27 febbraio 2009

Trenitalia: ritardo treno n. 10604

Segnalo che il treno 10604 che parte dalla Stazione di MORENGO/BARIANO alle h. 7,32 ha un ritardo "tutti i giorni" dI 10/15 minuti.

Il treno durante il tragitto si ferma almeno 2 o 3 volte.

Questo treno dovrebbe arrivare a Milano Lambrate alle ore 08,16 (mai arrivato).

Prego provvedere ad una verifica perché un ritardo di questo tipo mi sembra eccessivo.

Saluti.

Pendolari stazione Morengo/Bariano

Denuncia per il comportamento scorretto di Vodafone sulla operazione di cambio operatore con portabilità.

Salve,

volevo denunciare il comportamento scorretto che Vodafone Italia ha avuto nei miei confronti.

Circa 20 giorni fa ho deciso di passare da Vodafone a "3" con portabilità del numero.

Come previsto mi ha chiamato una gentile operatrice Vodafone (tale M.) per farmi una controproposta e convincermi a rimanere con Vodafone.

L'operatrice oltre alla contro offerta (secondo me meno valida di quella di 3) mi da alcune informazioni "terroristiche" su "3".

Mi dice che il roaming con Tim sta per scadere e che quindi sarò coperto solo dalla rete di "3", mi dice che "3" sta per fallire e cose del genere. Allora, impaurito, decido di informarmi meglio prima di procedere con la portabilità.

L'operatrice insiste dicendo che le devo mandare un SMS con il quale rinuncio alla portabilità.

Io però volevo solo verificare le informazioni che mi aveva dato per poi decidere, quindi non invio alcun SMS di annullo (nel frattempo mi manda 2 fac-simili di SMS che avrei dovuto solo inoltrare ma io non invio nulla).

Mi informo sulle cose che mi aveva detto e scopro che il roaming tra "3" e Tim è stato riconfermato per altri 4 anni, sul fallimento ci sono voci senza fondamento serio ecc.

Quindi decido di proseguire con la portabilità, telefono a Vodafone e scopro che la mia richiesta di portabilità è stata annullata, anche se io l'SMS di annullo non l'ho mai inviato.

L'operatrice ha ritenuto d decidere lei per me, immagino seguendo le direttive dell'azienda.

Telefonando per confermare la portabilità un'altra operatrice mi dice candidamente che la mia pratica è stata annullata e che quindi lei non può fare nulla, mi conferma anche che in effetti a lei il mio SMS di blocco della procedura non risulta essere pervenuto e che quindi non capisce come la pratica può essere stata annullata in quanto l'SMS è obbligatorio ai fini del blocco. Però mi dice che non può fare nulla.

Ora sono costretto a far mandare un nuovo fax dal mio "Punto 3" con la richiesta e sono costretto ad aspettare altri 10 giorni per il passaggio del numero. Questo oltre ad un disservizio mi comporterà anche un costo in quanto senza la portabilità il contratto con 3 mi costa di più.

Trovo questo comportamento dell'operatrice di Vodafone e quindi dell'azienda che rappresenta scorretto e fraudolento.

Sono disponibile a ripetere questa denuncia in ogni sede riterrete opportuno.

Saluti e grazie per l'attenzione

Danilo Martarelli

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Trucchetto milionario per Enel servizio elettrico e gas

Buongiorno,

Vi scrivo perchè voglio far presente un episodio gravissimo che mi è capitato con Enel servizio elettrico e che secondo me è una “truffa” bella e buona ai danni dei loro clienti e quindi ai danni della maggiorparte degli italiani visto che il gas praticamente c'è in tutte le case!

Mi spiego meglio:

In data 27/10/2008 ho mandato tutta la documentazione via fax richiesta compreso le copie dei pagamenti ad Enel servizio elettrico per avere 2 nuovi allacci. Il tempo massimo da loro stimato era di 15gg. Lavorativi DALLA DATA DI ACCETTAZIONE DEL PREVENTIVO E DALLA DATA DI COMUNICAZIONE DEL PAGAMENTO DEI CORRISPETTIVI DI ALLACCIAMENTO come scritto sia nella carta dei servizi sia nella loro lettera di richiesta documenti!Il tempo massimo dunque era di fare il lavoro entro il 17/11/2008 cosa che invece non è stata in quanto il lavoro è stato fatto il 03/12/2008.

Ovviamente ho chiesto subito il rimborso do 60 euro che MI E' STATO NEGATO in quanto secondo loro il tempo MASSIMO dei 15gg. NON INIZIA dalla data di accettazione del preventivo (cosa che invece è scritto nella carta dei servizi e nella loro lettera di accompagno) ma “dalla data di acquisizione della richiesta inoltrata dal venditore al distributore stesso”, frase che non viene menzionata in nessun documento!!!!!!!!!!!!!!!!!

Questo significa che COSI FACENDO I 15GIORNI DI TEMPO MASSIMO SONO SOLO UNO SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE E DI NESSUN VALORE IN QUANTO CON QUESTO TRUCCHETTO POTREBBERO BENISSIMO FARE IL LAVORO DOPO UN ANNO DALLA RICHIESTA PER POI DIRE CHE HANNO AVVERTITO IL DISTRIBUTORE LOCALE DOPO 11 MESI E 15GG E QUINDI ESSERE COMUNQUE PERFETTAMENTE IN REGOLA NONOSTANTE RITARDI CLAMOROSI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ovviamente ho deciso di scrivervi non tanto per il mio rimborso di 60 euro in quanto non andrò certo in rovina per questo..ma il fatto che 60 euro moltiplicato tutti i clienti a cui avranno fatto i lavori in ritardo e a cui non hanno MAI rimborsato nulla, GLI AVRA' FATTO SICURAMENTE ENTRARE NELLE LORO TASCHE MILIONI DI EURO E QUESTO NON LO ACCETTO!!!

Spero di esservi stato utile e per qualunque altra informazione o copie della documentazione in mio possesso non esitate a contattarmi!

Storti Francesco

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TIM: Lei ha ragione ma deve pagare

Ho attivato ormai da 2 mesi l'opzione TIMin2 che mi consente di parlare al costo fisso di 2euro settimanali verso un numero da me indicato per un max di 2550 minuti alla settimana.

Il servizio TIMin2 si rinnova tacitamente di settimana in settimana nel mio caso ogni sabato pomeriggio (avendolo stipulato la prima volta in quel giorno della settimana) premesso che io abbia un credito minimo di euro 5.90.

Fino alla scorsa settimana non ho avuto alcun problema ma lo scorso sabato, nonostante una ricarica da me effettuata di euro 10 alle ore 14.15, il servizio non si è rinnovato ma io non ne ero a conoscenza se non dopo aver parlato per parecchi minuti con il numero con il quale io ero convinto, come sempre negli ultimi 2 mesi, di non pagare alcunchè e invece al termine delle conversazioni ho scoperto, mio malgrado, di aver esaurito il mio credito telefonico pur non avendo effettuato altre chiamate, eccetto qualche sms, quantificabili in un un euro e mezzo circa.

Contattando piu' volte il servizio clienti 119 ho avuto la seguente e definitiva risposta:

"lei ha ragione abbiamo avuto dei problemi tecnici per cui non si é rinnovato il servizio che tutt'ora resta sospeso comunque non possiamo rimborsarle il traffico telefonico"

Ringraziandola comunque per l'interessamento resto in attesa di eventuali sviluppi e la saluto cordialmente

I.V.

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Trenitalia, vàl miga cùrr! 25 minuti di ritardo

10 febbraio 2009

Stamattina mi sono ispirato ad una famosa commedia dialettale piacentina per intitolare il diario. L’obiettivo di oggi era quello di salire sul treno reg. delle h.7:19. Per raggiungere la stazione in orario, lungo la strada ho corso un pochino, per evitare spiacevoli sorprese. Come dicevo, però, non è valso a nulla passare gli incroci con qualche “giallo”.

Sul binario 2 il reg. era pronto per la partenza e mi son precipitato a bordo, dove si stava facendo strada l’ipotesi, però, che….qualche “fenomeno FS” avrebbe stabilito di dare precedenza al treno R2122 delle 7:08 (annunciato in ritardo di 15 minuti).

Nel frattempo le lancette hanno superato le 7:19: il treno non parte anche se l’altoparlante ripete che “è in partenza…”; rassegnato, inizio a credere che i sospetti uditi qualche istante prima, siano realistici.

