25 novembre 2008

Con l'Islanda vanno in fumo anche i nostri risparmi.

Buongiorno

Anzitutto mi presento: sono un risparmiatore truffato, si direbbe “solo” uno dei tanti, ma con voglia di uscire dall’anonimato e dare una voce, un grido al dramma che ci ha travolti, con perdite economiche e danni psichici.

Uno dei moltissimi risparmiatori che ha in portafoglio obbligazioni emessi da Banche Islandesi, nella fattispecie la “Glitnir” (già “Islandsbanki”, cod. ISIN XS0222838129) acquistate nel mese di Aprile 2008.

Ho ritenuto di scriverLe in quanto in presenza di un ennesimo caso di “malafinanza”, non vedo alcun interesse a tutelare noi risparmiatori da parte non solo delle Banche e dell’ ABI, ma nemmeno dal Governo e dagli organi preposti.

Non tutti sanno che queste obbligazioni fino al default venivano proposte e vendute dagli istituti di credito e dai consulenti finanziari come titoli solidi e sicuri, di elevato rating (“A”) e supportate da un’ assicurazione generica di “business solido e virtuoso” in un Paese “di antiche tradizioni ed elevati standard economici”

Infatti erano inserite , nell’elenco "Patti Chiari" nato esplicitamente “per proporre un elenco di obbligazioni a basso rischio e di conseguenza a basso rendimento, costantemente aggiornato, per orientare chi è privo di esperienza finanziaria e intende investire in titoli particolarmente semplici da valutare”

Contrariamente ai principi (teorici) alla base dell’iniziativa, nè le importanti oscillazioni di prezzo né le variazioni di rating (sino alle condizioni di default sarebbero almeno 4) sono state comunicate dalla Banca.

Per aggiungere la beffa al danno, la comunicazione dell’uscita dell’obbligazione dalla lista è datata 09/10 u.s. (recapitata 10gg. più tardi) cioè col titolo già uscito dalle contrattazioni (!)

Allo stato attuale abbiamo bisogno di segni di interessamento, di risposte, di proposte concrete di soluzione.

Pertanto chiediamo:

Agli organi di comunicazione, la stampa, i media :

- di non speculare banalmente sul dramma delle ns. famiglie come “notizia del giorno” per dimenticarsene ed archiviare il caso in attesa di altri scoop più ghiotti.

- di mantenere, viceversa, la situazione viva nell’opinione pubblica perché tutti possano condividere la causa, seguirne gli sviluppi e sostenerci, persino attivamente se lo vogliono.

- di evidenziare e rimarcare le lacune nel sistema politico, economico e finanziario che tuttora (dopo molti anni dalla Cirio, Parmalat, Argentina etc.) mietono vittime innocenti (ed inconsapevoli) fra i risparmiatori, nonostante i proclami di “trasparenza” e “vigilanza”

Agli organi di governo, i politici e gli enti internazionali e sovranazionali:

- di indagare il comportamento del Governo islandese che con un escamotage giuridico ha sottratto le Banche locali agli obblighi verso i creditori, addirittura salvaguardando gli azionisti.

- di chiedere il rispetto delle leggi internazionali e prendere posizione diretta nelle operazioni di recupero crediti con auditing e monitoraggio costante di una buona condotta

- di condizionare gli aiuti economici concessi allo Stato Islandese alla formulazione di proposte soddisfacenti per il rimborso/ rinegoziazione del credito contratto con i piccoli risparmiatori.

- di promuovere una revisione organica e globale delle regole e dei parametri accessibili al pubblico non-specialista per una valutazione realistica del contenuto di rischio degli investimenti

Alle istituzioni Bancarie e finanziarie, agli organi di coordinamento e vigilanza:

- di configurare l’incuria e l’approssimazione nella condotta della sbandierata operazione “Pattichiari” come corresponsabilità nelle scelte effettuate da risparmiatori ingannati

- di istituire un Fondo per il rimborso delle vittime cui concorrano TUTTE le Banche del Consorzio “Pattichiari” in misura proporzionale alla capitalizzazione od altri criteri da determinarsi nelle sedi opportune.

Con peso addizionale per le Banche ove siano stati effettivamente collocati prodotti “infetti” (addirittura sino a poche settimane dal default), ed in proporzione a tale ammontare nominale

- di assegnare a tali Banche l’onere di predisporre strategie di rimborso (o rollover su altri prodotti finanziari con orizzonte temporale ragionevole)

- ai fini di tali rimborsi, a compensazione di quanto potrà liquidarsi in seguito a realizzazione degli assets delle Banche Islandesi, di considerare sullo stesso piano paritario i sottoscrittori di polizze e bonds.

Alle associazioni di categoria, dei consumatori e dei cittadini:

- grazie alla loro presenza capillare sul territorio, di contribuire alla diffusione di un’informazione corretta ed aggiornata sul tema, svuotandola di eventuali contenuti politici o faziosi.

- di promuovere e favorire il coordinamento tra i diretti interessati, per conseguire un obiettivo unitario

- di fornire possibilmente assistenza e consulenza specifica, finanziaria e legale, identificando e guidando i gruppi di risparmiatori con problematiche analoghe ai fini di azioni collettive

Non mi dilungo oltre: spero abbia avuto il tempo e la pazienza per leggermi fino a qui.
Allo stato attuale, dove prima di tutto si tutelano e si salvano con soldi pubblici, le banche responsabili di averci venduto obbligazioni a rischio certificandole come sicure, lasciando al loro destino noi risparmiatori con le nostre famiglie, spero Lei possa dedicare parte del Suo tempo e delle Sue energie al problema del default delle Banche Islandesi ed ai pesanti risvolti su risparmiatori in difficoltà.

http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=991447  progetto Banche Islandesi

http://islandainfumo.blogspot.com/

Nicola Minerva - Parma

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24 novembre 2008

Alla Telecom non tornano i conti!

Ho pagato nel mese di novembre 2007 una bolletta telecom 2 volte. Ho chiamato un centinaio di volte il 187 per avere il rimborso di € 148,00 ma nessuno sapeva dare una risposta su cosa fare. Venivo rassicurata che il reclamo era stato acquisito ma il rimborso però non arrivava. Dopo mesi mi venivano richieste le copie del pagamento via fax senza comunque risolvere. Non ho mai sentito nessuno della Telecom richiamare al cellulare che hanno voluto. (io dico da ignorante: la Telecom è l'unica azienda senza contabilità? Come hanno fatto a quadrare il loro bilancio a fine 2007, non avanzava niente????? Ho chiesto allora la compensazione con le bollette e mi veniva detto che era illegale. Anzi la signorina era disgustata di tanta ignoranza da parte mia. Mi dice che da parte mia ci sarebbe stato appropriazione indebita!  Ma guarda un po'. Ma come si chiama allora quello che fa la Telecom, furto!!!!!!!! Chiedo a Voi aiuto cordiali saluti.

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21 novembre 2008

Stop alla discussione politica sui forum RAI: gravi negligenze di Rainet.

Riceviamo e pubblichiamo un documento che riassume la situazione in cui si sono venuti a trovare i forum RAI firmato da alcuni utenti ed inviato a dei parlamentari che stanno valutando la possibilità di presentare un'interrogazione. Link al Forum Rai Liberi: http://freeforumzone.leonardo.it/forum.aspx?c=164590&f=164590

A ogni forum che chiude, nei suoi frequentatori nasce l'ansia: dove andiamo a postare? esisterà, ancora, un forum, dove poter postare? ce l'hanno con chi discute di Politica? o si tratta, più semplicemente, di una mera questione economica, pochi soldi per potersi assicurare dei moderatori capaci?

L'ansia cresce quando, alle domande di chiarimento, chi dovrebbe rispondere ti ignora, per giorni, per mesi, quasi per anni, ormai.

Con questo documento, noi firmatari, utenti dei forum RAI, spontaneamente riunitici intorno a questa vicenda, desideriamo denunciare la mancanza di trasparenza e la negligenza di Rainet, nella gestione dei servizi che offre.

Vi potranno anche essere, come alcuni sostengono, dei problemi di rapporti economici, all'interno di Rainet, come lo stipendio insufficiente dei moderatori, ma, aldilà di questo, un'Azienda ha il dovere di mantenere efficienti i servizi che offre. Inoltre, le scelte aziendali sono un problema politico, non solo economico.

Una cosa è certa: Rainet non è trasparente (1), né nella gestione interna né nel rapporto con gli utenti (2). Il Regolamento che gli utenti sono costretti a firmare, per poter usufruire dei servizi, è a senso unico. I diritti sono tutti dalla parte di Rainet che può disporre, come meglio crede, di utenti e scritti, senza sentirsi in dovere di dare spiegazioni.

Se, domani, Rainet affidasse la gestione della Community a un'Azienda troppo vicina al Governo (qualunque esso sia) o in conflitto di interessi, quanti di noi utenti dei forum sentirebbero garantita la propria libertà di espressione e di critica o tutelati i propri diritti?

Dopo l'intervista rilasciata da Alberto Contri, all'indomani della sua sostituzione alla guida di Rainet, sullo stato in cui versano i server (3), ci siamo allarmati per la mancanza di sicurezza sui nostri dati ma mai nessun Responsabile della Società ha risposto a quanto rivelato da Contri.

La negligenza di Rainet ha portato a rendere infrequentabili spazi dove si discuteva, anche in modo vivace, di Politica e di temi di attualità. Un gruppo di disturbatori e singoli utenti hanno, in tutti i modi, impedito qualunque confronto civile, nel disinteresse totale dei moderatori (4).

Addirittura, è passata sotto silenzio, l'azione deliberata e dichiarata dell'autoproclamatosi "Club della Filibusta" di arrivare a far chiudere i forum politici, a loro dire troppo schierati o monopolizzati da utenti di Sinistra (tra noi firmatari, c'è chi non è mai stato di Sinistra), con metodi da giustizieri della notte (5).

Team Community, il pool di moderatori che dovrebbe vigilare sui forum, non ha mai dato seguito alle nostre richieste di intervento.

Eppure, dalla risposta data dall'Ufficio Stampa RAI al giornalista Stefano Bartoli de Il Tirreno (6), dalla chiusura di un thread sulle Scie Chimiche (7) e dalla sospensione di un utente frequentatore del forum del BdM (8), risulta che i moderatori ci sono sempre stati.

Perché non hanno moderato?

Solo da poco, Team Community ha emanato un Comunicato con cui descrive i problemi tecnici che stanno affrontando (9), il che non ci meraviglia, visto lo stato di abbandono in cui versano server e locali, come rivelato nell'intervista a Alberto Contri.

La RAI è un Ente pubblico, cosa che gli stessi moderatori hanno ben presente (10) e tale desideriamo che rimanga. Ciò significa che deve vigilare affinché i servizi che offre, in proprio o attraverso terzi, tutelino sia la sua immagine, sia quella degli utenti e garantiscano la pluralità di opinioni e la libertà di espressione del pensiero, previsti dalla nostra Costituzione e dal Diritto Internazionale, nel rispetto di tutti e senza sacrificare i forum delle trasmissioni che rendono meno, in termini economici.

La RAI non è una TV commerciale. La dequalificazione dei suoi servizi non giova a nessuno, tradisce il suo mandato e può diventare una giustificazione in più per arrivare alla sua privatizzazione, vale a dire al disconoscimento del diritto all'Informazione come interesse pubblico.

