30 settembre 2008

Lettera aperta all'AMIA di Verona

Quando si vede passare un mezzo  dell' AMIA che raccoglie i rifiuti, pensiamo che fa pulizianella nostra città ed il suo bel colore verde ci induce  a crederlo anche "ecologico". Credo che in questa ottica l'Azienda Multiservizi di Igiene Ambientale abbia distribuito per tutta Verona e capillarmente soprattutto nei punti di maggior affluenza i vari contenitori al fine di permettere al cittadino di depositare in maniera più differenziata possibile i vari rifiuti e di facilitarne il compito. Ma non sempre è così ecologica poi la raccolta !!!  Questa mattina un raccoglitore dell'AMIA alla guida del suo piccolo mezzo si ferma davanti ad un supermercato cittadino, l'addetto ne  discende, entra nel supermercato, preleva uno alla volta i contenitori (ben tre) delle pile esaurite, che i diligenti cittadini, ben sapendo che sono altamente inquinanti, hanno depositato separatamente,  e li versa traquillamente nel cassone del mezzo, mischiando le pile  a tutti gli altri rifiuti di ogni genere.  E così, dopo che i cittadini hanno diversificato i rifiuti, l'addetto alla raccolta li michiano nuovamente. Da che nasce questo comportamento?   E' ben difficile capirlo e meno ancora essere soddisfatti di un tale atteggiamento, anche in considerazione delle cifre che ci vengono imposte sulle bollette (salate) di questo serizio.  Dopo tanta pubblicità fatta dalle istituzioni civiche e solleciti a differenziare la raccolta, restiamo allibiti da queste azioni.  Mi vien da ricordare a questo punto, quanto le istituzioni pubbliche divilgano raccomandazioni (e ordinanze) a risparmiare anche sui consumi energetici. Ricordiamo le campagne pubblicitarie sulla elettricità, con distribuzione di lampade a risparmio energetico e poi si vede che nei pubblici uffici gli sprechi sono continui ed ingenti. Vediamo le luci accese in una Porta delle Mura Magistrali  completamente chiusa, enormi condizionatori d'aria che funzionano ininterrottamente tutto l'anno anche quando l'edificio non è usato, come il Teatro Camploy, e molti altri che non è possibile qui elencare.  Si spera sempre e comunque in un cambiamento. Speriamo che sia in  meglio.   

Ettore Fasciano

Attenzione alle garanzie sull'usato!

Salve,

ho bisogno di alcuni consigli riguardo a una denuncia che vorrei fare.

La persona che vorrei denunciare, o meglio l’azienda, è ".................. CASALGRASSO (CN) a 20 minuti da TORINO PIEMONTE – ITALIA”.

Ho acquistato il 25 settembre 2007 un motociclo di 125 cc.

Subito tutto bene però poi dopo qualche mese iniziano a sorgere i primi problemi riguardanti il motore…

Il concessionario è distante da me circa 60 km e quindi mi sono rivolto a un meccanico qua vicino. Lo ho portato e inizialmente ho speso 300 € per la prima riparazione.

Passano altri 2 o 3 mesi e la moto inizia ad avere altri sintomi, questa volta la faccio aprire completamente e questa volta il preventivo è assai più salato... 1200€!!...

Ora io ho telefonato al concessionario e gli ho detto il fatto, i pezzi e la garanzia che a quanto pare dovrebbe essere obbligatoria di un anno almeno su tutti i veicoli usati…

Loro mi hanno detto che sì quei veicoli lì non hanno garanzia (molto strano) e allora mi hanno proposto di andare da loro e loro mi avrebbero messo i pezzi nuovi però pagandoli a prezzo di fabbrica... (questa cosa non mi piaceva, mi sono arrabbiato un po' e allora ho deciso di farla aggiustare qua).

Ora visto che la moto l'ho pagata circa 1200€ in più di quello che valeva realmente, poi aggiungendo altri 1200€ per la riparazione mi sono veramente arrabbiato perché a quel punto potevo prendere un motociclo nuovo…

Volevo denunciare questa azienda perchè non è possibile che vendano una motocicletta in queste condizioni , come era messa valeva meno della metà che ho pagato e in più si rifiutano di darmi la garanzia...

