30 giugno 2008

Ennesimi disagi di Trenitalia e proposta provocatoria

Spett.li Associazioni dei consumatori,

rieccomi ancora una volta pronto ad elencarvi tutti i disagi in cui sono incappato per colpa di Trenitalia (e di chi se no). Prima di procedere con l'elencazione dei disagi però permettetemi di ringraziare gli unici che hanno avuto il coraggio di pubblicare quanto da me denunciato: ringrazio il blog www.laparolaalconsumatore.com che ha pubblicato sul suo sito quanto da me inviato in merito non solo ai ritardi, ma anche in merito alle pessime condizioni igieniche dei treni. Vorrei ringraziare per lo stesso motivo il quotidiano "Il territorio", il quale mi ha dedicato ben tre articoli in merito.
Detto questo passiamo all'elencazione giorno per giorno dei disagi subiti dal sottoscritto e da migliaia di altri passeggeri (alle fine della quale lancerò una proposta che spero venga accolta dalle associazioni dei consumatori).
19/05/2008 ore 6,03 da Minturno per Roma
Arrivo a Campoleone con 10 minuti di ritardo
21/05/2008 ore 7,28 da Minturno per Roma
Arrivo a Campoleone con 10 minuti di ritardo (disservizio continuo su questo treno)
22/05/2008 ore 7,28 Minturno per Roma
Arrivo a Campoleone con 10 minuti di ritardo (disservizio continuo su questo treno)
23/05/2008 ore 8,30 da Minturno per Roma
Arrivo a Campoleone con 15 minuti di ritardo (disservizio continuo su questo treno)
23/05/2008 ore 15,10 da Campoleone per Napoli Centrale
Viaggio in piedi fino a Formia causa sovraffollamento del treno (vedi foto sui blog succitati) (disservizio che dura da anni su questo treno, le soluzioni ci sarebbero e sono ovvie)
26/05/2008 ore 14,10 da Campoleone per Sessa Aurunca
Arrivo a Minturno con 20 minuti di ritardo (disservizio continuo, considerando la precedenza quotidiana che è costretto a dare tale treno. Basterebbe invertire l'orario di partenza dei due treni che partono a 5 minuti l'uno dall'altro)
27/05/2008 ore 15,10 da Campoleone per Napoli Centrale
Arrivo a Minturno con 20 minuti di ritardo
28/05/2008 ore 7,28 da Minturno per Roma
Arrivo a Campoleone con 15 minuti di ritardo (disservizio continuo)
28/05/2008 ore 15,10 da Campoleone per Napoli Centrale
Arrivo a Minturno con 15 minuti di ritardo
29/5/2008 ore 15,10 da Campoleone per Napoli Centrale
Arrivo a Minturno con 15 minuti di ritardo
30/05/2008 ore 15,10 da Campoleone per Napoli Centrale
Viaggio in piedi fino a Formia causa sovraffollamento del treno (vedi foto sui blog succitati) (disservizio che dura da anni su questo treno, le soluzioni ci sarebbero e sono ovvie)
03/06/2008 ore 6,03 da Minturno per Roma
Arrivo a Minturno con 10 minuti di ritardo (esattamente come il solito regionale per Formia che arriva sempre con 10 min di ritardo) e a Campoleone con 10 minuti di ritardo
04/06/2008 ore 7,28 da Minturno per Roma
Niente ritardi, ma tre bagni in tutto il treno di cui solo uno agibile, ma senza acqua e in condizioni igieniche pessime
04/06/2008 ore 17,10 da Campoleone per Napoli
Arrivo a Minturno con 20 minuti di ritardo (disservizio continuo su questo treno)
05/06/2008 ore 16,10 da Campoleone per Sessa Aurunca
Arrivo a Minturno con 15 minuti di ritardo (disservizio continuo su questo treno)
09/06/2008 ore 7,28 da Minturno per Roma Termini
Arrivo a Campoleone con 10 minuti di ritardo (disservizio continuo su questo treno)
09/06/2008 ore 17,52 da Campoleone per Caserta
Arriva a Campoleone con 10 minuti di ritardo (non annuciati; questo di non annunciare i ritardi sta diventando un'abitudine..troppo spesso si annunciano i treni senza annunciare il ritardo, se questo non è almeno di 15 minuti. Quando poi si annuncia il ritardo, lo stesso viene "filtrato", anche sui tabelloni, di 5 minuti a scalare..) e arrivo a Formia con 20 minuti di ritardo
10/06/2008 ore 14,10 da Campoleone per Sessa Aurunca
Arrivo a Minturno con 20 minuti di ritardo (disservizio continuo, considerando la precedenza quotidiana che è costretto a dare tale treno. Basterebbe invertire l'orario di partenza dei due treni che partono a 5 minuti l'uno dall'altro)
Per oggi l'elencazione è finita, riprenderà la settimana prossima fino al 30 di giugno (poi andrò in ferie fino a settembre), ma prima permettetemi di lanciare una proposta affinché Trenitalia non la passi sempre liscia, considerato anche che chi dovrebbe difenderci e vigilare (leggi segreteria mobilità Lazio e Regione Lazio) non si è degnato di inviarci mezza risposta alle continue segnalazioni, considerato anche che i vari sindacati oltre a degli scioperi tardivi e inutili non hanno mai fatto una proposta seria e costruttiva.
Ecco perché lancio una proposta volutamente provocatoria:
perchè ogni volta che un pendolare arriva in ritardo al lavoro per colpa di Trenitalia, essendo poi costretto a recuperare quei minuti di ritardo (che, ricordiamolo, ai macchinisti, capotreni e controllori vengono pagati come straordinario) onde evitare che gli venga decurtato sullo stipendio, non facciamo in modo che vengano decurtati dallo stipendio dei cosiddetti dirigenti di Trenitalia e rimborsati ai pendolari che hanno subito il disservizio? Ecco risolto, basterebbe un bel tavolo tra governo e assoconsumatori per firmare una proposta del genere e sono sicuro che i treni arriverebbero puntuali.
Detto questo e sperando che qualcuno faccia qualcosa per tutelarci (io dal canto mio il 1 luglio andrò con tutti gli abbonamenti degli ultimi anni e con tutti i disservizi che ho segnato in questi anni dai carabinieri per una denuncia penale e spero che altri facciano così), porgo i miei più cordiali saluti (ricordando che Trenitalia non si è degnata di rispondermi ancora, ha paura?) e autorizzo la pubblicazione ove fosse possibile e utile.
Prof. Marco Flammini

