31 ottobre 2009

News da Trenitalia sulla Firenze-Roma

Pubblichiamo una nota del Comitato Pendolari della tratta Firenze-Roma.

Le preoccupazioni esposte si possono estendere a tutta la rete ferroviaria italiana che con il 13 Dicembre adotterà un nuovo orario ferroviario. ACU chiede a Trenitalia, al Ministero e alle Regioni un'ampia consultazione tra i pendolari prima di introdurre nuovi orari dei treni.

La Redazione ACU

Un aggiornamento sulla situazione che si prospetta per il cambio orario di dicembre, momento dal qual entreranno in direttissima oltre 30 nuovi treni AV.
Notizie ATTENZIONE: UFFICIOSE (l'avrete magari letto sui comunicati che abbiamo mandato ai giornali) dicono che da dicembre accadrà quanto segue:
MATTINA: problemi per IC 579
POMERIGGIO, problemi per tutta la fascia 17-19 per cui:

  1. Possibile perdita della Direttissima per i treni regionali che servono Orte/Orvieto/Chiusi/Arezzo
  2. IC 594 che attualmente parte da Roma Termini alle 17.55 spostato alle 19.30
  3. anticipi di un quarto d'ora dei treni del pomeriggio, con possibile partenza dalla stazione di Tiburtina (ad es. l'IC 592 attualmente in partenza da Termini alle 16.44 partirebbe da Tiburtina alle 16.30)

Al fine di capire se tali notizi siano vere è stata discussa ieri alla Camera dei Deputai un'interrogazione presentata dall'On. Ceccuzzi su "

Iniziative di competenza nei confronti di Ferrovie dello Stato per garantire un adeguato servizio intercity, con particolare riferimento alla tratta Firenze-Roma - n. 3-00511” cui ha risposto il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani, di fatto, come potrete leggere non assicurando, nè la percorrenza della Direttissima, nè il mantenimento delle fermate IC.

Trovate il resoconto completo al link:

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=11940&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%273%2D00511%27+%7C+%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+ORALE%27

Detto ciò il Comitato sta seguendo diverse strade per cercare di avere risposte CERTE su cosa accadrà fra poco più di un mese. In tal senso ha chiesto al sindaco di attivarsi presso le sedi istituzionali centrali per ottenere risposte sul cambio di dicembre. Parallelamente il Comitato sta cercando di ottenere un appuntamento con l'assessore toscano perché molti treni in direttissima sono di competenza della Regione Toscana.
Non escludiamo però nel prossimo futuro azioni di protesta.
Intanto chiediamo A CHI TRA VOI AVESSE NOTIZIE più definitive di contattarci, TRAMITE MAIL O AL NUMERO DEL COMITATO: 329-4466670
Grazie, saluti a tutti

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Comitato Pendolari RomaFirenze
pendolari.romafirenze@gmail.com
http://pendolariromafirenze.blogspot.com/

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Comitato Pendolari RomaFirenze
pendolari.romafirenze@gmail.com
http://pendolariromafirenze.blogspot.com/

30 ottobre 2009

HP Pavilion DV9049EA: scheda difettosa.

Buongiorno Mi chiamo Filippo Pistore, risiedo ad Albignasego in provincia di Padova, e vi contatto per segnalarvi un problema che sto avendo con la società Hewlett-Packard.

Vi espongo il mio problema : in data 25/11/2006 ho acquistato un computer portatile hp, precisamente un modello dv9049ea, presso il rivenditore Trony Gruppo Marcato di strada Battaglia ad Albignasego, provincia di Padova. In data 10/12/2007, quindi un anno dopo, improvvisamente il computer non funzionava più. L'ho portato al negozio, che l'ha inviato ad hp per la riparazione in garanzia, e dopo 2 mesi di attesa mi è stato riconsegnato : è stata sostituita la scheda madre, ossia il system board, il pezzo più importante del computer, con implicita ammissione da parte di hp che il pezzo era difettoso. Meno di un anno più tardi, in data 08/09/2008, il computer, di nuovo senza preavviso, non funzionava più. Ho ripetuto la procedura descritta sopra, e dopo 2 settimane mi è ritornato: hp ha sostituito di nuovo la scheda madre che non funzionava, sostituendo anche la batteria e tutta la parte superiore del pc, per intenderci dove c'è lo schermo. Tutto questo in garanzia. Qualche giorno fa, si ripete il problema: al mattino utilizzo il pc senza riscontrare problemi, alla sera non funziona, non si accende più, ed emette 3 bip, come le due precedenti volte. Vado dal rivenditore Trony, espongo il mio problema, e mi dicono che non possono fare nulla perché il prodotto non è più in garanzia. Allora telefono al numero verde hp: inizialmente, sono impossibilitato a parlare con un operatore, perché la voce registrata mi invita a chiedere assistenza online. Dopo vari tentativi finalmente riesco a parlare con un operatore, che dopo pochi minuti molto maleducatamente mi sbatte il telefono in faccia.

Richiamo, ed espongo il mio problema ad un altro operatore del call center hp: anche lei mi dice che essendo scaduta la garanzia, non possono fare niente. Su questo ha sicuramente ragione, ma faccio notare che la scheda madre è stata sostituita ben 2 volte, e questa è la 3 volta che si rompe in 3 anni, decisamente anormale per un computer. Ciò significa semplicemente che il computer è difettoso. E questo era stato confermato implicitamente da hp e anche dal rivenditore trony negli anni passati quando ho portato il pc a riparare. Perciò mi sembrerebbe corretto da parte di hp prendersi la responsabilità della situazione e trovare un accordo con il sottoscritto per la riparazione del pc, o per l'acquisto di un nuovo pc. Hp ha prodotto un computer difettoso, nonché una serie di schede madri che durano solo un anno, ed ora non può scaricare la responsabilità su altre persone. Spero che scrivendovi questa mail possiate fare qualcosa in quanto associazione dei consumatori, e difendere i miei diritti, nonché anche quelli di tutti i consumatori che hanno acquistato o acquisteranno un prodotto hp. Giusto per la cronaca, un assistente alle vendite del negozio trony dove ho acquistato il computer mi ha confermato che, soprattutto nell'ultimo anno, stanno ricevendo molte segnalazioni e lamentele di computer hp che non funzionano correttamente. Vi ringrazio dell'attenzione Vi lascio i miei contatti e spero in una vostra risposta.
Cordiali saluti.

Pistore Filippo

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29 ottobre 2009

Enel Energia: i consumatori chiedono bollette semplici, chiare e trasparenti!

Enel Energia - Mercato libero dell'energia

Chi ha sviluppato questo programma, sul resoconto dei consumi del gas, ha un cervello fuori dalla realtà. Lo chiamerei “ cervellotico”. Probabilmente avrà avuto anche un aumento di stipendio, invece di essere mandato via a calci nel cxxx !

Ma come pretendete che noi consumatori vi seguiamo? Ma immaginate con chi avete a che fare? Siamo tutti giovani e con laurea “ cervellotica”, o siamo dei comuni mortali? Ma avete fatto una prova con i vostri congiunti, amici e conoscenti per verificare se riuscite a leggere, anche per i caratteri piccolissimi, la bolletta ed a capirla?

