30 aprile 2008

Pane ad un euro al chilo

Gentile redazione,
da consumatrice attenta, volevo segnalare che nel mio quartiere, Monteverde Vecchio ( Roma) c'è un negozio Fiordipane che da anni vende tutti i tipi di pane ad 1 € al kg. Nonostante il prezzo, la qualità e varietà del pane è davvero eccellente. Tenuto conto che si parla sempre di aumenti ingiustificati, ecco un buon esempio di servizio al cittadino!

Distinti Saluti.

Tessa Corsi

Enel: frode bioraria

A casa mia ho optato per la tariffa Bioraria di Enel Energia in quanto prima delle 18.30, non essendoci nessuno, l'unico consumo è il frigorifero.
Dal 1 di Marzo sono quindi passata alla nuova tariffa. Peccato che nonostante dopo le 19 sia prevista la Tariffa T3 (fascia economica) il contatore elettronico segnali sempre Tariffa T2 (almeno fino alle 23).
La stessa cosa avviene nei week-end. Nonostante nell'abitazione non ci sia nessuno durante tutta la giornata il consumo di energia appare quasi uguale sia nelle ore in fascia T2 (dal lun al ven 8-19) sia nelle ore in fascia T3 (dal lun al ven 19-8,week-end e festivi). Per farle un esempio ad oggi la lettura A1 segna 46, la lettura A2 segna 64. Le faccio presente che vivo sola e torno a casa tutti i giorni alla sera e che non essendoci utilizzo lavatrice e altri elettrodomestici solo alla sera, scaldabagno compreso.
Possibile che nonostante i contatori elettronici si continuino a RUBARE i soldi alle persone?

Vi prego di fare dei controlli severi riguardo alle truffe che i gestori fanno ai poveri cittadini.

Dott.ssa Tiziana Batzella

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28 aprile 2008

Che fregatura!

Gent.le redazione vorrei se possibile sottoporle un mio problema relativo all’acquisto di una autovettura.

Nel giugno del 2006 ho acquistato presso una nota concessionaria auto del vicentino una autovettura usata “Ford Mondeo SW Ghia 2000 TDCI” del 2001, con garanzia “Ford DOC”, pagandola 11.000 €. L’autoveicolo mi è stato garantito per un anno e con circa 67000 km effettivi percorsi, come ho potuto rilevare io stesso leggendoli dal contachilometri, in buono stato e perfettamente funzionante. E tale era al momento del ritiro.

Dopo circa 16 mesi e circa 15000 km percorsi, ho riscontrato problemi all’accensione che poi si sono trasformati in blocco completo dell’autovettura. L’officina più vicina fatto un controllo della macchina diagnostica problemi alla pompa del gasolio, deve essere sostituita. Naturalmente la garanzia non era più in essere, perciò per avere l’auto in tempi brevi feci effettuare i lavori all’officina che aveva effettuato il controllo.  

Il titolare prima di fare la sostituzione m’informò che a suo parere l’auto, in funzione dell’usura generale delle parti meccaniche, aveva ben oltre gli 80.000 km segnati sul contachilometri, sicuramente 100.000 in più, in altre parole almeno 180.000 km, per cui era opportuno valutare se fare i lavori. Feci fare lo stesso la sostituzione (costo € 1.700) ma dopo 4 giorni stesso blocco della macchina.

Feci portare il mezzo presso l’officina Ford (non dove l’ho acquistata, perché io risiedo in un’altra città) e convocai anche il meccanico che aveva sostituito la pompa del gasolio.

In Ford sentenziarono che il problema era la pompa del gasolio, che non era originale e che avrebbero dovuto mettere quella a marchio Ford.

Di proposito lasciai la macchina in officina Ford per 20 giorni, affinché potessero controllarla attentamente, il risultato fu che: visto il kilometraggio che non corrispondeva anche per loro a quello segnato, e sicuramente superiore ai 200.000 km, mi consigliavano di disfarmene, rivendendola, poiché non era conveniente ripararla visto il notevole deprezzamento del modello e della consistente spesa per le riparazioni (€ 2.500  almeno). Inoltre non vi era la certezza del funzionamento in sicurezza dell’auto e che anzi i problemi si sarebbero sicuramente in tempi brevi ripresentati.

Io ora mi chiedo come e quanto i venditori possano essere truffaldini e screditare il nome delle aziende solo per fare “affari”, o forse è la politica dell’azienda imbrogliare l’acquirente rifilandogli un prodotto contraffatto e fasullo che duri giusto il periodo della garanzia?

Ma soprattutto mi chiedo come posso tutelarmi e rivendicare i miei diritti nei confronti del venditore poiché mi ha venduto un prodotto manomesso?

Vi ringrazio per l’attenzione che vorrete accordarmi sperando di poter presto avere una gradita risposta.

Cordiali saluti Carmelo Crucitti

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La carta di credito segno distintivo di una classe sociale?