A questo proposito, rileviamo che l'unico forum riaperto con una moderazione presente e attiva, dopo il lungo digiuno di forum, è stato quello dell'Isola dei Famosi. Chi voleva discutere di Politica e di attualità ha dovuto farlo su uno spazio messo a disposizione sul forum di "AMNESIA" e, attualmente su quello di "Cittadini", un forum non legato ad alcuna trasmissione e aperto a seguito delle insistenze di molti utenti. Dopo le segnalazioni di diversi utenti che chiedevano ai moderatori di cancellare i post offensivi, ingiuriosi e volgari dei soliti disturbatori che ci seguono ovunque, Team Community è intervenuto, deregistrandone un numero consistente.

Alcune spiegazioni forniteci con Messaggi Privati sui criteri utilizzati per distinguere opinione da vilipendio, però, e quelle fornite per alcune sospensioni, non fanno ben sperare.

Preoccupazione confermata dal messaggio che si trova sulla copertina di "Cittadini", (11).

Nel mentre riconosciamo a Team Community la rapidità nel rispondere, ci chiediamo come mai sia stato possibile garantire una costante moderazione sul forum dell'Isola dei Famosi, nonostante i problemi tecnici, e non sugli altri forum.

Si tratta di un caso o di una decisione che tiene in maggiore considerazione le trasmissioni più remunerative?

Inoltre, gli attacchi di Libero e di Paolo Romani al forum di Tg3 Redazione Politica, definito un covo di sovversivi comunisti, filobrigatisti, sul quale si invitava a uccidere Berlusconi (12), sorvolando sugli altrettanti auguri di morti rivolti a Capi Stato, personaggi pubblici e semplici utenti (13) e i successivi di Paolo Romani al programma Blu Notte fanno pensare, anche in vista della ventilata prossima Riforma del CdA RAI.

Noi chiediamo che Rainet ci chiarisca:

- a chi Rainet ha affidato, se lo ha fatto, la gestione della Community

- chi gestisce i nostri dati e quale uso ne fa

- perché Rainet non comunica, ufficialmente, ogni cambiamento nell'erogazione dei servizi

- perché sui forum legati alle trasmissioni non c'è una vera interazione tra Redazioni e utenti

- perché molti forum sono stati lasciati, da molto tempo, senza moderazione

- perché Rainet preferisce chiudere i forum, invece di moderarli; secondo Team Community, sono le Redazioni che decidono in merito all'apertura e chiusura dei propri forum, secondo noi, c'è una sinergia di volontà

- perché, quando i forum sono tornati in sola lettura (compresi quelli di Anno Zero e Report, precedentemente oscurati), non è stato riportato anche quello di Tg3 Redazione Politica.

- perché la lettura dei forum è consentita, solo, previo registrazione

- perché diversi forum sono stati chiusi, senza alcun avviso. Aldilà dei problemi tecnici, oggi addotti come motivazione alla chiusura, è da tempo che tutto quanto descritto finora avviene, con una precisione metodica e ripetitiva che fa pensare alla censura.

La cronistoria della chiusura dei forum (Allegato 1).

A chi giova tutto ciò?

Questa vicenda assume un aspetto paradossale se consideriamo che Rainet figura tra i Partner del Master di Web Journalism (14), i cui docenti e gli altri Partner sono tutti dipendenti e collaboratori RAI.

Noi chiediamo:

- la riapertura dei forum, Tg3 Redazione Politica compreso, con una moderazione costante ed equa che restituisca questi spazi agli spunti di riflessione e approfondimento di chi li frequenta

- una vera interazione tra le Redazioni dei programmi e i frequentatori dei forum che costituiscono un patrimonio di suggerimenti e contenuti

- che Rainet diffonda Comunicati ufficiali, a ogni variazione nell'erogazione dei servizi

- che Rainet garantisca la libertà di espressione sugli spazi della Community e l'imparzialità di chi li modera

e proponiamo:

- un nuovo Regolamento della Community che sia equo, trasparente, corretto e bilaterale (Allegato 2) che sottoporremo alla RAI e a Rainet per il debito confronto. Prima ancora dei nostri diritti di Consumatori, sono stati violati i nostri diritti di Cittadini.

Noi, con questo documento, informiamo la Stampa, i Parlamentari, le Associazioni che difendono ogni diritto, primo fra tutti quello alla libera e corretta Informazione, e l'Opinione Pubblica, per sollecitarli a un impegno in favore della salvaguardia della specificità pubblica della RAI al servizio dei suoi utenti.

Gastone Cagliero (nick stigas)

Renato Comolli (nick panoramix)

Marisa Conte (nick Marisetta)

Uriele Flamigni (nick foki)

Silvia Kuechler (nick Sally52)

Aparecido Versolato (nick versolato aparecido)

ALLEGATO 1

La cronistoria

Il 27 agosto 2008, dopo un black-out improvviso di due giorni della Community RAI, abbiamo diffuso "Forum RAI chiusi: Lettera Aperta alla Pubblica Opinione" (15), con la quale lanciavamo l'allarme su quanto stava accadendo sui forum RAI.

La lettera è stata oggetto di dileggio (15a), sul forum di radio3, cosa che ci ha costretti, per mancanza di nuovo di moderazione, a fare delle precisazioni (16).

Contemporaneamente, abbiamo inviato una lettera a Antonio di Bella, direttore del Tg3 (17), chiedendogli come fosse possibile che lui non si ribellasse alla chiusura del forum legato al suo Tg.

Nell'ordine, sono stati chiusi:

. 4 anni fa, ha chiuso il forum Terra Libera, senza motivazioni. e' stato, solo, per la cortesia di un moderatore che alcuni utenti hanno potuto salvare i propri scritti (link a IDF, poi specifico quale)

. Anno Zero ha chiuso il forum, in concomitanza con le ultime elezioni e con l'aumento, negli ultimi tempi, di diverse critiche alla trasmissione, preferendo il più rassicurante blog. Dopo essere ritornato in sola lettura, è stato, nuovamente, cancellato.

. tutta la vicenda legata al forum di Report è ampliamente raccontata nel documento in allegato (18)

Mentre stiliamo questo documento, tutte le discussioni sono state cancellate da quel forum. Neanche questa volta, c'è stata una comunicazione ufficiale. Solo a una nostra specifica domanda, con Messaggio Privato, ci è stato risposto che le discussioni sul forum di Report sarebbero ricominciate da zero, alla ripresa della trasmissione. Altri contributi degli utenti andati persi, quindi. Facciamo presente che, al momento, i moderatori del forum di Report non stanno rispondendo alle nostre segnalazioni.

. il forum della Redazione Politica del Tg3 è stato cancellato, dopo un articolo di Libero e le dichiarazioni di Paolo Romani (19). Libero ha ospitato alcuni commenti diffamatori di utenti (20) ma non la nostra lettera.

Paolo Romani è lo stesso che sta attaccando il programma di Lucarelli (21).

Inoltre, dopo il black out di due giorni, tutti i forum sono tornati in sola lettura (anche Az e Report che erano stati cancellati), tranne quello di Tg3 Politica.

. il forum di Radio3 è stato chiuso, sempre con la motivazione che c'era troppo trollaggio. Su questo forum, privo di moderatori, un utente, qualificatosi come semplice coordinatore, quindi senza poteri, ha lanciato allarmi su una non meglio azione delle "Autorità competenti" stante, sempre a suo dire, un problema di "ordine pubblico" (22).

Alle domande di chiarimento riguardo il suo ruolo e il contenuto del suo Comunicato, l'utente ha dato poche ed evasive risposte.

. il forum di Radiocity è stato messo in moderazione preventiva dei messaggi, ancora con la stessa motivazione. La moderazione preventiva, soprattutto se la valutazione dei post dura due o tre giorni, disincentiva gli utenti a intervenire. Inevitabilmente, quel forum è, ormai, deserto. Almeno, in questo caso, c'è stato un avviso del moderatore (23)

. il forum di Giornale Radio RAI ha chiuso, improvvisamente. Alcuni utenti stavano postando e si sono visti sparire il forum, da sotto gli occhi.

Oltre al timore di un'ingerenza politica in tutta questa vicenda, c'è da considerare tutto il materiale e tutte le energie profuse dagli utenti, andati perduti, con la chiusura dei forum.

ALLEGATO 2

NOSTRA PROPOSTA DI NUOVO REGOLAMENTO COMMUNITY:

RAINET è la consociata RAI che gestisce in proprio o attraverso altre Società da essa designate i servizi erogati tramite la Community RAI.

Ai sensi dell'Art. 7 comma 2,d del Codice in materia di protezione dei dati personali(D.L. 196/2003) RAINET comunica che i dati forniti dagli utenti sono custoditi e gestiti da:

Nome Azienda

Dati Anagrafici dell'Azienda

Contatti dell'Azienda

Il Responsabile della sicurezza dei dati è:

Nome e cognome

Contatti

RAINET si impegna a comunicare, tempestivamente, a tutta l'utenza, tramite Comunicati apposti su tutti gli spazi della Community, qualunque variazione dovesse intervenire nella gestione dei servizi offerti o al presente Regolamento.

RAINET si impegna, altresì, attraverso ilproprio staff di moderatori, denominato Team Community, a far rispettare il presente Regolamento, onde poter assicurare all'utnza la più ampia e garantita possibilità di espressione, nel rispetto di tutti.

ART. 1

L'utente si impegna ad utilizzare i Servizi di Community solo per inviare o per ricevere messaggi e materiale appropriati.

Nell'utilizzo dei Servizi, I'utente si impegna a non :

- accedervi senza il consenso dei genitori o di chi ne fa le veci, se minore di anni 18 ;

- diffamare, abusare, infastidire, dire il falso, minacciare o, comunque, a non violare alcun diritto di altri, reati previsti dagli Artt. 594 (INGIURIE), 595 (DIFFAMAZIONE) E 612 (MINACCE) del Codice Penale e violazione dei diritti previsti dagli Artt. 7, 9, 10 del Codice civile;

- pubblicare, rendere noto, caricare, distribuire o diffondere argomenti, nomi, informazioni o materiale informativo non appropriati, irriverenti, diffamatori, non rispettosi, osceni, indecenti o illegali ed in particolare a carattere pedopornografico ;

- caricare file che contengano software o altro materiale protetto da leggi in tema di proprietà intellettuale (o da diritti di privacy) salvo il caso in cui l’utente possieda o abbia il controllo dei relativi diritti o abbia ricevuto tutti i necessari consensi ;

- creare collegamenti ipertestuali a siti a contenuto non appropriato, irriverente, diffamatorio, non rispettoso, osceno, indecente, pedopornografico o comunque illegale, ovvero a contenuto di per sé legittimo, ma di cui non possieda o abbia il controllo dei relativi diritti, né abbia ricevuto tutti i necessari consensi dai rispettivi titolari ;

- diffondere i dati personali di terzi, ivi inclusi il numero di telefono, l'indirizzo e l'email, conformandosi alle previsioni di cui al DLgs. 196/2003;

- caricare file che contengano virus, file alterati o altro software o programmi similari che possano danneggiare l'operatività di un altro computer;

- pubblicizzare o offrire in vendita merci o servizi per qualsiasi scopo commerciale;

- condurre o far continuare indagini, giochi o catene di lettere;

- scaricare file, inoltrati da un altro utente di un Servizio, che l'utente sappia, o ragionevolmente dovrebbe sapere, non possono essere distribuiti in tal modo;

- falsificare o distruggere le attribuzioni agli autori, le comunicazioni legali, o comunque appropriate, o le designazioni relative ai diritti di proprietà intellettuale o le segnalazioni relative all'origine o alla fonte del software o di altro materiale contenuto in un file che è scaricato;

- attribuirsi l’identità di un altro utente o soggetto, ivi inclusi i gestori, gli amministratori ed i moderatori dei Servizi;

- limitare o inibire ad altri utenti l'utilizzo e il godimento dei Servizi;

- rendere pubblici messaggi privati propri o di altri utenti.