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19 giugno 2008

Teleriscaldamento a Milano: un affare per A2A

Cara Direzione,

il "teleriscaldamento" è da ritenersi una tecnologia al passo con i tempi, rispondente alle esigenze attuali e future in termini di riduzione dell'inquinamento ambientale.

Quello che non si comprende è il suo eccessivo prezzo unitario di vendita all'utente finale.

Con riferimento alla mozione allegata, presentata dal Consigliere di zona 8, Walter Molinaro, ed approvata dallo stesso Consiglio di zona 8 in data 1° dicembre 2006, rilevo che il costo unitario di vendita di 1 MWh di energia termica, da parte di "AMSA", (gestore del Termovalorizzatore Silla 2 installato a Figino) era quantificato in € 19,43.

Di contro, all'utente finale come il sottoscritto, "AEM E&C" , gestore del teleriscaldamento prima ed "A2A" ora, viene fatturato un prezzo di 4 volte superiore.

Da un'ulteriore indagine sono venuto a conoscenza che la stessa mozione è stata successivamente presentata anche al Consiglio Comunale, dove con sorpresa di tutti, è stata definitivamente bocciata! ( devo dire che non conosco con quali argomentazioni )

Nel frattempo, constatato che "AEM E&C" ed "AMSA", sono entrate a far parte di "A2A", quindi il "teleriscaldamento" viene prodotto direttamente, considerando anche che il Termovalorizzatore è stato abbondantemente ammortizzato già nel 2005, mi chiedevo se, anticipando le normative che entreranno in vigore dal 1 luglio 2008, esistono i presupposti per promuovere un'azione "collettiva di risarcimento" e quali potrebbero essere le probabilità di successo.

Rimango a vostra disposizione per ulteriori ragguagli e nell'attesa di un Vostro gradito riscontro, colgo l'occasione per inviarvi cordiali saluti.

Alberto Giorgi

Allego la mozione del teleriscaldamento

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Consiglio di Zona 8

Milano, 13/11/2006

Oggetto: costi del teleriscaldamento e monitoraggio ambientale

MOZIONE URGENTE

Premesso che:

· nel quartiere Gallaratese, per il riscaldamento, circa 4/5.000 famiglie utilizzano l’acqua surriscaldata proveniente dal termoutilizzatore Silla2, e circa 7/8.000 lo ricevono da impianti che utilizzano il metano.

