2 luglio 2008

Povera Lola... aiutiamola!

Spettabile Associazione,

di seguito la lettera che ho appena inviato ai giornali e subito dopo quella che, il 1 aprile us, ho inviato alla "Granarolo" senza avere alcuna risposta.

Io sto cercando di evitare di comprare il latte di questa azienda.

Cordiali Saluti, EMILI Paolo - Castel Gandolfo (Roma)

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Spettabile Redazione,

in questi ultimi tempi, dalle mie parti (Castelli Romani), è sempre più difficile se non impossibile trovare il latte nella confezione di cartone e per questo si è costretti, ripeto, costretti ad acquistarlo (con sovrapprezzo) nella bottiglia di plastica.

Da quello che mi risulta, ma ditemi se sbaglio, il cartone è molto, ma molto più riciclabile della plastica ed allora, alla luce della più che drammatica e disumana vicenda nazionale relativa allo smaltimento dei rifiuti con il relativo inquinamento irreversibile di ogni cosa, mi domando: ma come fanno gli industriali e i politici a permettere questa situazione e a spingerci ad inquinare ancora di più ?

Una curiosità… ma Lola, la mucca del filo e della filiera del latte, fra qualche anno, dove andrà a pascolare ?

Qualcuno può rispondere alle mie domande.

Grazie e cordiali saluti, EMILI Paolo – Castel Gandolfo (Roma)

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Gentile Signora Righi,

fra poco la povera Lola brucherà in una discarica visto l'uso sconsiderato che si fa della plastica.

Io voglio aiutare la Lola e non comprerò più latte (ma non solo) confezionato in bottiglie/recipienti di plastica.

Non voglio sembrare un ottuso nostalgico, ma forse si stava meglio quando si stava peggio, quando c'era il "vuoto", di vetro a rendere che era molto più inteligente, molto più ecologico, molto più autarchico della peste-plastica.

Io spero di comprare ancora il vostro latte ma spero pure che anche voi aiuterete la Lola e con lei anche il nostro futuro abolendo l'uso della plastica.

Grazie per la cortese attenzione e cordiali saluti,

Paolo EMILI - Castel Gandolfo (Roma)

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