ART. 2

RAINET S.p.A. si assume l'impegno di monitorare i servizi.

RAINET S.p.A. può porre fine all'accesso al servizo di community, da parte di qualunque utente che abbia violato il presente Regolamento, avvertendolo, tramite MP o mail, della motivazione.

L'utente sospeso, qualora ritenesse ingiusta la sospensione, ha il diritto di presentare a Team Community prove a sua discolpa, onde essere riammesso all'uso dei servizi.

RAINET S.p.A. si riserva tuttavia il diritto, in qualsiasi momento, di rivelare informazioni, solo se ciò si rendesse necessario per conformarsi a leggi, regolamenti, procedimenti giudiziari o richieste governative, e di rifiutare o rimuovere qualsiasi informazione o materiale che possano configurare ipotesi di reato o violazioni di Legge.

AT. 3

L'utente riconosce e da' atto che tutti i messaggi inviati, nell'ambito del servizio Community (a eccezione della Messaggistica Privata), sono comunicazioni pubbliche e non private e che, conseguentemente, le sue comunicazioni possono venire lette da altri senza che l'utente ne venga a conoscenza.

I Messaggi Privati, in quanto tali, sono leggibili, esclusivamente, da mittente e destinatario, fatti salvi gli obblighi di Legge.

ART. 4

L'utente deve essere cauto nel fornire informazioni che identifichino la sua persona o quella dei suoi familiari nell'ambito di qualsiasi Servizio.

RAINET S.p.A. controlla il contenuto, i messaggi pubblici o le informazioni che si trovano nella Community, anche a seguito di segnalazione a Tram Community, onde non rendersi corresponsabile di eventuali azioni illecite, compiute dagli utenti.

Gli ospiti e gli utenti registrati dei Forum non sono portavoci autorizzati da RAINET e il loro parere non riflette necessariamente quello di RAINET.

ART. 5

A seguito di un eventuale interessamento dichiarato da parte di RAINET S.p.A. in tutto quanto prodotto da un utente, con l'invio di messaggi, caricando file, inserendo dati o attraverso qualsiasi altra forma di comunicazione tramite il presente Sito, ogni singolo utente può concedere a RAINET S.p.A., tramite accordo personale e privato, il permesso di:

1 . utilizzare, modificare, duplicare, distribuire, trasmettere, rivelare al pubblico, eseguire in pubblico, pubblicare, concedere in sublicenza, creare lavori derivati, trasferire o vendere tali comunicazioni.

2 .concedere in sublicenza a terzi il diritto non limitato di esercitare i sopra citati diritti concessi in relazione alle comunicazioni.

Quanto sopra si applica, anche, al diritto di sfruttare i diritti di proprietà intellettuale su tali comunicazioni inclusi, in via esemplificativa, i diritti di cui alle leggi applicabili sul copyright, sui marchi, sui marchi di servizio e sui brevetti.

ART. 6

Ai sensi dell'art . 13 del DLgs. 30 giugno 2003 n .196, RAINET S.p.A. dichiara che i dati personali degli utenti forniti con le schede di registrazione sono trattati in forma automatizzata al solo fine di permettere all'utente l'accesso e l'utilizzo al servizio di Community.

Ad alcun utente sarà permesso inviare messaggi sui forum o tramite MP, senza preventiva registrazione.

L’utente acconsente espressamente che RAINET o i soggetti da questa designati possano trattare i dati registrati e quelli relativi all'utilizzo del servizio da parte dell'utente per le finalità di accesso e utilizzo dei servizi personalizzati offerti dal sito, di informazioni commerciali o di invio di messaggi promozionali, se autorizzati espressamente dall'utente. L'utente acconsente che i dati registrati possano essere comunicati a terzi soggetti che svolgano operazioni di trattamento per conto di RAINET S.p.A. o per conto dei quali RAINET svolge operazioni di trattamento. RAINET non diffonderà né rivelerà a nessuno i dati personali dell'utente, senza il suo preventivo consenso, a meno che non sia in buona fede convinta che tale azione é necessaria per:

(a) conformarsi a prescrizioni di legge o soddisfare procedimenti;

(b) proteggere e difendere i propri diritti da violazioni commesse dall'utente dei cui dati si tratta;

© motivi contrattuali;

(d) agire a protezione degli interessi dei propri utenti o di altri soggetti.

RAINET informa l'utente che il conferimento dei dati relativi a user name e ID é indispensabile ai fini della prestazione dei Servizi offerti dal Sito e che la mancata prestazione del consenso sarà di impedimento alla prestazione dei Servizi.

Titolare del trattamento è RAINET S.p.A., via Teulada 66, 00195, Roma. L'utente può esercitare i diritti di cui all'art.13 del DLgs. 30 giugno 2003 n.196 (accesso, correzione, cancellazione, opposizione al trattamento, ecc.) rivolgendosi a RAINET S.p.A. via Teulada 66, 00195.

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ART.7

L'accesso all'area Community sottende la presa visione del presente Regolamento e la sua integrale accettazione.

LINKS

(1) http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=545524&KeyW=� www.giornalismi.info/gubi/articoli/art_1185.html

(2) www.forum.rai.it/index.php?act=Reg&CODE=00

(3) http://www.radioradicale.it/scheda/250191/intervista-ad-alberto-contri-sulla-sua-non-riconferma-come-amministratore-delegato-di-rainet

(4) http://polinux.altervista.org/altro%20forum/genocidio.html

http://polinux.altervista.org/altro%20forum/Rom_picchiati.html

http://www.forum.rai.it/index.php?

(5) http://filibustadocet.forumfree.net/

http://www.forum.rai.it/index.php?

http://polinux.altervista.org/altro%20forum/RIVOGLIAMO_CORBO.html

http://polinux.altervista.org/altro%20forum/RIVOGLIAMO_CORBO.2.html

(6) http://www.forum.rai.it/index.php?act=ST&f=173&t=221082

www.officina21.net/?p=773#comment-1612

(7) http://polinux.altervista.org/altro%20forum/scie.php.html

(8) http://www.forum.rai.it/index.php?showtopic=171298&f=214&st=0

(9) http://polinux.altervista.org/altro%20forum/OT-_Forum_AM.html

(10) http://polinux.altervista.org/altro%20forum/TEAM_COMMUNITY_UFFICIALMENTE_INVITATA.html

http://polinux.altervista.org/altro%20forum/cenaTC.html

www.forum.rai.it/index.php?showtopic=223425&f=230

(11) http://www.community.rai.it/cop_index.php?f=233

(12) http://polinux.altervista.org/Libero/Uccidere_Sil.html

http://polinux.altervista.org/Libero/Silvio_Berlu.html

(13) http://polinux.altervista.org/Libero/Castro-Morte.html

http://polinux.altervista.org/Libero/auguriodimorte.html

http://polinux.altervista.org/Libero/Uccidere_zin.html

http://polinux.altervista.org/Libero/Uccidere_bru.html

(14) www.webjournalism.it/chisiamo.php

(15) http://polinux.altervista.org/polinux-post.php?tit=politica29-08-08

(15a) www.forum.rai.it/index.php?act=ST&f=173&t=220794

(16) http://polinux.altervista.org/altro%20forum/Precisazioni.html

(17) http://www.forum.rai.it/index.php?showtopic=220407

(18) http://polinux.altervista.org/polinux-post.php?tit=politica02-04-08

(19) www.libero-news.it/articles/view/294898

www.libero-news.it/articles/view/294953

(20) www.libero-news.it/comments/index/294953/articles/5/1/

www.libero-news.it/articles/view/296759

(21)http://archiviostorico.corriere.it/2008/settembre/19/Lucarelli_Rai3_Pdl_attacca_fazioso_co_9_080919103.shtml

(22) http://polinux.altervista.org/altro%20forum/BACHECA_MESS_2.html

(23) www.forum.rai.it/index.php?showtopic=222584&f=214

www.forum.rai.it/index.php?showtopic=222970&f=214

20 novembre 2008

Fratelli Lehman: "Patti chiari" fallimento certo.

Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell'Associazione Italiana Risparmiatori Obbligazionisti Lehman Brothers.

Ho letto il Vs / articolo "Fratelli Lehman: "Patti chiari: Fallimento certo". Gradirei essere informato nel caso l'Associazione  decidesse di intraprendere qualche attività per il recupero delle perdite  subite dai piccoli risparmiatori a seguito del default della obbligazioni  LBHI.   Nel frattempo, per la diffusione, invio la seguente  LETTERA APERTA  A: Sig. PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - AUTORITA’ DI GOVERNO E PARLAMENTO  ITALIANO - ISTITUZIONI DI CONTROLLO DELLE BANCHE E DI SALVAGUARDIA DEL  RISPARMIO - BANCHE E ISTITUTI DI CREDITO IN ITALIA  SONO ORMAI TRASCORSI BEN  DUE MESI DA QUEL FATIDICO 15 SETTEMBRE GIORNO IN CUI ABBIAMO SAPUTO DAGLI  ORGANI D’INFORMAZIONE PUBBLICA CHE IL MANAGEMENT DELLA LEHMAN BROTHERS  HOLDINGS INC. AVEVA DEPOSITATO I LIBRI PRESSO IL TRIBUNALE DI NEW YORK  CHIEDENDO L’APPLICAZIONE DEL CHAPTER 11 DELLA LEGGE FALLIMENTARE U.S.A. E  CONTEMPORANEAMENTE ABBIAMO ASSISTITO IMPOTENTI ALL’AZZERARSI DI BUONA PARTE  DEI NOSTRI RISPARMI CHE, NELL’OTTICA DI UNA PRUDENZIALE DIVERSIFICAZIONE DI  PORTAFOGLIO, AVEVAMO INVESTITO IN OBBLIGAZIONI DI QUELL’EMITTENTE, FINO AD ALLORA GIUDICATA SICURISSIMA, AL PARI DEI TITOLI DI STATO ITALIANI, DEI  QUALI AVEVA LO STESSO RATING – ATTRIBUITO DA MOODY’S, S&P E DA FICTH – E COME QUESTI ERANO INSERITI NELL’ELENCO DI “PATTICHIARI” TRA LE OBBLIGAZIONI  A BASSO RISCHIO, DOVE SONO RIMASTI FINO ALLA DATA DEL DEFAULT.  IN QUESTO PERIODO ABBIAMO CERCATO DI INFORMARCI PER CONOSCERE LE EVENTUALI INIZIATIVE  INTRAPRESE IN NOSTRO FAVORE, ABBIAMO CERCATO DI SENSIBILIZZARE AL PROBLEMA  LE MASSIME AUTORITÀ POLITICHE DEL PAESE E CIASCUNO DEI MEMBRI DEL NOSTRO  PARLAMENTO, ABBIAMO CHIESTO L’INTERVENTO DELLA BANCA D’ITALIA E DELLA  CONSOB, DELL’ABI, QUALE RESPONSABILE DEL CONSORZIO PATTICHIARI, DELLE BANCHE  E DEGLI ISTITUTI DI CREDITO CHE NON AVEVANO VIGILATO SUI NOSTRI RISPARMI,  NON AVVERTENDOCI DELL’INCREMENTO DI RISCHIO DEI NOSTRI INVESTIMENTI ENTRO  DUE GIORNI, COME DA IMPEGNI ASSUNTI. DIRE CHE LA RISPOSTA FINORA OTTENUTA È  STATA SCARSA E DELUDENTE È USARE UNA FORMULA DI CORTESIA. NON HANNO AVUTO  SORTE MIGLIORE LE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI RIVOLTE AL MINISTRO DELLE  FINANZE, CHE FINORA LE HA IGNORATE.  COSA NON ABBIAMO FATTO. ABBIAMO EVITATO  DI RICORRERE MASSICCIAMENTE ALLA GIUSTIZIA CIVILE, DI INCARICARE SINDACATI  ED ASSOCIAZIONI VARIE, DI FARCI COGLIERE DA ECCESSIVO NERVOSISMO RECANDOCI  IN MASSA PRESSO GLI SPORTELLI BANCARI PER MUOVERE MASSE DI DENARO NEI GIORNI  PIÙ CALDI DELLA CRISI TUTTORA IN ATTO E NON ABBIAMO SPOSTATO I NOSTRI  CONTICORRENTI E DEPOSITI TITOLI NÉ PREGATO AMICI E CONOSCENTI DI FARE  ALTRETTANTO.  CI SIAMO SPONTANEAMENTE ASSOCIATI E, PER FARCI CONOSCERE E  DIFFONDERE IL NOSTRO PENSIERO, LE NOSTRE RICHIESTE E LE NOSTRE RAGIONEVOLI  PROPOSTE ABBIAMO CREATO IL SITO: WWW.LEHMAN-BROTHERS.INFO  LA PRESENTE  LETTERA È UN ULTERIORE TENTATIVO CHE METTIAMO IN CAMPO AL FINE DI EVITARE IL  RICORSO AD ALTRE FORME DI PROTESTA. RIVENDICHIAMO LA TUTELA GARANTITACI  DALL’ART. 47 DELLA COSTIUTUZIONE ED IL DIRITTO DI ESSERE INFORMATI QUANDO SI  PRENDERANNO DECISIONI SU DI NOI.  AUSPICHIAMO CHE LE DICHIARAZIONI DEL  PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E DEL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA  “NESSUN RISPARMIATORE PERDERÀ NEPPURE UN EURO” POSSANO TROVARE PUNTUALE ED  INTEGRALE APPLICAZIONE ANCHE NEI NOSTRI CONFRONTI.  CONFIDIAMO NELL’AZIONE  DI CONTROLLO ED INDIRIZZO, VIGILE E PRUDENTE, DEL SIG. PRESIDENTE DELLA  REPUBBLICA.  ITALIA, località varie, 15 NOVEMBRE 2008 A.I.R.O.L.B.