Io ho tenuto ttutti i preventivi dei lavori effettuati, con questi posso andare là e farmi dare i soldi indietro o in qualche modo lo sconto?

Se no mi conviene denunciare?  Mi posso rivolgere a voi?

Grazie aspetto vostri consigli...

Arrivederci.

Emanuele Ascheri

Eurostar in ritardo... niente bonus!!!

Gentile Signor V.,
per l'ennesima volta viene rigettata la mia richiesta, più che legittima, di ricevere un rimborso in seguito al forte ritardo del treno su cui viaggiavo. Le invio una e mail che avevo già mandato qualche mese fa, per denunciare il medesimo ingiusto trattamento.
Mando in copia questa e mail anche ad alcune associazioni di categoria per la difesa dei consumatori affinché possano avere testimonianza ulteriore di come le Ferrovie dello Stato riescano sempre ad imputare ad altro (ad esempio, agenti atmosferici) la responsabilità delle proprie colpe, a scapito dei sempre più vituperati viaggiatori. Un consiglio: molto più onesto sarebbe, a questo punto, abolire la possibilità di ricevere risarcimenti per ritardi dei convogli, piuttosto che rifiutarli ogni volta accampando scuse basate su concause non dimostrabili.
Distinti saluti.
Nicoletta
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Gentile Signora P.,
ricevo con un certo sconcerto il rigetto della mia richiesta di bonus, presentata in seguito al ritardo accumulato dal treno 9439 del giorno 01/11/2007. Questo per due motivi:
1) il personale presente sul treno ci aveva spiegato che le ragioni della forzata sosta di due ore da parte dell'Eurostar erano dovute ad un guasto dei binari;
2) al nostro arrivo c'era ad accoglierci una folta delegazione di impiegati delle ferrovie, i quali ci hanno porto i moduli per la richiesta assicurandoci, con un sorriso accattivante, che sarebbe stata accolta, in considerazione proprio della natura del ritardo.
Ora, o il seccante evento ha obnubilato le capacità intellettive del personale del treno o i due mesi trascorsi da quel giorno Vi hanno fatto dimenticare i reali motivi del disagio subito dai passeggeri.
L'esperienza accumulata in questi anni di estenuanti viaggi mi toglie purtroppo la voglia e l'energia di rincorrere pervicacemente la somma di circa 50 euro, portandomi a concludere, in maniera molto banale, che "le cose in Italia finiscono sempre così" e inserendomi tristemente tra le fila dei tanti "insoddisfatti e non rimborsati" che usufruiscono quotidianamente dei Vostri servizi. Vorrà dire che d'ora in poi mi sposterò in auto, privando le casse di Trenitalia di un'entrata che, Le assicuro, era di parecchio superiore alle 50 euro sopra citate. Sono certa che il mancato introito non sconvolgerà il Vostro patrimonio, ma ritengo che l'accoglimento della richiesta mia e dei miei compagni di sventura Vi avrebbe permesso di chiudere la questione con una correttezza ed un'eleganza che evidentemente Vi sono estranee.
La ringrazio comunque per la solerzia e Le porgo distinti saluti.
Nicoletta
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23 settembre 2008

Valerio non ha diritto al gratuito patrocinio! Ma in che paese viviamo?

Salve sono un disabile gravissimo che ha denunciato dei vigili di omissione di soccorso, adesso loro hanno denunciato me perché sapevo che erano innocenti, ma intanto sono rimasto un'ora in mezzo alla  strada con la carrozzina elettrica con le batterie scariche prima che loro  chiamassero qualcuno per aiutarmi, adesso devo difendermi e l'avvocato mi ha  detto che se tutto va bene e riesce a far archiviare il caso mi costerà  almeno € 2000 altrimenti da lì a salire. Per fortuna che siamo in un paese  civile e democratico, i vigili sono difesi da avvocati pagati con le nostre  tasse, io povero disabile devo pagare a difendere i miei diritti, penso che  farò qualche gesto grave perché mi sento troppo offeso dallo Stato.

