28 gennaio 2010

Ripristino ES Lecce‐Torino a partire da gennaio, i cittadini stanno ancora aspettando !!!

 

 

 Rispondendo all'appello, rivoltoci dal sig. Barbaresi, pubblichiamo volentieri le sue puntuali considerazioni che ben rappresentano la critica situazione del trasporto ferroviario italiano.

La redazione di ACU

 

Nel mese di Dicembre dell’anno scorso, sull’onda delle forti polemiche e proteste suscitate dalla decisione di Trenitalia S.p.A. di cancellare la coppia di treni EScity Torino‐Lecce e Lecce‐Torino a partire dal 13 Dicembre (data di entrata in vigore del nuovo Orario Invernale 2010), è stata diffusa la tranquillizzante notizia che “a partire da Gennaio i suddetti treni sarebbero stati ripristinati”.

Tale notizia, ripresa praticamente da tutti i maggiori organi di informazione, è stata spesso accompagnata da commenti caratterizzati da toni trionfalistici, in primo luogo da parte di molti esponenti politici che, a ragione, evidenziavano quanto il ripristino di questi collegamenti fosse di vitale importanza per una vasta area di territorio, evitando a migliaia di cittadini forti disagi e costi di viaggio insostenibili.

A valle di tutto ciò, purtroppo non si può far altro che denunciare che ad oggi sembra proprio che nessun fatto concreto sia stato ancora compiuto per dare seguito a questo impegno: nell’orario ufficiale di Trenitalia S.p.A non c’è nessuna traccia dei collegamenti da ripristinare, né per i prossimi giorni di Gennaio, né tanto meno per i mesi successivi. Inoltre, nessuna data certa è stata ufficialmente annunciata circa una futura reintroduzione di questi collegamenti.

Siamo nel 2010 e nulla è cambiato; viene dunque il sospetto che i cittadini siano stati presi in giro con delle false promesse e che l’annuncio di fine dell’anno scorso sia stato solo un mezzo utile per calmare le moltissime proteste che stavano montando, con buona pace degli impegni presi, a cui Trenitalia S.p.A con tutta evidenza non ha alcuna voglia di dare seguito, se non sarà costretta con forza dalla politica e dalla società civile.

Sono certo che, come già avvenuto a Dicembre, sarete capaci di farvi portavoce di quanto sopra esposto, dandone il più ampio risalto e la massima diffusione, rendendo in questo modo un utile servizio ai Vostri lettori e ai tantissimi cittadini direttamente interessati alla vicenda.

Cordialmente,

Ing. Andrea Barbaresi

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27 gennaio 2010

Effetti della posizione dominante di cui godono le Compagnie Assicuratrici.

 

Vi prego gentilmente pubblicare sui Vs. blog questa mia denuncia, anche firmata.
Distinti saluti,
Luigi Carillo

 

"Premetto che ho un contratto assicurativo RCA per  la mia vettura targa xxxxxxx con la Compagnia assicurativa EUI Limited con sede in Roma, facente parte dell' Admiral Group plc, operante in Italia per mezzo del sito web www.ConTe.it. Detto contratto ha scadenza 25.01.2010. Durante il mese di Dicembre 2009 ricevetti via posta l'attestazione di rischio dalla quale si evidenzia che nel corso dell'anno 2009 non ho avuto sinistri per colpa, recuperando una classe di merito, cioè risalendo dalla terza alla seconda classe. Dopo aver atteso invano oltre 20 giorni il preventivo di rinnovo polizza, chiamai al numero verde del sito www.ConTe.it n. 848782080 per sapere se lo avevano spedito o se potevano spedirmelo via email. La signorina che rispose al telefono, dapprima si meravigliò del fatto che non lo avessi ancora ricevuto, poi mi chiese la targa del veicolo ed a distanza di qualche minuto mi comunicò che il premio dovuto era di Euro 1673,94. Con mia somma meraviglia praticamente mi avevano quasi triplicato l'importo del premio dovuto, nonostante fossi passato dalla terza alla seconda classe di merito.  Chiesi spiegazioni sul perché di tale smodato aumento e mi  fu risposto che, qualora volevo rinnovare la polizza con loro, il premio dovuto era quello comunicatomi al telefono.  Indispettito, chiesi alla centralinista di inviarmi copia scritta via email del preventivo di rinnovo; mi promise che  l'avrebbe inviato subito ma non fu così.  Nel tardo pomeriggio richiamai e mi
rispose in malo modo, dicendo che aveva già  provveduto a comunicarmi verbalmente l'importo dovuto e che non vi era bisogno di metterlo per iscritto.  Fu allora  che decisi di formalizzare la mia richiesta inviando una email all'ufficio rinnovi e p.c. all'ISVAP.  Il pomeriggio successivo tentarono di contattarmi dall'ufficio reclami e, non trovandomi a casa, invitarono mia moglie ad informarmi che volevano essere contattati.  La mattina seguente chiamai il n. 848782080 e mi passarono l'ufficio reclami, il Sig. Giorgio, il quale sulle prime disse che mi sbagliavo perché non era assolutamente un obbligo della Compagnia inviarmi preventivo di rinnovo nei trenta giorni precedenti la scadenza e non era obbligo  della Compagnia rinnovarmi la polizza e che comunque tale importo me lo avevano già comunicato per telefono.   Quando gli risposi che mi ero documentato e che tale diritto era sancito da un regolamento ISVAP iniziò a cambiare tono  e mi promise che avrebbe provveduto nel giro di 2/3 giorni. Lunedì scorso 18/01/2010 ho ricevuto il preventivo di rinnovo via email, diminuito ad Euro 1378,16, loro migliore offerta per il rinnovo della polizza.
"


Segnalo l'accaduto che mette a nudo la posizione dominante di cui godono le Compagnie Assicuratrici in un mercato che prevede l'obbligo di essere assicurati e per le Compagnie  di assicurare, ma che poi nella realtà punisce l'utente se non ha contratto alcuna polizza, ma che non riesce a far rispettare le regole anche alle Compagnie che già godono di una posizione di supremazia rispetto all'utente.
Aggiungo, infine, che a distanza di qualche giorno ho scoperto perché non vogliono rinnovarmi la polizza (motivo per il quale hanno emesso un preventivo così alto): Nel Novembre 2009 ho subito un danno senza colpa al mio veicolo, per il quale è stato compilato regolarmente il CID dalle due parti con assunzione di colpa da parte del proprietario dell'altra vettura; è stata effettuata regolarmente la perizia dalla EUI Limited (mia Compagnia Assicuratrice), dopodiché, a distanza di quasi 2 mesi hanno comunicato al mio avvocato che non intendono risarcire il danno perché lo reputano incompatibile con la dinamica dell'incidente.   Adesso mi toccherà citarla per ottenere un risarcimento legittimo.   A cosa serve assicurarsi se poi bisogna fare tante storie e citarli in giudizio per ottenere un normale risarcimento danni?
Ho saputo che la suddetta pratica di negare il risarcimento è divenuta un po' prassi comune di molte Compagnie Assicuratrici.

