30 settembre 2009

Trenitalia: fortissimi ritardi per 661 e 663. Pendolari, ancora una volta, viaggiatori di serie B.

Buongiorno.

E’ la stessa domanda che mi sono posto, (vedere di seguito la comunicazione di Neswletter Genova Milano) viaggiando ieri sera sull’ES City delle 17,00 per Pescara, preso per un pelo alla partenza avvenuta con 1 ora di ritardo, alle ore 18,00, ed arrivato a Piacenza alle 19,40.

Treno con locomotori in testa ed in coda dotati di doppia alimentazione e quindi perfettamente in grado di viaggiare in tratta AV tra Milano e Piacenza.

A Piacenza poteva facilmente rientrare tramite l’interconnessione in linea storica.

Asserzioni queste confermate dal personale viaggiante del treno e da altro personale di Trenitalia ed RFI da noi conosciuto e presente a bordo. ( Anche qui aspettiamo i soliti ricami/smentita in arrampicata sui vetri del mitico Fabretti, direttore centrale comunicazione con i media delle FS).

A loro dire, si poteva anche dare anche immediata partenza via Pavia, senza fare aspettare 1 ora ma “ Il capotreno ormai non conta nulla, si litiga fra 2 società diverse (leggi Trenitalia ed RFI ) come se non fossimo figli della stessa mamma. Ma non mi citi perché non posso parlare altrimenti passo dei guai “. A dimostrazione del forte clima di disagio instauratosi nelle FS e da tempo evidenziato dalle organizzazioni sindacali. Peccato che quando i suicidi avvengono in tratta AV (è successo l’11 settembre scorso tra Melegnano e Livraga) i mitici Freccia Rossa vengano fatti deviare in linea storica :

“La notizia è stata comunicata da Trenitalia che ha anche annunciato annunciato ritardi di circa un’ora sia in direzione di Milano sia in direzione di Roma per tutti treni Frecciarossa che sono stati costretti ad utilizzare la linea ferroviaria tradizionale “ http://www.pressweb.it/09/11/bloccata-linea-alta-velocita-milano-bologna-a-causa-di-un-suicidio-ritardi-e-disagi.htm

per non provocare disagio e rimborsi ai viaggiatori di serie A.

Notorio che noi peones pendolari si sia viaggiatori di serie B, buoni solo per pagarla, l’ Alta Velocità, con i soldi delle nostre tasse, e vedersela passare davanti, una lunga cicatrice che ha devastato il nostro territorio.

Certo che abbiamo fatto un bell’affare

65 miliardi di euro di soldi pubblici (e non è ancora finita) costi al chilometro tripli rispetto alla media degli altri paesi europei, ritardi infiniti nella costruzione, linea interconnessa male ed avulsa dal territorio, e tutto per una minoranza di viaggiatori, e con il dichiarato obiettivo di fare concorrenza all’aereo.

Complimenti vivissimi ai genii autori di tale pensata e spreco.

Ettore Fittavolini

Presidente

Associazione Pendolari Piacenza

Web: www.pendolari.too.it

Mail : pendolari.piacenza@libero


genova milano


genovamilano@tiscali.it

Anno VIII - Numero 6.294 - lunedì 28 settembre 2009


Fortissimi ritardi per 661 (88') e 663 (32')


In sintesi:

A causa di un investimento fra S. Stefano Lodigiano e Cologno il treno corrisponde del 661 (ESCity 9762) è giunto a Milano con 153' di ritardo.

Conseguentemente Trenitalia ha allestito un convoglio sostitutivo poi partito con 43' di ritardo.

Il 661 è stato poi bloccato 35' in protezione a Rogoredo a per cause dipendenti dalla saturazione della linea da parte di REG e IC Bo-Mi-Bo deviati via Pavia, Stradella. Il 661 ha infine proseguito la marcia dietro al REG 2195 (sciaguratamente non fatto sorpassare ad Arquata da RFI) giungendo a Genova Brignole con 88' di ritardo.

Il 663 è restato accodato ai treni precedenti in ritardo maturando 30' di ritardo fra Milano e Pavia e giungendo a Genova Brignole con 32' di ritardo.

Considerazione:

Perché Trenitalia ha deviato numerosi convogli REG e IC della linea Bologna-Milano sulla Piacenza-Stradella-Pavia-Milano ingolfando questa linea e non ha invece dirottato parte di traffico sulla linea AV Bologna-Milano?

Un investimento sulla Mi-PC può ingenerare ripercussioni tanto gravi sulla Mi-Ge (corrispondente del 661 a parte)?

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