VORREI DENUNCIARE UN FATTO CHE MI HA LASCIATO A DIR POCO STUPEFATTA E MI PONE DEGLI INTERROGATIVI CUI SPERO LE INTESTATE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI SAPPIANO DARE ADEGUATA RISPOSTA. IL 12 MARZO 2008 LA SOCIETA’ JETIX EUROPE MI PRENOTA VIA INTERNET UNA STANZA PER LA NOTTE TRA IL 13 E IL 14 MARZO ALL’HOTEL WESTIN PALACE DI MILANO. EFFETTUO IL CHECK IN ALLE ORE 20:15 CIRCA DEL 13 MARZO.  IL PORTIERE DI TURNO, NEL DOMANDARMI SE FOSSI GIA’ STATA OSPITE DEL LORO ALBERGO, MI CHIEDE DI FAVORIRGLI DOCUMENTO E CARTA DI CREDITO. NON ESSENDO IN POSSESSO DELLA CARTA DI CREDITO, CHIEDO DI POTER PAGARE LA STANZA (IN ANTICIPO) CON ASSEGNO O BANCOMAT. LA RISPOSTA E’ STATA CHE NON ERA POSSIBILE PAGARE SECONDO QUELLE MODALITA NE’ TANTOMENO IN ANTICIPO: POTEVO PAGARE SOLO IN CONTANTI E LA MATTINA SUCCESSIVA. ALLA MIA RICHIESTA DI SPIEGAZIONI NON HO RICEVUTO RISPOSTA ESAUSTIVA ED HO DOVUTO ATTENDERE ALL’INCIRCA MEZZ’ORA PERCHE’ IL PORTIERE D’ALBERGO TROVASSE UNA SOLUZIONE A QUESTO INSORMONTABILE PROBLEMA. FINALMENTE MI PERMETTONO DI LASCIARE UNA CAPARRA DI 100 EURO IN CONTANTI E MI CONCEDONO DI PAGARE CON UN ASSEGNO, LA MATTINA SUCCESSIVA, IL RESTANTE IMPORTO DI 180 EURO. EBBENE, MI SONO DOCUMENTATA SUL REGOLAMENTO DELL’ALBERGO CHE MI HA OSPITATA ED HO SCOPERTO CHE NON VI ERA SCRITTO DA NESSUNA PARTE CHE NON SI ACCETTAVANO PAGAMENTI TRAMITE BANCOMAT O ASSEGNI. TANT’E’ CHE LA MATTINA SUCCESSIVA, IL PORTIERE DEL TURNO SUCCESSIVO, SI E’ SCUSATO PER L’INCONVENIENTE DELLA SERA PRECEDENTE DICENDOMI CHE AVREI POTUTO PAGARE L’INTERO PREZZO CON ASSEGNO. POTREI COMPRENDERE LA PERPLESSITA’ DI UN ESERCENTE NEL RICEVERE UN PAGAMENTO DA UN CLIENTE SCONOSCIUTO TRAMITE ASSEGNO, MA NON CAPISCO L’IMPOSSIBILITA’ DI PAGARE CON IL BANCOMAT.  E ANCORA: PERCHE’ SI PUO’ PAGARE SOLO AL CHECK OUT ?  IL REGOLAMENTO DEL WESTIN HOTEL DI MILANO APPLICA UNA LEGGE DELLO STATO A ME SCONOSCIUTA? FORSE, IN CERTI ALBERGHI, CREARE INUTILI COMPLICAZIONI AI CLIENTI E’ SEGNO DI SERIETA’? OPPURE LA CARTA DI CREDITO E’ DIVENTATA SOLO IL SEGNO DISTINTIVO DI UNA CERTA CLASSE SOCIALE?

PATRIZIA TOCCI

23 aprile 2008

Disservizi da operatore telefonico Tre

Gentili signori,
dal giorno 06/12/2007 sono titolare d un abbonameno al servizio "3" di navigazione internet da PC tramite data card ADSM Express Card ONDA EH50 datami in comodato d'uso dall'operatore. Il mio codice cliente è 6962798. Il servizio è in abbonamento per 24 mesi al costo nominale di 19 euro al mese.
Ho usufruito del servizio di cui sono titolare senza problemi fino al 10/01/2008 quando ho sperimentato una interruzione del servizio. La mia data card non riusciva ad agganciare il segnale TRE. Abito a Roma sud, zona abbondantemente coperta dal segnale. Mi sono recato dal rivenditore presso il quale avevo stipulato il contratto e, dopo una serie di infruttuose prove incrociate con SIM e Data card da lui fornite, si è offerto di contattare il servizio tecnico Tre. Spiegato il problema gli è stato risposto che il servizo sarebbe stato ripristinato in poche ore.
Il servizio è stato effettivamente ripristinato nei tempi indicati e ho ricominciato ad usufruire del servizio senza ulteriori problemi fino al 29 febbraio ultimo scorso, data a partire dalla quale non sono a tutt'oggi più riuscito a connettermi.
Il giorno 11 marzo sono tornato dal rivenditore e, rifatte le prove incrociate di rito, si è deciso di attivare una pratica di richiesta di intervento tecnico il cui numero è 3041045.
Ho lasciato passare altre 48 ore e la mattina di venerdì 14 ho chiamato il servizio clienti per avere notizie dell'intervento tecnico. L'operatore con cui ho parlato mi ha detto che il mio problema era stato risolto alle ore 16 del giorno precedente, giovedì 13. Inutile dire che in realtà il disservizio non è stato assolutamente risolto e che ho continuato ad essere impossibilitato a connettermi.
Il giorno 15 marzo mi decido a scrivere una e-mail al servizio clienti TRE descrivendo il problema. Inizia uno scambio di e-mail con il servizio clienti che continua a chiedermi informazioni e delucidazioni, che io puntualmente fornisco, che dura fino al giorno 27/3 quando ricevo una chiamata dal servizio clienti che mi informa che per i disservizi legati ala connessione internet è stato istituito un numero verde ah hoc. Chiamo il giorno stesso e parlo con un operatore che apre una procedura per risolvere il mio problema e che mi faranno sapere.
Da allora ogni settimana chiamo il numero verde per avere notizie e mi viene puntualmente risposto che il problema non è stato ancora risolto ma che ci stanno lavorando.
In tutto ciò, da quando ho attivato il servizio, la TRE mi ha mandato due bollette, che io mi aspettavo di un importo di 19 Euri, come da proposta commerciale; invece, la prima fattura, del 15/01/2008,  prevede una spesa di 69,45 Euri, e la seconda, del 15/03/2008, di 56,83 Euri.
In entrambe le bollette, fatte salve le altre voci di spesa (IVA, spese di attivazione, bolle sul contratto) alla voce "canone" non trovo l'mporto di 19 Euri ma sulla prima 45,19 e sulla seconda 31,67.
Ora, non solo le fatture non rispettano il costo così come era stato prospettato al momento della stipula dell'abbonamento, ma ritengo di non dover pagare la seconda bolletta che riguarda il periodo in cui non ho potuto usufruire del servizio.
Aggiungo che l'offerta commerciale prevedeva l'autorizzazione di pagamento con carta di credito in RID che esclude la possibilità di rifiutarmi di pagare ciò che non ritengo giusto pagare.
Ritengo il comportamento della TRE truffaldino e vessatorio e vorrei, con il vostro aiuto, trovare il modo per disdire l'abbonamento.
Spero di essere stato chiaro nell'esposizione dei fatti. In caso contrario non esitate a contattarmi a questo indirizzo e-mail o al numero xxxxxxxxxx. Rimango in attesa di un cortese riscontro.
Cordiali saluti
Sergio D'Innocenzo

