30 maggio 2008

Prezzo del gasolio uguale a quello della benzina: perché?

Gentili Signori,

sono possessore di una auto a gasolio e mi dà tanto fastidio che il prezzo del gasolio sia giunto ad essere uguale a quello della benzina. Per molti anni case automobilistiche e petrolieri ci hanno invogliato e poi gradualmente negli ultimi anni ci hanno disilluso.

Ma il motivo per cui Vi scrivo è attinente, ma non questo, e nasce da una riflessione fatta con un pezzo di carta ed una penna.

Nel 2002 il prezzo del petrolio era di  60$

per avere 1 $ ci volevano 1,2 Euro

il prezzo del petrolio era di 72 Euro

il prezzo del gasolio era 0.850 rivalutato ad oggi 0.930

oggi il prezzo del petrolio è salito a 120 $

per avere 1 $ bastano 0,60 Euro

il prezzo del petrolio è di 72 Euro

il prezzo del gasolio è di 1,45

In realtà il prezzo del petrolio non è aumentato. E' aumentato in dollari per effetto della svalutazione di quella moneta rispetto a tutte le altre.

Ora la riflessione è perchè ci stanno prendendo in giro ed uso un eufemismo. 

La domanda che vi rivolgo, se questa mia riflessione è giusta a meno di aver dimenticato qualcosa, perchè non cavalcate la giusta causa. 

Vi sarei grato se mi rispondete qualcosa.

Grazie anticipate.

Franco Tosti

28 maggio 2008

Napoli: via Cilea ripulita dopo un blitz di facinorosi

Fino ad ieri sera via Francesco Cilea, strada dove ho l'onore, ma sarebbe meglio dire, l'onere di abitare che, come tutto il mio quartiere è in preda ad una rapida decadenza, determinata da un'eccessiva concentrazione oltre che residenziale, già creatasi negli anni cinquanta, anche e soprattutto nell'ultimo ventennio da un eccessivo e non sopportabile sviluppo delle attività commerciali, compresi troppi e diffusi supermercati di ogni genere, presentava, come tanti luoghi di Napoli, ed è giusto così, la presenza di grandi quantitativi, minicolline, di rifiuti accumulati da una decina di giorni, su cui, poi, i soliti indifferenti, gettavano ogni sorta di rifiuto senza nemmeno i sacchetti,  come accade sempre da parte di fruttivendoli soprattutto, il cui grado di civiltà va all'inverso dei lauti guadagni che realizzano,evidentemente. La chicca era che negli ultimi giorni s'era proceduto alla raccolta, ma in alcuni punti, tre o quattro, nei pressi del Civico 145, su via Santa Maria La Libera e nei pressi di vico Acitillo in particolare, nessuno interveniva, la spazzatura sfiorava i muri delle case ed i portoni con lezzo impressionante, mentre altrove regolarmente si prelevava.

A livello istituzionale, qualcuno da me interpellato, mi parlava chi di questioni organizzative di ASIA (Boh!), chi di mancanza di Bobcat! Fatto sta che ieri sera, giovedì, verso le 21, 30, scoppia il finimondo. Un gruppo di "facinorosi", ragazzi non del luogo sopraggiunti in motorino, tra via Santa Maria La Libera e Via Gemito, incominciavano a trascinare tutti i cassonetti per strada, rovesciarli, spargere ovunque rifiuti, financo una gigantesca campana della plastica. Abbiamo provato, visto che col passare del tempo nulla accadeva e chi transitava con le auto restava bloccato e abbandonato a se stesso, riuscendo a svincolarsi con manovre azzardate e triturando sacchetti sparsi, a chiamare il 113, i carabinieri, i Vigili del Fuoco , Polizia Municipale, ma nessuno è intervenuto e s'è preoccupato più di tanto. I Giovani sono andati via tranquilli. Solo verso l'una di notte, qualcuno è arrivato a pulire, a togliere tutto: la strada è tornata come una Svizzera, lavata e disinfettata come mai: tonnellate di rifiuti spariti nel nulla! Quindi possiamo concludere che "solo grazie all'intervento di questi facinorosi" la strada è stata ripulita dai rifiuti, siamo ritornati nella civiltà che un tempo esisteva.....Un fai da te organizzato da qualcuno? Ci chiediamo se questa città abbia oramai un minimo di Amministrazione Pubblica oppure se e da chi risulti governata, visto che avere un po' di igiene qualcuno ritiene di dover ricorrere ai metodi forti, in assenza totale di qualsiasi normale intervento istituzionale. Grazie per l'attenzione.

Antonio di Gennaro

I "carri bestiame" di Trenitalia

Spett.li Assoconsumatori mi accingo ad inviarvi l'ennesima mail relativa ai disagi quotidiani che affrontiamo noi pendolari, ma con un aggravante verificatasi il 4 di maggio 2008 pomeriggio (al rientro dal ponte), motivo questo che mi ha spinto alla decisione di denunciare Trenitalia presso i Carabinieri (dato che nè le associazioni dei consumatori, nè le cosiddette tramissioni televisive di utilità pubblica lo hanno mai fatto nè credo che ne abbiano intenzione). Ma andiamo con ordine. Iniziamo qui ad elencare i disagi quotidiani relativi alle condizioni dei vagoni nonché ai ritardi e al sovraffollamento dei treni in certi orari e certi giorni (premetto che quando non elencati i disagi è solo perché il sottoscritto non ha usufruito del servizio).
21/4/2008 ore 6,03 da Minturno per Roma Termini
Metà treno con luci non funzionanti
21/4/2008 ore 7,42 da Campoleone per Roma Termini
Viaggiava con ritardo imprecisato
21/4/2008 ore 14,10 da Campoleone per Minturno
Annunciato e arrivato con 15 minuti di ritardo a Campo e arrivato a Minturno con 20 minuti di ritardo
22/4/2008 ore 6,03 da Minturno per Roma Termini
Arrivato a Campoleone con 10 minuti di ritardo
23/4/2008 ore 7,28 da Minturno per Roma Termini
Arrivato a Campoleone con i quotidiani 10 minuti di ritardo (ultime carrozze con luci non funzionanti
24/4/2008 ore 15,10 da Campoleone per Napoli Centrale
Arrivato a Minturno con 10 minuti di ritardo. Viaggio in condizioni disumane, schiacciati come le sardine con alcune persone che si sono sentite male a causa delle condizioni del viaggio (le foto in allegato provano quanto da me affermato).

