17 dicembre 2008

Termini e qualità previsti dal contratto non rispettati.

AGGIORNAMENTO: L'azienda Gedal Arredi ha contattato ACU scrivendo che il problema con il cliente è stato risolto e che le richieste del reclamo sono state esaudite. Abbiamo contattato il Sig. Gradante che ci ha dato questa risposta.


Gentili Signori,

confermo quanto riferitoVi dalla Gedal.
Ho ricevuto una decurtazione di 500 € sul prezzo pattuito.

Ad oggi, comunque, sono in attesa di sapere quando potranno venire a compiere un loro intervento di manutenzione su un pensile della cucina che, per la seconda volta in un anno, si è inclinato lateralmente, impedendone la chiusura poichè l'anta sbatte sulla cappa.
Essendo io attualmente in missione per le Nazioni Unite, in Libano, solleciterò l'intervento al mio rientro.

Colgo l'occasione per porgerVi i miei migliori auguri per un sereno Natale ed un prospero 2010.

Andrea M. Gradante


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Alcuni mesi fa ho acquistato una cucina Ernesto Meda modello One presso l’azienda Gedal Arredi di Lissone. Purtroppo, tra quanto pattuito al momento dell’acquisto e la consegna si sono verificate, a mio parere, delle irregolarità.

Come rilevato più volte, sia per telefono sia di persona presso lo show room della Gedal Arredi, a fronte di un contratto di compravendita stipulato tra me e la Gedal Arredi, a mio avviso, non sono stati rispettati i termini previsti e sono insorte delle problematiche che ritengo opportuno riassumere di seguito:

1) la consegna della cucina, dapprima prevista per fine settembre-inizio ottobre, è stata posticipata inizialmente al 25 ottobre e poi al 31 ottobre, con un mese di ritardo;

2) gli operai hanno fatto urtare il piano di lavoro della cucina, durante il trasporto dal furgone all'appartamento, provocando il distacco di uno spigolo;

3) la lavastoviglie non solo non è stata fissata alla cucina, con conseguente ribaltamento in avanti a seguito dell'apertura del portellone ma non sono stati neanche posti gli isolanti per l'umidità tra di essa e i mobili laterali, come previsto nelle istruzioni di montaggio;

4) la colonna non è stata fissata al muro ma solamente al pensile con pericolo di ribaltamento;

5) la gola del cassetto della suddetta colonna non è della misura giusta;

6) lo zoccolo della base della cucina non è della misura giusta;

7) la gola sottostante al piano di lavoro non è della misura giusta;

8) l'alzata para-schizzi non è della misura giusta e non va bene la soluzione adottata per la parte vicina alla finestra perché non ne permette l'apertura;

9) non è stata effettuata la registrazione dei cassetti e delle ante a termine del montaggio;

10) le finiture laccate delle ante dei pensili sono poco precise e di qualità diversa da quella mostrata in show room e pertanto non corrispondente a quella prevista per il prodotto acquistato;

11) il fondo di compensato di un pensile è graffiato;

12) il cestone della colonna è danneggiato.

A proposito del cassettone della colonna, mi spiace sottolineare che il danneggiamento è stato provocato dagli operai. Il tutto è avvenuto quando sono stato costretto a lasciare gli operai da soli in casa per andare ad acquistare il tubo di scarico dei fumi della caldaia. Al mio ritorno, non solo non mi è stato detto nulla (me ne sono accorto solamente una ventina di minuti perché sentivo odore di smalto e, non capendo da dove venisse ho cominciato a controllare nuovamente i mobili) ma addirittura gli operai avevano cercato di "camuffare" l'incidente con lo smalto correttore. E questo, a mio avviso, non è stato un comportamento degno di nota positiva.

A tutto ciò va aggiunto che due degli elettrodomestici acquistati da me presso il negozio on-line Mr-Buy sono stati consegnati presso il mio domicilio danneggiati. Chiarisco il punto: in sede di acquisto mi è stato fatto presente dalla Sig.ra XY che, se avessi voluto, avrei potuto acquistare a parte gli elettrodomestici.

In seguito all'acquisto, dovevo solamente far consegnare i materiali alla Gedal Arredi che, a fronte di un supplemento al prezzo di vendita pari a 50 € per ogni singolo elettrodomestico, avrebbe provveduto al trasporto e montaggio degli stessi. E così è successo.

Il problema nasce dal fatto che, al momento della consegna della cucina e dei relativi elettrodomestici da parte della Gedal Arredi, questi due elettrodomestici (forno e lavastoviglie) risultavano ammaccati vistosamente sulla parte posteriore.

Preciso che gli operai hanno rimosso gli imballaggi prima di entrare in casa.

Per quanto sopra non so se il danneggiamento degli elettrodomestici sia avvenuto durante il trasporto dal magazzino di Lissone al mio domicilio ovvero durante il trasporto dal furgone al piano ovvero in fase di montaggio durante la mia assenza. Posso solo rilevare che la prima volta in cui io ho visto gli elettrodomestici quelli erano danneggiati e, quindi, non corrispondevano affatto a quanto da me ordinato, pagato e fatto consegnare alla Gedal Arredi dal negozio on line Mr-Buy.

Aggiungo anche che avevo chiesto più volte alla Sig.ra XY, di far verificare la corrispondenza del materiale con quanto acquistato e le condizioni dei colli prima del ritiro.

Inoltre, in base a quanto riferito dalla Gedal Arredi, non è stata sollevata alcuna contestazione ad alcun corriere in merito alle condizioni dei colli.

Infine è indispensabile rilevare che, per ottenere il montaggio di alcuni pezzi nel modo previsto (ad esempio il lavandino o la cappa) ho dovuto insistere ripetutamente. Gli operai, infatti, l'avevano montato fuori asse. Anche il forno non è stato centrato all'interno della colonna, ma risulta leggermente spostato verso destra.

In considerazione di quanto sopra esposto, oltre ad aver fatto immediatamente presente il tutto telefonicamente alla Sig.ra XY, ho provveduto all’invio di una mail riassuntiva. In seguito ho ritenuto opportuno chiedere quali provvedimenti l’Azienda riteneva opportuno adottare in merito ai danneggiamenti e alle mancanze, ottenendo sempre risposte evasive.

Alla fine, il 13 dicembre u.s. (oltre 40 giorni dopo la prima consegna e con più di due mesi di ritardo complessivo rispetto alla data stabilita), la Gedal Arredi ha provveduto alla sistemazione dei punti n. 3, 5, 6, 7, 8, 9, 12 e all’allineamento del forno.

A seguito dei disagi, dei ritardi, di quanto ancora deve essere fatto ma, soprattutto, della non integrità degli elettrodomestici, ritenendo che quanto io ho acquistato non corrisponde a quanto mi è stato fornito, ho chiesto uno sconto alla Gedal Arredi non inferiore a 500 €. La cifra richiesta corrisponde

- ad uno sconto percentuale sul valore degli elettrodomestici:

SMEG SC112NE2 forno da incasso vetro nero - 588,28 Euro
WHIRLPOOL WP78/2 lavastoviglie da incasso a scomparsa totale classe A - 554,43 Euro
Spese di Spedizione: 47,10 Euro
Totale Dell'Ordine: 1189,81 Euro

- ad uno sconto percentuale sul costo del trasporto e montaggio dei due elettrodomestici;

- ad uno sconto percentuale sull’importo d’acquisto della cucina, pari a 5.700 € (elettrodomestici esclusi).