18 aprile 2008

Mi preme, fare alcune precisazioni ed un aggiornamento:
riguardo a quanto descritto nella mia mail precedente circa le bollette, ad un più attento esame mi sono reso conto che le bollette in questione si riferiscono al periodo precedente all'inizio del disservizio. L'inesattezza è stata forse dettata dallo stato di estrema frustrazione di quel giorno, ma quel che è giusto è giusto. Sull'importo delle fatture, invece, la perplessità rimane: Essendo le fatture bimestrali, mi aspettavo di leggere una voce di 19+19 euri. Gli importi elencati sulle fatture, invece, (per esempio sulla seconda) riportano alla voce "canoni" un importo di 31,67 euri ed una fantomatica ed inspiegabile voce "Voce,Video,Pagine,Contenuti,Messaggi, Internet, La3" di 15,20 euri.
Volendo avere spiegazioni su questa bolletta ho chiamato, usando un telefono TRE prestatomi da un amico, il numero 133, il servizio clienti gratuito TRE. La voce elettronica mi ha detto che se avessi voluto parlare con un operatore la chiamata sarebbe stata girata su un numero a pagamento, cosa che ho fatto. L'operatrice che mi a risposto ha chiesto i miei dati e mi ha detto ci attendere finchè avesse analizzato il mio file. Sono stato tenuto in attesa 15 MINUTI (!!!) e poi la comunicazione è stata interrotta. Ritengo questo comportamento ulteriormente vessatorio e palesemente truffaldino.
Il rivenditore Tre dal quale avevo attivato l'abbonamento, aggironato sugli sviluppi, mi ha consigliato di rifarmi alla "Carta Cliente" contenuta sul sito stesso della TRE e secondo la quale io avrei diritto ad un rimborso per ogni giorno di disservizio. Farò una ricerca in questo senso, voi ne sapete qualcosa?
Grazie
Sergio D'Innocenzo

18 aprile 2008

Sconsiderato aumento dei prezzi!!!

Gentilissimi, vi pongo un quesito, e' possibile far pagare l'equivalente di quasi 400.000 delle vecchie lire per n. 5 piadine, n. 4 coca cole e n. 1 birra? Questo e' successo a 5 di noi, a Riccione, la notte tra il 4 ed il  5 Aprile, in un BAR! non certo in un ristorante di lusso.

SCONTRINO GREEN BAR 

Il locale ha chiaramente approfittato del tardo orario (tra l'altro probabilmente irregolarmente aperto in quell'orario) e dei cinque sprovveduti turisticoli dell'ultima ora. Mi chiedo se sia cosi' che ci possa difendere dallo sconsiderato aumento dei prezzi, e se sia cosi' che si possa incentivare il turismo in Italia. Abbiamo pagato senza fiatare, onde riservarci di dare massimo risalto e pubblicita' alla faccenda, per evitare che casi del genere debbano ripetersi.

Cordialita'

Mario Abbadessa

Possibile soluzione?

Buongiorno,
il mio italiano scritto non è perfetto, permettetemi gli eventuali errori. Spero di riuscire a esprimere quello che mi rode dentro, sarà utopia o forse un sogno ma più ci penso e sempre più mi convinco che quello che le vado a illustrare potrebbe essere una "probabile" soluzione.  Giorni fa, ad una trasmissione radiofonica, è stata fatta una domanda al presidente dei panificatori: come mai c'è stato un aumento così spropositato del pane?Sono rimasto esterefatto dalla non risposta. Credo che il mio pensiero, riguardante gli aumenti incontrollati  e l' evasione fiscale, possa essere vagliato. Sono un dipendente e come tutti, suppongo, gli unici che in toto partecipano al sostentamento dello Stato Italiano visto che il prelievo viene fatto direttamente sulla misera busta paga.

Passiamo al pensiero, allora :
  1. Supponiamo che il mio stipendio sia di 1.000 euro/ mese quindi ( 14 mensilità  ) arrotondiamo a 14.000 euro / anno. Per il normale sostentamento famigliare, spendo 12.000 - 13.500 euro con un' avanzo di ( ottimisticamente )  500 - 1.000 euro anno.
  2. Supponiamo che ( sto facendo a caso ) il dentista mi chieda 1.500 euro con fattura o 1.050 euro senza fattura - cosa decido:!!!!!!!!!!!!!! con 450  euro di differenza posso acquistare 3 paia di scarpe da 30 - 35 euro + 2paia di pantaloni e 1 gonna da mercato (o made in cina ) e aggiungerei ancora 3 gelati ( sono mesi che non faccio una pazzia ).
  3. Per il pane (circa  4 euro al kg ) mi prodigo come posso, mentre per la carne cerco il macellaio che mi venda la pancia, per la cima genovese che con la verdura dell'orto mi fa mangiare bene spendendo poco, oppure, la coda se è in offerta.                                  