26 gennaio 2010

Telecom e la società Intrum Justitia

 

In data 20/03/2009 il sottoscritto chiede disdetta del servizio alice tutto incluso ad una operatore della telecom, chiedo se devo fare lettera raccomandata per ufficializzare ciò e mi viene risposto che fanno tutto loro automaticamente. A luglio del solito anno mi accorgo che l'adsl non mi è stata disattivata ma tramutata in un'altra offerta adsl della telecom. (Ho continuato a pagare l'abbonamento senza usufruire del servizio).
Richiamo l'operatore e decido non solo di richiedere nuovamente la disattivazione del sopracitato servizio ma anche di rescindere il contratto con la telecom per la mia rete fissa. Anche qui mi viene risposto che pensano a tutto loro e che NON si può fare raccomandata per rescindere il contratto ma provvedono a fare tutto loro per via telematica. A ottobre 2009 mi arrivano bollette telecom per 5 bimestre da saldare (linea telefonica in disuso da fine luglio). Richiamo la suddetta compagnia telefonica e l'operatrice mi risponde che è stato un errore di segnalazione da parte della sua collega e addirittura mi garantisce che mi arriverà  un assegno di accredito per i mesi di aprile-maggio-giugno che io ho pagato (RID in banca). Fino ad arrivare a ieri in cui mi viene recapitata una lettera della società INTRUM JUSTITIA per il recupero crediti incaricata da telecom.
Chiamo l'operatrice della suddetta società e mi dice di rivolgermi all'ASSOCONSUMATORI!!!!!!!!! Mi domando se è giusto essere presi per il...... da una società che rappresenta la nostra immagine nel mondo e soprattutto essere segnalato come cattivo pagatore per una fattura di 85 euro, senza aver usufruito di servizio alcuno, avendo già pagato servizi mai sfruttati e per giunta senza nessuna richiesta scritta o telefonica. Vi ringrazio per l'attenzione distinti saluti,
GIANLUCA ZACCARIA

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21 gennaio 2010

Difetti di fabbricazione?

 

Gentile Signore, nel maggio 2008 ho acquistato un motociclo nuovo che ha subito manifestato una eccessiva rumorosità nell'azionamento del cambio di marcia. Il concessionario, dopo qualche riluttanza, ammette il difetto ed inizia una serie di interventi, con lunghe soste in officina, non risolutive. Dopo vari tentativi dichiara di non poter fare altro e che il difetto riscontrato è una caratteristica di quel tipo di motociclo, cosa non vera perché ho provato altre moto uguali che non
presentano alcun difetto.   Preciso che il difetto riscontrato non limita il funzionamento del mezzo ma ne riduce il valore commerciale e temo che a lungo andare possa verificarsi qualche rottura ai meccanismi del cambio. Visto l'approssimarsi della scadenza della garanzia gradirei conoscere quali comportamenti posso adottare per costringere il concessionario o il costruttore a risolvere il problema. Ringraziandola anticipatamente resto in
attesa di un cortese riscontro.   

Saluti Vittorio Vaccaro

20 gennaio 2010

Tratta Ravenna-Milano: servizio discutibile di Trenitalia

 

E' sempre opportuno in queste situazioni scrivere e sollecitare l'intervento degli Assessori alle infrastrutture e mobilità delle Regioni coinvolte, nello specifico gli Assessori competenti della Lombardia ed Emilia Romagna.

La Redazione ACU

 

In seguito alla modifica dell'orario di Trenitalia dello scorso 13 dicembre, ho inviato 3 segnalazioni in merito alla qualità discutibile del servizio lungo la tratta Ravenna-Milano. Le risposte che ho ottenuto sono assolutamente vaghe e nel caso della terza addirittura assurde. Mi rivolgo a voi per avere un consiglio su come agire per far valere questa esigenza che è mia così come di altri lavoratori/studenti che viaggiano sulla tratta Ravenna-Milano. Seguono le segnalazioni rivolte a
Trenitalia e le relative risposte.

Lettera firmata

Segnalazione 1

Gentile cliente,
ti confermiamo di aver ricevuto la tua segnalazione e ti ringraziamo per averci contattato.

Il codice del tuo reclamo è: XXXXXXXXXX

Riepilogo dei dati inviati:

  • Argomenti selezionati:

Argomento 1: Aspetti generali - Altro

  • Informazioni di dettaglio del disservizio:

Dati generali

Data

12/13/2009 (disservizio ricorrente)

Descrizione Disservizio

Vi segnalo la mancanza di un collegamento tra Bologna e Ravenna (e le altre 10 stazioni servite lungo la tratta) tra le 20.06 e le 22.06 (orari di partenza dei treni da Bologna verso Ravenna). I treni R 18.20-21.08, EC 18.35-20.42, AV 19.15-20.20, AV 20.15-21.20 obbligano il passeggero a un'attesa di non meno di 45 minuti per la successiva coincidenza verso Ravenna (e le altre 10 stazioni servite lungo la tratta). Vi prego di fare qualcosa in merito perché la qualità del servizio di collegamento Milano-Ravenna risulta veramente scarsa.

  • Hai scelto di ricevere una risposta a chiusura del reclamo (ti sarà inviata entro 30 giorni, come previsto dalla Carta dei servizi di Trenitalia).

Cordiali saluti.
Trenitalia SpA

Gentile Cliente,

La ringraziamo per la Sua segnalazione e La informiamo che abbiamo provveduto ad inoltrarla al gruppo Trenitalia competente che provvederà ad analizzare il disservizio al più presto.

cordiali saluti

Il presente reclamo è stato gestito da:
Trenitalia SPA - Divisione Passeggeri N/I - Contact Center e Customer Care - il Responsabile
XY

Segnalazione 2

Gentile cliente,
ti confermiamo di aver ricevuto la tua segnalazione e ti ringraziamo per averci contattato.

Il codice del tuo reclamo è: XXXXXXXXXX

Riepilogo dei dati inviati:

  • Argomenti selezionati:

Argomento 1: Aspetti generali - Altro

  • Informazioni di dettaglio del disservizio:

Dati generali

Data

12/13/2009 (disservizio ricorrente)

Descrizione Disservizio

Vi segnalo che con il nuovo orario di Trenitalia, la coincidenza tra il regionale Ravenna-Bologna (20.35-21.54) e l'AV Bologna Milano, non è più possibile, poiché l'unico convoglio in partenza per Milano a quell'ora lascia la stazione alle 21.57 ed obiettivamente 3 minuti non sono un tempo sufficiente per cambiare treno (senza contare la possibilità di ritardi nell'arrivo a Bologna). Vi prego vivamente di rivedere l'orario della coincidenza con Milano: vi faccio presente che in questo momento state negando per quell'ora un collegamento tra le oltre 10 stazioni servite tra Bologna e Ravenna e tutte quelle servite tra Bologna e Milano (so che il treno delle 21.57 non è un diretto, ma fa altre fermate).