Trascorsi altri 4 minuti che sembravano interminabili, arriva sul binario 3 il reg.2122: un fiume di pendolari (me compreso) scende dal 7:19 per trasbordare di corsa sul 7:08 (che non ferma a Casale). A prima vista noto che una delle due carrozze di 1° classe è buia; lascio immaginare quindi la ressa formatasi per salire sull’unica carrozza disponibile. Riesco a trovare un posto; dopo alcuni secondi si affaccia un controllore che informa i passeggeri rimasti in piedi che la carrozza buia è agibile e se si “accontentassero” di questo unico disagio potrebbero trovare comunque posto a sedere.

Guardando fuori dal finestrino, noto che da una carrozza del “7:19” (ancora in attesa dall’altra parte della banchina) si affaccia un viaggiatore imbestialito che indirizza ogni sorta di “commento” ad un “membro dell’equipaggio FS” circa la mancata partenza del treno pronto.

Il ns. treno,invece, è finalmente partito alle 7:26 (+18’ rit); come succede regolarmente, durante il controllo titoli di viaggio, molti passeggeri “furbetti” sono stati gentilmente invitati ad alzarsi e ad accomodarsi in altre carrozze, con “buona pace” di quei viaggiatori che avevano iniziato il viaggio in piedi.

Il treno ha viaggiato lentamente nel tratto PC-LO (partenza Lodi h.7:51 con 23’rit); idem tra Lodi e Rogoredo dove è sbarcato alle 8:08 con 25’ di ritardo.

Iniziamo malissimo la giornata!!

11 febbraio 2009

MAI E POI MAI FARSI ILLUSIONI!

Il “Terni” è partito da Milano Rogoredo con un minuto d’anticipo! Ha viaggiato bene fino alle porte di Codogno, dove ha effettuato una fermata (non prevista..) di 7/8 minuti, per dare precedenza (come sempre) a treni di categoria inferiore. Durante la sosta, ho notato un’officina “Centro revisioni” a poca distanza dalla ferrovia :mi sono chiesto “Potremmo chiedere un check-up volante a locomotore e carrozze, per verificarne il corretto funzionamento….”

Il convoglio è transitato a Codogno, a passo di lumaca, alle 18:45 (orario in cui avrebbe dovuto già trovarsi oltre Piacenza…); l’illusione accarezzata tra Milano e Codogno di arrivare (“addirittura”) in anticipo, è svanita, come sempre, PUNTUALMENTE!

Trenitalia mi offre quotidianamente tanti spunti (e tanto tempo!!!) per tenere allenatissimo il mio “italiano”; ora, per dare ulteriore risonanza ai disservizi ferroviari, cercherò di scrivere i reportage anche in altre lingue per diffonderli anche all’estero

IL “Terni” è arrivato a PC con 14 minuti di ritardo.

12 febbraio 2009

Il treno regionale 20422 delle h.7.19 ha raggiunto Rogoredo con 4 min di ritardo… “fisiologici”

Ringraziandovi per la pazienza, per la consueta disponibilità e per la diffusione di queste segnalazioni che state effettuando in varie forme, saluto cordialmente

Massimiliano Davoli

Inadempienze di Tiscali Italia

Spettabile Tiscali, Servizio Clienti

E p.c. All’Autorità garante per le comunicazioni, ACU– ASSOCIAZIONE UTENTI CONSUMATORI

Egregi Signori,

con la presente si recede dal contratto in oggetto, diffidando la società Tiscali Italia Srl dall’applicazione di qualsiasi penale ed intimandola a procedere all’annullamento di tutte le relative fatturazioni. Di seguito le concrete motivazioni e i dettagli di una pratica che si trascina da circa 6 mesi.

Sino al mese di agosto 2008 ero utente Telecom con recapito .......... situato in....... intestato a AR. Nello stesso mese abbiamo cambiato appartamento trasferendoci in ......... Ho personalmente contattato i vostri centralini avviando tutte le procedure per l’attivazione sempre a nome AR di un servizio Tiscali Tutto Incluso.

Prima dell’attivazione ho richiesto come dovessi procedere per trasferire l’utenza al nuovo domicilio e contestualmente effettuare il passaggio a Tiscali. Mi è stato detto che non vi era alcun problema. Avrei pagato un costo aggiuntivo per il trasferimento dell’utenza e sarebbe stato inviato un tecnico al nuovo domicilio per l’allacciamento. Rassicurato da tali informazioni, ho quindi proseguito con la stipula del contratto.

Ai primi di ottobre sono stato effettivamente contattato da un tecnico ma, contrariamente a quanto riferitomi, non per concordare un appuntamento. Mi è stato invece chiesto “se avessimo provato ad utilizzare il telefono e se internet funzionasse normalmente”. Ho fatto presente che la linea non poteva funzionare, non essendosi presentato nessuno ad installarla, ma quando ho descritto la situazione della mia utenza il tecnico mi ha risposto che loro non si occupavano di questo tipo di cose: avrei dovuto rivolgermi a Telecom. Ho allora immediatamente contattato il numero 130 spiegando quanto riferitomi e chiedendo di attivarsi per risolvere la situazione. Mi è stato confermato che il contratto risultava attivo dal 30 settembre e le fatture sarebbero decorse da tale data, però avrei dovuto richiedere a Telecom di inviare un tecnico per completare l’installazione.

Estremamente attonito per le indicazioni ricevute, ho quindi trascorso due settimane a vagliare alternative commerciali ed eventuali costi per un intervento del genere da parte di Telecom Italia.

Nell’ultima settimana del mese di ottobre, svanita ogni speranza di essere contattato da Tiscali per chiarire la situazione, ho richiamato il 130. Questa volta l’operatrice rimane perplessa, poi mi informa che non vi è alcun problema si scusa per il mancato invio del tecnico. Programmiamo l’intervento per lunedì 28 ottobre intorno alle 9 del mattino. In tale data il tecnico mi chiama (cellulare) e riferisce di trovarsi in ........ Lo informo che il mio domicilio (come si evince dal mio contratto) è ora in ........... Mi raggiunge ed effettua rapidamente tutte le operazioni, ma nonostante ciò la linea non viene attivata.

Informato nuovamente il Call Center, mi segnalano un guasto nella zona: tempi di risoluzione fra i 3 e i 7 giorni. Attendo, ma il guasto non viene risolto. Venerdì 14 novembre vengo ricontattato dai vostri tecnici; dopo alcune prove di segnale (senza esito) mi chiedono di sostituire il telefono che ho collegato alla presa per verificare eventuali anomalie nella trasmissione. Ci accordiamo per risentirci l’indomani, ma non vengo richiamato. Seguono altre telefonate. Mi dicono di attendere la risoluzione del guasto (..?). Attendo.

Venerdì 21 novembre richiamo. Per la prima volta in assoluto, una cortese centralinista dell’assistenza tecnica afferma che deve esserci stata una svista in fase di attivazione della pratica; mi suggerisce di contattare la sezione commerciale. Richiamo quindi il 130 e dettaglio tutto quanto accaduto dalla data del 30 settembre. Estremamente seccata, la signorina mi risponde, testuali parole:

“Signor R., lei ha sbagliato. Se lei ha dato delle informazioni errate in fase di stipula non è un problema di Tiscali”.

Mi informa che l’utenza è stata attivata su un binario morto, in quanto prima di fare qualsiasi altra cosa avremmo dovuto richiedere a Telecom il trasloco della linea al nuovo indirizzo, e soltanto dopo questa operazione avrei potuto attivare l’utenza Tiscali. Aggiunge inoltre che Tiscali non ha modo di reintegrare la funzionalità della linea e pertanto l’utenza così com’è è inutilizzabile.

Segue lunga e faticosa telefonata in cui la signorina continua a ripetere che non è un problema di Tiscali e sostiene di essere certa che io ho dato delle informazioni errate. Le faccio presente che il tecnico che hanno inviato si era addirittura recato al vecchio domicilio, pertanto Tiscali sapeva che un trasferimento di utenza era necessario, mentre a me non è stata richiesta/suggerita alcuna operazione. Come mai, dal 30 settembre, questa risposta mi viene fornita solo il 21 novembre? Di chi erano la competenza e responsabilità di descrivere i passaggi necessari ad attivare un’utenza telefonica? Risposta: “Non so cosa dirle”.

