27 novembre 2009

Pacchetto Mediaset Reality, pubblicità ingannevole

Alla sig.ra Chiara abbiamo fornito tutte le indicazioni per inoltrare una segnalazione di pubblicità ingannevole all'Autorità competente.

La Redazione ACU

Mi chiamo Chiara Donnini ed a Settembre corrente anno ho acquistato il pacchetto mediaset premium a 249,00 €. ( calcio+gallery) con carta prepagata.
Con questa opzione avrei visto anche i canali extra 1-2 (dei reality) dato che sia sul sito di mediaset premium sia in tv sia nei depliants di agosto, settembre e ottobre c'era scritto "ed in esclusiva tutto il grande fratello 10 ed amici". Invece dal giorno 8 Novembre 2009 i canali sono criptati e cosa scopro? che per vedere il pacchetto reality devo pagare altri 20 euro una tantum. Ma come mai è stata pubblicizzata solo da poco tempo questa cosa?
Secondo me è una truffa bella e buona… Cosa dobbiamo fare?
Inoltre so che la visione di tali reality non è 24/24 ma si interrompe verso mezzanotte e che quando ci sono le partite di calcio la visione può essere interrotta.

Chiara Donnini

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24 novembre 2009

Fastweb fa orecchie da mercante!

A fronte della totale indifferenza di Fastweb, abbiamo consigliato al sig. Andrea di formalizzare il suo reclamo inviando una raccomandata AR e, in caso di assenza o risposta insoddisfacente, di attivare la procedura di conciliazione così come da protocollo d'intesa paritetico firmato da Fastweb e dalle Associazioni dei Consumatori.

La Redazione ACU

Spettabile ACU, vi scrivo per un problema con fastweb, giorno 24 gennaio 2009 per un problema tecnico si interrompe il servizio di telefonia ed internet fornito appunto da fastweb. Dopo infinite segnalazioni telefoniche, per e-mail ed anche un fax il problema non viene risolto. Quindi il 20 febbraio 2009 invio disdetta del servizio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Ad oggi fastweb mi chiede il pagamento di bollette posteriori alla disdetta (30/3,30/5,30/7) e senza neanche riconoscere il risarcimento dovuto da contratto di 5 euro al giorno per ogni giorno di disservizio. Inoltre non chiude la pratica che mi riguarda (avrebbe dovuto farlo entro 4 mesi dalla disdetta) e non mi permette quindi la restituzione del modem, il che poi potrebbe portare ad una ulteriore mora di 110 euro. Si è ora affidata ad una agenzia di recupero crediti. Vi chiedo un consiglio su come iniziare ad agire per far cessare queste richieste di denaro non dovuto. Grazie anticipatamente, distinti saluti, Andrea.

*** *** ***

Segnalo inoltre un atteggiamento estremamente scorretto da parte di fastweb dal punto di vista della comunicazione, infatti dopo la disdetta ho provato più volte per via telefonica a chiedere a fastweb la chiusura pratica, ma il loro sistema automatico di risposta non riconoscendo più il mio numero mi impediva di parlare con l'operatore. Ho provato quindi a telefonare ad un numero apposito istituito da fastweb per questi casi lo 02 45451, ma a tale numero anche dopo attese di oltre 20 minuti (provare per credere) non risponde nessuno. Andrea.

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23 novembre 2009

Voce fuori dal coro. Pandemia.

 

Vi autorizzo a pubblicare la mia email di cui sotto; e aggiungo che di là degli allarmismi giustificati per le schifezze messe nel vaccino per la AH1N1,  mi è stato consigliato da diversi dottori un rimedio omeopatico molto efficace: si chiama HOMEOS 42 della Homeopharm.
Una scatola comprende 6 tubicini monodose in granuli, da far sciogliere sotto la lingua una volta alla settimana. Per i piccoli sotto i 6 anni, mezzo tubetto.
Nel caso si accusi i sintomi di febbricciola e brividi alle ossa (classici per le influenze), prendere un tubicino ogni 8 ore.
Siccome è un rimedio naturale, la copertura andrebbe garantita fino a Marzo.
Costa 15,50€ e ne vale la pena, per me.
Sulla scatola è scritta questa composizione; Aviaire CH9, Influenzinum CH9, Klebsiella pneumoniae CH9, Serum de Yersim CH9,  Stahylococcinum CH9, Streptococcinum CH9;
quindi la copertura è assicurata per Aviaria, Suina ed altri ceppi stagionali.
Aggiungo anche che alcuni di questi miei amici Dottori, mi hanno confidato con un certo nervosismo le pressioni giornaliere a cui devono
sottostare dalla loro associazione e dalla Regione Lazio nella possibilità imminente d'inoculare in modo coatto il vaccino, stanno puntando su questo.

