2 settembre 2015

WIND: CHE CONFUSIONE!


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Il 06/03/2015 ho attivato la promozione “WIND-All inclusive unlimited premium”  sul numero XXXXXXXXX in periodo di offerta a euro 39,00 mensili. L'offerta comprende: in italia: telefonate e messaggi illimitati, 2GB di traffico dati, 1000 minuti da e verso l' estero 1000 SMS e 1GB di traffico in roaming.
Dopo aver ricevuto i messaggi di conferma attivazione ho cominciato l'utilizzo dell'offerta, accorgendomi pochi giorni dopo di non poter controllare il traffico in roaming. Ho chiamato vari operatori Wind e mi hanno risposto che loro in nessun modo potevano darmi notizie inerenti al traffico, perchè anche loro incapaci di controllare il mio traffico roaming, ma tutti mi hanno confermato che al raggiungimento dell' 80% di traffico in roaming mi sarebbe stato inviato un messaggio di alert.
Questo messaggio di avviso non mi è mai arrivato, facendomi così superare il limite compreso nella mia offerta di 1GB, ma non solo: ho pure superato il limite di euro 50,00 mensili, che per legge invece non avrei potuto superare se no su mia stretta conferma.
Quindi mi ritrovo una fattura di euro 229,02 per il periodo 06/03/2015-20/04/2015.
In questa fattura, alla voce  traffico dati dall'estero mi trovo 121,41 euro.
Ho sentito Wind, esposto a loro il problema mi hanno confermato che l'importo che supera le 50,00 euro di traffico dati limite mi verrà stornato, ma io credo di dover pagare  euro 39,00 mensili con addebito bimestrale su conto corrente per un totale di euro 78,00 che sia comunque ingiusto che io debba pagare in più di quanto previsto dall’offerta cui ho aderito.
Se avessi ricevuto, come da loro confermato telefonicamente, un messaggio di alert  del quasi raggiungimento della soglia di 1GB, io avrei interrotto l'utilizzo dati roaming, anche perchè non utilizzo il cellulare per lavoro, quindi avrei potuto tranquillamente utilizzare sia i 1000 minuti che gli SMS compresi nell' offerta per i miei affari personali.
Premetto che, ad avvenuto totale rimborso, se Wind riuscirà a dare più trasparenza alla mia offerta facendomi cosi evitare altre situazioni sgradevoli, io sono intenzionato a tenere attiva l'offerta, in caso contrario richiedo l'immediata disattivazione del numero. 
Cordiali saluti.

Abbiamo illustrato al Signor A.S. le procedure di reclamo e conciliazione che può attivare per risolvere il suo contenzioso con Wind.
In questo contesto è utile anche inviare una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che già si sta occupando di altre irregolarità nel settore della telefonia, come risulta al link

E’ utile indirizzare  le comunicazioni alla propria controparte ed alle Autorità in copia per conoscenza anche ad ACU
-        Per posta all’indirizzo Via Padre Luigi Monti 20/c – 20162 Milano;
-        Per fax al nr. 026425293;
-        Via mail all’indirizzo segnalazioni@associazioneacu.org.

La Redazione ACU

CHI TUTELA CHI VIAGGIA SU RUOTE?



L’Europa ha fornito regole per tutelare i viaggiatori per i ritardi che si verificano sugli aerei e treni. Per i viaggi su ruota, la legge è ancora a favore delle compagnie di autobus.

L'autobus della società BALTUR in partenza da Chieti Scalo, piazzale stazione, arrivato con dieci minuti di ritardo, è arrivato a Milano Rogoredo alle ore 23.15. Questo ritardo ha richiesto il pernottamento presso un hotel a Milano perché, dovendo raggiungere il comune limitrofo, l'ultimo mezzo in partenza dalla stazione di Porta Genova era alle ore 23.
Purtroppo la legge recita che il risarcimento del 50 % del prezzo del biglietto ci sarà solo a seguito di un ritardo di oltre 120 minuti dall’orario di partenza previsto.

La risposta della BALTUR è stata questa:
"Gentile cliente, siamo dispiaciuti per l'arrivo in ritardo a Milano ma trattandosi di trasporto su gomma a lunga percorrenza, diversi imprevisti non imputabili al vettore possono creare tali ritardi. Seppur con rammarico, non possiamo accogliere la sua richiesta, in quanto il ritardo è dovuto a fattori esterni e non imputabili al vettore."

Quindi il passeggero che sceglie di viaggiare su ruota non ha nessun diritto.
Avete fatto segnalazioni per far cambiare la legge?

Grazie

Luciano Pellegrini


Abbiamo inoltrato al consumatore la modulistica per inviare un reclamo scritto alla società BALTUR con ACU in copia per conoscenza. 

