27 gennaio 2009

Chi paga la crisi economica?

Mi permetto di disturbarLa poiché ritengo sia mio dovere  come RSU di una "piccola" porcata fatta dall'imbonitore di Arcore. Ciò, non perché mi preme denunciare qualcosa, quanto affinché giovedì, quando i maggiori sindacati, sarano a colloquio con il governo facciano in modo che la questione venga di pubblico dominio. La questione è legata al decreto anticrisi sul quale il Governo ha starnazzato tanto ma, in realtà fatto poco per la gente di tutti giorni, ed è questa: Nel decreto 185 (quello appunto anticrisi) nelle misure di sostegno alle famiglie non sono inseriti come beneficiari dei provvedimenti i più poveri in assoluto: coloro cioè che non beneficiando della pensione sono sostenuti dal sistema assistenziale dello stato ovvero gli assegni sociali cosiddetti anche "pensioni sociali". Me ne accorsi  nei giorni passati allorquando mi sono recato per presentare la rispettiva domanda per i miei suoceri (uno defunto ieri 17.1) presso il caaf. L'impiegato, un collega e amico mi ha mostrato una e-mail nella quale era riportato testualmente "... in via informalel'Agenzia ha risposto ad un quesito già posto in merito ai redditi esenti con parere sfavorevole. E' vero che sono redditi che rientrano nelle tipologie di redditi esposte nell'art. 49 commi 1 e 2  del TUIR ma possono richiedere il bonus solo
coloro che hanno redditi certificati quindi chi possiede solo redditi esenti irpef non ha diritto al beneficio" Con questo provvedimento "monco" una elevata quantità di popolazione tra la più povera è di fatto esclusa dell'aiuto di stato: Alle banche un aiuto, alle Imprese, denaro e sovvenzioni ma alla gente solo promesse, spot, e battute. Ogni commento è superfluo.  Nello Fusaro

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