Stazione Circumflegrea di Montesanto, il primo treno parte alle 12:45: * 40 minuti di attesa Lunedì 15 ottobre 2007 dalle ore 8:40 in Stazione Montesanto della Linea 2, il primo treno passa alle 9:20: * 40 minuti di attesa. Ho scritto molte altre volte e mi sono state date anche risposte rassicuranti, ma nulla è cambiato.

Non ho più parole, anzi una sola: VERGOGNA.

Alberto Amante

*** *** ***

29 novembre 2007

Dall'Ufficio relazioni con il pubblico - Regione Campania a Amante Alberto.

Si fa seguito alla nota con cui è stato fornito un primo riscontro alla trasmissione della segnalazione del Sig. Alberto Amante e si riporta di seguito uno stralcio del contenuto della nota SEPSA prot. 1476 del 22.11.2007, con cui vengono illustrati i motivi del disservizio lamentato: " .....In particolare il giorno 13.10.2007 il treno 113 è giunto nella stazione di Fuorigrotta con 8' di ritardo, sia per i condizionamenti di esercizio dovuti all'interruzione della tratta Bagnoli Dazio della Ferrovia Cumana, sia per un guasto ACEI di Mostra che ha ritardato la marcia del treno 114, corrispondente treno pari del 113, effettuato con il medesimo convoglio. Nella stazione di Fuorigrotta al treno 113 è stato agganciato altro elettrotreno per consentire successivamente di effettuare, in doppia composizione, il treno 3122 sulla linea Circumflegrea, in partenza da Montesanto alle ore 12.23, come previsto dal vigente contratto di servizio. Per problemi tecnici verificatisi all'atto della fusione dei due  elettrotreni, il treno 113 è partito da Fuorigrotta con 18' di ritardo, giungendo a Montesanto alle ore 12.33. Per problemi di sbarco ed imbarco  passeggeri dovuti ai lavori di ammodernamento della stazione di Montesanto,  il treno 3122 la cui partenza era prevista alle ore 12.23, è partito alle ore 12.41, con 18' di ritardo. Poiché intorno alle ore 12.00 le attuali condizioni di esercizio determinano un affollamento di treni sulla linea Circumflegrea, il D.C.O. ha ritenuto opportuno far partire il treno 3122, anche se in ritardo, in doppia composizione come previsto dal contratto di  servizio.  In effetti il primo treno utile della linea Circumflegrea, dopo quello partito regolarmente alle ore 12.03 è partito alle ore 12.41".  Nella certezza di aver chiarito quanto accaduto, si rappresenta, inoltre, che tali ritardi, vengono regolarmente esaminati e discussi nelle riunioni del Comitato di monitoraggio del contratto di servizio in essere, e in tale sede viene definita l'applicazione  di eventuali, relative sanzioni.

Urp, Dr.ssa F.F.

*** *** ***

29 novembre 2007

Ringrazio sentitamente la dott.ssa F. per l’attenzione prestata al mio esposto.

Tengo a precisare che la situazione verificatasi il 13.10. 2007 si è ripetuta nei mesi successivi con cadenza molto ravvicinata.

Ieri sera alle 18.50, sempre a Montesanto, in attesa da 20 minuti della Circumflegrea, ero a colloquio con il Capostazione per chiedere informazioni sulla mancata partenza della corsa delle 18.43 (non c’era alcun treno in stazione) e mentre mi spiegava che c’era stato l’ennesimo fermo treno dovuto ad un guasto che aveva fatto saltare la corsa (ricordo a beneficio di tutti che le corse sono una ogni 20 minuti!) è arrivato un convoglio che a detta del Capostazione, ha 65 anni di vita.

A braccia aperte ha aggiunto che ‘queste sono le condizioni in cui lavora SEPSA’……e ‘andremo sempre a peggiorare!’.

Devo per completezza segnalare che all’arrivo del vecchio convoglio si è scatenato un putiferio, è dovuta intervenire la vigilanza privata e mi sono dovuto rapidamente allontanare in quanto l’ufficio del Capostazione è stato preso d’assalto dalla folla inferocita.

Sempre per completezza il convoglio è riuscito a partire, gremito all’inverosimile, in condizioni di assoluta insicurezza, lasciando la metà dei passeggeri a terra, solo ben dopo le 19.00.

Mi domando: si aspetta il morto?

Che si aspetta ad intervenire?

Signori, rendetevene conto, siamo al limite, chi può intervenga e rapidamente!

Alberto Amante

1 dicembre 2009

Alitalia: inaffidabilità del Programma Millemiglia.

In merito al problema illustrato abbiamo consigliato al sig. Rodolfo di inoltrare una segnalazione dettagliata su quanto accaduto al garante della Privacy perché intervenga.

