28 gennaio 2009

CHE COSA FA LA REGIONE CAMPANIA?

VI PREGHIAMO DI DARCI VOCE E CONSIGLI SU COME RISOLVERE QUESTA PROBLEMATICA.

SIAMO CIRCA UN CENTINAIO DI PENDOLARI GIORNALIERI TRA AVERSA E ROMA PER MOTIVI DI LAVORO..... GRAZIE A TRENITALIA LAVORIAMO 8 ORE, COME PREVEDE IL NOSTRO CONTRATTO, MA STIAMO CIRCA 12, 13 E A VOLTE 15 ORE FUORI CASA PER I RITARDI CHE OGNI GIORNO, E DICO OGNI SANTO GIORNO, I TRENI FATISCENTI DI TRENITALIA ACCUMULANO. CIO' CI ARRECA DISAGIO E RITARDI AL LAVORO, ORE CHE POI DOBBIAMO RECUPERARE..... ADESSO POI CI HANNO FATTO ANCHE UN'ALTRA BUFALA.... AL NOSTRO RIENTRO DALLE FESTIVITA' DI NATALE CI HANNO RISERVATO  UN BEL "REGALO DI NATALE": USUFRUIAMO DELLO STESSO FATISCENTE SERVIZIO MA SIAMO COSTRETTI A PAGARE 26 EURO MENSILMENTE IN PIU', E A DIRE CHE IN ITALIA C'E' UNO SCANDALO PER LA CRISI ECONOMICA E IL GOVERNO DICE CHE LE TARIFFE SONO BLOCCATE SOLO CAZZ.....

E QUESTO SOLO PER NOI, PERCHE' I PENDOLARI DEL LAZIO LO STESSO SERVIZIO DI SUPPLEMENTO INTERCITY CHE PER NOI NON E' PIU' PREVISTO E CHE PAGAVAMO "SOLO " 30 EURO, LORO LO PAGANO 8........

SIAMO STUFI ORA E ANCHE TROPPO NERVOSI PER ESSERE CHIARI QUINDI VI CHIEDIAMO DI ESSERCI VICINI E CONTATTARCI PER AIUTARCI. SOLO VOI SIETE IN GRADO DI DARE TANTO RISALTO E RISOLVERE LA SITUAZIONE E SMETTA MORETTI DI DIRE TANTE FANDONIE IN TV CHE SI SONO CONCENTRATI SOLO SU FRECCIA  ROSSA E SI SONO DIMENTICATI DI NOI CONSUMATORI... ORAMAI QUASI AZIONISTI DI MAGGIORANZA DI TRENITALIA CHE SECONDO ME NON FALLISCE COME ALITALIA SOLO PERCHE' NON HA UN REALE CONCORRENTE,,,, AH DIMENTICAVAMO LA COSA PIU' IMPORTANTE. PRIMA DELLE FESTIVITA'  ABBIAMO AVUTO UNA RIUNIONE CON IL DOTT GAMBARDELLA FERDINANDO RESPONSABILE DELLA REGIONE CAMPANIA PER TRENITALIA E CI HA PROMESSO SOLO FANDONIE E AL NOSTRO RIENTRO ABBIAMO TROVATO L'OPPOSTO DI CIO' CHE CI PROMISE. ORA SIAMO STUFI E DENUNCIAMO....

ORA  BASTA.....BASTA....BASTA.....!!!   CHIEDIAMO RISPETTO.

27 gennaio 2009

Segnalazione disservizi ferroviari

12 gennaio

Buongiorno la presente per segnalare la soppressione del convoglio delle ore 19 e 30 da Lancetti in direzione Bovisa - Milano e conseguente perdita della coincidenza Milano - Como, treno delle 20 e 12 anziche' 19 e 42 e ritardo complessivo di 30 minuti rispetto al dichiarato dagli orari da stazione di partenza a quello di arrivo. Puntualizzerei come tale situazione alla luce dell'attuale regolamento del livello di servizio FNM non viene conteggiato in quanto situazione non contemplata; ne' come cambio di tratta tra linee S e treni regionali (pur avendo una nutrita utenza che utilizza le stazioni di interscambio), ne' un disagio come quello sopra esposto derivante da ritardi e soppressioni in quanto le linee S (quelle di competenza fnm) non rientrano nella valutazione della quality del servizio; mi permetterei di suggerire una revisione piu' aderenti ad una reale situazione di utenza pendolare.
Distinti saluti.

13 gennaio

Buonasera la presenza per segnalarvi disservizio avvenuto nella giornata di cui all'oggetto, 13.01.2009, il treno delle ore 18:58 alla stazione di Milano Lancetti, linea S, portava dieci minuti di ritardo; la coincidenza successiva alla stazione di Bovisa delle 19 e 12 era anch'essa in ritardo. Alla stazione di Grandate (CO) veniva annunciato un ritardo indefinito causa... ritardo del treno in direzione opposta Milano.

Per un ritardo complessivo di circa mezz'ora rispetto a quanto dichiarata per la percorrenza della tratta nelle tabelle orarie da stazione Milano Lancetti a Como Borghi.

Mi sembrava opportuno inviare questa segnalazione in quanto un viaggio quotidiano che preveda, come nel mio caso, il passaggio in una stazione di interscambio ha subito di fatto tre ritardi causati credo da diverse motivazioni ma di fatto sulla medesima lina in gestione, saluti.

Massimiliano Pini

Chi paga la crisi economica?

Mi permetto di disturbarLa poiché ritengo sia mio dovere  come RSU di una "piccola" porcata fatta dall'imbonitore di Arcore. Ciò, non perché mi preme denunciare qualcosa, quanto affinché giovedì, quando i maggiori sindacati, sarano a colloquio con il governo facciano in modo che la questione venga di pubblico dominio. La questione è legata al decreto anticrisi sul quale il Governo ha starnazzato tanto ma, in realtà fatto poco per la gente di tutti giorni, ed è questa: Nel decreto 185 (quello appunto anticrisi) nelle misure di sostegno alle famiglie non sono inseriti come beneficiari dei provvedimenti i più poveri in assoluto: coloro cioè che non beneficiando della pensione sono sostenuti dal sistema assistenziale dello stato ovvero gli assegni sociali cosiddetti anche "pensioni sociali". Me ne accorsi  nei giorni passati allorquando mi sono recato per presentare la rispettiva domanda per i miei suoceri (uno defunto ieri 17.1) presso il caaf. L'impiegato, un collega e amico mi ha mostrato una e-mail nella quale era riportato testualmente "... in via informalel'Agenzia ha risposto ad un quesito già posto in merito ai redditi esenti con parere sfavorevole. E' vero che sono redditi che rientrano nelle tipologie di redditi esposte nell'art. 49 commi 1 e 2  del TUIR ma possono richiedere il bonus solo
coloro che hanno redditi certificati quindi chi possiede solo redditi esenti irpef non ha diritto al beneficio" Con questo provvedimento "monco" una elevata quantità di popolazione tra la più povera è di fatto esclusa dell'aiuto di stato: Alle banche un aiuto, alle Imprese, denaro e sovvenzioni ma alla gente solo promesse, spot, e battute. Ogni commento è superfluo.  Nello Fusaro

23 gennaio 2009

Martedì 20 gennaio viaggio a Milano con l'Assessore Raffaele Cattaneo.

Questa mattina l’Assessore Regionale ai Trasporti Raffaele Cattaneo raccogliendo il nostro invito, si è presentato puntuale a Brescia per salire insieme ai pendolari bresciani sul regionale 2088 delle 7,27, insieme a lui l’assessore Orto e l’assessore provinciale Prignachi che anche ieri ci avevano fatto compagnia durante il viaggio di andata. Anche oggi le cose rispetto a ieri non sono andate meglio, a testimonianza della ormai “cronicità di sistema” dei ritardi che il nuovo orario ha di fatto reso giornalieri…, il treno è arrivato in Stazione Centrale con 20 minuti di ritardo. Anche oggi il regionale 2088 quasi in orario sino a Brescia è stato poi rallentato e fermato in linea per far passare l’EurostarCity 9702 che lo seguiva con circa 15 minuti di ritardo. Anche questa mattina il risultato di questa operazione ha portato come conseguenza l’arrivo ritardato dei regionali presenti sulla linea…, il 2088 e il 2090 oltre che al ritardo che comunque  c’è stato superiore ai dieci minuti del ES 9702.

L’unica soluzione possibile da adottare in tempi brevissimi è il ritorno all’orario precedente al 14 dicembre, gli EurostarCity, non possono coesistere con i treni regionali almeno nelle fasce pendolari… Occorre decidere in fretta che cosa fare…, gli Eurostar (ex Intercity) che Trenitalia ha inserito in gran numero sulla linea per fare cassa, come malati infetti,  stanno contagiando i treni regionali, o si isolano (eliminano) o come sta succedendo da oltre un mese rischiano di far ammalare e morire i treni regionali che invece potrebbero ancora guarire…

Tutti i pendolari bresciani in questo mese hanno avuto modo di “assaggiare” il servizio EUROSTAR venduto a peso d’oro da Trenitalia arrivando alla conclusione che ne possiamo fare volentieri a meno…, la regione si impegni in tempi brevi a ripristinare dei servizi regionali efficienti nelle fasce pendolari obbligando Trenitalia a togliere dai binari i loro “BARACCOSTAR”  che creano solo disturbo e disagi al servizio regionale…

Apprezziamo l’assessore Cattaneo per la sensibilità che ha dimostrato questa mattina venendoci a trovare e condividendo il viaggio con alcuni pendolari nell’unica carrozza semivuota, (causa riscaldamento non funzionante), come anticipato questo però non  servirà ad ottenere “sconti” riguardo alcune gravi responsabilità che riteniamo la Regione abbia avuto in tutta questa vicenda.

Buona giornata

Paolo Rivi. Associazione Pendolari IN ORARIO SEZ. BS

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19 gennaio

Il Viaggio (in piedi) per Milano degli Amministratori locali di Brescia. Lunedì 19 gennaio treno 2088.

L’invito ad effettuare un viaggio da Brescia e Milano, su uno dei “nuovi carri bestiame” messi a disposizione dalla regione Lombardia e da Trenitalia è stato oggi raccolto dal Vicesindaco Rolfi, dall’assessore Orti, dall’assessore della provincia Prignachi.

Rispetto all’assessore Raffaele Cattaneo non hanno subito l’onta della richiesta di identificazione presso la POLFER, in compenso si sono “goduti 90 minuti di assoluto relax” su uno dei treni più utilizzati dai pendolari bresciani… Il viaggio degli amministratori locali era stato preannunciato con largo anticipo, a mezzo stampa a partire dallo scorso venerdì,  tutti i pendolari erano preoccupati che Trenitalia riuscisse a fare in modo di organizzarsi per tempo e farsi trovare pronta all’ispezione di questa mattina con treni in orario e puliti…

Appuntamento in stazione a Brescia alle 6,40 della mattina, vicesindaco e assessori hanno potuto vedere con i loro occhi lo stato di assoluto degrado  del materiale messo a disposizione da Trenitalia per il REGIONALE 10616 in partenza da Brescia alle 6,52.

Dopo una breve pausa caffè, ci si è recati sul binario 2 in attesa del regionale 2088 per Milano.

Vicesindaco ed assessori, insieme ai giornalisti di varie testate locali, non abituati alla “lotta quotidiana” a cui il pendolare Bresciano è ormai avvezzo, non sono stati abbastanza rapidi nel prendere posizione e a salire sul treno, sono quindi rimasti come molti altri semplici utenti in piedi già da Brescia schiacciati nei corridoi e nelle piattaforme di transito per tutto il viaggio che si è svolto regolarmente secondo i nuovi parametri fissati da Trenitalia dal 14 dicembre scorso con l’introduzione del nuovo orario…

Il treno in condizioni di sovraffollamento disumane, (si è reso necessario anche l’intervento di un medico per soccorrere una persona che si è sentita male), è poi REGOLARMENTE ARRIVATA CON 20 MINUTI DI RITARDO ALLA STAZIONE DI MILANO CENTRALE. KM PERCORSI 85; TEMPO DI PERCORRENZA TOTALE 90 MINUTI…

Ringraziamo anche oggi Trenitalia per il “disagio offerto”

Paolo Rivi, ASSOCIAZIONE PENDOLARI IN ORARIO- BS

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14 gennaio

Invito all'Assessore Cattaneo sulla Brescia-Milano

http://www.eco.bg.it/EcoOnLine/CRONACA/2009/01/13_cattaneo.shtml

Cattaneo: «Anch'io pendolare per capire i loro disagi»

Regione Lombardia non è soddisfatta e dopo questi giorni di disagi promette un nuovo braccio di ferro con Trenitalia, già a partire dall'incontro in programma la prossima settimana 20 gennaio. Anche perchè in prima persona lo stesso Raffaele Cattaneo, assessore ai Trasporti del Pirellone, sta vivendo la vita del pendolare, su e giù per le linee lombarde più critiche del trasporto su ferro. «Questa è una notizia che avrei preferito non si sapesse - commenta lo stesso Cattaneo -. Effettivamente da lunedì ho cominciato a testare il viaggio in treno, cosa che ho fatto per 28 anni quando viaggiavo sulla linea Milano-Varese. Ora la mai attenzione è su tutte le linee della Lombardia: voglio rendermi conto di persona delle condizioni effettive dei pendolari e non solo leggendo le loro testimonianze sui media o via mail. Credo che questa decisione che ho preso abbia anche un valore civico: il mio compito è risolvere il problema e credo che, mentre sto cercando la risoluzione, sia un valor importante anche la condivisione. Voglio quindi vivere la stessa situazione dei pendolari, un segno che ritengo di attenzione nei loro confronti e dettato dalla mia volontà di fare tutto il possibile per migliorare la loro condizione».