Questo è un aggiornamento:
"Utilizzate Nano-particelle in Vaccini per l'influenza H1N1 (articolo trovato su internet e scritto da una giornalista tedesca, ma la sitografia l'ho persa).
I vaccini approvati dalle competenti autorità governative per la vaccinazione contro la supposta Influenza Suina H1N1 sono risultati contenere  nanoparticelle. I produttori hanno sperimentato le nanoparticelle quale via per "supercaricare" i vaccini per un arco di tempo di svariati anni.
Ora però è saltato fuori che i vaccini approvati per essere utilizzati in Germania e nei paesi europei contengono delle nanoparticelle in una forma  che è risultata attaccare cellule sane e che può essere una forma mortale.
Nel 2007 i ricercatori dell' Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology, hanno  annunciato di aver messo a punto una "nanoparticella che può veicolare vaccini in modo più efficiente, con minori effetti collaterali ed ad un costo  frazione di quello delle attuali tecnologie per i vaccini."
L'articolo prosegue descrivendo gli effetti del salto di qualità effettuato: " A soli 25 nanometri, queste particelle sono così sottili che una volta iniettate,  nuotano nella matrice extracellulare della pelle e vanno di filato ai linfonodi. Entro pochi minuti raggiungono una concentrazione di cellule D  migliaia di volte maggiore che nella pelle. La risposta immunitaria può essere quindi estremamente forte ed efficace". C'è un solo piccolo problema,  con i vaccini che contengono nanoparticelle: possono essere mortali o, come minimo, causare danni irreparabili per la salute.
Le nanoparticelle, presentate dai mezzi di comunicazione di massa allineati come una meravigliosa rivoluzione della scienza, sono particelle già messe  in produzione, molto più piccole delle mortali particelle di amianto che, prima di essere dichiarate fuorilegge, hanno causato gravi danni a polmoni e reni e successive morti.
Particelle di nanodimensioni (1 nm = 0,000000001 metro), si fondono insieme con le membrane del nostro corpo e, secondo studi recenti condotti  in Cina ed in Giappone, una volta introdotte nel corpo, vanno avanti a distruggere le cellule senza sosta. Una volta che hanno interagito con la struttura  cellulare del corpo, non possono più essere rimosse.
La medicina moderna chiama eufemisticamente tale fenomeno una 'reazione infettiva continua'. Dopo lo scandalo dell'amianto, è stato appurato  che particelle di dimensione inferiore ad un milionesimo di metro - a causa della loro enorme forza attrattiva - penetrano in tutte le cellule distruggendo  tutte quelle con le quali entrano in contatto. Le nanoparticelle sono ben più piccole delle fibre di amianto.
Prove effettuate a Pechino dimostrano gli effetti mortali sull'uomo e problematiche di tipo neurologico.
Il fatto che il WHO, l'European Medicines Evaluation Agency, ed il German Robert Koch Institute ed altri enti medici permettano oggi che la  popolazione venga iniettata con vaccini ampiamente non sperimentati contenenti nanoparticelle, la dice più lunga sul potere della lobby farmaceutica  sulle politiche europee di quanto non dica sulla integrità morale e professionale di quei servi civili, responsabili della salute pubblica.
Il numero di settembre 2009 del quotato European Respiratory Journal, il 19 di agosto ha reso pubblico - e disponibile online sino al 21 agosto -  i contenuti di un articolo sottoposto a revisione autorevole avente come titolo: "L'Esposizione alle nanoparticelle è correlata con il versamento pleurico, la fibrosi  polmonare ed il granuloma.""
Un saluto a tutti.

Doriano C.

*** *** ***

Dopo un indiscriminato uso di certi allegati, proviamo a fare un sunto sulla situazione.
Secondo voi a cosa può portare, oltre al panico iniziale, l'estremo allarmismo e tam tam tramite email e televisione;
ad un appiattimento, una stanchezza morale ed una guardia abbassata da parte nostra, ma i dati riportati rimangono tangibili.
Ammalarsi per 3 - 4 giorni di influenza è naturale quanto la vita stessa, siamo noi che ci assestiamo e produciamo anticorpi, non escludendo comunque l'importanza dei protocolli sanitari da attuare su chi è già portatore di problematiche croniche.
Confrontatevi con il vostro medico di fiducia, idratatevi, consumate molte vitamine e lasciate che sia il vostro corpo a reagire in modo naturale. Dagli allegati risalta il dato seguente:
"l’adiuvante MS 59 è un derivato dall’MF 59 (gas nervino) della Chiron (controllata Novartis), ideato per la guerra del golfo e modificato per l’influenza aviaria H5N1".
"Alla fine di Agosto, Angela Merkel capo del governo tedesco e Nicolas Sarkozy presidente della repubblica francese, fecero delle interrogazioni parlamentari sulle eventuali complicanze costituzionali per una vaccinazione coatta sulla popolazione".
Il virus AH1N1 era già conosciuto da due anni negli stati uniti, come mai solo ora si stanno muovendo? Nel 2007 conoscevano già 1.155 varianti dell'influenza di tipo A in 42 stati americani, resistenti al Tamiflu (farmaco ultra pubblicizzato dalla Roche).
Il Dipartimento della Salute Americano, ha analizzato alcuni bambini fino ai 12 anni, mostrando come il Tamiflu fosse fonte di vomito, e quindi di disidratazione ed ulteriori problemi. Il farmaco provoca conseguenze sugli attacchi d'asma, le infezioni alle orecchie ed altre malattie.