La Redazione ACU

Buongiorno,
Nel ringraziare dell'interesse dimostrato (è il primo segnale dopo anni di silenzio da parte Alitalia), la presente per autorizzare alla pubblicazione della mia storia.
Inoltre aggiungo, e ne ho testato personalmente il risultato, bisogna allertare tutti i soci Millemiglia che basta sapere nome cognome e data di nascita dell'intestataria della tessera (il numero della stessa è "gentilmente offerto dal call center Millemiglia") per vedere sottrarsi il biglietto aereo.
A completa disposizione per eventuali chiarimenti, cordialmente saluto.
Grazie

*** *** ***

La presente per segnalare, la mia grandissima insoddisfazione e delusione per il comportamento che Alitalia Millemiglia ha avuto nei miei confronti, cliente da molti anni.
Dopo che la stessa mi ha danneggiato, come mostra la mia denuncia in allegato, ha trattato la mia pratica con grande insufficienza e scarsissima professionalità (non si è degnata di dare risposte o altro se non sollecitatati dal sottoscritto, e nonostante ciò senza risposte.
Per questo, mi rivolgerò ad uffici preposti affinché la mia storia serva per evitare che ad altri clienti, venga riservato il mio stesso trattamento.
Credo che la soc. Alitalia, debba rivedere le procedure messe in atto sul programma Millemiglia, inoltre a mio giudizio, non lascia immagine positiva per il futuro.
A completa disposizione per eventuali chiarimenti in merito, ma non credo vi interessi, cordialmente saluto.
ps
Continuerò ad inviare la mia richiesta ad altri settori, finché qualcuno prenda l'iniziativa di fornire una risposta.
Rodolfo Benedetti

*** *** ***

Spett.le Alitalia, Programma “Millemiglia”, c.a. Sig.ra E. S.

Oggetto : Denuncia per Programma Millemiglia

Il sottoscritto Rodolfo Benedetti titolare della tessera Millemiglia n° xxxxxx, con la presente intende comunicare e richiedere quanto segue :

Mi sono iscritto al programma Millemiglia, volando spesso e prediligendo Alitalia con la finalità di accumulare punti per i biglietti premio.

Dopo la purtroppo famosa data del 11 Settembre, ho continuato a volare notando un aumento di controlli per la sicurezza negli aeroporti, ritardi fino a 35’ per oltrepassare il check in ed altro, tutto in funzione della ns. sicurezza.

Bene, ma per quanto riguarda il sistema di biglietteria on line attuato dal programma Millemiglia credo si debba rivedere il procedimento, in particolar modo per i “biglietti premio Millemiglia”.

Mi spiego meglio, la semplice procedura per aver il rilascio di un biglietto premio e comunicare all’operatore di turno nome cognome e data di nascita, tutto all’insaputa del titolare della tessera Millemiglia.

Ho testato il Vs. sistema chiamando il call center Alitalia Millemiglia, ho detto di avere la tessera in macchina e non ricordavo il numero, ebbene ho dato nome e cognome e data di nascita e sono entrato nell’area privata, potevo avere un biglietto senza che dall’altro capo del telefono sapessero chi ero veramente.

Per esigenze di servizio lascio circa 4 volte al giorno il mio documento alle varie reception di Uffici e Ministeri, quindi i miei dati anagrafici non sono top secret!!

Il problema è che Alitalia non può accontentarsi di questi semplici dati per emettere un biglietto.

Infatti sono le stesse procedure ed accortezze che avete riservato al sig. R.B. di A. (FR), di cui non conosco neanche l’indirizzo.

Precedentemente Vi ho comunicato verbalmente e per iscritto, che Alitalia ha rilasciato dei biglietti al sig. B. R., usufruendo dei miei punti quando io ero completamente estraneo a questi movimenti.

Alitalia ha emesso i biglietti premio dalla mia tessera non avendo una mia delega, cosa che compare sul Vs. regolamento.

Per quanto sopra descritto chiedo alla Soc. Alitalia, il ripristino di tutti i punti che mi sono stati tolti e suggerisco di cambiare la procedura di richiesta biglietti premio.

Resto in attesa di un Vs. celere riscontro scritto per risolvere il caso, altrimenti mi vedrò costretto denunciare quanto accaduto alle autorità competenti.

Volevo inoltre comunicare che ho bloccato la mia tessera Millemiglia n° xxxxxx, e non credo di farne una nuova in quanto il sistema adottato da Alitalia “Millemiglia” non è affidabile e non tutela i viaggiatori.

A completa disposizione per eventuali chiarimenti in merito, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.

Rodolfo Benedetti

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