Foto0216 Foto0247

Perchè non togliere uno dei quattro treni successivi che viaggiano semivuoti sulla stessa tratta e non aggiungerlo in questo orario? Troppo difficile? Sembra di sì. Infatti nonostante le continue lamentele a tal proposito e nonostante ai "capoccia" la situazione sia sotto gli occhi tutti i giorni, trenitalia ha pensato bene non solo di non dare ascolto ai suoi clienti, ma ha addirittura ridotto il numero di carrozze sui treni che viaggiano in questo orario (quando si dice andare incontro alle esigenze del cliente eh??)
29/4/2008 ore 6,03 da Minturno per Roma Termini
Treno freddo, senza riscaldamento e pessime condizioni igieniche
30/4/2008 ore 7,28 da Minturno per Roma Termini
Ultime 5 carrozze fredde e con luci non funzionanti, condizioni igieniche pessime con scarti di merendine ed addirittura cicche e cenere di sigarette (condizioni persino peggiori delle foto già da me inviate e pubblicate dall'adiconsum sul loro sito).
Adesso passiamo direttamente al 12 maggio non perchè vi siano stati disagi, ma perchè nel frattempo non ho usufruito dei servizi di Trenitalia ed anche perchè ciò che è successo il 4 maggio, unico giorno in cui ho usufruito del servizio, merita un discorso a parte).
12/5/2008 ore 6,03 da Minturno per Roma Termini
Ultime carrozze con luci non funzionanti e nelle altre carrozze una media di una luce su sei funzionante
13/5/2008 ore 6,03 da Minturno per Roma Termini
Partenza con 10 minuti di ritardo causa precedenze e arrivo a Campo con 10 minuti di ritardo, senza contare le luci non funzionanti in molte carrozze
14/5/2008 ore 7,28 da Minturno per Roma Termini
Arrivo a Campoleone con i soliti 10 minuti di ritardo, causa solita sosta per solita precedenza nel solito luogo.
15/5/2008 ore 15,10 da Campoleone per Napoli Centrale
Arrivo a Minturno con 10 minuti di ritardo
16/5/2008 ore 8,31 da Minturno per Roma Termini
Arrivato a Campoleone con 10 minuti di ritardo
E adesso passiamo ad elencare quanto accaduto il 4 di maggio pomeriggio alla stazione di Minturno Scauri, accaduto che mi porterà ad effettuare una denuncia presso i carabinieri (anche perchè il capostazione si è rifiutato di lasciarmi una dichiarazione in cui si relazionasse su quanto accaduto).
Prima di passare all'elencazione dei disagi, ci terrei a precisare che il 4 maggio pomeriggio era domenica, ma non era una domenica qualsiasi, era la domenica di rientro dal cosidetto PONTE DEL PRIMO MAGGIO, ma a giudicare da quanto accaduto, sembra che Trenitalia non se ne sia accorta. Ecco qui di seguito orario e data precisa degli accadimenti
4/5/2008 ore 17,31 da Minturno (proveniente da Napoli) per Roma Termini
Il treno arriva a Minturno con 20 minuti strapieno con neanche uno spiraglio per entrare e con gli ultimi 4 scompartimenti chiusi (al rientro dal ponte). Nonostante il tentativo disperato non riesco ad entrare e il treno fa partire il segnale di chiusura porte, iniziando a chiudere le porte e a muoversi mentre le persone cercavano disperatamente di salire, mettendo così a repentagli l'incolumità dei passeggeri. A questo punto mi reco nell'ufficio del capostazione per farmi rilasciare una dichiarazione in tal proposito, ma il capostazione si rifiuta dicendomi di recarmi direttamente dai Carabinieri. Non potendo recarmi dai Carabinieri pensando di perdere il treno, resto in attesa del treno delle 18,30 da Minturno (proveniente da Sessa Aurunca o Falciano, non ricordo bene) per Roma Termini, salvo poi scoprire che chissà per quale strano motivo tale treno è stato soppresso nei festivi da un paio di mesi (che lungimiranza Trenitalia eh?). A questo punto, sconsolato e arrabbiato nei confronti di Trenitalia decido di aspettare il treno delle 19,30 per Roma Termini, ma la storia si ripete esattamente come quello delle 17,31 con vetture piene, ultimi 4 compartimenti chiusi e treno che parte con le persone che cercano ancora di salire (anche questo treno arriva con 20 minuti di ritardo). Non mi resta che aspettare il treno delle 20,30 da Minturno per Roma Termini (questo non affollato in quanto partiva da Minturno) il quale treno arriva a Campoleone con mezz'ora di ritardo. Mi reco in caserma dei Carabinieri per la denuncia, ma questa era chiusa. Il piantone mi ha detto che ho 90 giorni per fare la denuncia..cosa che farò domani.
In conclusione per colpa della negligenza di Trenitalia sono stato costretto a partire con ben tre ore di ritardo. Possibile che per questo nessuno di trenitalia debba pagare? Possibile che nessuno di voi fà qualcosa? Possibile che con la scusa che paghiamo un abbonamento ridotto dobbiamo essere trattati come bestie? Possibile che un capostazione e/o un capotreno e/o un controllore si rifiutino di rilasciare una dichiarazione scritta sulle condizioni del treno e dei viaggiatori?
Possibile che Trenitalia non abbia pensato di inserire almeno un treno speciale al rientro dal ponte di maggio (bastava ripristinare solo per quella domenica il treno delle 18,30). Possibile che Trenitalia non abbia considerato l'eventualità di un sovraffollamento dei treni in occasione del rientro dal ponte? Possibile che Trenitalia nonostante quanto scritto sopra abbia fatto viaggiare due Treni con carrozze chiuse, causa mancanza personale (così dicono loro). Possibile che non si sia trovato personale da far viaggiare su quei treni in modo da aprire le carrozze chiuse e viaggiare decentemente? Possibile che dobbiamo essere trattati come bestie da Trenitalia?
Quello che vi chiedo è di fare qualcosa anche voi. Io nel mio piccolo farò questa denuncia per danni materiali e morali (l'attesa di tre ore in stazione), sperando che qualche associazione voglia appoggiare la mia causa per creare un precedente e per far sì che qualcuno inizi a muoversi anche lassù in alto.
Detto questo vi ringrazio per l'attenzione, porgo i miei più cordiali saluti e autorizzo la pubblicazione sia sui vari blog dei consumatori sia su altre riviste on line e non. Mi piacerebbe che questa mia mail venisse girata ai giornali (in particolar modo quelli di Roma e provincia e di Latina e provincia. Con tanto di foto. Almeno qualcuno si renderà conto delle condizioni in cui viaggiamo.
Prof. Marco Flammini

Ferrovie dello Stato: comportamento scorretto

Vorrei richiamare la Vs. attenzione sulla risposta che avete dato alla mia richiesta di rimborso/cambio del biglietto ferroviario PNR “BM53L9” inoltrata in data 28 gennaio 2008 dalla stazione di Latina.