Tommaso Coco

A quando la normalità?

Invio la risposta di Fnme inerente il reclamo del giorno 7 ottobre precisando che oggi giorno 17.11 la situazione alle ore 19:20 Riportava una soppressione per guasto sulla linea Bovisa-Rogoredo ed un ritardo generalizzato su tutte le tratte da e per Milano da un minimo di 4 minuti ad un massimo di 12 minuti. Fermo restando l'impegno in cui confido espresso nella mail del customer care, ritengo che la situazione corrente sia ancora lontana da un vera normalizzazione. Saluti  P.Massimiliano

Reclamo 07 ottobre

Buongiorno vorrei con la presente fare segnalazione del disservizio odierno alla stazione Milano Bovisa, oltre ad un ritardo generalizzato in direzione Milano-Cadorna di 5, 10, 15 minuti si aggiunge la soppressione del treno s10 in direzione Milano Rogoredo, il successivo delle ore 09:36 porta anch'esso ritardo. La situazione, posso osservare, nel suo complesso porta oltre che un chiaro disagio per gli utenti anche una ricaduta economica in ambito lavorativo per le azienda ed unaa perdita di immagine per il traffico non pendolare, sia turistico che occasionale. Saluti P.Massimiliano

Risposta di Ferrovie Nord Milano Esercizio (FNME)

Egregio Signor P.Massimiliano,

In riferimento al Suo reclamo del 7 ottobre, ci scusiamo innanzitutto per i disagi provocati dalle soppressioni delle corse del Passante Ferroviario.Esse sono la conseguenza di guasti ai treni che coinvolgono anche le Unità di Trazione impiegate sul Passante. Sono state per questo intensificate le operazioni di manutenzione presso le Officine di Novate. Dai riscontri e dalle verifiche fatte in officina, possiamo ritenere che la criticità verificatasi in queste ultime settimane possa rientrare a breve.Condividiamo appieno, invece, il Suo malcontento per la mancata informazione nella Stazione di Lancetti: ci permetta a tal proposito di informarLa che la gestione dei teleindicatori e degli annunci vocali e, quindi, del movimento nelle stazioni del Passante è in carico a Trenitalia mentre a LeNORD è in capo l’esercizio delle linee S1, S2 e parte delle S10. Con viva cordialità- Gestione Reclami – Customer Care.

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ICI già pagata.

Il Comune di Genova (o meglio la società di riscossione) sta inviando per raccomandata delle cartelle esattoriali per il pagamento dell'ICI del 2003 (probabilmente perché scade nel 2008). Queste cartelle sono giunte a mia moglie a mia suocera e a mio suocero e affermavano che non erano stati pagati importi che prevedevano ICI parziali, more e interessi. Ho fatto un controllo nei miei archivi e tutto risultava regolarmente pagato; stesso controllo l'ho fatto per mia suocera e anche in questo caso tutto era stato regolarmente pagato. Ho fatto così un fax al Comune affermando che i miei pagamenti erano a posto e pertanto i controlli se li facesse nei suoi archivi, probabilmente "incasinati". Mi è pervenuta una telefonata di scuse dicendo che in effetti tutto era stato pagato regolarmente. Vengo ora al clou della protesta: mio suocero non appena arrivata l'ingiunzione di pagamento è andato alle Poste e ha pagato il bollettino (107,00 euro); anche in questo caso ho fatto i controlli e risultava tutto pagato regolarmente.
Mi è stato detto dal Comune di fare domanda di rimborso attraverso l'apposito modulo che significa recarsi in un Ufficio al centro di Genova senza posteggio e con fila di cittadini che lì si recavano per lo stesso motivo. A parte il tempo che si perde c'è da quantizzare la benzina e la spesa del posteggio, la raccomandata fatta dal Comune che sono pagate dai contribuenti !
Così come ha pagato senza batter ciglio mio suocero chissà quanti cittadini (anziani o meno scrupolosi) sono nelle sue stesse condizioni? Cittadini cioè che fidandosi delle istituzioni pagano quanto gli è chiesto di pagare !

Cordiali saluti

Ferdinando

18 novembre 2008

Seri problemi con le banche islandesi.

Gentile ACU, siamo un gruppo di obbligazionisti all'interno di un forum di finanza, che sono stati penalizzati fortemente dal fallimento delle Banche Islandesi, noi purtroppo non abbiamo nessun potere per far valere i nostri sacrosanti diritti ,siamo semplici cittadini Italiani che abbiamo cercato di investire i nostri risparmi ,ottenuti dopo duro lavoro ,sacrifici e rinunce.  Questi risparmi dovevano servire a darci una sicurezza,per eventuali imprevisti salute ,casa ,lavoro ecc. purtroppo adesso vediamo il nostro futuro incerto, sentendoci molto più deboli.  Le obbligazioni ,al momento dell'acquisto ,erano rating A ed inserite nella lista PattiChiari ,formulata dalle banche,quindi proposti come investimenti sicuri a basso rischio.  Noi tutti abbiamo deciso di portare all'attenzione questo drammatico problema ,inviando quante più e-mail possibile a Media ,Politici ,Ministeri,ecc. ma ,la nostra forza è sicuramente limitata.  Abbiamo motivo di credere che ,le banche Islandesi siano state messe in secondo piano ,per il grosso default della banca Americana Lehman Brothers  ,ma hanno mietuto anche loro milioni di vittime e sarebbe molto importante dare risalto anche a questa drammatica vicenda.  Quindi crediamo che ,informare inserendo nel vostro sito che è molto seguito notizie riguardanti questa sfortunata vicenda, possa essere molto utile alla nostra causa, per noi, e per tutti i
Cittadini coinvolti e non coinvolti.     Con la speranza che questa richiesta sia accolta.  In fede  Rosario Venticinque.

http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=991447

Scusi, Lei è sicuro di abitare all'interno 3?

Spedisco questa email a voi perchè quelle riportate non rispondono. Ecco il mio quesito: nel 1998 ho acquistato un appartamento al secondo piano di in una villetta; dallo stesso proprietario (che risiede al piano terra) mia moglie ha acquistato un appartamento al primo piano; al catasto risulta e risultava pertanto, che un proprietario era residente al civico il 22 int.1, mia moglie 22/2 ed il sottoscritto 22/3. Ciò è confermato dalla documentazione relativa all’ICI e al TIA e all’Agenzia delle Entrate (Dich.730). Ieri sono andato da un notaio per l’atto d’acquisto di un box (pertinenziale) e il professionista ha notato che sulla mia carta d’identità era riportato l’indirizzo 22 int. 2 anziché 3; mi ha invitato a recarmi all’anagrafe per far rettificare questo "errore". Così ho fatto: il comune ha voluto che compilassi una dichiarazione di cambio di abitazione. Mi sarei cioè trasferito in data odierna dall’interno 2 all’interno 3; mi sembra una vicenda kafkiana ! Evidentemente non ammettono che un impiegato possa aver commesso un errore di trascrizione ! Le sembra
corretta questa procedura?  In attesa di un cortese riscontro invio cordiali saluti.

14 novembre 2008

Poste italiane SpA di sorpresa in sorpresa, sempre a danno dei cittadini e dei lavoratori. Perché i governi seguitano a finanziarla con i soldi dei cittadini?

 

Solo oggi, grazie ad una e.mail di un nostro associato, abbiamo appreso che le Poste Italiane SpA hanno aumentato la commissione per il versamento dei conti correnti postali: passando da 1,00 euro (quasi 2.000 vecchie lire per una operazione estremamente semplice e informatizzata) a 1,10 euro: UN AUMENTO DEL 10%.

Un aumento micidiale, ingiustificabile, a carico del cittadino. Meglio dire a carico di quei milioni di cittadini che versano una piccola quota a una della migliaia e migliaia di associazioni di volontariato per farle operare nel sociale.

Abbiamo aperto internet e, con il motore di ricerca Google, abbiamo cercato la notizia di tale aumento ma NIENTE: nemmeno navigando nel sito delle Poste Italiane SpA.

Al contrario, utilmente, ci siamo imbattuti nella relazione dell’Istituto Bruno Leoni http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/Focus/IBL_Focus_68_Arrigo.pdf che evidenzia come il risanamento delle Poste Italiane SpA, fino ad arrivare ad un utile milionario, è avvenuto con una drastica riduzione del personale e con un costante ingiustificabile aumento delle tariffe. Una analisi tecnica che è confermata dal nostro rapporto ventennale con le Poste Italiane SpA per la consegna di corrispondenze e della rivista che produciamo.

Sembra incredibile ma i vari governi seguitano ad erogare soldi dei cittadini alle Poste Italiane SpA nonostante che i vertici di Poste Italiane SpA fanno e disfanno a loro completo piacimento. Una situazione dove l’utente ha solo il diritto/dovere di versagli i soldi per un servizio che si trasforma in disservizio del quale,poi, le Poste Italiane SpA non rispondono.

Da anni invitiamo i parlamentari e i cittadini a insorgere perché è inaccettabile una simile situazione a danno dell’occupazione e degli utenti di un servizio importante tanto da essere trattato nel Codice Penale.

Per concludere, invitiamo tutti a scrivere al proprio parlamentare di riferimento e invitiamo gli organi di informazione ad affrontare il tema connesso alla gestione delle Poste Italiane SpA.

Invitiamo i lavoratori delle Poste Italiane SpA a chiedere per primi una verifica pubblica e trasparente sulla gestione delle Poste Italiane SpA.