Poi un commento su questi giorni costellati da ritardi e soppressioni: «Certamente siamo preoccupati di quello che sta accadendo e non possiamo accettare che le cose proseguano in questo modo. Alcuni impegni sono stati mantenuti, ma c'è ancora molto da fare sul potenziamento del servizio». C'è la questione della composizione dei treni e del numero di carrozze: «La richiesta della Regione era di 8 carrozze per i treni più "caldi", Trenitalia si impegnava ad alternare 7 carrozze con 8 a seconda delle linee più critiche, ma in nessun caso composizioni da 6. Se questo sta accadendo richiameremo Trenitalia al rispetto puntuale degli impegni, sollecitando lo stesso Moretti».

Intanto Regione continuerà con il monitoraggio quotidiano delle linee e in particolare di quelle più critiche, ma Cattaneo ci tiene a sottolineare che il Pirellone «non può sostituirsi a Trenitalia». E se sui tempi di percorrenza più ridotti bisognerà aspettare giugno («Già alcuni treni dal 12 gennaio sono migliorati»), sul Contratto di servizio e sul ripristino del bonus la Regione non molla, così come «L'aumento delle tariffe avverrà solo se migliorerà anche la qualità». continua Cattaneo che per il 20 ha giù programmato un incontro con le istituzioni bergamasche alla presenza dei dirigenti di Trenitalia.

A nome dell’ASSOCIAZIONE PENDOLARI IN ORARIO di Brescia,

invitiamo l’assessore a fare un viaggio con noi su uno dei “Suoi Treni Regionali”, magari alla mattina sul regionale 2088, un treno che per vent’anni ha funzionato alla perfezione e garantito a migliaia di Bresciani di raggiungere il posto di lavoro o di studio in orario…

Un treno che dal 14 dicembre, data di partenza del “NUOVO ORARIO” è diventato l’inferno dei Bresciani, sovraffollato in modo bestiale per l’aggiunta delle fermate, con tempi di percorrenza aumentati di 10 minuti a cui si aggiunge il ritardo ormai strutturale di altri 10/15 minuti per dare la precedenza ai treni Eurostar (finti Eurostar per la precisione) perennemente in ritardo…

Anche questa mattina il 2088 si è presentato a Brescia in orario, fermato prima a Treviglio, poi a Pioltello poi in una altra posizione sulla linea per farsi sorpassare dall’EUROSTAR 9702 che portava 10 minuti di ritardo. Anche questa mattina abbiamo accumulato a Lambrate 15 minuti di ritardo che con i 10 aggiunti dall’orario fanno 25 minuti  da giustificare e recuperare sul posto di lavoro e così ogni santo giorno dal 14 dicembre…

Questa mattina ha viaggiato con noi una giornalista del Corriere Della Sera, con noi ha lottato per riuscire a salire sul treno strapieno, con noi è rimasta schiacciata tra le persone in piedi nei corridoi e nelle piattaforme impercorribile del treno, ha ascoltato qualcuna delle nostre piccole storie personali e con noi ha esultato in modo liberatorio, all’arrivo (dopo l’ennesima sosta) nella stazione di Lambrate durante l’apertura delle porte…

Caro ASSESSORE l’aspettiamo…,

ormai le chiacchiere stanno a zero, ci aspettiamo da Lei e dalla regione che rappresenta fatti concreti, che ad oggi non si sono visti:

- Le modifiche all’orario richieste dove si palesavano dall’inizio evidenti problemi che poi puntualmente si sono verificati, non sono state prese in considerazione, con la scusa che non c’era più tempo per farle e rimandando il tutto all’orario estivo, abbiamo poi visto in questi giorni pubblicare le modifiche richieste ed ottenute da altre linee.

- Il problema dei FINTI EUROSTAR sulla MI-VE inseriti da TRENITALIA solo per fare cassa…, continua ad essere ignorato, questi treni sono i vecchi Intercity di prima, con gli stessi problemi di prima, solo raddoppiati perchè ne è raddoppiato il numero, la promessa di fare MI-BS in 45 minuti è rimasta solo sulla carta, a noi invece le giornaliere soppressioni, i ritardi pesanti di questo mese, la costante prevaricazione di questi treni su quelli del trasporto regionale che subiscono fermate continue per aspettare e farsi superare da questi FINTI EUROSTAR sempre in ritardo.

- Il problema tariffario è ancora in alto mare…, altre regioni si sono mosse facendo meno proclami ma più fatti…, in Liguria, Piemonte tra poco l’Emilia Romagna, si viaggia già con l’abbonamento regionale ed una carta supplementare regionale sui treni Eurostar, in Lombardia tutto tace..., siamo arrivati al punto folle che anche se in possesso di un abbonamento Eurostar  che ci avete obbligato a fare per prendere quelli che sino al giorno prima erano degli Intercity, non possiamo più salire quando questi treni sono soppressi o in ritardo sui treni regionali…

Da gennaio i pendolari Bresciani e non solo si trovano a subire aumenti dei costi di trasporto di oltre il 100%, grazie alla indifferenza sino ad oggi dimostrata al problema e il tutto per avere un servizio di gran lunga peggiore rispetto a quello che avevamo prima del 14 dicembre.

Se è vero che è compito della Regione Lombardia assicurare un servizio minimo puntuale ed efficiente di trasporto ferroviario, direi che ad oggi sulla nostra direttrice avete completamente fallito, Vi siete, Ci siamo ancora una volta fidati delle promesse di TRENITALIA ed ancora una volta la nostra fiducia è stata tradita…

Il problema è strutturale, è questo orario che non funziona, il (finto) cadenzamento non funziona, ora ne abbiamo la certezza, le coincidenze studiate per altri servizi non ci sono, i quasi 50 treni EUROSTAR (finti) che sono stati messi su una linea vecchia che è dotata di solo 2 binari, di fatto stanno distruggendo il servizio regionale pagato dalla collettività e dai nostri abbonamenti.

Assessore CATTANEO,

crediamo sia arrivato il tempo di ASSUMERSI DELLE RESPONSABILITA’, DI FARE SCELTE CONCRETE…, DI DECIDERE DA CHE PARTE STARE IN MODO TRASPARENTE…

Il silenzio nei “fatti”, della Regione Lombardia è in realtà una presa di posizione forte a favore degli “INTERESSI DI TRENITALIA” che sta colpendo i suoi cittadini…ed elettori!!!

Un saluto

Paolo Rivi, ASSOCIAZIONE PENDOLARI  IN ORARIO / BS

22 gennaio 2009

Il monopolio delle prenotazioni

Gentilissimi Sigg.ri Vorrei segnalarVi quanto segue.
Le autolinee Liscio  chiedono la prenotazione per utilizzare i loro pullman diretti a Roma (nonostante sul sito web dicano che è facoltativa). L'unica agenzia che fa suddette prenotazioni é la THEMA TURISMO.
Dovendo recarmi a Roma lunedì 29 c.m. mi sono recata all'agenzia Thema Turismo il giorno 24 ma era chiusa.
Ho telefonato in agenzia  e la segreteria telefonica mi avvisavac he gli uffici erano chiusi  e dava gli orari, oggi sabato avrebbero dovuto essere aperti fino alle13.00 ma anche questa mattina erano chiusi.
Vi chiedo é possibile che solo un'agenzia viaggi debba fare le prenotazioni? Non sarebbe il caso di farlo fare anche a qualche ricevitoria quando l'agenzia é chiusa? Fino alla primavera scorsa l'edicola in Piazza Zara le faceva ora non più.
E' possibile che una sola agenzia possa fare il buono ed il cattivo tempo? Possibile che non si possa fare una prenotazione online?
Ho cercato anche di contattare le Autolinee Liscio ma ovviamente anch'esse sono ovviamente chiuse.
Il problema é che  si potrebbe anche tentare di prendere l'autobus ma se fosse pieno e si é senza prenotazione ti lasciano a terra!
A questo punto per non rischiare l'unica soluzione resta  l'Eurostar con aggravio di costi.
Distinti saluti
Alessandra Beneventi

20 gennaio 2009

Pacchetto "Roulette" Caraibi...

Io avevo acquistato il 05/11/2008 con partenza lo 07/01/2009 per 1482,40 € pagati con bonifico il giorno 06/11/2008, un viaggio per 2 persone, così come si legge sul sito :

Offerta Roulette Caraibi****

La vera "roulette": si sceglie il "solo volo" o il "volo + soggiorno"; la destinazione e l'albergo vengono comunicati 7 giorni prima della partenza.

Destinazioni "roulette": Santo Domingo (Bayahibe, Punta Cana, Samana'); Messico (Cancun, Riviera Maya); Cuba (Varadero, Cayo Largo); Honduras (Roatan); Jamaica (Montigo Bay). Alberghi di 4 stelle, trattamento All Inclusive. N.B. Il giorno di partenza può variare fino ad un massimo di 3 giorni (anticipati o posticipati), a causa degli operativi diversi tra le varie destinazioni.

Ricevo il 31/12/2008 comunicazione del solo viaggio aereo per Cuba per il giorno 09/01/2009; il 06/01/2009 comunicazione che la destinazione è invece Santo Domingo per il 07/01/2009; il giorno 07/01/2009 il volo viene rinviato più volte per le condizioni atmosferiche dalle ore 19,00 slitta fino alle ore 8,00 del giorno successivo cioè 08/01/2009.

La struttura dove avremmo dovuto alloggiare, mi viene comunicata solo qualche ora prima della partenza e non sette giorni prima, Hotel Hotetur Dominican Bay 3 stelle a Boca Chica, non è quindi come da programma un 4 stelle ed è in una località “Boca Chica” non prevista dall’offerta. Inoltre per un ritardo che supera abbondantemente le otto ore le notti di soggiorno diventano alla fine 6 anziché 7.

Passo l’intera giornata nel tentativo di comunicare telefonando all’unico numero di todomondo.it 899678987 (numero a pagamento) spendendo quasi 100,00 €, invio più email e fax dove chiarisco le mie intenzioni di recedere, ma nessuno si fa vivo.

Mi chiamano loro alle 7,30 di mattina del 08/01/2009 è il check-in per il volo in partenza, chiedendomi se ero intenzionato a partire o se poteva chiudere. Faccio presente di aver comunicato le mie intenzioni di recesso il giorno prima in tutti i modi possibili. La signorina gentilmente mi tranquillizza, mi dice che non è un problema che mi farà chiamare in giornata da una collega per definire la pratica. Nessuno mi chiama, riprovo più volte durante il giorno, tramite 899 mail e fax, ma purtroppo nessuno risponde.

Essendo variate in modo significativo più elementi previsti nel contratto del viaggio, non avendo ricevuto nessuna nuova opportunità, chiedo il rimborso doppio di quanto pagato ai sensi dell’articolo 12

Attendo il pagamento non oltre 15 giorni dalla data di ricevimento di questa comunicazione, se non otterrò quanto mi è dovuto ricorrerò all’Autorità Giudiziaria o altra Autorità competente.

Distinti Saluti, Franco.

Vita da pendolari: una settimana terribile!!!