Su tale risposta sono riportate affermazioni non vere e pretestuose finalizzate a rifiutare il rimborso, le motivazioni da Voi addotte si limitano al rispetto del Vs. regolamento che peraltro io ho soddisfatto in pieno.

Come già scritto nella richiesta di rimborso (che sono stato costretto a fare poiché mi è stato impossibile effettuare il cambio), Vi ripeto ed evidenzio la regolarità del mio comportamento.

  1. Ho cercato di effettuare il cambio data sul Vs. sito internet ma non è stato possibile
  2. Ho contattato il Vs. call-center, ma anche in questo caso non è stato possibile posticipare la data di partenza.
  3. Alle ore 14,55 (il treno era previsto alle 14,59) del giorno di partenza mi sono recato nella biglietteria di latina(15 km.), questa era chiusa (normalmente l’orario di chiusura è alle ore 20,00)
  4. Ho parlato con l’unica persona presente in stazione che mi ha assicurato che il giorno seguente avrei potuto richiedere il rimborso
  5. Il giorno seguente il Vs. impiegato allo sportello ha accettato la richiesta di rimborso, allo stesso tempo ho dovuto acquistare un nuovo biglietto (copia allegata alla richiesta di rimborso).

Dopo tutto questo, se il biglietto non è stato emesso a tariffe particolari e vincolanti, (tariffa per disabili a parte), non riesco a capire perché la Vs. azienda rifiuta il completo rimborso del biglietto o in alternativa un bonus per un nuovo biglietto, visto che ho provato in tutti i modi a posticipare la data di partenza cercando di fare il cambio biglietto prima della partenza del treno, ma questo non è stato possibile per vostri problemi procedurali e organizzativi. Se la biglietteria della stazione di partenza chiude prima del normale orario è forse colpa mia?

Mi sembra evidente che il mio comportamento è stato più che corretto, al contrario di quello messo in atto dalla Vs. azienda.

Vi evidenzio che la mia richiesta non è finalizzata ad avere un rimborso in danaro (che sarebbe giusto) ma all’emissione di un bonus di pari importo del biglietto per il quale non mi avete messo in condizione di effettuare il cambio.

Tommaso Mastracci

21 maggio 2008

Multe con effetto moltiplicatore: se non paghi 10 euro cash puoi trovarti a pagarne più di 260

Ci giungono sempre più spesso notizie di multe i cui importi tendono a lievitare con la velocità della luce, entro pochi giorni. Chi informa gli utenti di questi rischi? La sensazione è che i passeggeri siano il più delle volte del tutto disinformati in proposito. Prova ne è l’episodio che riporto e che è stato segnalato da Federconsumatori di Savona.

Un giovane residente a Celle Ligure, studente dell’Istituto alberghiero di Finale Ligure, con regolare abbonamento mensile regionale, si è trovato tempo fa a salire per errore, insieme a due compagni di scuola, su un treno Intercity.

Avendo il controllore contestato la differenza di prezzo del titolo di viaggio, propose l’oblazione immediata di circa 10 euro (differenza più multa). Non avendo il ragazzo la somma richiesta,  il controllore, presi i dati, gli comunicò che avrebbe ricevuto la multa  a casa, non rilasciando al ragazzo alcuna ricevuta cartacea, e senza specificare che la somma avrebbe subito un consistente incremento.

Dopo alcuni mesi, giunse a casa del ragazzo la lettera con la richiesta di 155,10 euro, a titolo di tasse, sopratasse, diritti e spese amministrative, da versare entro 15 giorni, che sarebbero diventati 262,76 in caso di pagamento entro 60 giorni.

Il padre del ragazzo, socio di Federconsumatori, contesta il ritardo con cui è stata inviata la multa e l’enorme differenza tra l’entità della somma richiesta all’inizio e quella pretesa ora.

La Federconsumatori  dichiara che il contenzioso che si pone in essere  interrompe il conteggio dei giorni fissati per il versamento, e che intende farsi carico delle richieste del loro associato ed impegnarsi per sostenerle nelle sedi opportune.

Ora, perché il controllore non ha fatto presente al ragazzo di quanto sarebbe aumentata la multa se fosse stata recapitata a casa? Magari bastava una telefonata e qualcuno da casa avrebbe potuto recarsi in stazione e, all’arrivo del treno, avrebbe potuto saldare la multa evitando così di pagare quella enorme e francamente poco giustificabile differenza.

E’ giusto sanzionare chi tenta di eludere il dovere di pagare il biglietto (anche se qui non ci sembra di trovarci di fronte a portoghesi incalliti, quanto a studenti che sono saliti magari con un po’ di leggerezza sul treno sbagliato), però riteniamo fondamentale che la sanzione venga applicata in modo equo e non vessatorio, e che le informazioni circa le conseguenze del pagare subito o in un secondo tempo la sanzione  siano date in modo chiaro, perché viceversa non si è dato modo al passeggero di valutare adeguatamente la scelta stessa, di conseguenza anche la sanzione è viziata da questa omissione e non può essere considerata valida la maggiorazione che viene pretesa da Trenitalia.

Cordiali saluti e, come sempre, buon viaggio!

Sonia Zarino - Coordinamento dei Pendolari Liguri - Coordinamento dei Pendolari del Levante Ligure

BT Italia: diritto di recesso?

Vi prego di aiutarmi , vi spiego i miei disagi:

in data 22 Gennaio ho sottoscritto un contratto con BT Italia S.p.A. (telefoni), in data 29.01.2008 ho esercitato il diritto di recesso nei tempi stabiliti dalla legge e dal loro contratto con una raccomandata che loro hanno ricevuto il 04.02.2008.

Ad oggi mi continuano ad arrivare bollette per un servizio che non è mai stato attivato ed una di queste mi è stata addirittura addebitata in banca. Loro dicono che la preselezione automatica l’hanno comunque attivata il 13.02.2008 e che quindi qualche telefonata l’ho fatta. Io non penso sia vero ma se così fosse perchè hanno attivato un servizio il 13.02.2008 quando loro avevano ricevuto la mia disdetta il 04.02.2008?

Non penso che sia vero perchè quando sono venuti i Sig.ri V. e A. a farmi firmare il contratto hanno detto che sarebbe venuto un loro operatore per poter fare l’allaccio di tutto.

Vi prego di aiutarmi, non è il primo caso mi è successo anche con l’H3G che addirittura mi ha fatto scrivere da un avvocato che naturalmente quando ha visto la documentazione in mio possesso ha restituito la pratica.

Tutto quello che affermo è documentabile.