Nessuna proposta transattiva, come ad esempio trasferire l’utenza su una nuova linea, azzerando almeno i costi di penale. Nessuna disponibilità ad annullare le fatture precedenti o quanto meno, data la non fruibilità del servizio, a sospendere quelle successive sino all’individuazione di una soluzione. Nessun seguito interno dopo la mia segnalazione. Nessuna scusa. Nulla.

Per estrema ironia, alcuni giorni fa ho ricevuto la conferma definitiva che, anche rendendomi disponibile a sostenere il costo del rientro in Telecom (€ 95) e del trasloco (€ 72), a causa di un vizio di forma non sarebbe possibile recuperare la vecchia utenza. Pertanto dovrò rinunciare al recapito telefonico che utilizzo ormai da anni e che era in possesso di tutti i miei conoscenti, i quali dovranno essere contattati ed avvisati uno per uno. A mie spese naturalmente. Per non parlare del disagio di rimanere isolati per mesi senza ricevere risposte, né assistenza di alcun tipo, sostenendo costi e vedersi infine addossare tutte le colpe.

Tiscali non si ritiene responsabile per le informazioni non fornite dall’utente. Ma Tiscali conosceva il domicilio originale, sapeva che era in corso un trasloco e dove doveva essere attivata la nuova utenza; inoltre le fatturazioni sono cominciate prima ancora che un tecnico fosse inviato al mio domicilio come richiesto. Tiscali non ha fornito le informazioni necessarie, né effettuato le operazioni che le competevano.

Riassumendo:

- Ho espressamente richiesto quali operazioni dovessi compiere per trasferire la mia utenza in ....., passando a Tiscali; nessuno mi ha informato che il trasloco doveva essere richiesta da me a Telecom.

- Il contratto ed i relativi pagamenti decorrono dal 30 settembre, senza che qualcuno abbia provveduto prima a contattarmi per verificare la funzionalità della linea. Il tecnico da me richiesto ad agosto è stato inviato al mio domicilio solo il 28 ottobre.

- Nonostante le mie continue telefonate e domande, ho ricevuto una risposta solo il 21 novembre, a distanza di due mesi dall’attivazione ufficiale del servizio.

- Nonostante l’accaduto non ho ricevuto alcuna scusa né proposta di soluzioni alternative, di abbattimento della penale di recesso o di blocco della fatturazione.

Sulla base di tutto quanto evidenziato ribadisco le richieste espresse nell’introduzione, intimo alla società Tiscali Italia Srl di cessare nel più breve tempo possibile l’utenza ......... annullando qualsiasi fattura intestata a AR e la diffido dall’applicazione di qualsiasi penale eventualmente prevista.

Confido in una rapida e bonaria risoluzione della vicenda, tuttavia la mia famiglia non ha intenzione di subire ulteriori costi oltre a quelli già originati dalla situazione ed imputabili unicamente al vostro operato.

Qualora le mie aspettative dovessero essere deluse, non esiterò ad adire le vie legali nel preciso intento di quantificare i danni materiali e personali cagionati dalla totale mancanza di cura e professionalità dimostrata nella gestione della mia pratica.

Distinti saluti,

Luca Ricciardi

Milano, 29/1/2009

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26 febbraio 2009

Vizio di fabbrica fotocamere Canon

29 ottobre 2008

Spett.le CANON ITALIA, Ufficio Clienti, San Donato Milanese, Spett.le AUCHAN MODUGNO

e p.c. ACU

OGGETTO: Fotocamera Canon Powershot A85 – richiesta sostituzione causa conclamato difetto di fabbrica

Spett.le Canon Italia e Auchan Modugno,
il sottoscritto Corrado Alessandro, in virtu’ di quanto affermato dalle norme di legge vigenti ed in particolare dall’ art. 1519 cod.civ., nonche’ dal D.L. 206_2005 codice del consumo, con la presente richiede la sostituzione della fotocamera Canon Powershot A85 (matricola 8732136475), acquistata presso l’ipermercato Auchan di Modugno (BA), in quanto, per stessa ammissione di Canon Italia, viziata da difetto di fabbricazione (vedi link: http://www.canon.it/Support/System/Search.aspx?TcmUri=tcm:80-522149&Search=sensore%20a85&SearchType=3 ).

Nei fatti, la succitata fotocamera, benche’ utilizzata, conservata e custodita in maniera ineccepibile, il 30/09/2008 ha improvvisamente prodotto fotografie dai colori distorti ed immagini dai contorni irregolari.
La Sig.ra XY del Canon Support Centre, contattata telefonicamente il 02/10/08, dopo aver riconosciuto l’origine del difetto denunciato, ha informato l’ignaro scrivente circa la sussistenza di un conclamato difetto di fabbrica relativo al modello di fotocamera in oggetto.
La stessa Sig.ra XY ha altresì segnalato che, Canon Italia, avendo riconosciuto tale difetto di fabbrica, avrebbe provveduto alla riparazione gratuita della fotocamera (alla segnalazione e’ stato attribuito il numero di pratica 5882078).

In data 02/10/08, quindi, la fotocamera e’ stata consegnata alla ditta SIEL di Bari (centro assistenza tecnica autorizzato Canon) per gli interventi tecnici del caso.

Nel frattempo, da notizie attinte in rete (in primis sul sito internet www.canoniani.it), avvalorate anche da consulenza peritale di parte, e’ emerso che l’intevento tecnico di Canon Italia si sarebbe limitato alla sostituzione del componente difettoso con analogo componente sul quale e’, di fatto, quiescente il vizio di fabbrica. Da cio’ si evince che l’intervento tecnico di Canon Italia non e’ finalizzato a sopperire definitivamente al vizio di fabbrica, bensì a procrastinare il ripresentarsi della problematica in un secondo momento.

A fronte di queste constatazioni, il 06/10/08 e’ stato palesato giustificato disappunto al Sig. YX del Canon Support Centre e, nella circostanza, e’ stato richiesto quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge, ovvero, laddove non fosse stato possibile eliminare definitivamente il vizio di fabbrica (fornendo dovute certificazioni), la sostituzione della fotocamera con un modello di pari valore/prestazioni, ma esente da vizio.

Come presupposto, in data 28/10/08 la ditta SIEL ha restituito la fotocamera fornendo il verbale di riparazione sul quale e’ riportato: “sostituito gruppo CCD, eseguite tarature conseguenti, riparazione a titolo gratuito secondo disposizioni della Canon Italia in data 23/09/05. Componente sostituito CY1-6347-800 Optical Unit”.

Alla luce di quanto esposto, in virtu’ delle disposizioni di legge di cui sopra, nonche’ in ottica di correntezza commerciale e giusta fidelizzazione del consumatore, si reitera la richiesta di sostituzione della fotocamera Canon Powershot A85 (matricola 8732136475), con un modello di pari valore/prestazioni, ma esente da vizio.
Qualora la sostituzione non abbia luogo entro i prossimi quindici giorni, si adiranno le vie legali con ulteriore aggravio di spese a Vs. carico.

In attesa di Vs. riscontro, con l’occasione vogliate gradire i piu’ cordiali saluti.

Alessandro Corrado

*** *** ***

04 novembre 2008

Gentile cliente, desideriamo innanzittutto ringraziare per averci inoltrato la sua richiesta di supporto.

Collegandosi a questo link http://www.canon.
it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_Compact/Powershot_A_se
ries/PowerShot_A85.aspx?type=important&faqtcmuri=tcm:80-522149
potrà rilevare le informazioni ufficiali pubblicate da Canon sul problema da lei lamentato nella sua fotocamera Powershot A85.
Canon si impegna a rispettare quanto riportato nel suddetto annuncio.

Auspicando che la sua fotocamera funzioni regolarmente e che non abbia più bisogno di essere riparata, restiamo a sua completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.