15 gennaio 2009(sera) Video tappezzato di ritardi, WC guasto, temperatura tropicale a bordo
Questa sera, lanciando un’occhiata verso il video tappezzato di ritardi, nel sottopassaggio della stazione di Rogoredo, ho avuto quasi un tuffo al cuore: ho notato nella colonnina dei ritardi cifre maggiori di 20 e  alcune righe con “SOPP.”  Scorrendo più attentamente la lista, mi sono rilassato un po’ notando che il treno IC 597 MI-TR, a cui puntavo, non indicava alcuna “cifra”.
Dopo essermi tele-trasportato a bordo  (da una porta segnalata chiusa!), sulla porticina della toilette della carrozza di prima classe, ho notato  la scritta “WC GUASTO”; immediatamente ho ricordato che tale segnalazione era già stata effettuata nei gg scorsi da un collega pendolare; purtroppo il WC non è stato ancora riparato…probabilmente, in caso di “busso da esplosione”, si potrà comunque accedervi e adeguare eccezionalmente il ruolo istituzionale  del lavandino!
Dopo essermi tolto l’armatura invernale,mi metto a sedere, sono in camicia,  c’è caldissimo. Chiudo un attimo gli occhi e cerco di rilassarmi, se non fosse per quell’odore acre di freni surriscaldati che mi infastidisce, potrei pensare di essere a Los Roques su un banco di sabbia corallina… Riapro gli occhi dopo qualche minuto,la temperatura non è scesa; Decido quindi di calzare le infradito, accendere il notebook e  “spifferare” tutto ai media anche stasera!
Il treno ha proceduto lentamente fino alla stazione di Lodi: certamente sarà stato preceduto da  qualche convoglio di categoria inferiore. Sono le 18:30 al momento della partenza da Lodi e abbiamo quindi già maturato più di 10 min.di ritardo
Devo ammettere che, a livello comfort,  è andata un po’meglio di stamattina, quando, su ICN 784, ero semi-seduto in un corridoio angusto di seconda classe, con una molletta al naso,il pc portatile sulle gambe e sono stato costretto ad appiattirmi ripetutamente sul finestrino per far passare gente…
Il treno IC597, partito in orario, ha raggiunto PC con 14 minuti di ritardo.
16 gennaio 2009: CI SI METTE ANCHE LA NEBBIA A RALLENTARE GLI EUROSTAR….
Questa mattina il  treno  ES*9776 BO-MI è arrivato e partito  con qualche minuto di ritardo. Poco dopo, forse a causa della nebbia che gravava sulla linea, si è spinto moooolto lentamente fino alle “porte”  della stazione di Codogno (fermandosi anche qualche secondo per un semaforo rosso): ma gli Eurostar non dovrebbero aver precedenza su tutto?
La nebbia aumenta: il treno percorre a bassa velocità anche il tratto Codogno-Casale: arriveremo in anticipo anche oggi?
ES*9776 ha proseguito a velocità discreta fino a Tavazzano (dove si è fermato ancora un po’);forte rallentamento anche in prossimità di S.Donato Mil., sosta di qualche minuto alle porte di Rogoredo; il treno ha finalmente raggiunto quest’ultima stazione alle 8:54    con 4 minuti di ritardo (secondo FS), 13 secondo il “vecchio” modello di calcolo. A Milano si intravede anche un po’di sole: speriamo porti un po’di serenità negli animi irrequieti dei pendolari
Ringraziandovi per la pazienza, per la consueta disponibilità e per la diffusione  di queste segnalazioni che state effettuando in varie forme, saluto cordialmente.
Venerdì 16 gennaio 2009(sera) Treno in ritardo, viaggio in piedi, WC guasto, temperatura tropicale a bordo
Questa sera il treno IC 597 MI-TR è partito dalla stazione di Milano Rogoredo con 12’ di ritardo (suppongo per nebbia)
Dopo essermi tele-trasportato a bordo  (attraverso la solita porta segnalata chiusa!) sulla stessa carrozza di ieri, con “WC GUASTO” e temperatura tropicale, ho dovuto, ahimè, constatare che i posti a sedere erano tutti occupati; dentro di me ho pensato che la maggior parte delle persone sedute fossero portoghesi ,non come il famoso calciatore Cristiano Ronaldo,ma  in quanto viaggiatori non in possesso del biglietto di prima classe (o ancor peggio, senza biglietto o, in due casi ,senza permesso di soggiorno). Naturalmente, quando è passato il controllore gli ho chiesto in modo un po’ provocatorio: “E’ possibile verificare al più presto se tutte le persone sedute in questa carrozza sono in regola con la prenotazione?”; una sua occhiataccia è stata più emblematica di qualsiasi risposta… A quel punto, amareggiato per aver sbattuto, per l’ennesima volta, contro un “muro”, ho preferito soprassedere (senza sedermi!)
Con miracoli di equilibrio sono riuscito a scrivere sul notebook, anche stando in piedi, per cui mi auguro che questo “sforzo” sia ancor più apprezzato dai lettori. L’ennesimo disagio patito mi convince sempre più ad aderire alla richiesta di risarcimento “danni esistenziali”, non tanto o non solo per l’entità del rimborso che eventualmente si potrà ottenere, ma per la soddisfazione di aver conseguito una vittoria morale nei confronti delle FS! Come affermava saggiamente nei gg scorsi il presidente dell’Ass.Pendolari Fittavolini  “La soddisfazione non ha prezzo”.
Il treno IC597 ha mantenuto il ritardo inalterato fino alla stazione di Lodi; successivamente ha percorso il tratto LO-PC a velocità abbastanza bassa raggiungendo Piacenza con  19 minuti di ritardo.
Ringraziandovi per la pazienza, per la consueta disponibilità e per la diffusione  di queste segnalazioni che state effettuando in varie forme, saluto cordialmente
Lunedì 19 gennaio 2009: INIZIO SETTIMANA DISASTROSO! E….. METEO-TRENO  PREVEDE FORTI PEGGIORAMENTI
Questa mattina il  treno  ES*9776 BO-MI è arrivato e partito  “in orario” dalla stazione di Piacenza.  Mentre scorrevano le carrozze, dal marciapiede ho notato che una di queste era chiusa, mentre un’altra era aperta ma praticamente vuota e le poche persone che la stavano occupando erano bardate con piumini, cuffia,guanti e sciarpa… Immagino quale fosse la temperatura all’interno…
Considerando che di lunedì questo convoglio è solitamente affollato, la presenza di 2 carrozze indisponibili (su 8) ha creato, inevitabilmente, qualche disagio e ha costretto qualche pendolare piacentino a fare il viaggio in piedi (non a me, per puro caso)
Dopo aver percorso i primi km, dentro di me si fa strada la convinzione che anche oggi non riusciremo a “coprire” la distanza di 64 km nei famosi 33 minuti previsti un tempo, quando non c’era la TAV e questo trenino si chiamava ICplus 552! Non perderò l’occasione per ribadire che questo trenino ha cambiato nome ed è salito di categoria, ma ha drammaticamente peggiorato le sue performance.
ES*9776 ha proseguito a velocità discreta fino a Lodi (dove ha rallentato paurosamente per dare le solite precedenze a treni di categoria inferiore);poi, brevi “pit-stop” a Tavazzano e all’innesto sulla linea “veloce” (ah, ah, ah,); forte rallentamento anche in prossimità di Borgolombardo, da dove  ha proceduto a passo d’uomo fino a S.Donato Mil.; sosta di qualche minuto alle porte di Rogoredo; il treno ha finalmente raggiunto quest’ultima stazione alle 9:02   con 12 minuti di ritardo (secondo FS), 21 secondo il “vecchio” modello di calcolo.
RISULTATO FINALE :EUROSTAR HA PERCORSO 64 km in 54 MINUTI!!!  IN BICICLETTA, CON UN PEDALE SOLO, CI AVREMMO IMPIEGATO MOLTO MENO!!!!!!
La settimana è iniziata decisamente “in salita”… fortunatamente, sono appassionato di trekking ad alta quota!!
Lunedì 19 gennaio 2009 sera: CARROZZA DECLASSATA; ABBONATI DI PRIMA CLASSE IN PIEDI
Questa sera il treno reg 2285 MI-BO è partito “in orario” dalla stazione di Milano Rogoredo . Naturalmente la porta di accesso ad una delle due carrozze di prima classe era chiusa, per cui processione di pendolari alla porta vicina per salire dalla carrozza “confinante”.
Per gli abbonati di prima classe subito una  ulteriore brutta sorpresa: una delle due carrozze di prima classe è declassata per cui già stracolma di gente seduta in piedi; abbiam tentato la fortuna nell’unica carrozza di prima disponibile, consapevoli che avremmo fatto il viaggio in piedi. Rassegnati per l’ennesima beffa (non perdo mai occasione per ricordare che l’abbonamento mensile costa 164+8 euro per accedere a qualsiasi categoria di treno) ci siamo organizzati per viaggiare in piedi con i consueti miracoli d’equilibrismo.
Qualche istante dopo la partenza, il treno appena uscito dalla stazione si è fermato inspiegabilmente per 8 minuti circa (colpa della pioggia? Mah…)
Con altri pendolari di lungo corso, abbiamo commentato “simpaticamente” i disservizi a cui siamo sottoposti ogni giorno, ma per correttezza mi asterrò dal riportare i termini coloriti utilizzati durante la chiacchierata.
Alle 19 il treno ha raggiunto Lodi, dove molte persone sono scese liberando quindi anche tanti posti a sedere, per cui la dozzina di persone che avevo notato in piedi (me compreso) hanno potuto “accomodarsi” fino a Piacenza. A quel punto ho potuto accendere il notebook e continuare il “reportage” interrotto stamattina quando ero a bordo dell’accelerato travestito da Eurostar!!
Il treno R2285 ha raggiunto Piacenza con  10 minuti di ritardo. Questa sera sono già  stanchissimo ed è solo lunedì!
Ringraziandovi per la pazienza, per la consueta disponibilità e per la diffusione  di queste segnalazioni che state effettuando in varie forme, saluto cordialmente

20 gennaio 2009: TOTO-TRENO : Nuovo concorso a scommesse!
Questa mattina Vi scrivo dal R2912 delle h.7:35, partito abbastanza “in orario” dalla stazione di Piacenza.  Questo regionale ha due carrozze di prima classe, di cui una senza riscaldamento; incrocio il controllore che mi suggerisce di andare nell’altra dove c’è ancora posto e il riscaldamento funziona: ho apprezzato la gentilezza, però ci sarei arrivato anche da solo!
Dopo aver percorso qualche km, il R2912 ha rallentato tantissimo nei pressi della stazione di S.Stefano fermandosi anche qualche secondo e procedendo a passo d’uomo fino alle “porte” della stazione di Codogno, dove si è fermato per qualche minuto sotto un cavalcavia probabilmente a causa di un semaforo rosso. 
1) Arrivo effettivo nella stazione di Codogno h.7:56 (previsto h.7:44): come già scritto nei gg scorsi, non credo alla sfortuna, ma unicamente al fatto che, su qualsiasi treno si salga, il ritardo è garantito; idea! potrei organizzare una sorta di concorso quotidiano “TOTO-TRENO”  e far compilare una schedina per indovinare quale convoglio accumulerà più ritardo di tutti.
2) Casalpusterlengo arrivo effettivo h. 8:04 (previsto h.7.49)
3) Lodi arrivo effettivo h.8:18 (previsto h.8.01); è allucinante pensare che a quest’ora dovremmo già essere a Rogoredo; peccato che manchino ancora 30 km circa.
4) MI Rogoredo arrivo effettivo h.8:35 (previsto h.8.20): TOTALE 15 minuti di ritardo.
RISULTATO FINALE :64 km in 60 MINUTI!!!  COL MONOPATTINO, AVREMMO IMPIEGATO MOLTO MENO!!!!!!
Questa non è vita! TRENITALIA dovrebbe farci viaggiare gratis sui propri mezzi, anzi…pagarci! Devo aggiungere che oggi, in metropolitana, ho impiegato altri 42 minuti per raggiungere la sede di lavoro… ne sono certo: è una giornata terribile!
Massimiliano Davoli
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Sky e l'offerta Christmas box!