Nel ringraziarvi anticipatamente porgo, distinti saluti.

F.M.

Ho un'altra cosa da aggiungere, a gennaio ho fatto disdetta anche per Tiscali visto che ero con loro da un anno ma non mi andava più bene, comunque ad oggi dopo quasi 5 mesi ancora non hanno provveduto alla disdetta. Ma la cosa più divertente è che anche loro mi hanno inviato una bolletta riferita allo stesso periodo della bolletta della BT Italia, quindi secondo loro io avrei telefonato con lo stesso apparecchio con 2 società, di conseguenza io mi trovo a dover pagare 2 volte per le telefonate fatte. Naturalmente io alla Tiscali ho rinviato la bolletta indietro spiegando la situazione, ma voi sapete come sono queste società non si arrenderanno.

La società si chiama BT Italia S.p.A. Albacom. e come dicevo è successa una cosa simile con l'’H3G che addirittura mi doveva un rimborso, dovuto proprio alla disdetta in termini di legge.

F.M.

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14 maggio 2008

Fujitsu Siemens Computers: il "bidone" delle garanzie.

Spett.le Centro Assistenza Tecnica.
In data 15/5/2007 abbiamo acquistato presso la vostra filiale di Udine un computer portatile Fujitsu Siemens modello SI1848 con garanzia di 1 anno che abbiamo esteso a 4 anni extra.
In data 15/2/2008 ci siamo recati dal rivenditore per lamentare il non caricamento della batteria. L’addetto ha verificato l’apparecchio ed appurato che la batteria non si ricaricava, ha compilato un modulo per
la predisposizione dell’invio dell’apparecchio al centro di assistenza, specificando che avrebbe contattato prima il centro di assistenza per verificare se erano stati segnalati altri inconvenienti del tipo e per
chiedere se era possibile l’invio della sola batteria, in modo da consentirci l’uso del notebook con il collegamento alla rete elettrica.
Il 5 marzo, avendo avuto risposta che era necessario spedire al centro
di assistenza anche il pc, ci siamo recati al negozio di Udine per la
consegna del computer. L’addetto ha quindi predisposto un nuovo modello per l’invio del computer in garanzia al centro di assistenza tecnica rassicurandoci circa i tempi per la restituzione del pc (entro un mese)
e che ci avrebbe contattati per comunicarci l’avvenuta riparazione del
guasto.
Passato un mese senza alcuna comunicazione, abbiamo chiamato telefonicamente e siamo venuti a conoscenza che la scheda madre era rotta e doveva essere sostituita, ma che il centro di assistenza dov’ era il computer considerava in ogni caso chiuso l’intervento ed il computer sarebbe arrivato nei tempi richiesti per la spedizione postale.
Dopo alcuni giorni, poiché il computer ancora non arrivava e non avendo notizie a proposito, abbiamo telefonato nuovamente e questa volta ci veniva riferito che era stato predisposto un preventivo che doveva essere da parte nostra autorizzato. Si trattava di 100 euro per la batteria guasta in quanto non coperta da garanzia e di 80 euro di manodopera.
Vi chiediamo, a riguardo, di conoscere le condizioni della garanzia in quanto all’atto della vendita non era allegato nulla concernente le condizioni di vendita e garanzie.
Inoltre, non ci sembra dovuto il pagamento di 80 euro per la manodopera in quanto la sostituzione della batteria non comporta lavoro in tal senso.
Abbiamo inoltre avuto segnalazioni, desumibili dal sito della casa costruttrice, che si sono verificati nel passato recente casi di malfunzionamento della batteria e che, in tal caso, le batterie sono state gratuitamente sostituite. Non comprendiamo, tra l’altro, come una batteria possa essere già guasta solo dopo pochi mesi dall’ acquisto con un uso del computer da parte nostra in questi mesi molto limitato. Non vorremmo che il non corretto funzionamento della scheda madre fosse
stato la causa della rottura della batteria.
Segnaliamo infine che, nonostante le innumerevoli telefonate all’addetto del negozio per chiedere informazioni a riguardo e nonostante le assicurazioni che saremmo stati sicuramente contattati entro breve, non abbiamo in realtà mai ricevuto (tranne una sola volta) comunicazioni di iniziativa dell’ addetto. Siamo quindi ancora in attesa di informazioni in merito alla possibilità di non dovere pagare la manutenzione (ma nel frattempo sono passati già 10 giorni!!!).
Ciò non ci sembra corretto dal punto di vista del rapporto cliente/negozio e dell’attenzione che dovrebbe essere normalmente riservata alla clientela.
Rimaniamo in attesa quindi di una vostra sollecita risposta e salutiamo cordialmente.
Tessaro Claudia

Riportiamo di seguito la successiva corrispondenza intercorsa tra la Sig.ra Tessaro e il Supporto Tecnico della Fujitsu Siemens Computers.

Egr. Sig.ra Tessaro,

ho letto con attenzione la Sua mail e ho potuto constatare la lunga vicissitudine di questo portatile. A riguardo Le dico che Lei sta scrivendo al supporto tecnico di Fujitsu-Siemens, quindi per quel che riguarda ciò che ha fatto o non il rivenditore purtroppo non possiamo risponderne. Oltre a questo devi anche dirLe che, senza il numero di serie del portatile posto sotto di esso, o senza il numero di pratica di riparazione aperta in garanzia, non mi è possibile darLe notizie riguardo lo stato del Suo notebook. Per cortesia, mi fornisca uno di questi due riferimenti così da poterLe dire a che punto è la cosa. Rimango in attesa di una Sua risposta.

Cordiali Saluti,
M. A. - Fujitsu Siemens Computers Supporto Tecnico

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Grazie della pronta risposta. Il Seriale del Computer è YSLT012737. Attendo informazioni. Grazie.

Claudia Tessaro

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Cara Sig.ra Tessaro,

ho verificato il caso e vado a spiegarLe quanto accaduto.

In data 26.03.2008 alle 11:11 è stata aperta la pratica 995001380188, nella quale veniva descritto il guasto in questi termini : Il notebook non riconosce la batteria e non la ricarica. Sostituire scheda madre.

Questo perchè, in quella situazione, il mio collega ha ritenuto corretto e necessario sostituire la scheda madre piuttosto che la batteria e questo poteva essere fatto in garanzia.

Specifico che la scheda madre era in garanzia perchè la batteria non lo era: i consumabili, dunque le batterie, nei portatili prodotti entro aprile 2007, hanno 6 mesi di garanzia.

Ecco perchè Le è stata aperta la pratica senza problemi, essendo un Suo diritto avere una scheda madre funzionante. Quando però il centro assistenza ha fisicamente rilevato che la scheda madre funzionava mentre la batteria no, ha dovuto emettere un preventivo di riparazione, perchè purtroppo quella parte non era coperta da garanzia.