Canon, Regional Competence Center Italy, Customer Service Specialist

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05 novembre 2008

Spett.le Canon Italia,
la vs. mail del 04/11/2008, formalizzata a seguito mio reclamo del 29/10/2008, denota Vs. totale reticenza oltre che inadempienza contrattuale dovuta dal produttore.
Ribadisco quanto esposto sia nella mia segnalazione del 29/10/2008 sia telefonicamente, il 30/10/2008, alla Vs. Sig.ra XY, ovvero che, ai sensi di legge, e’ fatto obbligo per il produttore ELIMINARE DEFINITIVAMENTE il vizio di fabbrica, o riparando il prodotto utilizzando componenti ESENTI dal vizio, oppure, laddove piu’ conveniente, sostituendo il prodotto difettato con un modello di pari valore/prestazioni, ma esente da vizio.
Le ricerche da me effettuate, le consulenze tecniche da me raccolte ed il contenuto della vs. mail del 04/11/08, nonche’ il link in essa indicato, dimostrano che Canon si e’ impegnata NON a rispettare quanto previsto dalla legge in tema di vizio di fabbrica, ovvero ad ELIMINARE definitivamente il difetto, bensì a tamponare il ripresentarsi dello stesso mediante riparazioni gratuite, anche ripetitive.
Porto alla Vs. attenzione il fatto che, la fotocamera Powershot A85 in mio possesso, in quanto viziata da un quiescente ed imprevedibile vizio di fabbrica, non assolve alla principale aspettativa attesa da qualsivoglia fotocamera, rappresentata dalla possibilita’ di essere sempre pronta e disponibile a catturare immagini, spesso irripetibili e/o di inestimabile valore sia affettivo che economico.
Tanto, infatti, e’ occorso alla mia persona qualche giorno or sono, ovvero, a mia insaputa, il vizio di fabbrica si e’ manifestato sulla mia fotocamera Powershot A85 causando la distorta acquisizione, quindi l’inutilizzabile riproduzione, di particolarissime ed irripetibili immagini/fotogrammi causando un gravissimo danno affettivo il cui controvalore economico mi riservo di quantificare nelle sedi opportune.
Alla luce di queste considerazioni, non posso permettere che ulteriori magici momenti possano andar perduti a causa di questo subdolo vizio di fabbrica tantomeno ritengo giusto che questo consumatore debba pagare il fio di colpe che non sono sue e, al fine di non essere lasciato in asso nel momento del bisogno, debba accollarsi le spese necessarie ad acquistare una nuova e funzionante fotocamera.
Queste mie considerazioni, sicuramente condivisibili da chiunque abbia un minimo di sensibilita’ e buon senso, non giustificano il tono particolarmente aggressivo ed intransigente rivoltomi dalla Vs. Sig.ra XY nel corso della telefonata del giorno 30/10/2008. Infatti, il tono della conversazione, il contenuto e le argomentazioni addotte sono sembrate una sorta di maldestra intimidazione tesa a spaventare la mia persona al fine di indurla a desistere da vantare legittime pretese nei Vs. confronti, atteggiamento che violando il diritto e la dignita’ del consumatore, spero non risponda a vs. policy aziendale.
Da una importante e seria Azienda quale la Vostra ci si attende il massimo effort in termini di cura del cliente, fidelizzazione dello stesso e correntezza commerciale.
Per quanto esposto, essendo manifesto che il vizio il vizio di fabbrica non e’ stato eliminato dalla fotocamera in mio possesso, ne rivendico la sostituzione entro i prossimi ulteriori quindici giorni.
Qualora la mia richiesta non venga accolta nei limiti temporali evidenziati, nell’adire le vie legali, con ulteriore aggravio di spese a vs. carico, sara’ mia cura rivendicare il risarcimento sia del danno emergente rappresentato dal controvalore dalla fotocamera stessa, che del danno rilevante occorsomi allorquando, a mia insaputa, il vizio di fabbrica ha causato la distorta acquisizione, quindi l’inutilizzabile riproduzione, di particolarissime ed irripetibili immagini/fotogrammi dall’inestimabile valore affettivo.
Giuste intese, opportuna segnalazione verra’ inoltrata alla Procura della Repubblica affinche’, ricorrendone i presupposti, persegua eventuali vostre
violazioni alle disposizioni di legge.

Cordialmente

Alessandro Corrado

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18 novembre 2008

Buongiorno Sig. Alessandro Corrado, desidero innanzittutto scusarmi per aver ritardato la risposta.
Mi permetta di introdurre la presente con un commento personale che ritengo doveroso al fine di comprendere le posizioni reciproche.
Se, nell’ambito dell’ espletamento del mio dovere professionale, le ho dovuto fornire una risposta non conforme alle sue aspettative e questo le ha suscitato sentimenti di insoddisfazione, lo comprendo, ma mi dispiace altresì apprendere che abbia confuso la fermezza con la quale addetti al supporto clienti, come me, rispondono alle altrettanto forti richieste di taluni clienti, possa essere rilevata come autorizzazione alle frasi offensive ed alle affermazioni da Lei fatte che la invito a non ripetere.

Ma ritorniamo al problema della Powershot A85, e degli altri prodotti indicati nella mia precedente e-mail, nonché all'informazione contenuta in questo link, che le trasferisco integralmente:

http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_Compact/Powershot_A_se
ries/PowerShot_A85. aspx?type=important&faqtcmuri=tcm:80-522149

Canon, in particolare la mia funzione, si è presa cura di moltissimi clienti i cui prodotti erano affetti da questa problematica, ottenendo un enorme riscontro di fiducia.

Canon, brand internazionale da decine di anni, è un'azienda fortemente orientata all'attenzione e soddisfazione dei propri clienti e credo che dimostri costantemente di essere aperta ad accogliere tutti i messaggi dei propri clienti, soprattutto quelli negativi (ma ci tengo a ribadire: tranne quelli offensivi e lesivi della dignità di chi presta attività lavorativa).

Le critiche, come sa, sono un preziosa fonte di comprensione di quali margini di miglioramento abbiamo per raggiungere i risultati di eccellenza che il nostro Brand ed i nostri Clienti si aspettano da noi.

Inoltre, è importante che i nostri clienti sappiano che Kyosei è la filosofia aziendale di Canon, alla base del nostro marchio e di tutte le nostre attività, una parola giapponese che significa "vivere e lavorare insieme per il bene comune": si tratta di un principio che modella i nostri valori e delinea la nostra responsabilità morale di impresa dai saldi principi sociali. Le ulteriori e più approfondite informazioni contenute in questi link http://www.canon.it/About_Us/About_Canon/Philosophy/Index.
asp Kyosei e </About_Us/About_Canon/Philosophy/Index.asp> potrebbero dare una visione più chiara del nostro brand.

La sua apparecchiatura è attualmente funzionante, come da lei stesso confermatomi, e non si giustifica pertanto la richiesta di sostituzione, tuttavia restiamo a Sua disposizione, qualora volesse effettuare delle verifiche insieme a noi.

Ringraziando per l'attenzione, restiamo a sua completa disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.

Cordiali saluti.

Canon, Regional Competence Center Italy, Customer Service Specialist

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18 novembre 2008

DENUNCIA PER VIOLAZIONE NORME CODICE DEL CONSUMO

Spett.le Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti c/o Ministero dello sviluppo economico,

la presente per denunciare un presunto illecito normativo perpetrato dalle Azienda Canon Italia spa ed Auchan spa a danno dei consumatori.
Nei fatti, Canon Italia distribuisce sul territorio nazionale fotocamere prodotte dalla Canon Inc. che, per loro stessa ammissione, risultano viziate da difetto di fabbricazione (vedi link: http://www.canon.it/Support/System/Search.
aspx?TcmUri=tcm:80-522149&Search=sensore%20a85&SearchType=3 ); Auchan, invece, le commercializza.
Entrambe le azienda, nonostante il conclamato difetto di fabbrica, continuano a non ottemperare a quanto previsto dalle normative di legge vigenti omettendo di porre in essere tutte le azioni necessarie ad eliminare definitivamente il vizio.
Di fatto, si avverte una verosimile politica di contenimento dei costi aziendali che si traduce in un danno economico a carico dei consumatori.
Vi invito a voler prendere visione dello scambio epistolare intervenuto tra lo scrivente e le dirette interessate, di seguito riportato, auspicando in un vostro autorevole intervento in difesa del consumatore.
Disponibile per ulteriori adempimenti, in attesa di vs. riscontro saluto cordialmente

Alessandro Corrado

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10 gennaio 2009

Il giornalista Marco Gasperetti pubblicava sul corriere della sera del 02/12/05 il seguente articolo (rinvenibile al link: http://www.corriere.
it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/11_Novembre/30/fotocamere.
shtml)

Un sensore Ccd di Sony installato su molti modelli è difettoso. A rischio migliaia di fotocamere digitali. Quando temperatura e umidità salgono, i sensori andrebbero in tilt bloccando anche la macchina in certi casi A rischio ci sono centinaia di migliaia di fotocamere in tutto il mondo. Sono gli oltre cento modelli di compatte digitali che dal 2002 al 2004 hanno adottato un particolare sensore prodotto da Sony risultato poi difettoso. Il minuscolo Ccd, pochi millimetri di altissima tecnologia, pare sia stato progettato male e sta causando un sacco di problemi ad alcune macchine firmate Sony ma anche Canon, Nikon, Fujifilm, Konica Minolta, Ricoh.”