Di seguito riporto il primo fax inviato a sky dopo il colloquio con un operatore del 199 100 400:
Salve, mi chiamo Demetrio Arcudi (cod. cliente 10170028), in data 07/12/08 ho acquistato presso Mediaworld di Asti un Christmas Box, che ho regalato a mia Cognata (cod. cliente 11165190) per questioni estetiche il padrone del condominio dove abita, non le permette di installare la parabola, quindi non ha potuto procedere con l'attivazione della C.Box ed ha bloccato il suo contratto! Faccio presente che lei non ha proceduto con l'installazione della parabola, ne ha ritirato il decoder, quindi in mie mani ho esclusivamente il C.Box codice: 130007937061.
Ho provato ha chiamare il Ser. Clienti 199100400, la prima volta, mi è stato risposto dalla vostra operatrice che avrei potuto rientrare della spesa di 45€ consegnando il C. Box al rivenditore, e chiamando il 199100400 per i 19€ di installazione parabola, dopo aver riconsegnato il C.Box al rivenditore!
In data 22/12 da Mediaworld mi è stato risposto che non era una procedura possibile, e che avrei dovuto fare le mie richieste a Sky.
Oggi alle ore 15:30 ho chiamato nuovamente il 199100400 per non incappare nello stesso errore ho chiesto il cod. operatore, che molto infastidito mi ha detto che non avevo l'autorità per richiederlo, dopo avergli spiegato il perchè della mia richiesta (solo qualche giorno prima avevo avuto delle informazioni errate da un operatrice e non volevo si ripetesse ciò) mi sono sentito rispondere che la mia richiesta offendeva il Vs. operatore, e che non avrebbe potuto aiutarmi in merito alle mie richieste, che furono le seguenti: “posso trasformare il costo del C.Box 45€ e il costo Installazione Parabola 19€, in credito per il mio abbonamento Sky?”
Non facendo io l'investigatore come averei potuto sapere che il condominio di mia cognata (sito in Casale Monferrato, “75 Km di distanza” io risiedo a Baldichieri) non permetteva l'installazione delle parabole? Chiesi quindi come potrei essere rientrato dei 45 + 19 € spesi per questo regalo? Risposta: le procedure non lo consentono!
Chiesi quindi di parlare con un suo superiore, cito la risposta testualmente: “...il capo non si alza per parlare al telefono.”
A questo punto mi chiedo: Posso trasformare i 19 + 45€ del C.Box in credito per il mio abbonamento SKY?
03 Gen.: Sky mi risponde tramite mail che riporto in calce:
“Gentile Cliente, la informiamo che l’importo di € 45 pagato per l’acquisto del Christmas Box non è rimborsabile. L’importo invece di € 19 per il servizio di installazione non sarà addebitato sul suo conto corrente dato che il lavoro non è stato portato a termine. Un cordiale saluto, Servizio Clienti SKY”
09 Genn.: Capisco che il trasferimento era cosa impossibile e decido di Chiamo io stesso il 199 122 188 per attivare a nome di mio fratello il C.Box.
Prevedendo già che se avesse chiamato mio fratello non conoscendo la mia odissea non avrebbe potuto perfezionare il contratto.
- La prima telefonata: non è andata a buon fine perchè non ero in possesso del Cod. Fiscale e di un numero di documento di identità di mio fratello.
- La seconda telefonata: l'operatrice mi dice che non potevo utilizzare più quel codice perche risultava un contratto chiuso, chiedo di parlare con un responsabile, spiego nuovamente gli eventi e mi viene risposto che ho ciamato il numero sbagliato 199 100 400 che lei non poteva aiutarmi e che avrei dovuto chiamare il 199 122 188 ho spiegato che era quello il numero che ho composto e mi harisposto che a causa del traffico la chiamata era stata dirottata.
- La terza telefonata: prima di iniziare la procedura ho spiegato all'operatrice il mio problema che dopo tantissime attese mi ha risposto che dal loro ufficio non potevano aiutarmi, per loro il contratto era chiuso, che avrei quindi dovuto fare le mie richieste tramite fax.
Ho provveduto quindi ad inviare un nuovo fax che riporto in calce:
Oggetto: Richiesta URGENTE.
Salve, mi chiamo Demetrio Arcudi (cod. cliente 10170028), in data 07/12/08 ho acquistato presso Mediaworld di Asti un Christmas Box, che ho regalato a mia Cognata (cod. cliente 11165190) per questioni estetiche il padrone del condominio dove abita, non le permette di installare la parabola, quindi non ha potuto procedere con l'attivazione della C.Box ed ha bloccato il suo contratto! Faccio presente che lei non ha proceduto con l'installazione della parabola, ne ha ritirato il decoder, quindi in mie mani ho esclusivamente il C.Box codice: 130007937061.
Nell'ultima conversazione effettuata tra mia Cognata ed il vostro operatore si prospettava la possibilità di regalare ad una persona diversa il Christmas Box.
Questa mattina dopo 3 telefonate ho scoperto che telefonicamente non posso più regalare la Christas Box a nessuno, perchè il contratto risulta chiuso.
In una precedente comunicazione avevo richiesto il trasferimento del credito, è mi è stato risposto via mail che l'operazione non era possibile, allora ho provato ad attivare a mio fratello, e mi è stato risposto che l'operazione non era possibile.
Allora mi chiedo, non posso trasferire il credito, ma potrò regalare la C.Box Ad una persona diversa? Questa possibilità è stata prospettata sia a me che a mia cognata, in conversazioni diverse da diversi operatori, perchè adesso non è più possibile?
A causa dei tempi ristretti vi chiedo cortesemente una risposta a breve.
In attesa di un vostro cortese riscontro porgo i miei saluti ed auguri.
Baldichieri d'Asti lì 09/01/09
Arcudi Demetrio
Ad oggi 14/01/09 non avendo nessuna risposta ho provveduto ad informare Sky che ho contattato la Vs Associazione, Radio 24 e Striscia la Notizia.
Arcudi Demetrio
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Enel Energia: maggiore attenzione alle richieste degli utenti.

Chieti,13/01/2009
Pensavo che ci fosse da parte vostra maggiore coinvolgimento e sensibilità verso i problemi dei cittadini. D'altronde esistete come istituzione. Non so se il ministro ne è a conoscenza del vostro lavoro. In tutti i modi anche al suo ufficio ho inviato la nota, sempre che la legga...... Vi metto a conoscenza, lo farò anche con le associazioni dei consumatori ,di quest'altra " perla".
Spett.le ENEL/GAS,
vi ho già inviato una lamentela il 9 gennaio u.s. lagnandomi di non poter controllare la mia bolletta on line. C'era l'avviso che avevate problemi che si risolvevano il giorno 10,( ma allora perchè avete inviato agli utenti la comunicazione dell'invio della bolletta quando conoscevate che non era possibile vederla)?
Oggi 12 gennaio compare ERRORE: AUTENTICAZIONE FALLITA
Il Nome Utente inserito non e' abilitato a visualizzare la bolletta selezionata.
Riprova ad autenticarti con un Nome Utente diverso.
Eppure compare anche questo messaggio
Area riservata Benvenuto, luciano pellegrini
Ora puoi utilizzare i nostri servizi online e accedere al programma Enelpremia!
MA STATE PRENDENDO IN GIRO LE PERSONE??
Il problema è, che pur avendo messo a conoscenza di questo ed altri problemi che avete, come quelli con il call center, sia le associazioni dei consumatori che l'autorità garante del servizio gas, c'è il maggiore e migliore menefreghismo.
CONCLUDENDO VI RIPETO LA MIA RICHIESTA DA SUBITO INVIATEMI LE BOLLETTE PER POSTA. CANCELLATEMI DAL RICEVIMENTO BOLLETTA VIA EMAIL.
E' UNA PRESA IN GIRO
LUCIANO PELLEGRINI
*** *** ***
Chieti, 30/11/2008
Egr.Garante,
se possibile gradirei una risposta su questa domanda/considerazione.
Le è noto che abbiamo ricevuto la bolletta del GAS dei mesi di MARZO-APRILE-MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO, quindi ben 5 mesi. Penso che per il contribuente non sia una buona scelta..... Ho comunicato ora i consumi dei mesi di AGOSTO-SETTEMBRE-OTTOBRE-NOVEMBRE,4  mesi, ancora una penalizzazione per noi contribuenti.
Ma questa scelta è stata stabilita dal GESTORE DEL GAS o è stata concordata con voi?
Inoltre le faccio presente questa disfunzione creata sempre dal GESTORE da cui mi fornisco ENEL ENERGIA.
Avrei dovuto comunicare la mia AUTOLETTURA del GAS entro il 30 novembre. Non è stato possibile perchè si può fare dal lunedi al venerdi, pur essendoci una ricezione AUTOMATICA, cioè senza la persona fisica.La invito in ogni caso a comporre il numero verde, ascoltare tutte le cose che il diso dice, premere il tasto che ti interessa, ma dopo vari tentativi, la comunicazione finisce "perchè tu non hai selezionato nessun tasto." E così per altri inutili tentativi e perdite di tempo.
Però che il servizio si svolge in questi giorni il gestore non l'ha evidenziato: Sulla bolletta è scritto che si può fare sino al 30 novembre, quindi IO stavo in regola. Non pensa che anche questa sia una penalizzazione a danno del contribuente?
Può fare lei qualcosa per regolarizzare come poco tempo fa il pagamento dei consumi a cadenze più ridotte e fare in modo che anche nei fine settimana e festivi si può lasciare la propria autolettura ?
Distinti saluti
LUCIANO PELLEGRINI
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Gli "inghippi" delle promozioni!

MI DATE UNA MANO,UNCONSIGLIO?  Ecco, "in breve” le ragioni per le quali vorrei intraprendere nei confronti della TIM per contestare una serie di errate fatturazioni da parte della TIM, errate fatturazioni che sorte dal serivizio promozionale ALICE-TIM dal che invitava clienti ALICE-TIM ad usufruire la possibilità di fare apparire GRATUITAMENTE sul  proprio cellulare i nomi dei MITTENTI delle e-mail che arrivano al mio indirizzo di posta elettronica.   OK, tutto è partito e, sembra, rispettare  gli inviti promozionali sino a che non è arrivata la prima fattura.  (la 7B00725049 del 14.07.08) con un tolale estremamente alto (uso il telefonino solo per chiamate in arrivo). In giugno sono stato all'Estero per cui pensavo di giustificare in qualche modo la differenza dall'importo fatturato a quello usuale. Il problema è però continuato con successive due fatture e con importi più alti e, questa volta, paurosamente più alti. Naturalmente ho cominciato a tempestare di telefonate il 119. “Stia tranquillo, eliminiamo la causa dell'inghippo”. Anche questa volta ho pagato (stupidamente, forse).
Va tenuto presente che le cifre che mi sono state fatturate erroneamente (oltre alla normale cifra di abbonamento ed alle poche telefonate effettuate) si riferiscono a SMS e MMS! Posso avere usato (nell'arco della
mia vita di telefonista “cellularizzato”) qualche SMS,  mai MMS che non so neppure cosa siano! SMS  e MMS alle quali non ho, peraltro, mai risposto attraverso il cellulare! Alla terza fattura (ne attendo una quarta!) ho messo sottosopra il 119 senza risultati. Sono andato alla sede del “Telefonino” (quella sul corso di Porta Vittoria, qui a Milano) per vedere se loro riuscivano a risolvermi la cosa. La loro risposta (ma anche di qualcuna delle signorine del 119) “è strano, sappiamo della promozione, non dovrebbe succedere quello che le è successo”. Per risolvere la cosa mi suggeriscono di passare alla fattura alle schede prepagate pur conservando il numero vecchio (avevo appena smesso di lavorare con partita IVA e, allora, mi serviva poter scaricare i costi). Detto e fatto, nuovi costi, ma finalmente avrei dovuto risolvere la cosa. Nient'affatto. Tutto come prima.
A questo punto chiedo di avere un numero nuovo. OK sembra che tutto sia terminato se non consideriamo se la prima prepagata (quella col vecchio numero) aveva un “resto” di circa 30 Euro che non ho ancora (o più ?) rivisto.  A vostra diposizione per maggiori dettagli o per un appuntamento presso la vostra Sede.  Grazie, cordiali saluti e Buon 2009!  A.F.
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Trenitalia si comporta in modo corretto?

In qualità di Associazioni dei Consumatori firmatarie del Protocollo di Conciliazione con Trenitalia, Vi invio il reclamo che ho appena inviato alla stessa Trenitalia. Avrei voluto dir loro anche altro, ma ci si deve fermare ai 1000 caratteri.

Vi sembra che sia corretto il modo di fare di Trenitalia? Solo cambiando una sigla ai treni (da IC/IC Plus ad ES City) applicano un aumento reale di quasi il 32%?  Non solo per la prima classe che utilizzo io, ma, per quanto potuto accertare, anche per la seconda classe la percentuale è quasi la stessa, un bel 30%!

Ma non doveva esserci il blocco delle tariffe?