La manutenzione, inoltre, non riguarda l'inserimento o meno di una batteria, concordando con Lei che non sono necessari anni di studio per farlo, bensì la verifica tecnica e la diagnosi, che hanno impegnato tempo e risorse.

In conclusione, qualora voglia una batteria funzionante, andrà pagato il preventivo nel totale, perchè questo è quello che prevedono i termini di garanzia.

Rimango a disposizione.

Cordiali Saluti,
M.C. - Fujitsu Siemens Computers
Supporto Tecnico

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Salve,

la ringrazio per la risposta. Rimangono tuttavia ancora dei punti da chiarire. All'atto dell'acquisto non mi è stato consegnato il testo della garanzia. E come ho precisato nella mia lettera indendo visinarlo prima di pagare alcun intervento. Quindi le chiedo gentilmente di inviarmelo al più presto. Consultando però il vostro sito ho scaricato il testo della garanzia dei vostri prodotti che precisa che la batteria ha 1 anno di garanzia. Come si spiega la cosa?

A questo punto lei mi dice che la sostituzione della scheda madre è stata inutile quindi io dovrei pagare un'attività di manutenzione inutile in quanto bastava sostituire la batteria attività che non richiede costo di manutenzione. Avendo usato pochissimo il computer ed avendo seguito pedissequamente tutte le istruzioni indicatemi verbalmente dal rivenditore nell'utilizzo della batteria e nella sua ricarica , visto che il computer mi è stato consegnato nella sua scatola ma assolutamente sprovvisto di alcun manuele operativo in italiano od in altra lingua ne cartaceo ne su supporto magnetico (cosa peraltro veramente poco trasparente ed indegna), ora lei mi deve spiegare come ha fatto una btteria funzionante a rompersi dopo pochi mesi di scarso e corretto utilizzo. Mi deve anche spiegare come mai tantissimoi vostri modelli presentano problemi proprio sulle batterie tant'è che su diversi modelli vengono sostituite gratuitamente. Probabilmente anche per il modello da me acquistato dopo un certo numero di rotture e sostituzioni a pagamento vi deciderete a 'passarle' gratis. Ma nel frattempo io avrò gia pagato. Bella fregatura! Mi chiedo a questo punto che razza di prodotto ho acquistato. Un bidone presumo. Non mancherò di farlo presente a destra ed a manca e sopratutto alle persone che mi hanno consigliato Fujitsu Siemens presentandomelo come affidabile e duraturo. Non intendo accontentarmi della sua risposta e quindi ritengo doveroso rivolgermi anche alle pricipali organizzazioni che tutelano i diritti dei consumatori nella mia città. Si tratta quindi non solamente di una questione economica ma anche di una questione di principio e correttezza. Attendo una sua pronta risposta. Saluti.

Claudia Tessaro

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Cara Sig.ra Tessaro,

comincio con l'allegarLe il testo della garanzia, che può trovare anche sul sito www.fujitsu-siemens.it , così come mi ha fatto presente.

All'interno del documento allegato, appena sotto il sottotitolo " Garanzie products ", potrà leggere " Condizioni valide da Marzo 2008. I prodotti venduti precedentemente a tale data godono delle condizioni di garanzia in vigore alla data di vendita".

Il Suo portatile è stato spedito dalle fabbriche tedesche al fornitore italiano l'11/1/2007.
Come potrà vedere inoltre, appena sotto la frase citata, sulla destra, ci sono garanzie differenziate per data, prima del 31/03/07 e dopo il 01/04/07.

Questo per spiegarLe che, tra le altre modifiche, le parti consumabili (come le batterie) dei portatili usciti di fabbrica prima del 31/03/07, hanno 6 mesi di garanzia, mentre dal 1° di aprile in avanti la garanzia cambia, fino ad arrivare ad 1 anno (12 mesi).
Il guasto della batteria, essendo una parte CONSUMABILE, viene preventivato entro un tempo breve, proprio perchè per sua stessa natura è particolarmente soggetto ad usura.

Per quanto riguarda la scheda madre invece, bisogna precisare che NON è stata sostituita, quindi Lei non andrebbe a pagare una cosa fatta inutilmente.

Il costo aggiunto al prezzo della batteria stessa viene inteso come manodopera e quindi tutto ciò che il termine implica : tempo di diagnosi, tempo di smontaggio/rimontaggio, soluzione.

Per quanto riguarda i manuali, può trovarli all'interno del CD Driver & Utilities.

Infine le batterie sostituite gratuitamente di cui Lei parla, fanno parte di 2 programmi ben definiti, che implicano varie case produttrici di hardware, non solo Fujitsu-Siemens Computers e che avevano seri problemi, essendo potenzialmente pericolose, dunque una qualità del problema totalmente differente da quella descritta per la batteria del Suo portatile.

Personalmente posso dirLe che capisco il Suo disappunto, ma che non posso fare nulla per aiutarLa o per venirLe incontro, è stato fatto tutto secondo i termini di garanzia forniti.

Rimango comunque a disposizione.

Cordiali Saluti,
M. C. - Fujitsu Siemens Computers Supporto Tecnico

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Ancora una volta ringrazio per la pronta risposta ma purtroppo ancora una volta devo constatare la non soddisfacente argomentazione. Innanzitutto devo segnalare che all'interno della scatola del postatile non abbiamo trovato alcun CD Driver & Utilities. Quindi la pregherei di farmelo gentilmente avere unitamente al computer 'riparato' in restituzione. Ritengo poi che sia oltremodo scontato che la nuova batteria funzionante che avete istallato sul mio computer in sede di riparazione sia della tipologia prodotta dopo il 1/4/2007 e quindi preveda una garanzia di 1 anno dalla mia ricezione del computer 'riparato' in restituzione. Cosa che spero andrete ad attestarmi. In caso contrario mi risulta particolarmente insopportabile pagare 80,00 euro più iva un oggetto che avrà solo 6 mesi di vita. Per me risulterebbe una ulteriore presa in giro visto che la batteria guasta che avete sostituito non risulta più in garanzia per soli 3 mesi di scarto rispetto alla mia prima segnalazione del guato al rivenditore. Ma si rende conto? Per soli 3 mesi mi devo sobbarcare 186,00 euro. Siccome fidarsi e bene ma non fidarsi è meglio mi viene il sospetto che la vostra azienda produca batterie progettate per guastarsi ( o mi scusi bisognerebbe dire usurarsi) appena scade la garanzia. Ma siccome siamo nell'era del consumismo lei mi insegna che è normale che una batteria di portatile si 'usuri' in soli 9 mesi e venga gettata tanto lo sappiamo tutti che non inquina ne produrla ne smaltirla. Ma questa è un'altra storia. Il caso nostro invece è questo. Un centro assistenza a cui viene inviato un computer con batteria guasta che non è più in garanzia ritiene che la segnalazione fatta non sia veritiera e quindi innesca tutta una procedura per verificare alla fine che effettivamente la batteria non funziona ma nel frattempo ha guadagnato euro 75 più iva di manodopere. Invece di applicare una nuova batteria, azione di pochi secondi, si inventa un bel lavoretto sui cui fare la cresta, ovvero il tentativo di sostituzione della scheda madre, che come lei mi dice in realtà non viene nemmeno sostituita. Un modo geniale per creare lavoro e guadagno alle spalle dei consumatori. Del resto i consumatori sono ignoranti e dicono che le batterie non si caricano ma prima ci vuole un esterto manutentore per appurarlo ed una manutenzione da 75 euro risulta indispensabile. Le chiedo a questo punto se gentilmente può inoltrare questa nostra corrispondenza al vostro ufficio reclami in quanto avrei piacere di conoscere anche il loro parere sulla vicenda.