Chiedo alle associazioni dei consumatori ed all'’autorità per l’energia di provarci a leggerla per trarre le conclusioni.

La fortuna è che c’è la possibilità di rivolgersi ad altro fornitore.

Notizia di pochi giorni fa è, (si fa per dire, “mal comune, mezzo gaudio”) , che

Dal secondo Forum dei cittadini sull'energia che si è svolto a Londra alla fine di settembre arrivano raccomandazioni per buone pratiche nelle bollette, con l'obiettivo di fornire ai consumatori europei bollette di elettricità e gas semplici, chiare e trasparenti

"Ad oggi, troppi consumatori europei, trovano le loro bollette illeggibili e impossibili da capire - ha detto il commissario europeo alla tutela dei consumatori Meglena Kuneva - E troppi non si ritrovano capaci di cambiare fornitori: con tutte le informazioni confuse che trovano sulle loro bollette, cambiare diventa una missione impossibile". E se il mercato compete per offrire nuovi prodotti,

"i consumatori - ha affermato il commissario dell'energia Andris Piebalgs - dovrebbero essere adeguatamente informati sui loro diritti e sul loro consumo così che possano attivamente partecipare al mercato dell'energia".

Come è possibile che nel 2008 avete fatturato solo quattro bollette e nel 2009, sino ad oggi, solo tre, più una di conguaglio?

Possibile che abbiamo pagato solo sei mesi di consumo? Da Gennaio a Giugno. Pensate di fare ai cittadini delle agevolazioni?

In data 19 giugno mi avete confermato per posta elettronica che:

ti confermiamo che l'operazione di Autolettura e' avvenuta con successo.
Ti riepiloghiamo i dati da te inseriti:
Autolettura: 25150 ( invece è stata accettata 25121),
quindi, considerato che decidete voi, meglio non farsi prendere dall’ansia per comunicarvi il consumo.
Ma da Giugno ad oggi, quando lo pagheremo?

Perché fatturate in questo modo anomalo ? Non so se anche gli altri gestori, usano lo stesso metodo…! “ ad capocchiam”…

Però, con testardaggine, ho voluto cimentarmi a capire se quello che era scritto risultava corretto.

Ho impiegato un paio di giorni e tante ore!

Fra : autolettura attuale, effettiva precedente, presunta attuale, ( = acconto ), autolettura precedente, scaglioni, imposte, tasse, acconti, quota vendita, quota distribuzione, imposte, quota CFGUI,( cosa è?), e se volete ancora più confonderci, cercate di inventavi qualche altro termine.

Concludendo, dai calcoli fatti, risulterei essere creditore di cinque euro. Ma non giuro su l’esattezza del risultato per le difficoltà espresse.

Può essere un caso, ma a voi risulta che devo pagare 8 mc in più, che avrei però già pagato, come acconto, in una precedente bolletta.

Ma è un lavoro di “ contropelo” e sicuramente “cervellotico.”

Se vi interessa, molti amici sono infuriati, per non usare un’altra parola più colorita, ma che si sposerebbe bene con la situazione.

Anch’essi non ci hanno capito niente e cercano di telefonare!

Spero che facciate qualcosa.

Distinti saluti

Luciano Pellegrini

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28 ottobre 2009

Ikea: pubblicità ingannevole nei confronti dei consumatori.

In relazione a quanto descritto dalla signora, abbiamo consigliato di inoltrare una segnalazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per pubblicità ingannevole.

La Redazione ACU

Buongiorno,

come anticipato telefonicamente in data odierna, Vi comunico quanto segue:

in data 16/10/09 mi sono recata ad IKEA in Via Nuova Marchesi a Corsico provincia di Milano.

Ho acquistato un quadro del valore di euro 49,95 e prima di pagare ho chiesto conferma ad una assistente del reparto nell'eventualità il prodotto non era adatto al posto dove avrei dovuto collocarlo, se potevo avere indietro il rimborso totale; mi ha confermato che mi avrebbero restituito i soldi qualora ci avessi ripensato entro 30 giorni dalla data di acquisto con imballaggio integro.

Stessa domanda ho posto all'assistente della cassa n. 55,che mi ha confermato la restituzione del danaro.

Le informazioni riportate dietro allo scontrino confermano ciò che mi era stato precedentemente detto e precisamente:

30 giorni per ripensarci. Se cambi idea, vieni da noi entro 30 giorni con lo scontrino e il tuo acquisto nell'imballaggio originale: puoi avere un cambio merce o il rimborso completo. Questa possibilità di ripensarci vale su tutto ed eccezione degli articoli d'occasione, piante, tessuti a metro, articoli su misura.

Il giorno 19/10/09 mi sono recata al centro servizi restituendo nell'imballaggio originale il quadro, ma non mi hanno voluto rendere assolutamente i soldi indietro, mi hanno proposto un buono a scadenza illimitata a scalare, che non corrisponde comunque a quello che c'è scritto sullo scontrino rimborso completo.

Ho parlato con vari responsabili del reparto assistenza clienti sig.ra D. e sig.ra F., ma mi hanno dato una spiegazione non corrispondente, mi hanno detto che rimborso completo è da interpretarsi come buono da spendere.

Ho perso mezzo pomeriggio a discutere senza esiti, alla fine per evitare inutile perdite di tempo ho accettato il buono, ma sono insoddisfatta e mortificata per l'evidente presa in giro.

Spero Voi possiate adottare provvedimenti in merito, affinché la società IKEA non faccia pubblicità ingannevole nei confronti dei consumatori.

Attendo Vostro cortese riscontro.

Cordiali saluti

Francesca Biondi

Milano

26 ottobre 2009

Trenitalia: Investimento a Secugnago (Lodi)

Arrivato a Rogoredo con discreto anticipo, ho deciso di salire sul primo treno diretto verso casa (il Mantova) con l'intenzione di scendere a Lodi e attendere la'il regionale per Parma.
Giunti alla stazione di Tavazzano, in carrozza si sparge la voce che a Secugnano una persona si è gettata sotto ad un treno; dentro di me ho pensato "Ancora?" dato che il 29/9 c'era stato un incidente simile a S.Stefano Lodigiano.
Verso le 18 siamo arrivati a Lodi, dove sull'adiacente binario 1 ho "riconosciuto" il regionale 2039 (con 25' di ritardo) per Livorno, sul quale mi sono fiondato assieme ad altri dopo essermi precipitato giù dal "Mantova".
Dopo due minuti il treno parte lentamente, ma almeno si muove, vedremo....
h.18:10 sosta alle porte di Secugnago: mmmmhhhhh, purtroppo la voce che si è sparsa prima sembra essere vera;
h.18:14 : a bordo viene diffuso l'avviso che "Causa investimento di una persona nella stazione di Secugnago, sono in corso accertamenti da parte dell'autorità giudiziaria e il treno ripartirà con ritardo imprecisato.
h.18:29: il treno finalmente si muove
h.18:32 arriviamo a Secugnago dove il convoglio rimane fermo per 13 minuti; apparentemente il ns.binario sarebbe libero, ma il semaforo è rosso, anche se gli accertamenti sono in corso su un altro binario. boooooohh!!!
Mi rendo conto che sto scrivendo solo una "fredda cronaca" dell'accaduto, ma non ci sono parole per definire la CRONICA INCAPACITA'DI TRENITALIA NEL GESTIRE LE EMERGENZE SIA PICCOLE SIA PIU'IMPORTANTI.
Secugnago ha una stazione con 4 binari (se non vado errato), per cui credo che ci sia la possibilità di dirottare il traffico su quelli non interessati dall'incidente; non vorrei però addentrarmi in una materia che non mi compete per cui mi metto il cuore in pace e attendo che si sblocchi qualcosa.

Non riesco a capire , però, perchè almeno i treni a lunga percorrenza non vengano dirottati sulla linea AV: CHIEDIAMO TROPPOOOOOOOOOOO!?!?!?!
Peccato però che tempo fa, quando una persona si è gettata sotto un TAV dalle parti di Melegnano, tutti i TAV furono dirottati sulla linea storica, paralizzando completamente il traffico regionale, ma non solo!

A Piacenza siamo giunti alle 19:11 con soli 60 minuti di ritardo:
L'EMERGENZA CONTINUA!!! il tabellone indicava ovviamente anche gli altri treni in coda con ritardi anche superiori!!

Ringraziandovi per la pazienza, per la consueta disponibilità e per la diffusione di queste segnalazioni che state effettuando in varie forme, saluto cordialmente

Massimiliano Davoli
22 ottobre

22 ottobre 2009

Le ferrovie penalizzano gli utenti onesti.

Consigliamo al sig. Giuseppe di andare alla Cancelleria del Giudice di Pace di Milano e di compilare la modulistica indicata per queste situazioni.

La Redazione ACU


Salve, ho preso una multa dalle FS per mancata obliterazione del biglietto. Ho fatto un reclamo via mail alle FS perché nella stazione di partenza sono assenti le obliteratrici e trattandosi del passante ferroviario (cioè per un tragitto di 9min) non sono riuscito a trovare un dipendente FS sul treno (ammesso che ci sia, perché non ne ho mai visti). Le FS mi hanno risposto scusandosi per il disagio, dicendomi che provvederanno a mettere le obliteratrici nella stazione da me segnalata, ma che avrei dovuto cercare il capotreno anche andando a bussare nella cabina di guida. A parte che non mi sembra il caso di andare a bussare nella cabina di guida col treno in movimento (è utilizzato come metropolitana, quindi rimane fermo nelle stazioni solo 30sec), e in ogni caso in 9min di tragitto non mi è stato possibile percorrere tutto il treno in cerca del capotreno. C'è qualcosa che posso fare?? Potete aiutarmi voi e sapete a chi mi posso rivolgere?

Saluti

Giuseppe La Porta

20 ottobre 2009

Telecom Italia, addebita telefonata in Togo mai effettuata!

Abbiamo inviato alla signora tutta la documentazione relativa alla conciliazione con Telecom, procedura che ha attivato subito!

La redazione ACU

In data 27 agosto ho ricevuto la fattura Telecom nr. xxxxxxx del 6 agosto 2009 sulla quale risulta un importo in scadenza il 17 settembre di € 117,50 di cui 32,25 € relativi ad una telefonata internazionale di 22 minuti. Non avendo effettuato nessuna telefonata internazionale, tramite il 187, richiedo informazioni circa la telefonata non riconosciuta e l’addetto mi risponde che la telefonata è stata effettuata in quella data con destinazione TOGO!!!! Ho spiegato all'operatore che ciò era impossibile ed ho quindi richiesto la documentazione in chiaro. L ’ operatore mi ha detto che era possibile visualizzarla tramite il sito e così ho fatto, ma non è stato possibile vedere il numero per esteso, comunque si comprende chiaramente che il numero è un numero di Milano alla quale è stato anteposto un ulteriore 0 di prefisso. Ora se fosse partita una telefonata in TOGO, avrebbe anche dovuto rispondermi un numero dal TOGO e non da Milano. Comunque Telecom si impegnava a darmi una risposta tramite il mio cellulare nel giro di pochi giorni. Non avendo ricevuto nessuna chiamata, richiamo Telecom, parlo con un ’ altra Operatrice che dopo i vari controlli e,mantenendomi in viva voce, chiede al suo responsabile, il quale Le conferma che è stata un ’ anomalia del sistema e che, pur dovendo io pagare la bolletta, avrei ricevuto il rimborso dei 32, 25 €, cosa che mi sarebbe stata comunicata a breve (ciò in data 30/8) Il 6 Settembre, non avendo ricevuto ancora nessuna chiamata, ho ritelefonato e la risposta è stata che mi hanno contattato il 1 Settembre alle 11,25, orario in cui sono al lavoro sia io che mio marito, dimostrabile dal badge aziendale, comunicandomi che il reclamo è stato rifiutato e che io avrei accettato di pagare!!!! Io non ho mai ricevuto nessuna telefonata e mi ritrovo a dover pagare una telefonata internazionale mai effettuata. Ieri, 7 Settembre ricevo da Telecom la documentazione dei consumi, dove questa telefonata internazionale nemmeno appare e risulta invece un ’ altra chiamata fatta a Chiavari, mai da me effettuata, gratuita a causa della tipologia di contratto, ma se non lo fosse stata? Come è possibile che parta una telefonata in TOGO e che mi risponda un numero di Milano? Come può essere partita una telefonata a Chiavari mai effettuata? Il problema non può essere del mio telefono ma del gestore del segnale. Non è necessario ricordare che, se l ’ utente non paga anche solo una bolletta, la linea gli viene tolta, ma Telecom si permette di addebitare importi per servizi mai utilizzati, chiudendo una pratica d ’ ufficio. Vorrei sapere come mi devo comportare per ottenere il riconoscimento del mio diritto di non pagare l ’ importo dei € 32,25, non dovuto a Telecom. Ribadisco che trattandosi il mio di un contratto con telefonate nazionali illimitate, la telefonata a Milano avrebbe comunque dovuto essere completamente gratuita. Vi ringrazio per l ’ attenzione che vorrete dare a quanto sopra e porgo distinti saluti.

Anna Perego

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16 ottobre 2009

Vicenda ACEA - ATO5 S.p.A. Uno stallo intollerabile!

Segnaliamo ai nostri lettori l'importante lettera aperta del Comitato Civico per il Diritto all'Acqua.

La Redazione ACU

Lettera aperta del CO.CI.D.A. - ASPETTIAMO RISPOSTE


Al presidente della Provincia On. Antonello Iannarilli e p. c. a tutti i membri della giunta e del consiglio Provinciale con particolare riguardo all’Assessore Giuseppe Paliotta al Consigliere Gennarino Scaccia al Consigliere Antonio Salvati Piazza Gramsci 13 - 03100 Frosinone


Alla c.a. della Guardia di Finanza Comando Provinciale di Frosinone Via Cavour 55 - 03100 Frosinone

Agli organi di stampa La Provincia - redazionefrosinone@laprovinciaquotidiano.it Ciociaria oggicronaca@ciociariaoggi.net Il Tempo - frosinone@iltempo.it Il messaggero – frosinone@ilmessaggero.it


La vicenda dello scandalo delle risorse idriche in provincia di Frosinone è “mantenuta” in uno stato di stallo non più tollerabile. Indubbiamente la pausa estiva e quella elettorale dovuta alle elezioni provinciali ha permesso all’Acea Ato5 di godere di un periodo di tregua continuando a fare ciò che ha sempre fatto in questi anni. Dal canto suo la S.T.O. dell’ATO5, organo tecnico di interfaccia e garanzia trai i Comuni e il Gestore, invece di censurare dovutamente il comportamento dell’ACEA ha permesso che si perpetuassero le inadempienze e amplificassero le vessazioni nei confronti degli utenti. Solo nell’ultimo periodo quando lo scandalo delle risorse idriche in Provincia è esploso in tutta la sua gravità i componenti della S.T.O. hanno tentato di mettere una “pezza” al proprio operato denunciando finalmente la vera situazione, quella che tutti conoscevano. Soprattutto la conoscevano i politici membri della Consulta d’ambito, allora presieduta dall’ avv. Scalia. Una gestione cioè fuori controllo e la sussistenza delle condizioni, acclarate da tempo, per la risoluzione in danno del contratto di gestione. Ma si sa come vanno queste cose, i dirigenti della S.T.O., per evidenti motivi, invece di essere “azzerati” per questo pessimo servizio sono stati addirittura riconfermati, a cavallo delle elezioni, con contratti “importanti” e per un periodo non indifferente.

Vi ricordate la vicenda dei Comuni al di sotto dei 1000 abitanti che hanno chiesto e ottenuto di uscire dall’ATO5 ? Bene a distanza di oltre sei mesi da quella data ancora formalmente non sono usciti. Il tutto con la complice latitanza della S.T.O. Nel merito a poco sono servite le censure del Garante Regionale delle Risorse Idriche finalizzate a svincolare quei Comuni da ACEA e quindi al ritorno alla gestione diretta dei servizi idrici.

Sul fronte delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, poi, la magistratura da tempo ha annunciato che le ipotesi iniziali di abuso d’ufficio e truffa aggravata, riguardante appunto lo scandalo delle risorse idriche, aveva avuto riscontri eclatanti, eppure tutto tace e i tanto paventati avvisi di garanzia ancora non sono stati emessi. Senza contare le circostanze “scabrose” emerse nel corso delle indagini e riguardanti le gare di appalto, come è stato ribadito sui giornali nelle interviste rilasciate dai responsabili della procura di Frosinone. Le indagini “interne” condotte in Regione Lazio si sono arenate e i buoni propositi manifestati dai funzionari regionali, nelle diverse audizioni a cui abbiamo partecipato, completamente disattesi.Infine era il primo dicembre 2008 quando il CO.VI.R.I. in modo perentorio, con una ormai leggendaria delibera faceva chiarezza sui rincari illegittimi approvati contro i cittadini ancorché applicati in modo retroattivo, eppure ancora non si è proceduto alla applicazione delle categoriche indicazioni di quella delibera.Potremmo continuare ad illustrare altre “preoccupanti” situazioni, come ad esempio quelle sul fronte della depurazione e dell’inquinamento, ma esse di fatto non aggiungerebbero altro ad un contesto già di per se più che esplosivo. Chi ci sta rimettendo in questa condizione di empasse sono ancora una volta i cittadini. Lo sanno bene i nuovi Amministratori Provinciali a cui spetta, insieme alla magistratura, di porre fine a questa paradossale vicenda. Essi devono rammentare che i cittadini hanno fatto scelte di voto anche e soprattutto sulla base dei programmi elettorali. Ed è bene ricordare allora come il tema Acea Ato5 S.p.A. è stato il più gettonato alle ultime elezioni provinciali e la soluzione ottimale a questo problema, il punto qualificante delle “promesse” elettorali.

Noi che ci siamo assunti la responsabilità civile di denunciare innanzi la Procura della Repubblica di Cassino (all’epoca competente per territorio) la gestione ACEA Ato5 S.p.A. nel lontano marzo 2008.

Noi che siamo stati sempre a fianco dei cittadini non tollereremo alcun atteggiamento “promiscuo” della politica e continueremo la nostra battaglia. Non siamo stati ancora ascoltati dai nuovi Amministratori Provinciali, ma tutto sommato non c’è bisogno, anche perché molti di essi ci conoscono bene e anzi hanno condiviso con noi, fino ad un certo punto, le legittime istanze dei cittadini.

Sanno bene quindi che non occorre fare ulteriori approfondimenti di indagine, le carte noi le abbiamo come loro. Sanno cioè che devono mettere in atto quello che hanno sempre sostenuto insieme a noi: “procedere senza indugio alla risoluzione in danno del contratto ACEA disatteso e tornare alla gestione pubblica del bene comune. Il tempo delle azioni concrete e della netta discontinuità con la precedente amministrazione è arrivato, quello della campagna elettorale appartiene al passato.

Del resto verso la gestione pubblica e la concreta autonomia dei comuni è ormai approdato anche il Consiglio di Stato con sentenza n. 5501/2009 del 15 Settembre 2009. Questa sentenza infatti cancellando l’originale ricorso della Provincia di Latina e di Acqualatina S.p.A., ha definitivamente resa operativa la scelta del Comune di Aprilia, Comune simbolo della battaglia contro i “predoni dell’acqua”, di non approvare il contratto di gestione con Acqualatina S.p.A. In sintesi è stato riconosciuta la piena libertà dei singoli Comuni di non impegnarsi nell’ambito territoriale di gestione del servizio idrico. Scelta che deve ritenersi piena e non soggetta a restrizioni di sorta. Trattasi di una sentenza fondamentale le cui conseguenze sono facilmente prevedibili.

Responsabile del Comitato Civico per il Diritto all'Acqua.

15 ottobre 2009

Giudice di pace di Roma: ricorsi postali fermi a giugno 2008.

Il sig. Daniele ci autorizza a pubblicare le sue due mail relative agli esiti di una ricerca effettuata presso gli uffici del Giudice di Pace di Roma sui ricorsi fino ad ora iscritti a ruolo. Abbiamo consigliato al sig. Daniele di presentare un esposto al Presidente del Tribunale di Roma, augurandoci che altri seguano il suo esempio.

La Redazione ACU

Gentili amici, immagino che la Vs. associazione sia a conoscenza dello stato penoso in cui versa l'ufficio del Giudice di Pace di Roma.
Ebbene, oltre 8 mesi fa mi informai presso tale ufficio sullo stato dell'iscrizione a ruolo dei ricorsi inviati per posta, e risultava che fossero stati iscritti i ricorsi pervenuti entro maggio 2008. Alcuni giorni fa, tornai ad informarmi e con mia sorpresa ho saputo che l'ufficio ha iscritto a ruolo i ricorsi arrivati entro giugno 2008 (!!!). In oltre 8 mesi l'ufficio del GdP ha iscritto solo i ricorsi giunti in un mese. Quindi i ricorsi per posta sono di serie B? Non si sta violando la legge? Vorrei sapere se la Vs. associazione ha iniziative in corso o sono stati già presentati esposti in merito.