Come potete riscontrare dalla protesta inviata a Trenitalia, sono un abbonato ex IC dal lontano 1996 ed attualmente - da ieri (forzatamente direi, non avrei altra scelta se non i treni regionali, ma con sostanzioso aumento dei tempi di percorrenza, fino anche ad oltre 45 minuti su un totale di circa 2 ore, e non sempre compatibili con i miei orari di lavoro) - ES City . Molti cambiamenti ho visto in quasi tredici anni, per carità alcuni in meglio (aumento del numero dei treni), ma molti non proprio. L'ultimo (quello descritto nella protesta) è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per un servizio, ben che vada, uguale a quello di tredici anni fa (i tempi di percorrenza sono rimasti praticamente gli stessi, se non aumentati), ma anche peggiorato. Ad esempio, le nuove carrozze degli ES City - ex IC Plus - hanno le poltrone molto più scomode dei vecchi IC del 1996 (Trenitalia ha mai sentito parlare di ergonomia?) ed inoltre l'impianto di climatizzazione è molto rumoroso (provate a prendere un ES City e capirete, e sto parlando di prima classe!). Poi, è mai possibile che lo stesso servizio che due mesi fa pagavo 172 € al mese (anzichè 198 € pagavo questa cifra facendo l'abbonamento ordinario annuale a 1052 € e la carta di ammissione mensile ad 84 € ,risparmiando circa 300 € l'anno: adesso non è più possibile fare le carte di ammissione, e quindi diventa inutile fare l'abbonamento ordinario annuale), adesso lo devo pagare 227 €? Ben 55 € in più, a mio modesto parere, assolutamente ingiustificati. Inoltre per gli ES City non sono nemmeno previsti gli abbonamenti settimanali - come per gli IC - che erano molto comodi nei casi in cui non si va a lavorare per un mese intero. Come dire, mi applichi il blocco delle tariffe? Ed io cambiando nome ai treni ti applico il 32% di aumento; tanto gli abbonati che possono fare, visto che non hanno nessuna alternativa?

Mica è finita qui!

Se devo prendere un treno regionale per effettuare una fermata intermedia tra Pescara ed Ancona non servita dagli ES City (e per lavoro mi capita) il mio abbonamento da 227 € al mese non vale! Devo fare un biglietto a parte per il treno regionale, ovvero, in alternativa, fare anche un abbonamento regionale, e cioè altri 82.50 €/mese.

TENENDO CONTO CHE LAVORO DAL LUNEDI' AL VENERDI', QUINDI CON UNA MEDIA DI 20 VIAGGI AL MESE, OGNI VIAGGIO DI LAVORO MI VERREBBE A COSTARE QUASI 15.50 €, CONTRO I PRECEDENTI 8,60 €. IN PRATICA QUASI IL DOPPIO.

A proposito della media di 20 viaggi al mese, Trenitalia sul suo sito, all'Area Clienti, pubblicizza i nuovi Abbonamenti AV ed Eurostar con queste testuali parole, grassetto compreso: "Con tale abbonamento i pendolari che compiono una media di 20 viaggi andata e ritorno al mese, potranno abbattere fino al 75% la spesa rispetto al prezzo pieno dei singoli biglietti". E' vero, se dovessi pagare il prezzo pieno dei biglietti tutti i giorni lavorativi per andare da Pescara ad Ancona e tornare, spenderei 920 €, oltre la metà del mio stipendio.  Vuoi vedere che adesso dobbiamo anche essere contenti e ringraziare supinamente per il 75% di sconto che ci fanno?

Ma una pubblicità simile, non rientrerebbe in quella che si potrebbe definire ingannevole?

Come si fa a paragonare un lavoratore pendolare con persone che viaggiano con il biglietto una volta ogni tanto? E caso mai per diletto? Oppure è il primo passo quasi silenzioso per eliminare un domani tutti gli abbonamenti e far pagare il prezzo del biglietto singolo anche ai pendolari?

Una cortese richiesta, se possibile.

Quando parlerete con l'AD Mauro Moretti o chi per Lui, ditegli che se gli servono soldi, diminuisse - almeno un pò - gli stipendi ai suoi dipendenti e non tartassasse i pendolari. Viaggiando in prima classe, conosco molti lavoratori dipendenti di Trenitalia che fanno i pendolari come me e quindi i loro stipendi li conosco bene; a parità di qualifica sono ben al di sopra della media degli altri lavoratori dipendenti di altre aziende, pubbliche e private. Per non parlare dei dirigenti che ha sul territorio; ad una qualsiasi richiesta di informazioni sanno solo rispondere che "devono sentire Roma". Provassero ad andare all'ufficio informazioni di Trenitalia a Pescara. Inoltre sarebbe il caso di farGli capire che siamo nel 2009 e non nel 1909; rispetto a molte altre situazioni la flessibilità offerta oggi da Trenitalia ai suoi "clienti" pendolari è da far risalire proprio a 100 anni fa.

Grazie, cordiali saluti e buon anno.

Perpetuo Giuseppe.

Un pendolare a cui oggi gli girano molto.

*** *** ***

Siccome mi chiedete che posso aggiungere altri particolari, gli stessi ne sarebbero una infinità. Ne segnalo solo due, secondo me i più importanti.

Il primo riguarda il nuovo orario entrato in vigore il 14 dicembre 2008. Parliamo di ES City, perchè ormai gli IC/IC Plus sono mosche bianche. Inoltre, essendo un abbonato ES City, ovviamente mi interessano di più questi treni.

Tragitto Pescara-Ancona: ES City 9680 alle ore 6.35; poi un bel buco fino alle 9.53 (9760), quindi ben oltre 3 ore dopo. Poi ben tre ES City nel giro di meno di un'ora e mezza (il 9760 delle 9.53, il 9782 delle 10.28 ed il 9762 delle 11.19). Ancora, un buco fino alle 13.20 (ES City 9786) ed un altro Es City (il 9764) venti minuti dopo!

SE QUESTA E' RAZIONALIZZAZIONE DEL TRASPORTO, SONO PRONTO A STRACCIARE LA MIA LAUREA DI INGEGNERE.

Il secondo riguarda l'ormai cronico ritardo che affligge anche gli ES City.

In particolare per l'ES City 9767 da Ancona (ore 16.44) a Pescara, dall'inzio dell'anno - dal 02 gennaio - non c'è stato giorno (lavorativo) che non ha avuto ritardi. L'ultimo ieri sera di oltre mezz'ora. Siccome ho visto su ViaggiaTreno che il treno era partito in ritardo proprio da Milano, chiedendo informazioni al personale viaggiante di Trenitalia, mi hanno risposto che il ritardo era dovuto alle porte ghiacciate che non si aprivano.

PORTE GHIACCIATE PER UN TRENO CHE PARTIVA ALLE 13.05? E COME MAI QUELLO CHE ERA PARTITO ALLE 7.05 ERA IN ORARIO? CI PRENDONO PURE PER IMBECILLI!

E poi, se quello delle porte ghiacciate è un problema che affligge Trenitalia da inizio anno, ci vuole tanto ad attivarsi mezz'ora prima nella preparazione del treno? In casi di emergenze climatiche, credo che questo fosse il minimo. Sempre in merito ai ritardi - come detto ormai cronici, oggetto anche di un'altra mia e-mail in data 09 gennaio - perchè non prevedere una restituzione di una quota forfettaria di abbonamento anche ai pendolari se i treni arrivano con oltre i 30 minuti di ritardo, come già fanno per i viaggiatori con biglietto?

Chiudo con una battuta: Gioele Dix è un automobilista inc .... to; io invece, dopo tredici anni, sono un pendolare Trenitalia molto  ... indovinate!

Cordiali saluti.

Perpetuo Giuseppe.

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19 gennaio 2009

La mancanza di informazione va a discapito dei consumatori

Sono possessore di un Digitale Terrestre della Telesystem mod. TS 7.3 acquistato più di tre anni fa. Il Digitale sopra citato ha funzionato fino allo scorso Agosto 2008 quando in pari mese è stato lanciato, sull'etere, il nuovo aggiornamento versione 4, a causa del quale tale digitale non ha più ricevuto i canali a pagamento. Costatato l'anomalia ho provveduto a contattare il servizio clienti mediaset il quale mi ha comunicato in maniera cruda che il digitale non era più compatibile per la visione dei programmi pay ma che potevo utilizzarlo solo come digitale zapper per i canali in chiaro. Inoltre l'addetto all'assistenza mi ha anche comunicato che eventuali reclami andavano indirizzati alla telesystem. Il sottoscritto dopo aver preso atto di ciò ha contattato anche il numero verde della Telesystem che mi  ha confermato quanto già detto da mediaset ed inoltre non potevano sostituirmi il decoder in quanto non più in garanzia. Questa mancanza di informazione è andata a mio discapito e di tutti i consumatori.

V.A.

Diario dei pendolari: ovvero dei treni sporchi ed in ritardo!!!

Carissimi tutti,

ad integrazione di quanto puntualmente l’amico pendolare Massimiliano segnala con dovizia di particolari, lo stesso treno, ben utilizzato dai pendolari piacentini, ieri era annunciato con 100 minuti di ritardo in arrivo a Piacenza.

Naturalmente è stato snobbato, ma non è andata meglio ai pendolari piacentini sugli altri treni, sia in andata che al ritorno, che hanno collezionato ben 537 minuti di ritardo (il file allegato testimonia impietosamente lo stato grave in cui versa il disservizio di Trenitalia, a traffico dimezzato sulla linea storica !!!)

In serata specialmente per molti di loro, è stato difficile potere arrivare in orario per la riunione che avevamo indetto,  ed alcuni di essi sono arrivati in sede alle 20,20…

Io stesso che avevo cercato di prevenire la normalità (ovvero il treno in ritardo) presentandomi in Stazione Centrale a Milano prima delle 17,00, mi sono trovato davanti ad un quadro disarmante proposto dai tabelloni di stazione, quelli nuovi, di difficile visibilità, che hanno addirittura fatto sparire gli orari cartacei normalmente appesi, con grave danno di informazione alla clientela.

Veniva recitata la seguente litania di ritardi in partenza :

IC Plus delle 16,00 per Livorno con 60 minuti

EXP delle 16,20 per Palermo con 120 minuti di ritardo

R delle 16,35 per Novi Ligure con 20 minuti di ritardo

Eurostar delle 16,35 per Venezia con 30 minuti di ritardo

Eurostar City delle 17,00 per Pescara con 30 minuti di ritardo (unico papabile per un rientro a PC entro le 18,00)

Eurostar delle 17,10 per Torino con 25 minuti di ritardo

Cisalpino delle 17,10 per Zurigo con “ soli “ 10 minuti di ritardo.

Ho ripiegato sull’unico treno disponibile, il Regionale delle 17,05  per Livorno, sperando che partisse ed arrivasse in orario: cosa che non si è come al solito verificata.

Un treno indecente, con sole 6 carrozze che definire fetide è un eufemismo, strapieno all’inverosimile (le fotografie allegate scattate nella carrozza di 1° testimoniano l’affollamento). 

Allego anche foto scattate ieri sull ‘ IC Plus 597 (di Plus c’è solo la Plus schifezza…) per Terni che testimoniano come le indecenti carrozze continuino a viaggiare su e giù per il paese senza che nessuno faccia nulla per sistemare i guasti (ovvero il bagno era sempre rotto, ho dovuto fare passare 3 vagoni per trovarne uno aperto e funzionante a metà.. e le porte rimangono inutilizzabili).

Ed una foto che, nonostante il cartello in assiro-babilonese,  testimonia come sia stato difficile, l’altro ieri salire sul R 2285 per Bologna.

Un vero schifo.

Da ultimo, ma sicuramente non finirà qui, gli sforzi delle FS per migliorare la qualità del servizio alla clientela, si estrinsecano nella chiusura definitiva dello sportello di assistenza alla clientela alla stazione di Piacenza.

Semplicemente vergognoso.

L’ho scoperto per caso, pensando che le persiane abbassate fossero dovute ai nostri orari pendolari oppure alla malattia dell’addetto (visto che è questa la prassi a Fiorenzuola, ove la stazione chiude per ferie o per malattia…).

Invece in biglietteria, presentandomi all’unico addetto con il quale si ha il piacere di potere avere un servizio al cliente degno di questo nome, per consegnare 3 rimborsi Eurostar, ho avuto la triste notizia .

Per una città come quella di Piacenza, capoluogo di provincia e snodo primari delle comunicazioni, una cosa del genere è inaccettabile.

Di questo passo, chiuderà anche la stazione ???

Cordiali saluti e grazie per l’attenzione

Ettore Fittavolini

Presidente

Associazione Pendolari Piacenza

16 gennaio 2009

Telecom: a quando il rimborso del credito dovuto?

Comunicazione inviata a TELECOM Italia S.p.a. e, per quanto di competenza, all'AUTORITA’ GARANTE PER LA CONCORRENZA E IL MERCATO

In esito alla VS. lettera indicata a riferimento, ho provveduto con fax del 29.08.2008, ad inviare quanto richiesto, a completamento della pratica.

Seguito mio fax di sollecito del 28.11.2008, essendo trascorsi i previsti 90 giorni, mi avete comunicato telefonicamente, il 04.12.2008, il nuovo numero assegnato alla pratica: 1-00000000 e di inviarvi uno stampato, 2 pag., da Voi predisposto allo scopo.