A fronte della mia richiesta la Gedal Arredi si rifiuta di applicare lo sconto poiché non si ritiene responsabile dei danneggiamenti subiti dagli elettrodomestici dato che «probabilmente» - citando le parole del Responsabile della Gedal - «a loro sono già arrivati così e che la colpa è della ditta che li ha spediti».

Io posso solamente dire che la prima volta che ho visto quegli elettrodomestici erano già senza imballo e danneggiati.

Se a tutto questo aggiungiamo i ritardi e i punti ancora irrisolti, ritengo che la mia richiesta sia non solo plausibile ma addirittura legittima e che, forse, 500 €, siano appena sufficienti.

Preciso che il pagamento della cucina è stato effettuato tramite 3 assegni già incassati:

- il primo di 1.700 € all’atto dell’ordine;

- il secondo di 2.000 € alla prima consegna;

- il terzo di 1.500 € (anziché di 2.000 € come richiesto dalla Gedal Arredi) all’atto della consegna del 13 dicembre u.s.

Aggiungo altresì che l’incaricato della Gedal Arredi, al termine dei lavori del 13 dicembre u.s. ha ritirato l’ultimo assegno dichiarando per iscritto di riceverlo “a saldo” della cucina.

In conclusione, ritengo doveroso comunicare che, da parte mia, non vi sono problemi nel pagare alla Gedal Arredi le ulteriori 500 € che, alla data odierna, mancherebbero per saldare il debito.

Contestualmente chiedo però, a fronte del pagamento:

1) che la Gedal Arredi sostituisca gli elettrodomestici che mi ha consegnato danneggiati;

2) che la Gedal Arredi sostituisca tutti gli elementi le cui finiture non corrispondono a quanto da me acquistato;

3) che la Gedal Arredi mi riconosca un rimborso commisurato ai giorni di ritardo trascorsi tra la data di consegna prevista e la data “definitiva” di montaggio e posa in opera a regola d’arte della cucina.

A.M.G.

16 dicembre 2008

I miei viaggi con Trenitalia - Novembre 2008

Buongiorno
In novembre è stato un susseguirsi frenetico di incontri per discutere del nuovo orario proposto da Trenitalia; il fatto è che non è piaciuto a nessuno, nemmeno alla Regione, che è tutto dire!
Nonostante le correzioni convulsamente apportate, questi orari risentono di una impostazione che non tiene conto delle reali esigenze dei pendolari. Per questo motivo il giudizio espresso unanimemente è stato negativo; i tanti aggiustamenti dell'ultima ora sono la prova che il nuovo orario è stato mal concepito.
Intanto le FFSS, a riprova delle loro capacità, hanno sfoderato una delle peggiori prestazioni che io abbia mai registrato: in novembre ho accumulato 5 ore e mezza di ritardi, con una media giornaliera di 16 minuti! (vedi dettagli e grafici in allegato).
La campagna pubblicitaria di Trenitalia, concentrata sull'Alta Velocità, mostra treni stupendi, viaggiatori felici, personale da passerella, stazioni scintillanti e perfino piccioni immacolati; invece la realtà quotidiana, soprattutto quella del trasporto locale, è fatta di ore passate amenamente ad attendere treni, sulle banchine, in carrozze fredde e sporche (vedi foto allegata), oppure ad attendere che il treno si rianimi dopo interminabili soste ai bivi maledetti. Infatti ritardi … su ritardi … su ritardi. Ma che, magicamente, con il nuovo orario spariranno, perché Trenitalia ha trovato una brillante soluzione: allungare i tempi di percorrenza! Una bella idea, geniale davvero. Merita un brindisi!
Il mio treno abituale delle 6.58 per Milano, d'ora in avanti impiegherà 11 minuti in più; ho atteso l'entrata in funzione del raddoppio (nel 2005) e del quadruplicamento (nel 2007) e questo è il beneficio? Si, dobbiamo brindare alla realizzazione di queste infrastrutture: sono stati proprio soldi spesi bene, brindiamo allo splendido risultato. Brindiamo!
E da Bergamo a Milano ci metteremo più che da Bologna a Milano. Già, sulla nostra linea niente frecce rosse, solo frecce spuntate. Brindiamo!
La Regione Lombardia si è posta l'obbiettivo entro il 2015 (per l'Expo?) di un graduale potenziamento e miglioramento del sistema del trasporto pubblico; si tratta di obiettivi importanti che tutti condividono. Ma la limitatezza delle risorse finanziarie destinate dal Governo, le poche risorse messe a disposizione dalla Regione, così come la scarsa disponibilità dei mezzi di trasporto, rendono incerto il raggiungimento degli obiettivi dichiarati. Anzi sono la premessa di tempi critici nel servizio ferroviario, soprattutto per l'attenzione riservata ai treni dell'Alta Velocità, che nel breve periodo finiscono per condizionare e limitare il funzionamento del trasporto locale dell'intera regione. Quindi altre promesse, altre attese, altre chiacchere al vento ... Altro brindisi. Brindiamo!
Un brindisi finale e bipartisan anche ai nostri rappresentanti politici; sempre presenti alle inaugurazioni, ma assenti nei momenti cruciali quando la loro voce e il peso del loro ruolo potrebbe essere decisivo. Brindiamo!
Mio nonno direbbe sconsolato: <<Povera Italia!>>
Cordiali saluti
Renzo Belussi

Trasporto animali in aereo e in treno.

Buon giorno,
mi chiamo Francesco Pugliese navigando in internet ho trovato questo indirizzo mail. Vi contatto per comunicarvi le difficoltà che riscontro in ogni periodo festivo.
Essendo uno studente siciliano che vive a Milano, nei periodi di vacenza torno a casa per trascorrere le feste in famiglia. Qualche anno fa ho adottato una bellissima cagnolina, Sea, (presa in un canile del milanese) e da allora "affrontiamo" il viaggio insieme. Il problema sta nel fatto che la situazione trasporti per i nostri animali domestici diviene sempre più pesante grazie alle scuse di trenitali: "gli animali infestano di parassiti i treni" e le compagnie aeree che pensano solo a lucrare (nei voli LOW COST non vi sono stive attrezzate al trasporto di animali... e pensare che anche loro pagano il biglietto).
Ho aperto una petizione on-line che, anche se non risolverà di certo il problema, mette in evidenza le problematiche rilevate durante l'esperienza, mia e di Sea.
Di seguito trovate l'articolo della petizione il cui link è: http://www.firmiamo.it/trasportoanimali
Vi  allego anche un link con un video, nel quale, un veterinario commenta un fatto di "cronaca" sollevando la mia medesima preoccupazione: http://www.dogwelcome.it/cane_aereo.html
Spero che, anche con il vostro aiuto, sia possibile rendere più visibile questa problematica. E, perchè no, avanzare delle lamentele nei confronti delle aziende operanti nel settore trasporti.
Cordiali saluti.
Francesco