Dopo aver esposto i fatti passo alla "mia" presunta soluzione :

Tutti gli italiani fanno ( dovrebbero fare ) la denuncia dei redditi. Bene, per i dipendenti, al modello  730 aggiungiamo l'elenco - notare bene- degli scontrini/fatture di tutte le spese fatte mensilmente e a fine anno un'elenco raggruppante tutte le spese mensili.  A quest' importo lo Stato mi ritornerà il 10-20 % o forse più, delle spese sostenute e palesemente dimostrate. All' attuale sistema non cambia nulla, solo una pagina/elenco con gli allegati in più come sopra descritto. Si può pensare che ritornando una percentuale siano inferiori le entrate fiscali, aspettate fino in fondo e poi ne parleremo. Di conseguenza, tutti coloro che hanno una attività commerciale (  cioè chi non ha reddito da lavoro dipendente ) devono inserire nelle loro denuce tutti gli scontrini o fatture rilasciate con la solita pagina/elenco mensile e riassunto annuale- non forfettariamente come adesso ma a consuntivo- che daranno l'importo dove lo Stato farà il prelievo fiscale, come sulle buste paga.  Anche qui non cambia nulla, bisogna solo aggiungere agli importi introitati il famoso elenco degli degli scontrini/fatture emesse,usando il  vecchio sistema elementare : 2 + 2 = 4, cioè quello che realmente si incassa.

Come sopra descritto in poche parole ( spero di essermi spiegato), ripeto non cambia assolutamente nulla, solo aggiungere un elenco completo di tutte le spese per il dipendente e tutti gli introiti per il commerciante allegando le matrici delle fatture/scontrini.
Come e chi controlla tutto questo ?????      Nessun Ente Statale, ma qui sta il bello :  controlla il cittadino Italiano. 

Mi spiego meglio :

Io Ente di controllo -G.D.F. o altri - prendo a caso una denuncia dei redditi del lavoratore Tizio, dipendente, residente a Milano e sempre a caso prendo uno scontrino o fattura che il commerciante Caio sempre di Milano deve riscontrare sulla vendita a Tizio, in questo modo il controllo avviene automaticamente deve esserci la stessa cifra in entrata e in uscita registrata su tutte e due le denunce dei redditi . I politici e la legge Italiana ci insegnano che fino a colpevolezza provata, si è innocenti, pertanto saranno i contribuenti a dimostrare l' onestà del proprio operato esibendo il dare/avere. Non mi dilungo oltre spero di essere stato chiaro, o almeno di essere capito, l' unico sospetto anzi utopia è pensare a una cosa talmente semplice, nessuno ci abbia pensato prima, forse  perchè va a toccare la grande parte di Italiani con la grana o meglio definiti potenti/intoccabili. Il sistema sopra descritto in un sol botto avrebbe la pretesa di togliere in grandissima parte l'evasione fiscale, per la corsa allo scontrino, e il minor introito (ricordate il 10-20 % o forse più ) la percentuale resa al dipendente, sarebbe pareggiata p forse largamente superata dall' introito di gran lunga superiore dei commercianti/dentisti/ gommisti/ ecc............... .

Vi ringrazio di aver letto la mia mail e non è mio volere offendere nessuno ma solo un pensiero che mi rode e la possibilità di esprimerlo a qualcuno che mi dia fiducia .

Vi saluto cordialmente Enrico .

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ENEL: bollette “salate” per consumi stimati

LETTERA APERTA

Nonostante l’installazione dei contatori elettronici, l’ENEL continua ad emettere bollette per i contratti ad uso domestico residente con consumi stimati, invece che attraverso la lettura dei consumi effettivi. Così in questi giorni, a me, come a tanti altri utenti, è pervenuta la fattura relativa al bimestre febbraio-marzo, con aumenti anche superiori al 50% rispetto alla media delle bollette precedenti e, segnatamente, a quella relativa allo stesso periodo dell’anno precedente. La colpa questa volta non è del caro petrolio, ma va ricercata nel fatto che la stima effettuata di chilowattora consumati è molto superiore a quella abituale – continua Capodanno -. Solo per esemplificare, nel mio caso, mi sono ritrovato fatturati oltre 1.500 kWh, laddove il consumo effettivo, verificato attraverso la lettura del contatore elettronico, si aggira intorno ai 1.000 kwh. In pratica andrò ad “anticipare” il pagamento per circa 500 kWh che consumerò nei prossimi mesi. Un fatto di una gravità inaudita. Ma non nuovo per la società interessata alla luce del recente intervento nei confronti di 4 società dello stesso gruppo da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha avviato un procedimento per pratiche commerciali scorrette. In pratica questo mese ciascun utente interessato è costretto a pagare consumi non ancora effettuati, mettendo a disposizione della società, alla stregua di un prestito, somme non ancora dovute. Solo che, a differenza dei prestiti che vengono effettuati a titolo oneroso, all’utente verranno semplicemente restituite le somme anticipate, in fase di conguaglio successivo. Mi auguro che anche in questo caso l’AGCM, in uno alle associazioni dei consumatori vogliono assumere i provvedimenti e le iniziative del caso.

Gennaro Capodanno

Presidente Comitato Valori collinari - Napoli

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H3G: riappaiono i servizi a pagamento non richiesti

Oggetto: Conto 3 e Dettaglio del Traffico - Dettaglio del Traffico - Data Invio: mar 01/04/2008 09.00

Gentile Sig. Gianluigi,
in merito alla sua segnalazione, le comunichiamo che i servizi cui fa riferimento, non essendo da noi gestiti, non sono a noi visibili e, tantomeno, modificabili. La invitiamo, pertanto, a fornirci il numero mittente degli SMS di questi servizi, rilevabile dal menù messaggi del suo videofonino, al fine di poterle fornire le istruzioni necessarie per la disattivazione.
Per essere sempre aggiornato su tutte le novita' relative alla nostra offerta la invitiamo a visitare il nostro sito tre.it oppure per le informazioni relative al suo profilo puo' consultare l'Area Clienti 133 disponibile anche sul suo videofonino.
Grazie per averci contattato!
R. Servizio Clienti 3 tre.it
Numero identificativo: XXXXXX

Date: 31/03/2008 To: customer@tre.it
Subject: Conto 3 e Dettaglio del Traffico - Dettaglio del Traffico
Buongiorno, purtroppo non ho avuto la risposta per la quale era stata formulata la domanda. Cercherò di essere più chiaro. NON HO MAI ATTIVATO NESSUN TIPO DI SERVIZIO, TANTOMENO HO RICEVUTO L'SMS PER IL QUALE MI è STATO ADDEBITATTO L'IMPORTO SPROPOSITATO DI OLTRE 4 EURO. Appare evidente che, non avendo mai ricevuto l'sms in questione, sia molto difficile sapere a quale servizio/società sia associato. In ogni caso, visto che H3G preleva questi soldi, dovrà anche essere in grado di motivare la spesa. Vi prego di non darmi risposte generiche (il classico copia/incolla) ma risposte dettagliate in merito alla problematica sollevata e di voler provedere al rimborso. Cordiali saluti. Gianluigi.