Con fax del 04.12.2008, ore 17,05 pag. 1 e ore 17,09 pag. 2, ho provveduto ad inviarvi lo stampato compilato, firmato e con una chiara nota esplicativa ma, i giorni e i mesi trascorrono e il credito residuo di € 45,46 ancora non mi è stato restituito dal 25.08.2008.

Chiedo che mi sia restituito il mio denaro.

Ai sensi della Legge 241/90 e sue successive modificazioni, chiedo una risposta scritta, anche se negativa, purché motivata.

Distinti Saluti

Claudio De Paulis

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Cedimenti ad Altamura: chi deve intervenire?

Scrivo per segnalare una situazione che ha dell’incredibile.

Riguarda migliaia di cittadini come me residenti in una zona di Altamura (75000ab.) chiamata Grotta dei Tufi, in cui ho comprato casa 8 anni fa, in un quartiere periferico e tranquillo. Da qualche tempo si stanno verificando qui voragini, cedimenti, subsidenze nei terreni a pochissimi metri dalle case e addirittura nell’asfalto delle strade. Due anni fa un giardiniere ha rischiato mentre lavorava di essere inghiottito in una voragine apertasi all’improvviso, larga 3 metri e profonda 25! Mesi dopo, a rischiare e’ stata un' ‘auto che in manovra ha visto repentinamente comparire sulla strada una buca delle stesse dimensioni . Poche settimane fa in rapida sequenza , altre 2 cavita’, una in cui e’ sprofondato un marciapiede, un’altra nel terreno 10 metri piu’ in la’, ancora di impressionante profondita’ e larghezza. E se sprofondasse una o piu ‘ case? La gente e’ allarmata, anche se in quella zona e’ risaputo da anni che nel sottosuolo ci son grotte, anfratti, e corsi d’acqua sotterranei che tempo fa sconsigliarono la costruzione di un cimitero.

Eppure nell’ultimo decennio si e’ costruito in maniera quasi selvaggia e non si sa con quale criterio alle imprese edificanti son stati concessi i permessi per farlo.

Evidentemente gli ultimi episodi hanno allarmato i dirigenti del comune (vedi link web http://www.notizie-online.it/politica/altamura-ordinanza-messa-in-sicurezza-fabbricati-grotta-dei-tufi.html e http://www.comune.altamura.ba.it/comunicato.php?idabn=515) che per tutelare i cittadini e piu’ che altro deresponsabilizzarsi hanno bloccato ogni nuova costruzione e costretto chi gia’ risiede a spese proprie e in tempi rapidi, pena l’INIBIZIONE AD USARE LE PROPRIE CASE tra 60 gg, a perizie geologiche e studi di compatibilita’ costosissimi per mezzi e modi di intervento.

C’e' da chiedersi... ma non ci si poteva pensare prima? Con quale criterio son state rilasciate le concessioni edilizie ammesso che esistano per quelle case? E’ ridicolo, prima fan costruire, poi chi compra casa deve dimostrare che e‘ in regola, agibile e sicura… Altrimenti va fuori da casa sua! Perche’ poi non intervenire toccando le casse del Comune ed invece farlo con le tasche della gente? Serviva proprio agire col senno di poi?

Che i responsabili paghino e tutti sappiano, vergogna.

Michele Sardone

Trentialia: eventi accidentali o... provvidenziali?

Gentile Responsabile Sig.ra XY,

in risposta alla vostra lettera prot. N° 081216-27-168 nella quale si comunica l'impossibilità di dare corso alla richiesta di bonus presentata il 3/11/2008 relativa al treno 9436 del giorno 03/11/2008, chiedo che siano dettagliatamente specificati gli "eventi accidentali" che hanno comportato il ritardo di 18 minuti, sul ritardo totale di 41,5 minuti. Vogliate fornirmi chiare e pronte delucidazioni sul fatto che tale ritardo di 18 minuti non sia attribuibile a responsabilità di Trenitalia. Rimane il fatto che il ritardo totale di 41,5 minuti è del treno 9436 (alta velocità) sul quale viaggiavo e per il quale è stato pagato per intero il relativo biglietto (malgrado 41,5 - 18 faccia, per puro caso naturalmente, 23,5 ed il limite per accedere al bonus fissato dalla Carta Servizi sia 25!!!). Insomma per 1,5 minuti non ho diritto al bonus nonostante i gravi disagi patiti ed lo scandaloso ritardo di 41,5 minuti accumulato dal vostro treno Eurostar. Francamente mi sembra un modo di procedere assolutamente ingiusto. In attesa di un vostro veloce e positivo riscontro, si inoltra per conoscenza questa e-mail alle associazioni di tutela dei consumatori. In mancanza di un risarcimento invierò questa mia anche agli organi di stampa ed al mio avvocato per adire le via legali.

Saluti.

Prof. Ugo Di Felice

Disservizi: solo colpa delle neve?

Buonasera la presente per segnalarvi una serie di disservizi avvenuti nella giornata odierna, pur comprendendo l'eccezzionalità della situazione neve per quanto annunciata dai servizi meteo nei giorni precedente mi premeva comunque inviare quanto segue:

il treno delle ore 07:20 da Como direzione Milano Cadorna alle ore 07:50 si trovava bloccato nella tratta tra Como Borghi e Como Camerlata causa eccessiva pendenza dei binari.

Preciso che il convoglio era composto da otto vagoni quattro dei quali modello TAF e quattro del treno storico del 125° delle Ferrovie Nord, pur non essendo un tecnico ritengo di un peso complessivo eccessivo vista anche la situazione dei binari causa neve; situazione a mio parere prevedibile.

Il convoglio pertanto faceva ritorno alla stazione di partenza Como Lago transitando da Como Borghi senza fermarsi pertanto non consentendo all'utenza di potere a scelta scendere utilizzando mezzi di trasporto alternativi.

Il successivo convoglio delle ore 07:40 perveniva quindi con ritardo; di modello TSR riusciva però a superare il dislivello della tratta. Pur se annunciato e previsto come diretto ha proceduto in direzione Milano effettuando fino a Saronno tutte le fermate. Pertanto sostituendo il treno delle 07:50.

A Saronno veniva annunciato che avrebbe proseguito seguendo le fermate previste del diretto delle 07:40 quindi  le successive fermate di Novate, Bovisa e successive.

alla stazione di Novate causa guasto sugli scambi veniva annunciato all'interfono interno al treno un ritardo imprecisato e suggerito di cambiare treno utilizzando il previsto convoglio S3 in direzione Milano Cadorna.

Tutti i passeggeri del treno a seguito annuncio cambiavano il convoglio, su questo la situazione di vivibilità interna era poco sostenibile, 30 cm a persona in zona discesa e utenti lasciati a terra alla stazione di Quarto Oggiaro.

In prossimità della stazione di Bovisa veniva, sul treno s3, annunciato un ritardo imprecisato causa guasto sugli scambi  pertanto il precedente treno (quello da cui si era scesi) ripartito da Novate (semivuoto) avendo precedenza superava il treno S3 giungendo alla stazione di Cadorna seppure in ritardo, con 25 minuti di anticipo sul treno il cui cambio era stato paradossalmente consigliato.

Il convoglio quindi arrivava alla Bovisa alle ore 09:50, tenendo conto che l'inizio del viaggio  pendolare era per un treno delle 07:50; possiamo dire con un disagio complessivo di  circa 1 ora di  viaggio aggiuntiva rispetto al normale orario di percorrenza.

Come detto in precedenza comprendo pienamente l'eccezionalità della situazione ma rimane la perplessità dell'assenza di un piano di contingenza, la noncuranza nel creare un blocco utilizzando materiale rotabile non adeguato alla situazione della rete viste le condizioni (treno delle 07:20), messaggi fraintendenti (il cambio di Novate e le continue modificazione tra treno regionale e diretto del convoglio delle 07:40) e l'assenza di  un coordinamento strategico efficiace quanto efficiente.

Vorrei in ultimo aggiungere che il treno della linea S in direzione Bovisa gestito da FNM delle ore 20:28 è stato soppresso, con ulteriore disagio al ritorno nel raggiungimento della stazione Bovisa.

distinti saluti

M.P.

14 gennaio 2009

Vodafone: blocco-limitazione velocità internet.

Lettera inviata a Vodafone e per conoscenza all'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni, all'Autorita' Garante per la Concorrenza e il Mercato, all'Aduc e all'ACU–Associazione Consumatori Utenti.

Sono il titolare della Internet Key con numero 0000000000 e vi scrivo per protestare per l’ennesimo blocco di velocità di navigazione della mia Internet Key. Dal 21 dicembre scorso la velocità di download della mia linea internet è costantemente vicina ai 30 Kb/sec (0,24 Mbit/sec) invece dei soliti 250 Kbyte/sec (2 Mbit/sec), con piccole variazioni e cioè dai 25 ai 35 Kbyte/sec.

Da quando ho acquistato la chiavetta (con sim ricaricabile), ho sempre avuto una buona velocità di navigazione come vi dicevo, che varia dai 150 ai 250 Kbyte/sec, a volte con punte di 300 Kbyte/sec, ma diciamo che ho sempre avuto una media intorno ai 200 Kbyte/sec.

Qualche mese fa, era successa nuovamente la stessa cosa, un rallentamento della velocità ai 30 Kbyte/sec. Ho perso molto tempo a telefonare al servizio clienti (190) per cercare di risolvere il problema, ho pensato fosse rotta la Internet Key, ho pensato fosse rotta la mia sim dati, e infine ho fatto delle prove incrociate con la Internet Key di mio cognato che abita a 10 metri da me. Dopo tante prove, ho capito che non era un problema della internet key, neanche della sim, e neanche del segnale perché fortunatamente l’antenna umts della Vodafone si trova a 400 mt da casa mia ed ho il segnale 3g sempre al massimo. Quindi, dopo aver perso un sacco di tempo (mi sono fatto anche sostituire la sim senza ottenere niente) e telefonando per l’ennesima volta al 190, mi sento dire che “..era un errore nell’impostazione dei nostri server…”, hanno sistemato l’errore e dopo pochi minuti la velocità è tornata a livelli normali. Questo qualche mese fa.

Circa un mese fa, è successa la stessa cosa a mio cognato, possessore anche lui di una Internet Key Vodafone. Ha telefonato al 190 ed hanno risolto il problema.

E quindi adesso ho deciso di scrivervi perché da ieri ho nuovamente questo problema.

E vi prego non ditemi che è un problema di rete perché qui in famiglia (fra me e mio cognato) abbiamo 3 Vodafone Internet Key, quando una è bloccata a 30 Kbyte/sec le altre viaggiano a velocità normali e cioè >250 Kbyte/sec.

Insomma abbiamo “accettato” i famosi blocchi NAT che impone la società sul P2P (sarà legale?), ma che blocchi la velocità anche sulla navigazione e sul download diretto dalla rete sinceramente mi sembra un po’ troppo. Quindi con la presente chiedo gentilmente l’immediato ripristino della velocità del collegamento internet della mia linea e spero di non dover affrontare nuovamente questo problema nel futuro.

Cordiali saluti.

Fortunato Giancarlo

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Quanto vale la volontà del cliente?

Cara NGI SpA, Via Darwin 85 - 20019 Settimo Milanese (MI), sono P. A.,  ex-cliente del vostro servizio AUP F4 Family, consistente in connessione ad Internet flat tramite dial-up nelle ore serali e festive previste dal contratto, codice utente 30449823. Scrivo la presente per RECLAMARE rispetto alla vostra decisione di PRELEVARE DALLA MIA CARTA DI CREDITO e autorinnovare il mio contratto una settimana dopo la scadenza di tale contratto e ad una settimana da quando avete UNILATERALMENTE DISATTIVATO IL SERVIZIO senza alcun preavviso.

1. Lo scorso 30 Dicembre 2008, il giorno in cui scadeva il contratto annuale, mi avete staccato il servizio causa errori nella procedura di autorinnovo (previsto) legati al circuito di pagamento tramite carta di credito.
Dopo anni di rapporto di clientela continuativo non mi avete nemmeno telefonato né scritto una mail. Avete staccato senza dire nulla.

2. Ho chiamato l'erogatore della carta di credito, l'errore della carta di credito era dovuto a problemi del VOSTRO circuito Marstercard e non ad una mia mancanza di copertura dell'importo.

3. Vi ho chiamato al telefono 2 volte il 30 Dicembre, vi ho scritto 2 mail il 30 e 31 Dicembre. Niente, avete sospeso il servizio e sono rimasto senza Internet durante le vancanze di Capodanno. Dal 31 Dicembre non ho ricevuto nessuna risposta né spiegazione.

4. In data 31 Dicembre sono corso ai ripari, per non rimanere totalmente senza servizio. Vi ho scritto di ritenere CONCLUSO IL MIO RAPPORTO CON VOI, dal momento che comunque era da voi stato sospeso. Ho sottoscritto altro tipo di contratto con un altro operatore che era disponibile e capace di avviare le transazioni con carta di credito.