  • Hai scelto di ricevere una risposta a chiusura del reclamo (ti sarà inviata entro 30 giorni, come previsto dalla Carta dei servizi di Trenitalia).

Cordiali saluti.
Trenitalia SpA

(aggiungo io oggi che con la stagione estiva all’orizzonte – circa 3 mesi ad Aprile – è anche un potenziale danno per il turismo...)

Gentile Cliente,

La ringraziamo per la Sua segnalazione e La informiamo che abbiamo provveduto ad inoltrarla al gruppo Trenitalia competente che provvederà ad analizzare il disservizio al più presto.

cordiali saluti

Il presente reclamo è stato gestito da:
Trenitalia SPA - Divisione Passeggeri N/I - Contact Center e Customer Care - il Responsabile
XY

Segnalazione 3

Gentile cliente,
ti confermiamo di aver ricevuto la tua segnalazione e ti ringraziamo per averci contattato.
Il codice del tuo reclamo è: XXXXXXXXXX

Riepilogo dei dati inviati:

  • Argomenti selezionati:

Argomento 1: Aspetti generali - Altro

  • Informazioni di dettaglio del disservizio:

Dati generali

Data

12/13/2009 (disservizio ricorrente)

Descrizione Disservizio

Vi segnalo che il treno AV 9558 (il codice l’ho aggiunto ora, ma immagino cha abbiano perfettamente capito a quale treno mi riferivo) delle 21.57 da Bologna a Milano costa 41 euro, ma impiega circa 2 ore a differenza della sola ora necessaria normalmente per percorrere la tratta con convoglio AV. Vi prego di adeguare il prezzo del biglietto che oltre ad essere aumentato (senza tra l'altro che sia cambiato alcunché nella qualità del servizio) non appare giustificato verso il tempo doppio di percorrenza.

  • Hai scelto di ricevere una risposta a chiusura del reclamo (ti sarà inviata entro 30 giorni, come previsto dalla Carta dei servizi di Trenitalia).

Cordiali saluti.
Trenitalia SpA

Gentile Signor XXXXX, in riferimento alla sua segnalazione del 13 dicembre  scorso, desideriamo informarla che la variazione dei prezzi  a seguito della politica commerciale dell’azienda, in linea con il piano di impresa, è stata effettuata per garantire il raggiungimento del pareggio di bilancio che è obbligatorio per qualsiasi SPA. I treni ES* come gli AV sono treni per i quali Trenitalia non riceve alcun contributo né dallo Stato né dalle Regioni, per cui tutti gli investimenti in materiali rotabili o in evoluzione tecnologica devono trovare copertura nei ricavi da mercato. Sono state pertanto previste le offerte a riduzione, a posti limitati che variano in base al giorno, al treno ed alla classe,  per incrementare il numero dei viaggiatori e quindi i ricavi. L’avvio dell’Alta Velocità, è la prova dell’impegno che Trenitalia ha inteso prendere nei riguardi della Clientela per offrire servizi migliori ed al passo con le esigenze del mercato. La ringraziamo per la sua attenzione e nella speranza di averla ancora come gradito ospite a bordo dei nostri treni, le inviamo distinti saluti.

Il presente reclamo è stato gestito da:
Trenitalia SPA - Divisione Passeggeri N/I - Contact Center e Customer Care - il Responsabile
XY

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19 gennaio 2010

Trenitalia: odissea di una famiglia in viaggio da Rossano (CS) a Novara.

All'ennesimo utente che si è rivolto a noi, per i gravi disservizi di Trenitalia nella gestione del trasporto ferroviario durante il periodo natalizio, abbiamo consigliamo di fare un reclamo scritto all'azienda, producendo eventualmente un certificato medico sullo stato di salute delle bambine, non escludendo l'ipotesi di rivolgersi al Giudice di Pace una volta ottenuta  la risposta di Trenitalia.

La Redazione ACU

 

Buon Anno.
Avrei bisogno di porre un quesito ed eventualmente agire di conseguenza.
Premetto che il giorno 04.12.2009 mi sono recato presso l'agenzia SMET di Rossano Scalo ( CS ) ed ho prenotato un viaggio (due adulti e due bambini) in treno da Rossano a Novara.
Giorno 22 Dicembre alle ore 19,00 circa è programmata la partenza, arrivato in stazione aspetto il treno che non arriva.
Dopo circa un ora, un signore che si trova anch'egli in stazione riesce a contattare le ferrovie e arriva la prima sorpresa, il treno è stato soppresso fino a Taranto e fra poco arriva un servizio sostitutivo in pullman.
Allora ci siamo recati all'esterno della stazione ed abbiamo aspettato il pullman che ci ha portato fino alla stazione di Taranto.
Arrivati a Taranto finalmente siamo riusciti a salire sul treno per Milano con un ritardo di ore 2,30.
Sul treno abbiamo viaggiato tutta la notte fino al mattino senza luce, senza acqua e senza riscaldamento ed in condizioni igienico sanitarie pietose.
Arrivati intorno alle ore 7,00 a Rimini ci hanno lasciato per altre 2,30 ore in stazione.
Posso capire che a Milano c'era ghiaccio ma non riesco a capire se si può viaggiare in quelle condizioni.
Morale della favola siamo arrivati a Milano intorno alle ore 13,30 e l'arrivo era previsto per le ore 8,20.
Non solo non ho potuto utilizzare il treno successivo per Novara per non aspettare ulteriormente in stazione e quindi mi sono fatto venire a prendere in stazione a Milano.
Guarda caso una delle bambine che avevo con me era febbricitante.
Scusate per il disturbo aspetto un vostro consiglio. Grazie.

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18 gennaio 2010

Distributori: risarcire il danno sarebbe dimostrazione di serietà professionale.

 

In casi come questi consigliamo ai consumatori di rivolgersi al Giudice di Pace.

La redazione ACU

 

Buongiorno,
il mio nome è D.N., sono proprietario di un Nissan x-trail diesel e faccio sistematicamente rifornimento alla Shell di Grugliasco Le Gru. Ho comprato la vettura nuova nel 2004 ed ho percorso circa 150000 km, l'ho sempre tagliandata alla Nissan di via Nicola Fabrizi con cui ho un rapporto quasi ventennale. Il 22 novembre rimango di sera in panne in c.so Allamano con i miei bimbi, il mezzo si è spento e non è più ripartito. Portato con il carro attrezzi nell'officina prima menzionata, vi rimane sino al 24 dicembre per la riparazione. Un gasolio impuro o diluito ha spaccato la pompa del gasolio ed inchiodato gli iniettori. Ho subito un danno di 3200 €... e con l'ultimo rifornimento alla Shell fatto a Le Gru avevo percorso circa 100 km. Vi pregherei, nel caso vi fosse stato o un problema alle vostre pompe o ci fossero state altre situazioni simili nel periodo interessato, a risarcire il danno ai vostri consumatori, è  con la serietà che un'impresa si distingue da un'altra. Se vi sono responsabilità di terzi avete il dovere di andare sino in fondo, è serietà professionale e correttezza verso i vostri clienti...
Cordialmente.