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Petizione

Il trasporto dei nostri animali domestici diviene sempre più complicato; infatti:
In treno: I cani superiori agli 8 Kg possono viaggiare solo nell'ultima carrozza ( II classe di un treno regionale) con obbligo di guinzaglio e museruola, previo pagamento del 50 % del costo del nostro biglietto.
Tenere due cani, nello stesso scompartimento per 19 ore (tratta Milano - Catania), sperare che riescano ad andar d'accordo e che nessuno dei due sia territoriale è molto difficile, viste le condizioni di viaggio e la natura del cane.
Si desidera che lui stia sempre a nostro fianco e infatti la legge impone l'obbligo del guinzaglio, questo però agisce come un cordone ombelicale tra animale e padrone.
Infatti, la logica del cane interpreta questo come "il mio padrone mi strattona, perché devo stare vicino a lui e preservarlo dai pericoli, in particolare da quel brutto cagnone lì..".
Il tutto amplificato dall'obbligo della museruola ,che castra la sua natura, arrecandogli forti stress. Risultato: per tutta la durata del viaggio avremo un animale irrequieto, capace di andare in tilt per un non nulla... anche solo per l'apertura di una porta.
Con questo non dico che sarebbe giusto lasciar scorazzare i nostri cani per tutto lo scompartimento, ne, tanto meno, di non mettere loro la museruola, specialmente se la signora accanto a noi ne ha paura.
Dico invece di non appesantire tutto, introducendo un altro cane estraneo in questo contesto.
Sono quindi contrario alla ghettizzazione dei cani sui treni.
Soprattutto mi irritano le scuse di Trenitalia , riguardo la sporcizia e la presenza di parassiti sulle vetture, attribuendoli agli animali domestici e celandone invece la mancata pulizia (che ha dei costi per l'azienda...)
Facendo il pendolare ed utilizzando tratte molto frequentate, non di certo dai cani, vedo ogni giorno lo stato di degrado dei treni e la sporcizia dei sedili, specie quelli vicini ai finestrini, e non credo che un cane preferisca quel posto e non credo neppure che sia capace di sporcare anche lo schienale.
In aereo: la situazione migliora rispetto a quella del treno perchè:
1) nel caso di cani di piccola taglia è possibile trasportarne solo 2 in cabina, al costo di 30 euro.
2) se il cane supera i 10 Kg deve viaggiare in stiva in un trasportino, dove al massimo ci sarà un altro suo simile, al costo di 50 euro. In questo caso consiglio di dare un sedativo all'animale. 
Il trasportino deve avere un'altezza tale da poter consentire al cane di poter stare in piedi, una larghezza tale da poter consentirgli di compiere una rotazione, seppur con un piccolo raggio di curvatura, su se stesso e una lunghezza tale da permettergli di distendersi lungo il viaggio. L'animale dentro il trasportino è libero di muoversi e, non avendo guinzaglio e museruola, gli permettiamo un viaggio quasi confortevole.
Il problema relativo al trasporto in aereo riguarda quest'ultimo punto.
Per la tratta Milano-Catania, ad esempio, c'è solo Alitalia che possiede aerei dotati di stiva idonea al trasporto animali.
Una volta li possedeva anche Meridiana, ma da qualche anno ha sostituito parte della sua flotta con veivoli più piccoli, adeguandosi alle esigenze del mercato LOW-COST.
Capite bene le mie preoccupazioni data la crisi Alitalia: in Italia non sarà più possibile trasportare a bordo di un aereo, cani (con peso superiore ai 10Kg, trasportino incluso).

A queste condizioni, i proprietari di animali, sono costretti a far a meno di spostarsi con aerei, treni e pullman; costringendo, per chi può, lo spostamento con i propri mezzi di trasporto.
In casi estremi, un simile impedimento può persino portare all'abbandono dell'animale.
Una mia proposta, per la risoluzione del problema, è quella di promulgare una legge che ne favorisca il trasporto in aerei, treni e pullman , ad esempio, obbligando le compagnie a dotare i propri mezzi di trasporto con più alloggiamenti per gli animali, affrontando così il problema alla radice.
Chiedo il vostro aiuto per diffondere questa mia petizione a favore del trasporto dei nostri animaletti.

Francesco Pugliese

Dicembre: giornate "tipo".

Buongiorno,
la presente per segnalare un disservizio nella giornata di ieri, oltre all'abituale ritardo di 09 minuti del treno da MI a CO delle ore 08.09 e quindi il successivo ritardo del treno da MI a CO delle ore 08:21 (orario per la stazione di COMO BORGHI) con successivo e ulteriore ritardo di circa 15 minuti in Bovisa MI, con conseguenza di perdita del passante delle ore 09:25 in direzione ROGOREDO MI, volevo segnalare un ulteriore disservizio sul passante MI alle ore 19, alle ore 19:30 il pannello di informazioni  oltre ad evidenziare ritardi e soppressione non evidenza per alcune delle corse nessuna informazione nonostante l'orario di arrivo in stazione fosse ampliamente superato creando non pochi disagi agli utenti anche nella ricerca di mezzi di trasporto alternativi.
La situazione post 19 e 30 di fatto si è "normalizzata" con a meno delle soppressioni un ritardo generalizzato di 20-30 minuti sulla tratta, distinti saluti PM
Pini Massimiliano
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Buonasera la presente per segnalarvi disservizio odierno alla stazione Bovisa ore 18 e 30 dove tutti i convogli portavano ritardi da un minimo di 5-10 minuti a un massimo di 30-40 minuti a prescindere dalle destinazioni.
Saluti PM
Pini Massimiliano

15 dicembre 2008

Poste Italiane S.p.A. rincorre i guadagni, i cittadini... rincorrono le raccomandate!!!

