26 marzo 2009

Riuscirò mai ad arrivare nei mari del sud... con questa nuova (ma sempre vecchia) Alitalia?

Spettabile Redazione di 'Mi manda Rai 3'

per conoscenza:

- Associazioni Nazionali dei consumatori

- Redazione Gente Viaggi

- Redazione Dove

- Redazione Traveller

copia

- Club Millemiglia Alitalia

- Sevizio Relazioni con la Clientela Alitalia (via fax 06 65624350)

Gentili Signori,

provo a riassumerVi la paradossale situazione nella quale mi trovo e che intitolerei  "riuscirò mai ad arrivare nei mari del Sud... con questa nuova (ma sempre vecchia) Alitalia" .

E sì, perché dopo avere per tre anni di seguito cercato inutilmente di trovare posto con un biglietto premio MilleMiglia fino in Polinesia (senza mai riuscirci, o perché i posti non erano prenotabili in quanto cercati troppo in anticipo, o perché -proprio il giorno immediatamente dopo- era invece troppo tardi ...), ad inizio dicembre dello scorso anno ho deciso di fare a metà: arrivare con le miglia fino a Los Angeles, e poi acquistare il volo da lì per la mia destinazione finale.

Detto e fatto, riesco, non senza difficoltà, a trovare i posti ed emetto due biglietti in business class per il sottoscritto e signora con partenza da Malpensa il 10 agosto 2009 e ritorno da Los Angeles il 2 settembre (purtroppo sempre 2009), con i voli diretti Alitalia da Roma AZ 620 e 621, e pago non solo le Tasse 'ufficiali' ma anche tutti i vari balzelli (li chiamano surcharges) che fino alla stagione prima erano correttamente considerati parte della tariffa (parafrasando De André .. anche su questo c'è poi da ridire, ma...  passiamo al vero paradosso!)

Durante le feste di natale pianifico orari ed  itinerario, faccio le prenotazioni con la compagnia aerea Polinesiana ed il 22 gennaio sono pronto ad acquistare i biglietti (non rimborsabili) da Los Angeles per Papeete, i voli interni ed a riservare gli alberghi, in base al sano principio 'prima prenoti, meno paghi', che vale anche per questa esotica destinazione.

Prima di procedere, per puro scrupolo (anche se oggi lo definisco in una maniera più colorita) mi viene in mente di chiedere conferma al call center Alitalia degli operativi dei miei voli per e da Los Angeles, e, invece, mi sento rispondere che sono stati cancellati qualche settimana prima !!.

Alla mia domanda sul perché non ero stato tempestivamente avvertito (almeno con il solito SMS), mi sento rispondere che l'ufficio incaricato stava progressivamente procedendo secondo le urgenze (la verità è invece a mio parere che non volando più la 'cara' compagnia di bandiera su Los Angeles, non sapevano che pesci pigliare per farci arrivare a destinazione (e penso di non essere il solo) né alle date originarie, né intorno a quelle, come puntualmente si è dimostrato nei giorni seguenti, non essendoci ormai più posti disponibili nelle classi premio neppure delle compagnie partners).

Per non annoiare chi mi legge dirò che, dopo aver passato ore (vere ore!) al telefono con varie operatrici dei call centers di Palermo e di Roma alla ricerca di improbabili itinerari ed instradamenti alternativi (tutto puntualmente riscontrato con e-mails e fax inviati al Servizio Clienti Alitalia -vedi allegati/24 pagine-) e mentre nell'attesa le mie vecchie e poi nuove prenotazioni per la Polinesia scadevano e le tariffe dei voli aumentavano, non trovando nessuna possibilità su Los Angeles, a distanza di una settimana dalla (mia) scoperta della cancellazione, il 29 gennaio individuiamo con una operatrice dalla inusuale disponibilità (-per gli standard Alitalia che ben conosco- e che scoprirò poi temporanea con contratto in scadenza la stessa settimana) due posti premio per Santiago del Cile con il partner Air France, unica destinazione alternativa che mi consentiva, e consente, di raggiungere quasi senza oneri e costi aggiuntivi e nei tempi pianificati la Polinesia.

A questo punto la "palla", mi viene detto, è trasferita nelle mani del personale (non precario) del Servizio Clienti della Compagnia a Roma, a cui compete procedere alla emissione dei due biglietti per la (diversa, -ma in quella originaria non riescono a farci arrivare-) destinazione.

Scrivo immediatamente richiedendo che ciò avvenga "alla pari" e sollecitando una tempestiva risposta, essendo in partenza la sera successiva per un viaggio di due settimane, pensando di riuscire a prenotare la restante parte del mio viaggio estivo prima di lasciare l'Italia.

Al mio rientro il 12 febbraio tutto è come lo avevo lasciato: nessuna chiamata, nessuna risposta (che la mia pratica sia finita nelle mani della "dipendente" che è andata al Grande Fratello?).

Parte un primo sollecito (mail e fax) il giorno 13, poi un secondo il 17, ne faccio seguire un terzo il 19 ed un quarto il 20;

il 21 febbraio mi decido a chiamare il call center (Palermo) e l'operatrice mi conferma che i voli per Santiago sono bloccati a nostro nome con il numero di prenotazione dei voli originari cancellati, e che sarò chiamato non appena il servizio clienti avrà finito con le urgenze ..., incasso la comprensione della operatrice (forse un'altra precaria) quando faccio presente che nel frattempo io sono bloccato con le mie prenotazioni e che più aspetto, più rischio di dover pagare  i voli in prosecuzione e gli alberghi,  (la poverina mi suggerisce che se non dovessi sentire nulla entro il giorno successivo, di richiamare Roma ...).

Aspetto fino al 24 febbraio e scrivo nuovamente facendo presente la mia situazione.

Oggi siamo al 2 marzo nulla è cambiato, sono però passati 39 giorni e siamo all'inizio dei quaranta della Quaresima, pardossale ma vero, devono solo schiacciare un bottone ed emettere i biglietti (facendosi carico delle Loro responsabilità), o assumersi quella di non farlo, con le conseguenze che sono in ogni caso pronto a gestire nelle opportune sedi.

L'unica certezza oggi è che non so, come ho esordito,  se "riuscirò mai ad arrivare nei mari del Sud... con questa nuova (ma sempre vecchia) Alitalia".

Grazie per l'attenzione.

Luigi Nardo Battaini

PS. copia della presente viene indirizzata anche alle principali Associazioni Nazionali dei Consumatori ed alle rubriche dei mensili di viaggi esclusivamente scopo informativo ritenendo che il caso di specie  sia da considerare indicatore di una più generale situazione che coinvolge una ampia platea.

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