Il fenomeno annunciato dal giornalista Gasparetti ha assunto proporzioni inimmaginabili e milioni di fotocamere Canon continuano a guastarsi, compresa la mia fotocamera Powershot A85. Deplorevole e’ l’aver constatato che una grande Azienda come Canon Italia, anziche’
minimizzare il fenomeno ponendo in essere una corretta campagna tesa a ritirare dalla vendita gli articoli difettati e sostituire quelli gia’
venduti, non ha mai interrotto o sospeso la distribuizione e commercializzazione dei prodotti viziati da “difetto di fabbricazione”, protraendone le vendite anche in tempi successivi all’ accertamento dello stesso vizio di fabbrica.
Soprattutto, sulle fotocamere vendute e risultate guaste, Canon tampona il disservizio limitandosi a sostituire il componente difettoso con un componente analogo sul quale, pero’, non e’ mai stato eliminato il vizio di fabbrica. Questo si traduce in un subdolo tentativo, operato da Canon, teso a procrastinare nel tempo il ripresentarsi del quiescente difetto di fabbrica.
Di fatto, si avverte una verosimile politica di contenimento dei costi aziendali che, però, si traduce in un danno economico a carico dei consumatori.
Il fenomeno e’ piu’ ampiamente illustrato al link:
http: //www.canoniani. it/forum_forum.asp?
forum=6&section=10&post=206892&page=1

Alessandro Corrado

24 febbraio 2009

Restituzione immediata ai cittadini tariffa servizio depurazione

Il coordinamento nazionale piccoli Comuni italiani dopo aver preso atto della Sentenza della Corte Costituzionale n.335/2008, pubblicata in GU il 15/10/2008, in merito alle norme impugnate: Art.14,c1, della legge 05.01.1994, n.36, sia nel testo originario che in quello modificato dall’art.28 delle legge 31.07. 2002, n.179, che recita: “La Corte Costituzionale: 1) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art.14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n.36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall’art.28 della legge 31 luglio 2002,n.179 (Disposizioni in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”;
2) dichiara, ai sensi dell’art.27 della legge 11 marzo 1953, n.87, l’illegittimità costituzionale dell’art.155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota tariffaria riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”.
“Una decisione chiara – il commento del Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano - che vede coinvolti centinaia di piccoli Comuni, soprattutto meridionali, dove nonostante le risorse comunitarie i depuratori non sono stati costruiti o addirittura completati e non collaudati e presi in carico, del tutto abbandonati. Chiediamo risposte efficaci - attacca Caivano - da parte dei gestori pubblici e privati, con la restituzione immediata in bolletta ai cittadini utenti delle somme versate come tariffa riferita dal servizio di depurazione dal 1 gennaio 1994 ad oggi. A tal proposito chiederemo ai Prefetti ed ai Presidenti delle Giunte Regionali delle aree interessate di agire per garantire ai cittadini utenti l’esercizio del diritto ad avere servizi reali e non effimeri e contro legge”.
Il Coordinamento Nazionale Piccoli Comuni si prepara a chiedere alla Corte di Giustizia Europea di avviare le procedura di verifica a tutela dei cittadini truffati in questi anni.
L’Addetto Stampa
Andrea Gisoldi

www.piccolicentrieuropei.com
infopiccolicomuni@gmail.com

Ryaniar: La tutela della salute dei cittadini e il rispetto delle leggi vengono prima di tutto, anche degli interessi della compagnia

COMUNICATO STAMPA

Ciampino, 18 febbraio 2009

Apprendiamo con soddisfazione della risposta decisa che il Presidente della Regione Lazio, Marrazzo, insieme all’Assessore Zaratti, e il sindaco di Ciampino, Perandini, hanno dato di fronte all’ennesima dichiarazione provocatoria dell’amministratore delegato di Ryanair, O’Leary.
Secondo le Istituzioni questo aeroporto dovrà diminuire il suo traffico nella misura individuata dalle rilevazioni dell’inquinamento acustico condotte da ARPA Lazio e operare entro i limiti imposti dalla legge.
L’ad di Ryanair ribadisce invece la volontà della compagnia di difendere con le unghie e con i denti il privilegio di continuare ad utilizzare l’aeroporto di Ciampino e rifiuta di riconoscere la validità delle rilevazioni di ARPA Lazio e afferma che, secondo studi “indipendenti”
l’inquinamento acustico intorno all’aeroporto non sarebbe prodotto dal traffico aereo.
Per contestare queste affermazioni è sufficiente che qualsiasi cittadino prenda un fonometro dal costo di poche decine di euro e vada in fondo a via Baracca a Ciampino (a non più di 200 metri dalla piazza centrale della
Citta’) e misuri il rumore al passaggio degli aerei in decollo o in atterraggio che sfrecciano a 150 metri di distanza.
Potrà verificare direttamente due cose: primo, che si raggiungono e spesso si superano i 100 decibel, secondo, che gli aerei Ryanair sono tra i più rumorosi.
Invitiamo le istituzioni a proseguire nella linea della
fermezza, rifiutando le provocazioni interessate (Ryanair
fa a Ciampino il 10% del suo intero traffico) e le fandonie come i 3.500 posti di lavoro prodotti dal traffico di Ryanair. Questo è soltanto un calcolo statistico, più volte riproposto da Ryanair, ma che si riferisce alle medie europee dei grandi aeroporti e alle compagnie aeree tradizionali, non alle low cost che generano un indotto bassissimo.
Invitiamo anzi le Istituzioni ad approfondire il vero bilancio dei costi e dei ricavi che l’aeroporto di Ciampino apporta al sistema economico e a come sia possibile vendere “milioni di posti ad 1 euro”.
Esistono aerei che volano con 1 euro a passeggero?

COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO

www.comitatoaeroportociampino.it
info@comitatoaeroportociampino.it

20 febbraio 2009

Segnalazione contro la Ford Italia

Buongiorno vi scrivo per portare alla vostra attenzione un fatto veramente assurdo che mi sta capitando in questi giorni e che vede coinvolta la società automobilistica Ford Italia.
Ritengo che si tratti di un’informazione che potrebbe tornare preziosa anche a molti altri consumatori che sono in possesso di una Ford o che desiderano divenirlo.

Non sapendo esattamente a chi rivolgermi ed essendo particolarmente oberato di lavoro ho ritenuto che il sistema migliore di cui potevo disporre per chiedere aiuto era quello di rivolgermi via email alle associazioni dei consumatori presenti sul territorio lombardo ed in particolar modo nella provincia di Brescia.

Vi racconto i fatti:

