31 agosto 2009

Trenitalia: Napoli-Roma 53 €: furto autorizzato!

24 Agosto 2009, Lunedì.

Come ogni Lunedì da tre anni, arrivo alla stazione di Napoli Centrale per salire sul treno 9430 delle 6,54 ed arrivare a lavoro, a Roma. Salgo sul treno, prendo il biglietto per controllare la carrozza e il posto assegnatomi, ma mi accorgo di un errore... l'ora di partenza è alle 7,54 invece che alle 6,54. Si tratta di due Eurostar Freccia Rossa Alta velocità (da alcuni mesi, in precedenza erano dei semplici Eurostar, con conseguente aumento di prezzo). Il treno è in partenza, semivuoto, che fare? Scendere e arrivare molto in ritardo a lavoro o restare e sperare nel buon senso del controllore? Decido di restare. Purtroppo però il buon senso non ha prevalso ed io ho sborsato altri 14€. Tutto regolare, tutto perfetto. Il controllore ha solo applicato le regole... ma sono regole giuste? E' giusto approfittare così di una semplice distrazione o di un contrattempo che potrebbe costringere un viaggiatore a dover cambiare treno all'ultimo momento? A me sembra solo un furto autorizzato, con aggravante, se il treno è semivuoto... senza contare quello a cui Trenitalia sottopone i viaggiatori: continui ritardi, treni soppressi, condizioni igieniche pietose, aria condizionata non funzionante, viaggiatori accalcati, bagni sporchi o rotti... e chi più ne ha più ne metta, cose note e "normali"... PURTROPPO!

Marinella Gargiulo

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28 agosto 2009

Ultima chiamata per le Alitalia

Colgo l'occasione per segnalare agli eventuali interessati (e ritardatari!) che lunedì 31 agosto è il termine ultimo per aderire all'offerta del Ministero dell'Economia per chi possiede obbligazioni e/o azioni Alitalia: una breve nota nella mia pagina web www.beppescienza.it riassume la situazione.

Beppe Scienza
Dipartimento di Matematica
via Carlo Alberto 10
10123 Torino
tel. 011-670-2906
fax 011-670-2878

FESTA DEL LIBRO DI MONTEREGGIO (MS)
Alla fine di questa settimana si terrà la sesta Festa del Libro di Montereggio di Mulazzo (provincia di Massa, a nord della Spezia e vicino a Pontremoli) nel corso della quale e precisamente sabato 29 agosto 2009 alle ore 18 presenterò la nuova edizione de "Il risparmio tradito" con la guida "Come salvare i propri soldi".
Si veda in particolare http://www.montereggio.it/fdl2009/5.htm e in generale la mia pagina web presso il Dipartimento di Matematica dall'indirizzo www.beppescienza.it per maggiori informazioni sul libro e sulla manifestazione di Montereggio, ovviamente aperta al pubblico.

Beppe Scienza

IL digitale terrestre a 30 km da Torino non funziona!

 

Cogliamo l'occasione che ci è data dalla segnalazione sotto riportata per comunicarVi che sul nostro sito nell'area "Comunicazione e telecomunicazioni" abbiamo pubblicato un approfondimento che riguarda proprio le comunicazioni  elettroniche e la TV digitale.

La Redazione

 

Salve,

con la presente volevo segnalarVi una situazione incresciosa che si protrae da diciotto mesi ormai. Vivo a Cavagnolo, nella provincia est di Torino, a 30 chilometri dal capoluogo regionale e a 15 chilometri da Chivasso.

Ho acquistato un decoder Digitale Terrestre nell'estate del 2005, dopo essermi trasferito in un'abitazione - via Don Bosco, per la precisione - in cui la ricezione del segnale RAI attraverso i canali analogici non è possibile. Fino all'inizio dello scorso anno, tutta ha funzionato correttamente, pur ricevendo il segnale RAI dalla Regione Lombardia e non potendo, ahimè, seguire il TG Regionale del Piemonte. Dalla primavera 2008 il segnale RAI è completamente sparito.

Dopo diverse segnalazioni alla RAI e i sopralluoghi dei tecnici, mi sento rispondere che la ricezione del segnale RAI non è più possibile: un'emittente privata del Novarese oscurerebbe il segnale di provenienza dalla Lombardia. Ora: non ricevendo la RAI dal Piemonte - senza sapere perché - e non potendola più ricevere dalla Lombardia - sapendo il perché ma non comprendendone la motivazione -, mi domando: che devo fare?!

Leggo, dai manifesti pubblicitari che stanno comparendo nelle città e sui giornali della mia Regione, che dal 24 settembre 2009 il Piemonte passerà al Digitale Terrestre. Mi dico: "Finalmente!", fiducioso che possano cambiare le cose e possa tornare a ricevere i canali RAI. Invece, a sentire ciò che mi è stato riferito dai centralinisti del numero verde 800 022000 in data odierna (25/08/09), il segnale non verrà esteso al mio Comune....

Mi chiedo, ora, se questa situazione di discriminazione degli utenti non sia ai limiti del paradosso...

Mi auguro di ricevere in tempi brevi rassicurazioni in merito all'estensione del servizio e alla copertura della mia zona di residenza del segnale del Digitale Terrestre. Nel frattempo, mi riservo di informare del disservizio che sto patendo e che altri cittadini come me stanno subendo, gli organismi di governo regionale competenti e le associazioni di categoria a tutela dei consumatori.

Cordiali saluti,

a disposizione.

Emiliano Rozzino

27 agosto 2009

Contratti impossibile con la H3G S.p.A.

Al sig. Roberto, come a tutti gli utenti che hanno subito disservizi con le società telefoniche, forniamo le procedure corrette di reclamo e le modalità operative per l'eventuale conciliazione diretta tra l'ACU (a cui l'utente dà formale delega scritta) e, in questo caso, l'H3G.

La Redazione

Vi autorizzo a pubblicare la storia che segue.

Un particolare che non ho evidenziato nel racconto è l'assurdità di avermi riattivato la linea dal 07/04/2009 (senza avvertirmi, per cui non l'ho mai potuta usare), dopo che era stata sospesa il 07/03/2009 e che hanno ricevuto la mia comunicazione di disdetta del contratto il 10/03/2009.....semplicemente assurdo.

Vi ringrazio per l'attenzione che mi avete rivolto.

Cordiali saluti.

Roberto Pettenò

All’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Alla Trasmissione televisiva “Striscia la notizia”, Alla Trasmissione televisiva “Mi manda Rai tre”, A Varie Associazioni per la difesa del consumatore

E, p.c. alla H3G SPA

Vi invio il racconto di quanto accadutomi con la società H3G spa nella speranza che a qualcuno possa interessare o che mi possa aiutare.

Espongo i fatti che, naturalmente, sono tutti ben documentati:

24/09/2008: Mi reco presso una Agenzia H3G spa e sottoscrivo un contratto “Tre dati plus”. In quella sede mi fu fatto compilare uno stampato in cui io riportai correttamente i dati del mio conto corrente per effettuare i pagamenti tramite addebito in conto corrente (RID).

07/11/2008: Mi arriva la prima fattura relativa al periodo dal 24/09/08 al 30/11/08, con la dicitura “pagamento con bollettino postale” e l’avviso che non è un metodo di pagamento tra quelli contrattualmente validi. Penso che si tratti di un disguido relativo alla prima fattura e mi limito a provvedere al pagamento tramite bollettino postale.

23/01/2009: Mi arriva la seconda fattura relativa al periodo dal 01/12/08 al 31/01/2009 e con scadenza 14/01/09 (quindi già scaduta). Anche in questa fattura viene riportato quanto scritto nella precedente. Mi reco quindi immediatamente presso la mia banca per effettuare personalmente la richiesta di addebito in conto corrente con i dati che avevo trovato allegati alla fattura.

28/01/2009: Provvedo a pagare la seconda fattura e invio tramite fax ai numeri della H3G spa 0659556753 e 800179600 copia della richiesta di addebito in conto corrente fatta direttamente dalla mia banca, copia di un documento d’identità e copia delle ricevute di pagamento delle prime 2 fatture.

02/03/2009: In questo giorno ho la spiacevolissima sorpresa di non riuscire più a collegarmi ad internet e sentito il 133 vengo a conoscenza che la linea è stata sospesa per errata modalità di pagamento. Dopo aver raccontato tutta la storia, mi viene consigliato di inviare nuovamente RID e documento d’identità ai soliti numeri telefonici.

03/03/2009: Come consigliato invio nuovamente tutta la documentazione.

05/03/2009: Non ricevendo dalla H3G spa alcuna risposta e avendo la necessità di collegarmi ad internet ad alta velocità, mi reco nuovamente presso la mia banca per capire cosa cavolo fosse successo e li mi dicono (dopo aver controllato l’esattezza dei dati che avevano inserito) che per loro era tutto regolare e che non capivano perché la H3G SPA avesse respinto la RID. Preso dalla disperazione perché non avevo idee di come uscire da questa situazione (preciso che io per motivi personali ho assolutamente bisogno del collegamento ad internet e chiamando il 133 sapevano solo dirmi che la linea era sospesa per modalità errata di pagamento), invio subito per raccomandata con ricevuta di ritorno la richiesta di risoluzione del contratto con l’idea di farne un altro visto che questo era nato male.

06/03/2009: Mi reco in Agenzia per restituire la chiavetta USB, ma non viene ritirata in quanto l’ operatore mi dice che la linea risulta “sospesa” e finchè non è cessata la chiavetta non può essere ritirata e mi dice di ripassare dopo un po’ di giorni.

09/03/2009: Provo a recarmi presso una Agenzia diversa dalla precedente per vedere se avevano qualche idea su cosa potesse essere successo ma anche in questa sede non riescono a darmi alcuna spiegazione, però aggiungono che se facevo un altro contratto con loro non avrei avuto problemi. Faccio quindi un altro contratto questa volta a nome di mia moglie, notando che, diversamente da quanto avvenuto nella precedente agenzia, la richiesta dell’addebito in conto corrente mi è stata fatta facendo la lettura direttamente dal mio bancomat, il che mi ha reso più fiducioso. Chiedo pure se potevo restituire la chiavetta precedente, ma mi dicono che devo andare dall’Agenzia dove mi è stata consegnata.

10/03/2009: Mi reco presso la prima Agenzia per restituire la chiavetta, ma mi viene ripetuto quanto detto in data 06/03/2009.

13/03/2009: Mi arriva la terza fattura relativa al periodo dal 01/02/09 al 31/03/09 e sperando sia l’ultima, provvedo a pagarla regolarmente pur avendo qualche perplessità sul pagarla per intero, visto che la linea mi è stata sospesa dal 02/03/2009 e da quel giorno non ho più potuto accedere ad internet tramite la chiavetta USB che mi era stata fornita in comodato d’uso, ma ho dovuto farlo rispolverando il vecchio modem analogico a 58 kb e collegandomi tramite rete telefonica.

16/03/2009: Mi reco nuovamente per tentare di restituire la chiavetta ma ricevo sempre la medesima risposta.

19/03/2009: Mi arriva una lettera dalla H3G spa in cui mi viene detto che hanno tentato invano di contattarmi e mi viene richiesto di fornire un recapito alternativo……..al che rimango allibito perché nel fax che ho inviato il 03/03/2009 avevo fornito tutti i recapiti di cui sono in possesso e cioè: telefono di casa, telefono dell’Ufficio, Cellulare, e-mail di casa e e-mail dell’Ufficio. Comunque sia provvedo ad inviare un altro fax con i recapiti già comunicati.

02/04/2009: Mi contatta al cellulare una operatrice della H3G spa la quale mi dice di restituire la chiavetta in Agenzia e di inviare via fax modulo di restituzione della chiavetta, copia del contratto, copia della disdetta inviata con raccomandata RR e copia di un documento d’identità. Io faccio presente che in agenzia non mi lasciano riconsegnare la chiavetta perché la linea risulta “sospesa” e non “cessata”….lei mi risponde “impossibile”….io tento di dirle di quale agenzia si tratta in modo che la contatti lei, ma lei mi risponde che non può contattare le agenzie e di riprovare a consegnarla.

03/04/2009: Mi reco in agenzia e racconto all’Agente della telefonata…….incredibile, senza nemmeno controllare al pc se la linea fosse cessata o sospesa, mi risponde….”beh se ti hanno chiamato direttamente quelli della TRE allora si, la puoi riconsegnare”…..cose da pazzi. Comunque riesco finalmente a riconsegnarla e ad avere questo benedetto modulo da inviare insieme al resto dei documenti richiestomi.

06/04/2009: Invio, come mi era stato richiesto, modulo di restituzione della chiavetta, copia del contratto, copia della disdetta inviata con raccomandata RR e copia di un documento d’identità.

08/05/2009: Mi arrivano contemporaneamente 2 fatture una con il vecchio contratto a nome mio (periodo dal 01/04/09 al 31/05/09) e una con il nuovo contratto a nome di mia moglie (periodo dal 09/03/09 al 31/05/09) entrambe con il bollettino postale (purtroppo anche quella del nuovo contratto). Ovviamente (almeno per me ma non per la H3G spa) pago quella del secondo contratto ma non quella del primo e mi reco presso la seconda Agenzia per avere delucidazioni circa questa modalità errata di pagamento anche per il secondo contratto. Per fortuna questa volta l’agenzia si è incaricata direttamente di chiedere spiegazioni alla H3G spa e la risposta è stata che si trattava di un loro errore (H3G spa), però per sicurezza mi fecero inviare nuovamente copia della richiesta di addebito in conto corrente e copia di un documento d’identità ai consueti numeri di fax.

18/05/2009: Invio al servizio clienti della H3G spa e per conoscenza al Direttore di H3G spa (R.D.) una e-mail raccontando tutta questa storia e la mia intenzione di non pagare la fattura relativa al primo contratto relativa ad un periodo in cui la linea mi era stata sospesa.

Nella stessa giornata mi arriva una e-mail dal servizio clienti con scritto: “Gentile Sig. Pattenò (mi chiamo Pettenò, ma non importa), in riferimento alla sua mail del 18/05/2009 inviata anche all'indirizzo mail, la informiamo che la sua segnalazione e’ stata presa in carico dal reparto di competenza da cui ricevera’ quanto prima le informazioni richieste. Le precisiamo che e’ sempre attiva la casella mail servizioclienti@tre.it a cui puo' scrivere per richieste di informazioni o chiarimenti sui nostri prodotti o servizi. Siamo a disposizione per eventuali comunicazioni al numero 133 o all'indirizzo e-mail Servizioclienti@tre.it Cordiali saluti, M. Servizio Clienti 3 tre.it Numero identificativo: xxx.”

08/07/2009: Mi arriva la seconda fattura del contratto fatto con il nome di mia moglie e…….evvivaaaaaaa….”Addebito su C/C”….finalmente è andato a buon fine e questo prova che l’errore era effettivamente della H3G come mi era stato detto dall’operatore, in quanto con le stesse coordinate bancarie che avevo comunicato per il primo contratto a nome mio, questa volta il secondo contratto a nome di mia moglie è andato a buon fine (anche se al secondo tentativo). A questo punto, non avendo più avuto notizie del primo contratto ed essendo riuscito ad avere l’addebito sul mio conto corrente (cointestato con mia moglie) del secondo contratto, penso di aver risolto tutti i problemi che ho avuto con la TRE e quasi, quasi pagare quella fattura che era rimasta in sospeso. Purtroppo la gioia dura un solo giorno in quanto……….

09/07/2009: Mi arriva una fattura relativa al primo contratto di ben 189,65 euro (preciso che dall’e-mail ricevuta il 18/05/2009, in cui mi avevano scritto che “ricevera’ quanto prima le informazioni richieste”, non ho più ricevuto nulla). Rimango allibito e ovviamente (ma sempre e solo per me e non per la H3G) non pago nemmeno questa fattura. Nella stessa giornata invio un’altra e-mail al servizio clienti della H3G spa e per conoscenza al Direttore di H3G spa (R. D.) aggiungendo, rispetto alla precedente del 18/05, il racconto di questi ultimi accadimenti

10/07/2009: Mi arriva una e-mail dal servizio clienti uguale a quella del 18/05 in cui varia solo il numero di identificativo e il nome dell’operatrice (a questo punto mi rendo conto che sono delle risposte semi-automatiche).

07/08/2009: Mi arriva una e-mail dall’indirizzo ServizioClienti in cui una gentile Sig.ra F. mi scrive che loro hanno fatto tutto il possibile per fare l’addebito in conto corrente senza riuscirci e che per certi motivi la sospensione può avvenire anche senza preavviso. Continua poi dicendomi che a fronte della restituzione del terminale verrà emessa una nota di credito da 130,00 euro per cui l’insoluto si riduce ad euro 128,40 (le due fatture insolute meno la nota di credito).

Dal 08/08/2009 al 10/08/2009: Invio 2 e-mail al ServizioClienti in cui cerco di far valere le mie ragioni e ne ricevo altrettante (sempre dalla Sig.ra F.) che invece le diniegano (però se non altro finalmente c’è una persona che entra nel merito della questione e con cui confrontarsi). In particolare, nell’ultima e-mail che ho ricevuto, si evince che i dati da me comunicati forse erano anche giusti, ma che la mia banca gli aveva in ogni caso negato la RID (quando ero stato in banca mi avevano detto l’esatto contrario). Io rispondo che se così fosse dovrei pagare la H3G e chiedere risarcimento alla mia banca, ma visto che la mia banca dice che il problema è della H3G, anche questa strada non risulta percorribile.