La Redazione

I DISSERVIZI DI TRENITALIA


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Spett.li
Associazioni dei Consumatori aderenti alla Conciliazione Paritetica di Trenitalia,
scrivo a voi nella speranza che possiate dare evidenza ai diversi disservizi di Trenitalia perpetuati ormai da tempo.
Viaggio spesso con Trenitalia freccia rossa per motivi di lavoro e i disservizi ormai capitano spesso. Dai piccoli disservizi come la presa che non funziona, la porta che vibra e molto rumorosa, quando sali in carrozza e trovi il posto sporco di cartacce e altro, e il personale di bordo ti risponde “dell’inciviltà” dei passeggeri e non di un servizio di pulizia efficiente ed efficace pagato dai contribuenti che non viene eseguito regolarmente, personale di bordo scortese, personale di bordo che “vola nei corridoi” con i carrelli rischiando che se hai un gomito o un ginocchio fuori dalla linea della  poltrona te lo tranciano. Poi si passa ai ritardi ormai consolidati, sarà forse una coincidenza per me, si va dai 10 minuti ai 20 minuti, generalmente. Adesso sto viaggiando su un treno freccia rossa. Appena saliti noi tutti  passeggeri ci rendiamo conto che non funziona bene l’aria condizionata (oggi 41 gradi) e il personale di bordo non sa come gestire la situazione. Comunque, il problema non viene risolto e si viaggia in “un bagno di sudore”, dopo un rientro lavorativo di fine settimana abbastanza intenso. In più si aggiunge che il treno forse avrà 40 minuti di ritardo …
Insomma, ho fatto segnalazioni in passato a Trenitalia ma la risposta si limita a scuse e bla … bla … bla. La verità è che più tempo passa e più aumentano i disservizi.

Fate qualcosa voi, siete gli unici ad avere un voce di ascolto nei confronti di questo “colosso”. Noi miseri viaggiatori,  che devono guadagnarsi da vivere anche viaggiando e lontano dalla famiglia, non abbiamo nessuna possibilità di pretendere un nostro sacrosanto diritto ad un servizio  pagato profumatamente.
S.P.

Abbiamo consigliato al consumatore S.P. di inoltrare un reclamo scritto tramite raccomandata a/r a Trenitalia e per copia per conoscenza anche ad ACU. Inoltre sarebbe opportuno avviare procedura di Conciliazione Paritetica e per questo motivo gli abbiamo inviato i relativi moduli e spiegato le procedure.

La Redazione ACU

18 giugno 2015

AL VIA LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE NAZIONALE DI “IO SONO ORIGINALE”



COMUNICATO STAMPA

Un coinvolgente road show e divertenti flash mob per dire no alla contraffazione

 Roma, 17 giugno 2015 - Grandi eventi in programma per “Io Sono Originale”, l’iniziativa finanziata dal Ministero dello Sviluppo economico Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione - UIBM e realizzata dalle associazioni dei consumatori*, che mette in campo attività di informazione e di sensibilizzazione per i cittadini sulla contraffazione e sulla tutela della proprietà industriale.
Per questa campagna di comunicazione nazionale, “Io Sono Originale” girerà l’Italia con un coinvolgente road show e divertenti flash mob  per arrivare dritto al cuore e alla mente delle persone con il suo importante messaggio: la contraffazione è un fenomeno che va combattuto, fa male alla nostra economia e alla nostra salute, scegliere prodotti originali è invece sinonimo di sicurezza e di garanzia.
Il primo a partire sarà il road show, un tour che toccherà 19 città italiane per un totale di 20 eventi pubblici. Prima tappa: 24 giugno a Torino per finire il 7 agosto a Senigallia (Ancona). Con l'obiettivo di coinvolgere il maggior numero di persone, gli eventi saranno organizzati in luoghi di grande aggregazione e durante manifestazioni pubbliche. Il road show non passerà inosservato: gazebo, totem e un pick up personalizzato “Io Sono Originale” compongono la struttura mobile dove si potranno ricevere materiali
informativi sulla lotta al falso e simpatici gadget. Non mancheranno inoltre spettacoli e giochi per i bambini.
Il 29 giugno a Milano è previsto invece il primo di sei flash mob  che coinvolgeranno poi le città di Brindisi, Como, Parma, Marsala e Viareggio.
Prima di ogni evento verranno allestiti dei punti informativi che potranno fornire informazioni sul progetto e distribuire  materiale sulla contraffazione.
I flash mob, cui daranno il là scuole di street-dance locali, coinvolgeranno i consumatori in un frenetico ballo collettivo.
Per la comunicazione dell’iniziativa verrà realizzata anche una campagna di guerrilla marketing “green” che nelle zone prossime all’evento segnalerà la presenza dei punti informativi e del flash mob. Sfruttando la sola azione dell’acqua verrà impresso sui marciapiedi e nelle piazze il logo dell’iniziativa per una comunicazione spettacolare e “ecologica”.

I calendari del road show e dei flash mob sono disponibili sul sito www.iosonoriginale.it.