La sera di mercoledì 14 Gennaio 2009, intorno alle ore 19.00, la Ford Fiesta della mia compagna, comperata da me nel novembre del 2007 alla concessionaria Ford – Gruppo Fioletti di Via Valcamonica a Brescia, si guasta e si ferma lungo la tangenziale di Brescia. Chiamiamo il sistema Ford Protect (pacchetto di garanzia supplementare comperato a suo tempo in aggiunta alla garanzia base, convinti dal venditore che si trattava di un’importante garanzia supplementare) e facciamo trainare l’autoveicolo presso l’officina Ford della stessa concessionaria (di cui sopra) in cui avevamo comperato l’auto. A partire dal giorno successivo sia la mia compagna sia io, cerchiamo di capire che guasto presenta l’auto e cerchiamo di farci consegnare un’ auto sostitutiva, come previsto dal contratto Ford Protect.
Ci viene spiegato sin da subito che per poter ricevere l’auto sostitutiva, l’ officina Ford deve inviare un fax, dove specifica che per riparare il guasto ci vogliono più di 6 ore. A questo punto contattiamo l’officina e chiediamo che venga spedito il fax, ma ci viene risposto che non hanno ancora individuato il guasto e quindi non sanno specificare i tempi di riparazione !!
Passano Giovedì 15, Venerdì 16 ed anche Sabato 17 (dove il responsabile dell’officina in persona ha provato ancora a cercare di capire il guasto) Lunedì 19 mi presento personalmente in officina, come peraltro già fatto nella giornata di sabato mattina e mi rivolgo al capo officina, chiedendo spiegazioni sul perché non si possa ricevere un’auto sostitutiva visto che la nostra è bloccata lì da 5 giorni e mi viene fatto capire che se insisto con il servizio clienti Ford forse potrei riuscire ad ottenere l’auto, altrimenti non me la daranno mai e che fanno così con tutti i clienti !!
Mi spiega anche che la fregatura sta nel fatto che se loro in officina ci impiegano un mese per capire che problema ha l’auto e poi scoprono che si tratta di un problema che si risolve in un’ora, il cliente non avrà mai l’auto, perché non importa quanto tempo l’auto è bloccata per colpa di Ford, ma quanto dichiara la diagnosi finale in termini di tempo di intervento risolutore.
Lunedì pomeriggio, finalmente l’officina mi comunica che pensano di aver capito il problema e che si tratta della “pompa del gasolio”, guasta da sostituire. Purtroppo, aggiunge il meccanico, il pezzo non è disponibile in officina, ma è stato fatto un ordine urgente.
Dopo circa un’ora il meccanico mi informa che il pezzo non è disponibile da nessuna parte e che gli è arrivata una rispsta con un codice (COLONIA BO), che significa che il pezzo potrebbe anche impiegare 20/30 giorni per arrivare !! Però mi dice anche che quando succedono queste cose, la Ford concede a tutti i clienti l’auto sostitutiva, perché la colpa non è del cliente, ma del fatto che Ford non dispone dei ricambi necessari.
Quindi molto gentilmente compila il fax e lo invia alla Società ACI GLOBAL, che è quella che dovrebbe mettermi a disposizione l’auto sostitutiva. Nel tardo pomeriggio ricevo un sms dal call center della aci global, con scritto che potevo andare a ritirare un’auto sostitutiva presso l’Europecar di Brescia in viale degli abbruzzi e che avrei dovuto riconsegnare la macchina il giorno seguente entro le ore 17.30 allo stesso posto.
Rimango sbigottito, e ovviamente ragionando sui tempi di spostamento, sui permessi da chiedere a lavoro, ecc., ecc., valuto la cosa più un disagio che un agio.
Pensando ad un errore, contatto l’aci global per chiedere spiegazioni e mi viene dichiarato che la diagnosi di riparazione per la mia auto è solo di 3,5 ore e se la causa del fermo oltre le 3,5 ore e quindi per 20 o 30 giorni è la mancanza del pezzo di ricambio in questi casi si concede un auto sostitutiva solamente per un giorno.
Sono veramente senza parole.
Oltre al danno la beffa, visto che trattandosi di un veicolo comperato con un programma di pagamento chiamato IDEA FORD, dove regolarmente ogni mese pago una rata per utilizzare l’auto, mi vedo prelevare dei soldi dal conto senza neppure poterla utilizzare e non so neanche per quanto tempo, visto che proprio oggi pomeriggio, l’officina in cui mi sono nuovamente recato, mi ha risposto che ci potrebbe volere anche più di un mese.

Oggi è mercoledì 21 gennaio 2009, la macchina si è guastata mercoledì 14 gennaio. Ho fatto decine di telefonate e penso di aver parlato con tutti i call center ford esistenti, mi sono recato diverse volte di persona in officina, ho fatto di tutto per cercare di far valere le mie ragioni, ma evidentemente non c’è nessuna intenzione di ascoltarle.

In questo momento voi rappresentate per me l’unica possibilità di aiuto che mi rimane.
Spero che possiate accogliere la mia richiesta di aiuto e che riteniate questo comportamento assunto da Ford nei miei riguardi grave anche per tutti gli altri utenti di questa casa automobilistica.

Vi ringrazio molto anticipatamente per qualsiasi aiuto riuscirete a darmi.

In fede

Laschena Sergio

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Le carenze dei Laboratoires Dermatologiques

Ho comprato (perchè solo a pagamento è possibile) la soluzione DUCRAY dei Laboratoires Dermatologiques. Il foglietto illustrativo è illegibile. E' scritto in varie lingue ma con dei caratteri minuscoli.

Almeno la parte "Modo d'uso" deve essere scritta con caratteri leggibili. Mi sembra una presa in giro al consumatore. Perchè succedono queste cose. Cercate di intervenire presso chi di dovere.

Grazie e cordiali saluti.

A.P.

Trenitalia: dalle Alpi alle Piramidi... dalla comodità al Treno!

05/02/09 sulle Alpi c’era più caldo

Il Terni ha la carrozza di prima classe freddissima; come al solito in queste circostanze non vedo transitare personale di bordo a cui chiedere (comunque inutilmente) spiegazioni.

La carrozza sembra molto simile a quelle su cui viaggiavo vent'anni fa, che già all'epoca mi sembravano vecchie, per cui ho stabilito che: in assenza di regolare manutenzione e in assenza di personale capace di gestire il riscaldamento, siamo costretti a viaggiare col piumino e la sciarpa ben legata al collo.

Poco dopo la partenza, il capotreno annuncia con altoparlante a 100 decibel che "i signori passeggeri sono pregati di utilizzare il cellulare abbassando il tono di voce e/o la suoneria per non recare disturbo": accidenti,con che coraggio! il volume era talmente alto che avrebbe potuto perforarci i timpani elencando inoltre le fermate previste sembrava veramente di essere vittime di "scherzi a parte";naturalmente a fine messaggio , risata generale e commenti dei presenti.

A Lodi, finalmente, appare un controllore al quale viene "intimato" di verificare le cause del freddo; dopo aver armeggiato qualche secondo su un quadro elettrico, ritorna in carrozza dicendo: "Ora funziona, si sono dimenticati di accenderlo a MIlano...."; una voce maschile dalle retrovie esclama ironicamente "Può anche dire.... mi sono dimenticato di....": altra risata generale!

Nel frattempo sul pavimento della carrozza, a causa delle basse temperature e dell'umidità, si è formata una patina scivolosissima e molto insidiosa per il nostro equilibrio; infatti, nel tentativo di alzarmi dal posto per togliere il piumino ho "pattinato" letteralmente all'indietro, rischiando di sbattere le spalle contro la parete presente dietro al mio sedile; in caso di infortunio vai poi a spiegare all'INail come si è verificato....

06-feb-09 ai tropici c'era più fresco!

Ogni giorno, sui treni vivo situazioni talmente "incredibili" da riuscire a stupirmi anche dopo tanti anni di pendolarismo; ogni volta mi chiedo se sono ormai insofferente a qualsiasi situazione o se il mondo è bello perchè è vario!

Stamattina, sul treno Icn Kr-MI, trovo l'unico compartimento con alcuni posti liberi dopo aver scartato quelli occupati da persone sdraiate sui sedili e quelli già pieni.

All'interno (non esagero) c'è una temperatura superiore ai 40°C; guardo fuori dal finestrino, ma non vedo palme o spiagge coralline, ma solo una tempesta tropicale, dato il diluvio che imperversa su Piacenza da ieri sera. Dopo alcuni istanti di incertezza, ed essere rimasto in camicia (aperta!!!) decido di sedermi e chiedo alle due persone presenti se si può tenere aperta la porta per far circolare un po'l'aria. MI danno l'ok, ma continuo a boccheggiare perchè sembra veramente una sauna; non ho alternative.

dopo pochissimi minuti uno di questi si alza , richiude la porta e indossa pure la giacca!

Il terzo ed io ci scambiamo un'occhiata da allucinati: non può essere vero!!! ormai grondante decido di riaprire un pochino la porta per "riprendere conoscenza":il freddoloso mi guarda un po'storto, ma non la richiude; con la testa mi avvicino il più possibile allo spiraglio per prendere aria dal corridoio; riesco a sopravvivere fino a Milano...

Ieri sera, in merito alle temperature, ho dovuto scrivere di situazioni diametralmente opposte: è chiaro che questi sbalzi termici non gioveranno alla ns.salute, ma noi pendolari siamo votati alla "sofferenza da viaggio" e non possiamo far altro che "accettare" malvolentieri qualsiasi disagio.

Diario:

05/02/2009 IC plus 597 MI-TR
stazione ritardo
MI Rogoredo 4' partenza
Lodi 5' partenza
Piacenza 5' arrivo

06/02/2009 ICN 784 KR-MI
stazione ritardo
Piacenza 4' partenza
Lodi 9' partenza
MI Centrale 10' arrivo

Ringraziandovi per la pazienza, per la consueta disponibilità e per la diffusione di queste segnalazioni che state effettuando in varie forme, saluto cordialmente.