Documentatevi, perchè ora c'è la novità della mutazione del gene che tornerà più virulento verso Gennaio, a cavallo con l'influenza stagionale; senza entrare nel merito delle competenze tecnico-scientifiche di certi professori, che enfatizzano solo il problema dello scarso numero di vaccini e di quanto sia stata veloce la propagazione; la mortalità negli ultimi 10 anni in Italia è di diverse decine di migliaia d'individui all'anno, senza contare coloro che sono rimasti invalidati dagli stessi vaccini che hanno procurato problematiche non indifferenti, operazioni per cisti polmonari e dialisi, ed erano persone della categoria a rischio; per quale motivo questi scienziati non si sono preoccupati in passato della stessa pericolosità dei vaccini?
Qualunque infermiere e medico vi potrebbe confermare questi dati.
Il TamTam a cui accennavo prima, e che dura già da un paio di mesi su scala globale, ha già portato un certo ridimensionamento sulle dichiarazioni del sottosegretario della sanità nostrano e di altri funzionari governativi europei, non vi sembra strano?
E che dire degli stessi scienziati che continuano a barcollare con tutti i dati che hanno a disposizione, con dichiarazioni contradditorie ogni 10 giorni, sui tempi, le modalità e la casistica.
Eppure sono stati veloci nel farlo testare in modo scandaloso con sostanze nocive come l'MF59, Mercurio e Squalene.
Ora sembra che i prossimi vaccini, dato ancora da provare, saranno ulteriormente migliorati; esistono già versioni di classe A (non nociva per militari e forze di polizia) e classe B (nociva, per la popolazione).
In America esiste già questa differenza, ed il presidente Obama ha già improntato una sorta di legge marziale con vaccinazioni coatte per tutti.
Prima che qualche impiegatuccio statale si metta a far girare allegati con il solito copia e incolla, abitudine consolidata nelle amministrazioni statali, e mostrandosi  esperti in ingegneria genetica consiglierei di documentarsi di più, al di là delle giuste direttive diramate dalla Prefettura per avvisare gli altri comparti statali.
Eppure bisognerebbe pensare al "tutto il contrario di tutto"; è normale che in tutto il mondo giornalisti e ricercatori universitari lanciano questi allarmi sul web a discapito  della loro "faccia" o professionalità? Sono dei poveri paranoici?
E che dire della grande tecnologia a disposizione della comunità scientifica, arrivando a sintetizzare il genoma umano e clonazione di interi esseri viventi; ora si perdono tutti in un bicchiere d'acqua per dei stupidi virus influenzali che a livello strutturale sono organismi semplici.
Il virus della Spagnola, dell'Ebola, dell'Aviaria e diverse varianti di Epatite B ed HIV sono state già mappate, sintetizzate e conservate dalle agenzie governative, con uso su richiesta, di diverse università e multinazionali del farmaco, e ancora credete sulla meraviglia manifestata da certi "professori" sulla virulenza inaspettata di certi virus?
O sui discorsi di varianti virali e diffusione su certe zone del globo? Ma quanti soldi vogliono ancora?
Un saluto a tutti.
Doriano C.

Siamo stufi di essere presi per i fondelli da Trenitalia

18 novembre

Non bisognerebbe mai correre per arrivare in orario alla stazione, ma io “ci casco” sempre e cerco di essere “in loco” 5 minuti prima dell’ipotetica partenza del convoglio prescelto.

Oggi il reg.2274 PR-MI è annunciato con +5’. Alla scadenza dei 5’,però, del treno non c’è traccia, mentre l’altoparlante informa che il treno è in arrivo!

I pendolari scrutano l’orizzonte, portando la mano sopra gli occhi, ma riescono a vedere solo foschia e un locomotore fermo (senza carrozze) a fine marciapiede.

I minuti trascorrono inesorabili e si incomincia a valutare un “cambio treno” (vedi ES 9776, annunciato in orario), ma….non si riesce nemmeno a “pensare” tale mossa che, immediatamente, sul tabellone vengono aggiunti 10’ all’ES*9776.

L’altoparlante continua ad annunciare (barando) l’arrivo del R2274: mi tolgo gli occhiali, mi stropiccio un po’gli occhi, li indosso di nuovo, ma, all’orizzonte continuo a vedere solo foschia.

L’INCAVOLATURA DEI PENDOLARI E’TANGIBILE E SOPRATTUTTO “UDIBILE”

Sono le h.8:15, il tabellone indica ancora i soli 5’ iniziali: E’UNO SCHIFO!! SONO STUFO DI ESSERE PRESO PER IL CULO IN QUESTO MODO, DATO CHE IL RITARDO E’ORMAI VICINO AI 20 MINUTI; IL treno sta finalmente arrivando.

E’ SCANDALOSO DOVER PAGARE UN DISSERVIZIO CRONICO: QUI CI VUOLE UNA INSURREZIONE , SENZA SPADE O BASTONI, MA CON SCIOPERI DEL BIGLIETTO O DELL’ABBONAMENTO; oppure, dato che la “parte” più sensibile del corpo umano è il portafoglio, DECURTARE GLI STIPENDI DEGLI “ADDETTI” CHE NON LAVORANO COME SI DEVE potrebbe essere un altro metodo CONVINCENTE!

Non devono essere sempre i pendolari a “rimetterci” diverse ore di permesso al mese, A CAUSA DEI RIPETUTI DISSERVIZI CHE LI OBBLIGANO A “FARE” RITARDI INGIUSTIFICATI SUL POSTO DI LAVORO!!

Siccome i guai non vengono mai soli, alle 8:50 il treno R2274, pochi metri dopo aver “imboccato” la linea veloce (???) dalle parti di S. ZENONE, si è fermato per 10 lunghissimi minuti: MOTIVI? NESSUNO; COMUNICAZIONI? NESSUNA; PERSONALE DI BORDO? ASSENTE (in questo caso “saggiamente” assente perché avrebbe rischiato il “linciaggio verbale”)

Pochi istanti Dopo la RI-partenza, abbiamo individuato il probabile “COLPEVOLE” di quanto descritto sopra: un “FRECCIAROSSA” fermo sul binario adiacente, in direzione opposta! MA NON DOVREBBE ESSERE IL MEZZO CHE ACCORCIA LE DISTANZE E FA CRESCERE IL PAESE????? Ah Ah AH AH AH AH, non sto più nella pelle dal ridere (RISO AMARISSIMO, ovviamente!!!)

Arrivo a Rogoredo con:

a) 31’ di ritardo (secondo il mio orologio e secondo quello della stazione);

b) 28’ secondo l’annuncio a bordo;

c) 29’ secondo il sito ufficiale (vedi allegato);

d) 25’ secondo i tabelloni elettronici della stazione;

ANCHE QUI TRUCCHETTI DI BASSISSIMO LIVELLO PER MASCHERARE L’ENNESIMA MATTINATA DISASTROSA: VERGOGNA!! VERGOGNA!! VERGOGNA!!

