Cara Direzione,
il "teleriscaldamento" è da ritenersi una tecnologia al passo con i tempi, rispondente alle esigenze attuali e future in termini di riduzione dell'inquinamento ambientale.
Quello che non si comprende è il suo eccessivo prezzo unitario di vendita all'utente finale.
Con riferimento alla mozione allegata, presentata dal Consigliere di zona 8, Walter Molinaro, ed approvata dallo stesso Consiglio di zona 8 in data 1° dicembre 2006, rilevo che il costo unitario di vendita di 1 MWh di energia termica, da parte di "AMSA", (gestore del Termovalorizzatore Silla 2 installato a Figino) era quantificato in € 19,43.
Di contro, all'utente finale come il sottoscritto, "AEM E&C" , gestore del teleriscaldamento prima ed "A2A" ora, viene fatturato un prezzo di 4 volte superiore.
Da un'ulteriore indagine sono venuto a conoscenza che la stessa mozione è stata successivamente presentata anche al Consiglio Comunale, dove con sorpresa di tutti, è stata definitivamente bocciata! ( devo dire che non conosco con quali argomentazioni )
Nel frattempo, constatato che "AEM E&C" ed "AMSA", sono entrate a far parte di "A2A", quindi il "teleriscaldamento" viene prodotto direttamente, considerando anche che il Termovalorizzatore è stato abbondantemente ammortizzato già nel 2005, mi chiedevo se, anticipando le normative che entreranno in vigore dal 1 luglio 2008, esistono i presupposti per promuovere un'azione "collettiva di risarcimento" e quali potrebbero essere le probabilità di successo.
Rimango a vostra disposizione per ulteriori ragguagli e nell'attesa di un Vostro gradito riscontro, colgo l'occasione per inviarvi cordiali saluti.
Alberto Giorgi
Allego la mozione del teleriscaldamento
Consiglio di Zona 8
Milano, 13/11/2006
Oggetto: costi del teleriscaldamento e monitoraggio ambientale
MOZIONE URGENTE
Premesso che:
· nel quartiere Gallaratese, per il riscaldamento, circa 4/5.000 famiglie utilizzano l’acqua surriscaldata proveniente dal termoutilizzatore Silla2, e circa 7/8.000 lo ricevono da impianti che utilizzano il metano.
· Entrambe le soluzioni hanno per gli utenti costi comparabili se si confrontano i risultati delle gestioni condominiali e supercondominiali, come dimostrano i due più grandi supercondomini, il G2 (Centrale di via Mattoni, a metano con cogenerazione) ed il C4 (Centrale di via Ojetti, con acqua surriscaldata da Silla2)
Considerato che:
· Il nuovo termoutilizzatore di Figino è da anni in funzione, ma non è stata ancora installata la centralina di monitoraggio dell’aria all’interno del quartiere Gallaratese (come da impegni presi dall’amministrazione comunale), non sono ancora attivi i filtri denox al camino del nuovo impianto.
· Il Comune di Milano, nonostante gli impegni assunti, non ha definito le condizioni tariffarie, per l’acqua surriscaldata e il teleriscaldamento, ambientalmente compensative per il Gallaratese, garantendo invece all’AEM il monopolio del rapporto con gli utenti.
· L’acqua surriscaldata è un residuo dell’attività di produzione di energia elettrica da incenerimento dei rifiuti, per la quale AMSA riceve incentivazioni dallo Stato (CIP6), che, nel 2005, sono state di ben 203,93 €/MWh di energia elettrica prodotta. Del “residuo” acqua surriscaldata nel 2005 ne sono stati venduti 45.000 MWh, al prezzo di 19,43 €/MWh+IVA del 10%. AEM ce la rivende ad un prezzo di circa quattro volte.
· Grazie a Silla2 in questi anni si è dimezzato il costo medio di smaltimento per kg di rifiuti, e l’investimento dell’impianto di Figino è già stato ammortizzato nell’anno 2005.
· La localizzazione e realizzazione dell’impianto Silla2 non ha prodotto benefici visibili sia ai cittadini del Gallaratese, in termini di compensazione ambientale, sia ai cittadini milanesi che pagano la tariffa rifiuti più elevata: 2,28 €/mq, rispetto alle altre grandi città, ad esempio: Torino, Firenze e Roma.
Il Consiglio di Zona 8:
· richiede l’installazione della centralina di monitoraggio dei fumi e delle polveri all’interno del quartiere Gallaratese per verificare le ricadute ambientali conseguenti all’impianto Silla 2;
· richiede la presenza della Zona 8 e dei suoi rappresentanti all’interno del tavolo tecnico-amministrativo stabilito nel protocollo tra i Comune di Milano e i comuni contermini, per il monitoraggio e controllo dell’impianto di termodistruzione;
· promuove un tavolo di confronto per verificare i costi del riscaldamento e della fornitura di acqua calda per le famiglie del Gallaratese, mettendo in discussione il fatto che AEM aumenta notevolmente il costo di vendita ai cittadini dell’acqua surriscaldata acquistata da AMSA, e lo indicizza al costo del metano, il superamento di questa situazione potrebbe anche permettere l’estensione dell’utilizzo dell’acqua surriscaldata e migliorare il servizio più complessivo offerto ai cittadini.
I Consiglieri della Zona 8:
Valter Molinaro
Approvata in CdiZ 8 venerdì 1 dicembre 2006 con 26 voti favorevoli e 1 astenuto
1 commento:
Stavo valutando l'acquisto di una casa costruita in cooperativa, a Milano, che ha optato per il teleriscaldamento come fonte di approvigionamento per acqua calda e riscaldamento.
Siccome non mi piace affrontare situazioni su cui non ho il controllo mi sono premurato di telefonare all'azienda fornitrice , A2A, per avere un'idea dei costi, anche perchè continuano tutti a dire che si risparmia ma io continuo ad incontrare persone incazzate e che maledicono il giorno in cui sono passati al teleriscaldamento.
A2A, al contrario di altre aziende, riconosce come cliente solo l'amministratore condominiale e all'utente finale non da alcuna informazione sui costi, nemmeno il costo al Kwh dell'energia fornita.
La ndragheta calabrese è più trasparente.
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