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Caselle postali: aumenti oltre il 200%!!!

 

Le tariffe delle caselle postali aumentano, ma Poste italiane si difende ritenendo di offrire un servizio sempre concorrenziale e comunque più diversificato.

La Redazione ACU

 

Buongiorno,

sono utente di Casella Postale da 20 anni. Fino a 5 anni fa era un servizio gratuito di Poste Italiane. Dopo quella data si è incominciato a pagare il servizio per un prezzo assolutamente poco congruo rispetto al fatto che il servizio, in realtà, lo forniamo noi a Poste Italiane, in quanto evitiamo al portalettere di doverci recapitare la corrispondenza a casa e metterla comodamente dentro una casella presso il proprio ufficio.
Pagavo 50,00 euro per un "servizio" anche molto poco efficiente, in quanto mi venivano messe le missive con ritardi notevoli.
Dal 1° gennaio 2010 la mia casella postale costerà 200,00 euro!!!!!!!
Se voglio continuare a tenerla dovrò quindi pagare il 400% in più.
Oltre al danno la beffa: se infatti non aderisco, tutta la corrispondenza indirizzata alla mia casella postale verrà resa al mittente, finché non provvederò a far cambiare indirizzo di postalizzazione alle utenze e privati che dovranno inviarmi posta. Considerando la burocrazia Italiana, considerando che l'ultima volta che ho dovuto far cambiare un mio indirizzo di postalizzazione ci ho impiegato 1 anno intero (con raccomandate, telefonate, fax e quant'altro) questo sta a significare che per un anno non riceverò posta!!!
E' possibile che un'azienda possa quadruplicare il costo di un servizio senza preavviso (mi è stata messa in casella una lettera con le nuove tariffe il giorno 5 gennaio) senza tenere conto di nessuna legge o rispettando qualche massimale di aumento previsto??? INSOMMA, devo prenderla come un prendere o lasciare???
ITALIA. BAH...

Gianni Iezzi

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15 gennaio 2010

Trenitalia lascia i viaggiatori in piedi.

 

Dopo aver dato, alla sig.ra Dal Pane, le indicazioni necessarie per presentare il reclamo a Trenitalia pubblichiamo la la sua vicenda che è stata inoltrata, dalla stessa signora, anche a "Mi manda Rai Tre".

La Redazione ACU

 

Gentili signori,

avrei bisogno di una consulenza in merito ad un grave disservizio subito durante un viaggio in treno lunedì 4 gennaio.
Sul sito di Trenitalia c'è un modulo on-line, ma ovviamente non è di facile compilazione, poi non riesco a descrivere nel dettaglio quello che mi è successo.
Potreste cortesemente darmi suggerimenti sulla modalità migliore per presentare il reclamo?
E' meglio mandare una raccomandata A/R oppure una e-mail? Io preferirei la seconda, ma non so a quale indirizzo.
Se devo pagare una quota associativa per avere questa consulenza, fatemelo sapere.

Grazie infinite.

Cordiali saluti,
Samanta Dal Pane

P.S.: Espongo di seguito nel dettaglio quello che mi è successo: "Lunedì 4 gennaio 2010 alle ore 10:13 io ed il mio ragazzo prendiamo il treno n. 620 a Gioia del Colle (BA) per Faenza. Il treno proveniva da Crotone ed era diretto a Milano. Avevamo prenotato due posti sulla carrozza numero 4. Già a Gioia del Colle ci accorgiamo che nessuna delle due porte della carrozza 4 si apre. Segnaliamo subito il fatto al capotreno, in quanto già questo ci crea disagio, visto che siamo pieni di valigie e i corridoi sono stracolmi di persone e bagagli. Per raggiungere i nostri posti, essendo impossibilitati a salire nella vettura giusta, ci tocca scavalcare persone e bagagli e fare diversi viaggi. Il capotreno si fa beffa di noi, dicendo che il fatto che le due porte non si aprano è cosa da poco.
Raggiungiamo la nostra vettura e viaggiamo normalmente fino a Pescara. A Pescara c'è il cambio del capo treno, entra in servizio il nuovo capo treno che decide di rendere inagibile la carrozza dove stavamo viaggiando a causa delle due porte rotte e ci intima di scendere dal treno. Il treno non sarebbe ripartito fino a quando non fossimo scesi tutti. L'alternativa era cercare posto IN PIEDI su altre vetture, ma erano tutte strapiene. Io e gli altri viaggiatori ci rifiutiamo di scendere, pretendiamo che ci venga dato un posto a sedere, visto che abbiamo pagato la prenotazione, chiediamo quindi che aggiungano una vettura sostitutiva. Vista la nostra resistenza, Trenitalia fa intervenire la Polfer per sgomberare il treno. Il capotreno come altra soluzione alternativa ci propone di prendere un treno successivo, senza ovviamente darci garanzie di trovare un posto a sedere.
Avendo parecchie valigie al seguito, decidiamo di prendere il primo treno per Faenza, che parte alle 16:30 da Pescara. Anche questo treno accumula 45-50 minuti di ritardo, quindi alla fine arriviamo a Faenza, non alle 18:00 come previsto originariamente, ma alle 21:00 circa. Chiedendo informazioni in biglietteria a Faenza, Trenitalia è disposta a rimborsarci il 25% del biglietto perché il treno sul quale avremmo dovuto proseguire il viaggio è arrivato a Faenza con un'ora di ritardo. Peccato che noi su quel treno non c'eravamo perché ci hanno obbligati a scendere! Se il capo treno a Pescara ha ritenuto che la carrozza, sulla quale viaggiavamo non era sicura, perché il personale da Crotone a Pescara ha ignorato le nostre segnalazioni e ci ha fatto viaggiare regolarmente? I passeggeri saliti a Crotone hanno assicurato che le porte erano già rotte, sicuramente lo erano a Gioia del Colle, visto che noi non siamo potuti salire sulla nostra vettura. Se il capotreno, entrato in turno a Pescara, ha ritenuto che la vettura non fosse sicura tanto da renderla inagibile, perché i colleghi prima di lei se ne sono fregati? Io pretendo che chi ha agito con inefficienza PAGHI il disagio creato a più di un centinaio di viaggiatori.
In più pretendo che Trenitalia ci rimborsi il biglietto in toto ed in CONTANTI, non solo il 25% come buono riutilizzabile in futuro, visto che noi Grazie al Cielo non siamo soliti viaggiare in treno, quindi non è detto che riusciremmo a riutilizzare il buono entro un anno!! Vista la giornata di forte affluenza, avevamo pagato per assicurarci un posto a sedere (visti anche i tanti bagagli che avevamo con noi). Non è il ritardo la cosa che mi urta di più, è che Trenitalia ci ha lasciato a piedi a metà del viaggio!!