Davoli

Ringraziandovi per la pazienza, per la consueta disponibilità e per la diffusione di queste segnalazioni che state effettuando in varie forme, saluto cordialmente

Massimiliano Davoli

20 novembre 2009

Lettera aperta al Garante per la Sorveglianza dei Prezzi e all'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas

 

Spese di voltura della fornitura elettrica per uso domestico del "Servizio di maggior tutela"

Genova, 10 novembre 2009

Spett.le Garante per la Sorveglianza dei Prezzi e, p.c., Spett. le Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas,

in riferimento alla pretesa economica del fornitore di energia elettrica del “servizio di maggior tutela” della spesa complessiva per l’utente domestico di Euro 85,26 per una voltura, l’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (AEEG), da me a suo tempo interpellata, mi ha risposto indicandomi le delibere emanate dalla stessa Autorità su cui si basano le diverse voci che compongono e definiscono la suddetta spesa complessiva.

Come ho già espresso alla stessa AEEG, non è mia intenzione metterne in discussione la legittimità (che non contesto in quanto tale), ma sollevare una questione sul piano dell’equità e dell’opportunità, partendo dalla constatazione che una voltura, di per sé, non comporta alcun costo reale da parte del fornitore, trattandosi, nella fattispecie, di una semplicissima
operazione amministrativa.   Prova ne è che una stessa voltura per la
fornitura di gas, per contro, è completamente esente da spese per l’utente domestico, diversamente appunto dalla fornitura elettrica, che è invero inopinatamente onerosa, proprio in base a quelle stesse regolamentazioni citate dell’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas.

In effetti, ritengo che, a prescindere dalla loro legittimità, le spese di voltura siano ingiuste ed inopportune, soprattutto in un periodo, com’è quello attuale che sta vivendo il nostro Paese, di recessione e di crisi
economica generalizzata.   A mio parere non è ammissibile una tale iniqua
imposizione che colpisce indiscriminatamente ed aggrava ulteriormente la spesa, ormai fuori controllo, che pesa sulle famiglie italiane.

Sarebbe auspicabile che l’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas non si limitasse ad un approccio alla regolamentazione di tipo meramente formalistico, senza andare a verificare cosa succede nella realtà quotidiana
agli utenti:   una realtà, vale la pena evidenziare, fatta di continue
vessazioni che rendono il mercato elettrico sempre più simile alla giungla che da anni affligge il mercato della telefonia ed altri servizi analoghi, come dimostrano anche i numerosi provvedimenti sanzionatori dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust).

Pertanto, nell’ambito delle rispettive attività istituzionali di competenza e di collaborazione fra il Ministero dello Sviluppo Economico e l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, sottopongo la presente questione delle spese di voltura della fornitura elettrica per uso domestico al Garante per la Sorveglianza dei Prezzi per conoscerne il parere e sollecitare opportuni provvedimenti a sostegno della spesa delle tartassate famiglie italiane.

Nel ringraziare per l’attenzione, porgo distinti saluti.

Aldo Garuti

A seguire: messaggio di risposta dell’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas alla mia richiesta d’informazioni.

*** *** ***

Gentile Signor Garuti Aldo,

abbiamo ricevuto la Sua richiesta di informazioni in merito alla voltura del contratto di fornitura di energia elettrica.
A tal proposito precisiamo che per modificare la titolarità del contatore e del contratto di fornitura di energia elettrica è necessario richiedere la voltura al proprio fornitore.

A seguito di una richiesta di voltura, è previsto che il fornitore, sia del mercato libero che del mercato di maggior tutela, applichi al cliente un contributo in quota fissa nella misura di 27,00 euro a copertura dei costi amministrativi dell'impresa di distribuzione, ai sensi della delibera 348/07, allegato B, consultabile al link http://www.autorita.energia.it/docs/07/348-07.htm. Tale contributo per l’anno 2009 è stato aggiornato ad euro 27,14 con delibera 188/08 tabella TIC.

Solo per i contratti serviti in maggior tutela è previsto un ulteriore contributo in quota fissa nella misura di 23,00 euro, ai sensi della delibera 156/07, allegato A, consultabile al link http://www.autorita.energia.it/docs/07/156-07all.pdf.

Tali contributi sono al netto di IVA, e può essere inoltre richiesta l'eventuale imposta di bollo di 14,62 euro e il deposito cauzionale.

Relativamente alla procedura di cambio fornitore precisiamo che scegliere un venditore nel mercato libero non comporta spese per il cliente. Potrebbe tuttavia essere richiesto il pagamento dell'imposta di bollo (Euro 14,62) sul nuovo contratto, nei casi previsti dalla normativa fiscale.
Nel caso che ci espone precisiamo che la procedura per il cambio del fornitore deve essere effettuata dall’attuale titolare del contratto; la variazione della titolarità dello stesso dovrà essere richiesta dall’interessato al nuovo fornitore sostenendo i sopracitati costi.

In merito al cambio del fornitore La informiamo che sul nostro sito al link http://www.autorita.energia.it/operatori/operatori/el_operatori.htm è possibile effettuare una ricerca degli operatori dei settori di energia elettrica e gas su base territoriale.
Precisiamo che le informazioni pubblicate si basano su comunicazioni effettuate dagli operatori stessi.

Le comunichiamo, inoltre,  che è possibile mettere a confronto le offerte di numerose società di vendita con uno strumento semplice reso disponibile dall’Autorità per l’energia sul proprio sito internet: il “Trova offerte”.
Grazie al suo motore di ricerca, il ‘Trova offerte’ consente di individuare e confrontare le proposte di fornitura di energia elettrica relative all’area di interesse, di valutare le varie condizioni e la relativa spesa, anche rispetto alle condizioni di “maggior tutela” stabilite dall’Autorità con cadenza trimestrale.

A tutela dei consumatori, l’Autorità ha stabilito che, per poter aderire al Trova offerte, le imprese di vendita devono essere state preventivamente ammesse all'elenco ad iscrizione volontaria dei fornitori di energia elettrica che soddisfano alcuni requisiti di affidabilità stabiliti dalla stessa Autorità. Le offerte messe a confronto sono quelle delle imprese che hanno aderito volontariamente al Trova offerte. L’iscrizione infatti non è obbligatoria e per questo sul mercato potrebbero esserci proposte di altre imprese, non presenti nel Trova offerte. Le informazioni sulle caratteristiche di ciascuna offerta e delle imprese di vendita, vengono inserite nel Trova offerte dagli stessi operatori, in autonomia e sotto la propria piena responsabilità. L’Autorità, quindi, pur non potendo assumere responsabilità diretta riguardo al contenuto delle offerte, mantiene, ovviamente, la facoltà di adottare misure di controllo e verifica e provvedimenti a tutela dei consumatori in caso di anomalie o reclami.
Può consultare il Trova offerte al link
http://www.autorita.energia.it/trovaofferte.htm

La informiamo, infine, che i termini e le modalità di esercizio del diritto di recesso dai contratti di fornitura di energia elettrica sono definiti nell’Allegato A alla delibera dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas n. 144/07 e successive modifiche; la delibera è consultabile al link http://www.autorita.energia.it/docs/07/144-07.htm

Il diritto di recesso è esercitabile in qualsiasi momento.
Il termine di preavviso per recedere da un contratto di fornitura di energia elettrica al fine di cambiare esercente per i clienti domestici non può essere superiore ad un mese.
Precisiamo che il termine di preavviso per il recesso, esercitato al fine di cambiare fornitore, decorre a partire dal primo giorno del primo mese successivo a quello di ricevimento della comunicazione di recesso da parte dell’esercente.
Il nuovo esercente procede all’inoltro della comunicazione di recesso una volta trascorsi i tempi previsti per l’esercizio del diritto di ripensamento, nei casi in cui esso sia previsto.

Scusandoci per il ritardo nella risposta, restiamo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.

Cordiali saluti

Autorità per l'energia elettrica e il gas, Segreteria Direzione consumatori e qualità del servizio Piazza Cavour, 5 - 20121 Milano Tel. +39 0265565313 - 263 fax +39 0265565230

18 novembre 2009

Trenitalia: Soppressione collegamento Eurostar Bergamo-Roma Termini

Pubblichiamo la segnalazione del sig. Alessio condividendo la sua preoccupazione.

La Redazione ACU

Sono fortemente indignato e preoccupato per l'annuncio della soppressione del collegamento Eurostar tra Bergamo e Roma Termini, a partire dal prossimo 13 dicembre.

Per i clienti di Bergamo, Brescia e Cremona sarà più complicato spostarsi verso la capitale, dato che la linea Milano/Venezia è già sovra satura e i ritardi sono all'ordine del giorno.

In più, le stazioni di Milano Centrale e di Verona Porta Nuova sono già oggi troppo intasate.

Togliere un servizio che invece andrebbe migliorato e potenziato è una occasione sprecata per migliorare i collegamenti ferroviari tra nord e centro italia!

Spero che la decisione venga rivista.

Saluti

Alessio Bonetti

17 novembre 2009

Cliente civitanovese risarcita dalla compagnia telefonica.

La civitanoverse Antonia C., assistita dai responsabili della nostrana Associazione Consumatori e Utenti Dr. Alessandro Lippo e Dr. Alessandro Baldoni, è stata risarcita dalla compagnia telefonica non solo degli importi indebitamente pagati per un totale di 74 euro ma ha avuto il risarcimento di 150 euro per "il disagio patito".

La conciliazione con la compagnia telefonica è avvenuta dinnanzi al dirigente Co.Re.Com (Comitato Regionale per le Comunicazioni) presso la Regione Marche.
E' una grande vittoria per i cittadini che spesso subiscono indebite richieste di denaro dagli operatori commerciali più svariati.

"Questo deve servire come esempio per spronare le compagnie telefoniche a raggiungere la conciliazione con gli utenti attraverso gli operatori telefonici, senza dover affrontare la sofferenza delle carte scritte"

ha dichiarato Alessandro Lippo, Responsabile Dipartimento Class Action-Diritti Civili dell'Associazione.


Tutti i cittadini della provincia di Macerata che si trovano in situazioni analoghe possono rivolgersi presso la sede di Civitanova Marche sita in viale Vittorio Veneto numero 13, dal lunedì al giovedì dalle ore 17.30 alle 19.30 - Telefono 0733/773057 - 329/8027189. Siti internet locale WWW.MITUTELO.IT - nazionale WWW.ACU.IT

Carlo Cardarelli
Presidente ACU Marche

13 novembre 2009

Soppressione commi decreto-legge n. 134 del 25 settembre 2009.

 

Al Presidente della Repubblica, Al Presidente del Consiglio, Al Presidente del Senato, Al Presidente della Camera, Al Consiglio Superiore della Magistratura, Al Ministro della P.I., Al Ministro della Giustizia, Ai Senatori della Repubblica

e p.c. Agli organi d’informazione

Oggetto: Richiesta di soppressione dei commi 4-septies e 4-octies dell’art. 1 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, recante disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l'anno 2009-2010, così come approvati dalla Camera dei Deputati nella seduta n. 236 del 21 ottobre scorso.

