8 giugno 2009

Serata da incubo sull'InterCity Terni IC597

20 maggio 2009 (sera)

Questa sera il “Terni” (IC597) ha fatto molti “capricci”:

è partito da Rogoredo con 6’-7’ di ritardo; a Lodi è stato inspiegabilmente fermo per diversi minuti, e ad un certo punto si è anche “spento”;

alle porte di Casalpusterlengo, il treno si è fermato improvvisamente; ho pensato che ciò fosse dovuto ad un semaforo rosso e per dare precedenza ad una serie di treni dell’epoca risorgimentale in direzione contraria. Nel giro di pochi secondi, si è “spento” anche l’impianto di condizionamento (oggi mi sembra che ci fossero circa 30°C); inutile sottolineare che nessun messaggio è stato diffuso per informare i passeggeri e nessun CST si aggirava nelle carrozze;

Finalmente (si fa per dire…) alle 18:54 il capotreno comunica che si è verificato un guasto al locomotore ed il treno ripartirà entro 10 minuti: faccio partire il “timer” e, nel frattempo, incomincio a recitare un rosario;

funzionerà?! siamo ripartiti (lentamente) alle 19:00 senza farci troppe illusioni. Ecco il controllore che rassicura tutti sul fatto che i problemi sono stati risolti e che “abbiamo” preso solo qualche minutino di ritardo… Qualche? IC597 dovrebbe arrivare a Piacenza alle 18:41!

Alle 19:03 il treno si è fermato a Casalpusterlengo, il controllore è sceso sul marciapiede; dopo qualche istante è arrivato un treno sul binario adiacente, ma non ho fatto in tempo a “pensare” che potesse essere un regionale diretto a Piacenza che è ripartito immediatamente; naturalmente nessun suggerimento era stato “diffuso” per invitare i pendolari piacentini presenti a bordo a cambiare convoglio; nervosismo alle stelle!

Trascorre ancora qualche minuto ed un altro treno con la “faccia da regionale” giunge sul binario a fianco in direzione Piacenza; stavolta non mi faccio fregare e scendo al volo dal Terni; tutto si svolge in pochi secondi senza annunci (vedi sopra) da parte di chicchessia; durante la salita “disperata” sulla carrozza del “regionale”, mi si è incastrato il piede destro in mezzo alle porte che si stavano chiudendo “a ghigliottina”; risultato: fortunatamente solo una scarpa “da buttare”, niente fratture ed una lieve contusione all’avambraccio destro.

Mi siedo in una carrozza arsa dal sole con i finestrini spalancati e le tendine (luride) svolazzanti. Non ho più la forza di commentare quanto accaduto oggi; sono sfinito dal caldo e dalla tensione; il treno regionale ferma anche a Codogno e S.Stefano: accidenti! Stasera dovevo essere assolutamente a casa “in orario”.

Alle 19:23 il treno percorre il ponte sul Po e dopo pochi istanti raggiunge, finalmente, la stazione di Piacenza; scendo dal treno alle 19:25, incavolato come un toro! Il tabellone indica IC597 in ritardo di 50’:dentro di me ho pensato che è stato opportuno il cambio treno , anche se ho messo a repentaglio la mia integrità fisica. Zoppicando un po’, mi dirigo verso il parcheggio di via Pisoni

che dire? Da un treno costruito nel primo dopoguerra, ci si può aspettare un guasto al locomotore; però nell’era della comunicazione e dell’informazione in tempo reale non è accettabile che esista ancora la “DISINFORMAZIONE” . I passeggeri diretti oltre Piacenza erano decisamente inviperiti, perché sono rimasti in balia degli eventi senza essere avvisati di nulla. Trenitalia non è assolutamente in grado di gestire la minima emergenza, è vergognoso quanto successo questa sera (ma non solo oggi). Figuriamoci quando i guasti riguardano i treni “FRECCIAROTTA”: altro che “accorcia le distanze, fa crescere il paese” ; l’Italia viene paralizzata per ore!

Negli ultimi giorni non ho fatto “reportage” non perché non ci fossero ritardi, ma perché non avevo con me il notebook; oggi l’ho portato con me e (ahimè) è stato subito molto utile!

Ringraziandovi per la pazienza, per la consueta disponibilità e per la diffusione di queste segnalazioni che state effettuando in varie forme, saluto cordialmente

Massimiliano Davoli

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