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Il Comune di Cinisello Balsamo (MI) aumenta le tariffe dei parcheggi.

 

Buonasera,
sono un cittadino di Cinisello Balsamo in provincia di Milano, volevo esprimere tutto il mio disappunto nello scoprire l’aumento delle tariffe per il parcheggio in centro del 50% da 60 a 90 centesimi l’ora contro ogni legge di mercato e con la “prepotenza” che solo la pubblica amministrazione può permettersi.

In centro nelle zone via Libertà, piazza Gramsci,  via Carducci, via Dante, ecc… non esistono praticamente parcheggi che non siano a pagamento (iniziativa di dubbia legittimità e che lascia spazio a ricorsi probabilmente vincenti contro eventuali contravvenzioni come fatto rilevare in passato dalla Corte di Cassazione), non esistono aree di sosta riservate ai residenti (strisce gialle – come in tutte le altre città.

Già più di un anno fa scrissi al comandante dei vigili urbani e all’allora sindaco della mia città in occasione della trasformazione dei parcheggi di piazza Gramsci da disco a pagamento. Ricevetti risposta solo dal primo che mi disse che era allo studio un progetto di ztl (zona a traffico limitato) che potesse limitare il traffico nel centro favorendo però i residenti della zona. NULLA di tutto questo si è avverato (evidentemente continuano a studiare!) ma in compenso il prezzo della sosta, anche per chi in questa zona ci abita o ci lavora e non dispone di un box (davvero rari e costosi nell’area), viene aumentato del 50%. In questi giorni viene rilevata dall’Istat un’inflazione molto bassa per effetto della crisi (0,8%) e il Comune di Cinisello IN TOTALE CONTROTENDENZA decide di aumentare una tariffa del 50%???

Mi chiedo perché non si sia pensato ai cittadini della zona con aree di sosta riservate?

C'è modo di procedere contro un'iniziativa del genere da parte dell'amministrazione?

Sperando in una cortese risposta.

Cordiali Saluti.

Fabio Pallaro

14 gennaio 2010

E' a rischio la sicurezza dei voli?

 

Spett.le ENAC

Invio la presente mail per protestare contro la Vostra ASSURDA ordinanza (dettagli riportati in oggetto) che obbliga le compagnie aeree ad accettare svariate e non sicure forme di identificazione per i passeggeri che viaggiano sulle rotte domestiche.

Questa ordinanza rischia di  mettere seriamente a rischio la sicurezza dei voli e, come appare evidente dall’allegato, causerà pure la dismissione di non poche rotte interne con un notevole danno per gli utenti.

Ancora una volta appare chiaro come l’ENAC, per motivi di comodo, si schieri sempre senza motivo contro le compagnie low-cost, non curandosi  di tutelare, come suo compito, la sicurezza e gli interessi reali del trasporto pubblico e dei suoi passeggeri.

Nella speranza che, grazie anche all’aiuto delle associazioni in difesa dei consumatori (che ci leggono in copia), si riesca a fare un passo indietro verso questo assurdo provvedimento, porgo Cordiali Saluti

Paolo Notti

(passeggero indignato)

*** *** ***

Allegato

ESTRATTO DELLA NEWS RELEASE DEL SITO Ryanair

Link: http://www.ryanair.com/it/novita/ryanair-annuncia-la-chiusura-temporanea-delle-rotte-domestiche-da-10-basi-italiane

News Release

23.12.09

Ryanair annuncia la chiusura temporanea delle rotte domestiche da 10 basi italiane

L’ENAC MINA ILLEGALMENTE LE PROCEDURE DI SICUREZZA

Ryanair, la compagnia aerea preferita in Italia, oggi (23dicembre) ha annunciato che cesserà di operare temporaneamente le rotte domestiche da /per le 10 basi italiane, Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Milano (Bergamo), Pescara, Pisa, Roma (Ciampino) e Trapani, a partire da sabato 23 gennaio 2010, in seguito all’ingiunzione sollevata da Ryanair contro le ordinanze dell’ENAC (Ref No. 26/2009 e 79320/DIRGEN/DG), che obbligano Ryanair ad accettare svariate e non sicure forme di identificazione per i passeggeri che viaggiano sulle rotte domestiche di Ryanair, anche se questi documenti di identità sono costituiti da niente più che licenze di pesca.

Da quando Ryanair opera con il check-in online al 100%, è obbligatorio per la sicurezza di tutti i voli Ryanair, che tutti i passeggeri di Ryanair acconsentano al momento della prenotazione, di presentare o il passaporto o la carta di identità al gate d’imbarco prima di salire a bordo del proprio volo. Queste procedure di sicurezza sono sempre andate avanti in modo soddisfacente per molti anni su tutte le 1.000 rotte di Ryanair sia per i voli domestici che per quelli internazionali in tutta l’Unione Europea.

Ryanair è rimasta perciò sorpresa e delusa dal fatto che l’ENAC, l’autorità dell’aviazione italiana, senza consultare o discuterne con Ryanair, ha introdotto unilateralmente le ordinanze di cui sopra l’11 e il 12 novembre 2009, che hanno interferito con e minato le procedure stabilite. L’ordinanza dell’ENAC minaccia di arrestare il personale dell’handling, se si rifiuta di far viaggiare i passeggeri con forme di identificazione non consentite comprese patenti di guida, badge lavorativi o licenze di pesca italiane. Dal momento che queste altre forme di identificazione non hanno soddisfatto gli standard internazionali di sicurezza, il solo risultato delle ordinanze dell’ENAC sarà quello di ridurre la sicurezza dei passeggeri di Ryanair e dei voli sulle rotte domestiche italiane.

Ryanair non può permettere che le sue procedure di sicurezza – che sono approvate da tutti i passeggeri al momento della prenotazione con Ryanair – subiscano interferenze e vengano minate dalle ordinanze illegali e inappropriate dell’ ENAC che così facendo riduce la sicurezza dei passeggeri e dei voli. Ryanair cesserà di operare i voli domestici dagli aeroporti italiani di cui sopra a partire da sabato 23 gennaio (cioè con un mese di preavviso) e questi voli saranno ripristinati solo se Ryanair sarà certa che la sicurezza delle sue operazioni non sarà minacciata dall’interferenza illegale dell’ENAC.

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13 gennaio 2010

Aumenta fino al 257% il costo delle caselle postali.

Riceviamo una lettera molto articolata dal sig. Massimo Becacci a proposito dell'aumento delle tariffe delle caselle postali.