Cordiali saluti

Daniele Brunetti - Roma

*** *** ***

Spett.le Associazione ACU,

in questo momento sono riuscito a parlare telefonicamente con l'ufficio del Giudice di Pace di Roma, che mi conferma la data ultima dei ricorsi per posta iscritti a ruolo: giugno 2008.
Ho trovato il caso macroscopico e mi risulta strano di essere il primo e unico ad aver notato questo fatto. Da più parti si sa, vi sono articoli su internet, della giacenza in uno stanzone di ricorsi in attesa di iscrizione, con tutti i problemi e conseguenze che risultano, dato che il ricorso è come se fosse inesistente. Persone che si ritrovano decreti ingiuntivi o cartelle, o ulteriori verbali per mancata dichiarazione del conducente che non sono stati bloccati sul nascere. Vi ringrazio per il consiglio, ma la mia speranza è che se fossimo in più persone a fare l'esposto forse verrebbe preso in maggior considerazione.

Cordiali saluti
Daniele Brunetti - Roma

14 ottobre 2009

Esiste un difetto di fabbricazione per lo scooter Kymco Xciting 300R?

Viste le immediate e continue anomalie emerse nell'utilizzo dello scooter Xciting 300R abbiamo consigliato al sig. Pier Paolo di scrivere una raccomandata direttamente al produttore, chiedendo la sostituzione del motoveicolo.

La Redazione ACU

Trevignano 08.10.2009

Lettera A.R.

Spett.Le Officina Nasato Stefano - Treviso

Spett.Le Kymco c/o La Padana Ricambi - Ciliverghe ( BS )

E p.c. Spett.Le Associazione Consumatori ACU

Oggetto: Richiesta di sostituzione del motoveicolo o annullamento del contratto per le infinite anomalie sullo Scooter Marca Kymco modello Xciting 300R targato DL71036.

Con la presente il sottoscritto Pier Paolo Pizzolato residente a Trevignano (TV) chiede l’annullamento del contratto in virtù delle numerose problematiche sorte dello scooter Xciting 300R acquistato presso la concessionaria/officina Nasato Stefano in data 26.05.2009

Come già a vostra conoscenza fin dalla consegna si è riscontrato il primo problema, la sella aveva una mal conformazione da pregiudicare il confort del passeggero, poi fin dai primissimi chilometri ad una velocità superiore ai 80 Km orari non si poteva avere il controllo del mezzo, le vibrazioni percepite erano superiori allo standard minimo di sicurezza, solo l’eccessiva mia prudenza nella conduzione del mezzo ha evitato possibili incidenti causando eventuali danni anche fisici. Aspettando i nuovi pesi da apporre al manubrio ho dovuto utilizzare il mezzo con moltissima prudenza,fino a quando non trovando soluzione si è finalmente intervenuto sul pneumatico risolvendo il problema. Nel frattempo un nuovo problema si riscontrava, a volte si accedeva la spia dell’olio costringendomi a soste forzate, a ulteriori viaggi all’insegna della paura di rimanere fermo chissà dove e quando. Successivamente si riscontrava strappi al motore e rumori, identificati poi con anomalia alla frizione e/o affini. I viaggi di minimo media percorrenza sono stati quasi sempre all’insegna dello stress della preoccupazione, l’unico obiettivo non era più un viaggio di piacere verso monti o mari ma quello di poter tornare a casa con il proprio mezzo, spesso già a 50 Km orari si percepivano vuoti al motore,agendo sulla leva del gas non vi era adeguata accelerazione ma sembrava sotto sforzo. Ricordo ancora molto bene quando in un sorpasso di un autobus in un rettilineo non sono riuscito ad effettuarlo in quanto il tempo è stato cosi lungo da dovermi arrendere ,e frenare per motivi di sicurezza, con lo scooter efficiente ne avrei sorpassato minimo due. Dopo quella occasione per la paura non ho più sorpassato, anche se credo non sia un problema continuo ma occasionale. Nella precedente lettera si presumeva da parte del sottoscritto che vi fossero problemi di elettronica ma da voi smentiti. Non ancora risolto il problema della frizione in attesa dei pezzi di ricambio si è verificato un nuovo problema percepito da un rumore metallico nella parte anteriore. Si dovrebbe trattare del cuscinetto paraolio. Come già segnalato in discesa,azionando il freno anteriore, sia con uno che con due passeggeri si percepisce un rumore di tipo elettrico cosi effettuando delle soste per una verifica all’impianto frenante.

Non volendo avere mai fine questa storia ora si riscontra una perdita di antigelo dal motore.

Avendo avuto molti colloqui personali,avendo scritto via mail già alcune delle problematiche intercorse, avendo effettuato telefona al servizio clienti Kymco dove mi rimandava per ogni problema al concessionario Nasato,avendo ricevuto telefonata da parte di un rappresentate dove mi consigliava di andare ogni volta in officina per le problematiche, avendo aspettato risposta dal concessionario alla precedenti comunicazioni e ricevuta la notizia dell’impossibilità della sostituzione del motoveicolo, chiedo la risoluzione del contratto per infinite anomalie del mezzo.

Credo che chiunque acquisti un bene ( anche per esempio una televisione) per poterlo utilizzare per lo scopo previsto, e si ritrova nelle mie condizioni preferirebbe rimanerne senza in quanto non lo può utilizzare per i suoi fabbisogni. Se acquisto una televisione per vedere le partite di calcio e non riesco a vederle perché è sempre rotto tanto vale che non spenda 4 mila euro ma ne rimanga senza, comunque non le avrei viste. Credo che un problema tecnico, possa succedere, e sfortunatamente anche un secondo ma tanti e continui fin da subito è solo deduzione di un mezzo non idoneo alla vendita.

Esausto dall’aspettativa di ricevere notizie ufficiose circa 10 giorni fa, su consiglio di un amico cercando in internet ho riscontrato che alcune mie problematiche sono comuni ad altri possessori, certificandone un vizio consolidato nel modello acquistato.

In attesa di un vostro veloce riscontro,visto che ne siete a conoscenza del problema da un po’ di tempo, colgo l’occasione per porgervi distinti saluti.

Qualora però trascorsi ulteriori 15 gg in caso di mancata, negativa o non soddisfacente risposta mi rivolgerò all'Autorità Giudiziaria o ad altra Autorità competente.

Pier Paolo Pizzolato

*** *** ***

Trevignano 10.09.2009

Spett.Le Kymco

e p.c. Officina Nasato Stefano - Montebelluna (TV)

Oggetto: Richiesta d'incontro urgente con Responsabile Kymco

Viste le ormai innumerevoli e continue problematiche riscontrate nello scooter Xciting 300R acquistato presso la ditta Nasato Stefano di Montebelluna (TV) che mi hanno comportato disagi, perdite di tempo e economiche, e utilizzando lo scooter solo parzialmente, effettuando viaggi all'insegna della preoccupazione e dello stress, creando malumori che si ripercuotono anche alla vita familiare e lavorativa, chiedo un urgente colloquio con un responsabile della Kymco e della ditta Nasato.