5. Senza che mi arrivi nessuna spiegazione, Domenica sera, 4 Gennaio 2009, vedo un PRELIEVO DALLA MIA CARTA DI CREDITO e il giorno dopo mi scrivete la sintetica mail cui rispondo con la presente.

Riporto in allegato la mia ultima mail del 31 Dicembre a cui voi NON avete risposto scrivendomi invece oggi: “tutto a posto, abbiamo prelevato dalla tua carta di credito e ora sei cliente per un altro anno e quindi pagherai fino al 30 Dicembre 2009 tramite carta di credito”

QUINDI
Voi avete agito legalmente anche se non da commercianti (l'improtanza del cliente?), prelevando i soldi dalla mia carta avvalendovi di una clausola prevista dal contratto. Io mi avvarrò di tutte le leggi a mia disposizione perché io possa NON ESSERE PIU' VOSTRO CLIENTE nei tempi più rapidi che le azioni e le leggi previste mi consentiranno. Questo con l'aiuto che le associazioni dei consumatori potranno o vorranno darmi secondo la loro funzione.

Mi chiedo se la transazione che avete effettuato DOMENICA SERA sia REGOLARE, visto che da mail informali vi avevo avvisato di ritenere concluso il nostro rapporto che voi comunque avevate interrotto prima che che postessi intervenire.

Cordiali saluti
P.A.

*** *** ***

Risposta NGA S.p.A. in data 5 Gennaio 2009

Buongiorno,
Le confermo che la transazione per il rinnovo del servizio risulta andata a buon fine. Il contratto è stato quindi rinnovato e la nuova data di scadenza è il 30/12/09.
A Sua disposizione
Cordiali saluti

L.L.

*** *** ***

Mia ultima MAIL in data 31 Dicembre 2008

Dopo più di 6 anni di pagamenti e abbonamenti continuativi c'è stato un problemino sulla carta di credito. Mastercard sta chiudendo alcuni cicuiti per motivi di sicurezza.  Non mi avete detto nulla nè al telefono nè via mail. Avete staccato l'abbonamento. Quindi mi trovo durante le vacanze senza abbonamento ad internet.  Vado a cercarmi un nuovo provider di servizi di connettività.
Mi spiace si sia chiuso così il nostro rapporto.

P.A.

13 gennaio 2009

Infostrada... sono disgustato!

Dal 15/12/2008 ho il telefono e l'ADSL guasto (segnalato al 155 il giorno 16/12/2008): il giorno 18/12 è venuto un tecnico telecom(?) e ha detto che occorre cambiare il cavo che va dalla centralina telecom (ma io non avevo infostrada come unico gestore?) al mio appartamento (circa 6 metri) a causa di una interruzione dovuta probabilmente ai topi che rosicchiano il filo (era già successo pochi anni fa, ma naturalmente telecom non si preoccupò di prendere provvedimenti per eliminare i topi e io sono impossibilitato a farlo perché mi è proibito l’accesso alla centralina, unico posto da cui si possa accedere per derattizzare). Da allora non si è visto più nessuno. Tutti i solleciti fatti al 155 a prezzo di lunghe attese, musichette, messaggi promozionali e strane interruzioni improvvise, non sono valsi a nulla. Il giorno 30/12/2008 mi veniva comunicato (via cellulare da una voce registrata) che il guasto risultava riparato: se è vero digitate 1 se non è vero digitate 2. Digito 2 (perchè il telefono è sempre muto) e si tronca la comunicazione. Oggi 03/01/2009 richiamo il 155 e mi viene detto che il mio telefono funziona regolarmente (non si sa come faccia, visto che il cavo non è mai stato cambiato). All’obiezione che il telefono non va ancora, viene risposto che al momento non possono fare niente perché il computer è in manutenzione: riprovate nel tardo pomeriggio. Oggi pomeriggio faremo di nuovo la divertente trafila dei “premi qua” “premi là”. Vi consiglierei di cambiare il messaggio di benvenuto: usate la frase di Dante “lasciate ogni speranza o voi che entrate”.  Io avevo scelto infostrada come gestore perchè ero disgustato dall'inefficienza di telecom, ma ritengo di essere caduto dalla padella nella brace: l'assistenza è rimasta nelle mani degli incapaci di telecom a cui si aggiunge la incapacità di infostrada che è pari solo alla sua arroganza, dall'alto della quale viene trattato il cliente in una maniera indegna, trincerandosi dietro un labirinto di “prema 1”  “prema 3” “attenda per non perdere la priorità” e “sono Carolina, come posso aiut...(caduta la linea)” senza possibilità di avere notizie o previsioni sulla riparazione di un guasto che (come già successo in passato)richiede 6 metri di filo e 10 minuti di lavoro, salvo poi chiedere (non certamente con un sano dialogo fra persone civili, ma con una voce registrata e... premi qui... premi là) ma il vostro telefono funziona? Risposta: NO che per voi vale SI. Nel frattempo continuo a pagarvi il canone di abbonamento. Sono disgustato. Colgo l'occasione dell'inizio del nuovo anno per porgere di tutto cuore a voi tutti, ai vostri famigliari, parenti, affini e collaterali, amici, conoscenti, colleghi e coinquilini i miei migliori auguri perché nell’anno appena iniziato possa succedere anche a voi quello che sta succedendo a me a causa dell’altrui incapacità e arroganza. 

Osteria Grande 03/01/2009 

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Enel, non ti riconosco più!

Gentili signori,

la presente per denunciare il comportamento poco trasparente tenuto da ENEL: se si aderisce alla tariffa bioraria, pur garantendo un consumo superiore ai due terzi in "fascia blu" il costo unitario del kWh è superiore!!! Sono stati inseriti, infatti, dei "corrispettivi di sistema" e delle "perdite di energia" (non presenti con un contratto "normale" che servono a "bilanciare" il minor costo unitario del kWh; il tutto a scapito del consumatore... Allego le fatture relativa al contratto "biorario" e non. A disposizione per ogni chiarimento.
Riccardo Mozzi

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8 gennaio 2009

Costo dei carburanti

Buongiorno, volevo chiedere quali sono le iniziative intraprese dalla Vostra associazione in merito al COSTO DEI CARBURANTI: l’11/07/2008 il petrolio ha toccato il prezzo record di $ 147 al barile che al cambio di allora con l’euro pari a 1,58 voleva dire € 93 circa per ogni barile appunto; all’epoca benzina e gasolio alla pompa erano attorno ad € 1,50 per litro.  Il 12/12/2008 il petrolio aveva un prezzo di circa $ 43 al barile che al cambio con l’euro pari a 1,33 voleva dire € 32 circa per ogni barile, cioè circa 1/3 rispetto al costo del mese di luglio; benzina e gasolio in questo periodo vengono venduti circa ad € 1,10 al litro con una riduzione solamente del 26% rispetto al prezzo di Luglio.  Mi chiedo se la Vostra Associazione sta facendo azioni in tale direzione perchè ho l’impressione che Voi, come tutte le altre Associazioni dei Consumatori, stiate facendo ben poco per difenderci da tali soprusi, così come il Governo del resto.  E non mi si venga a dire che il prezzo del petrolio incide in maniera poco rilevante sul prezzo alla pompa dei carburanti e quindi sul prezzo finale perchè, anche se è in parte vero, è altrettanto vero che quando il prezzo del petrolio sale il prezzo dei carburanti viene adeguato nel giro di pochissimi giorni.  Non chiedo di trovare il prezzo della benzina ad € 0,50 al litro (1/3 rispetto a Luglio 2008) ma credo che il prezzo di 0,7/0,8 al litro sia più che adeguato rispetto al valore attuale di petrolio e rapporto di cambio €/$.  Spero che facciate tutto quanto è nelle Vostre possibilità, anche con eventuali interrogazioni parlamentari, affinchè si possa porre rimedio a tale situazione.  Attendo Vostre notizie in merito.  Ringrazio e saluto cordialmente.   Dossena Massimo

Poste italiane S.p.A.: un piccolo suggerimento...

Lettera aperta al senatore Donatella Poretti.
Siamo sulla strada giusta finalmente, due parlamentari, Lei senatrice Poretti coadiuvata dal collega Perduca, siete stati i  portavoce, all’interno delle aule istituzionali, della giusta lamentela di tanti cittadini che tutti i giorni combattono la vessazione che alcune amministrazioni pubbliche o cosiddette privatizzate operano con lo stillicidio del loro cattivo operato.
Posso solo ringraziarVi perchè con la voce dell’opposizione cercate in aula il sostegno dei parlamentari vostri colleghi sino ad oggi sordi al coro di voci di tutti quei piccoli e distinti cittadini che non possono difendersi dal dinosauro Poste Italiane Spa.
Cara senatrice, Egregio senatore volevo aggiungere un piccolo suggerimento:
da vari anni e stato istituito per tutte le amministrazioni un libricino denominato la Carta dei Servizi.
Pensate che bello se le Poste Spa fossero costrette a scrivere in una delle pagine di questo libricino, magari con caratteri non piccoli e meglio ancora nelle prime pagine, che con la semplice comunicazione da effettuare su modelli prestampati e messi a disposizione negli uffici postali, descrivendo il danno e allegando le dovute documentazioni. il “ CLIENTE ” ha diritto ad un rimborso costituito  da un numero ics di francobolli.
Tale operazione è in corso da anni a Roma; se l’emettitrice non funziona e non restituisce i soldi l’ATAC (Azienda Trasporti Capitolina) invia al domicilio dell’utente i biglietti e le scuse dell’azienda per il disservizio.
Rispettabili senatori non vi fermate all’iter delle interrogazioni perché le risposte ai quesiti da voi inseriti nell’interrogazione le sappiamo già:
abbiamo fatto varie ispezioni non riscontrando le lamentele segnalate; con il personale esistente non possiamo incrementare le ispezioni ma faremo il possibile; i casi sono stati segnalati ai responsabili dell’azienda ma risultano essere in numero statisticamente congruo al totale delle operazioni effettuate.
Rispettabili senatori esistono le proposte di legge e poi, visto che le Poste Italiane Spa non sono uno stato autonomo fuori dal controllo delle istituzioni, visto che i soldi per renderle operative sono anche i nostri come “ CLIENTI “ e come cittadini “ IPERTASSATI ”, le istituzioni hanno il dovere di rimuovere i dirigenti incapaci ed il diritto di pretendere il giusto servizio ai “ CLIENTI “.
Vi ringraziamo per l’inizio ma oltre le parole aspettiamo i fatti.
Cordiali saluti
Roberto Rossi
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La Carta della Qualità anche per i prodotti on-line

Spettabili Associazioni Consumatori,
la presente per sensibilizzarvi in merito alla "Carta Qualità" di Poste Italiane, alla cui redazione avete prestigiosamente collaborato.

Nella Carta è esclusa ogni possibilità di reclamo per i servizi fruiti online, ovvero a mezzo internet, ovvero Raccomandata Online, Telegramma Online, Posta Certificata Online, ecc..; servizi tutti anch'essi a pagamento, analoghi in tutto e per tutto a quelli tradizionalmente impostati per ufficio ordinario.

VI SEGNALO che dalla data del 18/12/2008 è entrato in funzione il nuovo SERVIZI ONLINE unificati, sia per la posta elettronica che per i servizi a pagamento sopra citati.

Tuttavia, la nuova tecnologia utilizzata fa uso di controlli Activex, una tecnologia proprietaria Microsoft, che non è considerata standard di sviluppo di applicazioni web internet e che non è compatibile con sistemi operativi diversi da Microsoft o con browser web diversi da Microsoft Internet Explorer.

In particolare i nuovi SERVIZI ONLINE non funzionano su PC APPLE MAC, per esempio, su browser SAFARI, ecc... imponendo all'Utente/Consumatore un utilizzo forzato su tecnologie proprietarie, che spesso vuol significare l'inaccessibilità al servizio stesso.

Certo di un Vs. interessamento in merito, Vi ringrazio anticipatamente e colgo l'occasione per inviarVi i migliori Auguri di Buon Natale.

Claudio Anastasio

Trenitalia delude ancora!

