3 novembre 2008

Che fine ha fatto TILO sulla Chiasso-Milano?

Inoltro, come già fatto in altri casi, la protesta del Comitato Pendolari Milano-Como-Chiasso, perché i Comuni interessati non lascino soli i pendolari nell'impari lotta contro Trenitalia, a cui non interessa fornire sevizi a clienti e cittadini né aumentare utenti e fatturato.
Chi avesse bisogno di conferme sulle politiche scellerate di Trenitalia può provare a leggere l'articolo di ieri del Corriere della Sera che racconta della multa record del garante della concorrenza (http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_27/trenitalia_multa_antitrust_49135084-a42d-11dd-b65a-00144f02aabc.shtml).
Tra pochi mesi a Como sarà evidente la differenza tra i treni TILO Svizzeri che raggiungeranno Como San Giovanni e Albate-Camerlata e gli "ex-TILO" cui saranno condannati i pendolari diretti a Milano.
In realtà ci aspettiamo azioni di disturbo anche su quello che rimane di TILO, che viene vista solo some un pericoloso concorrente anziché come una rara opportunità di sviluppo.
Come rappesentati del Comitato nel comasco ci dovremmo aspettare dagli amministratori locali una difesa dei nostri diritti alla mobilità e a servizi di livello europeo. Non ricordiamo di aver mai letto niente del genere in passato, e temiamo quindi il solito complice silenzio.
Saluti,
Claudio Russo, Giancarlo Stasi
Rappresentanti comaschi del Comitato Pendolari Milano-Como- Chiasso.

*** *** ***

Sulla linea Milano-Como- Chiasso stiamo assistendo all'ennesimo sfascio all'italiana di un servizio efficiente, affidabile e molto apprezzato dalla clientela.
Dal Dicembre 2004 era stato avviato sulla tratta il servizio TILO: società compartecipata da Trenitalia e dalle Ferrovie Federali Svizzere che aveva lo scopo di sviluppare il traffico internazionale tra il Canton Ticino e la Lombardia.
In Italia, sulle linee Chiasso-Milano e S9 Seregno-Milano San Cristoforo, furono introdotti treni dedicati, appena rinnovati, con macchine nuove e livrea personalizzata.
Davvero un sogno, rispetto alle vetture vecchie, sporche, mal tenute di Trenitalia che avevamo sempre visto sulla nostra linea.
Gli utenti hanno percepito soprattutto una filosofia diversa del servizio: maggiori informazioni, maggiore attenzione alla clientela, maggiore efficienza nel gestire situazioni di guasti e ritardi che hanno portato in po co più di due anni al raddoppio dell'utenza.
Ora, dopo meno di 4 anni da quell'ormai lontano Dicembre 2004, la situazione è tornata esattamente allo squallore di prima: le scritte "Tilo" sono state rimosse dai convogli, le vetture rinnovate hanno lasciato spazio al ritorno dei rottami vecchi e luridi.
Inoltre, gran parte delle vetture nuove sono abbandonate a sé, invase da scritte, graffiti, sedili strappati, porte rovinate.
Senza parlare di riscaldamento e aria condizionata, che funzionano sempre peggio!
Eccoci serviti: il ritorno di Trenitalia ha portato a tutto questo.
Circa un mese fa, durante l'inaugurazione del raddoppio della Milano-Lecco, l'ingegner Moretti dichiarò che è in programma lo sviluppo dei servizi Tilo (http://www.fsnews. it/cms/v/ index.jsp? vgnextoid= e4e30082e325c110 VgnVCM1000003f16 f90aRCRD)
La realtà a noi pare diametralmente opposta: se è vero che in Ticino ci sono stati miglioramenti eccezionali nel servizio (basta andare a Chiasso per vedere i nuovi treni, che a quanto pare da Dicembre arriveranno fino a Como-Albate) , sulla linea Chiasso-Milano stiamo assistendo allo sfascio completo, in perfetto stile Trenitalia.
In diverse occasioni ci è stato detto che Trenitalia sta chiedendo alle Regioni maggiori contributi per erogare il servizio.
Cara Trenitalia: questo Comitato ha più volte dimostrato la presenza di assurde inefficienze causate esclusivamente dalla tua totale incapacità organizzativa!
Negli ultimi anni abbiamo chiesto treni in più nelle ore di punta: sono sta te aumentate le vetture, con il risultato di aver bisogno di più personale di scorta, spreco di risorse in circolazione per l'intera giornata e problemi di vandalismo causati principalmente dai convogli troppo lunghi e difficilmente controllabili.
Senza dimenticare le vetture chiuse, anche in ora di punta, per mancanza di personale.
Personale peraltro in gran parte "latitante", quasi sempre rintanato in cabina di guida (anche quando c'è il controllore aggiuntivo per le vetture in più) nonostante i treni siano attrezzati con tutti i sistemi di sicurezza: ciò ha fatto crescere furti, vandalismi, e presenza di persone indesiderate sui treni e nelle stazioni delle nostre città.
Senza parlare di stazioni con scarse informazioni, senza biglietterie, con servizi fatiscenti: Lissone, Desio e Seregno vedono circa 20.000 passeggeri al giorno e una sola emettitrice automatica di biglietti funzionante. E' normale?
E poi, nessun ammodernamento tecnologico alla linea, a parte i nuovi indicatori e il sottopasso di Seregno, con scale di accesso trppo strette, come avevamo già previsto e segnalato!.
Chiediamo da anni il ripristino degli scambi rimossi tempo fa, per garantire un minimo di flessibilità nella circolazione in caso di guasti.
Di chi è la colpa di tutto questo?
Da parte di Regione e Comuni non abbiamo visto alcuna reazione: per quale motivo? Tutti fermi e zittti a subìre questa autentica presa in giro?
Nel frattempo, continuiamo a sognare che un giorno possa ripetersi il miracolo di Tilo: la speranza, ci è stato detto, è l'ultima a morire.
Distinti saluti.
Comitato Pendolari Milano-Como- Chiasso.

,

Nessun commento: