8 aprile 2015

Spett.le associazione acu

Vorrei avere dei consigli in merito alla richiesta che ho ricevuto da parte dell'avvocato N.C. in nome e per conto della EUROSERVICE a seguito di presunti mancati pagamenti di bollette TELECOM relativi a servizi non usufruiti. 
Brevemente riporto i fatti che hanno contraddistinto la vicenda. 
Premetto che ero intestataria dell'utenza fissa TELECOM  relativa sia a traffico dati che voce con  contratto ALICE. 
Nel gennaio del 2014 ho deciso di cambiare gestore e passare a FASTWEB quindi ho stipulato un contratto con questa ultima società solo per la connessione dati.
Dopo pochi giorni il tecnico incaricato da FASTWEB, presso la mia abitazione ha provveduto a togliere la connessione con TELECOM (staccando il modem) ed ha installato un nuovo modem per la connessione a fastweb collegando materialmente i cavi della rete fissa al nuovo modem. Dopo pochi giorni dall'intervento del tecnico ho iniziato a  connettermi in internet utilizzando la rete FASTWEB.
Seguendo il consiglio del tecnico ho inviato una nota scritta a telecom con cui provvedevo alla  rescissione del contratto.  Tale missiva è stata inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno.
Preciso che successivamente ho ricevuto una bolletta per il primo bimestre dell'anno 2014, da parte della TELECOM che ho regolarmente pagato, anche se era comprensivo di un periodo in cui non ho più utilizzato il servizio, il tutto al fine di evitare inutili disguidi.

Con il passare del tempo ho ricevuto qualche altra bolletta ma non mi sono preoccupata più di tanto in quanto ritenevo che il contratto era rescisso.
Nell'agosto 2014 ho ricevuto una chiamata sulla mia utenza mobile da persona di sesso maschile il quale a nome e per conto della TELECOM mi ha  contestato il mancato pagamento di alcune bollette.
Nell'arco della conversazione facevo presente all'interlocutore di aver rescisso il contratto con lettera scritta. L'interlocutore dopo avermi confermato di aver ricevuto la mia nota mi contestava dapprima la mancanza della firma e di fronte alla mia insistenza mi faceva presente che non avevo inviato la copia del documento. Di seguito, sempre nel corso della conversazione telefonica, ho avuto un discussione con lo stesso a seguito della sua assurda richiesta "comunque qualcosa alla telecom deve pagare". Tuttavia alla fine della conversazione lo stesso mi rassicurava che avrebbe provveduto a sistemare la vertenza.
Dopo alcuni mesi ho contattato la EUROSERVICE a seguito di invito ricevuto da una mia vicina di casa. Tale comportamento lo reputo molto scorretto nei miei confronti in quanto sono stata contattata tramite una mia conoscenza. alla quale l'operatrice si è rivolta, dopo essersi assicurata della mia conoscenza  con la predetta persona. L'operatrice ha lasciato a quest'ultima il numero di utenza fissa da utilizzare per contarmi. Da una semplice ricerca su internet, che ho fatto prima di contattare la EUROSERVICE, ho scoperto che il numero fisso era riconducibile alla società EUROSERVICE GROUP Spa, che ha un proprio sito http://www.euroservicegroupspa.com/ dal quale si rileva che svolge l'attività di recupero crediti. 

In sintesi, dopo pochi  giorni, tutto il mio palazzo è venuto a conoscenza che sono stata cercata da una società di recupero crediti, circostanza che mi è stata fatta notare e che mi ha molto irritata.
Comunque ho contattato tale società ed una operatrice mi ha invitata a pagare il mio debito con telecom.
Alla stessa ho spiegato la mia situazione dicendo di aver disdetto il contratto telecom con raccomandata e ricevuta di ritorno, e che ero stata già contatta da personale telecom il quale mi aveva specificato che mancava la copia del documento di identità, la stessa operatrice mi ha inviata a inviare la copia  del documento alla telecom per completare la pratica.
In data 17 dicembre 2014 ho provveduto ad inviare alla TELECOM copia del documento di identità  con raccomandata con ricevuta di ritorno.
Successivamente sono stata di nuovo contatta dalla stessa operatrice della società EUROSERVICE la quale, al fine di chiudere la pratica,  mi ha inviata a mandarle una mail con cui dovevo  specificare che nulla dovevo a TELECOM in quando avevo regolarmente disdetto il contratto con raccomandata con ricevuta di ritorno e perfezionato con l'invio della copia del documento di riconoscimento, alla stessa comunicazione ho allegato copia delle ricevute di ritorno controfirmate dalla telecom.

Infine in data 19 marzo 2015 ho ricevuto una lettera da parte dell'avvocato  il quale mi ha inviato entro il termine perentorio di 7 giorni a versare quanto dovuto  minacciandomi di ricorrere alle vie legali.

Sulla base di quando sopra esposto vorrei avere dei consigli su cosa fare.

Ringrazio anticipatamente dell'interessamento.

Distinti saluti.

R.M. 



Abbiamo consigliato a R.M. di procedere con la domanda di conciliazione paritetica nei confronti di Telecom, informando Euroservice dell'avvio della procedura di conciliazione: Inoltre dovrebbe inviare  alla stessa Euroservice un reclamo formale scritto, da indirizzare anche al Garante per la Protezione dei Dati Personali e ad ACU, per conoscenza.

La Redazione