In sede di conversione del decreto-legge in oggetto, all’art. 1 sono stati aggiunti i due commi richiamati in oggetto, che recitano testualmente: “ 4- [septies]. L'annullamento di atti delle procedure concorsuali ordinarie e riservate a posti di dirigente scolastico indette antecedentemente all'emanazione del decreto del Presidente della Repubblica 10 luglio 2008, n. 140, non incide sulle posizioni giuridiche acquisite dai candidati dei predetti concorsi che in quanto vincitori o idonei sano stati assunti in servizio. 4- octies. I candidati che conseguono l'idoneità a seguito della rinnovazione degli atti delle procedure selettive di cui al comma 4- septies , in esecuzione di sentenze del giudice amministrativo, sono inseriti con il punteggio spettante nelle pertinenti graduatorie e nominati sui posti vacanti e disponibili a decorrere dall'anno scolastico 2010-2011 “. Si rileva innanzitutto che tali commi nulla hanno a che fare con le finalità del decreto che nasce col preciso ed unico scopo di garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l’anno scolastico corrente, e che contiene originariamente, come si legge nel parere della commissione legislativa, “ un unico articolo dal contenuto puntuale, in quanto concerne l'utilizzo del personale docente e non docente con contratti a tempo determinato per l'anno scolastico 2009-2010, cui si connette la previsione che, a regime, esclude che i suddetti contratti possano trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato ovvero consentire di maturare anzianità utile ai fini retributivi “. Nel corso della conversione, avvenuta nella seduta della camera dei deputati n. 236 del 21 ottobre scorso, invece, dopo che le originarie proposte emendative al progetto di legge, relative ai due commi in questione, erano state dichiarate inammissibili, come si rileva dagli atti della Camera dei Deputati pubblicati sul sito internet, tali emendamenti sono stati approvati in aula, benché palesemente non riguardassero il personale docente e non docente, bensì il personale dirigente, e non facessero inoltre riferimento all’anno scolastico 2009-2010, ma all’anno scolastico 2010-2011. L’aspetto a mio avviso più grave e preoccupante sta nel fatto che con il primo dei due commi citati sono stati vanificati gli effetti di due sentenze recentemente emesse dal CGA per la regione siciliana. Difatti, dopo i ricorsi presentati da alcuni candidati con i quali si chiedeva: “ l’annullamento, previa sospensione, della valutazione operata dalla commissione giudicatrice sulle prove sostenute del corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento di dirigenti scolastici dei ruoli regionali per la scuola primaria e secondaria di primo grado, per la scuola secondaria superiore e per le istituzioni educative, con svolgimento della procedura concorsuale a livello regionale, indetta con Decreto dirigenziale del 22/11/2004, nonché di tutti gli atti del concorso “, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la regione siciliana, in sede giurisdizionale, chiamato a decidere in appello rispetto alla decisione del TAR della Sicilia, che aveva respinto il ricorso principale dichiarandolo inammissibile, aveva deciso invece di accogliere il ricorso, emettendo al riguardo ben due sentenze, notate ai numeri 477/09 e 478/09 e depositate in cancelleria il 25 maggio 2009. Nel dispositivo, esaminando i motivi del ricorso si legge che: “ Il Collegio ritiene fondato il II motivo riproposto anche come motivo aggiunto del ricorso di primo grado. In punto di fatto è contestato che le due Commissioni avevano proceduto alla correzione di moltissimi elaborati con una Commissione incompleta in quanto nell’una o nell’altra era assente il Presidente, in violazione del combinato disposto dell’art. 8 del bando di concorso, dell’art. 2 comma 7° del D.P.C.M. 30/05/2001, n. 341 “ motivando, più avanti: “ Per collegio perfetto occorre almeno un numero dispari di componenti e comunque non inferiori a tre e tale composizione deve rimanere costante e inalterata durante tutta la procedura di correzione degli elaborati, in quanto ogni commissario deve essere in grado in ogni momento di fornire il proprio avviso e di percepire e valutare quello degli altri “. A conclusione si leggeva nella sentenza che: “ Per le suesposte argomentazioni ed assorbito ogni altro motivo od eccezione in quanto ininfluente ai fini della presente decisione, l’appello va accolto e vanno annullati gli atti impugnati con il ricorso principale e con i motivi aggiunti, salvi ovviamente gli ulteriori provvedimenti della Amministrazione “. A questo punto non rimaneva che una ed una sola soluzione per dare seguito alla suddetta sentenza: annullare integralmente la procedura concorsuale, con tutte le conseguenze del caso, vale a dire con l’annullamento degli effetti da essa derivanti e con la ripetizione dell’intera procedura concorsuale. Invece con una palese interferenza del potere legislativo rispetto a quello giudiziario, a mio avviso illegittima oltre che incostituzionale, gli effetti derivanti dalle due citate sentenze dell’organo di giustizia amministrativa siciliano, sono stati totalmente vanificati. In pratica, invece di revocare tutte le nomine scaturite dal concorso annullato con sentenza, dando corso, così come veniva indicato dai giudici nella parte del dispositivo, agli “ulteriori provvedimenti della Amministrazione “, si sta procedendo “ope legis” ad una sorta di sanatoria generale. Difatti, con il primo dei due commi aggiunti, laddove approvati in via definitiva, si consentirebbe a quei candidati nominati, che però avevano superato il concorso con le procedure contestate nel ricorso, nonostante la sentenza che annulla gli atti impugnati, di non subire alcuna conseguenza, visto che si afferma che l’annullamento delle procedure concorsuali non comporta effetti giuridici nei confronti di coloro che sono stati sin qui assunti, che resteranno dunque al loro posto. Con il secondo comma si sistemerebbero le posizioni non solo dei beneficiari delle due sentenze già citate ma anche di quelli che dovessero sortire lo stesso risultato, vale a dire una sentenza favorevole, che sancisca l’annullamento della procedura concorsuale nella stessa regione Sicilia o nelle altre regioni dove ancora risultano ancora pendenti diversi ricorsi da parte di candidati che non hanno superato le varie fasi concorsuali, con la possibilità, esclusivamente per essi e in esecuzione di sentenze di annullamento del giudice amministrativo, di essere inseriti con il punteggio spettante nelle pertinenti graduatorie con la successiva nomina sui posti vacanti e disponibili a decorrere dall'anno scolastico 2010-2011.