Vi prego aiutatemi consigliatemi come fare per risparmiare questi soldi che dovrò togliere dalla mia assistenza, io sono grave e per questo ho bisogno  di assistenza 24 h su 24, vi scongiuro aiutatemi.

Valerio Perano

Aumenti ingiustificati di gas e luce!

Volevo far presente che prima si diceva che a causa del petrolio aumentava il gas e la luce adesso che il petrolio è diminuito dele 35% si dice ci sarà un autunno caldo per luce e gas, (la benzina è diminuita del 10%) ma non vi sembra che un po tutti ci stanno prendendo per i fondelli.

Il nostro caro presidente del consiglio ha fatto la sua campagna elettorale dicendo che avrebbe pensato agli stipendi, alle famiglie e controllato i prezzi in genere e controllato i prezzi delle bollette, ma come al solito quando hai la poltrona sotto il sedere il resto non conta.

E sto benedetto mister prezzi a cosa serve a rubare un'altro stipendio?

Quando saremo a livello dell'Argentina e non manca tanto vedremo cosa succederà.

A titolo informativo la bolletta del bimestre precedente è di 205.88 euro ditemi voi se è possibile pagare una bolletta simole per la luce. e non ho un condominio.

Grazie.

Milazzo Angelo

8 settembre 2008

Trenitalia: vergognosa durata del viaggio!!!

SEDE Regionale ACU-CAMPANIA
Napoli, li 04/09/2008
A TRENITALIA
Scrivo la presente lettera, INSIEME al nostro assistito ed associato, Geom.Gaetano Perri, che controfirma la presente, facendola propria onde sollevare, egli che villeggia colla sua famiglia, come tanti campani, e non solo nel mese di agosto, il problema DELLA POCA PRECISIONE DEL TRASPORTO FERROVIARIO INTERREGIONALE DA NAPOLI A SCALEA E VICEVERSA, IN PARTICOLARE L’INCRESCIOSO EPISODIO AVVENUTO IL 23 AGOSTO 2008, SABATO DI RIPARTENZA DA SCALEA, per MOLTI VILLEGGIANTI. L’interregionale per Napoli, previsto in partenza alle 9.18, partiva EFFETTIVAMENTE ALLE 10.40, ARRIVANDO A NAPOLI ALLE 14.20, IN LUOGO DEL PREVISTO ORARIO DI ARRIVO, CHE AVREBBE DOVUTO ESSERE LE 12.20.
Chiedo a Trenitalia di non trincerasi dietro i suoi regolamenti e riconoscere ai viaggiatori, che erano su quel treno, tra cui vi erano il mio assistito e sua zia, anziana, un rimborso-bonus, previa loro regolare esibizione del biglietto acquistato od usufruito in questo viaggio, dalla DURATA VERGOGNOSA.
Si saluta ,attendendo riscontro scritto, ai fini della normativa sulla trasparenza amministrativa.
Sig.Gaetano Perri
Il Presidente Regionale Avv. Nicola Vetrano
ACU-Campania, Via A.Telesino 13, Napoli
Tel.: 0815645425 Fax: 0814430846

4 settembre 2008

Acqua Latina: chi risponde al numero 328....

PROLOGO

La società ACQUA LATINA lascia un avviso sul portone preannunciando che un loro addetto sarebbe passato il giorno 20 dalle ore 8:30 all ore 13:300 per la lettura del contatore. Chi non fosse in casa in quegli orari poteva lasciare un biglietto sulla porta con Nome Utente e Lettura.

FATTO

Il giorno in questione io e la mia famiglia eravamo in casa ma non abbiamo ricevuto nessuna bussata alla porta o al citofono. Uscendo di casa, invece, troviamo un messaggio che riporto:  "E' passato il letturista di Acqua Latina, vi ha trovato ASSENTE, vi prega di comunicare la lettura al tel. 328.7558921 entro il Venerdì". E questo  avviso lo vedo su tutte le porte dei vicini !

EPILOGO

Resto contrariato dal messaggio perchè mi costringe ad effettuare una chiamata su un cellulare per comunicare la mia lettura. Segnalo per inciso che la sera prima avevo già preparato un biglietto con la lettura, che avrei lasciato sulla porta nel caso di mia uscita di casa al mattino.