Ufficio stampa_Io sono originale

Ufficio stampa Consumago

8 aprile 2015

Spett.le associazione acu

Vorrei avere dei consigli in merito alla richiesta che ho ricevuto da parte dell'avvocato N.C. in nome e per conto della EUROSERVICE a seguito di presunti mancati pagamenti di bollette TELECOM relativi a servizi non usufruiti. 
Brevemente riporto i fatti che hanno contraddistinto la vicenda. 
Premetto che ero intestataria dell'utenza fissa TELECOM  relativa sia a traffico dati che voce con  contratto ALICE. 
Nel gennaio del 2014 ho deciso di cambiare gestore e passare a FASTWEB quindi ho stipulato un contratto con questa ultima società solo per la connessione dati.
Dopo pochi giorni il tecnico incaricato da FASTWEB, presso la mia abitazione ha provveduto a togliere la connessione con TELECOM (staccando il modem) ed ha installato un nuovo modem per la connessione a fastweb collegando materialmente i cavi della rete fissa al nuovo modem. Dopo pochi giorni dall'intervento del tecnico ho iniziato a  connettermi in internet utilizzando la rete FASTWEB.
Seguendo il consiglio del tecnico ho inviato una nota scritta a telecom con cui provvedevo alla  rescissione del contratto.  Tale missiva è stata inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno.
Preciso che successivamente ho ricevuto una bolletta per il primo bimestre dell'anno 2014, da parte della TELECOM che ho regolarmente pagato, anche se era comprensivo di un periodo in cui non ho più utilizzato il servizio, il tutto al fine di evitare inutili disguidi.

Con il passare del tempo ho ricevuto qualche altra bolletta ma non mi sono preoccupata più di tanto in quanto ritenevo che il contratto era rescisso.
Nell'agosto 2014 ho ricevuto una chiamata sulla mia utenza mobile da persona di sesso maschile il quale a nome e per conto della TELECOM mi ha  contestato il mancato pagamento di alcune bollette.
Nell'arco della conversazione facevo presente all'interlocutore di aver rescisso il contratto con lettera scritta. L'interlocutore dopo avermi confermato di aver ricevuto la mia nota mi contestava dapprima la mancanza della firma e di fronte alla mia insistenza mi faceva presente che non avevo inviato la copia del documento. Di seguito, sempre nel corso della conversazione telefonica, ho avuto un discussione con lo stesso a seguito della sua assurda richiesta "comunque qualcosa alla telecom deve pagare". Tuttavia alla fine della conversazione lo stesso mi rassicurava che avrebbe provveduto a sistemare la vertenza.
Dopo alcuni mesi ho contattato la EUROSERVICE a seguito di invito ricevuto da una mia vicina di casa. Tale comportamento lo reputo molto scorretto nei miei confronti in quanto sono stata contattata tramite una mia conoscenza. alla quale l'operatrice si è rivolta, dopo essersi assicurata della mia conoscenza  con la predetta persona. L'operatrice ha lasciato a quest'ultima il numero di utenza fissa da utilizzare per contarmi. Da una semplice ricerca su internet, che ho fatto prima di contattare la EUROSERVICE, ho scoperto che il numero fisso era riconducibile alla società EUROSERVICE GROUP Spa, che ha un proprio sito http://www.euroservicegroupspa.com/ dal quale si rileva che svolge l'attività di recupero crediti. 

In sintesi, dopo pochi  giorni, tutto il mio palazzo è venuto a conoscenza che sono stata cercata da una società di recupero crediti, circostanza che mi è stata fatta notare e che mi ha molto irritata.
Comunque ho contattato tale società ed una operatrice mi ha invitata a pagare il mio debito con telecom.
Alla stessa ho spiegato la mia situazione dicendo di aver disdetto il contratto telecom con raccomandata e ricevuta di ritorno, e che ero stata già contatta da personale telecom il quale mi aveva specificato che mancava la copia del documento di identità, la stessa operatrice mi ha inviata a inviare la copia  del documento alla telecom per completare la pratica.
In data 17 dicembre 2014 ho provveduto ad inviare alla TELECOM copia del documento di identità  con raccomandata con ricevuta di ritorno.
Successivamente sono stata di nuovo contatta dalla stessa operatrice della società EUROSERVICE la quale, al fine di chiudere la pratica,  mi ha inviata a mandarle una mail con cui dovevo  specificare che nulla dovevo a TELECOM in quando avevo regolarmente disdetto il contratto con raccomandata con ricevuta di ritorno e perfezionato con l'invio della copia del documento di riconoscimento, alla stessa comunicazione ho allegato copia delle ricevute di ritorno controfirmate dalla telecom.

Infine in data 19 marzo 2015 ho ricevuto una lettera da parte dell'avvocato  il quale mi ha inviato entro il termine perentorio di 7 giorni a versare quanto dovuto  minacciandomi di ricorrere alle vie legali.

Sulla base di quando sopra esposto vorrei avere dei consigli su cosa fare.

Ringrazio anticipatamente dell'interessamento.

Distinti saluti.

R.M. 



Abbiamo consigliato a R.M. di procedere con la domanda di conciliazione paritetica nei confronti di Telecom, informando Euroservice dell'avvio della procedura di conciliazione: Inoltre dovrebbe inviare  alla stessa Euroservice un reclamo formale scritto, da indirizzare anche al Garante per la Protezione dei Dati Personali e ad ACU, per conoscenza.

La Redazione