· Entrambe le soluzioni hanno per gli utenti costi comparabili se si confrontano i risultati delle gestioni condominiali e supercondominiali, come dimostrano i due più grandi supercondomini, il G2 (Centrale di via Mattoni, a metano con cogenerazione) ed il C4 (Centrale di via Ojetti, con acqua surriscaldata da Silla2)

Considerato che:

· Il nuovo termoutilizzatore di Figino è da anni in funzione, ma non è stata ancora installata la centralina di monitoraggio dell’aria all’interno del quartiere Gallaratese (come da impegni presi dall’amministrazione comunale), non sono ancora attivi i filtri denox al camino del nuovo impianto.

· Il Comune di Milano, nonostante gli impegni assunti, non ha definito le condizioni tariffarie, per l’acqua surriscaldata e il teleriscaldamento, ambientalmente compensative per il Gallaratese, garantendo invece all’AEM il monopolio del rapporto con gli utenti.

· L’acqua surriscaldata è un residuo dell’attività di produzione di energia elettrica da incenerimento dei rifiuti, per la quale AMSA riceve incentivazioni dallo Stato (CIP6), che, nel 2005, sono state di ben 203,93 €/MWh di energia elettrica prodotta. Del “residuo” acqua surriscaldata nel 2005 ne sono stati venduti 45.000 MWh, al prezzo di 19,43 €/MWh+IVA del 10%. AEM ce la rivende ad un prezzo di circa quattro volte.

· Grazie a Silla2 in questi anni si è dimezzato il costo medio di smaltimento per kg di rifiuti, e l’investimento dell’impianto di Figino è già stato ammortizzato nell’anno 2005.

· La localizzazione e realizzazione dell’impianto Silla2 non ha prodotto benefici visibili sia ai cittadini del Gallaratese, in termini di compensazione ambientale, sia ai cittadini milanesi che pagano la tariffa rifiuti più elevata: 2,28 €/mq, rispetto alle altre grandi città, ad esempio: Torino, Firenze e Roma.

Il Consiglio di Zona 8:

· richiede l’installazione della centralina di monitoraggio dei fumi e delle polveri all’interno del quartiere Gallaratese per verificare le ricadute ambientali conseguenti all’impianto Silla 2;

· richiede la presenza della Zona 8 e dei suoi rappresentanti all’interno del tavolo tecnico-amministrativo stabilito nel protocollo tra i Comune di Milano e i comuni contermini, per il monitoraggio e controllo dell’impianto di termodistruzione;

· promuove un tavolo di confronto per verificare i costi del riscaldamento e della fornitura di acqua calda per le famiglie del Gallaratese, mettendo in discussione il fatto che AEM aumenta notevolmente il costo di vendita ai cittadini dell’acqua surriscaldata acquistata da AMSA, e lo indicizza al costo del metano, il superamento di questa situazione potrebbe anche permettere l’estensione dell’utilizzo dell’acqua surriscaldata e migliorare il servizio più complessivo offerto ai cittadini.

I Consiglieri della Zona 8:

Valter Molinaro

Approvata in CdiZ 8 venerdì 1 dicembre 2006 con 26 voti favorevoli e 1 astenuto

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Acqua... salata!!!

L'acqua Latina fornisce le utenze di San Felice. Quando ho acquistato la casa ho chiesto, come da norma, lo spostamento del contatore all'esterno da quel momento è partito da zero. 

Dopo poco tempo si è rilevato un volume di utilizzo altissimo ho chiesto l'intevento di loro tecnici che hanno rilevato che a fronte di un errore di settaggio del precedente proprietario l'acqua dell'acquedotto si mischiava a quella dell'innafiamento ho pertanto chiesto che la cifra altissima, migliaia di euro, della fattura fosse almento diminuita  dei costi di depurazione e fognatura e fosse rilevato l'effettivo consumo di acqua potabile.

Il loro servizio assistenza mi ha dato ragione ed ha previsto un controllo su 9 mesi ora mi trovo invece rate da 540 euro e addirittura mi hanno staccato l'acqua in quanto non pagavo in attesa di una loro decisione.

Cosa devo fare? 