La Redazione ACU

 

Spett/le Poste Italiane, Organi di informazione, Organi di controllo, Associazioni di Consumatori,

con rammarico vengo a sottoporvi la manovra che quest'anno Poste Italiane ha ben pensato di mettere in atto ai propri clienti titolari di casella postale come regalo di Natale.

In data 15/12/2009 i casellisti (nel mio caso dell'Ufficio di Poggibonsi Centro, che comunque come da sito www.poste.it, ha solo dato seguito alle disposizioni ricevute) ricevono assieme alla corrispondenza un avviso nel quale si esplicita che di li a 15 giorni o accettano il nuovo canone, oppure possono recedere dal contratto, lasciando libera la casella.

Premesso che un'azienda, come pure un privato, non può in 15 giorni pretendere che tutti i suoi contatti (e anche per aziende medio-piccole si arriva velocemente a 5000 nominativi) aggiornino le proprie anagrafiche, per non considerare il notevole dispendio di tempo, forze e soldi per fare tutte le comunicazioni.

Si, certo, può controbattere Poste Italiane, diventano gratuiti i servizi accessori (che evidentemente prima nessuno sottoscriveva): il servizio fax (quale azienda non ha un pur piccolo fax sulla propria linea telefonica?), forse utile per qualche privato (ma ormai di servizi gratuiti per ricevere e anche inviare fax se ne trovano a decine) e la estensione per familiare (utile forse al privato, ma l'azienda a chi estende la casella?)

Facciamo quindi due calcoli, con diverse possibilità, dalla più semplice a quella più estesa:

Servizi

2009

2010

Aumento

Casella postale piccola, privato, nessun servizio accessorio

35,00

100,00

185%

Casella postale piccola, privato servizio fax, 2 familiari

89,00

100,00

12%

Casella postale media, azienda, nessun servizio accessorio

42,00

150,00

257%

Casella postale grande, azienda, nessun servizio accessorio

50,00

200,00

300%

Casella postale grande, privato, servizio fax, 2 familiari

118,00

200,00

69%

Nei casi più comuni, ovvero con la sola casella postale attivata, si arriva a 4 volte la tariffa dell'anno precedente; senza considerare tutti i servizi di cui poi i casellisti usufruiscono durante tutto l'anno, anche solo per la comodità di trovarsi già all'ufficio postale.

Una ottima strategia commerciale per fidelizzare il cliente... Sicuramente prevista dal contratto, ma applicata in modo unilaterale; o forse è interesse di Poste Italiane stroncare un servizio apprezzato? Come sta già facendo con altri servizi, inventando sistemi di gestione delle code agli sportelli talmente complicati che in un ufficio di media grandezza si arriva ad avere code di 50/60 utenti con sportelli fermi? Oppure la non operatività di alcuni servizi on-line proprio nelle fasce orarie e nei giorni in cui i privati sono solitamente a casa? Rivoluzione nei costi dei conti correnti postali da un giorno ad un altro? Certificazioni di uscita merce non redatte dopo 8 mesi (la legge prevede il termine massimo di 90 giorni)? Il piccolo privato forse soffrirà e resterà ancora un po' con il (dis)servizio di Poste Italiane; l'azienda dove ogni giorni si affacciano agenti a presentare nuove proposte, certo non perderà l'occasione per scappare a gambe levate!

Con il risultato, facile previsione, che i pochi coraggiosi che rimarranno dovranno l'anno prossimo sopportare anche i costi delle caselle rimaste vuote, con ulteriori aumenti...?

Ovvio che anche questi ultimi presto si stuferanno e ricorreranno a soluzioni alternative, che già sono presenti in buon numero nel nostro territorio a costi decisamente più contenuti.

Augurandomi (con ben poca speranza) che queste considerazioni possano essere fatte proprie da Poste Italiane, con l'occasione mi è gradito inviarvi i miei più distinti saluti.

Massimo BECACCI

Pendolari ammassati, la "suina" ci andrà a nozze!?!?

 

Riceviamo e  a richiesta volentieri pubblichiamo un'altra giornata tipo del pendolare.

La Redazione ACU

 

12 gennaio

Non si capisce assolutamente il motivo che ha spinto Trenitalia a ridurre il numero di carrozze che compongono il treno R2274 (Bologna-Milano), considerando che questo convoglio, con l'entrata in vigore del nuovo orario 2010, raccoglie anche quei viaggiatori (non necessariamente pendolari) che fino al 13/12 scorso viaggiavano con ES*9776 Bologna-Milano.

Non siamo noi a non capire, ma è la decisione presa dai "soloni" che organizzano il trasporto ferroviario che è semplicemente assurda e incomprensibile! Non resta quindi che viaggiare tutti i giorni in carrozze vecchie e luride, stracolme di passeggeri, spesso non riscaldate (se non tramite il calore emanato, appunto, dalle persone stesse ammassate ovunque l'una contro l'altra). Come descritto sopra, anche stamattina, a bordo del R2274, i pendolari da Piacenza in poi  hanno potuto viaggiare "cheek-to-cheek" aggrappandosi con un braccio al portapacchi e con l'altro alla persona o al sedile più vicini: lascio solo immaginare quanto si sia aggravata la situazione a Lodi, dove sono salite tantissime persone!

Se a tutto ciò aggiungiamo che  il viaggio è durato anche 11 minuti in più NATURALMENTE SENZA NESSUN TIPO DI MOTIVAZIONE!!!!!!! possiamo avere una "fotografia" abbastanza realistica delle condizioni disumane in cui abbiamo viaggiato anche oggi, a causa del DISSERVIZIO CRONICO "offerto" e del menefreghismo più totale mostrato puntualmente ad ogni viaggio da Trenitalia nei confronti di noi  poveri pendolari.

Alla stazione di  Rogoredo è terminata la "Via Crucis" quotidiana; si legge in questi giorni che l'allarme legato all'influenza "suina" sarebbe stato un bluff; io posso solo affermare che se riusciremo a superare "indenni" l'inverno, date le condizioni quotidiane di viaggio assolutamente "favorevoli" al contagio, potremo gridare ad un piccolo miracolo!

Massimiliano Davoli

12 gennaio 2010

Il Comitato dei Cittadini della Chiassa chiama il Comune di Arezzo a rispondere dei danni subiti dalle alluvioni.

Riteniamo importante contribuire a diffondere la richiesta di aiuto ricevuta dai cittadini alluvionati della Chiassa Superiore, provincia di Arezzo.

La Redazione ACU

COMUNICATO STAMPA

Con il presente comunicato il Comitato dei Cittadini della Chiassa Superiore (Arezzo), in possesso di 500 firme e di oltre 100 denunce per i danni subiti porta alla pubblica attenzione la grave situazione che si è creata con le alluvioni del 5 luglio e del 10 agosto che hanno creato danni per molti milioni di euro ed indicibili sofferenze alla popolazione della Chiassa Superiore.