Cordiali saluti. Claudia Tessaro

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Cara Sig. Tessaro,

per quanto riguarda il supporto Driver & Utilities devo farLe presente che non c'è la possibilità di farlo pervenire, in quanto la dotazione mancante può essere integrata solo entro 18 giorni dall'acquisto.

Tutto ciò di cui necessita per la corretta installazione del portatile, lo trova sul sito http://www.fujitsu-siemens.com/support/downloads.html, inserendo il numero di serie.

La data a cui io faccio riferimento nella mail precedente è la data di uscita dalla fabbrica ed è riferita all'intera macchina e non alle parti singole.

Ad ogni modo la batteria guasta è quella che Lei ha ora, non quella sostitutiva, dunque la garanzia di cui gode la batteria nuova (che sarà di un periodo di 6 mesi, regola che in questo caso non tiene conto della data di fuoriuscita di fabbrica) ad ora non conta.

La diagnosi che Lei riceve presso l'Help Desk, purtroppo, ha un limite preventivato, in quanto i colleghi che giornalmente aiutano i clienti a risolvere i problemi sui loro prodotti, quegli stessi prodotti non li hanno davanti e diventa quantomeno difficoltoso riuscire a trovare sempre una soluzione certa. Ecco perchè il prodotto viene sottoposto anche alla perizia tecnica del centro assistenza, che, avendo il prodotto fra le mani, possono sopperire alle mancanze che possono crearsi telefonicamente.
Ed ecco il motivo per il quale, in questo caso, la diagnosi è stata cambiata: la scheda madre è risultata funzionante e quindi non necessitava la sostituzione, mentre la batteria no ed è stata, o meglio dovrà essere, sostituita e questo non può essere falsato.

Infine, nel momento in cui ci sono delle regole, queste vanno seguite. 3 mesi, nonostante possano soggettivamente sembrare pochi, sono un tempo oltre il limite di garanzia, così come lo è 1 giorno.

Io mi ripeto, dicendole che capisco il Suo disappunto, ma devo ripetermi anche nel dirLe che nonostante ciò, non ho la possibilità di venirLe incontro.

P.S.: Come da Sua richiesta, ho messo in conoscenza il reparto reclami, con il quale potrà, se vuole, avere una corrispondenza.

Rimango a disposizione.

Cordiali Saluti,
M. C. - Fujitsu Siemens Computers Supporto Tecnico

13 maggio 2008

899: tariffe da 80 € al minuto?

Spett.le ACU,

mi chiamo Tucciarone Antonietta ho 65 anni e vivo nella provincia di Milano.

Ho bisogno di un vostro chiarimento in riferimento ad una bolletta telefonica possibilmente entro il 19 maggio che è la sua data di scadenza.

Il giorno di pasquetta ero a casa sola e girando vari canali televisivi mi sono fermata su canale italia che trasmetteva un quiz dove bisognava indovinare il cantante e si vincevano 3000 euro, così ho chiamato subito ovviamente senza concludere nulla.

I giorni seguenti parlando con mia figlia ho saputo che i numeri 899 e simili hanno una tariffa plus però non immaginavamo così tanto plus!!!!!

Infatti mi è arrivata una bolletta esagerata secondo me, anche perchè dopo quel giorno ho curiosato altri canali che offrivano vari servizi con questi numeri e le tariffe non erano così esagerate.

In pratica mi hanno addebitato 525 euro più iva per 6 minuti e 50 secondi di telefonata e se calcolate sono più di 80 euro al minuto è normale?

Io da totale ignorante ho sbagliato a chiamare però penso che una tariffa simile sia una vera truffa!!!

Vorrei che gentilmente voi mi rispondeste se è normale la pago e in questo caso se posso rateizzarla perchè sono una pensionata e non ho così tanti soldi disponibili mentre se non fosse regolare cosa posso fare.

GRAZIE GRAZIE GRAZIE.

Tucciarone Antonietta

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12 maggio 2008

Pane ad un euro al chilo!

In merito ai servizi ricorrenti sull’aumento del prezzo del pane, vorrei segnalare che il negozio “Fiordipane” di via Valla 40 in zona Monteverde a Roma, di cui sono cliente, vende tutti i tipi di pane a 1 € al chilo, da due anni, senza alcun rincaro.
Sperando di rendere un servizio a quanti più possibile con questa informazione, e certa della Vostra attenzione, Vi invio cordiali saluti.

Di Vincenzo Savina

6 maggio 2008

Spedizionieri e arroganza

Gentili Signori
Sono un Vostro socio che Vi segnala una curiosa inefficienza, forse di gravità marginale ma che mi ha infastidito per l’arroganza con la quale è stata messa in opera.
Giovedì 24-04-2008 uno spedizioniere si è presentato al mio domicilio per una consegna.
Il pacco era in contrassegno e per il ritiro era necessario pagare Euro 115,43.
Mia moglie ha fornito Euro 120 allo spedizioniere. Questo ha dichiarato di non avere il resto e quindi di non poter lasciare il pacco. Lo spedizioniere non ha fornito alternative tipo: si compila il tal modulo e riceverà il dovuto in seguito, piuttosto che mi fa un assegno circolare o altro.
Con tono arrogante e maleducato lo spedizioniere ha detto che sarebbe tornato il lunedì successivo.
Saputo questo, contattai al più presto la sua sede, chiedendo di far tornare il corriere, dal momento che era molto importante ricevere il pacco senza ulteriori ritardi. Nonostante ciò il pacco è arrivato, come unilateralmente deciso dal vettore il lunedì 28-04.-08

Sulla delivery note è specificato:
“si accettano esclusivamente contanti oppure assegno circolare intestato a LTR Service S.r.l. Non saranno accettati metodi di
pagamento diversi da quelli tassativamente sopra citati” (LTR
Service è l’azienda che mi ha spedito il pacco, attraverso lo spedizioniere).