Stanco della situazione, moralmente distrutto e abbattuto, se entro Martedì 15 settembre 2009 non avrò risposte atte alla risoluzione della situazione creatasi, sarò costretto a tutelarmi con i mezzi e nelle sedi più idonei/e.

Certo in un Vostro sicuro e immediato riscontro,colgo l'occasione per porgerVi i miei saluti.

Pier Paolo Pizzolato

13 ottobre 2009

ENI: un esempio di come aumentare il numero dei propri clienti.

Alla signora che si è rivolta a noi per difendersi dagli effetti del "mercato selvaggio", abbiamo indicato di inoltrare formale reclamo ad ENI.

La Redazione ACU

Io fino al 01/08/09 per la fornitura di energia elettrica ero cliente di Acea.

Dall'agosto 2009 sono passata ad ENI senza mai aver firmato e richiesto un contratto con loro per questo servizio.

Facendo delle indagini risulta che una società di franchising dell'ENI, a cui mi ero rivolta un anno prima per la pulizia della caldaia (e a cui avevo consegnato una bolletta dell'energia elettrica dell'Acea per avere un confronto dei prezzi praticati dall'ENI e dall'Acea) ha, senza alcun mio mandato, operato il passaggio dal fornitore Acea a quello ENI.

Ovviamente non hanno alcun mio contratto firmato. Ora vorrei che fosse dichiarato nullo il contratto con l'ENI perché inesistente e si operasse senza spese a mio carico il passaggio con Acea.

Sembra che se passo di nuovo con Acea debba pagare le spese.

Ad oggi non risulto con Acea e la mia posizione con ENI risulta pendente.

Saluti.

R.P.

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8 ottobre 2009

Mancata trasparenza da parte di Tele2

Buongiorno,

Riporto alla vostra attenzione il comportamento estremamente scorretto dell'azienda Tele2 che ha riservato alla sottoscritta, ma che credo abbia riservato a diversi utenti. Premetto che la situazione della mia linea telefonica fino al 18 settembre era la seguente: canone Telecom con preselezione automatica Tele2 più abbonamento alice flat.

Il 18 settembre, dopo decine di telefonate da parte di altrettanti operatori Tele2 che mi offrivano pacchetti e sconti per cambiare operatore, accetto di prendere in considerazione il passaggio del mio numero telefonico all'operatore Tele2, abbandonando il canone Telecom e la linea adsl alice.

Le questioni che mi hanno spinto a fare questa scelta sono le seguenti:

1) il risparmio economico;
2) l'assicurazione da parte degli operatori che la registrazione telefonica, che mi accingevo a fare, non avrebbe avuto alcuna valenza contrattuale e che Tele2 si sarebbe impegnata ad avviare le procedure di passaggio solo dopo aver ricevuto il contratto cartaceo firmato;
3) l'assicurazione che non avrei perso nemmeno un minuto di connessione internet durante il passaggio in quanto si trattava solo di un passaggio amministrativo (testuali parole dell'operatore);
4) l'assicurazione da parte degli operatori che una volta arrivato il contratto cartaceo avrei avuto 10 giorni di tempo per firmarlo passati i quali l'attivazione sarebbe andata a morire.

Il 25 settembre verso le ore 18.30 cade la linea adsl e contatto immediatamente Telecom. Gli operatori Telecom mi fanno sapere che la mia linea non è più di competenza Telecom ma probabilmente è già di Tele2 e che, in ogni caso, loro non possono fare più nulla. Contatto immediatamente Tele2 e mi avvisano che il mio numero è a tutti gli effetti passato a Tele2 e che per la mia linea adsl dovrò aspettare per avere i codici (nome e password) per poterla utilizzare. Faccio sapere agli operatori che queste non erano le condizioni che mi erano state proposte e per le quali, il 18 settembre, avevo accettato di effettuare la registrazione vocale. Faccio anche notare all'operatore che io stavo attendendo il contratto cartaceo e non mi sarei mai aspettata il distacco da Telecom in questo modo.
Chiedo pertanto di effettuare la cancellazione dell'attivazione di qualunque nuovo servizio Tele2 e il ripristino della condizione precedente al 18 settembre.
Sabato 26 mando lettera raccomandata e fax a Tele2 nei quali spiego l'accaduto e chiedo la cancellazione dei servizi attivati dopo il 18 settembre.
lunedì 28 effettuo la registrazione vocale con la quale, secondo l'operatore Tele2, mi avvalgo del diritto di recesso. Ad oggi non so nemmeno quando il servizio è stato attivato e non so nemmeno se il servizio è stato effettivamente attivato, infatti l'adsl tele2 non ho potuto nemmeno provarla perché non è mai entrata in funzione, nel frattempo però, Tele2 ha causato un disservizio impedendomi di usufruire di internet per diversi giorni. Mi chiedo inoltre perché mai l'operatore di Tele2 mi abbia parlato di "diritto di recesso" quando questo diritto sussiste solo dal momento in cui l'utente ha effettivamente la facoltà di provare e testare il servizio o il bene e per i dieci giorni successivi?
Ho chiesto all'operatore quali erano i tempi necessari affinché io potessi riavere la connessione internet e mi è stato risposto che se lascio Tele2 ci vorranno fino a 30-60 giorni mentre se rimango in Tele2, entro due settimane avrei riavuto la linea. Non so se questi sono i tempi reali con i quali si fanno i passaggi, essendo in Italia posso anche crederci, ma sono convinto anche che dall'altra parte della cornetta ci siano state diverse persone istruite ad hoc con obiettivo unico quello di trovare più clienti possibile mentendo spudoratamente e omettendo informazioni fondamentali.
Oggi mi ritrovo a dover navigare con una connessione GPRS spendendo 20 euro/mese e ad una velocità ridicola e la connessione mi serve per lavoro. Inoltre ancora non so se dovrò fare il cosiddetto rientro in Telecom perché ancora non so se, quando ho chiesto il blocco da parte di Tele2, ero ancora cliente Telecom oppure no.
Nel caso in cui non fossi più cliente Telecom il costo per rientrare non è solo dato dai 96 euro che la stessa Telecom chiede per il rientro, ma peserà molto di più i 2-3 mesi necessari affinché ciò avvenga: sono letteralmente scandalizzata dalla totale assenza di trasparenza e di onestà da parte di Tele2.


Come devo muovermi per riavere al più presto possibile la connessione adsl?

Cordiali saluti

Confortini Bianca Rosa

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7 ottobre 2009

3 Italia: attenzione ai numeri riassegnati della Tre3

Al sig. Luigi abbiamo risposto di formalizzare il reclamo alla società attivando, in mancanza di riscontro, la procedura di conciliazione.