Il comportamento delle autorità, dei politici e soprattutto del comune, che è il primo responsabile di quanto accaduto, è semplicemente vergognoso in quanto dal giorno 7 luglio nessuno si è più fatto vivo e neppure una lira di risarcimento è stata data, come promesso subito dopo il disastro, e la popolazione che ha visto le proprie case distrutte dal' irresponsabilità di chi invece doveva provvedere in primis alla sicurezza del territorio, si trova costretta a scendere in piazza per tutelare i propri sacrosanti diritti. Solo un miracolo ha evitato una strage difatti bastava che l' ondata di fango che si è abbattuta sul paese fosse arrivata qualche ora prima o qualche ora dopo e ci sarebbero state sicuramente molte vittime. La gente ha assistito per 6 mesi al solito rimpallo delle responsabilità dei nostri amministratori, che farebbero meglio a dimettersi subìto, mentre ci sono tanti cittadini, considerati di serie B, che si dibattono in mille difficoltà in quanto sono stati distrutti gli impianti di riscaldamento, gli impianti elettrici oltre a tutte le cose di una vita ed anche le attrezzature delle ditte che operano nel paese e, cosa ancor più grave, ci sono anche handicappati al 100% che sono al freddo nel totale menefreghismo del comune e neppure le bollette sono state bloccate come hanno fatto in casi analoghi tipo Messina e Sardegna ,anzi sono arrivate bollette della comunità montana e di un fantomatico ente bonifica valdichiana che nessuno capisce cosa c'entrano con questo territorio e sono sicuramente dei balzelli illegittimi che vanno in tasca ai soliti noti e a molti cittadini sono anche state sequestrate le auto. Per rendersi conto della gravità di quanto successo basta andare su you tube e digitare chiassa e si trovano eloquenti filmati dell'alluvione. Abbiamo ricevuto segnalazione di gravi danni che stanno emergendo nella Chiesa e che rischiano di distruggere un monumento storico che ci è pervenuto integro dopo 1000 anni. A causa del totale menefreghismo del comune e di nuove acque che nonostante centinaia di segnalazioni di richieste di adeguamento delle fogne obsolete e totalmente insufficienti inviate in vari anni e di cui possediamo completa documentazione, il 10 agosto diverse abitazioni sono state di nuovo allagate provocando centinaia di migliaia di euro di danni  gettando nella disperazione gli abitanti già provati da 2 metri di fango che si sono viste di nuovo distrutte le abitazioni appena risistemate ed anche in questo caso nessuno si è visto ed il comune non può più dare la colpa al ponte in quanto a quella data era stato appena rimosso e non ostruiva più il corso del fiume. Si paventa anche una manovra per far vendere le abitazioni a prezzi stracciati visto che ormai sono invivibili.

A fronte di questo comportamento incivile ed irresponsabile il Comitato dei Cittadini metterà in in atto tutto ciò che è in suo potere per tutelare chi ha subito danni sia morali che materiali ritenendo responsabile il comune di Arezzo per tutti i danni passati, presenti e futuri che verranno arrecati alla popolazione della Chiassa.

Il Comitato ha consegnato nelle mani del Prefetto di Arezzo un documento e siamo ancora in attesa di riscontro, in cui si richiede:

L'IMMEDIATO RISARCIMENTO DEI DANNI PROVOCATI ALLE PERSONE ED ALLE ABITAZIONI.

L'IMMEDIATO RIFACIMENTO DELLE FOGNE OBSOLETE ED INSUFFICIENTI CHE RENDONO IMPOSSIBILE LA VITA NELLE ABITAZIONI ED A RISCHIO CONTINUO L'INCOLUMITA' DEGLI ABITANTI.

L'IMMEDIATO ABBASSAMENTO DEL MANTO STRADALE, INNALZATO A DISMISURA DA CONTINUI STRATI DI ASFALTO APPLICATI SEMPRE SENZA ASPORTARE QUELLI PRECEDENTI, CHE CONVOGLIA LE ACQUE PIOVANE E FOGNARIE ALL'INTERNO DELLE ABITAZIONI E DELLE ATTIVITA' CHE HANNO GIA' AVUTO LE ATTREZZATURE DISTRUTTE DALL' ALLUVIONE.

GRAZIE PER LE ORRIBILI FESTE NATALIZIE CHE CI FATE TRASCORRERE.

                                                          I CITTADINI DELLA CHIASSA SUPERIORE

10 gennaio 2010

Odissea di un ordine in Sardegna: "La cucina fantasma"

Una Cucina Fantasma

Il racconto che segue è molto interessante in quanto dimostra l’irresponsabilità di certi commercianti.

La Redazione ACU


Forse la “nostra” cucina sarà consegnata il 4 Gennaio 2010.

Sono a raccontarvi una storia allucinante…

Il giorno 08 Settembre 2009 mi recai presso il punto vendita della PM arredamenti sita nella Via Cadello a Cagliari, ordinai dei mobili alla Sig.ra Lucia, molto competente ed estremamente disponibile, e firmai il contratto il giorno stesso.La Sig.ra Lucia mi disse che la consegna dei mobili sarebbe stata di li a 40 gg lavorativi, pertanto mi organizzai di conseguenza.Il giorno 06 Novembre mi furono consegnati i mobili del salotto e della camera da letto, ma non la cucina, e li iniziò il mio incubo..

Infatti mi ero trasferito nella nuova abitazione forte del fatto che i mobili da me ordinati sarebbero stati consegnati nello stesso tempo, non a tranche!

Il giorno dopo sentii la Sig.ra Lucia per sapere quali potevano essere i tempi di consegna, potevo aspettare, d'altronde con il microonde che possedevo, il problema si poteva ovviare per qualche giorno.

La Sig.ra Lucia mi consigliò di sentire direttamente l’ amministrazione, che si occupava di effettuare gli ordini nella persona della Sig.ra Claudia.

Da questo momento in poi è stata una pura e semplice persa per i fondelli, ma vi spiego meglio.

Le chiamate alla Sig.ra Claudia avevano più o meno lo stesso contenuto:

<< dovete avere un pochino di pazienza, l’azienda è un pochino in ritardo con le consegne, domani vi chiamo e saprò essere più precisa…>>

Tranquillo per la risposta, un giorno in più o uno in meno, non mi avrebbe condizionato la vita.

Mi fu proposta anche una cucina in comodato d’uso dopo circa la nona telefonata che IO feci alla Sig.ra Claudia ( la stessa infatti non mi richiamò quasi mai), ma dissi che se lei mi confermava che l’attesa era solo di una settimana ( ogni telefonata era solo un altra settimana di pazienza) io non mi sentivo di far spendere tempo e denaro a loro per una cucina in comodato e a me tempo a lavoro per stare con gli operai che avrebbero dovuto montarla….