Oggetto: Conto 3 e Dettaglio del Traffico - Dettaglio del Traffico - Data Invio: lun 31/03/2008 13.15

Gentile Sig. Gianluigi,
siamo lieti di fornirle le informazioni che ci ha richiesto.
La informiamo che gli "SMS televoto/premium" sono dei servizi in ricezione.
Si tratta di servizi a costo aggiuntivo che possono essere attivati da cliente dal Portale 3.
Per disattivare tali servizi e' necessario sapere di quale servizio si tratta e successivamente seguire il seguente percorso per la disattivazione:
- Pianeta 3
- scegliere l'icona del servizio interessato
- verificare lo stato del servizio
- procedere con la disattivazione.
In alternativa, per poterle fornire le modalità di disattivazione di tali servizi, dovrebbe cortesemente indicarci.
- il nome del servizio
- il numero dal quale riceve gli sms.
Per essere sempre aggiornato su tutte le novita' relative alla nostra offerta la invitiamo a visitare il nostro sito tre.it oppure per le informazioni relative al suo profilo puo' consultare l'Area Clienti 133 disponibile anche sul suo videofonino.
Grazie per averci contattato!
C. Servizio Clienti 3 tre.it
Numero identificativo: YYYYYY

-Date: 31/03/2008 To: customer@tre.it
Subject: Conto 3 e Dettaglio del Traffico - Dettaglio del Traffico
Buongiorno,Verificando il traffico telefonico, ho scoperto l'addebito di un sms particolarmente costoso,(euro 4, 166667) di cui non ho mai fatto richiesta. Si richiede il rimborso dell'importo e della disattivazione di qualsiasi servizio che non sia incluso nel mio attuale piano tariffario. Qualora si prospetti una truffa, vi prego di darmene comunicazione, in modo che possa tutelarmi presso le autorita competenti.

Cordiali Saluti. Gianluigi

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14 aprile 2008

Condizioni treni, ritardi e pessime condizioni del sottopassaggio della stazione Minturno-Scauri

Spett.le Associazioni,

invio in allegato alcune foto inerenti non solo la condizione dei treni, ma anche le pessime condizioni del sottopassaggio della Stazione di Minturno-Scauri. Per ciò che concerne i treni vorrei far notare la foto 173 e la foto 174, in cui si nota come una parte delicata dei comandi relativi al controllo delle singole vetture sia alla mercè di tutti e, come se ciò non bastasse, anche il diario di bordo è in  bella vista pronto per essere letto,  manomesso o sottratto da chiunque passi di lì e abbia cattive intenzioni. Spero che vi siano delle sanzioni per ciò e che chi di dovere paghi.

Foto0173 Foto0174     
Passando invece alle foto 171, 172, 175, 176, 177, 178 e 179,

Foto0171 Foto0172

Foto0175 Foto0176

Foto0177 Foto0178 

Foto0179

vorrei far notare che queste foto sono state scattate nel sottopassaggio  della stazione di Minturno-Scauri, ma la cosa assurda è che, pur sembrando  foto identiche scattate a distanza di pochi minuti, queste sono state scattate in giorni diversi dal lunedì mattina alle 5,45 fino a giovedì pomeriggio alle 19,30 (ciò significa che per ben quattro giorni il  sottopassaggio è rimasto nelle stesse condizioni, quelle che vedete nelle foto). Come vedete le pessime condizioni igieniche non si trovano solo sui treni, ma anche nei sottopassaggi delle stazioni (Trenitalia non si fà mancare nulla). Ho chiesto informazioni in stazione a tal proposito e mi è stato risposto che la pulizia di quel sottopassaggio è di competenza del comune e non delle ferrovie. A questo punto io non so chi abbia ragione, ma se uno dei due enti paga profumatamente qualcuno per la pulizia del sottopassaggio, allora questo qualcuno andrebbe redarguito, se non addirittura licenziato. Se invece uno di questi due enti non paga nessuno per la pulizia (pur dovendolo fare) allora uno di questi enti dovrebbe essere multato a dovere (anche perchè nelle spese di entrambi gli enti dovrebbe risultare una spesa nonchè un introito da investire in codesta pulizia).
Adesso cambiando totalmente discorso elencherò di seguito i disagi relativi all'ultima settimana di viaggio sui treni (e pensare che ho anche la Cartaviaggio di trenitalia...che però non si può far valere per gli abbonamenti..mi chiedo perchè l'abbiano fatta....visto che si sfrutta solo per i biglietti normali...e neanche tutti).
Mi sono proposto di inviarvi settimanalmente, diviso per orari e giorni tutti i disagi relativi a quella settimana (anche perchè Trenitalia ha reso ancora più difficoltoso di quanto già non lo fosse l'utilizzo del form per i reclami).
Elenco disagi:
27/3/2008 ore 7,28 da Minturno per Roma Termini:
Ritardo di 10 minuti (come sempre) e pessime condizioni igieniche
28/3/2008 ore 8,30 da Minturno per Roma Termini
Ritardo di 15 minuti (come sempre) e pessime condizioni igieniche
31/3/2008 ore 6,03 da Minturno per Roma Termini
Partenza in ritardo per attesa coincidenza per Formia (la quale arriva sempre con 10/15 min di ritardo..alle volte il treno recupera la partenza in ritardo alle volte no). Ultimi 9 scompartimenti con riscaldamento guasto. Gli scompartimenti con riscaldamento funzionante si sono guastati 5 minuti dopo essere partiti.
1/4/2008 ore 6,03 da Minturno per Roma Termini
Codesto treno è stato soppresso a Priverno Fossanova per un guasto, costretti a cambiare treno con conseguente viaggio in piedi fino a Campoleone dove si è giunti con un ritardo di 20 minuti. Su entrambi i treni era presente un solo bagno ogni sei carrozze, in pessime condizioni igieniche e naturalmente senz'acqua e con scarico non funzionante.
3/4/2008 ore 7,28 da Minturno per Roma Termini
Ultimi 7 scompartimenti senza luci e senza riscaldamento
4/4/2008 ore 8,30 da Minturno per Roma Termini
Ultime 7 carrozze senza riscaldamento e due di queste fuori servizio
ore 15,10 da Campoleone per Napoli Centrale
viaggio in piedi fino a Fondi (complimenti per aver diminuito le carrozze nel giorno e nell'orario in cui questo treno è più affollato.
Sperando che qualcuno si svegli e faccia qualcosa affinchè noi pendolari non veniamo trattati come bestie (magari rimborsando anche gli abbonamenti) porgo i miei più cordiali saluti e dò l'autorizzazione a pubblicare quest'articolo ovunque sia possibile con tanto di foto e mio nome e cognome. Altri articoli e altre foto a riguardo sono pubblicate sul sito http://www.laparolaalconsumatore.com/
Cordiali saluti
Marco Flammini