Per tutte le ragioni suesposte e per altre questioni di natura giuridico-amministrativa che potranno essere più attentamente vagliate nelle sedi competenti, si chiede con la presente la soppressione, in sede di dibattito al Senato della Repubblica per la conversione del decreto-legge in oggetto, dei due emendamenti citati e, contestualmente, in applicazione delle due sentenze del CGA per la regione Sicilia l’attivazione delle procedure per l’annullamento del concorso e degli effetti derivanti, con la revoca di tutte le nomine sin qui effettuate e la ripetizione di tutte le fasi concorsuali.

Confidando nell’esame della presente richiesta e del suo accoglimento, in attesa di un cortese cenno di riscontro, porgo distinti saluti.

Napoli, 27 ottobre 2009

Gennaro Capodanno

Fondatore del gruppo corso-concorso per dirigenti scolastici

5 novembre 2009

Renault: cinque mesi di attesa... e non è finita!

Gentile ACU,

porgo alla vostra attenzione il mio caso.
1) Il 12 Giugno 2009 --Ho ordinato una Nuova Clio gpl con tetto apribile-- presso D.M.car S.n.c, Oriolo Romano (VT), con consegna 90 gg.
2) Il 30/08/2009 dopo circa due mesi mi è stato detto, che la vettura da me ordinata, non si può ottenere con il tetto anche se era possibile ordinarla e non vi era nessuna controindicazione.
3) Accetto il disguido da parte della Renault, anche se sono stato ingannato ed in questi due mesi potevo aver ordinato altre auto che rispettavano i mie requisiti, ma per non perdere altro tempo modifico il mio ordine richiedendo la stessa auto ma senza tetto.
4) Modifico l'ordine e mi viene comunicato che l'auto mi verrà consegnata massimo il 15 ottobre.
5) Il 16 Ottobre 2009 vengo contattato dal concessionario che mi comunica che l'auto mi verrà consegnata non prima del 15 Novembre.
Visto: Che la mia pratica presenta più di una problematica (Errore nell'ordine--Ritardo di consegna) e visto che sono rimasto ormai da tempo con la vecchia auto non marciante.
Ritengo: di avere diritto, per tutto il tempo del ritardo nella consegna, all'uso gratuito di una vettura di cortesia.
Certo di un vostro risconto (sulla data dell’effettiva consegna) e risoluzione del problema.
Porgo i più cordiali saluti

Alessandro Donati

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Egr. Sig. Donati,

Abbiamo ricevuto la Sua e-mail del 21/10//2009, oggetto della nostra migliore attenzione ed è stata aperto a Suo nome il dossier numero 1-173419973.

La informiamo che la pratica sarà poi gestita da un responsabile del nostro Servizio, il quale, dopo avere esaminato la problematica ed aver effettuato gli accertamenti del caso, avrà cura di fornirLe una risposta mediante lettera e/o contatto telefonico nel più breve tempo possibile.

Le ricordiamo che il numero verde del Servizio Clienti Renault Italia 800.86.32.10 è a Sua completa disposizione dal lunedì al venerdì dalle h. 09.00 alle 20.00 ed il sabato dalle 09.00h alle 13.00h.

RingraziandoLa per la cortese attenzione, cogliamo l'occasione per porgerLe distinti saluti.

Customer Care, Renault Italia S.p.A., www.renault.it, relazioni.clientela@renault.it

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30 ottobre 2009

Customer Care
Vi comunico che ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta scritta.
Vi ricordo il mio ordine è stato eseguito il giorno 12/06/2009 presso:
REGIE AUTO SPA
VIA D. MAINELLA 1/A
01100 VITERBO, VT
Il concessionario non mi vuole rilasciare nessun documentazione sulla data dell'ordine e tempi di consegna. Come mio diritto.
Autorizzo le associazioni dei consumatori, le testate giornalistiche di settore, e Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che leggono in copia, a divulgare il contenuto della mail.
Certo di un vostro risconto (sulla data dell’effettiva consegna) e risoluzione del problema.
Porgo i più cordiali saluti
Alessandro Donati

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4 novembre 2009

Assicurazione auto scandalosa

Il consiglio dato è quello di consultare, sul sito dell'ISVAP (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo) www.isvap.it , la "Guida pratica alle assicurazioni" e di inoltrare relativa segnalazione.

