Spettabile Associazione,
di seguito la lettera che ho appena inviato ai giornali e subito dopo quella che, il 1 aprile us, ho inviato alla "Granarolo" senza avere alcuna risposta.
Io sto cercando di evitare di comprare il latte di questa azienda.
Cordiali Saluti, EMILI Paolo - Castel Gandolfo (Roma)
*** *** ***
Spettabile Redazione,
in questi ultimi tempi, dalle mie parti (Castelli Romani), è sempre più difficile se non impossibile trovare il latte nella confezione di cartone e per questo si è costretti, ripeto, costretti ad acquistarlo (con sovrapprezzo) nella bottiglia di plastica.
Da quello che mi risulta, ma ditemi se sbaglio, il cartone è molto, ma molto più riciclabile della plastica ed allora, alla luce della più che drammatica e disumana vicenda nazionale relativa allo smaltimento dei rifiuti con il relativo inquinamento irreversibile di ogni cosa, mi domando: ma come fanno gli industriali e i politici a permettere questa situazione e a spingerci ad inquinare ancora di più ?
Una curiosità… ma Lola, la mucca del filo e della filiera del latte, fra qualche anno, dove andrà a pascolare ?
Qualcuno può rispondere alle mie domande.
Grazie e cordiali saluti, EMILI Paolo – Castel Gandolfo (Roma)
*** *** ***
Gentile Signora Righi,
fra poco la povera Lola brucherà in una discarica visto l'uso sconsiderato che si fa della plastica.
Io voglio aiutare la Lola e non comprerò più latte (ma non solo) confezionato in bottiglie/recipienti di plastica.
Non voglio sembrare un ottuso nostalgico, ma forse si stava meglio quando si stava peggio, quando c'era il "vuoto", di vetro a rendere che era molto più inteligente, molto più ecologico, molto più autarchico della peste-plastica.
Io spero di comprare ancora il vostro latte ma spero pure che anche voi aiuterete la Lola e con lei anche il nostro futuro abolendo l'uso della plastica.
Grazie per la cortese attenzione e cordiali saluti,
Paolo EMILI - Castel Gandolfo (Roma)
Nessun commento:
Posta un commento