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Trenitalia non riconosce il bonus

Spett. TRENITALIA

in relazione alla allegata nota di codesta società, con la quale la stessa asserisce di non poter dar corso alla richiesta di bonus per il ritardo del treno 9432 del 26 01 2008, si rappresenta quanto segue.

Il ritardo di 31 minuti, si asserisce nella nota, è stato determinato in corso di viaggio da cause non attribuibili a responsabilità di Trenitalia.

In particolare:

a) 7 minuti sono da attribuire ad eventi accidentali;

b) 32 minuti sono da attribuire ad avverse cause “metereologiche”.

Ora, le giustificazione addotte da codesta Trenitalia sono a) non credibili e b) false.

Infatti:

a) definire un evento accidentale è una attribuzione generica e aspecifica e, pertanto, non solleva Trenitalia della proprie responsabilità (anche il caso che si fermi l’orologio del capostazione è un evento accidentale e imprevisto, ciò non toglie che la responsabilità rimane in capo al capostazione).

b) La giurisprudenza ascrive a “cause di forza maggiore”, ossia a cause che possono sollevare un soggetto dalle proprie responsabilità in merito alla mancata erogazione di una prestazione, solo le avverse cause meteorologiche([1]) di carattere eccezionale e di entità tale da essere ampiamente fuori dalla norma. Nulla di tutto ciò è accaduto nella mattina del 26 gennaio 2008 nella tratta Roma-Firenze: le condizioni meteorologiche erano completamente entro la norma il cielo era coperto ma non è caduta nemmeno una goccia di pioggia. Peraltro, in tutta Italia e nell’intero mese di gennaio non si sono mai registrate condizioni atmosferiche e meteomarine particolarmente critiche o comunque tali da essere definite di eccezionale intensità. (la tesi di Trenitalia invece sostiene: “non c’è il sole, dunque sono legittimato a ritardare”).

La risposta di Trenitalia appare una banale scusa, volta a scoraggiare il consumatore nel tentativo di farlo desistere dalla propria richiesta di rimborso che, se attuata in modo sistematico, costituirebbe un eccessivo onere per i bilanci di un’impresa inadempiente.

Ciò detto, il sottoscritto non accetta per valide le giustificazioni addotte da Trenitalia e pertanto reitera la propria richiesta di bonus per 2 (due) persone in relazione al ritardo del treno 9432 del 26 01 2008 nella tratta Roma Firenze, rivendicando il mio pieno diritto al risarcimento previsto dalla Carta dei servizi delle Ferrovie della Stato.

In caso contrario, il sottoscritto si riserva di intraprendere nelle sedi opportune ogni necessaria iniziativa contro Trenitalia e contro il Responsabile del procedimento anche in relazione agli ulteriori oneri e danni subiti.

ing. Rinaldo Reni

([1]) Si badi bene: si parla di avverse cause “meteorologiche”. Le avverse cause “METEREOLOGICHE”, come asserisce Trenitalia, NON ESISTONO!

Carta d'identità e voli interni Unione Europea

OMBUDSMAN EUROPEO

CONSOLATO GENERALE d’ITALIA

Egregi Signori,

Sono un cittadino italiano ora residente nei Paesi Bassi. Negli ultimi anni ho volato spesso con la compagnia aerea Ryanair di cui ho sperimentato l’efficienza e la puntualità oltre ai prezzi contenuti.

Nel dicembre 2007 ho prenotato e pagato via internet il volo XXyyy in partenza il 16.01.2008 da Brema (D) a Orio al Serio (Bergamo/Italia). Da Ryanair mi è stato confermato con il numero YYxxx.

Il viaggio aveva fra l’altro lo scopo di rinnovare la carta d’identità presso il Comune della mia ultima residenza in Italia, documento che sarebbe scaduto in data 11.02.2008

Come richiesto dalla compagnia, due giorni prima del volo (14.01.2008) ho avviato sul mio PC la procedura di “check-in on line” indicando come documento la suddetta carta d’identità italiana valida fino al 11.02.2008. Ma la procedura “on line” è stata bloccata. Ryanair non consente di proseguire se il documento (anche valido) scade entro 30 giorni dalla data del viaggio. Con grande difficolta’ (mancando meno di due giorni alla partenza) ho evitato di perdere il volo ed il prezzo del biglietto ma soltanto perché mi sono ricordato di avere a casa un passaporto che una persona mi ha dovuto portare in Germania.