A leggervi, Pier Luigi Ciolli

Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

Vodafone e il reclamante senza certezze.

Copia della lettera inviata ai giornali:  

Titolare di un’utenza Vodafone, vittima del rialzo delle tariffe, ho chiesto la disattivazione della Sim e il rimborso del credito residuo. Ho quindi telefonato al call center Vodafone per conoscere la procedura di riaccredito. L’operatrice mi ha dapprima risposto che non era possibile avere il rimborso e che la cifra sarebbe andata persa, poi, appena ho alzato la voce, mi ha spedito via email un modulo, ma non era quello che è stato concordato con le associazioni dei consumatori, e che prevede il rimborso gratuito; me ne ha spedito uno che prevede la spesa di otto euro… alla fine, l’ho scaricato dal sito di Altroconsumo e  spedito per fax, ma non va bene, lo pretendono per raccomandata. Vado a farmi due ore di fila alle poste per la raccomandata e dieci giorni dopo mi vedo arrivare un sms che dice che non si può ottenere il riaccredito perché non ho fornito i dati richiesti. Chiamo nuovamente il 190 e mi dicono che manca la mia firma; rispondo che al firma c’era e l’operatore mi dice “a me risulta che non era firmato”. Allora spedisco un altro fax, col modulo e una lettera di accompagnamento avvertendo che se trovano altre storie farò una denuncia penale. Vengo richiamato al telefono da qualcuno della Vodafone e mi dice che non ho inserito il numero di telefono che voglio sia disattivato e che il fax non è valido devo rifare una raccomandata. È evidente che tutto questo è pretestuoso e una scusa di Vodafone per non restituire la cifra residua sulla Sim, violando quindi la
legge. Farò una denuncia penale. Ma tutti gli enti che dovrebbero proteggere utenti e consumatori che fanno, dormono?

R.F.

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13 novembre 2008

Storia di un paese del terzo mondo, l'Italia

Ieri, 05/11/08, mi è capitato di viaggiare sul treno espresso 823 (denominato, forse con un pizzico di grottesca ironia, "freccia del sud") tra Milano e Roma. L'Eurostar ha ormai raggiunto la folle cifra di 59 €, un po' troppi per l'ormai celebre cittadino medio sotto la soglia di povertà, e l'intercity costa poco meno. Una soluzione più economica è rappresentata appunto, dal vecchio e glorioso espresso Milano-Agrigento, la freccia del sud appunto, che per la tratta Milano-Roma viene a costare 28,50 €, meno della metà dell'Eurostar. Diciamo per una sola ora e mezza in più, un cittadino che la crisi la sente davvero, nelle proprie tasche e sulla propria pelle, potrebbe comprensibilmente optare per la soluzione più lenta ed economica, se proprio no va di fretta. Mi chiedo, però, per quale assurdo motivo e in base a quale principio, oltre alla minore velocità del treno e alla eventuale minore comodità, la società Trenitalia ritenga normale che chi decide di pagare meno debba anche viaggiare in condizioni igieniche vergognose, praticamente da trasporto animali. Il treno infatti è vecchio e lercio, i pavimenti degli scompartimenti logori, i sedili in stoffa portano i segni dello sporco accumulato in anni di viaggi e l'originale colore azzurro subisce una variazione che va dal giallo al marroncino; i poggiatesta sono privi di quella copertura usa e getta, a strappo, che si potrebbe applicare ma che, forse per risparmiare, non viene applicata.
Non dico che la cosa mi stupisca, perché ormai non mi stupisce più nulla in questo Paese, ma certo Trenitalia dovrebbe VERGOGNARSI di sottoporre gli utenti che scelgono una soluzione di viaggio più economica a queste condizioni da terzo mondo. Credo che i cittadini meritino rispetto e che gli utenti meritino un servizio quantomeno decoroso, indipendentemente dalla soluzione di viaggio che scelgono e che le condizioni in cui si presentano diversi treni delle ferrovie italiane dovrebbero essere rilevate e la compagnia che li mette a disposizione pesantemente sanzionata per questa vergona. Io dal canto mio ho esposto reclamo e richiesto il rimborso del viaggio, ma dubito che la cosa verrà presa in considerazione.
Del resto i prezzi crescono costantemente ma la qualità del servizio non accenna a migliorare (e non parlo per qualunquismo, ma da persona che da anni viaggia frequentemente in tutti i tipi di treni). Forse migliorano i servizi più in vista, come l'Alta Velocità ecc. ecc., ma il livello medio del servizio offerto nelle reti regionali e nei treni ordinari è pressoché vergognoso, sempre più caro e per di più sempre più intransigente nei confronti dell'utente, quando è quest'ultimo a mancare in qualcosa. E' una situazione davvero indecente e indecorosa che andrebbe affrontata, una volta per tutte.
Dott. Andrea Natalini

Quello che è successo realmente

Spett.le Assoconsumatori, soprassedendo sui disagi quotidiani, sui treni soppressi un giorno sì e un giorno no, vorrei far notare come Trenitalia diffonda notizie false persino sul loro sito in caso di sciopero. Ecco ciò che c'era scritto sul sito di Trenitalia in merito allo sciopero

Sciopero del personale FS dalle 21 di domenica 9 alle 21 di lunedì 10 novembre
Roma, 7 novembre 2008

Sciopero del personale FS dalle 21 di domenica 9 alle 21 di lunedì 10 novembre. Nel corso della protesta saranno assicurati i treni a lunga percorrenza nel programma pubblicato qui in basso. Garantiti inoltre i servizi minimi del trasporto locale previsti dalla legge nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle 6 alle 9, e dalle 18 alle 21) per i giorni lavorativi e il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino con il Leonardo Express o il ricorso a servizi di autobus sostitutivi. 

Ed ecco ciò che è successo realmente
Mi sono recato in stazione il 10/11/2008 per prendere il treno delle 7,28 da Minturno per Roma (evitando di partire il giorno prima e confidando nelle fasce protette dalla legge) ma di quel treno neanche l'ombra. Al che chiedo al capostazione se fosse disponibile il treno delle 7,36 (proveniente da Napoli), il quale mi risponde che non sarebbe partito neanche quel treno e che l'unico treno disponibile era quello delle 9,36 ma che anche su questo non poteva dare garanzie, affermando che l'unico treno certo per Roma sarebbe stato il regionale delle 18,00 da Formia. Alla mia osservazione sul fatto che Trenitalia aveva affermato che avrebbe garantito le fasce protette, il capostazione afferma che Trenitalia garantiva SOLO i treni a lunga percorrenza in quelle fascie orarie (tra cui quellache va dalle 6 alle 9), che, tra l'altro, non sono certo i treni che prendono i pendolari (mi riferisco agli Intercity, Eurostar ed altri treni cosiddetti a lunga percorrenza). Sconsolato e arrabbiato torno a casa e mi connetto sul sito di Trenitalia per vedere se il capostazione avesse detto la verità e cosa trovo scritto? Che oltre al programma dei treni a lunga percorrenza pubblicato sul sito sarebbero stati
garantiti i servizi minimi del trasposto locale previsti dalla legge nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle 6 alle 9, e dalle 18 alle 21) per i giorni lavorativi
O io non so leggere e comprendere l'italiano o per Trenitalia i giorni lavorativi e l'orario di 24 ore non corrispondono a ciò che pensa ogni cittadino.
Oggi è Lunedì, in Italia il lunedì considerato lavorativo, mi sembra, o no? I treni delle 7,28 e 7,36 a Minturno e diretti a Roma Termini rientrano nelle cosiddette fasce protette di maggiore frequentazione e mi sembra che i numeri 7,28 e 7,36 si trovino tra il 6 e il 9 (o mi sbaglio?). E allora come è possibile che tali treni non fossero presenti? Allora qui c'è qualcuno che ha mentito spudoratamente o qualcuno che ha approfittatto della situazione e in ogni caso questo qualcuno deve pagare e state certi che pagherà.. A breve effettuerò un'altra denuncia penale e ricorso al giudice di pace. Ma gradirei che anche voi faceste qualcosa in merito (come è stato fatto in altre regioni al nord), magari proponendo qualcosa al nostro presidente di regione (ammesso che ne abbiamo uno, a me sembra un fantasma..si vede solo per le interviste ed altre amenità). Detto questo porgo i miei più cordiali saluti e autorizzo la pubblicazione ovunque fosse necessario...Sono stufo del trattamento di Trenitalia che la passa sempre liscia.

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Il mese della svolta.

Buongiorno

Il riepilogo di ottobre andrebbe intitolato IL MESE DELLA SVOLTA.

Ho il piacere di iniziare con una bella notizia: l'apertura del sottopasso della stazione di Bergamo. Un'opera attesa dal dopoguerra, progettata almeno una decina di volte e finalmente realizzata; è proprio il caso di dire: meglio tardi che mai.

Proseguo il rapporto con le solite dolenti note, chissà se interessano a qualcuno?

Nei miei viaggi del mese:

  • ho accumulato quasi quattro ore di ritardo (la seconda peggiore prestazione dell'anno);

  • sono incappato in quattro treni soppressi;

  • i treni erano strapieni (nuovi universitari, ma non è una novità);

  • le carrozze erano poche e sporche.

Quindi tutto nella norma, vergognosamente accettata da tutti.

Ma OTTOBRE ha il privilegio di essere segnalato come il mese della svolta.

Annunciata e promessa da anni, ma sempre rinviata, ora la svolta è arrivata: Trenitalia ha presentato la nuova offerta commerciale in vigore dal prossimo dicembre.

Dopo l'entrata in funzione del raddoppio Bergamo - Treviglio (luglio 2005) e del quadruplicamento Treviglio - Milano (luglio 2007) si era in attesa dell'adeguamento dei tempi di percorrenza e dell'aggiunta di nuovi treni, soprattutto veloci; non era un sogno, ma una reale attesa di poter sfruttare le opportunità offerte dalle nuove infrastrutture.

Già è scandaloso che tali opere siano rimaste praticamente inutilizzate per tanto tempo, ma con tanta pazienza si aspettava che il Gruppo FFSS, soprattutto Trenitalia & Rfi, completasse i suoi studi, analizzasse i flussi dei viaggiatori e presentasse il nuovo orario.

C'era molta aspettativa di un netto miglioramento delle condizioni di viaggio e in modo particolare dei tempi di percorrenza; anche perchè i rappresentanti Istituzionali a vario livello e l'alta dirigenza delle FFSS non hanno perso occasione, da tre anni a questa parte, per tranquillizzare i pendolari e per fare promesse.

Cito solo alcuni esempi significativi e quanto mai autorevoli.

Il primo sono le parole del presidente della Regione Lombardia durante la cerimonia di inaugurazione del quadruplicamento, era il 2 luglio del 2007: <<Nel giro di un anno, entro il giugno 2008, i treni per i pendolari fra Bergamo e Milano aumenteranno del 60%: ed è questa, secondo il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, la conseguenza forse più importante del quadruplicamento dei binari fra Treviglio e Milano. Il fatto di avere due binari per i treni veloci permetterà infatti di raggiungere Venezia in meno di due ore e venti, ma soprattutto lascerà due binari liberi per i pendolari, che entro il 2008 avranno a disposizione anche tutti i vagoni e le locomotive acquistati dalla Regione. "Entro un anno il servizio aumenterà del 60%", ha spiegato il governatore dopo il viaggio d'inaugurazione della nuova linea con il ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro e l'amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti. E' ancora più preciso l'assessore alle infrastrutture della regione, Raffaele Cattaneo. Dal prossimo giugno, ha detto, "si parla di un treno ogni mezz'ora, tutti i giorni, fra le 6 e le 24, che diventa uno ogni quarto d'ora negli orari di punta: praticamente un metrò". "Vogliamo dare ai nostri pendolari un servizio migliore, più confortevole e più sicuro in un'estensione più ampia della giornata - ha sottolineato Formigoni -. E vogliamo anche convincere nuove persone a spostarsi dall'uso dell'auto privata a quello del treno".>>(ANSA).