19/08/2009: Mi arriva una raccomandata con ricevuta di ritorno che ha come oggetto “ULTIMO SOLLECITO” e in cui si esige il pagamento di 258,40 euro entro 10 giorni dal ricevimento della medesima. Anche questa volta noto che ci sono delle incongurenze colossali che faccio notare al ServizioClienti inviando una e-mail contenente il seguente testo:

“Gent.le Sig.ra F., avevo detto che non l'avrei più disturbata ma oggi mi è arrivata una vostra raccomandata A/R (vedi allegato) che mi lascia alquanto perplesso.

Innanzitutto l'oggetto: "Ultimo sollecito".....sarebbe stato più corretto scrivere "primo ed ultimo" visto che è l'unico sollecito che mi è arrivato.

Poi la lettera comincia con "Come da precedente comunicazione.....omissis....."....quale precedente comunicazione ?????

Poi dice che a causa del mancato pagamento di alcune fatture per euro 258,40, si è provveduto a disattivarmi l'utenza..........affermazione a dir poco incredibile visto che:

1) Lei nell'e-mail del 10/08/2009 mi ha scritto che la linea è stata disattivata definitivamente il 21/04/2009 (per me lo era già dal 2 marzo visto che da quella data mi era stata sospesa e non sono mai stato avvertito che dal 7 aprile era stata riattivata);

2) Le due fatture insolute di cui trattasi, avevano scadenza il 15/05/2009 e 15/07/2009.

Mi chiedo come si possa disattivare una linea il 21/04/2009 (come Lei mi ha detto) a causa del mancato pagamento di una fattura che scade il 15/05/2009 e di un'altra che a quella data non era ancora stata emessa (data emissione 15/06/09) come mi viene detto nella comunicazione testè arrivatami.

Per ultimo non si fa nessun riferimento alla nota di credito a cui Lei mi aveva accennato, per cui sembra che il sig. Luciano Lentini esiga il pagamento di tutti i 258,40 euro.

Beh mi permetta di commentare con un "ironico" complimenti per la chiarezza e l'organizzazione, che non è a Lei rivolto ma alla società H3G Spa.

Comunque sia, questa comunicazione mi ha fatto piacere perchè va ad arricchire il materiale che sto raccogliendo per dimostrare l'assurda gestione che avete avuto per il mio contratto.

Saluti.”

La cosa che più mi rammarica è che sono ancora cliente della H3G (anche se con un contratto fatto a nome di mia moglie) ed ero speranzoso che questo potesse influire sulla risoluzione pacifica del precedente contratto che sono stato costretto a chiudere in quanto mi avevano sospeso la linea senza un giusto motivo poiché avevo sempre regolarmente pagato tramite bollettino di c/c postale tutte le fatture arrivatemi fino alla sospensione della linea e i dati per l’addebito in conto corrente da me inviati svariate volte NON erano “non veritieri” o ”inesatti” come previsto dal regolamento per la sospensione della linea.

Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza e la cortesia di leggere fino alla fine questo racconto e preciso che tutta la documentazione che ho raccolto, a prova di quanto ho scritto, è a disposizione di chiunque ne faccia richiesta. Preciso pure che sono disposto ad iscrivermi ad una delle associazione di consumatori in indirizzo che sia disposta ad assistermi, anche pagando più di quanto preteso dalla H3G SPA, poiché oramai è diventata una questione di principio e non di denaro.

Nella speranza che questa storia possa risultare interessante a qualcuno che mi aiuti a pubblicizzarla o ad uscirne, porgo a tutti i miei più cordiali saluti.

Roberto Pettenò

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26 agosto 2009

Elettricità: in 10 anni ai consumatori 27 milioni di euro di indennizzi automatici.

Pubblichiamo il comunicato dell'Autorità sugli indennizzi effettuati agli utenti negli ultimi 10 anni. Consigliamo a tutti gli utenti, che hanno problemi con la propria azienda del gas e/o energia elettrica, di procedere con l'invio di un reclamo scritto all'azienda stessa e per conoscenza all'ACU. Seguendo questa corretta procedura sarà più facile ottenere il giusto riconoscimento di quanto dovuto.

La Redazione

 

 

Autorità per l’energia elettrica e il gas

COMUNICATO

Migliora il rispetto degli standard di qualità commerciale

Milano, 26 agosto 2009 - Dal 2000 sono stati pagati ai consumatori circa 27 milioni di euro di indennizzi per il mancato rispetto degli standard di qualità commerciale in alcuni servizi legati alla fornitura di energia elettrica, quali ad esempio allacciamenti, attivazioni, preventivi, verifiche tecniche, risposte a reclami. E’ questo il bilancio di dieci anni di regolazione dell’Autorità per l’energia che, dal 1° luglio del 2000, ha introdotto precisi obblighi per gli operatori ed indennizzi automatici per i consumatori, direttamente nelle bollette; gli indennizzi scattano, ad esempio, per il mancato rispetto dei tempi massimi fissati dall’Autorità per soddisfare le prestazioni richieste dai clienti.

Da gennaio 2009, gli indennizzi a favore dei clienti vengono raddoppiati o anche triplicati, a seconda della lunghezza del ritardo nell’effettuazione delle prestazioni richieste.

L’introduzione del sistema indennizzi automatici ha contribuito significativamente a sensibilizzare il comportamento dei fornitori e quindi ad innalzare la qualità dei servizi forniti ai clienti: nel corso del 2008 si è infatti registrato un dimezzamento dei casi di mancato rispetto degli standard specifici, che passano da 73.903 del 2007 ai 32.509 del 2008.

Le maggiori criticità rispetto ai servizi chiesti dai clienti riguardano i tempi eccessivamente lunghi di risposta ai reclami: ad oggi, infatti, secondo i dati evidenziati dalla Relazione annuale dell’Autorità, il tempo medio di risposta è di 27 giorni rispetto alla scadenza massima di 20 giorni indicata dall’Autorità.

Di contro e sempre dall’indagine dell’Autorità per l’energia, riportata nella recente Relazione annuale, emerge che la maggior parte delle prestazioni richieste agli operatori (l’esecuzione di lavori semplici e complessi, la verifica di tensione, la verifica del contatore, la riattivazione per morosità, la disattivazione e attivazione della fornitura e la realizzazione di preventivi) viene effettuata entro i tempi previsti, in linea con gli standard di qualità commerciale indicati dall’Autorità.

Con la regolazione della qualità commerciale, l’Autorità si propone di sempre meglio tutelare i clienti finali; ciò con interventi di garanzia e promozione per livelli di servizio sempre più avanzati; affinché i processi di liberalizzazione non comportino l’indebolimento della tutela dei consumatori, soprattutto per i clienti con minore forza contrattuale, ma anzi rafforzino il rispetto del diritto di scelta in regime di libera concorrenza.

L’introduzione del sistema indennizzi automatici, riconosciuti ai clienti in caso di mancato rispetto degli standard specifici di qualità per cause imputabili agli esercenti, ha reso il numero degli indennizzi più elevato rispetto al vecchio regime delle Carte dei servizi, precedentemente in vigore.

Tutte le tabelle di dettaglio sono disponibili alle pagine 103 e seguenti della Relazione annuale dell’Autorità per l’energia all’indirizzo (http://www.autorita.energia.it/relaz_ann/ra09_1_2.pdf) .

25 agosto 2009

???Superenalotto???

Alcune considerazioni...

La Redazione

 

Buona sera.
Su questo SUPERENALOTTO io qualche dubbio l'ho.
Le probabilità di azzeccare la sestina vincente sono minime, pochissime, ma ...
Considerato la fame di € che il Ministero delle Finanze ha e considerato l'interessante introito giornaliero che riceve il dicastero delle Finanze si potrebbe anche pensare che vi sia tutto l'interesse a far aumentare il montepremi alla cifra sempre più assurda perché così facendo sempre più giocatori saranno tentati e giocheranno sempre più pesantemente.
Considerato che il "cervellone" in tempo reale è in grado di sapere quale sia la sestina non ancora giocata e a "giocate chiuse" non è impossibile che -sempre il "cervellone"- potrebbe essere in grado di conoscere quale sia la sestina non giocata, ... l'estrazione con il sistema elettronico potrebbe stabilire se far uscire il fortunato 6 o il 5+1 o ... oppure rinviare ancora.
Sarà fantasia, ma potrebbe anche essere realtà.
Buon lavoro. G.M.

24 agosto 2009

Incendi estivi, idiozia collettiva ed inerzia degli operatori.

 

Volentieri pubblichiamo questa segnalazione che ci evidenzia la cronica sottovalutazione delle istituzioni competenti nella prevenzione degli incendi boschivi.

La Redazione

 

ACCETTO che quanto scritto venga pubblicato in quanto il mio scopo è divulgativo e di denuncia.
Aggiungo che le Istituzioni a cui rivolgo direttamente le mie proteste non si sono mai degnate di una risposta. Ne giornali e giornalisti che abbiano mai risposto o pensato di pubblicare tali denunce. Eppure tutti questi individui, prima che rappresentanti delle Istituzioni che noi manteniamo profumatamente, e giornalisti SONO anch'essi dei cittadini! Come tali dovrebbero avere a cuore la propria sicurezza, benessere ecc... e dedicare spazio a denunce che riguardano tutti!!! E' tutto assurdo ! Pubblicate anche questo commento.