Decido comunque di chiamare il numero e comunicare la lettura telefonicamente.

E qui arriva la sorpresa:  mi risponde il letturista che prende il mio numero di lettura e lo inserisce nel terminale, ma poi alle mie perplessità sulla procedura mi confessa che quello è il suo numero privato e che lui sta fornendo un "servizio" ...  Alle mie proteste e riflessioni che lui in questo modo si sta facendo richiamare sul cellulare da mezza Terracina ... e se avesse una tariffa autoricarica ? ... la risposta del letturista è stata quella di riattaccarmi il telefono senza replicare ... penso che tale reazione sia perchè si sia sentito "tanato".

Cosa si può fare perchè tali eventi non si ripetano ?

Con stima.

ing. Nicola Scalera

3 settembre 2008

Problemi che le associazioni dei consumatori dovrebbero affrontare assieme!

Con l'occasione ribadisco e spero che qualche associazione di consumatori, singolarmente o meglio ancora accomunate, possa intervenire con determinazione affinchè i problemi da me prospettati, di interesse comune, possano essere esaminati e portati a soluzione.
Distintamente.
Agostino Marchegiani
*** *** ***
Ho appena ricevuto la fattura Enel del bimestre luglio-agosto c.a. in cui ho riscontrato aumenti nelle prime tre fasce di tariffazione rispettivamente del 6,066%, del 5,426% e del 3,715%. La cosa inquietante è che gli stessi fanno seguito a quelli del bimestre precedente (maggio-giugno 2008), ben più consistenti: 7,40%, 11,80%, 46,05% e 45,918% nelle prime quattro fasce di tariffazione.
Pur tenendo presente i recenti consistenti aumenti del petrolio, mi sembra che i rialzi tariffari di cui sopra siano esagerati.
Il curioso è che, al riguardo, non ho ancora sentito proteste o minacce di ricorsi; probabilmente ci saranno pure stati; lo spero. Sta di fatto che ad oggi  non si è visto alcun risultato.
Anzi  in questi giorni in un telegiornale nazionale ho sentito riportare dei dati che, quantomeno, sembrava fossero relativi agli aumenti dei costi dei servizi pubblici, registrati negli ultimi dieci anni, e che per quanto riguarda l’energia elettrica era di un  +28,7%. Tale circostanza mi ha stimolato a controllare l’aumento del costo dell’energia elettrica nel lasso di tempo citato (ultimi dieci anni): come può evidenziarsi dall’unito schema (allegato 1), il dato è di  +82,445%. Credo che ogni commento al riguardo sia superfluo.
Data l’occasione vorrei riproporre anche un altro argomento che dovrebbe essere al centro dell’attenzione di codeste associazioni di consumatori: il mancato adeguamento, a distanza di oltre 13 anni, del limite massimo di reddito per l’esenzione dal ticket per le prestazioni sanitarie a favore dei cittadini di età inferiore ai 6 anni e superiore ai 65 anni. Dico “riproporre” perché già il 24/9/ 2007 ho segnalato tale fatto con l’unito e-mail (allegato 2), oltre che al Ministero della salute ed ad alcune sigle sindacali, anche a diverse delle Associazioni in indirizzo.
Tra i moltissimi problemi oggettivamente esistenti, spero che vogliate occuparvi anche di quelli da me appena citati.
Distintamente.
Agostino Marchegiani
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Signora, Lei rimane a terra!

Complimenti per il vostro lavoro e non stancatevi mai di tutelare i  cittadini, troppo spesso vittime di imbrogli e soprusi. Grazie
Laura

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Mi chiamo Laura e vorrei avere maggiori informazioni circa un disguido tecnico che mi è capitato alla partenza per un viaggio organizzato da un noto tuor operator.

Il giorno della partenza, essendo un volo internazionale, mi reco con le dovute due ore di anticipo in aeroporto e, incontrata la responsabile dell’agenzia locale, mi informa di non avere nulla di cartaceo in quanto sono stati emessi i biglietti elettronici. Mi metto in fila per il check- in. Consegno il documento di identità, ma mi sento dire che il mio nome non figura nella lista dei passeggeri in partenza per quel volo. Praticamente l’agenzia si è dimenticata di immettere il mio biglietto elettronico.