Gentile Direttore,     
le mie lettere a interessati, giornali, blog, politici e governanti, non riescono a sortire alcun effetto, ma faccio ancora un tentativo.  Perdoni il termine, ma, devo dire, siamo nella cacca fino al mento. Quello allegato, come può ben vedere, è l’avviso lasciato dal portalettere nella cassetta della posta, non avendomi trovato a casa (credo che nessuno possa pretendere che un cittadino stia in casa ad attendere portalettere e  addetti diversi alle più svariate consegne). Questo accade il giorno 2 u. s.  Dovrei ritirare la raccomandata, come si legge nell’avviso, il giorno 4: ma né il 4, né il 5 la raccomandata è ritornata all’ufficio postale di Sambuca di Sicilia. <<Torni domani>>! “Da qualche tempo i postini operanti in Sambuca venivano gestiti dalle Poste di Sciacca, con disagi enormi per i cittadini. Come se non bastasse, da alcuni mesi capita quello che solo in un’Italia allo sbando può succedere: il personale addetto al recapito della posta che risiede a Sambuca, la mattina si sposta – con lo scooter aziendale -, per andare a riempire la propria borsa della corrispondenza, a Santa Margherita di Belìce; poi torna a Sambuca, distribuisce la posta e ritorna a Santa Margherita, per poi ritornare, ancora una volta, a Sambuca.  Storie dell’incredibile: allucinanti. Ma questo non è tutto. Il cittadino si ritrova nella buca delle lettere un avviso per una raccomandata – che potrebbe avere una certa importanza, delle scadenze – si reca all’Ufficio postale del paese, dove gli viene detto di ripassare almeno dopo un paio di giorni, in quanto la raccomandata  ritorna all’Ufficio di Santa Margherita, poi pare che ritorni a Sciacca dove viene (ri)caricata, a suo tempo, per ritornare – a suo tempo – a Santa Margherita di Belìce e poi a Sambuca – a questo punto c’è da dire – quando arriva.  Mi chiedo: ma veramente si è diventati così irresponsabili nel proprio dovere (Direzione Poste, attenzione, non personale) nella corsa smodata alla ricerca di più guadagni e meno spese, al punto di non guardare – di fregarsene direi – dei mille e più disagi per i cittadini e per il proprio personale sempre più ridotto che deve litigare con il pubblico? Possibile che nessun Governo riesca a prendere a cuore i problemi della gente che dovrebbe rappresentare e difendere contro chi si sforza di complicare la vita dei contribuenti?” Ora io chiedo: MA AL NORD CI SONO LE STESSE REGOLE?
Debbo credere che un lavoratore debba assentarsi dal lavoro per andare a ritirare raccomandate, per sentirsi dire di ritornare il giorno dopo, e il giorno dopo ancora il giorno appresso? Le sarei grato se pubblicasse la mia  lettera, non tanto per volere apparire sul giornale, ma affinché la gente possa mettersi in contatto con me, per dirmi come vanno le cose dalle loro parti. La prego altresì di pubblicare il mio indirizzo di posta elettronica e quello di casa, e i rispettivi numeri telefonici, se è possibile.
Cordiali saluti e grazie per l’ospitalità.
Angelo Pendola  Sambuca di Sicilia,  Via A. Amorelli, 30 - 92017 Sambuca di Sicilia (AG)  0925942361 3286975876  E-mail: angelopendola@libero.it

4 dicembre 2008

In aumento i costi degli abbonamenti ES e AV.

Vi scrivo (anche a nome dei miei colleghi, pendolari su tratta Trenitalia Roma-Napoli) per denunciare l’aumento dei costi degli abbonamenti ES e AV. Fino al 31 ottobre 2008 un abbonato IC (con abbonamento di 161 euro mensili per Roma/Napoli) aveva diritto ad accedere a un treno ES con un ticket di 2 euro (o con prenotazione di 3 euro), e a un treno AV con la sola prenotazione di 3 euro.
Dal 1° novembre 2008 sono stati previsti abbonamenti differenziati: 161 euro per l’abbonamento IC Roma/Napoli, 260 euro per l’ abbonamento ES Roma/Napoli, 300 euro per l’abbonamento AV Roma/Napoli. Un abbonato IC può accedere a un treno ES o a un treno AV solo pagando il cambio servizio (per ES 11 euro, per AV 18 euro).
Mi sembra che questa situazione debba essere posta all’attenzione delle autorità per varie ragioni.
1) La modalità con cui è stato introdotto questo ulteriore aumento dei costi degli abbonamenti (nel 2002 il costo di abbonamento IC Roma-Napoli, che consentiva l’accesso anche ad ES, era di circa 88 euro) sembra essere volutamente non esplicita: l’aumento non è stato pubblicizzato, non sono stati distribuiti avvisi, i controllori non hanno provveduto a comunicarlo, in biglietteria (per esempio Stazione San Pietro di Roma) non ci sono manifesti informativi. Sul sito sito di Trenitalia si comunica falsamente un aumento del 15% a fronte di un aumento superiore del 60%. Nel comunicato: “Dal 1° novembre, infatti, il meccanismo di calcolo del nuovo abbonamento ES* City è stato strutturato come il prezzo dell'abbonamento IC aumentato di circa il 15%, garantendo in tal modo una riduzione significativa rispetto all'attuale metodo di tariffazione: abbonamento IC + singoli ticket ES*”.
2) L’aumento dei costi degli abbonamenti mi sembra spropositato, tanto più che esso riguarda non solo il servizio AV, ma anche quello ES (accomunato ingannevolmente all’AV). Come può tutelarsi il consumatore ? Quali sono i suoi diritti ?
3) Mi chiedo inoltre come possa tutelarsi un abbonato IC in caso di ritardo dei treni. Io e i miei colleghi saremmo anche disposti ad utilizzare i treni IC, ma solo nel caso in cui fosse garantita la puntualità. In questi ultimi anni i ritardi sono invece aumentati ed è ormai usuale un ritardo medio di 30/40 minuti (questo è per altro il motivo principale per cui tendiamo a non utilizzare i treni IC). In caso di ritardo l’abbonato non ha diritto ad alcun rimborso ? Può avere diritto a servirsi di un Treno ES o AV senza dover pagare il cambio servizio o una multa ?
4) All’attivazione dei treni AV è corrisposta una riduzione (che non sono in grado di documentare, ma che voi potrete certamente verificare) dei treni ES e IC, pertanto gli abbonati sono stati in qualche modo “costretti” a utilizzare treni AV. Con l’ aumento delle tariffe non si è provveduto a incrementare il numero delle corse ES e IC, né tanto meno a garantire la puntualità del servizio. Per la tratta Roma-Napoli restano invece attivi treni AV anche a distanze di tempo molto ravvicinate (es.: AV Roma/Napoli 17.48 e AV Roma/Napoli 18.10)
Vi sarei grata se poteste occuparvi di questo problema.
Emanuela Bufacchi

Al gruppo Toscano s.r.l. chiediamo di intervenire subito.

Spett.le Gruppo Toscano s.r.l., premesso che con il "Tavolo di coordinamento tra i rappresentanti dei consumatori nei vari osservatori camerali", su iniziativa della F.I.M.A.A. di Milano (Collegio Agenti d'Affari in Mediazione) e sottoscritto dalle Associazioni dei Consumatori a cui hanno aderito le Associazioni di Categoria (F.I.A.I.P. - Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali e l'A.N.A.M.A. - Associazione Nazionale Agenti e Mediatori di Affari) è stato elaborato un vademecum per il consumatore quando si rivolge ad un'agenzia immobiliare.