Massimiliano Davoli

9 febbraio 2009

La "zona d'ombra" di TIM!

In data 24 dicembre 2008 mi sono recata  presso il negozio SIM 15 - MEGATEL SPA tel. 02-9960304 (Centro Comm.le  Carrefour –Limbiate (MI) - per chiedere informazioni sull’acquisto di una  chiavetta Internet ed in merito alla copertura di TIM nella località dove  risiedo, specificando di avere un computer fisso e mi è stata garantita la  copertura direttamente dall’addetto che segue i contratti TIM. Ho quindi  sottoscritto un contratto per l’OFFERTA – ALICE MOBILE DATA KIT 10 FLEXI  (si tratta di una chiavetta veloce internet con addebito di 10 euro al mese  e obbligo di addebito per 24 mesi!!) ed il numero  di chiavetta che mi è stata consegnata è 00000000000. Appena arrivata a  casa ho avuto l’amara sorpresa di constatare che non era possibile  collegarsi ad Internet, in quanto il segnale o non c’era oppure dopo una  media di 10-20 secondi spariva. Ho contattato il 119 – ASSISTENZA TIM,  abbiamo verificato on line l’installazione e la persona che ha risposto mi  ha detto che, in considerazione del fatto che tutto era stato svolto e  verificato correttamente, purtroppo la zona in cui abitiamo MANCA LA COPERTURA DI RETE DALL’ INIZIO DI VIA MAGRETTI FINO IN VIA TOGLIATTI, VIA TAGLIAMENTO E VIA GRIGNA formando una  cosiddetta ZONA D’OMBRA . Altrettanto sul sito www.tim.it avevo verificato  personalmente la copertura di rete per il comune di Paderno Dugnano  (risultato pag. 2 ). Giorno 25 dicembre , per escludere qualsiasi dubbio  vado dalla mia zia , abita a 800 metri da casa mia e li ho provato la  chiavetta: il risultato è stato che finalmente vedevo apparire il segnale  in tutto suo splendore e finalmente si riusciva ad ottenere una connessione  Internet…. purtroppo a 800 metri più avanti da casa mia. 
Giorno 27/12/2008  torno nel negozio Tim è chiedo la procedura da eseguire per chiedere la  recessione del contratto. Mi rispondono che avrei dovuto inviare un foglio  con la richiesta di recessione scritto a computer, con il loro timbro al  numero 800600119. Sempre il 27/12/2008 sono tornata ed ho inviato il fax e  qui vorrei sottolineare che non hanno saputo dare le correte informazioni in  quanto nessuno di loro mi ha detto di allegare le copie dei miei documenti.
Giorno 29/12/2008 vado in posta ed invio una raccomandata AR alla TELECOM  Spa con la mia richiesta di recessione. Nel frattempo ho contattato varie  volte il 119 per aggiornamenti in merito alla mia segnalazione ribadendo di  considerare nullo il contratto da me sottoscritto in quanto, contrariamente  a quanto indicato nel sito e confermato dal personale con il quale ho  sottoscritto il contratto, la zona della mia residenza non è coperta e la  chiavetta a me assegnata è quindi totalmente inutilizzabile.
Il giorno  12/01/2009 per l’ ennesima volta chiamo il 119 e parlo con l’operatore D. e mi indica di inviare un altro fax e di allegare una copia dei documenti. Purtroppo nonostante vari fax e segnalazioni al 119, sulla mia carta di  credito la Telecom ha addebitato la somma di 10,00 euro il 24/12/08 ed il  24/01/2009 e non mi hanno mai dato una risposta. Tra l'altro, avendo  autorizzato il pagamento con carta di credito, non è per me possibile  bloccare i pagamenti (che comunque avverrebbero senza una ragione dato che  il servizio non lo posso utilizzare visto che la zona non è coperta come  verbalmente assicurato!!). Veramente io non so come tutelarmi affinché non  mi vengano ingiustamente addebitate le cifre relative all'utilizzo di una  chiavetta che, non per mia colpa, non posso utilizzare! Ringrazio molto per  un Vs interessamento/parere ! Daniela Scotti da Paderno Dugnano (MI)
Segue copia incolla dal sito www.tim.it Verifica la copertura TIM in ITALIA  Verifica se il tuo comune è raggiunto dalla copertura TIM • GSM (GPRS e  EDGE) • UMTS • DVB-H • UMTS HI Speed Hai scelto la
regione: LOMBARDIA Provincia: MI Per il comune di PADERNO DUGNANO esiste  copertura: • GSM (GPRS e EDGE): si • UMTS: si • DVB-H: si •  UMTS HI Speed: si.
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La inadeguata assistenza vendita e post vendita di Vodafone

Gentili signori,
non so se potrà esservi d’aiuto né se esiste una soluzione “soft” al mio problema.
Faccio una sintesi agli allegati più dettagliati che vi fornisco con questa mail :
il 15 gennaio 2009 sera, ho comprato nel centro Vodafone one di Rialto a Venezia un cellulare i phone 3g da 16 gb,
il 16 gennaio ho scoperto che era rotto (non riconosce nessuna sim)
e il 17 gennaio ho provato a farmelo sostituire.
Non ho ottenuto nulla perché mi dicono che non è previsto per l’Iphone il processo Doa (sostituzione del cellulare) nemmeno se si rompesse un secondo dopo che è stata strisciata la carta di credito nel terminale.
Il 19 gennaio dopo estenuanti conversazioni fatte nel negozio prima, e al centro assistenza Vodafone al 190 poi, ho provveduto giocoforza a bloccare il pagamento della mia carta di credito
e il 24 gennaio Vodafone mi risponde chiamandomi al telefono, che non c’è nulla da fare… o porto a riparare il cellulare (e non mi garantiscono la sua sostituzione) o me lo tengo rotto perché queste sono le regole… Regole che, faccio notare, non erano scritte da nessuna parte nel negozio né che mi sono state comunicate prima del suo acquisto.
Pur capendo (a detta di Vodafone) il disagio che sto subendo, mi consigliano oltretutto di fargli causa e di rivolgermi alle associazioni dei consumatori.
Considerati i tempi e le lungaggini nell’intentare una causa, non ritengo sia la soluzione migliore, però pensavo comunque di denunciare il fatto ai Carabinieri e di segnalarvi l’accaduto chiedendovi anche consiglio se arrendermi e fare aggiustare un telefono che non ha mai funzionato o proseguire nel blocco del pagamento finché non mi viene sostituito il cellulare, aspettandomi di conseguenza una possibile denuncia da parte di Vodafone per mancato pagamento.
In attesa di un vostro gradito parere e nella speranza che ciò che mi sta capitando non succeda ad altre persone, porgo cordiali saluti, Francesco Fascetti
*** *** ***
E questo è il seguito
Non ho ottenuto nulla!! il cellulare l’ho portato a riparare a spese mie, all’assistenza Apple (che sono molto più seri di Vodafone) saltando giocoforza a piè pari l’assistenza (negata) del centro Vodafoneone.
Vodafone non si è mai più fatta sentire
Non posso fare denuncia alle Forze dell’Ordine per bloccare il pagamento (fino alla restituzione del telefono), perché a detta dei Carabinieri non si ravvisano ipotesi di reato (in quanto il mio cellulare è stato inviato all’assistenza Apple).
Francamente sono sfiduciato, e disgustato dell’assistenza post vendita (e di vendita) di vodafone e del loro ufficio legale che si è limitato a dire che il loro regolamento non prevede la sostituzione
Io ho pagato 560 euro per acquistare di fatto un “fermacarte dal design moderno e basta”.
Non ne ho tratto nemmeno un microscopico Beneficio tipo “messaggi grati per tre mesi” che in genere ti “regalano” anche solo se c’è un ritardo per una ricarica telefonica
Non mi resta che autorizzare con la presente la pubblicazione nei vostri Blog di ciò che mi è accaduto nella speranza che lo possano leggere più persone possibili e in particolare molto attentamente, coloro che  stanno per comprare un I Phone:
“Andate a comprarlo direttamente in un punto vendita Apple lasciando perdere intermediari capziosi come Vodafone”.
Cordialmente e in fede,
Francesco Fascetti
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Trenitalia: ancora un disservizio delle Ferrovie Nord

Buonasera la presente per segnalarvi un disservizio avvenuto in data 27.01 alle ore 08:20 alla stazione di Como Borghi. Il treno delle ore 08:09 portava 10 minuti di ritardo il successivo treno delle ore 08:21 14 minuti di ritardo, il diretto delle ore 08:39 13 minuti di ritardo.