La responsabile aveva una lista nella quale il mio nome figurava regolarmente  e con esso il numero del mio biglietto elettronico, ma nella lista che l’addetta al check- in aveva nel computer non figurava. Questa si rifiutava categoricamente di farmi partire in quanto non ero in lista dei passeggeri con regolare biglietto elettronico.

Mentre gli altri partecipanti al viaggio si rilassavano in aeroporto aspettando l’ora dell’imbarco, io sono stata un’ora e mezza a cercare di capire che cosa si doveva fare per risolvere la situazione, cose ben più grave, senza sapere se sarei partita. Ho dovuto chiamare mia sorella pregandola di tenersi pronta a venire a riprendermi all’aeroporto.

Nessuno mi informava di niente. Io chiedevo come poteva essere risolto il problema, da chi, e cosa si doveva fare, ma nessuno mi dava retta, nessuno mi informava di nulla. Io lì, in balia dei loro musi lunghi e del loro
mutismo. Intanto il tempo passava e i “compagni di viaggio” sono entrati all’imbarco felici. Mi sono arrabbiata e finalmente è arrivata una tizia che, dopo aver controllato, ha confermato che il biglietto elettronico, pur
figurando nella lista, non era stato trasmesso dall’agenzia alla compagnia aerea. Dopo diverse consultazioni e tentativi mi hanno assegnato un altro numero e mi hanno dato un altro biglietto. Hanno potuto farlo perché, fortunatamente, c’era ancora posto in aereo.

Ora, faccio presente che il biglietto era “andata e ritorno” e ho, prontamente, detto alla responsabile dell’agenzia locale di risolvere immediatamente il problema affinché questo non si presentasse anche al ritorno, previsto da lì a otto giorni. Questa mi ha assicurato che ci avrebbe pensato nei giorni seguenti, di stare tranquilla. Il giorno del rientro in Italia, non è stato così: stessi problemi, il mio nome non era nella lista dei passeggeri per il volo di ritorno nella mia città. L’addetta al check- in parlava solo inglese e io non capivo nulla. Ho chiamato la nostra accompagnatrice, padrona della lingua e, dopo aver girato innumerevoli sportelli con la valigia al seguito e con tanta, tanta rabbia in corpo, hanno risolto il problema emettendo anche questa volta un altro biglietto. E anche questa volta, per fortuna c’era ancora posto nell’aereo.

    Arrabbiata e delusa, mi pongo queste domande:

    • Come è possibile che un’agenzia seria faccia questi errori?

    • Come è possibile che, avendo avuto una settimana di tempo, non si sono preoccupati di risolvere il problema per il volo di ritorno?

    • Fortuna ha voluto che il volo non fosse al completo, sia all’andata che al ritorno, altrimenti, avrebbero potuto immettere un altro biglietto?

    • Se non ci fosse stata l’accompagnatrice con il suo perfetto inglese, io dove andavo con le due parole di quella lingua che conosco?

    • Nell’aeroporto della mia città, sono stata ore senza sapere se sarei partita o meno; ho dovuto alzare la voce perché si decidessero a fare qualcosa per risolvere il problema; ho dovuto chiamare mia sorella perché si tenesse pronta a venire a prendermi; mi sono imbarcata all’ultimo minuto rinunciando a comprarmi qualcosa per cena, non fornita dalla compagnia aerea.

    • Nell’aeroporto straniero medesima situazione, risolta, per fortuna, abbastanza celermente grazie all’intervento dell’accompagnatrice.

    Sono veramente arrabbiata e vorrei sapere se ci sono gli estremi per fare una denuncia al tour operator dal quale ho acquistato, spendendo anche una bella cifra, il pacchetto viaggio.

    Cosa posso fare per denunciare la loro mancanza, che ha rischiato di far saltare il mio tanto sognato, e ben pagato, viaggio?

    Confido nella vostra disponibilità e competenza.

    Distinti saluti

    Laura