Roberto Assogna

12 giugno 2008

Decreto Bersani e liberalizzazioni

Spettabile Associazione,

vi scrivo perchè vorrei delle informazioni sul decreto Bersani 7/2007 in merito alle liberalizzazioni sulla telefonia.
Nel caso specifico mio padre ha provveduto a recedere da un contratto di telefonia fissa dopo 10 mesi circa dalla stipulazione del contratto. Nella fattura di chiusura gli sono state addebitate € 60,00 per spese di chiusura di contratto antecedente la conclusione del contratto.
Il decreto recita: "3. I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facolta' del contraente di recedere dal contratto o di trasferirlo presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati da esigenze tecniche e senza spese non giustificate da costi dell'operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni. Le clausole difformi sono nulle, fatta salva la facolta' degli operatori di adeguare alle disposizioni del presente articolo i rapporti contrattuali gia' stipulati alla data di entrata in vigore del presente decreto entro i successivi sessanta giorni."

Avendo dato una lettura all'art. 1 del Decreto Bersani ero convinta che queste spese non potessero essere più addebitate, però la società mi ha risposto che con il decreto sono state fissate delle spese a forfait e che non sono più dovute le spese di contratto fino alla sua natura scadenza.
Per capire meglio mi hanno fatto l'esempio di un contratto stipulato il
01.01.2008 con scadenza 31.12.2008, nel caso si receda il 30.04.2008, non sono più dovute tariffe stipulate in contratto da maggio a dicembre (es. 19.00 € al mese, per cui da maggio a dicembre € 171,00), ma questa cifra fissa di 60,00.
Vorrei sapere quale sia la corretta interpretazione del testo del decreto.
Grazie per la cortese collaborazione e porgo cordiali saluti.
Stefania Pulitano

Trenitalia taglia, taglia.... la fine sarà come Alitalia?

Lettera inviata anche ai Sindaci di Firenze, Prato, Bologna e alle rispettive Giunte Comunali, alle Associazioni dei Consumatori, a Mi Manda Rai3 e alla Redazione di Report.

All'attenzione: del responsabile rapporti con la clientela, Vincenzo Saccà, del responsabile ufficio reclami, Giovanni Sciarrone

Vi scrivo per segnalare un problema che potenzialmente o effettvamente dal 16 giugno affliggerà i pendolari di Firenze-Prato-Bologna.
Come riportato da ormai molti quotidiani nazionali e locali, vedi ad esempio:
http://lanazione.quotidiano.net/prato/2008/05/27/92085-rivolta_contro_treni_soppressi.shtml
http://firenze.repubblica.it/dettaglio/Venti-intercity-soppressi-in-Toscana-Sciopero-contro-il-taglio-dei-treni/1468665

dal 16 giugno 2008:

- il treno InterCity 578, partenza da Prato alle ore 06:49, sarà soppresso;
- il treno InterCity 709, partenza alle 19:20 da Bologna sarà soppresso;
- il Monaco-Roma EC85, partenza ore 16:34 da Bologna, non raggiungerà né Prato né Firenze, perchè andrà a Rimini.

E tanti tanti tanti altri tagli.

Non è necessario aggiungere altro, sapete già che scriviamo non per chiedere spiegazioni o giustificazioni ben motivate, bensì per chiedere di lasciare a me e ad altre centinaia di persone la possibilità di andare a lavorare. Semplicemente.

Stefano Nannicini ed i Pendolari Firenze-Prato-Bologna

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Onorevole Mattioli: soppressione dei treni in Toscana?

Onorevole Altero Matteoli,

scrivo a lei non solo perchè è ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma anche perchè è Toscano come me e perchè quello che sta per succedere nella nostra regione metterà in ginocchio centinaia di onesti lavoratori.

Lei risiede ancora a Pisa? Io abito a Prato, ed ogni giorno mi sposto con il treno per lavorare a Bologna. Lo faccio sia la mattina che la sera con dei treni Intercity, perchè così tra stazione e stazione impiego solo 45 minuti. Se invece usassi i regionali impiegherei 90 minuti, ma a quel punto piuttosto che pendolarismo dovrei chiamarlo odissea...

Le scrivo, dicevo, per metterla al corrente di una lettera che noi pendolari abbiamo già scritto ieri a tutte le persone che ci leggono in copia. Vorrei la leggesse anche lei, per conoscenza.