L'effetto dei ritardi si propagava comprensibilmente per tutta la linea, osservo però con un unico shifting degli orari e senza nessuna azione di compressione dei ritardi nei convogli successivi.

il ritardo del convoglio delle ore 08:21 portava al raggiungimento della stazione di Bovisa l'impossibilità di procedere allo scambio con la linbea suburbana S in direzione Rogoredo dell ore 09:25; pertanto sommando al ritardo la perdita del treno con un aggravio per l'utenza di un ritardo complessivo di circa mezz'ora; rispetto al dichiarata da piano orario FNM.

Distinti saluti

Massimiliano Pini

Trenitalia: il calvario giornaliero sulla Como-Milano

Buonasera,
la presente per segnalarvi disservizi sulla linea Como Milano il giorno 26.01. Alle ore 08:20 il treno da Como Borghi in direzione Milano portava 11 minuti di ritardo, arrecando notevole disagio per chi procede alla stazione di interscambio della Bovisa al cambio treno.

Alle ore 18:54 alla stazione di Milano Lancetti Linea S in direzione Bovisa Milano il treno delle ore 18:28 portava ritardo di 31 minuti, il successivo treno diretto Mariano 20 minuti, con relativo disagio per gli utenti che sfruttano la linea S per l'interscambio di Bovisa per i successivi treni in direzione Como. Preciso che alla stazione Lancetti non veniva fatta nessuna segnalazione inerente il ritardo o quanto meno il prolungarsi dello stesso al fine di potere gli utenti optare per mezzi alternativi (di superfice) per il raggiungimento dell'interscambio.

Distinti saluti

Massimiliano Pini

La velocità di Infostrada-Wind-Libero.

Ho un sospetto che potrebbe anche essere una convinzione che “Infostrada-Wind-Libero “ ne stiano combinando un’altra a scapito dei suoi abbonati.
Ricevo una e mail datata 22 gennaio u.s. in cui mi si avvisa che “da oggi la velocità del Suo collegamento Libero ADSL è stata aumentata “fino a 4 Mbps in download e 256 Kbps in upload se ha scelto la versione Mini, TuttoIncluso o Absolute ADSL, (che è il contratto che ho ).
Ma, in data 8 maggio 2008, con il suddetto contratto Tuttoincluso, la velocità era,”Navighi senza limiti con l'ADSL fino a 8 Mega.”
Non riesco a capire che cosa Libero è “lieto di comunicarmi…”
Non ho avuto un aumento, ma UNA DIMINUZIONE, passando da 8 Mega a 4 Mega.
A meno che l’estensione “ bps” vuole significare altro….!!!!
Provo a chiamare il 155. Nessuna risposta.
Provo ad inviare una email. IMPOSSIBILE http://assistenza.libero.it.
Eppure nella email c’è anche la frase “Come Contattarci
(Per ogni informazione commerciale il nostro Servizio Clienti è a sua disposizione gratuitamente tutti i giorni 24 ore su 24 al numero 155. - Per ricevere Assistenza Tecnica può consultare il web alla pagina www.assistenza.libero.it/supporto e in alternativa www.assistenza.libero.it/adsl.  Può inoltre scriverci attraverso il modulo on line www.assistenza.libero.it/scrivici)
Nella Stessa data 22 gennaio, ricevo un’altra e mail:
abbiamo modificato il servizio ADSL come da lei richiesto.
L'offerta LIBERO ADSL TUTTO INCLUSO è stata attivata in data 19/01/2009 19.46.38.
Perbacco, come hanno fatto A FARE TUTTO LORO? Senza nessuna mia comunicazione telefonica o scritta…!!!
Tengo a precisare che il 22 gennaio, il mio PC, già da diversi giorni era in riparazione presso un laboratorio, il che significa che la posta l’ho vista solo oggi.
Potrei avere qualche informazione per la configurazione del modem/router, come da voi specificato, ma non ci sono riuscito, perché “ segua le istruzioni riportate nel relativo manuale d'uso e sul nostro sito alla pagina  http://assistenza.libero.it.”,
non si capisce niente??

Grazie

Corona Gloria
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Studio aperto discrimina gli stranieri.

Con la presente denuncio una manipolazione dell’informazione avvenuta il 23/01/2009 all’interno della trasmissione televisiva “STUDIO APERTO” in onda sull’emittente “ITALIA 1”.
In particolare, nel corso della trasmissione e’ stato trasmesso un servizio sui “parrucchieri etnici”.
Dalle immagini e dalle interviste che hanno composto tale servizio, e’ emerso l’evidente tentativo di classificare tutti  i parrucchieri etnici e tutti gli artigiani extracomunitari come sporchi, disonesti, maldestri, incompetenti etc. etc. solo perche’ applicano tariffe piu’ basse dei competitors italiani e/o si accontentano di profitti piu’ bassi e/o svolgono la propria attivita’ in locali piu’ modesti in modo da abbattere le spese di gestione.
Nel corso del servizio, non e’ stato mostrato alcun contradditorio.
Non sono un parrucchiere, ma non ritengo corretto ghettizzare tutti i lavoratori etnici o extracomunitari perche’ la sporcizia, il malaffare, l’ incompetenza aleggia anche negli italiani.
Spero che la procura della Repubblica intervenga rapidamente per sanzionare l’abuso perpetrato da “STUDIO APERTO”.
A.C.

3 febbraio 2009

Confezionamento e marketing Prodotti Pasta Barilla

Ill.mo Signor Presidente e al Signor Responsabile Confezionamento e Marketing, Pasta Barilla,
Oggetto: confezionamento, e pubblicità ingannevole e fraudolenta di pasta Barilla
Cassano Magnago, 14.01.2009
Ill.mo Sig. Presidente,
Dopo avere assistito, non molto tempo fa, a una intervista in Rai TV al Presidente Sig. Barilla, ne ero rimasto positivamente impressionato. Tuttavia, la buona immagine della Fratelli Barilla che scaturiva da quella intervista, contrasta con quanto evidenziato da confezioni di pasta Barilla acquistabili nei Supermercati.
Come risulta dalle immagini allegate (Figure 1, 2 e 3), le confezioni di cartone risultano, da qualche tempo, molto più voluminose del necessario, e non di poche unità percentuali, come sarebbe tollerabile, ma di almeno 1/4 rispetto al contenuto, indipendentemente dal peso dichiarato sulla confezione.
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Nessun consumatore può comprendere il motivo di tanto spreco di materiale (cartone, colori per la stampigliatura, collanti per sigillare), macchinari necessariamente più grandi, etc., nonché spreco di spazio, come quello che tali confezioni richiedono nei trasporti, nello stivaggio, e nella esposizione sugli scaffali di vendita, e tempi più lunghi nelle operazioni collegate a manipolazione, conservazione etc., e, infine, con impatto maggiore del dovuto anche nello smaltimento del materiale riciclabile utilizzato nel confezionamento.
Un confezionamento presumibilmente più costoso del necessario (a meno non si dimostri il contrario) non può che ricadere a carico del consumatore stesso, e come tale è suscettibile di essere segnalato e pubblicizzato. Tanto più che è stato più volte fatto notare, nei media, che i rincari al dettaglio della pasta sono stati tra i più alti nei generi alimentari e in assoluto (+28 % nel 2008), mentre i consumatori non hanno visto nessun effetto dal dimezzamento, negli ultimi sei mesi, del costo della materia prima principale (grano duro). Si è sentito persino parlare di ‘cartello’ tra i produttori di pasta, per aumentarne i prezzi, e mantenerli elevati. Non importa molto se tutto questo sia del tutto corretto. Tuttavia, l’impressione generale, per qualunque consumatore, è una percezione piuttosto negativa, che non può che nuocere all’immagine della Vs. Azienda.
Va aggiunto che confezioni più voluminose del dovuto, con scritte più grandi, e occupando spazi ‘gonfiati’ delle scaffalature di vendita, si configurano anche come pubblicità ingannevole e fraudolenta, perseguibile a termini di legge.
Nella convinzione che questa segnalazione possa esserVi utile, ed essere adeguatamente considerata, invio cordiali saluti.
A.G. consumatore.