Solo oggi, grazie ad una e.mail di un nostro associato, abbiamo appreso che le Poste Italiane SpA hanno aumentato la commissione per il versamento dei conti correnti postali: passando da 1,00 euro (quasi 2.000 vecchie lire per una operazione estremamente semplice e informatizzata) a 1,10 euro: UN AUMENTO DEL 10%.
Un aumento micidiale, ingiustificabile, a carico del cittadino. Meglio dire a carico di quei milioni di cittadini che versano una piccola quota a una della migliaia e migliaia di associazioni di volontariato per farle operare nel sociale.
Abbiamo aperto internet e, con il motore di ricerca Google, abbiamo cercato la notizia di tale aumento ma NIENTE: nemmeno navigando nel sito delle Poste Italiane SpA.
Al contrario, utilmente, ci siamo imbattuti nella relazione dell’Istituto Bruno Leoni http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/Focus/IBL_Focus_68_Arrigo.pdf che evidenzia come il risanamento delle Poste Italiane SpA, fino ad arrivare ad un utile milionario, è avvenuto con una drastica riduzione del personale e con un costante ingiustificabile aumento delle tariffe. Una analisi tecnica che è confermata dal nostro rapporto ventennale con le Poste Italiane SpA per la consegna di corrispondenze e della rivista che produciamo.
Sembra incredibile ma i vari governi seguitano ad erogare soldi dei cittadini alle Poste Italiane SpA nonostante che i vertici di Poste Italiane SpA fanno e disfanno a loro completo piacimento. Una situazione dove l’utente ha solo il diritto/dovere di versagli i soldi per un servizio che si trasforma in disservizio del quale,poi, le Poste Italiane SpA non rispondono.
Da anni invitiamo i parlamentari e i cittadini a insorgere perché è inaccettabile una simile situazione a danno dell’occupazione e degli utenti di un servizio importante tanto da essere trattato nel Codice Penale.
Per concludere, invitiamo tutti a scrivere al proprio parlamentare di riferimento e invitiamo gli organi di informazione ad affrontare il tema connesso alla gestione delle Poste Italiane SpA.
Invitiamo i lavoratori delle Poste Italiane SpA a chiedere per primi una verifica pubblica e trasparente sulla gestione delle Poste Italiane SpA.
A leggervi, Pier Luigi Ciolli
Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
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