28 luglio 2009

Trenitalia: sempre annunci e ritardi

Segnalo che ieri mattina, alla stazione di Morengo-Bariano, senza alcun annuncio che informasse i pendolari in attesa:

- il treno proveniente da Brescia n. 10606, atteso alle 7:20, era in ritardo

- il treno successivo, n. 10604, atteso alle 7:32, non era ancora stato annunciato

Poco prima delle 7:30, sempre senza alcun annuncio, è arrivato un treno che in quanto ad aspetto e sporcizia, sia all’esterno che all’interno era del tutto simile ai treni pendolari suddetti.

I passeggeri in attesa, immaginando che fosse il treno 10606 in ritardo o il 10604 in orario (si sa mai…), sono saliti e, come previsto per entrambi i treni, hanno visto effettuare la fermata alla stazione di Vidalengo.

Fin qui sembrava tutto regolare: pur senza sapere precisamente su quale, si trovavano su un treno pendolare.

Il problema è che quello non era affatto un pendolare ma un treno che straordinariamente ha effettuato anche la fermata di Vidalengo, lasciando immaginare a tutti che avrebbe fatto anche tutte le altre fermate, come ogni giorno. Sempre senza informazioni mediante annunci, ovviamente. Perfino i viaggiatori che avevano preso il treno nelle stazioni precedenti non sapevano esattamente su quale treno si trovavano in quel momento.

Risultato: alcuni passeggeri diretti nelle stazioni di Cassano e di Melzo si sono ritrovati direttamente a Milano Lambrate. Hanno così scoperto che il treno in questione era un “diretto” (quale non è dato sapere … ), e non un pendolare che fa tutte le fermate.

Con l’occasione faccio presente che il treno n. 10606 anche stamattina era sporco in modo inaccettabile e che in alcuni vagoni le porte di accesso erano bloccate (almeno cinque porte).

Si sa che la pazienza dei pendolari è molto elastica. Almeno quanto la resistenza dei loro anticorpi.

Si cerchi però di non esagerare, per favore!

Mariangela Borella

Comitato Pendolari Morengo-Bariano

Emergenza Viareggio: dov'è il piano comunale di Emergenza??

COMUNICATO STAMPA Firenze 2 luglio 2009

VIAREGGIO: DOVE è IL PIANO COMUNALE DI EMERGENZA?

Abbiamo visto in televisione l’emergenza a Viareggio per il deragliamento e lo scoppio di (fortunatamente) una sola cisterna di GPL.

Abbiamo visto l’allestimento delle tende nella piazza del Comune.

Abbiamo aperto il sito ufficiale del Comune http://www.comune.viareggio.lu.it senza trovare come il cittadino si deve comportare allorquando si scatena una emergenza. Non solo, non abbiamo trovato indicazioni sul Piano Comunale di Emergenza e tantomeno dove sono ubicate le aree attrezzate per accogliere cittadini e i veicoli della Protezione Civile in caso di emergenza.

In parole povere, pare che la Legge 225 varata nel 1992 per attivare la Protezione Civile non sia operativa nel Comune di Viareggio: famosa città che nel periodo estivo raddoppia o triplica le presenze e che durante il famoso carnevale vede la presenza di decine di migliaia di persone provenienti da tutte le parti del mondo.

A questo punto nel 2009:

Dobbiamo ancora accettare di vedere in televisione concittadini che non sanno dove recarsi per essere in sicurezza e assistiti?

Dobbiamo sempre contare sull’improvvisazione e capacità dei cittadini italiani per far fronte alle continue emergenze?

Dobbiamo assistere a continui 8 settembre dove chi ricopre cariche pubbliche non ha organizzato quanto previsto e indicato dalle leggi?

Dobbiamo ricordare che senza i Piani Organizzativi, anche la semplice operazione di recupero dei beni dei cittadini colpiti diventa un’impresa onerosa e difficile se non sono stati individuati per tempo i magazzini dove depositarli nonché non si prevista la procedura informatizzata per catalogare detti beni e la loro ubicazione.

Dobbiamo ricordare che per l’attivazione della Protezione Civile LE RESPONSABILITÀ di un SINDACO partono dal lontano 1992, infatti, grazie alle indicazioni contenute nella Legge n. 225 del 24 febbraio 1992 istitutiva del Servizio Nazionale di Protezione Civile per la prima volta al Sindaco fu messo in grado di attivare una facile ed economica attuazione della pianificazione di emergenza (Piano Comunale di Emergenza) e le relative procedure per le manovre sul campo (Metodo Augustus).