La Redazione ACU

Il 21.09.2009 ho attivato un nuovo numero della società 3, contestualmente ho effettuato una ricarica di 5,00 euro. Pertanto sulla scheda doveva esserci un credito di euro 8,00, considerato che trattengono euro 2,00 per l'attivazione. Dopo aver provato inutilmente a chiamare effettuavo una verifica del credito e l'operatore mi dava un credito negativo di euro 17,50. Dopo aver fatto il reclamo al 133, a pagamento, mi garantivano che avrebbero sistemato la situazione. A tutt'oggi 01.10.2009, ancora non è stato fatto nulla e, ogni volta che chiamo il 133 , a pagamento, mi dicono di attendere ancora. Ma quanto tempo bisogna aspettare per una loro negligenze, dal momento che mi è stato riferito che probabilmente si tratta di numeri riassegnati e che il vecchio utente ha lasciato un debito sulla scheda. E' possibile che dopo aver regolarmente pagato non si possono effettuare chiamate? Queste società telefoniche dovrebbero farle sparire perché hanno dimostrato poca serietà. Grazie.

6 ottobre 2009

Enel: un saggio consiglio da un utente.

Salve,

vi scrivo per dei problemi legati a bollette dell'enel, ricevetti già una bolletta di importo molto alto a fine dell'anno scorso (da quando passai da enel distribuzione ad enel energia) ed in quel caso riuscii a rateizzare la bolletta. Dopo quella bolletta non ne è più arrivata neanche una così, a fine agosto chiamai per sapere come mai erano mesi che non ricevevo la bolletta, mi risposero che avrebbero provveduto a sbloccare la situazione e che le bollette arretrate mi sarebbero arrivate un po' per volta, qualche giorno fa mi è arrivata la prima (trimestrale) con l'importo di 560,00 €, un numero di scatti del contatore umanamente impossibili da fare, e più della metà dell'importo di 560,00 € è dovuto non al costo dell'elettricità ma a decine di altre voci, avendo la tariffa bioraria calcolando (anche se fossero esatti) gli scatti di ogni fascia con la relativa tariffa, l'importo è di circa 250,00 €. Essendo questa la prima alla quale dovranno seguire altre due bollette, vorrei sapere se è possibile fare qualcosa. Neanche se la metterei a rate per smaltire tutte e tre le bollette rateizzate ci metterei un anno o più e nel frattempo ne arriverebbero altre. Visto che verrà resa pubblica questa e-mail approfitto per consigliare a tutti di non passare mai da enel distribuzione a enel energia in quanto è forse la più grande truffa che esista e si arriva a pagare più di tasse e spese che di elettricità.

Cordiali saluti,

D'Angelo Davide

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5 ottobre 2009

Trenitalia, per i pendolari: solo 5 vagoni sporchi e vecchi, nell'indifferenza delle istituzioni

Venerdì 02 ottobre 2009

Faccio seguito all'email del mio collega pendolare Francesco Graziano per confermare il fatto che il treno di ieri sera delle 18.10 fosse composto da CINQUE vagoni.

Ma non solo. L'estate è ormai finita, gli studenti affollano i vagoni per andare in università, i lavoratori sono tutti rientrati dalle ferie... eppure NESSUNA TRACCIA dei vagoni restilizzati a due piani!

Composizioni invece INDEGNE per i viaggi pendolari: non solo treni cortissimi ma anche vecchi, sporchi, impresentabili.

Non solo. Stamattina il treno delle 7.20 da Bergamo per MI Garibaldi era nuovamente di CINQUE vagoni, lo stesso materiale del 18.10 della sera precedente.

Vergognatevi di questa situazione. Altro che sbandierare grandi miglioramenti o addirittura - come nel caso di un intervento televisivo persino dell' on. Castelli - chiedersi cosa i pendolari bergamaschi possano ancora volere!

Cosa possiamo mai desiderare del resto? Ci regalate momenti magici di viaggi in situazione di sovraffollamento assurdo, in condizioni igieniche precarie, su treni nei quali non è neppure possibile sistemare una borsa di medie dimensioni...

E tutto ciò solo quando il treno poi si pregia di camminare. Figuriamoci quando invece ci si mettono anche ritardi o rotture di scambi fuori Milano Centrale per una manutenzione carente (o dovremmo dire assente?).

Da anni, siamo stanchi di promesse non mantenute, di parole al vento (ben espresse dall'email di Francesco...), di inutili TPL e riunioni nelle quali non viene deciso nulla, non viene detto nulla, non viene FATTO nulla.

Continuiamo a pagare gli abbonamenti, a testa bassa, continuiamo a sorbirci viaggi stressanti, continuiamo a sperimentare disagi senza essere informati delle cause del disagio, continuiamo - in ultimo - a vedere una completa INDIFFERENZA da parte non solo delle società coinvolte ma soprattutto delle ISTITUZIONI, alle quali paghiamo tasse e tributi che vorremmo, almeno in parte, vedere investiti in un miglioramento delle nostre condizioni di viaggiatori. Invece no. Beccatevi 'sti CINQUE vagoni in treni sporchi e vecchi.

Grazie tante

Lucia Ruggiero

Comitato Pendolari Bergamaschi

Atelier di Bologna: come rovinare il giorno del matrimonio

Alla signora, a questo punto, abbiamo consigliato di presentare ricorso, per conciliazione in sede non contenziosa, davanti al Giudice di Pace della sua città.

La Redazione ACU

Mi sono sposata in luglio 2009. Acquistato l'abito da un atelier piuttosto rinomato di Bologna, un vestito semplicissimo, a sottoveste, la signora ha dovuto stringermi un po' le bretelle... in chiesa mi si è letteralmente scucita la prima, e arrivata al ricevimento si è scucita anche la seconda!!!!!!!!!! (premessa, porto una 40, non è che abbia dovuto fare miracoli...) Ho deciso di non farmi rovinare il matrimonio e di prenderla sportivamente, dato che non potevo fare altro: cucitrice, che era l'unica cosa a disposizione!!! Chiaramente ho fatto fare un sacco di foto al simpatico evento. Il giorno successivo ero all'atelier col vestito in mano e la Signora (complice forse il fatto che fosse piena di gente) si è profusa in mille scuse, era mortificata, bla bla bla, promettendo di sentire l'azienda (che, per inciso, non c'entra nulla, almeno con me, dato che io l'abito l'ho comprato all'atelier, e me l'hanno sistemato loro). Ma ho portato pazienza, finché dopo due mesi nessuno si era ancora fatto vivo, e ho chiamato direttamente in azienda.
Loro su un abito sistemato non danno garanzia, chiaramente, e oggi quando sono tornata all'atelier (la Signora mi ha detto "proviamo a metterci d'accordo noi"..) mi è stato restituito ancora sporco, accartocciato in un sacchetto e con la frase "io non mi sento responsabile, il mio lavoro l'ho fato bene, può succedere. Se ritieni opportuno, vai dal legale". Devo aggiungere altro? Oltre al danno nel giorno più importante della mia vita, la presa per i fondelli. E la garanzia? E il servizio post vendita? Chi risponde di quello che ho dovuto subire??? Cosa posso fare?

2 ottobre 2009

Volkswagen Touran 1.9 TDI: situazione anomala.

