3 febbraio 2009

Confezionamento e marketing Prodotti Pasta Barilla

Ill.mo Signor Presidente e al Signor Responsabile Confezionamento e Marketing, Pasta Barilla,
Oggetto: confezionamento, e pubblicità ingannevole e fraudolenta di pasta Barilla
Cassano Magnago, 14.01.2009
Ill.mo Sig. Presidente,
Dopo avere assistito, non molto tempo fa, a una intervista in Rai TV al Presidente Sig. Barilla, ne ero rimasto positivamente impressionato. Tuttavia, la buona immagine della Fratelli Barilla che scaturiva da quella intervista, contrasta con quanto evidenziato da confezioni di pasta Barilla acquistabili nei Supermercati.
Come risulta dalle immagini allegate (Figure 1, 2 e 3), le confezioni di cartone risultano, da qualche tempo, molto più voluminose del necessario, e non di poche unità percentuali, come sarebbe tollerabile, ma di almeno 1/4 rispetto al contenuto, indipendentemente dal peso dichiarato sulla confezione.
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Nessun consumatore può comprendere il motivo di tanto spreco di materiale (cartone, colori per la stampigliatura, collanti per sigillare), macchinari necessariamente più grandi, etc., nonché spreco di spazio, come quello che tali confezioni richiedono nei trasporti, nello stivaggio, e nella esposizione sugli scaffali di vendita, e tempi più lunghi nelle operazioni collegate a manipolazione, conservazione etc., e, infine, con impatto maggiore del dovuto anche nello smaltimento del materiale riciclabile utilizzato nel confezionamento.
Un confezionamento presumibilmente più costoso del necessario (a meno non si dimostri il contrario) non può che ricadere a carico del consumatore stesso, e come tale è suscettibile di essere segnalato e pubblicizzato. Tanto più che è stato più volte fatto notare, nei media, che i rincari al dettaglio della pasta sono stati tra i più alti nei generi alimentari e in assoluto (+28 % nel 2008), mentre i consumatori non hanno visto nessun effetto dal dimezzamento, negli ultimi sei mesi, del costo della materia prima principale (grano duro). Si è sentito persino parlare di ‘cartello’ tra i produttori di pasta, per aumentarne i prezzi, e mantenerli elevati. Non importa molto se tutto questo sia del tutto corretto. Tuttavia, l’impressione generale, per qualunque consumatore, è una percezione piuttosto negativa, che non può che nuocere all’immagine della Vs. Azienda.
Va aggiunto che confezioni più voluminose del dovuto, con scritte più grandi, e occupando spazi ‘gonfiati’ delle scaffalature di vendita, si configurano anche come pubblicità ingannevole e fraudolenta, perseguibile a termini di legge.
Nella convinzione che questa segnalazione possa esserVi utile, ed essere adeguatamente considerata, invio cordiali saluti.
A.G. consumatore.

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