Per sapere se il tuo sindaco ha attivato un efficace Piano di Protezione Civile domandati:

Dove mi devo recare in caso di: terremoto? esondazione? disastro chimico?

Se hai risposta significa che NON esiste nel tuo Comune un Piano Comunale di Emergenza secondo il Metodo Augustus e NON vivi in sicurezza, quindi, È TUO DIRITTO-DOVERE DI CITTADINO INVIARE ESPOSTO DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA per omessa attuazione della Legge n. 225 del 24 febbraio 1992.

Aprendo: http://www.incamper.org/dettagli_pubblicazione.asp?id=1 puoi scaricare e inviare al tuo sindaco il famoso e utile manuale L’AUTOPROTEZIONE NELLE EMERGENZE

Aprendo: http://www.incamper.org/ con la ricerca libera trovi rapidamente tutti gli articoli da noi pubblicati dal 1992 per far attivare la Protezione Civile.

Pier Luigi Ciolli

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Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

Firenze via San Niccolò 21

e-mail info@incamper.org

telefono 055 2340597 – 328 8169174

telefax 055 2346925

SDA: problemi nel recapito di un pacco

Buongiorno,

in data 25 giugno ho ricevuto un avviso di mancato ritiro di un pacco da me ordinato, il 26 ho telefonato per comunicare il nuovo indirizzo presso il quale ricevere lo stesso e la vostra impiegata mi ha comunicato che per quel giorno la spedizione era ormai ripartita ma che nel giro di 24/48 ore lavorative sarebbe stato recapitato al nuovo indirizzo (stesso CAP del precedente). Essendo trascorse ieri le 48 ore e non avendo ricevuto nulla ho chiamato il vostro call center il quale mi ha comunicato che successivamente alla prima spedizione le altre sono facoltative e che pertanto il pacco è stato rispedito al mittente, peccato che questo sia in contrasto con quanto comunicatomi nella telefonata precedente e quanto indicato nei Vostri avvisi.

Richiedo pertanto che il suddetto pacco mi venga recapitato quanto prima al nuovo indirizzo da me comunicato, in caso contrario mi riservo di adire per vie legali.

Fabio Zizifo

Il monopolio di CAI

Scrivo per una segnalazione:

essendo io un fruitore molto assiduo dei voli tra Milano/Roma e Milano/Napoli ho osservato la presenza di un cartello di tre compagnie, segnalandolo sia alla stampa sia alla competente autorità per la concorrenza.
Sono stato ignorato dalla stampa, mentre l'autorità mi ha graziosamente risposto dicendomi che avrebbe "indagato". Come se non avessi fatto altro che scoprire "l'acqua calda".

Ora sono lieto di osservare che il cartello non esiste più: è stato sostituito dal monopolio di CAI. Siamo quindi tornati a trent'anni fa, quando il monopolio però almeno era di Stato.
D'accordo: sprechi, ruberie, voto di scambio, un'azienda usata come ammortizzatore sociale. Ma almeno potevamo mandarli a casa con il voto.
Questi qui, invece, ci restano.
Saremo mai un paese veramente democratico?

Eugenio Thomas d’Agiout

Contatti ACU

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utilizzate esclusivamente il seguente

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FAX 02-6425293

L’Associazione è aperta durante tutto il mese di Agosto nei giorni feriali (lunedi-venerdi ore 9.30-12.30 e 14.30-16.30)

Il Presidente Nazionale

Gianni Cavinato

Fiat: problemi con la Grande Punto

Buongiorno,

sono una signora poliomelitica all'arto inferiore in possesso di patente di guida con obbligo di guidare autovetture con cambio automatico.

A Luglio 2008 ho acquistato una "FIAT GRANDE PUNTO" con cambio automatico, dopo due mesi ho avuto un problema con il cambio (non entrava la prima) dopo vari tentativi che comportavano diversi giorni di fermo macchina, in concessionaria finalmente sono riusciti ad individuare il guasto.

Passano altri due mesi ed in una giornata di pioggia la macchina inizia ad andare a colpi e dopo alcuni chilometri di disinnesca l'ABS.

A questo punto è stato un continuo andirivieni dalla concessionaria che finalmente, dopo alcuni mesi (e tanti altri fermi auto) riesce a risolvere anche questo problema.

La settimana scorsa ancora una volta il cambio ha iniziato a fare le bizze, infatti mentre la macchina era in movimento usciva la marcia e andava a folle e dopo qualche giorno le marce non entravano del tutto, lasciandomi completamente a piedi.