Ciò che ho segnalato e che segnalo anche a lei è semplicissimo: in base ad un articolo comparso sulla Nazione di Firenze sabato 24 Maggio, pare che dal 16 giugno saranno soppressi tantissimi Intercity ed Eurostar che collegano Firenze con Bologna, con fermata a Prato.

Non è necessario aggiungere altro, sa già che le scrivo non per chiederle spiegazioni o giustificazioni ben motivate,

bensì per chiederle di lasciare a me e ad altre centinaia di persone la possibilità di andare a lavorare. Semplicemente.

Sono convintissimo che lei come Ministro delle Infrastrutture può fare molto, non servono solo i soldi per migliorare una paese ma anche tanta volontà.

Certo della sua attenzione, grazie per tutto ciò che farà.

Stefano Nannicini ed i Pendolari Firenze-Prato-Bologna

Ecco di seguito la lettera

Prato, 26 Maggio 2008

i Pendolari Firenze-Prato-Bologna

Alla cort.se att.ne:

dell’Assessore alla mobilità e trasporti della Regione Emilia-Romagna, Alfredo Peri, assmobilita@regione.emilia-romagna.it

dell’Assessore al territorio e alle infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, riccardo.conti@regione.toscana.it

del Sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, sindaco@comune.fi.it

del Sindaco di Bologna, Sergio Gaetano Cofferati, Sindaco@comune.bologna.it

del Presidente della Presidente della Giunta Regionale Toscana, Claudio Martini, claudiomartini@regione.toscana.it

del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, segreteriapresidente@regione.emiliaromagna.it

dell’Amministratore Delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano

del Presidente di Trenitalia Luigi Lenci

Gent.li Sig.ri,

Le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna seguono da anni una politica volta ad incentivare il pendolarismo ferroviario e a migliorare i servizi per i pendolari stessi al fine di raggiungere livelli quantitativi di viaggiatori e standard qualitativi in linea con i più avanzati paesi europei.

Poca attenzione è stata tuttavia posta ad un problema di mobilità interregionale tra Toscana ed Emilia-Romagna (e viceversa) che complessivamente coinvolge circa 600 persone. La mobilità interregionale, almeno sulla tratta tra Firenze e Bologna, è sostanzialmente affidata a treni ES e intercity che spesso non vanno incontro alle esigenze di mobilità dei pendolari, sia in termini di orario, che di stazioni di partenza, che di comodità e facilità di utilizzo dei servizi stessi disponibili.

In particolare negli ultimi due anni vari rincari hanno ulteriormente penalizzato questa categoria di viaggiatori.

In termini pratici la linea Firenze-Bologna è servita da treni Eurostar (ES) che i pendolari possono utilizzare con un abbonamento intercity e vidimando un tagliando (ticket ammissione) per ogni singola corsa del costo (fino a poco tempo fa) di 1 euro a tratta. Tale ticket non dà diritto al posto a sedere. L’abbonamento intercity è aumentato da 98 a 108 euro all’inizio del 2007, mentre dall’inizio del 2008 il costo del ticket di ammissione è raddoppiato, passando da 1 a 2 euro (100% di aumento). In una lettura più complessiva ma attinente alla realtà dei pendolari, circa 20 viaggi mensili (40 ticket complessivi) corrispondono ad un aumento dei costi di circa 40 euro (da 40 a 80 euro ogni mese). In sostanza il costo complessivo per la mobilità è passato da 138 euro (98 euro abbonamento base intercity + 40 euro ticket ammissione ES) nel 2006 a 188 euro (108 euro abbonamento base intercity + 80 euro ticket ammissione) nel 2008. Il rincaro reale è del 36% rispetto al 2006 e del 27% rispetto al 2007.

La tabella seguente riassume le variazioni ed i rincari.

Anno 2006

  • Abbonamento base intercity 98€
  • Ticket ammissione ES (circa 20 viaggi mensili) 40€
  • Totale 138€

Anno 2007

  • Abbonamento base intercity 108€
  • Ticket ammissione ES (circa 20 viaggi mensili) 40€
  • Totale 148€

Anno 2008

  • Abbonamento base intercity 108€
  • Ticket ammissione ES (circa 20 viaggi mensili) 80€
  • Totale 148€ 188€ +36% dal 2006 +27% dal 2007

Questi aumenti non sono stati compensati dall’introduzione di alcun servizio aggiuntivo o dal miglioramento delle condizioni esistenti: identica durata del percorso, nessun rimborso previsto per ritardi come avviene in certi casi per i viaggiatori occasionali. Molti treni intercity che prima fermavano a Santa Maria Novella sono adesso dislocati sulle stazioni di Campo di Marte e/o Rifredi. Alcuni treni (treno OK) non sono più in servizio, i treni notturni, nella fascia orario dopo le 22:20 pur fermando alle stazioni di Rifredi e Campo Marte non consentono servizio viaggiatori per i pendolari.

Si fa sempre un gran parlare di miglioramento di servizi di mobilità alternativi alle autovetture e di un’alta velocità che dovrebbe ancora più avvicinare le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna e i due capoluoghi Firenze e Bologna, visti nell’ottica di una grande area metropolitana. La realtà appare diversa dagli auspici e dai desideri. Inoltre come riportato dal quotidiano la Nazione del giorno 24 Maggio (vedi scannerizzazione allegata ) con l'orario estivo (in vigore dal 16 giugno) Trenitalia sta pensando di abbattere una scure sui treni EuroStar e Intercity anche nella fascia comunemente utilizzata dai pendolari. Sembra saranno tagliati i treni e/o soppresse le fermate a Prato-Firenze dei seguenti:

-EC 84,85,

-EuroNight 366, 369

-IC 700, 709, 587, 588, 593, 578, 599, 577, 596

-ES 9427, 943, 9430, 9442

Oltretutto, per i pendolari che la sera da Bologna centrale tornano a Prato centrale, risulterebbe un servizio migliore se tra l'InterCity delle 17:20 e quello delle 19:20 si potesse prevedere: o un un treno InterCity in più, circa alle 18:20, o una fermata aggiuntiva a Prato centrale da parte di uno dei numerosi Eurostar che vanno a Firenze.

Per cercare di far fronte a queste carenze ed affrontare i problemi legati ad un tipo di pendolarismo (interregionale) attualmente non sufficientemente rappresentato e tutelato da istituzioni ed azienda Trenitalia, i Pendolari della tratta Firenze-Prato-Bologna propongono un incontro tra autorità Regionali ai trasporti, vertici Trenitalia e pendolari per discutere circa gli aspetti essenziali e cercare di trovare una soluzione che venga realmente incontro alle esigenze dei viaggiatori pendolari e non solo al bilancio di Trenitalia.

Distinti saluti

5 giugno 2008

Moby Line: aumento dei prezzi ingiustificato

Non so esattamente se questa è la sede giusta. Vorrei solo segnalare che la Moby Line ha aumentato i prezzi in maniera vertiginosa e mi piacerebbe sapere la ragione. Mi spiego meglio. Siamo soliti prenotare le nostre vacanze all'Elba sempre nello stesso periodo dal 16 luglio al 1 agosto. In maggio prenotiamo sempre il traghetto da Piombino per 2 persone e un'auto fino a 5 m quindi non cambia niente. Nel maggio del 2006 ho speso 59,70 €, nel maggio 2007 89,50 e nel maggio 2008 137,80. Come si può notare vi è stato prima un aumemto del 45%, poi un aumento del 59%, in pratica in due anni la tariffa è aumentata di oltre il 130%. E' normale? Grazie.

Rosa C.

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4 giugno 2008

Maggiore tutela dei minori nelle programmazioni televisive

Gent.mi

Vorrei segnalare un fatto che mi ha lasciato alquanto perplessa.

Sabato pomeriggio su italia 1 alle ore 14,00 circa c'è stata la prima visione di un film a bollino verde quindi  visione senza adulto, ma la storia da storiella per bambini-adolescenti è risultata una storia d'amore per lesbiche.

Ora io non ho niente in contrario, ma far vedere alle 14,00 un film del genere a dei minori beh, va contro ogni etica educativa (sono sicura che la tv non sia educativa) e morale, e dà solo confusione a ragazzi in formazione sessule, ma sopratutto il danno sta che molti la realtà la confondono con la tv e ne seguono le tendenze proposte; non era un film adatto per quell'orario.

Per quanto ne so, Berlusconi non è a favore dell'omosessualità, mi chiedo come sia potuto andare in onda, ed addirittura la ex-miss Carfagna non dà l'ok per il gaypride, allora cos'è questa controtendenza?

Mi chiedo anche come mai l'associazione che si occupa del controllo televisivo per la tutela del minore che ha proposto lo spostamento dal palinsesto Tv del programma "Lucignolo" da prima a seconda serata, non si sia accorta di quel film?

Grazie infinite per l'attenzione.

Federica B.

Bracciano (Rm)

Telecom-TIM: la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra

La Tim ha inviato presso la nostra piccola impresa un truffatore mascherato da venditore che ci ha fatto firmare un contratto di telefonia mobile aziendale senza spiegare bene le clausole, trattenendo il piano tariffario che doveva allegare e spacciando lo stesso contratto per un servizio che doveva allacciarsi, formando pacchetto unico, con la linea di telefonia fissa.

All'arrivo della prima bolletta si è scoperto invece che:

  1. il tipo di contratto (e relativi costi)non era quello da noi firmato;
  2. il contratto di telefonia mobile non aveva nulla a che fare con quello di telefonia fissa;
  3. le concessioni governative non erano quelle che credevamo.

A questo si aggiunga che uno dei telefonini si è subito guastato e che per restituirlo dobbiamo pagare 190 euro.

Possibile che in questo nostro paese ogni volta che ti rilassi un secondo qualcuno ne approfitta per cercare di abusare della tua virtù?

Aiuto!

Vorrei, a questo punto, riassumere un po' meglio l'accaduto:

la nostra neonata piccola impresa ha avuto molte difficoltà nell'allaccio della linea di telefonia fissa ADSL, con tutti i problemi connessi alla mancanza di un numero fisso, del fax e della rete Internet e le difficoltà sul lavoro che ne conseguono. La Telecom, infatti, ha impiegato quasi cinque mesi a fornire i servizi richiesti.

In questa situazione si è presentato alla nostra porta un sub-agente della TIM (dunque telefonia mobile) che ha millantato la possibilità di un aiuto nel velocizzare la pratica della linea fissa in cambio della sottoscrizione di un contratto di telefonia mobile comprendente quattro sim aziendali e telefonini relativi che - ci ha fatto credere - formasse un pacchetto unico con i servizi di telefonia fissa già richiesti.

Ovviamente il tizio in questione è sparito, il telefono fisso è arrivato coi suoi tempi, ed i contratti erano due, separati e con distinte bollette.

Ancora di più, il sub-agente ha omesso di allegare il piano tariffario al contratto stesso, ci ha fornito recapiti falsi e, beffa delle beffe, ha attivato un profilo tariffario differente da quello richiesto: se non è truffa questa!

Ora ci troviamo con quattro cellulari con tariffe che non fanno al caso nostro e una penale nel caso volessimo recedere anticipatamente di circa 800,00 euro.

Giuidicate voi.

Arch. Leonardo Iannotta

3 giugno 2008

Fastweb?............. e io pago!

Vi scrivo per segnalarvi un disguido che mi è capitato con la linea ADSL fornitami da FASTWEB s.p.a Avevo già avuto priblemi qualche mese fa perchè navigavo a bassa banda e dopo il reclamo me l'hanno sistemata a 2MB (con un contratto di fastweb 6MB); ed ultimamente mi trovo a navigare alla velocità ridicola di 500KB. La cosa mi dà da pensare, siccome il mese scorso ho modificato il contratto togliendo una opzione sul conto (Sconto del 50% sulle telefonate ai cellulari) e ho aderito ad una nuova offerta che prevedeva lo stesso piano precedente, con l’unica differenza di circa 4euro in meno al mese.

Ora la cosa che mi chiedo è : come mai la prima volta Fastweb è intervenuta sulla linea sistemandola a 2MB e ora mi viene risposto che non possono intervenire senza dare plausibili spiegazioni ?

Come mai la prima volta mi è stato mandato un tecnico a casa per il controllo linea e ora non mi possono mandare nessuno ?

Che ci stanno da fare tecnici fastweb stipendiati se ad un bisogno simile non si muovono ?

In attesa di un vostro riscontro Vi porgo distinti saluti.

Stefano Pietranera

Volevo anche segnalarvi in aggiunta a quello che già vi ho detto che in molti casi, telefonando al centro assistenza fastweb (192193), le risposte venivano date in modo molto apporossimativo e nessuno sapeva darmi una corretta spiegazione sulla causa del disservizio e, siccome per loro questo disagio non è riparabile, al posto di venirmi incontro cercando di aiutarmi, mi rispondevano dicendomi che potevo benissimo tornarne con il mio gestore precedente. Non credo che per un servizio che io pago ben 35 euro al mese (una delle ADSL più costose in circolazione) questa sia una cosa accettabile.

Stefano Pietranera

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(Dis)informazione sulle offerte TIM

Gentili signori,
vi spiego brevemente e in ordine strettamente cronologico la questione:

- giorno 14 maggio ore 20.30 circa: durante un'estenuante attesa all'areoporto di Brindisi, particolare importante solo per spiegare la mia impossibilità di accedere al sito della TIM, decido di chiamare il 119 per attivare qualche offerta che mi permettesse di fare qualche chiamata in una maniera più conveniente. Dopo aver parlato con un paio di operatori piuttosto suscettibili alle mie continue richieste di spiegazione, la terza mi attiva la MAXI DAY 1 GIORNO, assicurandomi esplicitamente ed in maniera assolutamente chiara che l'offerta in questione aveva una durata di 24 ore e rispondendo a mie precise domande mi dice che non sarebbe scaduta a mezzanotte.

- giorno 15 maggio: il mio traffico ha un'impennata soprattutto di chiamate di lunga durata verso TIM fino alle ore 20.

- giorno 16 maggio: richiedo attraverso sms il mio credito e rimango sconcertato nel constatare di aver speso più di 20 euro in soli due giorni; chiamo al 119 e dopo un'operatrice piuttosto incerta su tutto o quasi alla seconda chiamata parlo con un suo collega più esperto il quale mi spiega il "mio" errore, ovvero aver fatto chiamate dopo le 24 del 14 maggio, e mi suggerisce per qualsiasi reclamo di mandare un fax al 800600119 spiegando l'oggetto dello stesso e allegando fotocopia del documento di riconoscimento e codice fiscale.

- giorno 19 maggio ore ore 10.40: mando un fax al numero suggeritomi spiegando le motivazioni che dopo andrò ad esporre, completo di tutto ciò che mi era stato indicato.

- giorno 21 maggio ore 10 circa: chiamo al 119 chiedendo a che punto fosse il mio reclamo; mi viene detto che in quel momento lo stavano analizzando e che sarei stato contattato telefonicamente - giorno 21 maggio ore 14.13: ricevo una chiamata dal numero 11900000 a cui purtroppo, come del resto capita spesso a chi non vive in completa simbiosi con il telefonino, non rispondo. Preciso di non aver risposto non avendo visto il numero chiamante, ma semplicemente perchè lontano dal mezzo.

- giorno 22 maggio ore 13 circa: dopo essere quasi del tutto svanita la sicurezza di essere ricontatto da tale ufficio marketing della TIM, ricontatto il 119; mi viene detto che la pratica è stata ormai archiviata, che chiaramente non sarei stato più ricontattato e che non avevo altra strada per fare reclamo se non fare un altro fax, che comunque sarebbe risultato inutile.

Qui finisce la mia avventura. Come avevo spiegato nel fax mandato alla TIM, pur conscio del fatto che ogni buon consumatore dovrebbe per suo conto informarsi di ogni più piccola postilla e sfaccettatura onde evitare fregature, mi fa rabbia che di persone mal formate o semplicemente pigre non risponda nessuno. Spiego meglio; come si potrebbe intuire dalla cronologia dei fatti, sarebbe stato stupido attivare un'offerta del genere solo 3 ore prima della sua scandenza e soprattutto sarebbe stato inusuale che proprio nelle 24 successive a tale attivazione dalla mia utenza partissero cosi tante chiamate in completa antitesi all'uso normale fin lì avuto. Non so se in termini giuridici o commerciali queste tesi valgono, ma comunque resta da parte di noi clienti l'impossibilità di lamentarsi di eventuali operatori maldestri per via della loro impossibile individuazione e dell'ancor più illogica mancanza di referenti e responsabili diretti. A parte tutto questo poi, oltre al danno la beffa; dopo un solo tentativo la pratica viene chiusa e tanti auguri a chi si è preso pure la briga di fare un fax.
Sperando nella vostra comprensione e di essere nei limiti per continuare il mio reclamo, vi ringrazio per l'attenzione e cordialmente vi saluto. Aspetto vostre indicazioni.

Andrea Laterza

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