Buongiorno,

Mi chiamo Alessandro Giacobbi e posseggo un VW Touran 1.9 TDI dal 2005 targato xxxyyy con circa 80000Km e desidero segnalarVi un guasto assolutamente anomalo avvenuto sulla vettura.

Premetto che non ho mai avuto sinistri e sulla vettura in oggetto sono stati eseguiti tutti i tagliandi regolarmente presso una vostra officina autorizzata, la SACCHETTO S.N.C. situata in Via Orbassano, 41 a Bruino (TO).

Venerdì 18 settembre 2009 mentre percorrevo la strada verso casa, la vettura si è praticamente bloccata improvvisamente emettendo un rumore alquanto sinistro proveniente dal motore. Mi sono quindi fermato ho spento la vettura ed ho visto colare olio in abbondanza. Dal colore chiaro dell'olio ho subito intuito che poteva trattarsi del cambio. Ho controllato che la copertura del motore fosse integra per verificare di non aver urtato contro qualcosa.

Di conseguenza ho chiamato il servizio mobilità che ha trasportato la vettura al centro autorizzato.

Fortunatamente il tutto è accaduto mentre procedevo a velocità moderata, circa 30km/ora, altrimenti le conseguenze potevano essere decisamente peggiori ma soprattutto potevano minacciare la mia incolumità.

L'officina ha confermato il guasto è da attribuirsi alla rottura del meccanismo del cambio che ha causato la perforazione in più punti della scatola cambio, e mi ha anche confermato che è un fatto assolutamente insolito non attribuibile ad usura o cattivo utilizzo della vettura considerando anche il basso chilometraggio del mezzo.

L'officina ha provveduto ad inviarvi documentazione scritta e fotografica del guasto e non è intervenuta in nessun modo in attesa di un vostro riscontro.

A questo punto desidererei il vostro intervento sulla spesa di riparazione, riconoscendomi almeno il costo del pezzo di ricambio vista l'accertata difettosità.

So benissimo che la macchina non è più sotto garanzia ma, considerata la serietà della vostra azienda, mi aspetto un vostro riscontro. Ho già provveduto a contattare uno studio legale e associazioni di consumatori perché questi inconvenienti possono capitare ma vanno riconosciuti soprattutto da aziende importanti come la vostra.

Ho avuto altre 2 vetture VW e sono rimasto sempre molto soddisfatto e spero di esserlo anche questa volta per poter continuare ad essere vostro cliente e non dover iniziare a sconsigliare il vostro marchio.

Attendo fiducioso una vostra risposta

Distinti Saluti

In Fede

Alessandro Giacobbi

*** *** ***

Salve,

Riguardo al problema che vi ho segnalato volevo aggiornarvi sul fatto che l'officina ha già ricevuto risposta dalla Volkswagen Italia la quale non interverrà in alcun modo in quanto la garanzia è scaduta.

Ho avuto inoltre conferma dall'officina che la stessa Volkswagen non prevede manutenzione sul cambio durante tutta la vita della vettura in quanto non è previsto che si guasti.

Se desiderate provvederò a fornirvi documentazione fotografica dell'inconveniente.

Ora dovrò pagare più di 3000€ per un guasto causato da un difetto di fabbricazione non riconosciuto dalla Volkswagen .

Io pagherò perché non posso fare altrimenti ma la Volkswagen ha sicuramente perso un cliente e da me non avrà altro che cattiva pubblicità.

Cordiali saluti

Alessandro Giacobbi

1 ottobre 2009

Omessa informazione... a tavola!

Al sig. Rossi abbiamo consigliato di inviare una segnalazione su quanto accaduto alla Polizia Annonaria e di scrivere all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato segnalando il caso per pubblicità ingannevole.

La Redazione ACU

Spett.le Associazione,

con la presente chiedo se i ristoratori sono obbligati a servire al tavolo dei clienti le porzioni con un minimo di quantità stabilita oppure possono "sporcare il piatto" accampando che la quantità della porzione è normale e regolare.
Il fatto è il seguente: mi sono seduto ad un ristorante in quanto sono stato attratto dall'offerta esposta (10 euro lasagna, scaloppine, insalata).
Mi servono la lasagna (porzione ridotta ma accettabile), mi servono le scaloppine con l'insalata ed il piatto si presentava da una parte pochi pezzetti di lattuga e dall'altra due minuscole e sottilissime scaloppine (per rendere l'idea, un boccone a scaloppina) che tra l'altro non mi piaceva ed a mio avviso non andava neanche bene come qualità o conservazione, tant'è che dopo averlo evidenziato non ho consumato la "porzione".
Parlando, un cameriere prima ed il responsabile della trattoria dopo, rivelavano che acquistando le stesse cose alla "carta" le porzioni sono regolari (ad es. le scaloppine sono 3 pezzi normali e non minuscole).
Ovviamente lamentavo l'omessa informazione e che diversamente non avrei acquistato quell'offerta.
Pertanto chiedevo di pagare solo ciò che avevo consumato, ossia coca cola e primo piatto.
Il responsabile rispondeva che ero a casa sua e che offriva tutto oppure dovevo pagare il conto per intero, spiegavo che non gradivo che mi offrisse la cena e che volevo pagare regolarmente, ma solo ciò che avevo consumato.
Alla fine ha preteso l'intero importo di 12 euro, certo che a saperlo avrei ordinato alla "carta" pagando il prezzo intero per porzioni regolari o sarei andato a cenare da un'altra parte.
A mio avviso è un'offerta al pubblico ingannevole e comunque una pratica commerciale scorretta (capisco, ma non credo, che possa esserci crisi, tuttavia fare soldi "truffando" la clientela con queste pratiche è da ladri).
Alla luce di tutto l'accaduto sommariamente descritto, chiedo se esiste una legge che tutela i consumatori in questi casi.
in attesa di Vs. riscontro, porgo cordiali saluti.
Saverio Rossi

*** *** ***

Spett.le Associazione,
gradirei integrare l'inoltrata segnalazione esponendo che mentre ero seduto al tavolo, davanti a quel vergognoso misero secondo con contorno, telefonavo prima al 117 i quali mi rispondevano che intervenivano solo per mancato rilascio dello scontrino, invitandomi a telefonare alla Polizia Municipale.
Immediatamente, telefonavo anche alla Polizia Municipale il quale operatore mi rispondeva che non era compito loro e che comunque la quantità minima della porzione non è prevista dalla legge. Inoltre mi rispondeva che non c'era neanche l'Annonaria.
Ad ogni modo, a mio avviso si tratta sempre di truffa e di pratiche scorrette in commercio, anche perché non credo si possa fare disparità di trattamento tra il menù alla carta e l'offerta esposta al pubblico (per di più senza informativa di porzioni ridotte).
Il fatto è accaduto in Roma alla Trattoria "Angelo", Via Gioberti (Vicino alla stazione centrale). Miserabile che, credendosi furbo, con pratiche ingannatorie truffa i clienti ed in particolare i turisti stranieri, risorsa per l'economia nazionale.
Alla luce di queste integrazioni chiedo come muovermi a tutela dei diritti lesi.

Grazie e distinti saluti

Saverio Rossi