Il secondo esempio è tratto da un'intervista di Dino Nikpalj del 12 maggio 2005 all'allora presidente delle FFSS Elio Catania:

<<...E' normale muoversi a 50 chilometri l'ora nel 2005? "No, non lo è. Ma le cose miglioreranno col termine dei lavori di qudruplicamento della Milano – Treviglio, nella seconda metà del 2006"

Il raddoppio della Bergamo – Treviglio di per sè non porterà miglioramenti? "Qualcosa, ma il servizio cambierà davvero con il quadruplicamento. Allora sì che i tempi diventeranno davvero competitivi." Diciamo Bergamo – Milano in mezz'ora? "Diciamo di sì. Anche se qui bisogna tenere conto di esigenze divergenti, perché nei miei incontri con i pendolari mi sono trovato spesso di fronte a richieste opposte: chi vuole arrivare a Milano sparato e chi invece chiede che il treno fermi anche in questa o in quella stazione. Un problema che risolveremo con diversi cadenzamenti dei treni"...>>

Anche l'attuale Amministratore Delegato del Gruppo FFSS, in epoca più recente, non è rimasto in silenzio: <<... Molto determinato e ben conscio delle esigenze del territorio bergamasco. Mauro Moretti parla di tratte locali, del rapporto con i pendolari, di qualità e tariffe, ma non dimentica neppure le scadenze sul salto di montone: "A dicembre 2007 - dichiara - sarà avviato l'appalto per la realizzazione dello scavalco dalla vecchia linea alla nuova". Prima c'è il passaggio a raso ... "Attivo per giugno 2008, una data storica per i pendolari, con nuovi treni a loro dedicati, nuove tratte e un miglioramento della velocità. La previsione è di un incremento del servizio del 60%: solo per i pendolari abbiamo previsto 6 miliardi di investimenti". A oggi e con l'avvio del quadruplicamento, cosa cambia per i bergamaschi? "E' prevista una linea esclusiva per il trasporto pendolare, che sarà liberata dal traffico di Eurostar, Intercity e Interregionali. La vecchia linea diventerà ad uso esclusivo del trasporto bergamasco e delle tratte utilizzate nello specifico dai lavoratori e studenti. Previsto poi i collegamento a raso con l'alta velocità, ma soprattutto non abbiamo dimenticato il "salto di montone" con, a dicembre, la gara d'appalto per la realizzazione, prevista in quattro anni"...>> (da un'intervista rilasciata a Fabiana Tinaglia per L'Eco di Bergamo del 3 luglio 2007, in occasione dell'inaugurazione del quadruplicamento)

Tutto questo per spiegare il clima con cui si attendeva la svolta epocale per il trasporto pubblico ferroviario di Bergamo. E con queste premesse, Trenitalia nel mese di ottobre ha presentato lo schema dei nuovi orari.

Tutti i giornali hanno parlato dell'argomento, anche con titoli ad effetto quali: <<Pendolari, sarà un massacro>>, oppure: <<Si preannunciano tempi duri per i pendolari>>.

Si può discutere se il nuovo orario sia peggiorato di poco o di molto; ma tutti sono d'accordo che non è migliorato e non corrisponde nè alle attese nè alle promesse. Pare che la proposta di Trenitalia sia andata di traverso perfino all'assessore regionale alle Infrastrutture; il che è tutto dire!

A farne le spese non saranno solo i pendolari, da anni abituati ad ogni tipo di maltrattamento; ognuno si arrangerà come può: o utilizzando la propria auto o cercando un alloggio in Milano. La conseguenza peggiore di questo nuovo orario è che sancisce la fine del trasporto pubblico come servizio al cittadino.

Non c'è molto altro da aggiungere; l'indignazione è tale che, volendo mantenere un tono educato, preferisco tacere.

Cordiali saluti

Renzo Belussi

11 novembre 2008

Segnalazione disservizio

Buonasera con la presente volevo segnalare il disservizio avvenuto in data 05 novembre all'arrivo in Bovisa interscambio tra linea Como-Milano e passante. Il tabellone orario riportava un ritardo generalizzato su quasi tutte le tratte mediamente di 10 minuti alle ore 09:30, in ritorno sempre in fascia pendolare, alle ore 18:30 un medio ritardo generalizzato su tutte le tratte di circa 20 minuti con almeno tre soppressioni sulla linea S10 due e una sulla linea S4.

Saluti. Pini Massimiliano

*** *** ***

Vorrei aggiungere solo una riflessione, ritengo fondamentale la garanzia di un servizio pubblico come quello dei trasporti per quelli che sono il "dichiarato". Come pure fondamentale su una tratta in direzione Milano offrire una decorosa alternativa a quella dell'uso dell'automobile decisamente meno inquinante, meno stressante e più economica.

Come pure auspicherei regole più chiare e precise, un controllo sui bonus dove il controllore e il controllato non siano la stessa figura; di fatto ogni mese rinnoviamo il nostro contratto versando il giusto per gli abbonamenti, mi aspetterei che anche la controparte rinnovi il suo impegno nei nostri confronti.

Ne faccio una questione oltre che sociale anche morale; la riprova di queste mancanze è data da una situazione talmente esasperata (ed esasperante) che si sono iniziati a costituire comitati spontanei di pendolari, oltre il celebre sito www.ilpollonord.it, che con affissioni incitano alla obiezione e allo "sciopero del biglietto". Staremo a vedere ...

Massimiliano Pini

Multa per abbonamento regolarmente pagato!

Buongiorno
questa mattina viaggiando sul treno 2616, salito alla stazione di TREVIGLIO OVEST, in direzione di PIOLTELLO sono stato multato da un tal controllore che si è rifiutato di fornire le generalità.

Il controllore aveva un cartellino di riconoscimento con il seguente n°0000000.  Avrei necessità di avere con ESTREMA URGENZA le generalità perchè vorrei sporgere denuncia.

Vi dico solamente che al sottoscritto PAOLO, dopo avermi richiesto di esibire il documento di viaggio, dal controllore n°0000000, è stato sequestrato l'abbonamento e quindi ora non dispongo più di documento di viaggio per il mese di OTTOBRE 2008, REGOLARMENTE PAGATO.

RIPETO: ABBONAMENTO REGOLARMENTE PAGATO!

Vi ricordo che io disponevo del documento e per la tratta di TREVIGLIO OVEST - MILANO  sono stato multato di € 200,00.!!

Vi ricordo infine che le condizioni di viaggio di questa mattina, oltre a quelle di molti latri giorni, erano CONTRO ogni minimo requisito di SICUREZZA.

Vi chiedo quindi di intervenire prendendo seri provvedimenti nei confronti di tale soggetto che sicuramente VESSA la clientela che tra l'altro viaggia AVENDO PAGATO IL BIGLIETTO!

QUESTO E' INACCETTABILE.

Riassumendo quindi:
a) disponevo del documento di viaggio!
b) il documento mi è stato sottratto, contro la mia volontà, (negando che l'avrebbe fatto!)
c) ho ricevuto una multa di €200,00!
d) ho numerosi testimoni!
e) ho ripreso alcune fotografie delle condizioni di viaggio
f) il controllore mi ha richiesto TUTTE le MIE GENERALITA' ma mi HA NEGATO OGNI SUO RIFERIMENTO RIFIUTANDOSI DI ESIBIRE UN SUO DOCUMENTO IDENTIFICATIVO
g) ritengo TRENITALIA responsabile di tale VESSAZIONE
h) vi chiedo di ANNULLARE l'ACCERTAMENTO n° 189/815548

Mi riservo di denuciare il tutto alle autorità e di chidervi i risarcimenti per le condizioni di servizio e per danni morali.

Un vs cliente rammaricato di dover quotidianamente avere a che fare con l'OTTUSITA' di VS DIPENDENTI in un contesto di PROGRESSIVO PEGGIORAMENTO DEL SERVIZIO

UN VIAGGIATORE IN REGOLA MULTATO!!!!!!!!!

Paolo (Treviglio)

*** *** ***

Di seguito  la risposta di Trenitalia

Gentile Paolo,
come preannunciato nel nostro incontro di stamattina Le confermo che ho proceduto, in correntezza, all'annullamento dell'accertamento amministrativo emesso nei Suoi confronti a bordo del treno 2616 del 29 ottobre 2008.
Non posso non ribadire che:
- il nostro personale ha proceduto alla corretta applicazione della normativa; gli abbonamenti, infatti, devono essere compilati in ciascuna delle parti previste. Ha deposto a Suo favore la presentazione di tutti gli abbonamenti da Lei acquistati dall'inizio dell'anno e La invito, dal mese di novembre, alla corretta compilazione del titolo di viaggio;
- è fondamentale il rispetto di chi opera a bordo treno perché agisce comunque nel rispetto della normativa vigente. Nell'ipotesi in cui la clientela registri episodi non consoni da parte dal personale di scorta è doveroso fare segnalazione a Trenitalia ma non di certo amplificare a bordo treno gli avvenimenti o intraprendere iniziative personali in proposito.

Certa di avere attivato un proficuo canale di comunicazione Le invio Cordiali saluti.

Tiziana, Trenitalia S.p.A. , Divisione Passeggeri Regionale, Direzione Regionale Lombardia - Responsabile U.O. Commerciale

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Servizio idrico gestito dalle multinazionali.

Ieri ho parlato con un'amica, la quale mi ha dato un annuncio inquietante; non so se sia vero, ma io temo di sì …E inoltre sarebbe semplicemente assurdo, tutto quello che stanno facendo (ai nostri danni e con il silenzio totale dei media e di tutti i politici) …

In pratica, il Parlamento avrebbe votato e approvato l'articolo 23 bis del decreto legge 112 di Tremonti, nel quale si afferma che la gestione dei servizi idrici, deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Quindi, in Italia, l'acqua non sarà più un bene pubblico e naturale, ma potrà essere legalmente gestita dalle multinazionali.

Se tutto questo è vero, entreremo definitivamente in un incubo.

Ne sapevate qualcosa? Il fatto che l'acqua, sia stata già da diverso tempo privatizzata, non è una novità, ma pensavamo che fosse una illegale arroganza. Oggi invece, stando così le cose, non potremo più dire nulla … giuridicamente!

Tale questione (ritengo) sia di enorme gravità, ma è perfino assurdo che nessuno si sia inalberato e ce lo abbia detto.  Hanno fatto passare il decreto alla chetichella e in assoluto silenzio, come fanno sempre quando una faccenda è troppo difficile da legalizzare.

In più credo - ma in questo caso potrei sbagliarmi - che questo decreto sia stato approvato ad agosto. Il che significherebbe due ulteriori cose:

  • che è stato furbescamente approvato quando tutti erano in vacanza e avevano altro a cui pensare.
  • Che nel frattempo sono già passati due mesi e ancora non ne sappiamo nulla!

Cosa aspettiamo a ribellarci veramente e a studiare quali metodi possiamo utilizzare, per contrastare queste operazioni di sciacallaggio economico?

Un cordiale saluto da Otello Martini

Protesta per il comportamento scorretto tenuto dall'INPDAP per l'accesso al credito da parte dei pensionati

Io sottoscritta Ciarleglio Maria, pensionata INPDAP dal 1997 in quanto ex dipendente del Comune di Roma, voglio informare le Autorità, i Parlamentari, le Organizzazioni di difesa e tutela dei Cittadini e Consumatori, i Sindacati, la Stampa, i Gestori dei mezzi di comunicazione e chiunque sia comunque interessato, del comportamento scorretto, discriminatorio e lesivo tenuto dall'INPDAP per quanto riguarda le modalità di accesso al credito da parte dei pensionati, categoria già di per sé gravemente penalizzata, soprattutto nell'attuale congiuntura economica.