La presente non è solo per presentare il mio caso personale bensì per una questione più generale che coinvolge il rispetto degli accordi vigenti (Schengen) e della carta dei diritti fondamentali sulla libertà di circolazione e di residenza in U.E. Non credo sia consentito rifiutare ad un cittadino dell’Unione un volo interno (per di più con destinazione il suo paese di origine di cui è tuttora cittadino e dove si reca per rinnovare il documento di identità)– soltanto perché il suo documento - pur valido – ha una scadenza inferiore ai 30 giorni. Se il cittadino si trova in un paese terzo (nel mio caso Germania) dovrebbe restare lì fino a quando il documento fosse scaduto, quindi non più valido. E poi???

Non so se Ryanair attui ancora questa procedura; le due lettere che avevo inviato al Customer Service Department (31/01.2008 e 14/02/2008) non hanno avuto risposta a questo riguardo.

Vorrei gentilmente sapere da voi se la mia interpretazione è corretta.

Grazie anticipato e distinti saluti.

Dr. E. B.

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Lavoro precario, no grazie!

Buona sera,

sono qui nuovamente a scrivere ai mezzi d'informazione per far presente a tutti lo stato critico in cui si trovano i giovani italiani...!
Tempo fa vi dissi che ero un collaboratore di un'agenzia immobiliare con un CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA con un salario di € 400,00 al mese,ebbene in merito c'è una novità:
qualche settimana fa, ho chiesto al mio datore di lavoro di firmarmi il modello per presentare la richiesta per l'indennità di disoccupazione ridotta all'INPS, dopo essersi informato dal proprio commercialista mi disse che non avevo i requisiti...allorchè rimasi perplesso e un pò deluso;  decisi così di chiedere maggiori informazioni all'INPS, ritenendo l'ente sicuramente più informato sulla mia situazione contributiva;
L'INPS mi rispose dicendo che per i contratti a progetto non era prevista questa possibilità, allorchè chiesi a cosa sarebbero serviti i miei contributi visto e considerato che: "come collaboratore,anche lavorando per 35 anni non avrei nessuna possibilità di arrivare a 35 anni di contributi, perchè un anno dei miei contributi non coincide con un anno normale di un dipendente statale o dipendente privato", a cosa servono i miei contributi versati nella gestione separata?
L'INPS, in merito, non mi ha ancora risposto.

Sono assunto dal 2005 come collaboratore e solo oggi mi rendo conto che i contributi versati a questo titolo non servono a nulla... sono più deluso di prima... SIAMO COMPLETAMENTE ROVINATI...!!!

ORA CAPISCO PERCHE' IL LAVORO NERO AUMENTA GIORNO PER GIORNO...NEL MIO CASO E' STATA SOLO UNA PERDITA DI TEMPO, SAPENDO CHE NON ARRIVERO' MAI AD AVERE 35 ANNI DI CONTRIBUTI VERSATI!!!
NOI GIOVANI SIAMO STANCHI DI PROMESSE NON MANTENUTE, AFFAMATI, DISOCCUPATI E ARRABBIATI...!!! 

Ora i politici Italiani giocano alle elezioni, senza preoccuparsi e prendere coscenza di quelli che sono i problemi di ogni giorno degli Italiani...questa situazione è grave...!!!

Grazie e buon lavoro.

Pasquale da Cosenza

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7 aprile 2008

Prezzi esagerati nei centri polifunzionali

vulc-buono

Vi scrivo la presente, comunicandoVi che in data 25 marzo al Warner village del Vulcano Buono sito in Nola - zona CIs-interporto 80035, ho pagato € 3,00 per una busta di patatine Cros della San Carlo. La busta era da 180 g normalmente in commercio a 1,50.

So che prendete in considerazione solo mail degli associati ma se accoglieste tutte le lamentele forse qualcosa faremmo, perchè credo che chi ha soldi per associarsi ne ha anche per pagare 3,00 euro di patatine e magari non si pone il problema.

Grazie dell'attenzione Vi pregherei di testare i prezzi in tutti i grandi cinema , warner, medusa... ecc. sono assurdi.

Grazie dell'attenzione, saluti.

Lia Iorio

I misteri dei conti correnti

Sono un iscritto e volevo approfittarne per capire un mistero del conto corrente bancario che intrattengo con la Banca di Roma:

Il mio saldo disponibile a oggi è di € 3.520,35 con cui posso spendere denaro o comprare titoli, ma il saldo contabile è in rosso e pari a € 979,65. Non sono mai andato in rosso, ho sempre una disponibilità anche di 700-800 euro, ma per la banca sono costantemente in negativo, tanto che pago sempre dai 120 ai 150 euro di interessi negativi a trimestre oltre ai 13 euro di canone mensile. Ma come fanno i conti per mandarmi sempre in negativo, non è che c’è qualche imbroglio sotto? Tant’è vero che ho aperto un conto on line con la Fineco accanto a quello della banca di Roma, nella prospettiva di cambiare banca, ma mi fanno pagare anche loro l’imposta di bollo di 8 euro pur essendo on line? Avevo sentito dire che i conti correnti on line erano esenti. Ancora: è mai possibile che per la certificazione degli interessi del mutuo a fini fiscali devo pagare ben € 13 euro a Fineco quando è un atto dovuto.

Vi ringrazio se vorrete rispondermi.

Giancarlo Sartoretto

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Danno da vaccinazione: diritti negati!

Richiesta: Da ben otto anni circa sto aspettando che mio figlio venga risarcito del danno che gli è stato cagionato in seguito alle vaccinazioni obbligatorie del 1999 che lo hanno portato alla sindrome autistica che a tutt'oggi purtroppo non ha ancora una soluzione che possa alleviare la sua disabilità e il nostro dolore di genitori. E' stato visitato per l'ennesimo controllo al dipartimento militare di Padova dove continuano a dirci che abbiamo ragione al 1000 per mille ma di danari che gli possano permettere di
vivere una vita degna di essere vissuta neanche l'ombra, solo parole. Ad alcuni stranieri viene garantita una pensione minima di 500 Euro al mese senza aver mai versato un cent di contributi in Italia e a noi che contiamo meno degli stranieri il diritto ad una vita decente viene continuamente negato. Fanculo a tutti i politici e a chi pensa che in Italia i diritti dei cittadini vengano ancora rispettati !!!