La Redazione ACU

Buon giorno a tutta la redazione.
Vi scrivo questa lettera con la speranza che qualcuno di voi mi possa aiutare e nello stesso tempo essere pubblicata in modo che chiunque si trovi nella mia stessa situazione possa trovare una mano per risolvere situazioni analoghe.
Voglio premettere che per fortuna questa è la prima volta in 15 anni di guida che ho a che fare con le assicurazioni.
Il 9 Aprile di questo anno abbiamo acquistato una panda natural pawer clambing utilizzando gli ecoincentivi avendo noi una macchina da rottamare. Macchina perfetta e completamente soddisfatti dell’acquisto.
Purtroppo, il 29 giugno mia moglie veniva tamponata nella parte posteriore dx da un’auto che non ha visto il segnale di stop. L’impatto cappotta la macchina e percorre circa 20 metri (rilevazione effettuata dalla polizia ) di strisciata sull’asfalto e si ferma nella corsia di emergenza dalla parte opposta. La macchia che ha causato l’incidente finiva la sua corsa contro le macchine parcheggiate nel posteggio di fronte.
Voglio precisare che nonostante una gran botta tutti sono usciti dai mezzi con le proprie forze e riportando per fortuna lievi danni.
Il conducente del veicolo che ha causato l’incidente ammette ovviamente tutte le sue responsabilità.
La macchina di mia moglie viene portata in carrozzeria ed escono 2 periti dell’assicurazione ed entrambi dicono: macchina irreparabile. Io dico:bene! 0ra pagatemi la macchina che vado a comprarmela subito un’altra, anche perché a mia moglie serve un mezzo per andare al lavoro. Da qui in poi il delirio.
Cercherò di essere breve.
Il perito manda la pratica al liquidatore il quale mi dice che vuole aspettare il verbale della polizia.
Passano 3 mesi dall’incidente e per fortuna mi danno subito il verbale e immediatamente lo invio al liquidatore. Mi fa una proposta che io francamente ritengo semplicemente assurda.
Mi scrive : valore su Eurotax è di circa 12000 euro ma lui me ne offre solo 10000 perché dice che il valore del rottame è di circa 2000 euro (gomme, cofano, baule motore). Io gli rispondo che non tratto assolutamente pezzi di auto usati e soprattutto neanche il mio carrozziere si offre a cercare possibili acquirenti (di buono non è rimasto proprio niente). Gli dico di venirsi a prendere la macchina e di darmi i 2000 euro, ma niente da fare.
La mia domanda è: E' giusto perdere 6000 euro in 80 giorni di veicolo? La macchina era assicurata per 16000 euro. Non riesco a capire come possono propormi un’offerta del genere.
Attualmente sono ancora senza macchina e di sicuro con 10000 euro sicuramente non riesco a ricomprare il medesimo veicolo.
Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione.

Paderno Dugnano Milano
Umberto Dal Cero

2 novembre 2009

A proposito di "scudo fiscale" chiedi conto alla tua banca e scrivi anche all'ACU.

 

Facciamo nostra la proposta, che riportiamo di seguito, dei Soci di Banca Popolare Etica del lodigiano e di altre Associazioni. Diamoci da fare! Per maggiori informazioni consultate il sito www.chiediamoconto.net.

La Redazione ACU

Visto quanto è accaduto negli ultimi giorni in Parlamento, sentiamo il dovere di diffondere questo appello sul cosiddetto “scudo fiscale”, che ha assunto i contorni di una sanatoria generalizzata per una serie di gravi reati economici (e non solo, dato che non risulta sia stato previsto per gli intermediari - soprattutto le banche - l’obbligo di segnalazione alla pubblica autorità dei capitali “sospetti” ai sensi delle norme antiriciclaggio).

Si tratta - lo denunciamo con forza, invitando tutti a unirsi in un movimento di dissenso civile - di un provvedimento vergognoso, irricevibile da parte di chi si sente ancora, nonostante tutto, cittadino di questo Stato.

È l’ennesimo colpo di spugna, che calpesta i diritti e la dignità di chi - per forza o per scelta - ha sempre versato le imposte, dando il proprio contributo al benessere di tutti.

Ancora peggio: grazie all’anonimato, combinato o meno con l’uso di prestanome (le cui generalità, pare, non dovranno essere comunicate dall’intermediario a nessun altro soggetto), sarà possibile rimpatriare e “ripulire” ingenti capitali illecitamente nascosti all’estero a seguito di attività criminali.

Ci chiediamo, se quanto sopra risponde al vero: chi lo andrà a spiegare alle vittime di quelle attività criminali, persone e imprese che hanno chiamato lo Stato a difenderle, quando lo stesso Stato ora stende il tappeto rosso a chi si è macchiato di quei reati?

Nonostante questa situazione deprimente, crediamo non sia giusto lasciarsi scoraggiare nè ridurre al silenzio; come cittadini abbiamo il dovere di contribuire ad un cambiamento di rotta, a partire dalla gestione dei nostri risparmi e dei nostri investimenti.

Banca Etica, che nel Lodigiano conta 200 soci, è finora l’unico istituto di credito ad avere dichiarato che si rifiuterà di svolgere il ruolo di intermediario per il rientro dei capitali illecitamente esportati. Ecco allora un passo concreto che ognuno è in grado di fare: chiedere alla banca di cui è cliente come si comporterà rispetto allo “scudo fiscale”, chiudendo e spostando conti correnti e investimenti nel caso in cui la risposta non arrivi o non sia ritenuta soddisfacente.

Ci piacerebbe che questo tipo di “esame”, oltre che da parte di singoli cittadini, venisse messo in atto dal mondo imprenditoriale, da enti e istituzioni locali, dal mondo ecclesiale, dai tanti soggetti che da un lato aderiscono idealmente ai valori della giustizia e dell’etica in campo economico e finanziario, mentre dall’altro compiono scelte di gestione del risparmio e degli investimenti spesso in contrasto con i principi dichiarati.

Lodi, ottobre 2009

Circoscrizione del Lodigiano soci Banca Popolare Etica,
Punto di informazione finanza Etica,
Nodo di Lodi-Rete di Lilliput,
Associazione culturale Adelante!,
Laboratorio per la città

1 novembre 2009

Manutezione

Stiamo provando alcune nuove features per questo blog.
Ci scusiamo per eventuale disagio.

Redazione ACU