15 gennaio 2010

Trenitalia lascia i viaggiatori in piedi.

 

Dopo aver dato, alla sig.ra Dal Pane, le indicazioni necessarie per presentare il reclamo a Trenitalia pubblichiamo la la sua vicenda che è stata inoltrata, dalla stessa signora, anche a "Mi manda Rai Tre".

La Redazione ACU

 

Gentili signori,

avrei bisogno di una consulenza in merito ad un grave disservizio subito durante un viaggio in treno lunedì 4 gennaio.
Sul sito di Trenitalia c'è un modulo on-line, ma ovviamente non è di facile compilazione, poi non riesco a descrivere nel dettaglio quello che mi è successo.
Potreste cortesemente darmi suggerimenti sulla modalità migliore per presentare il reclamo?
E' meglio mandare una raccomandata A/R oppure una e-mail? Io preferirei la seconda, ma non so a quale indirizzo.
Se devo pagare una quota associativa per avere questa consulenza, fatemelo sapere.

Grazie infinite.

Cordiali saluti,
Samanta Dal Pane

P.S.: Espongo di seguito nel dettaglio quello che mi è successo: "Lunedì 4 gennaio 2010 alle ore 10:13 io ed il mio ragazzo prendiamo il treno n. 620 a Gioia del Colle (BA) per Faenza. Il treno proveniva da Crotone ed era diretto a Milano. Avevamo prenotato due posti sulla carrozza numero 4. Già a Gioia del Colle ci accorgiamo che nessuna delle due porte della carrozza 4 si apre. Segnaliamo subito il fatto al capotreno, in quanto già questo ci crea disagio, visto che siamo pieni di valigie e i corridoi sono stracolmi di persone e bagagli. Per raggiungere i nostri posti, essendo impossibilitati a salire nella vettura giusta, ci tocca scavalcare persone e bagagli e fare diversi viaggi. Il capotreno si fa beffa di noi, dicendo che il fatto che le due porte non si aprano è cosa da poco.
Raggiungiamo la nostra vettura e viaggiamo normalmente fino a Pescara. A Pescara c'è il cambio del capo treno, entra in servizio il nuovo capo treno che decide di rendere inagibile la carrozza dove stavamo viaggiando a causa delle due porte rotte e ci intima di scendere dal treno. Il treno non sarebbe ripartito fino a quando non fossimo scesi tutti. L'alternativa era cercare posto IN PIEDI su altre vetture, ma erano tutte strapiene. Io e gli altri viaggiatori ci rifiutiamo di scendere, pretendiamo che ci venga dato un posto a sedere, visto che abbiamo pagato la prenotazione, chiediamo quindi che aggiungano una vettura sostitutiva. Vista la nostra resistenza, Trenitalia fa intervenire la Polfer per sgomberare il treno. Il capotreno come altra soluzione alternativa ci propone di prendere un treno successivo, senza ovviamente darci garanzie di trovare un posto a sedere.
Avendo parecchie valigie al seguito, decidiamo di prendere il primo treno per Faenza, che parte alle 16:30 da Pescara. Anche questo treno accumula 45-50 minuti di ritardo, quindi alla fine arriviamo a Faenza, non alle 18:00 come previsto originariamente, ma alle 21:00 circa. Chiedendo informazioni in biglietteria a Faenza, Trenitalia è disposta a rimborsarci il 25% del biglietto perché il treno sul quale avremmo dovuto proseguire il viaggio è arrivato a Faenza con un'ora di ritardo. Peccato che noi su quel treno non c'eravamo perché ci hanno obbligati a scendere! Se il capo treno a Pescara ha ritenuto che la carrozza, sulla quale viaggiavamo non era sicura, perché il personale da Crotone a Pescara ha ignorato le nostre segnalazioni e ci ha fatto viaggiare regolarmente? I passeggeri saliti a Crotone hanno assicurato che le porte erano già rotte, sicuramente lo erano a Gioia del Colle, visto che noi non siamo potuti salire sulla nostra vettura. Se il capotreno, entrato in turno a Pescara, ha ritenuto che la vettura non fosse sicura tanto da renderla inagibile, perché i colleghi prima di lei se ne sono fregati? Io pretendo che chi ha agito con inefficienza PAGHI il disagio creato a più di un centinaio di viaggiatori.
In più pretendo che Trenitalia ci rimborsi il biglietto in toto ed in CONTANTI, non solo il 25% come buono riutilizzabile in futuro, visto che noi Grazie al Cielo non siamo soliti viaggiare in treno, quindi non è detto che riusciremmo a riutilizzare il buono entro un anno!! Vista la giornata di forte affluenza, avevamo pagato per assicurarci un posto a sedere (visti anche i tanti bagagli che avevamo con noi). Non è il ritardo la cosa che mi urta di più, è che Trenitalia ci ha lasciato a piedi a metà del viaggio!!

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