Un cordiale saluto
C. C. 

Mi chiedo, dove risiede nella zucca di tanti individui un po' di materia grigia ?

Al momento sono in Calabria, la mia Terra che amo e rispetto. Spesso, con molta rabbia mi vedo costretta a reagire anche in modo duro e pormi anche delle domande.

La PRIMA: con tutti i mezzi tecnologici di cui si dispone e vengono sprecati nelle città (compreso e soprattutto il satellite) che consente di conoscere l'esatta posizione di un mezzo come l'autobus, o di una macchinina per percorsi guidati. Oppure, il navigatore che consente di guidare un individuo centimetro per centimetro il percorso che intende percorrere ecc. Come mai questi strumenti non li mettono a disposizione della natura individuando, prima che gli incendi distruggano tutto, gli individui-spazzatura responsabili di tanti disastri ambientali.
A questa domanda non è difficile dare una delle diverse e reali risposte:
una tra queste è che sia gli imbecilli che per qualche soldo sono disposti a calpestare la terra su cui vivono, da a loro da vivere. Ma anche quella sporca minoranza di "mandanti" che per interessi pagano queste sottospecie umane per ottenere spazi su cui lucrare.

E' anche inutile escludere l'inerzia delle istituzioni preposte, nazionali e locali che chiudono occhi ed orecchie per "lasciar fare".
DA QUANTO SCHIFO E'ABITATA LA NOSTRA TERRA !!!   

Sprecano tanto danaro pubblico per iniziative ridicole ed inutili e non sono buoni ad attivare un sistema satellitare per monitorare continuamente i siti boschivi per individuare i grandi e grossi animali umani che circolano per questi territori.
Noi cittadini tutti siamo "super controllati" dai vari sistemi tecnologici, per ragioni politiche ed interessi industriali e quant'altro, ma non sono in grado di e vuoti di volontà salvaguardare la natura !

Ma coloro che dispongono della nostra società e la CONTROLLANO dove credono di vivere, fuori da questo contesto ambientale ? Oppure abbiamo a che fare con demoni e/o alieni ?

E' tutto assurdo.

C.C.

21 agosto 2009

Già fuori stagione la raccolta del grano del Mulino Bianco, ma siamo fiduciosi.

Perché non mandate il regalo di cui ho diritto e non rispondete alle mie mail?

Alla faccia della trasparenza.

Vincenzo Sciortino.

La Raccolta del Grano 2009

Complimenti e Grazie per avere partecipato alla nuova Raccolta del Grano: la tua tessera con la richiesta premio è risultata regolare; pertanto il Tosta la Fetta ti sarà recapitato all’indirizzo da te indicato entro Luglio 09.

TagliaPane Mulino Bianco

Trenitalia: bisogna essere proprio masochisti per viaggiare sui treni italiani?

Continuiamo la cronaca dei disservizi vissuti ogni giorno dai pendolari...

La Redazione


Si è appena conclusa una settimana in cui ho viaggiato sempre su treni con carrozze vecchio stile con finestrini e non con quelle ristilizzzate con aria condizionata.

Ora è vero che nel caso che l'aria condizionata non funziona (capita spesso) le carrozze ristilizzate con finestrini sigillati si tramutano in veri e propri forni e quindi è meglio viaggiare su quelle vecchie in cui i finestrini si possono abbassare, ma è altrettanto vero che in alcune carrozze l'impianto di climatizzazione funzionava.

Inoltre è anche vero che con questo caldo viaggiare sulle carrozze vecchio stile (oltretutto veramente sporche all'inverosimile) non è comunque piacevolissimo...certo almeno circola un pò di aria, ma si arriva comunque paonazzi per il caldo.

Vi risparmio i commenti indignati per la sporcizia e/o per il caldo che ho ascoltato da parte di viaggiatori occasionali (perché in agosto vi sono molti turisti che viaggiano sui nostri treni per poi prendere un treno a lunga percorrenza in partenza da Milano): sono tutte persone che avreste potuto fidelizzare e che invece probabilmente se ne guarderanno bene dal ripetere questa esperienza.
Mi chiedo: a partire dalla settimana che sta per iniziare non sarebbe possibile viaggiare con treni composti da carrozze con aria condizionata (chiaramente solo nel caso sia funzionante), magari integrate da altre vecchie con finestrini che si possono abbassare (del resto la composizione mista non è certo una novità per voi...)? Oppure su treni a piano ribassato con carrozze dotate di aria condizionata funzionante (è chiaro che in questo caso il numero di carrozze dovrebbe essere adeguato)?

Oppure bisogna proprio rassegnarsi a viaggiare con mezzi su gomma: autostradale o mezzo privato, perché per continuare a viaggiare così bisogna proprio avere un'indole masochista...

Saluti

Marcello Prestini

Comitato Pendolari Bergamaschi

20 agosto 2009

La Rana dalla Bocca Larga. Un caso come altri per ricorrere al Fondo di Garanzia per i turisti truffati.

Le signore Laura e Giulia ci scrivono in merito alla loro disavventura con l'Agenzia "La rana dalla bocca larga". Oltre alla giusta denuncia ai Carabinieri è opportuno, in questo caso come in altri simili, ricorrere al "Fondo Nazionale di Garanzia per il Consumatore di pacchetto turistico" previsto dal decreto legge del 23/07/1999 n. 349 e successivi aggiornamenti.

Tutti i soggetti che sono stati truffati possono inoltrare la domanda, raccomandata AR, entro tre mesi dalla data prevista per la conclusione del viaggio, al seguente indirizzo:

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività nel Turismo

Via della Ferratella in Laterano n. 51 - 00184 Roma

Scaricate  le istruzioni e la modulistica al seguente indirizzo:

http://www.governo.it/Presidenza/DSCT/.

La Redazione

 

Buongiorno, vi contattiamo per denunciare una truffa da parte dell'agenzia La Rana Dalla Bocca Larga di C.I. P. IVA xxxxxxxxxx con sede in via Plana 43, 20155 Milano, tel. 0239257149, fax 0239268913, cel. yyyyyyyyy, www.laranadallaboccalarga.it. Abbiamo prenotato da loro un pacchetto vacanza dall'8 al 15 agosto per Antalia in Turchia per 2 persone al costo di 1768 euro. Abbiamo pagato tramite bonifico bancario, firmato e rimandato il contratto via mail, avendo problemi per lavoro a recarci di persona in agenzia. Ci fidavamo di quest'ultima avendo già prenotato altre 3 vacanze recentemente, ma abbiamo saputo ora che da poco è cambiata la gestione e la titolare è C.I. che ci hanno detto essere rumena. Non avendo più avuto notizia dei documenti di viaggio abbiamo cercato di contattarla telefonicamente. Essendo irreperibile siamo andate in agenzia che è chiusa con un cartello "chiuso 2 gg per lutto". Ci ha detto il portinaio che in realtà è chiuso da lunedì. Abbiamo fatto inoltre ricerche contattando direttamente il tour operator Eden Viaggi che dice che addirittura non tratta mete in Turchia, Malpensa dove non risultano i voli, la catena alberghiera dove non risulta la prenotazione. Questa mattina ci siamo recate davanti all'agenzia e, poiché era ancora chiusa e c'erano altre persone nelle nostre condizioni, abbiamo deciso di fare denuncia ai carabinieri di via Tolentino 1 a Milano. Volevamo essere inoltre seguite da voi per tutto l'iter burocratico e procedurale che sarà necessario per il recupero del nostro denaro. Alleghiamo tutti i documenti di cui siamo in possesso. Siamo disponibili ad essere contattate per tutti i chiarimenti necessari.

Cordiali saluti,

Laura Liberatore e Giulia Nicotra

17 agosto 2009

Gli abusi di Ebay!

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni e vicissitudini di una consumatrice che si è rivolta al portale di aste online Ebay.

La Redazione

Siete autorizzati a pubblicare le mie denunce.

10 agosto 2009

Da parecchio tempo mi chiedo come sia possibile che uno Stato Sovrano come dovrebbe essere il nostro possa tollerare nel nostro paese coinvolgendo comunque cittadini italiani che, ignari, se ne servono, dell'attività di Ebay che in spregio ad ogni legge, ad ogni dovere (anche costituzionalmente garantito) come uno stato libero di bananas si fa le proprie leggi, le proprie regole, accettando inserzioni di assai dubbia liceità e onestà, cancellando account senza ragioni plausibile e senza rispettare il diritto di replica e/o difesa di ogni cittadino che deve accettare di tutto in base a procedure automatizzate e senza possibilità di controllo e verifica! Ho saputo che c'è la possibilità di ricorrere all'Unione Europea dalla signora Bartolini, ma sarebbe quanto mai opportuno, anche per non indurre al sospetto che anche l'informazione si renda complice di certi abusi, si fornissero tutti i riferimenti per potersi difendere da questi colossali abusi! Cordialmente.

Bruna Gazzelloni

11 agosto 2009

Sono anni che peno con Ebay e le mie pene, paradossalmente sono iniziate da quando del mio account (xxxxxx) si impossessarono dei malintenzionati, prendendomi la casella di posta, le password tanto che non potevo far più nulla se non assistere alle "loro" vendite sul mio account di cellulari costosissimi senza potessi far nulla!
Arrivavano però delle proteste dei compratori truffati che pur avendo pagato non vedevano arrivarsi nulla!
Naturalmente presentai denuncia alla Polizia postale ma invece di avere comprensione nei miei riguardi, non ebbi più pace! Poiché nonostante la denuncia non mi riaprivano l'account, fui costretta ad aprirne un altro dal nome quasi identico (xxxxxxy) tanto per evidenziare la mia buona fede! Niente! Da quel momento il mio account con oltre 200 feedback positivi coltivati in anni con accurato scrupolo non era attivato e fui costretta ad aprire un altro account. Ebbene da quel momento le regole paranoiche ed automatizzate di Ebay mi hanno messo in croce. Non c'è alcuna possibilità di spiegare. C'è una assistenza paranoica che è un vero muro di gomma unicamente atto a far incancrenire le questioni!
Ho scritto decine di volte all'assistenza ma una volta mi rispondeva la sicurezza che fingeva di non sapere nulla di quanto mi avevano risposto altri uffici fino all'esasperazione più totale!
Tempo fa, dopo circa un anno e mezzo mi riaprono l'account non si sa perché. Ebbene è bastata una presunta denuncia di un altro utente straniero (tutelano tantissimo soprattutto gli statunitensi) che mi aveva inviato degli insulti e mi hanno richiuso l'account con spiegazioni del tutto cervellotiche! Come è possibile che in uno stato sovrano accada questo? Da anni il sito Ebay Abuse documenta frodi di ogni tipo, utenti con decine di feedback negativi che si fanno continuare ad agire indisturbati e non accade assolutamente NULLA!

Bruna Gazzelloni

11 agosto 2009

Aggiungo che recentemente almeno in tre casi ho ricevuto per un pessimo imballaggio da parte dei venditori tre oggetti di porcellana e ceramica in pezzi. Ebbene i tre venditori non hanno risposto di nulla ed io mi sono dovuta tenere gli oggetti rotti e l'account chiuso!
Decisamente EBAY salvaguarda i venditori stranieri e tratta noi come paria senza diritti! Del resto ha ragione noi italiani siamo trattati come servi della gleba tanto più quando ci si trova di fronte una multinazionale americana come questa, appunto!
Cordialmente.
Bruna Gazzelloni

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15 agosto 2009

LA CONTRAFFAZIONE DEI PRODOTTI E’ UNA CONDANNA PER TUTTI E NON SOLO PER I CONSUMATORI. BISOGNA REAGIRE.

L’ACU ha già indicato alla Sig.ra Delia il da farsi. In ogni caso è probabile che sia necessaria una consulenza tecnico-legale mirata. In ogni caso questa è una situazione che segnaliamo all’ Osservatorio regionale sulla crisi (dove partecipano i rappresentanti di tutte le categorie economiche, sociali e le banche)  che fa capo al Prefetto del capoluogo regionale.

La Redazione

Salve,

Io sottoscritta Vi invio questa email per chiedere un Vostro aiuto e un consiglio. Ebbene in questo mese, il 14 luglio 2009, sono stata costretta mio malgrado, a chiudere definitivamente la mia attività di commercio al dettaglio di abbigliamento nel comune di Soverato (CZ). Chiusura causata da una gravissima truffa subita nell'anno 2007. Infatti dopo aver acquistato da un importante ingrosso calabrese ( proprietario del marchio ) numerosissimi capi di intimo, tali da trasformare il mio locale in un negozio monomarca, con conseguente forte pubblicità, dopo circa due mesi dall'inizio della vendita dei suddetti articoli, iniziavano insistentemente le gravissime accuse e lamentele di tutti i miei clienti. Lamentele basate su un unico fattore: l'intimo acquistato presso il mio negozio era completamente identico all'intimo venduto nei vari negozi cinesi di Soverato e dintorni. Infatti alcuni clienti mi portavano anche il capo cinese identico a quello acquistato presso il mio negozio. Oltre ad essere identico il prezzo era completamente differente: per esempio, un reggiseno che aveva come prezzo imposto dal noto marchio € 19,00, i cinesi vendevano lo stesso reggiseno € 2,00. Vi lascio immaginare le conseguenze disastrose del mio negozio. Così, mi adoperavo anch'io a conoscere la verità, e iniziavo a controllare meticolosamente ogni mio capo intimo acquistato, e venivo a conoscenza di una verità assurda e incredibile, infatti IN TUTTI I MIEI CAPI ACQUISTATI DEL NOTO MARCHIO DI INTIMO ERA STATA TAGLIATA IN MANIERA VISIBILE L'ETICHETTA ORIGINALE CINESE, E AL SUO POSTO CUCITA DI SOPRA L'ETICHETTA DEL MARCHIO ITALIANO DA ME ACQUISTATO. Così ho immediatamente inscatolato e sigillato tutta la merce ed effettuato una denuncia presso la guardia di finanza di Soverato, che è rimasta senza parole, quando gli ho fatto constatare e toccare con mano i numerosi articoli identici e CONTRAFFATTI AL MARCHIO CINESE. Ebbene dal mese di ottobre 2007, la mia pratica è ferma alla procura di Catanzaro, come si può avere fiducia nella giustizia? Io, intanto in questi orrendi tre anni passati, ho visto con i miei occhi la disastrosa caduta economica della mia attività, in quanto oramai in giro non si dice altro che la mia merce è cinese. Tengo anche a precisare che la mia attività è ultra trentennale, infatti mio suocero ha avuto per circa trenta anni un negozio importante su Catanzaro, poi quando è andato in pensione ha passato l'attività a suo figlio ( mio marito ), il quale poi si è trasferito a Montepaone e Soverato dove ha aperto la stessa attività, e poi mio marito circa 8 anni fa l'ha passata a me. Sto parlando di un importante attività di famiglia, conosciuta sia su Catanzaro che su Soverato, attività che non ha mai conosciuto la crisi e che ha sempre lavorato onestamente. Adesso per me e mio marito la vita è cambiata radicalmente in negativo, infatti ci ritroviamo rovinati, con debiti e senza lavoro con un bimbo da crescere di 11 anni, ma cosa ancora più importante, mi ritrovo mentalmente a terra, con forti dolori di testa, tristezza assoluta e forte depressione. Cosa posso fare? Come posso essere tutelata? Come posso essere aiutata? Per questi motivi Vi ho scritto questa email, chiedendovi un importante aiuto sperando nella vostra professionalità ma soprattutto umanità, perché io sono sicura che nel mondo di persone oneste sincere ed umane ce ne sono ancora tante. In attesa di un Vostro urgente riscontro vi saluto con tutto il mio cuore. Sono disponibile a fornirvi qualsiasi documento inerente quanto suddetto. GRAZIE.                                                                                                      

CLERICO'  DELIA, Soverato (CZ)

14 agosto 2009

Attenzione, rischioso cambiare profilo alla TIM!

Dopo aver consigliato il sig. Sergio su come procedere nella tutela dei suoi diritti ci associamo con lui nel richiedere, ai responsabili TIM, una spiegazione sui motivi di questo disservizio!

La Redazione

Gent.mo Direttore,
voglio portare alla sua attenzione e a quella dei suoi lettori quanto mi sta capitando con un un numero telefonico operato da TIM.
Mia moglie aveva stipulato un contratto TIM Business per due telefoni con scadenze differenti, l’ultimo il 7 luglio 2009.
Il 1 luglio inviavo un fax (già inviati precedentemente documenti e richieste varie) chiedendo ma soprattutto ricordando che, al termine del contratto, il numero in questione passasse ad un contratto prepagato (ricaricabile).
Li invitavo inoltre ad avvisarmi via fax o via e-mail per evitare o limitare l’interruzione del servizio.
Bene tutto ciò non è avvenuto.
Il giorno 8 il cellulare cessava di funzionare senza nessun avviso, anzi sul display appariva “Registrazione carta SIM non riconosciuta”.
Al mio rientro in Italia (ero all’estero) dietro suggerimento delle TIM sostituivo la carta SIM.
Non voglio dilungarmi troppo ma ho sostituito la SIM, ho ricaricato il telefono ho telefonato tutti i giorni dal 17 ad oggi (12 agosto) ma il mio telefonino è morto e nessuno mi dà una risposta.
Tutti gli operatori del call-center hanno fatto segnalazioni e si sono resi conto dell’errore ma non possono fare nulla ho chiesto di parlare con un responsabile ,di prendere l’auto è andare in qualche ufficio ma ciò non è possibile.
Ho inviato fax per sollecitarli perché su quel numero ci sono gli allarmi di casa e altro e gli avvisi SMS delle carte di credito, ho inviato sia via fax che R/R il formulario di reclamo come stabilito dalla Commissione Europea ma tutto tace.
La TIM ci bombarda di pubblicità ma guai a cambiare profilo si rischia di rimanere senza contatti per un mese.
Mi auguro che qualche responsabile della TIM legga il mio scritto e si degni di dare una risposta a questo incredibile disservizio.
La ringrazio per l’eventuale pubblicazione e porgo Distinti Saluti
Sergio Ariu'

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Vodafone, gli ingegnosi raggiri...