In particolare in detto vademecum sono riportate tra l'altro le seguenti indicazioni:

(1) - "Pretendere l'uso di moduli depositati in Camera di Commercio (legge n° 39 del 03/02/1989) ispirati alle linee guida elaborate dalla Commissione Camerale per la tenuta del Ruolo Mediatori" e comunque "Indicare le eventuali iscrizioni ipotecarie o altri vincoli sull'immobile" ed

(2) - "Essere controfirmati dal mediatore con la quale è stata condotta la trattativa";

(3) - "Pretendere in caso di acquisto mediante richiesta di mutuo, la specifica indicazione che l'efficacia della proposta è subordinata all'erogazione del finananziamento";

(4) - "E' poi importante disporre dei seguenti atti: Certificati di destinazione d'uso, di destinazione urbanistica, certificati di abitabilità e agibilità, attestazione di conformità degli impianti alle disposizioni di legge; iscrizioni ipotecarie, storici ipotecari";

(5) - "Ricordarsi assolutamente che le eventuali caparre devono essere intestate al venditore (assegno non trasferibile) e che la provvigione è dovuta al mediatore alla conclusione dell'affare".

Il giorno 01/04/2008 il sottoscritto ha effettuato una proposta d’acquisto per un immobile sito in Roma, con l’intermediazione della Punto Immobiliare Alessandrino s.a.s. (Toscano Punto Affiliato) sita in Roma in viale Alessandrino 167 e rappresentata legalmente dal signor Pieja Alessandro. La suddetta proposta veniva formalizzata firmando un modulo di proposta di acquisto prestampato fornito dalla suddetta società, ma non conforme a quanto previsto dalle normative vigenti (1), compilato dallo stesso rappresentante legale, e consegnandogli un assegno bancario non trasferibile intestato all’allora proprietario dell’immobile di cui sopra, signor Pierri Vito (Si precisa che inizialmente il suddetto rappresentante legale pretendeva che l'assegno fosse intestato alla Punto Immobiliare Alessandrino s.a.s.!!! (5)). Tra l'altro in detto modulo di proposta di acquisto è presente una clausula, già definita vessatoria dall'articolo 1469 bis del Codice Civile, che attribuirebbe all'agenzia il diritto a ricevere la provvigione anche se il consumatore recede. Il suddetto modulo, inoltre, non è stato controfirmato dal mediatore con la quale è stata condotta la trattativa (2), e lo stesso mediatore non ha voluto inserire la specifica indicazione che l'efficacia della proposta sarebbe stata subordinata all'erogazione del finananziamento per il sottoscritto (3). Alla voce: “varie ed eventuali” era inoltre stato scritto: "La presente è vincolata al buon esito delle visure ipocatastali”. Il giorno 02/04/2008 il sottoscritto effettuava una visura ipotecaria presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Roma dalla quale risultava in essere una iscrizione ipotecaria a favore del Credito Italiano s.p.a del 27/03/1995 di anni 15. Successivamente il sottoscritto si recava nuovamente presso la vostra agenzia affiliata sopra citata, evidenziando al rappresentante legale, signor Pieja Alessandro, tale circostanza, chiedendogli quindi l’annullamento della proposta di acquisto in quanto vincolata dal buon esito della visura ipotecaria, e chiedendogli la restituzione dell’assegno di cui sopra; ma il rappresentante legale, si rifiutava di riconsegnare l’assegno affermando che detta proposta è da ritenersi irrevocabile"!!! Fortunatamente in sede notarile nell'atto pubblico di compravendita è stata aggiunta questa nota che ha permesso al sottoscritto di procedere con la conclusione dell'acquisto. Il 22/04/2008 il sottoscritto ha firmato il Contratto Preliminare di Compravendita e contestualmente ha richiesto al rappresentante legale della Punto Immobiliare Alessandrino s.a.s. la copia degli atti previsti, sopra citati, ma in quella data la vostra agenzia affiliata sopra citata non era in possesso di nessun documento (4), rappresentando una scarsa professionalità ed una superficialità nel mandato a vendere degli immobili. Infine il 24/07/2008, in sede di firma dell'atto pubblico di compravendita, il vostro mediatore non si è presentato.

Personalmente ho avuto l'impressione che il vostro mediatore curasse molto gli interessi del venditore e per niente quelli del sottoscritto quale acquirente; inoltre era sicuramente deciso, il vostro mediatore, a concludere la compravendita per poter ricevere la provvigione...

In attesa di un vostro cortese cenno riscontro, per giustificare tra l'altro le azioni di un vostro mediatore, si porgono distinti saluti.

Stefano Martini

Proposta AIES per il finanziamento di una FONTANA che eroghi ACQUA DA TAVOLA ( detta anche acqua AFFINATA) per i cittadini del territorio comunale.

ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L'EDUCAZIONE SANITARIA REGIONE LIGURIA

COMITATO LOCALE DI ORTONOVO

c/o Distretto socio-sanitario, via Serravalle n. 37

O R T O N O V O

Posta elettronica  aies_clo@iclab.it  Sito Internet  http://www.iclab.it/html/aies_clo/

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AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI ORTONOVO, ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE E URBANISTICA, AL PRESIDENTE ACAM SpA.

e p.c. Al Presidente della Regione Liguria, All’Assessore alla sanità Regione Liguria, Al Direttore Generale ASL N. 5, Al Direttore Sanitario ASL n. 5, Al Direttore Amministrativo ASL n. 5, Al direttore distretto socio sanitario n. 2 Val di Magra, Al Direttore della NAZIONE, Al Direttore del Secolo XIX , Alla Presidente onoraria AIES Nazionale, Al Presidente Nazionale AIES , Al Presidente Regione Liguria .

Ill.mo Sig. Sindaco,

l’AIES Regione Liguria Comitato Locale di Ortonovo, facendo seguito ai convegni e all’opera di educazione alla salute svolta nelle scuole del territorio sul tema dell’ACQUA, si rivolge alle istituzioni in indirizzo con lo scopo proporre una iniziativa utile a ridurre l’inquinamento atmosferico derivato dalla produzione, trasporto e smaltimento delle bottiglie di plastica PET delle acque minerali.

Tale intervento contribuirebbe conseguentemente a ridurre i costi derivanti dallo smaltimento dei rifiuti, e a salvaguardare al meglio la salute dei cittadini, offrendo quindi un servizio ottimale, utile anche a giustificare gli eventuali aumenti dei prezzi dell’acqua di rubinetto.

-Considerato che dal grado di disponibilità di acque destinate al consumo umano trova riscontro il grado di civiltà e lo stato di salute di una popolazione.

- Visto che l’acqua dolce, non è una fonte inesauribile, e quindi è indispensabile preservarla .

- coscienti che la sua disponibilità è strettamente legata alla protezione e alla salvaguardia dell’ambiente in tutte le sue componenti .

- Preso atto del forte danno ambientale derivato dalla varie fasi della produzione, trasporto e smaltimento delle bottiglie di plastica PET,delle acque minerali naturali, con incremento del gas serra e conseguente modificazioni climatiche del pianeta.

- Ravvisata la necessità e l’opportunità di ritornare ad utilizzare l’acqua di rubinetto con evidenti vantaggi ambientali ed economici per la collettività

- Tenuto conto che l’acqua per essere potabile oltre che essere batteriologicamente pura deve possedere anche requisiti di limpidezza –gusto e sapore, e spesso per le operazioni di potabilizzazione alcune di queste proprietà vengono meno in particolare per il gusto di cloro e dei suoi sottoprodotti (dannosi per la salute).