Mi limito a esporre la situazione, i fatti parlano da soli:

Con Decreto n. 45 del 7/3/2007 il Ministero dell'Economia e delle Finanze stabiliva che tutti i pensionati Inpdap e di altri Enti, già dipendenti pubblici, fossero iscritti automaticamente alla Gestione unitaria del credito Inpdap e quindi assoggettati alla trattenuta automatica sulla pensione dello 0,15%, a meno che entro sei mesi dall'entrata in vigore di tale decreto (25/4/2007) e pertanto entro il 25/10/2007 non avessero comunicato all'Inpdap una volontà contraria: principio del silenzio-assenso.

Conseguentemente l'Inpdap, con propria circolare, informava tempestivamente tutti i pensionati, precisando modalità e termini per la non adesione.

Non ho manifestato volontà contraria e nel mese di ottobre 2008 mi sono recata all'Inpdap per chiedere un prestito agevolato; qui ho appreso che non ne ho diritto, perché il punto 3-bis della Legge Finanziaria per il 2008 sovverte il principio del silenzio-assenso e stabilisce che l'accesso alla prestazioni creditizie è consentito solo se ne era stata fatta preventiva richiesta; ovviamente il termine è spirato fin da maggio 2008 e questa volta l'Inpdap, considerando i pensionati non come cittadini ma come sudditi scomodi, si è ben guardato dal diffondere le nuove regole, cosicché il pensionato che si trova in difficoltà deve andare in bocca alle Finanziarie, che sono ampiamente sponsorizzate dall'Inpdap stesso sul proprio sito Internet e praticano interessi quasi al limite dell'usura. Mi è stato anche detto che non vi sono altre possibilità, né ipotesi di ripensamento o sanatoria.

È bene anche che si sappia, fra l'altro, che i finanziamenti agevolati non sono concessi indiscriminatamente, ma sono previsti in casi particolari: ad esempio gravi malattie, cure dentarie, acquisto o ristrutturazione della casa, matrimonio di un figlio, acquisto di un'auto, da comprovare con adeguata e abbondante documentazione.

Chiedo pertanto che sia data la massima diffusione possibile a questa mia protesta e che ognuno si attivi affinché sia sanata questa vergognosa situazione e sia stroncata ogni possibile speculazione a danno di chi non gode di alcuna protezione; che nessuno si dimentichi poi che i pensionati meritano rispetto perché hanno sempre pagato e continuano a pagare le imposte fino all'ultimo centesimo e che non potranno mai essere privati dell'unica arma che hanno finché sono vivi: il voto.

Maria Ciarleglio

10 novembre 2008

Mancati rimborsi: truffa?

Come al solito, in Italia, per rivendicare i propri diritti e non rischiare di essere "figli di un dio minore" bisogna alzare un polverone. Dato che il servizio assistenza clienti di Trenitalia non ha soddisfatto le mie richieste sono a denunciare la mia vicenda che di seguito vado ad esporre.
Il 20 ottobre mi reco presso la biglietteria della stazione centrale di Milano e richiedo un biglietto per Firenze ar. Devo essere nel capoluogo toscano per un impegno entro le 16,00 del 22 ottobre. Mi suggeriscono di prendere il Cisalpino che impiegando meno tempo (anche degli eurostar) mi garantirebbe di arrivare alle 14,35. Il 22 il treno parte in perfetto orario alle 11,50 e dopo appena 5 minuti, alle porte della stazione di Milano Rogoredo si blocca. Problema tecnico al locomotore, ergo 1h circa di stop. Alle 13,00 circa ci riavviamo, arriviamo a Lodi, altro stop di circa 45 min. per lasciare passare altri 4 treni (eurostar). Alla fine arriviamo a Firenze SMN alle 16,20 circa. Nel frattempo cerchiamo di informarci sulle modalità per richiedere rimborso e il personale viaggiante (rigorosamente FS, naturalmente) dà interpretazioni contrastanti: c'è chi dice che abbiamo diritto al rimborso e chi invece ci riferisce che non ne avremmo diritto.
Intanto io sono arrivato in netto ritardo per il mio appuntamento a Firenze, ho dovuto sostenere altre spese (taxi) che non erano previste e ottengo conferma dall'ufficio assistenza clienti del fatto che non avrei diritto al bonus di risarcimento perchè il treno è partito dalla Svizzera ed invece ne hanno diritto, dalla Società Cisalpino (che peraltro è partecipata FS) solo i clienti partiti da Zurigo. Chiedo allora: perchè un cliente partito dalla Svizzera che subisce il mio stesso disservizio ha diritti diversi dai miei? Perchè mi si dice, non è chiamata a rispondere FS (Trenitalia) se il bglietto l'ho fatto in Italia (FS) il personale viaggiante è italiano (FS), il disservizio si è generato in Italia e la Cisalpino è partecipata FS? Inoltre, se in biglietteria mi avessero avvisato (o se ci fosse stato un avviso esposto) che non si avrebbe avuto diritto a rimborso in caso di ritardi, avrei avuto maggiore consapevolezza e potuto scegliere, ad  esempio, l'Eurostar che partiva da Milano solo 10 min. più tardi. Inoltre, la scorrettezza di lasciare passare 4 treni (per quelli sì che le FS avrebbero dovuto rispondere nei confronti dei viaggiatori, sigh!) avanti al nostro per non far fare loro ritardo, aggravando di ben 45 min. il nosto disagio, mi sa di vera e propria frode. Infatti è meglio 1,45 h di ritardo per un treno per il quale non è previsto rimborso piuttosto che fare arrivare in ritardo dei treni per i quali il rimborso invece deve essere riconosciuto. Ma non è finita qui.
Disgustato dalla situazione, il giorno dopo mi reco nuovamente in Centrale a Milano per chiedere spiegazioni. Allo sportello l'impiegato  raccoglie la mia richiesta - n. matricola xxxxxxxxxxx - di rimborso (formulario FS dove si indica come indirizzo a cui rivolgersi per i rimborsi relativi a treni Cisalpino ad un indirizzo di Firenze: allora è previsto il rimborso?) me lo timbra regolarmente, mi consegna la ricevuta. Solo allora mi decido a chiedergli se, quanto mi è stato riferito a Firenze sia vero o meno; cade dalle nuvole, non sa cosa rispondermi e solo in seguito ad una telefonata ai 'piani alti' mi conferma che non ho diritto al rimborso e mi chiede la restituzione della ricevuta che mi ha appena consegnato. Io naturalmente non gliela riconsegno (l'ho firmata anche io, è mia e l'eventuale errore è suo) e chiedo di parlare con un dirigente. Mi indica dove rivolgermi. All'ufficio relativo chiedo del dirigente, gli riferiscono che "un signore  'sparato' chiede di vedere un dirigente". Sento tutto perchè naturalmente la porta dell'ufficio del dirigente è aperta! Dopo 10 minuti di anticamera finalmente vedo il sig. A. - n. matricola 0000000 - che in modo piuttosto sgarbato e per nulla votato al servizio verso il cliente - customer care? bah! - mi ribadisce che non mi è dovuto il rimborso.
Chiedo giustizia: che devo fare, mi devo rivolgere ad un giudice di pace per avere soddisfazione?
Mi rivolgo agli organi di stampa ed alle associazioni di difesa dei cittadini e dei consumatori per avere una tutela e non essere l'ennesimo caso di prepotenza ai danni del cittadino.
Spero di poterla spuntare non per il valore dell'eventuale bonus (16 €?) non mi cambierebbe la vita, ma per evitare che questo sopruso si perpetri impunito.
Grazie per l'attenzione. F.N.

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Proposta di lavoro o presa in giro?

Spettabile Centro per l'Impiego di Teramo, Intendo segnalare, manifestando con forza il mio sdegno, quanto accaduto in relazione ad una vostra precedente proposta di lavoro (periodo di Marzo 2008):   dalla rete Rai regionale dell'Abruzzo, appresi di una proposta professionale, da loro pubblicata e da voi gestita; immediatamente telefonai ai vostri uffici e mi fu indicato il recapito telefonico dell'azienda richiedente: si trattava della GEOTECH S.p.A di Campobasso.    Telefonai mostrando il mio interessamento e così mi venne accordato un appuntamento pochi giorni dopo. Il Sig. xy mi spiegò l'attività che avrebbe dovuto avere inizio alla fine del mese di Aprile (quindi da Marzo, colloquio, alla fine di Aprile, inizio attività) e tempo un paio di settimane (una per pensarci io e l'altra per pensarci lui), mi disse che mi avrebbe dato una risposta circa un "provino" da effettuarsi presso uno dei loro cantieri a Ravenna. Una settimana dopo, telefonai per comunicare la mia dcecisione di aderire alla sua proposta professionale ed una settimana ancora dopo, mi telefonò lui, di persona, Il Sig. xy, comunicandomi di avermi scelto, e che quindi accettava la mia candidatura. A tal punto non restava altro che aspettare la fine del mese di Aprile (poco più che un mese) e quindi impegnarsi per quasto provino da effettuarsi a Ravenna, ovviamente rinunciando ad altre cose.    Giunti alla fine del mese di Aprile, telefonai al Sig.  xy non avendo ricevuto più notizie e lui mi rispose che i tempi si sarebbero allungati un tantino per ragioni di carattere burocratico ed organizzativo (mese di Maggio). A Maggio mi telefonò lui, dicendomi che l'attività era prossima ad iniziare e di tenermi pertanto pronto. Passarono ancora un bel pò di giorni e telefonai ancora una volta io, e lui mi rimandò ancora, se non erro ad Agosto o, al "massimo" i primi di Settembre, assicurandomi che le cose sarebbero andate a buon fine, e quindi di non preoccuparmi, nonostante i ritardi dovuti a problemi organizzativi. L'ultima volta, ho telefonato ieri Mercoledì 29 Ottobre e lui, il Sig. xy, appariva anche scocciato e piuttosto arrogante.
Ovviamente gli avevo chiesto spiegazioni (la verità) e di mantenere gli impegni!   Aggiungo che il Sig. xy, ieri,  nel corso della telefonata, mi ha detto  che il cantiere di Ravenna è chiuso (tempo fa mi aveva incece detto che l'attività stava per iniziare e il cantiere era stato aperto).
Ditemi voi cosa è giusto e mio diritto che io faccia per rispondere a questa ingiustizia nonchè presa in giro. Copia simile della presente e-mail, invierò alla Rai Tre, Regione Abruzzo.   

Cordiali saluti, Eugenio Mastantuoni.

Aumenti ingiustificati degli abbonamenti mensili sugli Intercity!

Sono 8 anni che acquisto regolarmente l'abbonamento mensile bidirezionale IC sulla tratta Roma Termini –Piacenza, abbonamento al costo odierno di 319,00 Euro.

Va precisato che tale importo non è comprensivo della prenotazione del posto a sedere sui treni ES, di circa 2,00 Euro l’uno.

Il sottoscritto, essendo un impiegato Statale, costretto ad effettuare continui spostamenti dal luogo di lavoro (Piacenza) alla propria residenza (Roma Termini) e viceversa, solitamente deve usufruire per esigenze orarie, dei treni Es. Di conseguenza all’importo di 319,00 Euro per l’abbonamento mensile va aggiunto anche l’importo di 31,00 Euro relativo alle prenotazioni del posto a sedere sui treni Eurostar per un totale complessivo di Euro 350,00 mensili.