Abbiamo consigliato al sig. Gino di inoltrare reclamo a Vodafone e all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

La Redazione

Il 3 agosto mia moglie P.R., seguendo le istruzioni di D. e D., due “esperti” di estrazioni del lotto, ha telefonato al numero xxxxxxxxx servendosi del suo cellulare yyyyyyyyy (gestore Vodafone). La telefonata, durata 24 secondi, è costata 6,00 euro come risulta dal dettaglio costi della Vodafone. Non riuscendo a contattare la società bresciana che gestisce la trasmissione, per denunciare quello che considero un vero e proprio furto e per segnalare il caotico e ingannevole susseguirsi di messaggi che sfilano sul teleschermo, ho telefonato a Vodafone che declina ogni responsabilità sostenendo di non poter impedire alla gente di telefonare. A questo sofisma ho risposto facendo rilevare che la Telecom dà la possibilità, ai suoi abbonati, di disattivare certi numeri a pagamento e che così dovrebbe fare anche Vodafone. Quanto alle Società che gestiscono questo tipo di trasmissioni, veri covi di lestofanti, possibile che non si possa far nulla?

Aggiungo, a complemento di quanto già scritto, che i messaggi che scorrono velocissimamente sullo schermo contengono in effetti tutte le indicazioni circa il costo e citano anche le disposizioni di legge che lo renderebbero legale. Data la velocità con cui scorrono i messaggi, la piccolezza dei caratteri relativi ai costi, l'enfasi messa nel pubblicizzare il prezzo più basso (2,00 euro + IVA) non è facile districarsi, Resta comunque il sospetto che si tratti di un raggiro. Un raggiro cui prestano la mano i gestori di cellulari, anche se hanno l'aria di difendere la libertà di comunicazione.

Gino Spadon

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13 agosto 2009

Trenitalia: il 4 agosto 2009 qualcuno non lavora come si deve....

Riceviamo e pubblichiamo.

La Redazione

VI PREGO DI PUBBLICARE QUESTO ARTICOLO CON NOME E COGNOME PER ESTESO

Il ritardo di un treno non è mai "perdonabile" e lo è ancor meno nel mese di agosto quando molti treni regionali vengono soppressi e le linee alleggerite.

Quindi il ritardo di 10 minuti dell'IC 597 diretto a TERNI è gravissimo perché sta a significare che qualcuno non sta lavorando come si deve, si è addormentato e/o la preparazione del treno è stata lenta. Considerando che per salire su questi treni si deve pagare un supplemento, ci si aspetterebbe almeno in partenza l'assoluta puntualità, invece....

Inoltre oggi il convoglio prevede una sola carrozza di prima classe (carr.nr.1); peccato però che diversi passeggeri avessero la prenotazione del posto nella carrozza di prima classe nr.2, arrivata però come carrozza di seconda classe.

Controllore introvabile, naturalmente, quindi chi risarcirà questi utenti beffati?

Accanto a me siede un ragazzo di origini chiaramente cinesi: scommetto che ha la prenotazione del posto in seconda classe; perché il controllore non si fa vedere? perché c'è qualcuno che sta viaggiando a causa di questo fatto in seconda con biglietto di prima e al mio fianco succede invece il contrario?

Tengo a precisare che non ho assolutamente nulla contro i cinesi (anzi!) ma tutti sanno che al 99,9999999999999999% questi "CI provano SEMPRE" a viaggiare in prima senza averne il diritto.

Personalmente non mi basta il fatto che una volta scoperti l'unica ammenda è il cortese invito ad accomodarsi nel posto prenotato (in seconda).

Per scoraggiare (chiunque) da tali comportamenti deve essere applicato il prezzo del cambio classe più il diritto per l'esazione a bordo All'altezza di Casale ecco finalmente il controllore e, come previsto, "il ragazzo" è stato invitato ad accomodarsi nella carrozza nr.7 (di 2a); la cosa finisce qui.

Presto ci proverò anch'io! MI tiro un po'gli occhi, fingo di non saper leggere i cartelli biascico qualche parola incomprensibile……

Ringraziandovi per la pazienza, per la consueta disponibilità e per la diffusione di queste segnalazioni che state effettuando in varie forme, saluto cordialmente

Massimiliano Davoli

I pendolari in agosto non si estinguono...

Riceviamo dal Comitato Pendolari Bergamaschi un quadro chiaro e concreto sulla drammatica situazione vissuta dai pendolari nel mese di agosto, come viene sottolineato nel testo sotto riportato, alla faccia della Lombardia "motore d'Europa"!

La Redazione

Mi associo a quanto scritto dall'amico Beppe Citterio.

Mentre suonate le fanfare per l'accordo raggiunto tra FNM e Trenitalia per la creazione di una nuova società (a tal proposito che la nuova società sia più efficiente delle due società inefficienti che la formano sarà tutto da dimostrare), i pendolari bergamaschi in questo agosto devono sopportare la soppressione di parecchi treni: il 7.20 del mattino e i treni delle 17.32, 18.32 e 19.32 del ritorno e in più sono costretti a viaggiare su treni composti da materiale rotabile impresentabile in termini di numero di carrozze e di pulizia come successo per esempio sul treno di questa sera delle 18.10 da Milano per Bergamo.

Come sempre i politici che ci governano approfittano di ogni occasione per ribadire che la Lombardia è una delle quattro regioni "motori di Europa", vi posso assicurare che dal punto di vista di chi utilizza i servizi di trasporto pubblici sicuramente siamo molto più vicini all'Africa che all'Europa! Credo proprio che anche i passeggeri di origine africana che viaggiavano con me sul treno di questa sera abbiano provato nostalgia per i treni dei loro Paesi di origine...

Saluti

Marcello Prestini

Comitato Pendolari Bergamaschi

P.S. Vi avverto, nel caso non lo sapeste, che certamente i pendolari in agosto diminuiscono, ma non si estinguono...perciò, passare da treni che nella composizione standard degli altri mesi hanno 7 carrozze a doppio piano a treni come quello di questa sera, ossia a piano ribassato con sole 4 carrozze, ci sembra decisamente una scelta azzardata, per non dire di peggio!

Il giorno 04 agosto 2009 Citterio ha scritto:

I Grandi Organizzatori Estivi di Trenitalia si sono scatenati, con il tacito consenso dei Grandi Assenti Perenni della Regione Lombardia:
qualche esempio?
- Il treno 2640 Bergamo - Milano delle 7,20, il gioiellino per velocità, il più utilizzato dai pendolari, l'unico che consentiva una collegamento diretto (anche se camuffato) tra Palazzolo e Milano è stato soppresso in agosto;
- i treni delle 17,32 , 18,32 , 19,32 da Milano Lambrate, gli unici che consentivano un rapido interscambio con i treni S9 provenienti da Milano San Cristoforo sono stati soppressi in agosto;
- i treni stagionali concepiti appositamente per portare i bergamaschi al mare (treno dell'Arcobaleno per la Riviera Ligure e Freccia della Versilia per Viareggio e Pisa) sono stati soppressi totalmente o parzialmente in agosto;
- il treno 2629 di oggi 4 agosto in partenza da Milano Centrale alle 18,10. uno dei pochi treni sopravvissuti alla falcidia di agosto, era composto da sole 4 vetture ad un piano, sporchissime, caldissime e soprattutto stipatissime ancor prima di partire: lascio immaginare le condizioni di viaggio; il treno S9 in partenza da Milano Porta Romana alle 18,43 verso Milano Lambrate e Seregno oggi 4 agosto è stato soppresso.
Il responsabile dei turni del materiale rotabile, chi ha organizzato lo sfacelo di agosto e chi permette che tutto ciò avvenga sulla pelle della gente deve scusarsi pubblicamente. La dignità di chi viaggia non può essere calpestata da questi signori nemmeno in agosto.
Giuseppe Citterio
Comitato Pendolari Bergamaschi

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12 agosto 2009

Trenitalia: il degrado dei binari - stazione di Piacenza

Riceviamo e pubblichiamo le inquietanti foto scattate dai pendolari di Piacenza.

La Redazione

Le foto sono state scattate in questi giorni da colleghi pendolari alla stazione ferroviaria di Piacenza, binari 1 e 2.