Vi saluto cordialmente e chi avesse qualche suggerimento da inviarci sarà
naturalmente ben accetto!

Gerardo Gandolfo

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Trenitalia: Doppio addebito dei biglietti di viaggio!!!

Per gli eventuali suggerimenti che ognuno volesse darmi, porto a conoscenza di codeste associazioni quanto capitatomi nell'acquisto di due biglietti di viaggio delle FFSS.

In data 26.03.2008 alle ore 15,30 ho effettuato l’acquisto sul sito web delle Ferrovie dello Stato in modalità ticketless di:

  • Un biglietto per due persone in compartimento notte da Reggio Calabria a Roma per il giorno 01.04.2008 alle ore 20,35 per €. 147,60. (codice prenotazione pnr: WSK3KR);
  • Un biglietto per due persone su Treno Eurostar da Roma a Reggio Calabria per il giorno 03.04.2008 alle ore 13,45 per €. 108,40. (codice prenotazione pnr: WSLV8R).

Per l’acquisto dei suddetti biglietti è stata effettuata un’unica transazione per €. 256,00.

Da un controllo effettuato sui movimenti della mia carta di credito sono risultati invece due distinti addebiti da parte di TreniItalia per la stessa operazione così distinti:

  • alle ore 15,20 del 26.03.2008 addebito di €. 256,00 (Carta Visa nr. approvazione xxxxx);
  • alle ore 15,29 del 26.03.2008 addebito di €. 256,00 (Carta Visa nr. approvazione yyyyy).

Poiché il sottoscritto ha acquistato solo i due biglietti sopraindicati (importo totale €. 256,00), ho cercato di mettermi in contatto telefonicamente con Trenitalia della mia città. Il personale dell'assistenza clienti mi dice che devo rivolgermi al call center 892021. Ho telefonato a questo numero e dopo circa 20 minuti non ho risolto niente per beghe telefoniche. Mi accorgo solo dopo che la telefonata mi è costata salata (circa 10 euro) perchè è un numero a pagamento quasi come quelli delle famigerate chat erotiche.
Cerco di fare un reclamo via web ma anche qui va male perchè una volta inseriti i dati e il motivo del reclamo il sistema mi dice che non è possibile "temporaneamente" inviare i dati per problemi tecnici.
Ora mi trovo nella situazione che mi sono stati fregati da Trenitalia 256 euro dal mio conto (oltre i soldi della telefonata) senza aver riavuto i soldi erroneamente (o volutamente?) detratti.
Cosa devo fare ? devo andare da un avvocato e instaurare una lite che bene o male terminerà fra 30 anni?
Grazie per chi vorrà suggerirmi qualcosa di utile da fare.
Aldo Macrì

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Pubblicità Be-Total: spot da modificare!!!

Credo che tutti voi abbiate notato la pubblicità della Be-total quella, per intenderci, in cui per indicare l’energia che brucia,le persone bruciano letteralmente.

Per il telespettatore standard può essere solo un problema di cattivo gusto, ma potrebbe risultare pericoloso per i bambini che,come è noto, tendono all’emulazione.

Ben più grave è la reazione emotiva che uno spot si fatto può avere nei familiari di persone vittime di ustioni (vedi Thyessen Kroup) ed indescrivibile quello che provoca in chi ne è stato coinvolto in prima persona.

Chi vi scrive è una ragazza rimasta vittima di un grosso incidente in cui ha riportato il 50% di ustioni della s.c. perciò posso assicurare che l’impatto emotivo è devastante perché mi fa rivivere ciò che cerco, con difficoltà, di superare.

Pertanto mi rivolgo a voi affinchè vi attiviate per modificare tale spot.

Valentina Candela

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Lavoro precario, no grazie!

Buona sera,
                    sono qui nuovamente a scrivere ai mezzi d'informazione per far presente a tutti lo stato critico in cui si trovano i giovani italiani...!
Tempo fa vi dissi che ero un collaboratore di un'agenzia immobiliare con un CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA con un salario di € 400,00 al mese, ebbene in merito c'è una novità:

qualche settimana fa, ho chiesto al mio datore di lavoro di firmarmi il modello per presentare la richiesta per l'indennità di disoccupazione ridotta all'INPS, dopo essersi informato dal proprio commercialista mi disse che non avevo i requisiti...allorchè rimasi perplesso e un pò deluso;
decisi così di chiedere maggiori informazioni all'INPS, ritenendo l'ente sicuramente più informato sulla mia situazione contributiva;
L'INPS mi rispose dicendo che per i contratti a progetto non era prevista questa possibilità, allorchè chiesi a cosa sarebbero serviti i miei contributi visto e considerato che: "come collaboratore,anche lavorando per 35 anni non avrei nessuna possibilità di arrivare a 35 anni di contributi, perchè un anno dei miei contributi non coincide con un anno normale di un dipendente statale o dipendente privato", a cosa servono i miei contributi versati nella gestione separata?
L'INPS, in merito, non mi ha ancora risposto.

Sono assunto dal 2005 come collaboratore e solo oggi mi rendo conto che i contributi versati a questo titolo non servono a nulla... sono più deluso di prima...SIAMO COMPLETAMENTE ROVINATI...!!!

ORA CAPISCO PERCHE' IL LAVORO NERO AUMENTA GIORNO PER GIORNO...NEL MIO CASO E' STATA SOLO UNA PERDITA DI TEMPO, SAPENDO CHE NON ARRIVERO' MAI AD AVERE 35 ANNI DI CONTRIBUTI VERSATI!!!
NOI GIOVANI SIAMO STANCHI DI PROMESSE NON MANTENUTE, AFFAMATI, DISOCCUPATI E ARRABBIATI...!!! 

Ora i politici Italiani giocano alle elezioni, senza preoccuparsi e prendere coscenza di quelli che sono i problemi di ogni giorno degli Italiani...questa situazione è grave...!!!

Pasquale da Cosenza