-Considerato che oggi la legge consente anche di trattare e commercializzare l’acqua anche dopo l’uscita dal rubinetto, (legge C.E n. 83/1998 recepita in Italia con D.L. n. 31 / 2001) tali acque prendono nome di acque da tavola o affinate: Si tratta di acqua già potabile in partenza ( di solito proviene dall’acquedotto) solitamente sottoposta a procedimenti di affinamento passando attraverso filtri di depurazione che migliorano sia la composizione che le proprietà organolettiche, rimuovendo così ciò che la rende poco gradevole al palato.

Il cittadino, avrà quindi la possibilità di selezionare il tipo di acqua desiderata avendo l’opportunità di venire erogata sotto tre forme

1. Naturale

2. Gassata

3. refrigerata

Tenuto conto di quanto detto sopra L’aies regione Liguria Comitato locale di ortonovo

CHIEDE

alle SS.LL di verificare la fattibilità per il territorio comunale della messa in opera di una FONTANA che eroghi ACQUA DA TAVOLA gratuita da cui ogni cittadino potrà andare a riempire liberamente le proprie bottiglie, contribuendo a ridurre la presenza di bottiglie di plastica con tutti i relativi vantaggi ambientali. Oltre al finanziamento di tale opera, si chiede di individuare un punto idoneo di distribuzione di tale acqua da tavola, che abbia cioè una sede centrale rispetto al territorio, per essere normalmente consumata per l’alimentazione.

Come per il comune di Fidenza che in data 28-9-2008 ha inaugurato la fontana che distribuisce acque minerale naturale e gassata alla città, chiamata “Acqua Comune”, la FONTANA, per il comune di Ortonovo, potrebbe avere un risvolto sociale , in quanto potrebbe rappresentare un punto d’incontro e di socializzazione che oltre ad aumentare il valore del luogo dove essa verrà collocata potrebbe rappresentare il centro cittadino nella piana di Ortonovo, oggi mancante.

Per tale progetto l’AIES si rende disponibile a collaborare per la sua realizzazione e si pone a disposizione per eventuali chiarimenti in merito.

Ringraziando anticipatamente per l’attenzione rivolta, si inviano cordiali saluti.

IL PRESIDENTE DEL COMITATO LOCALE DI ORTONOVO (dr. Giuseppe Vinazzani)

3 dicembre 2008

Per Telecom inesistenti!!!

Abito in un condominio di nuova costruzione da febbraio 2008, io e gli altri condomini ancora oggi non siamo serviti dalla rete telefonica (niente telefono fisso né accesso ad internet) nonostante le ripetute richieste inoltrate a Telecom Italia sia da parte del costruttore (la prima richiesta del costruttore risale a novembre 2006)che da parte dei condomini.
Il problema sembra essere la necessità di ampliare le linee che afferiscono ad una centralina già esistente (quella che serve le abitazioni circostanti) senza questi lavori che solo telecom può effettuare nessun altro operatore telefonico può dare la linea, io stessa ho dovuto rinunciare al trasloco del mio precedente numero telefonico (avevo un contratto con fastweb nella precedente abitazione) per impossibilità tecnica.
Telecom non solo non fornisce delle risposte soddisfacenti, ma nemmeno ci segnala il nome di un responsabile con cui parlare.
Come possiamo fare????
S.F.

Classifiche "ballerine"?

Gentile redazione,

dopo innumerevoli email nelle quali ricevo risposte che ritengo insufficienti mi vedo costretto a richiederVi una richiesta ufficiale di spiegazioni che indirizzo anche alle associazioni competenti di categoria e a mediaset stessa, ci tengo a precisare che questa richiesta di spiegazione è un atto ormai da considerare dovuto non per me ma per chi ha dedicato tempo e passione per votarmi.

Per meglio chiarire la situazione partiamo dall'inizio.

Circa un mese fa ho ritenuto opportuno protestare con codesta redazione....era estremamente evidente infatti che alcuni utenti truccavano la votazione.....infatti la sommatoria dei voti era di gran lunga superiore alle visualizzazioni che in base al sistema sono contate in maniera univoca....Ripeto...la cosa era evidentissima ed andava avanti da settimane...dopo numerose email di protesta siete stati ovviamente costretti a prendere una decisione....ora facciamo molta attenzione..i due concorrenti che sono stati giustamente squalificati erano rispettivamente primo e secondo, terzo un altro utente e quarto io....ovviamente se i primi hanno barato e sono stati squalificati è evidente che i vincitori siano i due che stanno immediatamente dietro e quindi l'altro utente ...se non erro i magic queen ed io!!!! in qualsiasi competizione se il primo viene squalificato la vittoria va al secondo!!! E' del tutto logico!!!! ma non per Talent 1 che all'ultimo minuto si vede costretta a confermare che i primi hanno barato ma allo stesso tempo cambia tutte le carte in tavola regolamento compreso e il terzo e quarto della classifica che con le squalifiche sarebbero stati primo e secondo si ritrovano azzerati! Ora dico io!! Ammetiamo che sia giusto cambiare le regole....ma prima mettiamo a posto ciò che va messo a posto! Ciò per rispetto delle persone che fanno i video e soprattutto per chi vota e dedica anche solo un minuto del proprio tempo al proprio artista o in alcuni casi amico del cuore! Oltrettutto il mio video fa parte di un progetto benefico e TUTTI GLI INTROITI  derivanti dalla vendita del cd vanno ad un'associazione di volontariato che si chiama ABIO NAPOLI e sono destinati alla costruzione di una ludoteca dentro un ospedale di Napoli HO DETTO TUTTI GLI INTROITI infatti le spese relative alla realizzazione del cd le sostengo io...quindi per intenderci se il cd costa 10 e 10€ vanno all'associazione. la promozione per un cd è importantissima ecco perchè ho scelto Talent 1 ....perchè avrebbe consentito una visibilità al brano su Italia1! A costo zero!

Ho ovviamente immediatamente protestato e voi mi avete mandato una mail dicendomi che avreste comunque provveduto a mandarlo in onda ugualmente....ora ...io vi ringrazio ma non era di un contentino che avevo bisogno io avevo diritto di andare in tv perchè senza i magheggi di Vocecaliente e i Duem ero regolarmente secondo alla chiusura della classifica!!!

MA oltre il danno la beffa vi rimando la liberatoria firmata ma il mio pezzo in onda non c'è mai andato...in compenso ogni settimana ci vanno altri con ben altre credenziali....Chiaraluna che hanno già pubblicato album con la warner,(che a casa mia è una major!) - Pia (pupilla prediletta di Vasco Rossi e Curreri non che autrice di E... uno tra i successi più grandi degli ultimi anni) - è ovvio che a quei livelli io o altri non possiamo arrivare davvero!!!! Ma mi domando.....è un bello spazio gratuito per una major talent1...ma che bisogno ne ha?