Quindi desumo: che

1) mia moglie potesse pagare con un assegno. Invece lo spedizioniere
in sostanza ha detto o mi paghi in moneta sonante o me ne vado
2) Si parla di pagamento in contanti, cioè in denaro ma da nessuna
parte è specificato che non si daranno resti.

Ora vorrei, col vostro aiuto, far sentire la mia voce, chiedendo quantomeno il rimborso delle spese di spedizione (euro 6,5 + IVA).
Sono consapevole che spenderò più in raccomandate che in tutto il resto ma vorrei fare qualcosa. Purtroppo il mondo è pieno di persone che alzano la voce e se lo lasciamo fare tutte le volte, andrà sempre peggio.

Distinti Saluti

Roberto Verzolla

I disservizi delle Poste italiane S.p.A.

Buongiorno.

Vorrei segnalare un disservizio che ho già segnalato a Poste Italiane in 2 successivi reclami ma che è rimasto tale, nè mai nessuno si è curato di rispondere ai reclami scritti da me effettuati.

In breve la situazione è questa:

sono titolare di una libreria- aperta 7 giorni su 7 compresi i festivi- e spesso gli editori spediscono piccoli pacchi servendosi delle Poste.

Mi è successo più volte che il portalettere mi recapitasse un avviso di giacenza per un pacco portato dal corriere che in teoria AVREBBE TROVATO IL NEGOZIO CHIUSO.

Come da premessa, sottolineo che il negozio è sempre aperto - a parte l'intervallo pranzo e la notte - perciò non capisco come sia possibile.

Faccio notare che il corriere NON LASCIA MAI L'AVVISO, cosa da cui si evince che forse NON PASSA NEMMENO.

Il colmo del ridicolo si raggiunge con il balzello di 50 centesimi che devo pagare alle Poste per la custodia del mio pacco, che oltretutto devo andare a ritirare.

A ciò si aggiunga che ho passato una mattina al telefono, "palleggiata" da un ufficio ad un altro (sino al Poste Shop) senza che nessuno sapesse darmi delle indicazioni, sino alla risposta finale: "chiami il numero verde delle Poste", cosa che ho fatto; mi ha risposto una persona molto sgarbata la quale, senza nemmeno farmi parlare, mi ha detto che se non sapevo dire che tipo di pacco di pacco (celere 1, celere 2 ???)si trattasse non poteva nemmeno aprire la pratica, e mi ha suggerito di chiamare il mittente del mio pacco e di chiedergli le informazioni del caso (non ha capito, ho tentato invano di dirlo, che il pacco era in giacenza presso le poste di Vignola, perciò al limite lo chiedevo lì, senza telefonare a Roma con ulteriore dispendio).

Non mi dilungo oltre: sono andata a ritirare il pacco, ho pagato la tassa della beffa e ho parlato con la Direttrice della filiale; mi ha detto di fare una raccomandata (che spedirà lei con posta interna) a SDA -il corriere- per segnalare il disservizio.

Le ho fatto notare che io con SDA non ho niente a che fare, dato che il mio rapporto è con Poste Italiane, a cui è stato pagato l'importo per la spedizione; ha riconosciuto che era vero, quindi scriverò a Poste Italiane.

Spero questa volta di avere una risposta.

Distinti saluti

Laura Mastellotto

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Italiarredo e l'odissea del montaggio cucina

A seguito del danno provocato dal vostro montatore con la foratura del tubo del gas e conseguente fermo del montaggio dei mobili cucina da me ordinati in data 13/11/2007 con buono n° TO16058 nel vostro negozio di Beinasco, faccio presente quanto segue:

1) la struttura da me scelta e indicata sul buono d'ordine (in un secondo imprecisato momento corretto non si sa da chi nè perchè!), nonchè sul disegno a mie e vostra mani firmato per approvazione, era in ciliegio; me la ritrovo in noce.

2) sono arrivati 4 pensili scolapiatti a ribalta anzichè 2 scolapiatti e 2 pensili normali.

3) le maniglie sono completamente diverse da quelle da me ordinate (ho documentazione fotografica)

4) tutti e 2 I pensili estraibili sono arrivati montati al contrario

5) il piano appoggio è scheggiato sul laterale destro.

6) la fascia di tamponamento delle basi è senza bordo

7) Il pensile sopra colonna frigo ha il laterale di un colore diverso

8) il lavello non ha la distanza dal forno presentata in disegno e da noi richiesta ma non centrata rispetto alle ante inferiori e completamente attaccata alla colonna forno quindi oltre l' aspetto ottico è passibile di qualsiasi minima infiltrazione d' acqua con conseguente gonfiatura dei materiali.

9) I pensili e le basi sono un colabrodo di buchi di cui non si riesce a capire le motivazioni. Siamo stati a ricontrollare nella vostra esposizione ma nulla era tanto brutto.

10) un' anta del carrello estraibile è scheggiata e rigata

Faccio presente che la mia famiglia, composta da 5 persone, è da giovedì sera "fuori di casa" in quanto senza gas, acqua calda e riscaldamento.

Domani l' Italgas dovrebbe provvedere a far ripristinare il contatore. Vi invito pertanto a mettervi in contatto per chiarire come intendete procedere per quanto sopra segnalato e di organizzare in modo di rendere al più presto la cucina usufruibile.

Resto in attesa. Mariella Bruno

Inviato il 3/3 alle 13.11

A distanza di ben 10 giorni dall'inizio del montaggio della cucina da noi ordinata in data 13/11, siamo ancora a sopportare tutti gli incovenienti derivanti da errata consegna pezzi, danni arrecati, pezzi non montati.
Nonostante le ripetute richieste telefoniche e via e mail non abbaimo ancora avuto il piacere di parlare con qualcuno che ci sapesse riferire le vostre intenzioni sugli interventi da effettuare.
Sarrebbe indice di serietà assumenrsi le responsabilità di quanto accaduto, contattare il cliente e dargli una previsione dei tempi di consegna e di ripristino della casa.
Non tutti sono abituati a vivere da baraccati in casa propria!
Sperando sia data riscontro a questa mia, porgo cordiali saluti. Mariella Bruno

Inviato 8/3

Visto il perdurare della vostra inadempienza, considerato di non aver ricevuto alcuna comunicazione ne orale ne scritta per capire come e se intendete procedere al montaggio totale della cucina; considerato che mi è impossibile continuare a fare da magazzino a pezzi che dovranno essere sostituiti e che sono d'intralcio in casa da circa due mesi; considerato che sono due mesi che non abbiamo la possibilità di cucinare in modo decente mancando cappa d'aspirazione, piano lavandino con infiltrazioni per cui è un problema anche lavare la verdura o I piatti, considerato che il forno è praticamente inutilizzabile in quanto la porta è ancora da regolare ed esce fumo appena viene acceso....

