19 giugno 2008

Teleriscaldamento a Milano: un affare per A2A

Cara Direzione,

il "teleriscaldamento" è da ritenersi una tecnologia al passo con i tempi, rispondente alle esigenze attuali e future in termini di riduzione dell'inquinamento ambientale.

Quello che non si comprende è il suo eccessivo prezzo unitario di vendita all'utente finale.

Con riferimento alla mozione allegata, presentata dal Consigliere di zona 8, Walter Molinaro, ed approvata dallo stesso Consiglio di zona 8 in data 1° dicembre 2006, rilevo che il costo unitario di vendita di 1 MWh di energia termica, da parte di "AMSA", (gestore del Termovalorizzatore Silla 2 installato a Figino) era quantificato in € 19,43.

Di contro, all'utente finale come il sottoscritto, "AEM E&C" , gestore del teleriscaldamento prima ed "A2A" ora, viene fatturato un prezzo di 4 volte superiore.

Da un'ulteriore indagine sono venuto a conoscenza che la stessa mozione è stata successivamente presentata anche al Consiglio Comunale, dove con sorpresa di tutti, è stata definitivamente bocciata! ( devo dire che non conosco con quali argomentazioni )

Nel frattempo, constatato che "AEM E&C" ed "AMSA", sono entrate a far parte di "A2A", quindi il "teleriscaldamento" viene prodotto direttamente, considerando anche che il Termovalorizzatore è stato abbondantemente ammortizzato già nel 2005, mi chiedevo se, anticipando le normative che entreranno in vigore dal 1 luglio 2008, esistono i presupposti per promuovere un'azione "collettiva di risarcimento" e quali potrebbero essere le probabilità di successo.

Rimango a vostra disposizione per ulteriori ragguagli e nell'attesa di un Vostro gradito riscontro, colgo l'occasione per inviarvi cordiali saluti.

Alberto Giorgi

Allego la mozione del teleriscaldamento

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Consiglio di Zona 8

Milano, 13/11/2006

Oggetto: costi del teleriscaldamento e monitoraggio ambientale

MOZIONE URGENTE

Premesso che:

· nel quartiere Gallaratese, per il riscaldamento, circa 4/5.000 famiglie utilizzano l’acqua surriscaldata proveniente dal termoutilizzatore Silla2, e circa 7/8.000 lo ricevono da impianti che utilizzano il metano.

· Entrambe le soluzioni hanno per gli utenti costi comparabili se si confrontano i risultati delle gestioni condominiali e supercondominiali, come dimostrano i due più grandi supercondomini, il G2 (Centrale di via Mattoni, a metano con cogenerazione) ed il C4 (Centrale di via Ojetti, con acqua surriscaldata da Silla2)

Considerato che:

· Il nuovo termoutilizzatore di Figino è da anni in funzione, ma non è stata ancora installata la centralina di monitoraggio dell’aria all’interno del quartiere Gallaratese (come da impegni presi dall’amministrazione comunale), non sono ancora attivi i filtri denox al camino del nuovo impianto.

· Il Comune di Milano, nonostante gli impegni assunti, non ha definito le condizioni tariffarie, per l’acqua surriscaldata e il teleriscaldamento, ambientalmente compensative per il Gallaratese, garantendo invece all’AEM il monopolio del rapporto con gli utenti.

· L’acqua surriscaldata è un residuo dell’attività di produzione di energia elettrica da incenerimento dei rifiuti, per la quale AMSA riceve incentivazioni dallo Stato (CIP6), che, nel 2005, sono state di ben 203,93 €/MWh di energia elettrica prodotta. Del “residuo” acqua surriscaldata nel 2005 ne sono stati venduti 45.000 MWh, al prezzo di 19,43 €/MWh+IVA del 10%. AEM ce la rivende ad un prezzo di circa quattro volte.

· Grazie a Silla2 in questi anni si è dimezzato il costo medio di smaltimento per kg di rifiuti, e l’investimento dell’impianto di Figino è già stato ammortizzato nell’anno 2005.

· La localizzazione e realizzazione dell’impianto Silla2 non ha prodotto benefici visibili sia ai cittadini del Gallaratese, in termini di compensazione ambientale, sia ai cittadini milanesi che pagano la tariffa rifiuti più elevata: 2,28 €/mq, rispetto alle altre grandi città, ad esempio: Torino, Firenze e Roma.

Il Consiglio di Zona 8:

· richiede l’installazione della centralina di monitoraggio dei fumi e delle polveri all’interno del quartiere Gallaratese per verificare le ricadute ambientali conseguenti all’impianto Silla 2;

· richiede la presenza della Zona 8 e dei suoi rappresentanti all’interno del tavolo tecnico-amministrativo stabilito nel protocollo tra i Comune di Milano e i comuni contermini, per il monitoraggio e controllo dell’impianto di termodistruzione;

· promuove un tavolo di confronto per verificare i costi del riscaldamento e della fornitura di acqua calda per le famiglie del Gallaratese, mettendo in discussione il fatto che AEM aumenta notevolmente il costo di vendita ai cittadini dell’acqua surriscaldata acquistata da AMSA, e lo indicizza al costo del metano, il superamento di questa situazione potrebbe anche permettere l’estensione dell’utilizzo dell’acqua surriscaldata e migliorare il servizio più complessivo offerto ai cittadini.

I Consiglieri della Zona 8:

Valter Molinaro

Approvata in CdiZ 8 venerdì 1 dicembre 2006 con 26 voti favorevoli e 1 astenuto

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1 commento:

Nextage ha detto...

Stavo valutando l'acquisto di una casa costruita in cooperativa, a Milano, che ha optato per il teleriscaldamento come fonte di approvigionamento per acqua calda e riscaldamento.
Siccome non mi piace affrontare situazioni su cui non ho il controllo mi sono premurato di telefonare all'azienda fornitrice , A2A, per avere un'idea dei costi, anche perchè continuano tutti a dire che si risparmia ma io continuo ad incontrare persone incazzate e che maledicono il giorno in cui sono passati al teleriscaldamento.
A2A, al contrario di altre aziende, riconosce come cliente solo l'amministratore condominiale e all'utente finale non da alcuna informazione sui costi, nemmeno il costo al Kwh dell'energia fornita.
La ndragheta calabrese è più trasparente.