Ora la macchina è ferma in concessionaria perchè, a detta loro, il guasto è dovuto ad un sensore che non rileva i segnali.

A questo punto io mi chiedo: Come posso fidarmi ad usare ancora una macchina del genere?? Ho chiamato l'Assistenza FIAT, ho chiesto alla concessionaria di cambiarmi l'autovettura, senza avere risposte soddisfacenti infatti : l'assistenza FIAT mi dice di rivolgermi alla concessionaria, la concessionaria mi dice che deve intervenire l'assistenza Fiat.

A questo punto non so più come agire e chiedo a Voi cortesemente come mi devo muovere anche perchè io ho assolutamente bisogno di un'autovettura avendo delle grosse difficoltà di deambulazione.

In attesa di una cortese Vostra risposta porgo distinti saluti.

Marilena Cunati

Sumirago (Varese)

1 luglio 2009

Ikea all’italiana!!!

Egregi Signori,
desidero sottoporVi quanto accadutomi in occasione dell'acquisto della cucina in oggetto.
Lo scorso 6 giugno mi sono recata presso il Vostro negozio di Porta di Roma, dove ho trascorso quasi 9 ore: infatti, andando a sintetizzare, ho atteso circa due per aver il supporto dei Vostri dipendenti ai fini della pianificazione della mia cucina (conoscerete meglio di me il processo!). Giunti al traguardo del supporto da parte del venditore, abbiamo impiegato altre due ore per chiudere il progetto. Dopodiché, siamo passati alla fase dell'ordine: altra fila, di circa 5 persone, con un unico operatore presente (di sabato, e nel reparto cucine!!!). Mi premuro di santa pazienza, ma segnalo al responsabile i lunghissimi tempi di attesa, nonché l'organico molto sottodimensionato: così, giunge un altro impiegato che stava parlando con un amico (IKEA ALL'ITALIANA!). Finalmente è il mio turno (dopo le due ore di cui sopra) e sto un'altra ora e mezza: infatti, il mio progetto non era stato salvato a causa di problemi del Vostro sistema e l'impiegato inserisce oltre 200 pezzi a mano, dopo aver rifatto ex novo il progetto (trascorrono altre due ore!). Mi dicono che, al fine di avere la cucina di lì a due settimane a casa montata, sarebbe opportuno tornare presso il punto vendita per prendere due pezzi mancanti che altrimenti mi avrebbero fatto slittare l'ordine a ottobre:un filtro e un tubo. Inutile aggiungere quanto fossi contenta di dover tornare.
Finalmente posso andare all'Ufficio Finanziamenti: la stampante è rotta e così esco dopo un'ora e un quarto, ore 20.45. Una vera odissea.
Ieri, dopo quindi ben 16 gg - in teoria la cucina mi sarebbe stata portata dopo due settimane! - chiamo il Call Center per avere informazioni circa lo stato dell'ordine, visto che ancora non ero stata contattata come mi era stato detto.
L'operatore mi risponde che la cucina è in consegna il 25 Luglio a causa della mancanza di un pezzo: mi è dunque lecito domandare, chi e quando mi avrebbe avvisato, se non mi fossi premurata a chiamare io. Questa non è certo l'eccellenza del servizio che il Vostro marchio tanto decanta!
L'operatore - in difficoltà- mi passa un collega: mi imbatto finalmente nel cortesissimo A., matricola XX, il quale mi tranquillizza rispetto a quanto comunicatomi e mi garantisce che farà del tutto per capire come venire incontro alla mia esigenza di avere la cucina non oltre il prossimo 1 Luglio, magari dapprima sollecitando il montaggio della cucina, per poi farmi pervenire il pezzo mancante, il frigorifero.
La professionalità del Signor A. che oggi mi ha addirittura richiamato, informandomi di aver risolto e sollecitato l'uscita del pezzo dal negozio, ha contribuito a compensare questa infinita sventura.
Del resto, mi sarei vista costretta a bloccare l'ordine.
Desidero esprimere il mio massimo apprezzamento per l'impegno profuso dall'operatore A.
I prossimi passi: sabato dovrò richiamare il Vostro call center e farmi dare il numero del trasportatore per accelerare il processo di consegna e montaggio.
Spero davvero che IKEA, di cui sono fedelissima cliente da anni, non finisca per disilludere me - costringendomi peraltro a rinunciare alla mia cucina - e tanti altri dal sogno di efficienza svedese, a quanto pare inverosimile in Italia.
Cordiali saluti,
S. B.