Sono a chiedervi di mettere per iscritto le vostre intenzioni e a venirvi a recupere I pezzi da riportare al vostro magazzino. In caso contrario, entro 10 giorni, mi vedrò costretta a recapitarli di persona presso il vostro negozio, accompagnata da testimoni, e rendere pubblica, attraverso tutti I mezzi d'informazione che mi sarà possibile contattare, giornali e tv, sulla "serietà" del vostro modo d'agire.

Attendo risposta. Mariella Bruno

Inviata il 17/4

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Mercatone Uno: acquisto on line

Alla lettera, pubblicata di seguito, premettiamo la nota di precisazione comunicataci dalla stessa sig.ra Francesca: "Oggi ho chiamato il loro numero di assistenza clienti e sono rimasta d'accordo con l'operatore che lunedì mi contatteranno per concordare le modalità di sostituzione del baule. Spero vada tutto a buon fine!"

Buongiorno,
chiedevo un aiuto per quanto riguarda un problema su un acquisto che ho effettuato online. Ho acquistato un baule in legno dal sito Mercatone Uno (221 euro circa) ma con sorpresa quando ho aperto il pacco ho notato parecchi difetti e la chiusura del baule è rotta (come documentano le foto). Ora non so come mi devo comportare, io ho scritto a loro una mail con allegate le foto, nel loro sito è presente la modalità di recesso ma io non intendo avvalermi del recesso ma chiedo la sostituzione con un altro baule uguale o simile. Ho fatto presente che sono disposta anche a recarmi presso le loro sedi per cambiare l'articolo. Mi potete aiutare, come mi consiglaite di muovermi, la mail al mercatone l'ho inviata ieri alle 16:30 circa e non ho ancora ricevuto risposta.

Grazie, Francesca Sartor.

Tele 2: Servizio fantasma

In data 05/02/2008 ho aderito via web alla vostra offerta “TUTTO COMPRESO 7 MEGA VOIP”, come confermato da vostro email, stessa data. Il 07/02/2008 mi inviate un email di conferma della mia richiesta di attivazione linea ADSL. Io sono già cliente Tele2 ADSL dal 2006 e potete risalire al mio rapporto commerciale con voi attraverso il numero di conto riportato qui sopra. Circa una settimana dopo ricevo una vostra lettera, datata 11 Febbraio 2008, nella quale si confermano l’invio del router e del numero provvisorio nell’arco di tempo di un mese.

Lascio trascorrere più di un mese senza avere alcuna vostra notizia, fino a quando il 7 di Aprile, estremamente infastidito dal ritardo, comincio la serie telefonate al vostro Call Center. La richiesta è tutte le volte la stessa, perchè dalla data della mia richiesta di adesione a TUTTO COMPRESO 7 MEGA VOIP non è ancora successo assolutamente nulla.

07/04/2008 operatore Marco; mi conferma esserci un non ben precisato blocco nell’evasione della mia richiesta e che provvede a sbloccare di persona nel corso della telefonata.

12/04/2008 operatore Giovanni; mi riconferma l’esistenza di un blocco nell’evasione della mia richiesta. Si accorge della telefonata effettuata la settimana prima e mi dice che l’operatore precedente avrebbe dovuto già provvedere. Comunque mi conferma che opera personalmente lo sblocco.

18/04/2008 operatrice Francesca; Mi conferma che lo sblocco è stato effettuato nella precedente telefonata, ma non sa spiegarmi perchè Router e numero provvisorio non siano ancora arrivati. Mi consiglia di aspettare ancora una settimana.

26/4/2008 ORE 11.00 operatrice Ilenia; verifica la posizione e mi mette in attesa. Riprende la linea e mi dice che il ritardo è dovuto probabilmente al fatto che io ho l’ADSL con un altro operatore e la fatturazione è stata bloccata, ma non sa spiegare il perchè!!!!

26/04/2008 ORE 12.20 operatore Vito; mi conferma nuovamente che in effetti non è stato fatto ancora nulla perchè non è ancora stato dato l’ok alla portabilità del numero da parte di Telecom Italia. “Ma allora il numero provvisorio che annunciate nella lettera dell’11 Febbraio, a cosa serve?”

Come vedete il quadro è estremamente desolante. Se questo è il modo di promuovere un’azienda e catturare nuovi clienti avete proprio sbagliato approccio e, quantomeno, un cliente l’avete perso di sicuro; state certi che la mia pubblicità per Tele2 verso chiunque mi chieda un parere sarà sicuramente pessima.

Comunque nell’ultima telefonata delle 12.20, sempre tramite operatore, sono riuscito a disdire qualsiasi servizio in essere con voi. A far data da oggi il pagamento RID presso la mia banca in vostro favore verrà interrotto e qualsiasi sospeso, attuale o futuro, sarà oggetto di valutazione prima del saldo. Questo a parziale compensazione del danno economico subìto dalla mancata disattivazione, nei tempi previsti, della linea Telecom, ma soprattutto per il senso di frustrazione e le arrabbiature causati dall’assoluta difformità delle informazioni che un utente riceve dal vostro servizio clienti, senza poter assolutamente capire cosa stia succedendo. Più che un servizio clienti sembra una presa per i fondelli continua che, in sede di giudizio civile, potrebbe anche portare a una richiesta di danni esistenziali, per l’assoluta esasperazione che il vostro inconcludente operato è in grado di generare.

Armando Cardani

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5 maggio 2008

Caro vita nelle piccole isole

Si parla sempre del caro vita nelle città, le differenze tra nord e sud.

Avete mai pensato quanto costa la vita a chi vive nelle piccole isole,
specie se lontane dalla terraferma, dove tutto viene importato, e per ogni
minimo incoveniente bisogna partire.

Gli stipendi sono uguali o inferiori, le aziende sono piccole, non esiste la
contrattazione di II° livello.

Nel caso di Pantelleria i prezzi sono come quelli del centro di Milano, ma
con differenza di scelta e qualità.

Capisco che siamo una minoranza che non fa testo, ma le difficoltà restano ed è dura finire il mese.

Saluti

Pietro Ferrandes

Un isolano