Traversine 1 Traversine 2

Documentano in maniera inequivocabile il degrado della struttura, viti svitate e traversine rotte.

Se poi malauguratamente dovesse succedere qualcosa, con chi se la prenderanno le FS stavolta ?

Grazie per l’attenzione.

Ettore Fittavolini

Presidente

Associazione Pendolari Piacenza

Un burattino Bresciano..., alla corte del Gatto e la Volpe...

Riceviamo e pubblichiamo di seguito, dall'Associazione Pendolari in Orario - Sez. di Brescia, un aggiornamento sulla situazione del trasporto ferroviario in Lombardia dove, da alcuni giorni, si è costituita una nuova società tra Trenitalia Lombardia e Ferrovie Nord.... Speriamo non sia il solito baraccone ma rappresenti una soluzione alla drammaticità del trasporto pubblico in Lombardia. Ritorneremo presto su questo argomento.

La Redazione.

E così il povero “Burattino Bresciano”, che si lamentava da anni dello stato e delle inefficienze dei treni, alla fine dell’anno venne convocato alla corte dal Gatto e alla presenza della compare Volpe…

Il Gatto Gran Cerimoniere di Corte, promise ancora una volta che entro pochi giorni la rivoluzione ferroviaria che la Volpe aveva deciso di effettuare all’avvio del nuovo anno, avrebbe portato grandi miglioramenti alla vita del povero Burattino Bresciano…

Caro burattino…, (disse il Gatto), ho una meravigliosa notizia da darti…, da domani avrai treni nuovi e più veloci che potrai usare al posto dei “Miei” treni (quelli regionali), sporchi brutti e lenti…, la mia amica Volpe ha preparato per te dei nuovi treni veloci, affidabili, supermoderni che risolveranno ogni tuo problema (EurostarCity).

Il burattino venne preso sotto braccio alla sua destra dal Gatto e dalla Volpe alla sua sinistra e intanto parlavano, parlavano…

Lo sciocco burattino di legno, non capiva esattamente i motivi di tutti questi cambiamenti e non riusciva a capirci molto in tutto quel fiume di parole…

In passato purtroppo più e più volte si era fidato delle promesse di quei due “loschi personaggi” ed alla fine per le grandi fregature prese…, era dovuto ricorrere alla cure di Mastro Geppetto per farsi dare una aggiustatina a “certe parti” del suo corpo, (per pudore qui non è possibile specificare quali), che bruciavano e bruciavano…

“Scusami Gatto”, chiese il burattino…, “ma ci sono delle cose che non capisco…” “Dimmi caro Pinocchio, confidati non avere timore” rispose subito furbescamente il Gatto, mentre di nascosto strizzava l’occhio alla Volpe che se ne stava in disparte…

Ecco caro Gatto, alcune domande…

- Ma questi treni nuovi che la Volpe ci promette e che sono tanti tantissimi sulla nostra linea…, la Volpe dove li prende…, e dove passeranno visto che i due binari che abbiamo sono già intasati..., cosa succederà ai “Tuoi” treni caro Gatto…, quando sui binari si riverseranno tutti queste decine e decine di NUOVI TRENI che la Volpe ci ha promesso?

- E quanto ci costerà tutto questo?..., caro Gatto, ormai conosciamo la Volpe e sappiamo che non regala niente, anzi ultimamente arzigogolando con mille balzelli, finisce per farci pagare le stesse cose due volte, continuando a trattarci come pezze da piedi…

“Caro Burattino Bresciano”, rispose a questo punto il Gatto, ma come…, “NON TI FIDI DI ME…?”

I treni nuovi ci sono…, stai tranquillo…, non esiste proprio che la nostra cara e vecchia amica Volpe, ti tiri una fregatura…

Non penserai certo che voglia venderti gli stessi treni di prima (Intercity) dopo avergli dato una semplice riverniciata per farteli pagare il doppio… E comunque ci sono qui io per garantire che questo non succeda…, non ti preoccupare di niente, i Miei treni (regionali) continueranno a circolare come prima e così avrai da domani la possibilità di scegliere se viaggiare con i Miei treni o con quelli della Volpe…

“Per il numero di monete d’oro che serviranno, non ti preoccupare caro burattino…, concorderai con me che treni nuovi e veloci devono costare di più, ma anche su questo punto, il tuo caro Gatto (che sta dalla tua parte), ha pensato a tutto…, da domani con solo 150 o 200 monete d’oro in più all’anno potrai viaggiare sui nuovi treni che la nostra amica Volpe ti metterà a disposizione…”

Ora vai…, caro burattino, disse di nuovo il Gatto, dormi tranquillo, ci siamo qui noi…, io e la Volpe che vegliamo su di te…

Il burattino così venne gentilmente accompagnato alla porta…, mentre si allontanava dal palazzo di corte, sentiva una strana sensazione…, ancora quello strano bruciore… diede la colpa a quello che aveva mangiato per pranzo e non ci penso più…

Venne il nuovo anno, arrivarono i “NUOVI” treni e… prima sgradevole sorpresa, il burattino e le altre migliaia di suoi simili, si accorsero subito che qualcosa non andava…

Quelli non erano treni nuovi, erano gli stessi treni di prima (Intercity, Intercity Plus) a cui la Volpe aveva semplicemente cambiato il nome (EurostarCity), stesse carrozze, stesse motrici, stessi tempi di percorrenza, nulla era cambiato tranne il fatto che ora il burattino per poter salire su questi treni doveva pagare molto, molto di più rispetto a prima.

Allo stesso tempo i treni del Gatto, (treni regionali), diventarono ancora più sporchi, puzzolenti e lenti rispetto a prima…, come il burattino aveva temuto succedesse, ogni volta che questi treni incontravano uno dei treni della Volpe anche se questi ultimi erano in ritardo, dovevano fermarsi per decine e decine di minuti per dargli la precedenza e farli passare…

La vita del povero burattino, cambiò, non in meglio come il Gatto aveva promesso, bensì in peggio…, si ritrovò così a doversi alzare alla mattina un’ora prima e a tornare a casa alla sera quasi un’ora dopo…, non si poteva permettere il povero burattino, di viaggiare sui treni della Volpe che erano diventati d’un tratto “treni di lusso”…, quanto alla promessa che il Gatto gli aveva fatto, davanti a decine di testimoni, riguardo all’accordo che aveva in tasca con la Volpe per farlo viaggiare sui NUOVI treni, non si seppe più nulla…

Passarono così i mesi, il Gatto nel frattempo si rese irreperibile, il burattino bussò e bussò parecchi volte per farsi ricevere, ma venne sempre cortesemente messo alla porta dalle guardie del palazzo…

Provò a bussare a mille altre porte, anche alla porta della ”Fatina Verdina” (Una fatina che vive in una terra chiamata PADANIA…), provò a chiederle se poteva fare qualcosa e soprattutto come mai, mentre nelle altre contee vicine alla sua, Gatti più attenti e saggi avessero saputo difendere i burattini dalla voracità della Volpe, il loro Gatto sembrava si fosse messo in combutta con la Volpe…, ma non ricevette risposta!

Nel frattempo la situazione continuò a peggiorare, i treni del Gatto facevano sempre più schifo…, costringendo i poveri burattini per disperazione a doversi servire dei treni dalla Volpe e questi ultimi che NUOVI non erano, cominciarono da subito a rompersi e a perdere pezzi per strada…

I due (Gatto e Volpe), apparivano spesso alla televisione di corte, facendo finta di litigare per il mancato rispetto delle promesse fatte al povero burattino…, mentre in realtà si fregavano le mani di nascosto litigando sì…, ma riguardo a come spartirsi il “bottino” che stavano ottenendo con il loro imbroglio…

Dopo OTTO MESI, il Gatto e la Volpe, annunciarono alla stampa e in televisione, che TUTTI I PROBLEMI PRESTO SAREBBERO STATI RISOLTI…

Ma sì…, la colpa ovviamente era stata del burattino che non aveva capito bene…, le monete d’oro che servivano in più nel frattempo erano diventate 300, dopo tutto cosa volete che sia un aumento di “solo” il 30% all’anno, in cambio di un servizio così efficiente e ben strutturato…, ancora una volta il Gatto e la Volpe stupirono la platea dei numerosi giornalisti ed invitati con altre mirabolanti promesse future…, nessuno osò contraddirli…, nessuno ebbe il coraggio di fare domande scomode…

Il burattino non venne invitato a parlare…, proprio non venne invitato all’evento…, forse avrebbe potuto rovinare la festa preparata da tempo dai due “compagni di merende”…

Forse avrebbe potuto spiegare a tutti gli invitati come stavano realmente le cose…, mostrare le immagini scattate sui “pidocchiosi” treni del Gatto, portare alla luce le storie di sofferenza quotidiana subite da lui e da altre migliaia di burattini come lui, vessati dalle prepotenze e dalle continue richieste di denaro della Volpe…

Forse avrebbe potuto chiedere al Gatto e la Volpe il rispetto delle promesse, magari con la speranza che qualche saggio giudice presente in sala, li giudicasse finalmente colpevoli di tutte le loro malefatte, rinchiudendoli per sempre in una cella tetra e oscura…, o meglio obbligandoli a viaggiare per tutta la vita sui loro orrendi treni…

Di solito le favole finiscono con un lieto fine…

In questa favola che dura da troppo tempo…, invece, sono i potenti e gli arroganti alla fine che vincono sempre…

Paolo Rivi

Un Burattino…
ASSOCIAZIONE PENDOLARI
IN ORARIO SEZ. BRESCIA

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10 agosto 2009

TIM: ti amo solo dopo mezzanotte, forse!

Abbiamo risposto al sig. Angelo inviandogli la modulistica per l'eventuale conciliazione.

Buonasera, nel ringraziarvi per la cortese risposta, vi autorizzo a pubblicare il messaggio di reclamo.

Angelo Mercuri

Buonasera,

vorrei segnalare quanto segue:
sono al telefono per contattare un operatore TIM da più di 40 minuti(Dopo essermi sorbito le grandiosi promozioni che Tim mi OBBLIGA a sentire).
Sono le ore 00:40 e dalle ore 00:00 e il primo mi ha risposto alle 00:32!
Alla mia domanda "E' normale aspettare così tanto! Il tale mi ha risposto con un tono decisamente maleducato e strafottente.
La domanda che avrei voluto formulare è la seguente:
Mi avete tempestato di messaggi per farmi lasciare un credito residuo sufficiente perchè il rinnovo del servizio ALICE100(navigazione internet) avvenga immediatamente allo scadere del mese in corso e con uno sconto e questo non è avvenuto.
L' operatrice che mi ha risposto mi dice:
No, non è così, possono anche passare 24 ore.....
inutile dirle che una sua collega tempo prima mi aveva assicurato il contrario.
Mi ricordo il particolare:
Si scolleghi prima di mezza notte e si ricolleghi dopo qualche minuto.
Grazie per l' attenzione.
Angelo Mercuri

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7 agosto 2009

Gardeneco, un comportamento vergognoso

Abbiamo risposto alla Sig.ra Monica indicandole su come precedere a tutela dei suoi diritti inviandole anche la normativa di riferimento.

Buongiorno, con la presente autorizzo che la mia mail venga da Voi pubblicata.

Buongiorno,

siamo una famiglia di sfollati in seguito al terremoto che ha colpito la città di L'Aquila lo scorso 6 aprile, con un bimbo di tre mesi nato a Roma proprio dopo la tragedia.
Nella nostra casa, al momento dichiarata inagile, devono essere eseguiti lavori di ristrutturazione; per una situazione momentanea, abbiamo quindi deciso di acquistare su un sito internet (www.gardendeco.it) una casetta in legno del valore di ****** .

Per conferma dell' ordine ci hanno chiesto un acconto di 20% da versare sul conto corrente e il saldo alla consegna in contanti. Provvediamo così a versare l'acconto e attendiamo con ansia la
consegna (io da parenti a Roma con il piccolino, mentre mio marito in tenda a L'Aquila).

Arriva il pacco.. paghiamo in contanti.. passano un po' di giorni.. il tempo di contattare una persona di fiducia per il montaggio. Qui la sorpresa.. 30 tavole mancanti.. non una.. ma 30!!!! ..di nuovo fermi.. e dopo la nostra protesta, la ditta dove abbiamo acquistato la casetta in legno, ci risponde che le tavole "semplicemente" non sono state inviate!!.. e che.. non possono
inviarcele prima di settembre.. perché a quanto pare loro "non ne sanno niente".. le tavole imballate arrivano dalla Lituania. Unica alternativa far fare il lavoro da un falegname che *noi* dobbiamo contattare a loro spese (almeno questo).. ma che con l'emergenza che c'è al momento non è facile trovare.. oltre tutto è necessario possedere un macchinario, la fresa, che non tutti i falegnami hanno.. insomma altro tempo.. tanto.. che non abbiamo..

Quello che più ci fa arrabbiare è che loro hanno intascato tutti i nostri soldi.. e in contanti.. mentre noi non abbiamo ancora nulla.. nemmeno la possibilità di viverci la nostra nuova famiglia in tranquillità.

Cosa possiamo fare?

Grazie in anticipo e cordiali saluti.

Monica Del Signore

Gli scontrini dovrebbero essere indelebeli per garanzia

Basta carta chimica per stampare gli scontrini fiscali. Serve una stampa indelebile per far valere la garanzia!

Sono d'accordo alla pubblicazione della mia "denuncia" e vi ringrazio per la vostra serietà e cortesia, lascio i dati da voi richiesti.

Salve,

sono un cittadino residente a Sassari e volevo denunciare, o sapere se esiste un'azione in corso della quale non sono al corrente, in merito alla "furbata" perpetrata ai danni del cittadino con
l'introduzione dell'uso della carta chimica per la stampa degli scontrini fiscali.

Qual è lo scopo dell'uso d questo tipo di carta se non quello di far scomparire quel che c'è stampato sopra con conseguenze negative nei confronti del consumatore? (valenze di garanzie, rimborsi di medicinali).

Vorrei che ci si interessasse nei confronti di quest'argomento e che l'unica difesa prospettata non sia quella di fotocopiare lo scontrino al momento dell'acquisito, anche perché comunque mostrando la coppia a volte viene chiesto come riscontro di presentare comunque l'originale che dopo ben prima dei due anni è diventato un foglio bianco.

Ringraziandovi preventivamente per il vostro interesse e comunque per il lavoro che quotidianamente svolgete porgo i miei più cordiali saluti.

Luca Cozzio
Sassari

5 agosto 2009

Arriva, finalmente, la Class Action

La Class Action, ovvero l’azione risarcitoria collettiva arriva, ma è un “treno” che potrebbe arrivare molto spesso in ritardo o peggio venire soppresso.

Aiutateci e partecipate al contributo di idee ed iniziative!

ACU è pronta per partire con azioni mirate e la scelta sulle priorità è molto importante.

ATTENDIAMO i vostri contributi!

Per ulteriori informazioni cliccate sul link qui di seguito in cui potete leggere 2 articoli del sole 24 ore .

Gianni Cavinato

PRESIDENTE NAZIONALE E LEGALE RAPPRESENTANTE

Via Padre Luigi Monti, 20/c

20162 MILANO

4 agosto 2009

Trenitalia e le multe ingiuste sui treni

Buongiorno,

eccovi la mail a spiegarvi quanto mi è successo con Trenitalia: ho ricevuto una multa nel treno regionale che andava da Milano a Venezia. Io sono salito a G. e non essendo funzionante l'emettitrice di biglietti in stazione, mi sono recato a bordo treno dal controllore per farmi fare il biglietto da lui. Questi,con fare arrogante, mi ha rifilato una multa sostenendo che l'emettitrice di biglietti funzionava; io gli ho spiegato la situazione, avevo pure dei testimoni, e allora ha ribattuto che io dovevo recarmi da lui ancora prima che il treno partisse, cosa che per me non era stata possibile. Mi ha quindi multato ed io ho fatto compilare il verbale, adducendo a protesta le motivazioni qui descritte. Mi sembra infatti assurdo essere multato quando io per primo mi ero recato dal controllore.
Ho quindi fatto ricorso, che Trenitalia mi ha respinto, sostenendo che "a favore di viaggiatori in partenza da impianti durante il periodo in cui la biglietteria non sia funzionante, a condizione che, nel caso di utilizzo di treni Regionali non siano dotati di punti vendita alternativi o nel caso di utilizzo degli altri treni non siano dotati di macchine self-service o le stesse non siano funzionanti, è ammesso, previo avviso al personale del treno, il rilascio delle sotto elencate tipologie di biglietti:...". Motivazione che non c'entra assolutamente nulla con quella addotta dal controllore e che per di più trovo ulteriormente inammissibile: com'è possibile costringere l'usufruttuario del servizio ad acquistarsi il biglietto fuori dalla stazione, magari vagando per chilometri nel paese alla ricerca di un punto vendita alternativo?
Questo è un vero e proprio disservizio di Trenitalia, che non mette a disposizione gli strumenti necessari alla viabilità del cittadino. E lamento il fatto che venga compilata una multa del genere e poi respinto il ricorso. Adduco un esempio per corroborare la mia lamentela: a G. l'ultimo treno della mattina per P. è alle ore 10.52, la corsa successiva è una corriera, alle 12.24. Se l'emettitrice di biglietti non funziona, il viaggiatore deve recarsi al punto vendita, comprare il biglietto e poi tornare in stazione; se per caso il treno nel frattempo è già passato -come è molto probabile che sia-, l'utente deve aspettare più di un'ora e mezza.
Lascio a voi il giudizio in merito a questa questione e attendo una vostra risposta. Io non sono intenzionato a pagare una multa che credo ingiusta e irrispettosa.

Grazie della cortese attenzione