In questi giorni, sono venuto a conoscenza che dal prossimo mese di novembre 2008 l’abbonamento in questione sarà aumentato di ben 200,00 Euro, per un totale di 520,00 Euro!!! 

Considero non giustificato e vergognoso da parte Vostra l’aumento del prezzo per l’abbonamento mensile a questi livelli. Non è possibile che un cittadino debba spendere una cifra del genere per avere lo stesso identico servizio degli anni passati, servizio tra le altre cose molto carente e male organizzato visto i continui e ripetuti ritardi che hanno puntualmente i treni!!!!

Faccio presente che segnalerò la questione all’Associazione dei Consumatori e, nel caso in cui l’aumento in questione non fosse giustificato, procederò a richiedere il risarcimento per tutti i danni economici patiti dal sottoscritto.

Distinti saluti.

Cresti Andrea

4 novembre 2008

Disservizio autostrada Civitavecchia - Roma

Gent.mo Responsabile,
desidero metterle in evidenza un inqualificabile disservizio avvenuto per ben due volte sull’autostrada Civitavecchia – Roma e viceversa, disservizio che dava origine ad una potenziale truffa a danno dell’utente di detto tratto autostradale.
Il giorno 22 settembre 2008, dovendomi recare all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, all’ultimo casello prima dell’aeroporto il pagamento automatico non funzionava in nessun box di pagamento aperto, da notare che non era disponibile nessun box con esattore, nonostante le vibrate proteste degli automobilisti.
Il disservizio si esplicava nel fatto che nonostante fosse stato inserito l’importo richiesto dal display la sbarra non si sollevava o meglio veniva sollevata dopo le invettive dei clienti. Stesso fatto è avvenuto il 29 settembre 2008, al ritorno in direzione opposta, con l’aggravante che dopo il pagamento e le invettive per far alzare la sbarra, essa veniva alzata contestualmente all’emissione  una ricevuta di mancato pagamento (in allegato) invece di quella di pagamento effettuato.
Faccio rilevare che le macchine di pagamento automatico, in entrambi i casi, erano vecchie e arrugginite, perciò oltre che il danno la beffa, o meglio la truffa, vista che le innumerevoli autovetture che passavano di lì a quell’ora era richiesto il doppio pagamento, giusto per premiare l’inefficienza e i disservizi delle sgangherate autostrade italiane.
Ovviamente non è assolutamente mia intenzione ripagare l’€ 1,80 che ho già dovutamente pagato il giorno 28 settembre, ricevendo solo un inammissibile ed indecente disservizio, ma intendo rivolgere con sdegno una lamentela indirizzandola agli organi competenti ed alla stampa, affinché tali illeciti e disservizi terminino.
Concludo osservando e chiedendovi come mai  in Germania ed in Inghilterra le autostrade non costano niente e solo trenta Euro per un abbonamento di un anno in Svizzera! Mentre a fronte di costi esosi, simili a balzelli medievali, quelle italiane offrono solo tali disservizi e per di più truffaldini! Le  chiedo infine se non vi vergognate di ciò.
Ringraziandola per la sua cortese attenzione,
distinti saluti
Dott. Fabio Ruberti

A proposito degli abbonamenti Eurostar

Nella speranza di ottennere una risposta.

Al responsabile dei rapporti con la clientela Trenitalia,
al responsabile Ufficio Reclami di Trenitalia,
all'assessore dei Trasporti per la Regione Toscana, 

e per conoscenza alle Associazioni dei Consumatori, Mi Manda Rai3, Redazione di Report

Dalle biglietterie di Trenitalia veniamo a sapere che saranno tolti i carnet Eurostar per essere sostituiti con un abbonamento Eurostar.
Come visibile dal sito internet per l'acquisto dei bilglietti online, il suddetto abbonamento risulta obbligatoriamente BI-DIREZIONALE e non viene data la possibilità dell'acquisto UNI-DIREZIONALE.
Forse Trenitalia non ha valutato che su alcune tratte chi viaggia ha la possibilità di salire su un Eurostar SOLO per l'andata ma NON per il ritorno, e quindi si verifica l'assurdo di pagare un qualcosa (abbonamento bidirezionale) di cui poi non si può usufruire interamente.
Esempio pratico: ES 9424 da Prato a Bologna alle 07:24, NESSUN EuroStar da Bologna a Prato alla sera.
Forse Trenitalia non ha valutato che anche sulle tratte in cui esistono EuroStar sia per l'andata sia per il ritorno può essere data la possibilità al LIBERO CONSUMATORE di scegliere ogni giorno l'utilizzo di un treno di categoria inferiore, ad esempio un regionale, per uno dei due viaggi.
Noi pendolari di Prato, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Firenze, chiediamo che Trenitalia dia la possibilità di acquistare l'abbonamento ES anche in modalità UNI-DIREZIONALE, come era stato fatto in passato per le carte di ammissione sui treni InterCity.
Se questa possibilità ci venisse negata, con l'abuso di posizione dominante che da sempre contraddistingue il regime di scelte operato dalla monopolista Trenitalia,  chiediamo che almeno venga prevista la fermata a Prato di uno o più EuroStar diretti da Bologna a Firenze nella fascia oraria di uscita dagli uffici (17:00-19:30).
Per vostra conoscenza, vi ricordiamo che noi Pendolari Firenze-Prato-Bologna abbiamo recentemente subito, il 14 giugno 2008, il taglio di un imprecisato numero di treni Intercity (a titolo personale ricordo che sono stati tagliati 12 Intercity con fermata a Prato, per esempio).
In attesa di risposta e rimanendo disponibili per un incontro tra le parti interessate.
Cordialmente
Ing. Stefano Nannicini ed i Pendolari della tratta Firenze-Prato-Bologna.

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3 novembre 2008

Che fine ha fatto TILO sulla Chiasso-Milano?

Inoltro, come già fatto in altri casi, la protesta del Comitato Pendolari Milano-Como-Chiasso, perché i Comuni interessati non lascino soli i pendolari nell'impari lotta contro Trenitalia, a cui non interessa fornire sevizi a clienti e cittadini né aumentare utenti e fatturato.
Chi avesse bisogno di conferme sulle politiche scellerate di Trenitalia può provare a leggere l'articolo di ieri del Corriere della Sera che racconta della multa record del garante della concorrenza (http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_27/trenitalia_multa_antitrust_49135084-a42d-11dd-b65a-00144f02aabc.shtml).
Tra pochi mesi a Como sarà evidente la differenza tra i treni TILO Svizzeri che raggiungeranno Como San Giovanni e Albate-Camerlata e gli "ex-TILO" cui saranno condannati i pendolari diretti a Milano.
In realtà ci aspettiamo azioni di disturbo anche su quello che rimane di TILO, che viene vista solo some un pericoloso concorrente anziché come una rara opportunità di sviluppo.
Come rappesentati del Comitato nel comasco ci dovremmo aspettare dagli amministratori locali una difesa dei nostri diritti alla mobilità e a servizi di livello europeo. Non ricordiamo di aver mai letto niente del genere in passato, e temiamo quindi il solito complice silenzio.
Saluti,
Claudio Russo, Giancarlo Stasi
Rappresentanti comaschi del Comitato Pendolari Milano-Como- Chiasso.

*** *** ***

Sulla linea Milano-Como- Chiasso stiamo assistendo all'ennesimo sfascio all'italiana di un servizio efficiente, affidabile e molto apprezzato dalla clientela.
Dal Dicembre 2004 era stato avviato sulla tratta il servizio TILO: società compartecipata da Trenitalia e dalle Ferrovie Federali Svizzere che aveva lo scopo di sviluppare il traffico internazionale tra il Canton Ticino e la Lombardia.
In Italia, sulle linee Chiasso-Milano e S9 Seregno-Milano San Cristoforo, furono introdotti treni dedicati, appena rinnovati, con macchine nuove e livrea personalizzata.
Davvero un sogno, rispetto alle vetture vecchie, sporche, mal tenute di Trenitalia che avevamo sempre visto sulla nostra linea.
Gli utenti hanno percepito soprattutto una filosofia diversa del servizio: maggiori informazioni, maggiore attenzione alla clientela, maggiore efficienza nel gestire situazioni di guasti e ritardi che hanno portato in po co più di due anni al raddoppio dell'utenza.
Ora, dopo meno di 4 anni da quell'ormai lontano Dicembre 2004, la situazione è tornata esattamente allo squallore di prima: le scritte "Tilo" sono state rimosse dai convogli, le vetture rinnovate hanno lasciato spazio al ritorno dei rottami vecchi e luridi.
Inoltre, gran parte delle vetture nuove sono abbandonate a sé, invase da scritte, graffiti, sedili strappati, porte rovinate.
Senza parlare di riscaldamento e aria condizionata, che funzionano sempre peggio!
Eccoci serviti: il ritorno di Trenitalia ha portato a tutto questo.
Circa un mese fa, durante l'inaugurazione del raddoppio della Milano-Lecco, l'ingegner Moretti dichiarò che è in programma lo sviluppo dei servizi Tilo (http://www.fsnews. it/cms/v/ index.jsp? vgnextoid= e4e30082e325c110 VgnVCM1000003f16 f90aRCRD)
La realtà a noi pare diametralmente opposta: se è vero che in Ticino ci sono stati miglioramenti eccezionali nel servizio (basta andare a Chiasso per vedere i nuovi treni, che a quanto pare da Dicembre arriveranno fino a Como-Albate) , sulla linea Chiasso-Milano stiamo assistendo allo sfascio completo, in perfetto stile Trenitalia.
In diverse occasioni ci è stato detto che Trenitalia sta chiedendo alle Regioni maggiori contributi per erogare il servizio.
Cara Trenitalia: questo Comitato ha più volte dimostrato la presenza di assurde inefficienze causate esclusivamente dalla tua totale incapacità organizzativa!
Negli ultimi anni abbiamo chiesto treni in più nelle ore di punta: sono sta te aumentate le vetture, con il risultato di aver bisogno di più personale di scorta, spreco di risorse in circolazione per l'intera giornata e problemi di vandalismo causati principalmente dai convogli troppo lunghi e difficilmente controllabili.
Senza dimenticare le vetture chiuse, anche in ora di punta, per mancanza di personale.
Personale peraltro in gran parte "latitante", quasi sempre rintanato in cabina di guida (anche quando c'è il controllore aggiuntivo per le vetture in più) nonostante i treni siano attrezzati con tutti i sistemi di sicurezza: ciò ha fatto crescere furti, vandalismi, e presenza di persone indesiderate sui treni e nelle stazioni delle nostre città.
Senza parlare di stazioni con scarse informazioni, senza biglietterie, con servizi fatiscenti: Lissone, Desio e Seregno vedono circa 20.000 passeggeri al giorno e una sola emettitrice automatica di biglietti funzionante. E' normale?
E poi, nessun ammodernamento tecnologico alla linea, a parte i nuovi indicatori e il sottopasso di Seregno, con scale di accesso trppo strette, come avevamo già previsto e segnalato!.
Chiediamo da anni il ripristino degli scambi rimossi tempo fa, per garantire un minimo di flessibilità nella circolazione in caso di guasti.
Di chi è la colpa di tutto questo?
Da parte di Regione e Comuni non abbiamo visto alcuna reazione: per quale motivo? Tutti fermi e zittti a subìre questa autentica presa in giro?
Nel frattempo, continuiamo a sognare che un giorno possa ripetersi il miracolo di Tilo: la speranza, ci è stato detto, è l'ultima a morire.
Distinti saluti.
Comitato Pendolari Milano-Como- Chiasso.

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