Ma dal mio racconto fino ad ora potrebbe sembrare che durante questi due mesi di ritardo non feci altro che chiamare la Sig.ra Claudia , tutt’altro e di seguito vi elenco parte delle chiamate estrapolate dal tabulato relativo all’utenza della mio cellulare (ndr abbiamo omesso l’elenco delle telefonate)

Si pensi che il giorno 11 Dicembre mi venne detto dalla Sig.ra Claudia che la cucina “ vagava” per la Sardegna , credo che tale affermazione non abbia bisogno di commenti.

La situazione per me si faceva molto difficile.

Cucinare con il microonde e dover lavare piatti e stoviglie nella vasca da bagno cominciava a pesarmi.

Fino ad allora il tono delle mia telefonate era stato cortese e comprensivo, ma finalmente dissi a me stesso che la presa per i fondelli doveva avere una fine.

Mi alterai con Claudia all’ennesima telefonata, preciso che feci IO e non che ricevetti., e recandomi di persona presso lo stabile di Sestu la stessa Claudia mi fece parlare con la Sig.ra Franca che cerco di salvare il salvabile.

Sopportai ancora qualche settimana.

Mi avvicinai forse due o tre volte negli uffici amministrativi per capire se avessero cambiato versione delle cose vedendomi almeno in faccia ma la risposta all’ennesima settimana di ritardo fu:<<possiamo darle qualche quadro per ripagarla dei disagi che le stiamo creando?

Quadri?? Io voglio solo la mia cucina!>>

Il giorno 18 Dicembre esasperato dalla situazione chiesi la cucina in comodato anche se mi fu assicurato che la MIA cucina sarebbe arrivata a Cagliari il giorno 28 Dicembre.

La cucina sostitutiva mi fu consegnata come da accordi il giorno 24 Dicembre e, cvd, la MIA cucina a tutt’oggi 3 Gennaio non è stata ancora consegnata.

A questo punto della vicenda, nella speranza remota che la mia cucina come da accordi venga consegnata il 4 Gennaio, chiedo, visti i disagi e la non professionalità nel gestire situazioni cosi spiacevoli e soprattutto nel perseverare in un atteggiamento da palese presa per i fondelli( se mi fosse stata detta la verità dall’inizio non saremo arrivati a questo) che n° 6 sedie che vidi esposte nel negozio con sede a Sestu in pronta consegna del prezzo esposto di €. 35,00 cad. mi siano vendute ad un prezzo simbolico.

Spero che tale mia richiesta venga accolta e mi si dia riscontro alla presente stesso mezzo entro 10 gg dalla stessa.

Chiedo inoltre che laddove non si riesca a trovare un compromesso che “ ripaghi” tale comportamento sopra esposto possano intervenire gli organi di competenza che ci leggono in copia conoscenza.

Sarà mia cura aggiornare tutti degli sviluppi.

Grazie mille per l’attenzione.

In fede

P.G.

6 gennaio 2010

11 GENNAIO CONVEGNO SUL FUTURO DEL TRASPORTO FERROVIARIO

Liberalizzazione trasporto locale. Ferrovieri apprendisti: sicurezza, tutele e responsabilità.

MILANO,  LUNEDI 11 GENNAIO 2010
Auditorium 1s Consiglio Regionale Lombardia
via Fabio Filzi, 29


LO SMANTELLAMENTO DEL TRASPORTO FERROVIARIO QUALE SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE, LO SPEZZETTAMENTO DELLE FERROVIE REGIONALI E LO STRAVOLGIMENTO  DEI RAPPORTI DI LAVORO
CON RIPERCUSSIONI SULLA SICUREZZA, SONO I TEMI CHE DISCUTEREMO IN QUESTA INIZIATIVA PUBBLICA.
IL NOSTRO FUTURO DI FERROVIERI, LE NOSTRE RESPONSABILITÀ,
LA NOSTRA SICUREZZA E QUELLI DEI CITTADINI CHE TRASPORTIAMO,
L'INCIDENTE DI VIALE MONZA, A MILANO IN CUI È RIMASTO COINVOLTO UN MACCHINISTA APPRENDISTA, CI IMPONE, OLTRE ALLA SOLIDARIETÀ, UNA RIFLESSIONE ED UN APPROFONDIMENTO.


INVITIAMO FERROVIERI, PENDOLARI, AMMINISTRATORI LOCALI, RESPONSABILI
POLITICI E SINDACALI, AD UN CONFRONTO PUBBLICO SU QUESTI TEMI
UN INVITO PARTICOLARE A TUTTI I CAPITRENO E MACCHINISTI APPRENDISTI

PROMOSSO DA:
Il Coordinamento Milanese di Solidarietà

“DALLA PARTE DEI  LAVORATORI”
E
LA RIVISTA STORICA DEI MACCHINISTI, ancora In Marcia !
INVITANO I CITTADINI A DISCUTERE DI
FERROVIE, TRASPORTO, DIRITTI, SICUREZZA, RESPONSABILITA'


PRIMA PARTE ore 10-13,30
LIBERALIZZAZIONE DEL TRASPORTO LOCALE :
Ferrovie regionali,  a che punto siamo ?


SECONDA PARTE ore 14,30-18,00                                                                                               APPRENDISTI FERROVIERI:
quale sicurezza, quali responsabilità, quali tutele ?


Sono invitati e partecipano:

I lavoratori, i Comitati Pendolari, le Associazioni dei Consumatori, le Organizzazioni Sindacali , esperti del diritto, Parlamentari, Consiglieri regionali , partiti politici.

4 gennaio 2010

Vodafone confonde i Consumatori

Abbiamo ricevuto dal signor C.A. un' importante segnalazione sulla quale si evidenzia come ancora si voglia confondere il consumatore con proposte commerciali non chiare. Invitiamo tutti gli interessati ad inviare all'Autorità per la concorrenza e mercato la segnalazione col fine di accertare la pubblicità ingannevole di questi messaggi.

La Redazione ACU


Spett.le ACU

La Vodafone offre una promozione Internet per
ricaricabili (una per tante la Internet Small) in cui offre 30 ore al mese
per 10 euro al mese. In verità, non comunicano chiaramente che si tratta non
esattamente di 30 ore bensì di 120 scatti della durata di 15 minuti. Ovvero,
se mi collego per 5 minuti adesso e per altri 5 minuti domani, non mi
vengono addebitati 10 minuti bensì 30. Trovo il modo di gestire
l'informazione in merito a questa promozione volutamente confuso e, in ogni
caso, disonesto, visto che non c'è motivo tecnico (mi pare) che giustifichi
l'uso di scatti della durata di 15 minuti. Ad ogni modo, tali promozioni
dovrebbero semmai essere reclamizzate con una descrizione esatta, non
relegata in cavilli nascosti nelle note a piè di pagina. Vorrei che questi
metodi fossero portati all'attenzione degli enti competenti per imporre una
correzione di come questi prodotti vengono commercializzati. Distinti
saluti.

C.A.