Onorevole Altero Matteoli,
scrivo a lei non solo perchè è ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma anche perchè è Toscano come me e perchè quello che sta per succedere nella nostra regione metterà in ginocchio centinaia di onesti lavoratori.
Lei risiede ancora a Pisa? Io abito a Prato, ed ogni giorno mi sposto con il treno per lavorare a Bologna. Lo faccio sia la mattina che la sera con dei treni Intercity, perchè così tra stazione e stazione impiego solo 45 minuti. Se invece usassi i regionali impiegherei 90 minuti, ma a quel punto piuttosto che pendolarismo dovrei chiamarlo odissea...
Le scrivo, dicevo, per metterla al corrente di una lettera che noi pendolari abbiamo già scritto ieri a tutte le persone che ci leggono in copia. Vorrei la leggesse anche lei, per conoscenza.
Ciò che ho segnalato e che segnalo anche a lei è semplicissimo: in base ad un articolo comparso sulla Nazione di Firenze sabato 24 Maggio, pare che dal 16 giugno saranno soppressi tantissimi Intercity ed Eurostar che collegano Firenze con Bologna, con fermata a Prato.
Non è necessario aggiungere altro, sa già che le scrivo non per chiederle spiegazioni o giustificazioni ben motivate,
bensì per chiederle di lasciare a me e ad altre centinaia di persone la possibilità di andare a lavorare. Semplicemente.
Sono convintissimo che lei come Ministro delle Infrastrutture può fare molto, non servono solo i soldi per migliorare una paese ma anche tanta volontà.
Certo della sua attenzione, grazie per tutto ciò che farà.
Stefano Nannicini ed i Pendolari Firenze-Prato-Bologna
Ecco di seguito la lettera
Prato, 26 Maggio 2008
i Pendolari Firenze-Prato-Bologna
Alla cort.se att.ne:
dell’Assessore alla mobilità e trasporti della Regione Emilia-Romagna, Alfredo Peri, assmobilita@regione.emilia-romagna.it
dell’Assessore al territorio e alle infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, riccardo.conti@regione.toscana.it
del Sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, sindaco@comune.fi.it
del Sindaco di Bologna, Sergio Gaetano Cofferati, Sindaco@comune.bologna.it
del Presidente della Presidente della Giunta Regionale Toscana, Claudio Martini, claudiomartini@regione.toscana.it
del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, segreteriapresidente@regione.emiliaromagna.it
dell’Amministratore Delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano
del Presidente di Trenitalia Luigi Lenci
Gent.li Sig.ri,
Le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna seguono da anni una politica volta ad incentivare il pendolarismo ferroviario e a migliorare i servizi per i pendolari stessi al fine di raggiungere livelli quantitativi di viaggiatori e standard qualitativi in linea con i più avanzati paesi europei.
Poca attenzione è stata tuttavia posta ad un problema di mobilità interregionale tra Toscana ed Emilia-Romagna (e viceversa) che complessivamente coinvolge circa 600 persone. La mobilità interregionale, almeno sulla tratta tra Firenze e Bologna, è sostanzialmente affidata a treni ES e intercity che spesso non vanno incontro alle esigenze di mobilità dei pendolari, sia in termini di orario, che di stazioni di partenza, che di comodità e facilità di utilizzo dei servizi stessi disponibili.
In particolare negli ultimi due anni vari rincari hanno ulteriormente penalizzato questa categoria di viaggiatori.
In termini pratici la linea Firenze-Bologna è servita da treni Eurostar (ES) che i pendolari possono utilizzare con un abbonamento intercity e vidimando un tagliando (ticket ammissione) per ogni singola corsa del costo (fino a poco tempo fa) di 1 euro a tratta. Tale ticket non dà diritto al posto a sedere. L’abbonamento intercity è aumentato da 98 a 108 euro all’inizio del 2007, mentre dall’inizio del 2008 il costo del ticket di ammissione è raddoppiato, passando da 1 a 2 euro (100% di aumento). In una lettura più complessiva ma attinente alla realtà dei pendolari, circa 20 viaggi mensili (40 ticket complessivi) corrispondono ad un aumento dei costi di circa 40 euro (da 40 a 80 euro ogni mese). In sostanza il costo complessivo per la mobilità è passato da 138 euro (98 euro abbonamento base intercity + 40 euro ticket ammissione ES) nel 2006 a 188 euro (108 euro abbonamento base intercity + 80 euro ticket ammissione) nel 2008. Il rincaro reale è del 36% rispetto al 2006 e del 27% rispetto al 2007.
La tabella seguente riassume le variazioni ed i rincari.
Anno 2006
- Abbonamento base intercity 98€
- Ticket ammissione ES (circa 20 viaggi mensili) 40€
- Totale 138€
Anno 2007
- Abbonamento base intercity 108€
- Ticket ammissione ES (circa 20 viaggi mensili) 40€
- Totale 148€
Anno 2008
- Abbonamento base intercity 108€
- Ticket ammissione ES (circa 20 viaggi mensili) 80€
- Totale 148€ 188€ +36% dal 2006 +27% dal 2007
Questi aumenti non sono stati compensati dall’introduzione di alcun servizio aggiuntivo o dal miglioramento delle condizioni esistenti: identica durata del percorso, nessun rimborso previsto per ritardi come avviene in certi casi per i viaggiatori occasionali. Molti treni intercity che prima fermavano a Santa Maria Novella sono adesso dislocati sulle stazioni di Campo di Marte e/o Rifredi. Alcuni treni (treno OK) non sono più in servizio, i treni notturni, nella fascia orario dopo le 22:20 pur fermando alle stazioni di Rifredi e Campo Marte non consentono servizio viaggiatori per i pendolari.
Si fa sempre un gran parlare di miglioramento di servizi di mobilità alternativi alle autovetture e di un’alta velocità che dovrebbe ancora più avvicinare le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna e i due capoluoghi Firenze e Bologna, visti nell’ottica di una grande area metropolitana. La realtà appare diversa dagli auspici e dai desideri. Inoltre come riportato dal quotidiano la Nazione del giorno 24 Maggio (vedi scannerizzazione allegata ) con l'orario estivo (in vigore dal 16 giugno) Trenitalia sta pensando di abbattere una scure sui treni EuroStar e Intercity anche nella fascia comunemente utilizzata dai pendolari. Sembra saranno tagliati i treni e/o soppresse le fermate a Prato-Firenze dei seguenti:
-EC 84,85,
-EuroNight 366, 369
-IC 700, 709, 587, 588, 593, 578, 599, 577, 596
-ES 9427, 943, 9430, 9442
Oltretutto, per i pendolari che la sera da Bologna centrale tornano a Prato centrale, risulterebbe un servizio migliore se tra l'InterCity delle 17:20 e quello delle 19:20 si potesse prevedere: o un un treno InterCity in più, circa alle 18:20, o una fermata aggiuntiva a Prato centrale da parte di uno dei numerosi Eurostar che vanno a Firenze.
Per cercare di far fronte a queste carenze ed affrontare i problemi legati ad un tipo di pendolarismo (interregionale) attualmente non sufficientemente rappresentato e tutelato da istituzioni ed azienda Trenitalia, i Pendolari della tratta Firenze-Prato-Bologna propongono un incontro tra autorità Regionali ai trasporti, vertici Trenitalia e pendolari per discutere circa gli aspetti essenziali e cercare di trovare una soluzione che venga realmente incontro alle esigenze dei viaggiatori pendolari e non solo al bilancio di Trenitalia.
Distinti saluti
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