Comunque io sono stato zitto fino ad ieri ma ora credo che si sia arrivati all'assurdo!!! Infatti da martedì ci sono persone che DI NOTTE arrivano ad accumulare anche 5/ 600 voti per volta in pochissime ore....è eclatante il caso di STEF che ieri è entrata in classifica con 900 voti e 9 visualizzazioni.....poi io ho protestato e guarda caso steff ha cominciato ad avere sempre più visualizzazioni fino a che stamattina tutto è tornato normale!!! E' stata la volta poi di Isabo che durante la notte ha ottenuto in 12 minuti 450 voti poi di giorno ha lasciato fare in modo che si sistemassero le visualizzazioni, e sicuramente stanotte riprenderà ad accumularne altri 500 e così via.......poi di colpo saranno un 2000 tra sabato e domenica ....non è che sono indovino ...lo ha semplicemente già fatto un' altra volta!!!!!  Ho mandato 3 email di protesta....ma come al solito nessuna risposta!!!!!!! Non ho nessun problema a confermare ciò infatti ho filmato e fotografato il desktop !

Ripeto non è corretto!!!!Ma non solo nei riguardi dell'artista...ma soprattutto nei riguardi di chi vota!!! Che ha diritto di vedere il proprio voto giustificato...io sono pieno di email di miei iscritti al mio space che incavolati neri mi dicono che è inutile votare e che è tutta una presa in giro!!!!!

Ora guardate ...io non chiedo nulla di più se non il rispetto per chi mi vota!!! E basta!!Vorrei vedere il mio video "Tutto in una sera" su talent 1 perchè è giusto visto che mi ero classificato secondo, e vorrei gareggiare con gli altri video che ho in gara senza dover sottostare a magheggi o trucchi!!

    Pretendo rispetto e soprattutto pretendo una risposta...anche perchè capisco l'enorme mole di lavoro ma che la più grande azienda di comunicazione d'italia non sia in grado di madare una mail e di spiegare ...beh!!consentitemi ma mi sembra davvero assurdo!!!!!!!!

So benissimo che con questa mail verrò tranciato e sicuramente mi sono dato la zappa sui piedi da solo...ma è tanti anni che lavoro nel mondo dello spettacolo e se dopo tanti anni ancora faccio questo mestiere e anche se non sono famoso, ancora riesco a vivere...beh! E' perchè ho sempre fatto due cose fondamentali ho sempre mantenuto le promesse fatte e ho sempre sempre sempre avuto rispetto del mio pubblico...non potevo non averne anche stavolta!!

Vi auguro una buona giornata e attendo una vostra risposta.

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2 dicembre 2008

Chiarezza sui criteri di ripartizione!

La presente ha lo scopo di puntualizzare sia i fatti sia la mia posizione in merito alla “storia” del rifacimento del tetto nel condominio “orizzontale”di A. dove io possiedo un’abitazione con giardino.

1.- A suo tempo avevo espresso riserve sulla necessità di rifare completamente il tetto di abitazioni costruite soltanto 25-26 anni fa (fine costruzione intorno al 1981-82: io ho acquistato come primo proprietario). Due tecnici esperti a cui mi sono rivolto per un parere hanno espresso dubbi e dissenso: la copertura con tegole  richiede normalmente un completo rinnovo dopo 50 anni almeno.

2. - Inoltre con mia posta e-mail inviata all’amministratore avevo rammentato che solo pochissimi anni fa due dei sette condomini (il sig. X ed il sottoscritto) a seguito di un condono edilizio avevano risistemato e rinnovato le rispettive porzioni di tetto sovrastanti le loro proprietà e comunque senza oneri per gli altri condomini.

3.- In data 12.4.2008, nel dare all’amministratore la delega per le decisioni di assemblea gli avevo espresso di non essere d’accordo sul criterio di ripartizione delle spese relative ai lavori al tetto: secondo la ripartizione proposta preventivamente si applicavano le intere quote millesimali che comprendevano anche i millesimi dei giardini privati che nulla hanno a che fare con il tetto nel caso di un condominio “orizzontale”.Avevo anche citato sentenze della Cassazione. Di queste mie riserve –indicate da me come essenziali per essere rappresentato in assemblea- non c’è alcuna traccia nei verbali di tutte le successive assemblee che pertanto non ritengo regolari.

4.- Una ulteriore irregolarità riguarda la ditta esecutrice dei lavori: L’assemblea del 9.6.2007 aveva affidato i lavori alla ditta YZ, approvando il suo preventivo di €uro 70407,00 più IVA. Invece solo successivamente e con semplice lettera 19.11.2007 (quindi senza approvazione assembleare o dei condomini) si comunicava che la ditta esecutrice dei lavori era un’altra e precisamente la XXX di WV.

5.- Il costo totale dell’operazione è continuamente cambiato. Da un preventivo iniziale di € 70407 (totale con IVA 84448,40) si è arrivati a quello finale di € 93012,08 IVA inclusa, giustificandolo con una carenza nella formulazione del preventivo.

6.- La ripartizione dei costi finali mi pare non regolare. Infatti sia l’assemblea del 2007 (approvazione del preventivo) sia quella del 2.8.2008 (approvazione del primo consuntivo) aveva approvato la ripartizione secondo i millesimi vigenti ed applicati sino ad allora. Non ritengo regolare (come è invece stato fatto) far successivamente approvare una diversa ripartizione che, a cose fatte, considera un nuovo calcolo dei millesimi. Le nuove tabelle millesimali non possono essere valide retroattivamente ma possono essere applicate soltanto in futuro, a partire dal momento della loro entrata in vigore.

7.- Fin dal luglio scorso, con un tecnico ho ispezionato la porzione di tetto nuovo sopra la mia abitazione. Abbiamo constatato che le tegole non intere sono state segate in loco pertanto una grande quantità di piccoli pezzi e resti dei tagli sono caduti sulla copertura rimanendo sotto e tra le nuove tegole, il che determinerà ristagni e rigurgiti di acqua. Inoltre in corrispondenza degli spigoli concavi (dove confluiscono due superfici oblique di tetto verso il basso) le ultime file di tegole delle superfici non sono adiacenti, anzi sono separate da un spazio vuoto ed irregolare. In conclusione: non è stato fatto un lavoro a regola d’arte e ciò avrà altre conseguenze negative. Di questo ho informato piu’ volte personalmente l’amministratore ma senza risultato.

8.- Ho osservato che in alcune zone del nuovo tetto, al di sopra di altre abitazioni, sono stati installati paletti ed antenne. Domanda: sono tutte installazioni regolari? realizzate previa approvazione assembleare? Oppure il tetto è da considerarsi una superficie “condominiale” soltanto per la ripartizione di spese?

9.- Non completamento dei lavori, come da me ripetutamente segnalato senza esito - all’amministratore e precisamente: telefonata al suo ufficio a fine giugno-inizio luglio, di persona a settembre insieme a mia moglie nel suo ufficio, con due miei messaggi e-mail del 6 ottobre e 20 ottobre 2008. Le incompletezze sono parecchie:

a) gli sbocchi a terra dei pluviali sono incompleti; non sono stati raccordati con le bocche più grandi, preesistenti ed interrate; quindi l’apertura tra pluviale e bocca consente introduzione e conseguente accumulo di terra e detriti nelle suddette bocche e negli scarichi sotterranei; tutto ciò creerà ulteriori interventi e costi.

b) la ditta esecutrice dei lavori al tetto, oltre agli spazi necessari per le impalcature, ha occupato una parte del mio giardino come superficie di scarico,deposito e lavorazione di sabbia, malta ed altro materiale. Ciò ha creato irregolarità, gibbosità, avvallamenti che hanno rovinato e distrutto il manto erboso. Sopra ed anche in profondità è rimasta abbandonata parte di quei detriti e materiali .È stata inoltre rotta una lastra grande di cemento davanti al mio ingresso nel cortile interno, non sostituita con una identica.

c) al termine dei lavori al tetto avevo programmato un marciapiede lungo il semiperimetro della mia abitazione ma – pur avendo prenotato chiamato e pagato chi doveva eseguire i lavori, non ho potuto procedere per le ragioni esposte ai punti a) b).

d) per le stesse ragioni non ho potuto mettere la mia abitazione a disposizione degli stranieri che avevano da tempo prenotato una vacanza, con perdita di denaro e credibilità nei loro confronti.

10. La presente (che non ha intento polemico ma vuol semplicemente presentare ed analizzare i fatti) viene

anche inviata alla ACU Associazione Consumatori Utenti della quale sono socio ed alla quale mi sono rivolto per una eventuale assistenza.

11. Resto in attesa di una risposta.

12. Richiedo espressamente che questa lettera sia inviata per conoscenza a tutti gli altri condomini o in alternativa che l’amministratore mi comunichi i relativi indirizzi perché vi possa provvedere io stesso.

Cordiali saluti. Ermanno Bianchessi

Servizio o disservizio?

Egregi Singori,
desidero sottoporre alla Vostra attenzione quanto accadutomi negli scorsi mesi.
ZY, è l'intestatario del contratto relativo al numero 000000000, che mi è stato assegnato per motivi di lavoro.
A causa di un guasto dell'apparecchio, a fine agosto, contattavo il Vostro 139 dedicato a clienti Business, per chiederne relativa sostituzione: mi è stato detto di attendere la normale scadenza del 15°mo mese, e questo feci.
Così, allo scadere del suddetto periodo, inviai fax per la sostituzione dell'apparecchio come da Vostre indicazioni; ZY chiamò in ripetute occasioni per informazioni circa il fax inviatoVi - correttamente inviato per ben 15 volte (con relative ricevute fax ok conservate!) - e, puntualemente, gli operatori ci comunicavano di non aver ricevuto documento alcuno. Dunque, scannerizzato il documento, lo inviammo a questo Vostro indirizzo di posta elettronica: finalmente, sembrava aveste ricevuto ( ultimo fax inviato 5 novembre ore 10.41) il modulo, e veniva confermato a ZY che avreste inviato il nokia n82 richiesto.
La scorsa settimana, ancora  nulla: giovedì 20 novembre parlai con il gentilissimo operatore D. (centro di Roma del nr. 139) il quale mi diceva che avrebbe dato opportuno sollecito e che sarei stata ricontatta al più presto.
Ieri, 24/11/08 (dopo oltre un mese  dalla mia richiesta!!), ancora nulla: alle 16.30 ca. ho contattato nuovamente il 139; mi ha risposto una Vostra operatrice - di cui purtroppo non rammento il nome e che si è guardata bene dal dirmelo quando gliel'ho richiesto - la quale, spiegatele la situazione e chiestole di venirmi cortesemente incontro, mi risponde che non avevate mai ricevuto la mia richiesta di sostituzione apparecchio. Spazientita dalla discordanza delle infinite risposte ricevute, la Signorina in questione reagiva attaccandomi la cornetta in faccia. Oltre alla presa in giro di sentirmi dire ad ogni chiamata una cosa diversa, oltre al disagio di avere un apparecchio prestatomi da fine agosto, oltre a continuare a pagarVi profumate bollette che includono peraltro anche il canone di comodato per l'utilizzo di un apparecchio che non ho, mi viene anche attaccato in faccia?!
Se questa è la "cura" che riservate ai Vostri Clienti Business, non oso immaginare che trattamento riserviate ai Vostri ordinari clienti con ricaricabile!!
Più tardi, attorno alle 19.00 parlavo con C. il quale mi pregava di pazientare, in quanto purtroppo, il programma momentaneamente fuori uso, non gli permetteva di verificare lo stato dell'arte della mia pratica; gentilissimo, quando gli chiedevo a chi poter segnalare il disservizio, mi consigliava di scrivere a questo Vostro indirizzo e-mail.
Questa è l'ultima segnalazione che mi riservo di fare: se non sarò contattata nell'arco di 24 ore, mi vedrò costretta a scrivere e a chiudere il contratto.
Vi ringrazio da ora per quanto potrete fare, (se vorrete fare!) e Vi prego di non farmi più contattare dai Vostri inutili sondaggi sulla qualità del servizio del 139 (ultima chiamata, ricevuta ca. mezz'ora fa!).
Saluti.
S.B.

1 dicembre 2008

Controllo fumi: quali sono gli obblighi per legge?

In data 18/11/2008 ho ricevuto un vostro tecnico per la prima accensione di una caldaia a condensazione Vaillant.
Mi ha rilasciato un volantino con le offerte relative a "strasereno" e "supersereno" per manutenzione e pulizia.
In breve:

  • strasereno: 5 anni di manutenzione annuale + 1 analisi combustione biennale + diritto di chiamata gratuito : euro 540 + iva
  • supersereno: 2 anni con qualche altra limitazione: 180 euro + iva

Il volantino mi sembra che dica in realtà 450+iva per la prima e 120+iva per la seconda, ma l'icaricato mi ha detto quei prezzi.
La caldaia è nuova e secondo l'allegato L del D.Lgs. 192/05, che vi allego per informarvi, ho questi obblighi di legge: controllo fumi (con annessa pulizia) ogni 4 anni.
La caldaia ha infatti meno di 8 anni, ha potenza minore di 35 Kw, è stagna e pure installata esternamente all’appartamento.
Di tutto ciò il vostro addetto non mi ha informato, lasciandomi credere che ci fosse un obbligo annuale di controllo e biennale di pulizia.
Provvederò a segnalare alla provincia e alle autorità competenti il vostro pessimo comportamento e la poca serietà nell'informare adeguatamente i clienti.
Chiedo comunque, se possibile, un'offerta nei termini di legge, alla quale aderirei ben volentieri, così costruita.
Controllo fumi con annessa pulizia nel 2012 e nel 2016 (anno in cui la mia caldaia avrà 8 anni) e poi ogni 2 anni, 2018 e 2020, e magari un'uscita con diritto di chiamata gratuita.
Questi controlli sarebbero secondo legge, nè uno di più nè uno di meno. Che offerta mi fate per queste caratteristiche?
Grazie.
Angelo Sala