Vorrei esprimere tutta la mia delusione sulle nuove tariffe Trenitalia, che ha trasformato con un colpo di spugna gli Intercity Plus in Eurostar City, guadagnando con un solo e semplice cambio di denominazione un bel 20% in più sul biglietto!! Io lavoro a Milano, da Pesaro -dove risiedo- prendevo quasi ogni lunedì il treno IC Plus delle 7:00 per arrivare alle 10:50 a Milano Centrale, per una spesa di € 28,10 (con tariffa Carta verde, sconto 10%). Ora mi hanno detto che di Intercity ne è rimasto solo uno, Crotone-Milano (orario per me impraticabile), e tutti gli altri si chiamano Euristar City, dove il biglietto per la stessa tratta Pesaro-Milano costa € 34,00, sempre con sconto Carta Verde. Sarebbe tutto passabile, se il servizio comportasse anche un miglioramento del servizio. La categoria Eurostar non dovrebbe impiegarci meno tempo? del resto, perchè altrimenti costa di più? Ecco, io ci metto ben 10 minuti di più. La nuova tratta Eurosta City Pesaro-Milano prevede un viaggio che dalle 6:59 arriva alle 11:00. Ferma alle stesse stazioni che l'ICPlus, ma sosta a Bologna per be 15 minuti. Forse per il nuovo traffico di alta velocità, forse no. Fatto sta che in un periodo così mi sembra una scelta veramente contradditoria, da parte delle Ferrovie dello Stato.Oltre ad essere un'operazione del tutto ingiustificata, perchè ad aumento (molto significativo)del costo non corrisponde il benchè minimo miglioramento del servizio. Una presa in giro, direi.  Desidererei sapere se c'è un modo per chiedere a Trenitalia spiegazioni in merito a questo fatto.  Grazie dell'attenzione.   Chiara Zanzani.
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Vogliamo imballaggi ecosostenibili!

Ciao a tutti sono la mamma di due stupende bambine e da un po' di tempo m'interesso di ottenere prodotti biologici a filiera corta, ma mi sono accorta che è possibile trovarsi di fronte a paradossi incredibili che difficilmente si notano, ma mi stanno inquietando abbastanza come vedere agricoltori che forniscono cassettine di frutta e verdura assortite ai loro clienti che li pagano a prezzi decisamente ragionevoli per entrambe le parti purtroppo però il problema di fondo è che le cassettine rigorosamente a perdere sono in plastica nera che secondo me è anche la peggiore che si possa trovare in commercio perché permette di nascondervi all'interno della fusione del prodotto tutte le più immonde schifezze.

Lo stesso problema, lo noto alla chiusura di mercati rionali dove in raccoglitori per l'immondizia si trovano indifferentemente cassettine di plastica e legno e quando dico legno spesso si tratta di "masonite"
(http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/M/masonite.shtml)

Ma è mai possibile che non si possano presentare almeno i prodotti biologici in cassettine di legno?

Qualcuno potrebbe rinfacciarmi che poi si disboscherebbe, ma non avete mai notato durante i vostri spostamenti dei boschi artificiali di pioppo? Beh neanche io li avevo mai notati fino a quando mi è capitato di parlare con alcuni agricoltori della mia zona che dicevano che è possibile ottenere più fondi statali ed europei lasciando incolto il proprio terreno piuttosto che piantarvi alberi che ciclicamente vengono abbattuti per produrre carta e cassettine da imballaggio; quindi questa materia prima sarebbe rinnovabile coltivando più pioppi mentre coltivazioni di petrolio o alberi della plastica sinceramente non li ho mai notati almeno nelle campagne attorno a casa mia.

Vi chiedo di approfondire questi argomenti perché io sono solo una mamma preoccupata per il futuro delle proprie figlie e non riesco ad ottenere informazioni sui costi di produzione e l'utilizzo energetico per la prima e la seconda soluzione, ma voi potreste essere più incisivi con le persone che contano o almeno per l'opinione pubblica che mi sembra giusto informare se il legno può tornare a prendere il posto della plastica che ho sentito dire potrebbe anche rilasciare sostanze sicuramente non salutari nel prodotto con cui viene a contatto.

Vi ringrazio anticipatamente per l'interesse che avete prestato a queste poche righe sperando di poter smuovere un po' le acque almeno nel mondo del biologico dove tutto dovrebbe essere più sano e salubre.

Cordiali saluti,

Portomaggiore Ferrara.

Marika Sarson

Lettera a Telecom Italia

Egregio Dr. Galateri, Egregio Dr. Bernabè,
si può affermare che io sia nato, sia cresciuto ed abbia vissuto i miei primi 47 anni in compagnia di Telecom Italia.
Ricordo quando mio padre mi fece una fotografia mentre tentavo di sollevare la pesante “cornetta” grigia dall’apparecchio posato su di un mobile più alto di me, ricordo il “mio” primo telefono quando, completati gli studi e trovato un impiego, mi trasferii in una casa diversa da quella dei miei genitori, ricordo quando la “bolletta”, che ancora nessuno chiamava “conto telefonico”, si rivelava inaspettatamente pesante per le troppe e troppo lunghe telefonate alla fidanzata.
Ed infine ricordo che comunque, ogni volta che mi veniva recapitata la busta contenente il modulo postale, pagavo senza essere troppo irritato (se non con me stesso) essendo consapevole che il canone, peraltro equo e percentualmente poco incidente sull’ammontare totale, era garanzia di efficienza e regolarità del servizio.
All’epoca, ad esempio, si era assolutamente sicuri che telefonando alla Sip per un qualche problema, si riusciva a parlare subito con una persona (e non con un contortissimo e defatigante risponditore automatico), qualche volta gentilissima, il più delle volte cortese, che in men che non si dica ci sollevava da ogni preoccupazione. All’epoca, tanto per fare un altro esempio, non capitava mai di vedere lungo la strada un palo telefonico inclinato (particolare che mi è stato fatto notare da un amareggiato tecnico Telecom) oppure fasci di vecchi fili che pendevano abbandonati dalle facciate dei palazzi oppure ancora mucchi di logori materiali lasciati a deteriorarsi qui e là.
All’epoca la Sip lavorava per il cliente, come ci si aspetta da ogni serio fornitore. Oltre che alla quantità si badava e si ricercava la qualità: un profitto meno consistente nell’immediato ma continuativo era preferibile ad un più rapido e meno dispendioso (in termini di manodopera) vantaggio, peraltro non ripetibile; insomma un cliente soddisfatto che pagava poco e per sempre valeva senz’altro di più di uno che pagava molto finché non si stufava.
Per questo motivo all’epoca (non stiamo comunque parlando di secoli fa) non si ricevevano telefonate di addetti alla “vendita ad ogni costo” che entusiasticamente proponevano soluzioni miracolose per poter telefonare “spendendo molto meno di prima”, perché “Telecom si è accorta di farle pagare di più di quello che potrebbe”, non si “sottoscriveva” solo verbalmente un contratto senza aver mai visto una pagina scritta, non ci si ritrovava a spendere delle cifre esorbitanti perchè ciò che era stato sbandierato dagli aggressivi venditori non corrispondeva al vero, non ci si ritrovava ad acquistare un apparecchio scadente “che comunque non le verrà fatto pagare perché ne sta già pagando un altro”.
Per questo motivo sto cercando di districarmi dalla rete in cui sono caduto come uno sprovveduto (conservo ancora la brutta abitudine di fidarmi delle persone), di rompere il bozzolo che Telecom mi ha tessuto intorno, per questo motivo ho deciso di dare disdetta al contratto che mi lega a Voi, anche pagando tutte le abominevoli penali che avrete ovviamente ed unilateralmente fissato.
Apro una parentesi significativa che illustra il modo assai poco trasparente con il quale “assistete” i Vostri clienti: qualche tempo fa ho telefonato per chiedere indicazioni su come procedere alla disdetta; mi è stato risposto che l’unico modo era di trasmettere la richiesta via fax, cosa che ho immediatamente provveduto a fare. Dopo una settimana ho ritelefonato e mi è stato detto che la mia richiesta non era stata presa in considerazione, ma che si poteva “fare subito”, tramite operatore; ho ovviamente ripetuto la richiesta. Gli interrogativi che sorgono sono ovvi: perché la prima richiesta non è stata presa in considerazione (sperando che la seconda vada a buon fine)? Perché dapprima non si poteva disdettare tramite operatore e poi invece si? Forse che Telecom cerca di ritardare più possibile il distacco per cercare di spremere il limone fino all’ultima goccia? Chiudo la parentesi.
Non desidero dilungarmi sui motivi che mi hanno spinto a rinunciare per sempre ai Vostri preziosi servizi: mi limiterò a riportare alcuni episodi.
Innanzitutto, per quanto riguarda l’ultimo conto ricevuto (6/08), a fronte di un costo per consumi di 55,86 Euro sono andato a pagare 184,50 Euro. Anche considerati i 30 Euro relativi all’ultimo abbonamento (In Italia con Alice) che ho ingenuamente “sottoscritto”, restano 98,64 Euro. Anche non considerando i 27,98 Euro di Iva (che comunque pago anche se non a Voi) rimangono 70,66 Euro per canoni, noleggi ed altro. Decisamente troppo.
Un altro raro esempio di eccellenza è costituito da un altro conto (3/08), che ha segnato il passaggio dal regime precedente (il Teleconomy Caffé) all’ultimo gioiello (In Italia con Alice): ho dovuto pagare per tutti e due i contratti, contemporaneamente, 182 Euro a fronte di un consumo di 31,81 Euro.
E poi un altro conto ancora (4/08), di 275,00 Euro a fronte di un consumo di 22,53 Euro.
E un altro ancora, in cui mi venivano fatturate delle chiamate intercontinentali mai effettuate (e poi rimborsate, è vero, perché me ne sono accorto; e se così non fosse stato?)
E così via. Ad onor del vero bisognerebbe dire che la lettura di ogni conto costituisce una spiacevole sorpresa, ed ogni conto meriterebbe la scrittura di una dettagliata lettera di protesta, ma francamente non desidero che Telecom possa trarre eccessivo vantaggio dall’analisi delle motivazioni che mi hanno spinto a richiedere la cessazione del contratto.
Per quanto riguarda invece l’ultima offerta che mi è stata proposta da uno dei suddetti venditori, egli mi aveva assicurato che non avrei pagato un cordless Aladino (compreso nell’offerta) in quanto ne stavo già pagando un altro (acquistato in precedenza). Ovviamente così non è stato: ho pagato il primo apparecchio per intero ed il mio reclamo relativo al secondo apparecchio è stato respinto. Lo stesso venditore (mi piacerebbe tanto sapere come si chiama e dove abita, anche se so che si limita ad ubbidire agli ordini) aveva omesso di parlami del noleggio del router. Ed è inutile ricordare che non ho mai visto nulla di scritto né ho mai firmato alcunché. Bella trasparenza!
Apro un’altra parentesi: l’ultimo conto ricevuto con la tariffa Teleconomy Caffé (2/08) era di Euro 114,00 a fronte di un consumo di 40,67 Euro. Accettabile per un cliente business ma non per Telecom, evidentemente, dal momento che con la nuova “vantaggiosa offerta” si è passati a 180 Euro! Anche considerando i 15 Euro mensili che spendevo per la connessione ad Internet con un altro operatore, resta sempre una differenza di 40 Euro in più rispetto a prima!
Chiuderei questa mia con i più sinceri rallegramenti per Voi e la Vostra Azienda: in procinto di entrare in una delle più catastrofiche recessioni di sempre, che a parere degli esperti avrà terribili ripercussioni sull'occupazione e sulla sopravvivenza stessa di interi settori economici e produttivi, non vi preoccupate né di perdere clienti né di non acquisirne dei nuovi (i mille casi come il mio non costituiscono certo un buon biglietto da visita e temo possano vanificare anche gli sforzi artistici dell’ottimo Abatantuono); questo potrebbe essere un segno dell'estrema solidità di Telecom e di questo, ripeto, non potrei che gioire; un'Azienda che si prodiga per sfoltire il troppo alto numero di clienti costituirebbe senz'altro un caso unico al mondo!
Tuttavia, essendo (come tutti gli italiani che guardano il telegiornale) a conoscenza del fatto che l’anno prossimo novemila persone dovrebbero scendere dalle Panda rosse ed andare a spasso, credo sia meglio concludere con un augurio: che fra le migliaia di esuberi ci siano anche i Vostri esperti di marketing estremo, i Vostri manager ed i Vostri dirigenti; in tal modo i tanti lavoratori onesti e capaci (che pure in Telecom esistono ancora) potrebbero continuare a svolgere con impegno il loro lavoro e risollevare le sorti di quella che era una grande Azienda.
Distinti saluti.
Roberto Ferraro
P.S.: riporto dal Vostro sito Internet:
Telecom Italia ha adottato un sistema di valori che devono costituire il costante punto di riferimento comportamentale per tutte le persone che lavorano nel Gruppo, connotando in senso distintivo la loro appartenenza a un'unica realtà industriale:

Orientamento al cliente
Assunzione di responsabilità
Innovazione
Proattività
Velocità
Integrazione
Trasparenza
Eccellenza professionale
Che amarezza!
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